Da Sanremo parte “Grand Tour, sulle orme di Goethe”

Comunicati Stampa Regioni Italiane

Presentato in Liguria, durante il Festival di Sanremo, un progetto dedicato al paesaggio che proseguirà in Sicilia e in Campania sulle orme di Goethe. Protagonisti gli scatti del ragusano Giuseppe Leone, il fotografo amato da Sciascia e Sellerio.  Nell’itinerario inserita anche Procida, l’isola scelta come capitale Italiana della Cultura per il 2022…

Sanremo, 14 febbraio 2022 – È partito da Sanremo il progetto speciale “Grand Tour, sulle orme di Goethe”, prodotto da Mario Esposito per il Premio Penisola Sorrentina.

Al Palafiori di Sanremo, intervistato dal giornalista e conduttore Savino Zaba, il promotore culturale ha illustrato i temi e i contenuti di questa produzione culturale multimediale, su cui si sono accesi i riflettori di “Casa Sanremo”, la vetrina più glamour del Festival di Sanremo, grazie alla promozione curata da Viridiana Salerno.

È un ritorno in Liguria per il Premio “Penisola Sorrentina”, che nel tempo – ricordiamolo – ha avviato collaborazioni importanti con sigle prestigiose come Genova2004 Capitale Europea della Cultura, Palazzo Meridiana di Genova, Zeffirino, Accademia Ligustica solo per citarne alcune.

Questo progetto, dedicato al Grand Tour, dopo l’anteprima ligure proseguirà ora in Campania e in Sicilia e vedrà protagonista il fotografo di Ragusa Giuseppe Leone.

Diverse le azioni messe in campo ed in programma. Da un ecosistema digitale del paesaggio, a fascicoli fotografici, da una mostra immersiva ad un intero volume dedicato a luoghi suggestivi del Grand Tour: Sorrento, Pompei,  Napoli, Benevento fino a Procida, l’isola che il Ministero della Cultura ha scelto quest’anno come Capitale Italiana della Cultura.

A Sanremo l’attenzione si è appuntata al massimo sul volume “Viaggio in Campania” ( Plumelia Edizioni) che reca una introduzione critica di Concetto Prestfilippo ed una prefazione istituzionale del consigliere regionale della Campania con delega alle ITC Mario Casillo.

È  un libro fotografico, che suggella un progetto di residenza artistica, portato avanti dalla Associazione culturale Il Simposio delle Muse, con la direzione scientifica del pittore di Buonalbergo (piccolo borgo del Sannio) Peppe Leone.

Il volume costituisce una vera e propria traversata fotografica tra paesaggi, luoghi nascosti, celebri monumenti culturali della regione Campania, sulle orme dell’antico Grand Tour che vide a Napoli tra i maggiori protagonisti lo scrittore tedesco Goethe, proveniente proprio dalla Sicilia.

Ugualmente dalla Trinacria arriva ora questo fotografo, ormai ottantacinquenne, che ha attraversato tutto il Novecento e i cui lavori  si sono sviluppati a trecentosessanta gradi, con  pubblicazioni sul paesaggio, architettura, feste popolari, antropologia, moda.

Leone  ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1973). Da allora le sue fotografie hanno arricchito numerosi libri, cataloghi e riviste di editori italiani e stranieri. Tra le pubblicazioni più note: La Pietra vissuta con testi di Mario Giorgianni e Rosario Assunto (Sellerio, 1978); La Contea di Modica con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1983); L’Isola nuda con testo di Gesualdo Bufalino ( Bompiani, 1988); Il Barocco in Sicilia con testo di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991); Sicilia Teatro del mondo con testo di Vincenzo Consolo e Cesare De Seta (Nuova Eri, 1990); L’isola dei Siciliani con testo di Diego Mormorio (Peliti associati, 1995); Immaginario barocco con testi di Salvatore Silvano Nigro e André Chastel (Kalós, 2006); Un viaggio lungo mezzo secolo con testo di Antonino Buttitta (Kalós, 2008) Sicilia, L’isola del pensiero (Edizione Postcart 2015) ); Storia di un’amicizia (Edizione Postcart, 2015), Sicilia un paese in posa (Plumelia Edizioni, 2018). Metafore (La Nave di Teseo, 2021 – a cura di Elisabetta Sgarbi).

