Rivoluzione Verde: è l’Hydrometano la soluzione al problema dei carburanti

water drops on green leaf

Roma, 27 settembre 2023 – L’uso della miscela di idrogeno e metano per l’autotrazione sta guadagnando terreno come soluzione sostenibile per ridurre le emissioni di gas serra nei trasporti. Questa miscela, comunemente nota come “hydromethane“, può fornire un’alternativa pulita ai combustibili fossili convenzionali.

Tuttavia la comprensione delle sue implicazioni scientifiche e tecnologiche è fondamentale per valutare il suo potenziale. A tal proposito il prof. Marco Mele, accademico e Amministratore Unico della SFBM (gruppo GSE) spiega l’importanza di tale nuovo vettore energetico.

L’idrogeno è l’elemento chimico più abbondante dell’universo, ma è raramente presente in forma pura sulla Terra. È quasi sempre combinato con altri elementi, per esempio nell’acqua (H2O). Tuttavia, l’idrogeno può essere prodotto da varie fonti di energia, inclusi i combustibili fossili e le energie rinnovabili. Una volta prodotto, l’idrogeno può essere miscelato con il metano per formare un combustibile per l’autotrazione. Dal punto di vista scientifico, la combinazione di idrogeno e metano può essere molto vantaggiosa. L’idrogeno ha un’alta densità energetica per unità di massa, il che significa che può fornire grande quantità di energia rispetto alla sua massa. Questo rende l’idrogeno un combustibile molto efficiente. D’altra parte, il metano (il principale componente del gas naturale) ha una densità energetica relativamente alta per unità di volume, che consente di immagazzinare e trasportare grandi quantità di energia in un piccolo spazio. Quando l’idrogeno e il metano sono miscelati, formano un combustibile che combina i vantaggi di entrambi. Il metano fornisce una densità energetica voluminosa, mentre l’idrogeno con la sua alta densità energetica per massa potenzia l’efficienza complessiva del combustibile.

Importante notare che, quando viene bruciata, la miscela di idrogeno e metano produce acqua ed emissioni di CO2 che sono generalmente inferiori rispetto ai combustibili fossili convenzionali. Tuttavia, l’uso dell’idrogeno come combustibile presenta alcune sfide tecnologiche. Per esempio, l’idrogeno ha una larghissima gamma di limiti di infiammabilità e richiede un’elevata energia di innesco, aspetti che possono causare problemi di sicurezza. Inoltre, l’idrogeno può provocare il fenomeno della fragilità dell’idrogeno nei metalli, che può ridurre la durata di motori ed equipaggiamenti.

Nonostante queste sfide il progresso tecnologico e la ricerca scientifica stanno avanzando rapidamente verso nuove soluzioni.

Nuovi materiali resistenti alla fragilità dell’idrogeno sono in fase di sviluppo e i progressi nella tecnologia delle celle a combustibile stanno apportando miglioramenti nell’efficienza e nella sicurezza dell’uso dell’idrogeno.

Per concludere, la miscela di idrogeno e metano per l’autotrazione può fornire una soluzione sostenibile ed ecologica alle sfide energetiche del futuro, nonostante le sfide tecniche presenti.

Una migliore comprensione delle implicazioni scientifiche e una continua innovazione tecnologica saranno essenziali per realizzare il pieno potenziale di questo interessante mix di combustibili”.

 

Il Prof. Marco Mele

La logistica è sempre più digitale: ecco i ruoli più ricercati per la supply chain 4.0

Milano, 26 settembre 2023 – Magazzinieri, autisti, responsabili di magazzino, addetti all’uso del muletto, supply chain manager, addetti alle consegne: sono questi i tipici ruoli della logistica. La supply chain non è però più quella di un tempo, con approvvigionamento, produzione, distribuzione e vendita che sono divenute via via sempre più digitali.

Per ridurre i tempi, per tagliare i costi, per aumentare l’efficacia e la sicurezza, per azzerare gli sprechi. Ecco allora che è cresciuto il livello di automazione nei magazzini, che si stanno diffondendo sempre più i robot a guida autonoma, che si sfruttano maggiormente i big data per ottimizzare i diversi processi. Ne consegue dunque che al fianco dei classici ruoli della logistica si affacciano nuovi profili, più qualificati, più specializzati, più “digital”. Figure indispensabili per tutte quelle imprese che desiderano sfruttare le nuove possibilità tecnologiche, e che per l’appunto si sono messe in modo massiccio alla ricerca di questi talenti.

