Nuovo registro pubblico delle opposizioni: dal 27 luglio il via

Gli iscritti non riceveranno più chiamate commerciali indesiderate, neanche sul mobile. Inside Marketing ha commentato con Frank Merenda effetti e conseguenze del nuovo RPO sul telemarketing

Milano, 28 luglio 2022 – È attivo dal 27 luglio il nuovo registro pubblico delle opposizioni (RPO), uno strumento voluto dal Ministero dello Sviluppo Economico per contrastare il telemarketing molesto. I consumatori che non vogliono più ricevere comunicazioni commerciali indesiderate possono iscrivere in apposite liste non solo indirizzi di posta e numeri di telefono fissi, com’è già possibile in Italia dal 2010, ma per la prima volta anche numeri di cellulare.

Alle aziende e agli operatori di telemarketing l’obbligo di consultare periodicamente le stesse liste e cancellare, entro quindici giorni, dai propri database i contatti che hanno negato il consenso alle comunicazioni commerciali, pena sanzioni dall’entità ancora da stabilire.

Con l’iscrizione effettuabile anche online e tramite email, e non solo via raccomandata come in precedenza, il nuovo registro pubblico delle opposizioni potrà avere un effetto distruttivo sul settore delle vendite telefoniche.

Un settore ancora ben prospero in Italia e che varrebbe nel complesso 40 miliardi di euro annui, di cui almeno 2.8 provenienti proprio dal telemarketing.

Questo spiega, almeno in parte, dubbi e ritrosie degli addetti ai lavori per quanto riguarda effetti ed efficacia del nuovo RPO. Più che come comportarsi per essere complaint alle nuove previsioni e rispettare le volontà del consumatore, comunque, la riflessione più ampia che aziende e marketer dovrebbero fare ha a che veder con quanto conviene ancora investire in marketing telefonico e se non esistano per le aziende alternative con maggiore ritorno sull’investimento.

Inside Marketing ne ha parlato con Frank Merenda, divulgatore ed esperto di marketing. Quasi sempre il telemarketing «interrompe o disturba una persona che sta facendo altro, che non ha richiesto una nostra chiamata, che si sente invasa nella sua privacy da qualcuno che inizia a metterle pressione per acquistare qualcosa». La sfida è dunque per le aziende che non vogliono rinunciare a questa forma di marketing diretto «far sì che siano le persone realmente interessate ad “alzare la mano” per essere richiamate e ricevere quindi una chiamata gradita che stanno aspettando e hanno richiesto», ha sottolineato l’esperto.

Un approfondimento è disponibile al seguente link: https://www.insidemarketing.it/nuovo-registro-pubblico-delle-opposizioni

 

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