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Marino Puggina (Despar): “Con Caprotti ci siamo sfidati a colpi di nuove aperture”

Padova, 3 ottobre 2016 –  Si è parlato molto in questi giorni della scomparsa di Bernardo Caprotti, il fondatore della catena di supermercati Esselunga ed in molti tra gli imprenditori hanno voluto spendere 2 parole, ricordando le sue gesta e quanto abbia fatto per il lavoro e l’economia italiana.

Questa volta a ricordarlo un altro grande imprenditore che ha fatto la storia dei supermercati in Italia, che ha tenuto a voler ricordare Caprotti con alcuni aneddoti sugli inizi della grande distribuzione in Italia.

“Caprotti è stato un grande uomo ed un vero nemico amico, ci siamo sfidati sin dai primi anni a colpi di punti vendita.”

A parlare è Marino Puggina, classe 1920, fondatore di Despar Italia, uno dei maggiori player nazionali nella grande distribuzione che oggi fattura 3,2 Miliardi di Euro con 1.400 punti vendita, e’ stato insieme a Caprotti e a Garosci uno dei tre padri nobili della Grande Distribuzione in Italia.

Puggina aprì il primo supermarket all’americana nel 1955 a Padova con un’insegna  inequivocabile: Supermarket. Nel 1959 fondò la Despar e aprì il primo Despar Supermarket.

Nel corso della sua carriera e’ stato Presidente della Confcommercio e dell’Associazione Nazionale Unioni Volontarie:

“Sono molto dispiaciuto per la scomparsa di Bernardo Caprotti. Era piu giovane di me, ma abbiamo percorso insieme lo sviluppo della GDO in Italia sin dai primi anni.

E’ giusto ricordare che il primo supermercato fu aperto a Milano nel 1957 da Rockfeller, all’epoca Caprotti era uno dei cinque soci della Supermarket Italiani. E’ stato negli anni sessanta un avversario temibile ma sempre corretto, estremamente corretto.

Ho fondato Despar nel 1959 ma ero gia’ attivo negli alimentari dagli inizi degli anni ’50 e, come Caprotti, ho preso ispirazione dagli americani.

Ci siamo sfidati sul territorio, alla fine lui si e’ radicato a Nord Ovest, in Lombardia per lo piu, ed io nelle Tre Venezie anche se poi ci siamo ampliati in tutta Italia grazie alle associazioni di aziende. 

Con Caprotti ho condiviso la nascita e la trasformazione del mercato della grande distribuzione nel nostro Paese, le battaglie con le Coop, le difficoltà con la politica, e come lui non ho mai ceduto alle lusinghe di facili percorsi.

Mi sono sempre reputato un imprenditore sano, un vero italiano che ha fatto della propria azienda una famiglia, la mia stima per Caprotti e’ profonda e sincera, con lui se ne va anche una parte importante della storia imprenditoriale italiana e ne sono molto dispiaciuto.

Alla sua famiglia vanno le mie condoglianze con un invito: fate in modo che Esselunga rimanga italiana!” conclude Marino Puggina.

 

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