Molto stimolante da un punto di vista letterario ed interessantissima da un punto di vista culturale e promozionale si rivela dunque questa iniziativa che, partendo da Sanremo, si avvia ad unire – attraverso eventi ed iniziative – due regioni del sud Italia, congiunte già da antiche motivazioni storiche e artistiche, declinando un progetto di coesione attraverso i linguaggi della comunicazione tradizionale ed innovativa, offrendo  inoltre “l’opportunità – come sottolinea Rosanna Romano, direttrice generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania – attraverso viaggi virtuali e digitalizzazione dei beni materiali ed immateriali di conoscere la Campania con la sua grande offerta culturale”.   

 

Villa Zagara: a Sorrento un ritorno al Grand Tour

Sorrento, 10 marzo 2021 –  Villa Zagara è una splendida location nel cuore della cittadina di Sorrento, che diede i natali a Torquato Tasso. È uno dei luoghi che il Premio “Penisola Sorrentina” ha scelto per portare avanti il progetto “Grand Tour”, che punta al turismo culturale e alla promozione della Campania.

“Villa Zagara è un luogo autentico di bellezza e di cultura”, racconta Mario Esposito patron del Premio “Penisola Sorrentina”, che già nel 2020 ha fatto tappa nella splendida location per recuperare lo spirito del viaggio nella bellezza dietro il claim “Torna a Surriento”.

Abbiamo incontrato per una intervista la responsabile della Villa, Dorotea Apreda.

Villa Zagara è un luogo che incontra il mito e la storia.                                                                     

Omero nel viaggio di Ulisse indica Sorrento come terra delle Sirene. E dal nostro belvedere è possibile scorgere l’antico approdo di Marina Grande.  Agrippa, famoso generale romano che sconfisse Cleopatra e Antonio, fu anche un importante architetto che vanta la creazione, tra le tante costruzioni, del Pantheon romano. Secondo alcune leggende egli dimorò nei giardini di villa Zagara nell’estate del I secolo a.c. insieme alla sua seconda moglie Giulia, figlia di Cesare Ottaviano. È sua l’opera di costruzione del primo nympheum all’aperto, che attualmente corrisponde alla piscina di Villa Zagara. I giardini appartennero fin dal 1200 al monastero delle suore sotto la regola benedettina, grandi ricamatrici, col nome di monastero di San Giorgio forse per opera di Orsola Pappacarbone sorella del terzo Abate di Cava San Pietro Pappacarbone che radunava nobili donzelle che vivevano onestamente lontane da ogni fasto. Dopo la drammatica e feroce scorreria saracena del 1558 il monastero subì saccheggi e devastazioni e le suore che dimoravano nella struttura vennero fatte schiave.

Dal 1978, la villa è stata casa della famiglia Apreda.                                                                               

Dal 2018 Villa Zagara, sotto la cura della nostra famiglia Acampora-Apreda, guidata dalla forte passione per l’ospitalità nel rispetto delle tradizioni, ha subito una ristrutturazione sempre ancorata all’autenticità del passato. Da questo deriva il nome che la famiglia ha voluto dare alla villa: Villa Zagara. Secondo la mitologia i fiori di zagara venivano dati in dono alle dee per i loro riti matrimoniali. Zagara è il nome dei fiori di agrumi di cui all’interno di Villa Zagara sono, di fatto, presenti oltre 400 specie richiamando il nome  della villa.

Cosa significa, in un viaggio culturale e turistico, fare tappa a Villa Zagara?

Fare tappa qui significa arrivare come ospite e ripartire come un membro della famiglia e della nostra antica storia. 

 

Il team di Villa Zagara: la famiglia Apreda-Acampora

 

“Torna a Surriento”: ecco la cover del maestro Giuseppe Leone

Un gabbiano in volo che solca il mare affiancando il costone tufaceo e dirigendosi verso Sorrento, la Città del turismo culturale: è questa la cover realizzata in esclusiva per il Premio Penisola Sorrentina dal fotografo ragusano Giuseppe Leone. Il Sindaco di Ragusa rivolge il suo apprezzamento al Sindaco di Sorrento.

