L’artista Aida Abdullaeva è inserita nel parterre di artisti in esposizione nel contesto delle grandi mostre “Spoleto incontra Venezia” curate da Vittorio Sgarbi e dirette da manager Salvo Nugnes, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014. L’iniziativa si sta svolgendo presso due storiche location veneziane: Palazzo Falier, vicino a Ponte dell’Accademia e Palazzo Rota-Ivancich, a pochi passi da Piazza San Marco. Di seguito l’intervista ad Aida Abdullaeva.
D: Come nasce l’occasione di partecipare a questo importante evento espositivo?
R: L’occasione di partecipare a “Spoleto incontra Venezia”, nasce dalla mia precedente partecipazione a “Spoleto Arte”, dove sono stata contatta dall’ArtDirector Maria Grazia Todaro e selezionata dal manager Salvo Nugnes, coloro che mi hanno anche scelta per partecipare al grande evento espositivo.
D: È la prima volta, che espone a Venezia?
R: No, ho già esposto a Venezia nel 2012 al “Premio Biennale Gondola per l’Arte”.
D: Quale opera è in esposizione?
R: Espongo un’opera in policromia ceramica dipinta su mattonella di refrattario, con orientamento tematico classico. Titolo dell’opera: “La toilette di Venere”. Tale opera è stata realizzata negli anni di frequentazione della scuola del Maestro Nedo Frillici (Nedo da Gualdo) recentemente scomparso e al quale vorrei dedicare la mia partecipazione alla Mostra “Spoleto incontra Venezia”.
D: Quando e come è avvenuto il suo approccio al mondo dell’arte?
R: Ho frequentato l’istituto Artistico a Tashkent, proseguendo gli studi fino a conseguire la Laurea in Lettere e Scienze Culturali. In Italia, ho conosciuto il grande Maestro d’Arte Arnaldo Pauselli da Gubbio che mi ha lanciato nel mondo dell’arte con grande slancio e fiducia, permettendomi di continuare la mia attività artistica, crescendo sempre di più. Grazie a lui e all’Associazione Culturale NautArtis di Gubbio, da lui fondata, ho avuto la possibilità di partecipare a mostre collettive prima e, recentemente, a Giurie di Rassegne Internazionali.
D: Un commento di riflessione in parallelo tra Spoleto e Venezia, come poli di eccellente portata, nella divulgazione dell’arte e della cultura, con fama internazionale?
R: Sia Spoleto che Venezia sono fari nella divulgazione dell’Arte nel Mondo perciò solo i loro nomi rappresentano in buona parte il culto dell’Arte in Italia. Due Città d’Arte straordinarie. L’Italia è un Paese meraviglioso, “Un Museo a Cielo Aperto”…adoro gli italiani, popolo affascinante pieno di Storia e di Cultura.
D: È compiaciuta di esporre accanto a illustri nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altri nomi di spicco del panorama contemporaneo?
R: Sono onorata che il mio nome possa essere divulgato insieme a nomi illustri quali: Dario Fo, Pier Paolo Pasolini, Roberto Villa. Con queste due mostre, sia a Spoleto che a Venezia, ho realizzato il grande sogno di tutti i pittori, di esporre le mie opere insieme a quelle di artisti del calibro di Eugenio Carmi e José Dalì. La supervisione del Grande Critico e Storico d’Arte Vittorio Sgarbi, con il suo carisma, rende il tutto ancora più prestigioso e di grande risonanza. Grazie al contatto con il Professor Sgarbi, ho ritrovato un nuovo entusiasmo per dipingere e uno slancio positivo verso l’arte in genere.
D: Se dovesse dare una breve definizione sul concetto di arte in generale?
R: L’Arte è il nutrimento dell’Animo Umano: per me è tutto, definisce il ritmo della mia vita e mi accompagna da sempre.
D: Ci sono degli artisti e/o delle correnti, che apprezza in modo particolare?
R: L’Artista che più apprezzo è Peter Paul Rubens per la sincerità con la quale egli raffigura il corpo femminile. Già da fanciulla ammiravo le sue opere nei libri di mia madre che era una grande amante dell’arte, di cui mi ha trasmesso la passione, e mi ha sostenuto nel mio cammino umano e artistico. Gli artisti che prediligo in genere sono quelli del Rinascimento Italiano, periodo che sento particolarmente vicino e che mi appartiene come spirito e sentimento.