«I nostri headhunter specializzati nella selezione del personale per la la logistica negli ultimi anni sono stati contattati sempre più spesso per la ricerca delle nuove figure del settore» spiega Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting specializzata nella selezione di personale qualificato e nello sviluppo di carriera, specificando che «si tratta di ruoli fino a pochi anni fa semplicemente inesistenti, come per esempio gli ingegneri progettisti di shuttle robotici».

Il settore delle logistica è quindi in rapida trasformazione, e l’ingresso di nuove tecnologie deve essere seguito in parallelo dall’inserimento di nuovi e competenti talenti.

«Tra i ruoli più ricercati nella logistica al momento c’è quello del logistic specialist, deputato alla gestione del flusso delle merci, o quello del senior program manager, con il ruolo di mettere a punto una visione strategica a lungo termine, sfruttando tra le altre cose anche i big data» spiega Adami, aggiungendo che «ci sono sempre diverse opportunità per chi ha le carte in regola per diventare supply chain manager, chiamato ad aumentare l’efficienza della catena di approvvigionamento riducendo costi e sprechi, o fleet manager, per la gestione delle flotte dell’impresa».

E di certo non mancano ruoli atipici e altamente specializzati: l’head hunter a questo proposito cita «i designer di imballaggi sostenibili, i convertitori di autostrade smart, oppure i progettisti di mezzi a idrogeno per la logistica».

 

Il prof. Mele presenta il piano sul tracciamento a Federmetano

La transizione energetica nei trasporti passa per la sicurezza ed il tracciamento

Bologna, 22 settembre 2022 – Il convegno della FederMetano, tenutosi il 21 settembre a Bologna, ha offerto approfondimenti e riflessioni sulla crescente rilevanza del metano e del bioetanolo come alternative al veicolo elettrico. Il forum, organizzato da Dante Natali, presidente di Federmetano, ha riunito esperti provenienti da diverse discipline con il fine comune di promuovere la transizione energetica attraverso l’uso di questi combustibili sostenibili.

Tra gli ospiti attesi,  il Prof. Marco Mele, accademico noto e Amministratore Unico della Servizi Fondo Bombole Metano (gruppo GSE).

“Ho assunto la guida della SFBM dal gennaio del 2023 contestualmente al passaggio della società da Eni ad Acquirente Unico. LaSFBM è diventata dunque una società’ a controllo pubblico. Durante i primi mesi ho cercato di comprenderne i punti di forza e di debolezza, sono emerse subito alcune criticità sulle quali siamo prontamente intervenuti, riuscendo in pochi mesi ad ottenere dei risultati importanti, a partire dal bilancio, ora in attivo. Se nel 2021 la perdita ammontava a circa 6 milioni di euro, a giugno 2023 avevamo utili di 2,5 milioni, considerando anche che dal 1 aprile abbiamo tagliato il contributo del 35%”, ha detto l’amministratore unico della SFBM Professor Marco Mele intervenendo all’evento “Mutamenti in corso”, organizzato da Federmetano, a Bologna”.

“Un taglio che si è tradotto in un risparmio per l’utente, un segnale di attenzione in un momento di crisi. E’ stata una decisione condivisa con il ministro del Mase Gilberto Pichetto e, se le condizioni lo permetteranno, proseguiremo su questa strada”.

“La Sfbm – ha proseguito il Professor Mele- è attiva su più fronti. Stiamo lavorando ad un sistema di tracciamento intelligente delle bombole a metano con l’utilizzo di un Qr code che permetterà di monitorarle in tempo reale e che potrà essere applicato, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, anche alle future bombole ad idrogeno, con le dovute accortezze e con test ulteriori da effettuare.

Siamo infatti attivi sul fronte dell’idrogeno, un vettore fondamentale nel processo di transizione energetica, anche in mix con metano e biometano. Noi crediamo che la nostra esperienza, il nostro know how siano fondamentali per garantire la sicurezza delle future bombole ad idrogeno che necessitano di test specifici, in condizioni di dinamicità, e ancor più del metano, della massima attenzione”.