Sorrento, 26 agosto 2020 – “Lo ha detto una volta Andrea Camilleri: Giuseppe Leone, Peppino quasi per antonomasia, si nasconde tra le pieghe del paesaggio stesso che fotografa, comportandosi alla stregua della lepre che, acquattata silente e guardinga, col suo occhio carpisce e registra”.

Ecco quanto scrive Salvatore Ferlita su Repubblica a proposito del fotografo internazionale che, con le sue opere, è diventato egli stesso un’icona della Sicilia e della letteratura artistica meridionale e mediterranea.

Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, Enzo Sellerio sono alcuni dei compagni di viaggio del maestro dell’immagine, reduce dal recentissimo successo della presentazione della pubblicazione fotografica dedicata a Camarina e accompagnato dai versi di Gesualdo Bufalino.

Proprio Bufalino, a proposito del fotografo esploratore, così annotava: “nelle fotografie di Leone non cercate la collera né la pietà civile né l’avvampo della metafora; bensì, istigato dall’eccellente mestiere, un colpo d’occhio avvezzo a cogliere le mimiche significanti del grande teatro umano…” .

Ora l’opera fotografica di Leone arriva a Sorrento, con il progetto “Torna a Surriento” ideato e diretto da Mario Esposito, con il patrocinio e la collaborazione della Città di Sorrento e della Fondazione Sorrento, diretta da Gaetano Milano, per celebrare i venticinque  anni del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.

Gli scatti di Leone raccontano, per la prima volta, un mondo come quello sorrentino, da sempre legato al Grand Tour e alle sue suggestioni. Il progetto fotografico è il culmine di una residenza artistica promossa lo scorso anno con la direzione artistica del sannita Peppe Leone (omonimo del fotografo siciliano).

Suggestiva la cover brand, che va al di là del didascalico, per raccontare il ritorno a Sorrento, sulle ali del viaggio di un gabbiano assurto a simbolo del turista viaggiatore; passa, sosta ed attraversa l’intera penisola sorrentina.

Emblema della speranza in una rinascita culturale generale che si lega anche, in queste settimane, ai primi ritorni degli amici inglesi, da sempre i turisti più affezionati alla città che diede i natali al celebre poeta Torquato Tasso.

A rivolgere il proprio plauso per questa brillante iniziativa editoriale dedicata al turismo culturale è il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, che, rivolgendosi al collega primo cittadino di Sorrento, Giuseppe Cuomo, così dichiara:

“Ancora una volta il Maestro Leone ha saputo incorniciare nella lente del suo obiettivo angoli di suggestiva bellezza aggiungendo la vividezza, la sensibilità e il carattere che gli sono propri. Sono felice che anche la città di Sorrento, che per vocazione culturale so vicina alla nostra Ragusa, abbia potuto beneficiare di un talento artistico così importante e di cui siamo orgogliosi”.

“Bellezza e Libertà”: Uno scatto di Giuseppe Leone, copertina di “Torna a Surriento”

 

 

 

 

Giuseppe Leone: “Da Sorrento parte il mio Grand Tour fotografico”

Il maestro fotografo siciliano, Giuseppe Leone, realizza un portfolio fotografico su Sorrento nel nome della bellezza: seguiranno altre opere dedicate al paesaggio…

Ragusa, 23 giugno 2020 – “Ho sempre ritenuto che gli incontri nel corso del cammino non siano mai casuali. Anni fa ho avuto modo di incontrare due grandi persone, che per uno strano gioco del destino hanno il mio stesso nome. A distanza di anni uno dei due Peppe Leone, artista da Buonalbergo, mi ha contattato per realizzare una collaborazione artistica, una residenza artistica, a Sorrento. Una grande gioia per me avere la possibilità di lavorare a fianco con Peppe Leone, uomo e artista di grande spessore, e con Mario Esposito, giovane intellettuale sensibile e colto. È  un tuffo nel passato, una rievocazione e un ritrovamento di un momento quasi dimenticato, il tutto tramite grazie all’edizione straordinaria quale è il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, così dichiarava il maestro di Ragusa rispondendo all’invito rivoltogli dal suo omonimo campano.

“Caro Giuseppe, sotto la denominazione «fotografia» si trova un paesaggio eterogeneo con cui spesso capire o gustare una poesia, parlare di cinema o teatro […]  la “mediterraneità” dei tuoi racconti in immagini, che hanno avvolto in un’aura eterna, perpetua e continuamente in movimento, la Sicilia potrebbe ora trovare un nuovo medium espressivo, una nuova geografia, un muovo timbro ed una nuova narrazione, li in Penisola Sorrentina”.

