Energia: come ridurre dell’80% la bolletta, e azzerarla con il fai da te

Roma, 19 settembre 2022 – Ridurre la bolletta della luce del 80% è possibile, basta cambiare le abitudini di tutti i giorni, che ci fanno sprecare più energia elettrica del dovuto. Si può arrivare perfino ad azzerare la bolletta della luce in casa e nelle aziende, con macchinari semplici di autoproduzione dell’energia elettrica.

Ecco qui alcune soluzioni proposte dall’associazione cristiana e disponibili sul sito dell’Abituscontact

  •  In fai da te si può ridurre immediatamente la bolletta elettrica dell’80%, senza cambiare operatore modificando l’uso degli oggetti elettrici di tutti i giorni
  • In casa è possibile rimpiazzare la rete Enel con un macchinario che produce elettricità in autonomia al 100% in continuo, con un costo bassissimo di costruzione.
  • Comuni e aziende possono sfruttare l’eolica industriale, installata in un capannone che produce in modo autonomo elettricità con la solo forza di un compressore d’acqua. Acqua raccolta in una piccola piscina esterna sotto l’elica e che forma un circuito chiuso e rende l’impianto autonomo al 100%. L’impianto può alimentare perfino cittadine o aziende con una imponente richiesta di elettricità
  • Infine tanti consigli su come preparare pranzi al più basso costo possibile

Anche sul fronte del lavoro l’associazione Abituscontact è molto attiva, consigli su come ottenere tanti colloqui di lavoro per chi è in cerca di occupazione, o trovare le offerte di telelavoro.

L’associazione è una no profit religiosa cristiana, il cui scopo è dare un aiuto concreto alle persone e alle famiglie italiane.

Per questi e molti altri consigli si rimanda al sito internet www.abituscontact.com.

 

 

Marketing: arriva NextGen Program, lo stage di formazione della Human Centric Group

Londra, 4 agosto 2022 – Prenderà presto il via NextGen Program, un percorso di formazione per imprenditori digitali, con obiettivi stimolanti, per una rapida crescita professionale, totale trasparenza e possibilità di lavorare da luoghi diversi nell’arco di uno stage formativo di 6 mesi. Il tutto con una retribuzione competitiva e con la prospettiva di una collaborazione a lungo termine alla fine del percorso di formazione.

Il percorso è stato ideato dalla Human Centric Group, branding agency tutta italiana, di base a Londra.

Il mercato della lavoro attuale

L’attuale mercato del lavoro sta vivendo un momento estremamente  dinamico, grazie alle opportunità che lo smart working ha portato ed ad innovative aziende che si stanno facendo pioniere di queste nuove possibilità. D’altra parte, sono cresciute anche tantissime communities di faticenti guru che, indipendentemente dal fatto che si propongano come esperti di marketing, crypto valute o blockchain, in realtà cercano di vendere a giovani sognatori realtà estremamente invitanti, ma difficilmente realizzabili.

In questa situazione di incertezza Human Centric Group ha deciso di creare un percorso di formazione che incorpori la professionalità ed affidabilità del mondo corporate con le aspirazioni della Generazione Z (i nati approssimativamente tra il 2000 e i primi anni ’10 del XXI secolo).

Da una parte quindi abbiamo un’azienda che, seppur ancora “giovane” (fondata a Londra a fine 2020), conta collaborazioni con realtà globali come Carlsberg, Danone, Barilla, PepsiCo, Tecnam e reMarkable.

Dall’altra abbiamo un percorso di 6 mesi di stage estremamente pratico e stimolante, che possa motivare i giovani talenti a dare il proprio meglio. Si entra nel bel mezzo dell’azione sin dal primo giorno, accelerando il processo di apprendimento trasferendosi per 6 mesi in un “base camp”, vivendo a stretto contatto con i propri team leaders per una formazione ancora più intensa.

Oltre ad un rimborso spese mensile di €500, l’affitto durante tutti i 6 mesi di basecamp è pagato dalla società. Non parliamo di stanze da studenti, bensì di ville in famose isole del Mediterrano o di attici in capitali Europee (il prossimo base camp partirà a metà Settembre e sarà basato a Budapest) per offrire davvero ai giovani talenti la possibilità di godersi appieno il “dopo-lavoro”.