Durante il convegno, gli oratori hanno sottolineato l’importanza di promuovere l’uso del metano e del bioetanolo come risposte alle crescenti esigenze energetiche dell’Italia e del mondo intero. È stato confermato che sebbene l’elettrico abbia ricevuto molta attenzione mediatica negli ultimi anni, il metano e il bioetanolo offrono una serie di vantaggi significativi che non dovrebbero essere trascurati.

 

Il prof. Marco Mele, amministratore della SFBM

 

 

Ambiente: nasce Tecno Sunblock, il vetro che fa risparmiare energia

Grazie alla collaborazione con Hewei Technology, Tecnovati Com ha presentato Tecno Sunblock a Vitrum 2023, in esclusiva europea

Milano, 13 settembre 2023 – In tempi di riscaldamento globale e risparmio energetico è importante adottare soluzioni capaci di proteggere gli edifici dal sole e dalla luce diretta, in modomda risparmiare sui costi di raffrescamento. È nato da queste esigenze Tecno Sunblock, il vetro termocromico che abbatte il riscaldamento e la luce diretta e protegge gli edifici dai raggi solari.

Una soluzione che sta già trovando ampie applicazioni in architetture che devono essere sempre più sostenibili ed energeticamente responsabili.

Questo rivoluzionario vetro termocromico è nato dagli studi dal celebre scienziato cinese Wen Weijia, professore della Hong Kong University of Science and Technology e vincitore del Premio National Natural Science nel 2014.

Il vetro termocromico può andare a sostituire tende sia manuali che automatiche, può essere applicato sia su pareti che su soffitti riuscendo a ridurre considerevolmente l’utilizzo di aria condizionata.

Una caratteristica da non sottovalutare considerando le estati sempre più calde degli ultimi anni e la discussione sempre attuale sul miglioramento energetico di strutture pubbliche e private già esistenti o in fase di costruzione che abbiamo visto con i bonus istituiti prima e dopo la pandemia.

L’energia consumata dagli edifici rappresenta oltre il 40% dell’energia totale, mentre l’energia consumata dalle superfici trasparenti rappresenta il 50% del consumo energetico degli edifici.

Il vetro intelligente Tecno Sunblock ha due stati, trasparente e opalino. Pertanto il prodotto presenta due coefficienti di ombreggiatura.

Ad esempio, in un ambiente a bassa temperatura o in inverno, nella stanza può entrare più luce solare riducendo il fabbisogno di riscaldamento; con il caldo estivo, Tecno Sunblock mantiene lo stato opalino che impedisce al calore solare di entrare nella stanza e riduce il consumo di aria condizionata.

Allo stesso tempo, quando il prodotto diviene opalino, la luce visibile cambia da diretta a diffusa, con un impatto minimo sulla luce dell’ambiente interno.

La presentazione a livello europeo di Tecno Sunblock ha avuto luogo all’interno di Vitrum, la più importante fiera del settore del vetro che si è svolta a Milano Fiere dal 5 al 8 Settembre 2023.

Responsabile esclusivo dell’introduzione sul mercato europeo è Tecnovati Com, azienda di Barberino Tavarnelle (FI) nata nel 2004 dall’esperienza decennale di Leonardo Ghizzani nel mondo del vetro.

“Da sempre abbiamo creduto nella qualità dei prodotti e dei macchinari, per questo abbiamo sempre cercato di collaborare con le migliori aziende del settore. Questa ricerca di qualità ci ha portato a proporre varie esclusive che, negli anni, si sono affermate e che sono diventate veri e propri riferimenti nazionali.

Crediamo che Tecno Sunblock possa determinare un punto di svolta in una progettazione e un’architettura che devono essere sempre di più al servizio della persona e rispettose dell’ambiente.

Tecno Sunblock è una tecnologia di protezione dai raggio solari che si può impostare ad una temperatura tra -20 e +70 gradi centigradi in base alle esigenze di utilizzo. Quando la temperatura ambiente supera la temperatura impostata, il vetro attiva la funzione parasole.