Un lavoro fotografico concepito, dunque, a consuntivo parziale del progetto speciale di “Residenze artistiche”, con cui  il Premio “Penisola Sorrentina” diventa fonte di importanti esternalità.

Costruire un racconto artistico del territorio ne migliora, infatti, la conoscenza. Rende più significativo il momento ed il senso globale del riconoscimento, che non si esaurisce in una vetrina o in un’unica manifestazione spettacolare, ma che agevola la circolazione diffusa delle idee ed aumenta, concretamente, il senso di identificazione culturale con la collettività.

“Dopo la meravigliosa mostra tenutasi lo scorso anno nella magnifica cornice del Museo Correale di Terranova, Giuseppe Leone regala ora alla Città del Tasso gli scatti con cui ha saputo cogliere ed esaltare le bellezze espresse dal nostro paesaggio”, ha detto il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, che in questo periodo sta lavorando insieme con gli operatori del settore per il rilancio turistico e culturale della seconda città turistica della Campania per arrivi e presenze, dopo Napoli

La prima opera del dopo quarantena, a causa del Covid-19, nasce per Sorrento nel segno della bellezza e della antica tradizione culturale del Grand Tour. È il primo fascicolo delle opere fotografiche che l’artista ragusano di fama internazionale ha dedicato alla Campania, con l’obiettivo di consolidare un ponte culturale nato lo scorso anno, gemellando le due regioni del Mezzogiorno d’Italia.

L’elegante portfolio raccoglie delle bellissime immagini di Sorrento in bianco e nero, suddivise in tre percorsi: beni culturali, paesaggio e uomo.

L’opera è il primo capitolo di un ampio progetto fotografico di Leone legato al “Grand Tour” e dedicato alle poetiche dei territori del sud.

Dopo la Penisola Sorrentina, infatti, ci saranno Pompei e Paestum con i loro parchi archeologici, le catacombe di San Gennaro di Napoli, le atmosfere rarefatte del borgo medievale di Teggiano, nel Vallo di Diano.

“È un progetto ambizioso di valenza pluriennale, con manifestazioni culturali e pubblicazioni diffuse”, spiegano gli organizzatori Mario Esposito, presidente del Premio Penisola Sorrentina, e Giuseppe Leone (campano, omonimo del fotografo siciliano e direttore artistico del progetto di Residenze artistiche).

“In tal modo l’arte diventa autentico volano del territorio, consentendo di intercettare nuovi paradigmi di promozione e di costruire una nuova identità che nel difficilissimo periodo del dopo-Covid punti sulla Bellezza”, continuano gli animatori dell’iniziativa editoriale.

Giuseppe Leone, che vive e lavora a Ragusadove è nato, ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello “La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1972). Da allora le sue fotografie hanno illustrato numerosi libri, cataloghi e riviste di editori italiani e stranieri. Tra le pubblicazioni più note “La Pietra vissuta”, con testi di Rosario Assunto e Mario Giorgianni (Sellerio, 1978): “La Contea di Modica” con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1973), “L’Isola Nuda” con testo di Gesualdo Bufalino (Bompiani, 1988), “Il Barocco in Sicilia” e “Sicilia Teatro del Mondo” con testi di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991), e “L’Isola dei Siciliani” con testi di Diego Mormorio (Peliti Associati, 1995).

 

 

Il maestro fotografo siciliano, Giuseppe Leone

 

 

Sorrento: il maestro ragusano Giuseppe Leone pubblica un portfolio fotografico

Pubblicato dal Premio “Penisola Sorrentina” il primo fascicolo fotografico di un ciclo che il fotografo siciliano di fama internazionale ha dedicato al Grand Tour: un utile strumento di promozione per il rilancio del turismo culturale in Italia dopo il Covid-19

Ragusa, 12 giugno 2020 – La fase 3 è in pieno svolgimento e il maestro siciliano della fotografia, Giuseppe Leone, è già in pienissima attività. La prima opera del dopo quarantena, a causa del Covid-19, nasce nel segno della bellezza e della antica tradizione culturale del Grand Tour.

È stato infatti appena pubblicato il primo fascicolo, ispirato a Sorrento, delle opere fotografiche, che l’artista di fama internazionale, di Ragusa, ha dedicato alla Campania, con l’obiettivo di consolidare un ponte culturale nato lo scorso anno e gemellare le due regioni del Mezzogiorno d’Italia.

Nella “Terra delle Sirene” l’artista ha dimorato nell’ambito di un progetto di “Residenze artistiche” promosso tra le attività speciali del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, in collaborazione con la Città di Sorrento.

“Dopo la meravigliosa mostra tenutasi lo scorso anno nella magnifica cornice del Museo Correale di Terranova, Giuseppe Leone regala ora alla Città del Tasso gli scatti con cui ha saputo cogliere ed esaltare le bellezze espresse dal nostro territorio”, ha detto il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, che in questo periodo sta lavorando insieme con gli operatori del settore per il rilancio turistico e culturale della seconda città turistica della Campania per arrivi e presenze, dopo Napoli

L’elegante portfolio raccoglie delle bellissime immagini di Sorrento in bianco e nero, suddivise in tre percorsi: beni culturali, paesaggio e uomo.

L’opera è il primo capitolo di un ampio progetto fotografico di Leone legato al “Grand Tour” e dedicato alle poetiche dei territori del sud.

Dopo la Penisola Sorrentina, infatti, ci saranno Pompei e Paestum con i loro parchi archeologici, le catacombe di San Gennaro di Napoli, le atmosfere rarefatte del borgo medievale di Teggiano, nel Vallo di Diano.

È un progetto ambizioso di valenza pluriennale, con manifestazioni culturali e pubblicazioni diffuse”, spiegano gli organizzatori Mario Esposito, presidente del Premio Penisola Sorrentina, e Giuseppe Leone (campano, omonimo del fotografo siciliano e direttore artistico del progetto di Residenze artistiche).

“In tal modo l’arte diventa autentico volano del territorio, consentendo di intercettare nuovi paradigmi di promozione e di costruire una nuova identità che nel difficilissimo periodo del dopo-Covid punti sulla Bellezza”, continuano gli animatori dell’iniziativa editoriale, che sarà presentata prossimamente alla stampa nazionale.

Leone, che vive e lavora a Ragusa dove è nato, ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello “La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1972). Da allora le sue fotografie hanno illustrato numerosi libri, cataloghi e riviste di editori italiani e stranieri.

Tra le pubblicazioni più note “La Pietra vissuta”, con testi di Rosario Assunto e Mario Giorgianni (Sellerio, 1978): “La Contea di Modica” con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1973), “L’Isola Nuda” con testo di Gesualdo Bufalino (Bompiani, 1988), “Il Barocco in Sicilia” e “Sicilia Teatro del Mondo” con testi di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991), e “L’Isola dei Siciliani” con testi di Diego Mormorio (Peliti Associati, 1995).

 

 

Il fotografo ragusano, Giuseppe Leone

 

 

Fotografia: nasce un ponte tra Sicilia e Campania

Nasce un progetto editoriale del fotografo ragusano Giuseppe Leone. La produzione: “dedicheremo quest’opera del maestro della fotografia a Leonardo Sciascia nel trentennale della morte”

Ragusa, 25 novembre 2019 – Giuseppe Leone, fotografo siciliano di fama internazionale, dedica alla Campania un suo nuovo progetto fotografico, prodotto dall’ente di cultura e promozione sociale “Il Simposio delle Muse” di Piano di Sorrento nell’ambito delle attività editoriali del Premio “Penisola Sorrentina”.

“Abbiamo deciso di dedicare questo progetto artistico-editoriale  sulla Campania curato dal maestro della fotografia Giuseppe Leone a Leonardo Sciascia, come omaggio al trentennale della sua morte. Non sarà una dedica specifica o pertinente ma con una valenza culturale lata e profonda. Leone è stato, infatti, uno dei più grandi amici del celebre scrittore ed è oggi il simbolo di quel retaggio letterario, di un  filone culturale meridionale e mediterraneo ancora tutto da decifrare ed approfondire ”: così dichiara il presidente dell’ente promotore, Mario Esposito.