Il vetro segue completamente il cambiamento della temperatura dell’ambiente, senza intervento manuale e senza energia elettrica. Tecno Sunblock è per queste sue caratteristiche una soluzione green, a energia zero, intelligente e attiva”.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito internet www.tecnovati.it.

 

###

Per interviste e contatti:

Tecnovati Com srl

Via Pisana, 15 – 50028 Barberino Tavarnelle (FI)

055-5180018

tecnovati@tecnovati.it

www.tecnovati.it

 

 

Lavorare da remoto: la produttività aziendale aumenta con le App giuste

Verona/Stoccarda, 13 settembre 2023 – In tempi di smart working e lavoro da remoto utilizzare i giusti software diventa decisivo per le aziende, per aumentare la produttività e diminuire i costi, eliminando i tempi morti e lasciando le persone il tempo per dedicarsi alle attività che contano

Il nuovo slogan di innovaphone “more than communication” descrive esattamente lo sviluppo della piattaforma myApps, ora completata da strumenti organizzativi professionali, come la Working App di innovaphone, l’applicazione lanciata di recente, che rende molto più semplice la registrazione degli orari di lavoro. L’obiettivo di queste nuove app è quello di implementare strumenti di gestione intelligenti, consentendo agli utenti di dedicare più tempo ai compiti e ai progetti più importanti, e guadagnare maggiore tempo per la creatività.

Riconnettersi al posto di lavoro dopo una vacanza con un semplice clic, utilizzare la Calculator App per un rapido calcolo dei costi, utilizzare uno strumento di project management per avere una buona panoramica sullo stato dei progetti e delle attività in corso, aumentare l’efficienza del lavoro di squadra: innovaphone, lo specialista delle soluzioni per la collaborazione e la comunicazione, riunisce tutte queste applicazioni nella sua piattaforma myApps.

La piattaforma innovaphone myApps

L’ecosistema innovaphone (nato come piattaforma per applicazioni UCC con il motto “communicate.connect.collaborate”) è in costante crescita grazie allo sviluppo di nuove applicazioni, sia interne che provenienti dalle App dei partner. Ora, al portafoglio di applicazioni disponibili si aggiungono diverse applicazioni per il miglioramento dell’organizzazione del lavoro e della produttività.

Il nostro obiettivo è offrire ai nostri clienti una piattaforma professionale completa che riunisca tutti gli strumenti di cui gli utenti hanno bisogno per il loro lavoro quotidiano in un’unica interfaccia utente intuitiva, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Questo significa anche, ad esempio, che le ore lavorate da un hotel durante un viaggio di lavoro o dallo smartphone durante uno spostamento in treno, possono essere documentate con la stessa facilità delle ore trascorse in ufficio, o che le videoconferenze via smartphone dall’auto sono altrettanto confortevoli che dal computer“, spiega Dagmar Geer, CEO di innovaphone AG.

Working App by innovaphone

“Working App”, questo  è il nome della nuova applicazione innovaphone, è stata già testata dalla community innovaphone, i cui feedback sono stati integrati nella  progettazione finale dell’interfaccia utente di questa applicazione estremamente agile.

L’applicazione, che consiste in una versione utente per i dipendenti e in una versione amministratore per i responsabili delle risorse umane, consente di registrare in modo rapido e semplice gli orari di lavoro, le pause e i periodi di riposo in conformità ai requisiti di legge e di individuare rapidamente le irregolarità.

I clienti innovaphone che già utilizzano myApps on premise o nel cloud possono semplicemente attivare la Working App per gli utenti che lo desiderano. I nuovi clienti possono installare gratuitamente la piattaforma myApps e poi attivare la Working App. Per ogni utente della Working App è necessaria una sola licenza, che costa 3 euro al mese per il noleggio o 60 euro per l’acquisto.

Fin dall’inizio abbiamo avuto la visione di una piattaforma aperta che consenta di generare idee creative, spesso partendo da problemi concreti, e incoraggi i nostri partner e clienti a sviluppare le loro soluzioni. La comunità innovaphone in continua crescita e il numero crescente di applicazioni disponibili nel nostro App Store, alcune sviluppate da noi e altre dai nostri partner, dimostrano che la nostra visione di un ampio ecosistema innovaphone myApps sta diventando una realtà“, sottolinea Dagmar Geer.

 

innovaphone myApps

Employer branding: i 4 step che facilitano le attività di assunzione

Milano, 12 settembre 2023 – Reperire personale sta diventando sempre più difficile. Lo dicono gli imprenditori, lo dicono i responsabili HR di imprese piccole, medie e grandi. E lo dicono anche i dati: basti guardare per esempio a un’indagine di Confcommercio sulle imprese del terziario a Milano, Monza Brianza e Lodi, che è andata a confrontare i dati relativi a fine maggio 2022 con quelli di fine maggio 2023.

Se l’anno scorso il 58% delle imprese del terziario a Milano, Monza Brianza, Lodi prevedeva nuove assunzioni, 8 su 10 lamentavano di non trovare personale. Nel 2023 la percentuale di imprese in cerca di talenti è arrivata al 78%, ma è cresciuto anche il numero di imprese che incontrano difficoltà nel reperire personale, per arrivare a 9 su 10.

Come rendere più facile l’attività di recruiting quindi in questi tempi difficili? Lo abbiamo chiesto a Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting  e di sviluppo di carriera.

«Il mio primo consiglio non può che essere questo» risponde Adami «nel momento in cui la propria impresa ha bisogno di un profilo qualificato o di un manager, è molto vantaggioso rivolgersi a un head hunter, e quindi a un professionista del recruiting che potrà gestire dall’inizio alla fine questo processo. In questo modo si ridurranno i tempi di ricerca e di assunzione, e si aumenterà la qualità della selezione: questo significa che molto probabilmente il processo di recruiting si concluderà con un successo, e quindi con la selezione di un candidato in linea con i requisiti ricercati».

Quindi basta rivolgersi a un head hunter, e il gioco è fatto? «Non proprio» continua Carola Adami «in quanto il cacciatore di teste si occupa esclusivamente della selezione del personale, supportando eventualmente l’azienda per l’inserimento della risorsa». Spetta invece all’azienda, nella quotidianità, rendersi “desiderabile”: «l’attività di recruiting diventa tanto più semplice ed efficace quanto l’azienda lavora regolarmente sull’employer branding, e quindi sulla propria reputazione come luogo di lavoro».

E in effetti, negli ultimi anni, di employer branding si parla sempre di più: ma come si migliora nel concreto questo aspetto della gestione aziendale?

Ecco i 4 step individuati da Carola Adami:

  • Identificare la propria EVP, Employee Value Proposition: così come nel marketing si parte sempre dall’individuazione della propria UVP, Unique Value Proposition, ogni strategia di Employer Branding dovrebbe partire dalla definizione della propria Employee Value Proposition, ovvero della propria proposta di valore nei confronti dei potenziali futuri dipendenti. Autenticità, trasparenza, formazione continua, meritocrazia, welfare aziendale, panorama internazionale: cosa può offrire l’azienda, in che modo si distingue rispetto agli altri posti di lavoro?
  • Creare una presenza forte online: sito web e social media, a partire da LinkedIn, sono strumenti importantissimi per costruire una presenza online forte e bene definita, nonché per entrare in contatto con potenziali candidati.
  • Incoraggiare l’employee advocacy: i primi testimonial della qualità dell’azienda come posto di lavoro dovrebbero essere i suoi dipendenti, portati istintivamente ad avviare un passaparola virtuoso. Ma si può fare di più: tratteggiando un programma di employee advocacy è possibile stimolare i dipendenti a condividere le loro esperienze positive, attraverso contenuti capaci di migliorare ulteriormente l’Employer Branding.
  • Garantire un’esperienza di qualità ai candidati: sono tantissime le persone che entrano in contatto con un’azienda in occasione dei processi di selezione. Si pensi a tutti i candidati che vengono contattati per un colloquio di lavoro, e ancora prima a tutti quelli che inviano i propri CV. È fondamentale offrire una candidate experience di qualità, dando informazioni chiare, garantendo dei feedback, e riducendo al minimo l’attesa. In questo passaggio, ovviamente, rivolgersi a un cacciatore di teste può fare doppiamente la differenza.