Sciascia e Leone hanno condiviso diverse esperienze umane e letterarie, anche insieme con l’editore Sellerio.

A questo speciale sodalizio il giorno 1 dicembre nel Palazzo della Prefettura di Ragusa sarà, infatti, dedicata la manifestazione “Leonardo Sciascia, un amico” in cui Leone presenterà al pubblico alcuni scatti inediti dedicati ad immagini private e ragusane di Sciascia.

Il progetto editoriale campano del fotografo ragusano nasce come completamento di una “Residenza artistica” che Leone ha vissuto in estate scorsa a Sorrento, accompagnato dalla fedele collaboratrice Emanuela Alfano su invito e con la guida del suo omonimo Peppe Leone, amico artista sannita, ex docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, direttore artistico del progetto di “residenza”.

Quello di Giuseppe Leone è stato un viaggio tra le bellezze della Campania, dietro le suggestioni dell’antico “Grand Tour”: dalla Penisola Sorrentina ai Parchi archeologici di Pompei e Paestum; dalla Catacombe di San Gennaro di Napoli al borgo medievale di Teggiano nel Vallo di Diano.  La residenza è stata , infine, suggellata dalla consegna al fotografo di Ragusa del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” ® 2019.

Con un elegante portfolio fotografico Leone racconterà quindi le tappe salienti di questo suo itinerario in Campania con gli occhi speciali e privilegiati di un Sud in fondo all’anima che ogni sua fotografia riesce a restituire e valorizzare.

 

Giuseppe Leone Leonardo Sciascia e Piero Guccione negli anni 80

 

 

 

 

A Sorrento nasce il cocktail ispirato al Grand Tour della Campania

A Sorrento nasce “Sensazioni…dal Grand Tour “, il nuovo cocktail in omaggio ai viaggiatori della Campania

Sorrento (NA), 16 luglio 2019 – Nasce a Sorrento il nuovo cocktail nel segno del Grand Tour, per celebrare le eccellenze della Campania, i suoi prodotti tipici e la sua identità. La prima degustazione in esclusiva del cocktail è avvenuta nei giardini del Vivaio Ruoppo.

Il drink per il gran tour è stato realizzato in occasione della mostra fotografica “Carnet de Voyage” di Giuseppe Leone, ospitata al Museo Correale Terranova di Sorrento nell’ambito dei progetti speciali del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.

Un vero e proprio viaggio che, proprio come il famoso Grand Tour, porta con il gusto alla scoperta delle meraviglie del territorio.

Il cocktail è stato realizzato usando prodotti locali, dalla frutta fresca dell’estate ai prodotti tipici della Campani. Ideato dal socio CB Alfonso Lazzazzara e realizzato dal Team Aibes Campania composto dal ViceFiduciario Rosario Restino e dai soci CB Raffaele Gargiulo. Giuseppe Lazzazzara, Renato De Simone, Gennaro Schiano e Antonio Mazzola”, spiega Luigi Gargiulo barman e fiduciario Aibes Campania.

Alla Falanghina Extra Dry Flavesco (prodotta dall’Azienda Michele Romano alle pendici del Vesuvio) viene aggiunto il Gin Amalfi (gin prodotto ad Amalfi con le Botanicals più caratterizzanti della Costa d’Amalfi come il famoso Limone Sfusato Amalfitano certificato IGP ed il Finocchietto marino); sempre del territorio è il liquore di  Melannurca (prodotto dall’Azienda Maurizio Russo di Cava De Tirreni) con la fusione del Bitter bianco.  A Completare il cocktail una piccolissima percentuale di Soffi di sale d’Infersa (con l’arrivo del caldo ci aiuta a riprenderci dei sali persi) ed una vaporizzazione e profumazione con oli essenziali di Mela (sempre prodotto da Maurizio Russo) .

Insomma un modo davvero gustoso e fresco per conoscere la Campania e gustare in un bicchiere i paesaggi campani.

 

 

Da Sorrento a Teggiano un set fotografico a cielo aperto

TURISMO:Un progetto di “Residenza artistica” tra le province di Napoli e Salerno per unire le due costiere e fare marketing con l’arte.

Teggiano (SA) – Da Sorrento a Pompei. Da Napoli a Salerno. Da Paestum a Teggiano. È questo l’itinerario del progetto speciale “Grand Tour”, promosso dall’ente di cultur

a “Il Simposio delle Muse”, nell’ambito delle attività nazionali del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.