 

All’Hydrogen Gastech 2023 in primo piano la sicurezza di idrogeno e metano

Roma, 11 settembre 2023 – All’ Hydrogen Gastech 2023 tenutosi a Singapore si è parlato della convergenza tra tecnologia, energia, sicurezza e crescita economica.

Evento significativo è stata la presenza dell’italiana SFBM (Servizi Fondo Bombole Metano), gruppo GSE,  una delle figure più importanti nel campo delle bombole a metano e delle future bombole ad idrogeno per i veicoli, che con la sua partecipazione ha arricchito il dibattito nei vari stand della Gastech 2023.

Circondato da una serie di CEO di altre prominenti società energetiche, il Prof. Marco Mele, Amministratore Unico della SFBM e accademico noto per le sue ricerche sul legame tra energia e prosperità economica, ha apportato osservazioni profonde ed esperienziali all’evento.

Il suo contributo al dibattito è stato incentrato sulle questioni cruciali relative alla sicurezza delle bombole a metano e, in prospettiva, delle bombole ad idrogeno utilizzate per l’autotrazione. Durante i principali incontri con i vari AD dell’evento, Mele ha riflettuto sulla necessità di introdurre sistemi di tracciabilità intelligenti come misura per la sicurezza. In un’epoca in cui la digitalizzazione sta trasformando tutti i settori, anche il settore energetico non può essere escluso.

Attraverso la tracciabilità intelligente, non solo l’uso, il trasporto e lo stoccaggio delle bombole possono essere monitorati in tempo reale, ma possono anche essere prevenuti potenziali rischi e incidenti. Pur condividendo i dettagli tecnici delle bombole, Mele ha illustrato l’importanza che l’azienda attribuisce all’aspetto della sicurezza.

Ha sottolineato come la società adotti le migliori pratiche e standard nel trattare con le bombole di metano e in futuro, anche quelle ad idrogeno per i veicoli. Tenendo in considerazione la potenziale pericolosità di questi gas se non gestiti correttamente, SFBM intende far un uso estensivo di tecnologie avanzate per garantire la massima sicurezza.

Le sue interazioni con altri CEO presenti all’evento dimostrano l’impegno di SFBM nel promuovere l’uso responsabile e sicuro del metano e dell’idrogeno come carburanti alternativi. Le discussioni mirate sui modi per facilitare una gestione sicura del metano e dell’idrogeno hanno evidenziato come l’innovazione e la tecnologia possano svolgere un ruolo dominante nel risolvere alcune delle sfide più grandi a cui il settore energetico è attualmente confrontato.

La presenza della SFBM alla Gastech 2023 segna un altro passo avanti nella sua ambizione di promuovere la sostenibilità energetica. La visione che l’azienda trasmette attraverso queste partecipazioni di primo piano dimostra chiaramente la sua dedizione alla fornitura di soluzioni energetiche sicure, efficienti e sostenibili.

Guidati da una figura accademica come il Prof. Marco Mele, la SFBM è destinata a guidare la transizione verso un futuro più verde che pone la combinazione di sicurezza ed efficienza come la sua pietra angolare.

 

 