La chiusura della “Residenza artistica” è avvenuta in provincia di Salerno a Teggiano, piccolo borgo medievale, nel cuore del Vallo di Diano (quasi a confine con la Lucania),  sito Unesco, sede del Castello Macchiaroli e del Complesso rinascimentale della Pietà.

“A Teggiano ho trovato una bellezza travolgente e sobria. Un misticismo antico, silenzioso e fascinoso. Vi tornerò volentieri per sostare più a lungo. C’i sono dettagli che ho cercato di rapire ma che meritano una lenta osservazione”: dichiara il protagonista del tour, il fotografo internazionale Giuseppe Leone.

Il principale narratore per immagini della Sicilia, dei suoi paesaggi e delle sue feste (i suoi libri fotografici sono stati curati insieme con Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo e Gesualdo Bufalino) è arrivato da Ragusa per essere accompagnato in una full-immersion campana dal curatore scientifico del progetto Peppe Leone di Buonalbergo e dal patron e produttore dell’iniziativa Mario Esposito.

Una Residenza artistica che ha consentito al  fotografo di liberare tutte le sue energie, su un set a cielo aperto.

Ad accogliere il maestro della luce e la sua assistente-reporter Emanuela Alfano, per la chiusura del progetto, è stato  l’Assessore al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania Corrado Matera.

Prossimamente una pubblicazione istituzionale raccoglierà le foto più belle di questi scorci unici catturati en plen air dall’occhio enciclopedico di Leone : scorci che vanno dalla Penisola Sorrentina fino al Cilento, passando per il Parco Archeologico di Pompei e Paestum fino alle Catacombe di Napoli.

 

Il maestro Giuseppe Leone all’interno del complesso monumentale della Pietà a Teggiano

Dalla Sicilia a Sorrento, il maestro fotografo Giuseppe Leone in Grand Tour in Campania

Dalla Sicilia il fotografo Giuseppe Leone arriva in Campania per la prima volta. Da Ragusa a Sorrento, e poi Napoli, Pompei, Paestum e il Cilento. I luoghi del turismo mondiale fotografati dal maestro della fotografia che con Sciascia, Consolo e Bufalino ha raccontato la Sicilia.

Sorrento, 29 maggio 2019 – Per la prima volta il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” crea in costiera un progetto di Residenza Artistica, per intuizione del patron Mario Esposito, e lo fa coinvolgendo uno dei massimi fotografi internazionali: Giuseppe Leone.

Siciliano, vive e lavora a Ragusa, da oltre cinquant’anni, Leone racconta la Sicilia attraverso immagini di persone, luoghi, feste, paesaggi e architetture, quasi sempre in bianco e nero perché a detta dello stesso artista “il bianco e nero è l’interpretazione della natura e delle sue trasformazioni, il colpo d’occhio che scarica da ogni orpello un’immagine per dare senso a quello che è l’essenza di ciò che vedi”.

Le Residenze Artistiche consistono in veri e propri soggiorni creativi, in cui un artista è libero di esprimere il proprio talento e le proprie emozioni, in simbiosi con il luogo che lo ospita.

Giuseppe Leone arriverà in Campania e farà base a Sorrento dal 3 giugno per visitare e fotografare i luoghi più suggestivi della regione: la Penisola Sorrentina, con le sue bellezze archeologiche e naturalistiche, ma anche il Parco Archeologico di Pompei, la zona della Sanità a Napoli fino poi a spingersi in provincia di Salerno con il Cilento dei Castelli.

Grand Tour” è il tema scelto per la “Residenza 2019”, che sarà diretta dal sannita Peppe Leone che dichiara:  “È un tema che è entrato negli snodi più importanti dell’avvento della modernità della civiltà europea”.  

Tra gli appuntamenti del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, il progetto speciale “Le Residenze dell’Arte – il Grand Tour” si propone come momento di riflessione sul rapporto tra l’arte e il turismo, la cultura e il territorio, la scoperta e il viaggio.

Attraverso questa iniziativa speciale, Sorrento e la Penisola Sorrentina con i suoi centri più suggestivi, come Piano di Sorrento con il suo borgo di Marina di Cassano, confermato Bandiera Blu nel 2019, guardano con orgoglio alla propria tradizione di “terra” d’approdo, tanto amata da scrittori, poeti, pittori e vedutisti dal settecento in poi.