Emergenza economia: i dati confermano il bagno di sangue in arrivo

Roma, 7 settembre 2023 – Le imprese italiane stanno vivendo in questi mesi un periodo molto delicato, e ancora di più lo sarà l’autunno. L’analisi “Congiuntura Flashdel centro studi di Confindustria ad esempio ha messo in evidenza una frenata del PIL che nel secondo trimestre del 2023 è rimasto sostanzialmente fermo.
L‘aumento dei tassi sta frenando la crescita, visto che la BCE ha portato a 4,25% il tasso di sconto.
La conseguenza è che il credito, sia per le imprese che i consumatori, costa di più ed aumenta anche la difficoltà ad ottenerlo: il costo del denaro è aumentato di 4,81 punti, e il credito bancario tende a ridursi (-2,9% annuo a maggio).
Istat e Banca d’Italia, infatti, stanno rilevando una domanda del credito fortemente rallentata dal costo eccessivo, con il 6% delle imprese che non ottiene credito, e il 56,3% delle stesse che rinuncia per le proibitive condizioni.
Per non parlare del costo dei carburanti che continua a salire, nonostante la discesa del greggio.
I carburanti poi continuano a correre: per la benzina siamo ai massimi da metà aprile, per il gasolio dai primi di marzo. Sembrerebbe che a causare tutto ciò sia il calo delle scorte Usa di prodotti raffinati, insieme allo stop di alcune raffinerie in Europa, Stati Uniti e Asia. E con le vacanze tutto è diventato più salato: per esodo e controesodo estivo si ipotizzano in 800milioni i maggiori costi sostenuti dai cittadini, cosa che potrebbe impattare sui consumi dell’autunno.
Secondo le stime delle associazioni di categoria infatti, dopo la stagione turistica si avrà un rallentamento forte dei consumi nell’ultima parte dell’anno.
Con questo scenario nel 2023 rischiano di chiudere ben 120mila imprese, a causa di costi fuori controllo e indicatori di produttività crollati, secondo i dati di Confcommercio.
Le imprese che non studiano attentamente i loro numeri rischiano di saltare” afferma Pasquale Abiuso, presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa, ed esperto di strategie di gestione aziendale.
I costi improduttivi, che non portano un ritorno certo vanno immediatamente tagliati, così come vanno liquidati immediatamente i prodotti in magazzino che non girano o i servizi che non si vendono per recuperare cassa. E’ arrivato il momento per gli imprenditori di diventare maniacali circa i numeri aziendali, imparare a fare marketing, studiare la concorrenza e non navigare a sensazione come spesso accade nelle PMI italiane” continua Abiuso.
Le aziende italiane devono strutturarsi velocemente per fronteggiare i momenti avversi del futuro e gli imprenditori devono mettere in atto dei processi efficaci di delega lasciando da parte il tanto blasonato ‘chi fa da sé fa per tre’. e in tutto ciò la ricerca di talenti da inserire in azienda sarà un tema cruciale per il prossimo futuro” conclude il Presidente Abiuso.

Chi è Pasquale Abiuso

Pasquale Abiuso è Presidente dal 1996 della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa, Vice Presidente della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo Abruzzo-Molise, Senior Guerrilla Marketing Coach, consulente di strategie di gestione aziendale. Nel 2013 ha gestito l’incorporazione nella BCC di Gambatesa della BCC Molisana di Credito Cooperativo.

###

Per interviste e contatti:

Pasquale Abiuso

Presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa, ed esperto di strategie di gestione aziendale

Pasquale Abiuso, Presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa, ed esperto di strategie di gestione aziendale

 

 

Lavoro: l’emorragia dei talenti è un grave problema

Milano, 6 settembre 2023 – L’economista Anthony Klotz, colui che nel 2021 aveva coniato il termine “Great resignation”, lo ha dichiarato poche settimane fa: la stagione delle Grandi dimissioni è giunta al capolinea. A spingerlo in questa direzione sono i numeri degli Stati Uniti, che nel 2022 – con 50 milioni di lavoratori che hanno dato le dimissioni, stando al Bureau of Labor Statistics – stanno tornando ai livelli del 2019. Le cose non stanno però così in Italia, dove il numero di dimissioni continua a essere insolitamente alto.

L’Osservatorio sul precariato Inps per il 2022 parla infatti di 1.255.706 persone che si sono dimesse da un contratto stabile, il 24% in più rispetto al 2019.

Un’indagine della Camera di Commercio afferma per esempio che, tra 2018 e 2022, le dimissioni in provincia di Forlì-Cesena sono aumentate del 39,5%.

«Al di là di quanto dimostrano le statistiche degli ultimi mesi e anni, il concetto di fondo è chiaro: la loyalty aziendale ha perso appeal, e sempre più dipendenti sono propensi a valutare seriamente nuove opportunità di carriera» spiega Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting specializzata nella selezione di personale qualificato e nello sviluppo di carriera.

I fattori che spingono in questa direzione sono tanti. «A determinare una situazione di questo tipo» spiega Adami «è tra le altre cose la consapevolezza dei talenti di vivere in un periodo storico peculiare, in cui le aziende faticano parecchio a trovare determinate figure. C’è poi la ricerca di un maggiore equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, e c’è anche un diffuso desiderio di flessibilità, tutti fattori che fanno passare in secondo piano la fedeltà verso il datore di lavoro».

In questo contesto, cosa possono fare le aziende per trattenere i clienti in azienda, così da non lasciarsi scappare competenze ed esperienza? Ecco i 5 consigli di Carola Adami.

Come trattenere i talenti in azienda

La talent retention inizia al momento del recruiting: le possibilità di avere un alto livello di fidelizzazione sono decisamente più alte quando si selezionano i candidati ideali e quando si riesce ad aumentare fin da subito il loro livello di engagement.

Più equilibrio tra vita private e vita lavorativa: come anticipato, l’esigenza più grande dei lavoratori è attualmente quella legata al work-life balance, aspetto che nella maggior parte dei casi viene considerato ancora più importante rispetto all’entità dello stipendio. Si parla quindi di orari flessibili, di smart working, di utilizzo funzionale delle nuove tecnologie, di nidi aziendali e via dicendo.

Gli stipendi devono essere equi: se è vero che lo stipendio spesso non è più considerato come l’elemento più importante in un rapporto lavorativo, resta comunque uno dei temi più significativi per i lavoratori.

Ecco che allora l’offerta economica deve essere tale da raccogliere l’attenzione di potenziali candidati e, successivamente, deve essere equa,  commisurata all’esperienza e quindi aggiornata. Sapendo peraltro che una fetta molto alta dei lavoratori non richiede nessun aumento di stipendio prima di dimettersi: da questo punto di vista dovrebbe quindi essere l’azienda a fare la prima mossa.

La centralità dell’ascolto: una buona comunicazione è al centro di un buon rapporto tra lavoratori e azienda. I responsabili devono quindi essere a disposizione per ascoltare e comprendere le preoccupazioni e le opinioni dei membri del team. Sapendo di avere un capo attento i dipendenti capiscono di essere in un’azienda che vede il loro valore, fattore che permette di aumentare il livello di fidelizzazione.

L’importanza di proporre dei piani di carriera: per aumentare la talent retention in azienda è necessario supportare attivamente lo sviluppo di carriera dei dipendenti, prevedendo quindi corsi di formazione, aggiornamenti e promozioni.

 

Confedercontribuenti: “Aprire un’inchiesta su Meloni per disastro colposo dell’economia”

Sono almeno 50.000 le imprese a rischio fallimento per le scelte fatte dal  Governo: “

Roma, 6 settembre 2023 – “Una vergognosa campagna strumentale contro il superbonus, con l’obiettivo di nascondere il crollo dell’economia italiana, favorito dall’incapacità del Governo, non in grado di andare oltre una ‘facilissima’ austerità fatta di tagli alla spesa sociale e agli investimenti”.

E’ questa la verità, secondo il Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che aggiunge, “stanno lavorando per fare fallire 50.000 imprese e ad aggravare i costi dello Stato, con  ammortizzatori sociali e pagamenti di milioni di indennità di disoccupazione ai lavoratori edili, che perderanno il posto di lavoro.

Per questo va aperta una “inchiesta” nei confronti della Meloni e dei suoi Ministri per disastro colposo nei confronti dell’economia nazionale e del sistema delle imprese italiane.

“Il Governo Meloni prova a gettare fumo negli occhi e a nascondere il -0,4% del Pil nel secondo trimestre 2023, l’aumento continuo del prezzo del benzina dopo lo sciagurato taglio degli sconti, l’incremento senza sosta delle rate dei mutui, il -3,7% dell’erogazione del credito alle imprese, il rischio chiusura di 24mila esercizi commerciali a fine anno, un’inflazione del carrello della spesa che si mantiene intorno a un vergognoso 10%, un crollo di 73mila occupati in un solo mese, una risalita della disoccupazione, un Pil che dopo essere cresciuto dell’11% nell’ultimo biennio si avvia verso un magro ‘zero virgola.  Il Governo della Meloni fino ad oggi ha gettato fumo negli occhi agli italiani. Ma la misura è colma e il fallimento è prossimo venturo per almeno 50.000 imprese”, conclude il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro.

 

Carmelo Finocchiaro, Presidente di Confedercontribuenti

 

 

 

###

Ufficio Stampa Nazionale Confedercontribuenti

Viale Mazzini Roma

tel 06 98356829

 

Exit mobile version