Il Museo Correale Terranova di Sorrento – presieduto da Gaetano Mauro – ospiterà poi, il 9 giugno mattina, il finissage della Residenza artistica, organizzato con la collaborazione del Comune di Sorrento e dell’Assessorato al turismo della Regione Campania.

Dal 5 al 9 giugno, negli orari di apertura del museo, sarà anche visitabile una piccola esposizione dei capolavori del Maestro Leone, dal Barocco al Neorealismo, curata da Emanuela Alfano e Filippo Merola.

Giuseppe Leone, In veste di narratore ha condiviso l’esperienza profonda di questa terra con autori che come lui ne hanno saputo cogliere bellezza e contraddizioni – da Leonardo Sciascia, a Gesualdo Bufalino, a Vincenzo Consolo – senza mai cadere nello stereotipo.

 

 

 

 

Giuseppe Leone con Leonardo Sciascia e Piero Guccione

 

 

A Sorrento cultura e opere esclusive per il “Grand Tour”

Fervono i preparativi per il progetto speciale “Residenze dell’Arte – Il Grand Tour” che si svolgerà dal 3 giugno a Sorrento: il finissage al Museo Correale di Terranova domenica mattina 9 giugno.

Sorrento (Na), 23 maggio 2019 – Si avvicinano le date del progetto speciale “Grand Tour”, promosso dal Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, in collaborazione con il Comune di Sorrento, il Museo Correale Terranova e l’ Assessorato al Turismo della Regione Campania.

Dal 3 al 9 giugno la perla della costiera sorrentina ospiterà una “Residenza artistica”, ovvero un programma di ospitalità con realizzazione di opere esclusive dedicate alla Campania e alle sue bellezze.

Come nel famoso Grand Tour dell’Ottocento, si partirà dalla Città delle Sirene per raggiungere i siti più affascinanti della regione, come i comuni vicini di Sant’Agnello e Piano di Sorrento, per arrivare a Pompei e Napoli, fino ad arrivare a Paestum e nel Vallo di Diano nel Cilento.

“Attraverso questa iniziativa speciale, Sorrento e la Penisola Sorrentina guardano con orgoglio alla propria tradizione di “terra” d’approdo, tanto amata da scrittori, poeti, pittori e vedutisti dal settecento in poi”, commenta il curatore artistico del progetto Peppe Leone, accademico ed artista proveniente dal Sannio.

Un tema in effetti, quello del Grand Tour, che è entrato negli snodi più importanti dell’avvento della modernità della civiltà europea.

Non a caso, allora, l’importante progetto del Premio “Penisola Sorrentina” ha ottenuto anche l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, oltre a quello  dell’UPI Campania e dell’Associazione Patrimoni del Sud che raccoglie in rete i siti Unesco del mezzogiorno.

Il Grand Tour oggi, come ieri, alimenta una nuova circolazione delle idee, interessa  la formazione della coscienza civica e culturale, crea un  nuovo immaginario; entra nella evoluzione dei saperi e li contamina; veicola la conoscenza del Sud, in particolare dell’area campana.

Maggiori dettagli vengono rivelati dall’organizzatore dell’evento, Mario Esposito:

“La ‘Residenza’ avrà come base il Museo Correale di Sorrento, importante casa nobiliare appartenuta ai patrizi sorrentini Alfredo e Pompeo, divenuta celebre anche per quel filone di pittura di viaggio e paesaggio noto come “Scuola di Posillipo”, i cui esponenti più importanti come Van Pitloo, Duclère, Gigante, trovano ampia espressione nelle antiche sale di via Correale”.

L’importante istituzione museale sorrentina, presieduta da Gaetano Mauro e diretta da Filippo Merola, è un vero simbolo del Grand Tour. Su una parete esterna dell’ingresso principale è collocata, infatti, una lapide marmorea con il nome dei più illustri viaggiatori passati per Sorrento.

E qui si svolgerà il finissage dell’iniziativa, in programma domenica 9 giugno mattina.

 

Il curatore artistico Peppe Leone insieme con l’organizzatore Mario Esposito
Exit mobile version