Ma come è nato questo progetto?

Lo abbiamo chiesto direttamente ai due fondatori di Human Centric Group.

“In Human Centric Group l’aspetto sociale ed umano ha un grandissimo peso. Seppur il lavoro completamente da remoto offre indubbi vantaggi in termini di convenienza, è anche importante includere momenti di formazione a stretto contatto. Non solo per imparare direttamente l’un dall’altro, ma anche e soprattutto per costruire uno spirito di squadra difficilmente replicabile attraverso una videochiamata”, afferma Matteo Rinaldi, co-fondatore dell’agenzia e responsabile della parte strategica dei progetti.

“La consulenza è un settore estremamente competitivo ed impegnativo, sia dal punto di vista di mole di lavoro che di energia e concentrazione richiesta a tutti i livelli. Il bello della consulenza è però il poter viaggiare, scoprire nuovi luoghi e realtà e creare legami con persone e clienti in ogni luogo del mondo. Con il nostro programma vorremmo dare un assaggio di questa realtà già dal periodo di stage, senza dover aspettare fino ad una futura, ipotetica assunzione”, aggiunge Luca Bertocci, co-fondatore dell’agenzia e responsabile della parte operativa dei progetti.

Le candidature sono aperte fino al 16 agosto, e il percorso di formazione durerà sei mesi, con l’obiettivo di assumere con contratto a lungo termine i più meritevoli.

 

Riguardo la Human Centric Group :
www.humancg.com
Human Centric Group Ltd nasce a Londra a fine 2020 dalla voglia dei due fondatori di cambiare il modo di fare marketing nelle aziende, mettendo il cliente (visto come persona e non come consumatore) al centro di ogni decisione strategica.

Nonostante il periodo difficile di pandemia, l’agenzia si è fin da subito affermata come un punto di riferimento boutique del marketing strategico, sia per grandi aziende che per PMI e startups. Attualmente l’azienda conta 14 dipendenti ed opera in totale smart working.

Chi sono i 2 fondatori

Matteo Rinaldi, Co-Fondatore di Human Centric Group e Responsabile Area Strategica.
https://www.linkedin.com/in/mttrinaldi/

Dopo una laurea triennale presso l’università Luiss Guido Carli a Roma ed una specialistica in Bocconi a Milano, Matteo inizia la sua carriera nel dipartimento marketing di L’Oreal. Passa successivamente al team commerciale presso Coca-Cola HBC prima di approdare a Garrison Group, società di consulenza americana specializzata in marketing strategico. È qui che ha l’opportunità di esprimere a pieno il suo talento, lavorando nell’arco di 7 anni in oltre 30 paesi con aziende come Danone, Carlsberg e Juventus e scalando tutta la gerarchia aziendale fino a diventarne Partner. Nel 2020 lascia la società per fondare, insieme a Luca Bertocci (anche lui ex-Partner di Garrison Group), Human Centric Group Ltd, con l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare la percezione del marketing moderno. Oltre che imprenditore, Matteo è anche Adjunct Professor alla Luiss Business School e Docente alla Krakow School of Business in Polonia (International MBA).

Il suo libro Human Centric Marketing – Prima di consumatori siamo tutti persone (edizione Franco Angeli) è stato tra i più venduti in Italia nel 2020 in ambito marketing e strategie di branding.

Luca Bertocci, Co-Fondatore di Human Centric Group e Responsabile Area Analitica. https://www.linkedin.com/in/lucabertocci/

Dopo una laurea triennale in Finanza ed una specialistica in Marketing Management in lingua inglese (entrambe presso l’Univerità Bocconi di Milano), Luca inizia la propria carriera in Asia, presso Desk Promos Shanghai (l’agenzia speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali). Torna poi a Milano per lavorare in Pirelli (pianificazione della domanda), a stretto contatto sia col team marketing che con quello vendite.

È qui che per la prima volta riesce a mettere in pratica la sua grande passione per numeri e statistica. Si trasferisce poi a Budapest per unirsi a Garrison Group società di consulenza americana specializzata in marketing strategico. In 9 anni scala tutti i gradini della gerarchia aziendale (fino a diventare Partner) lavorando in oltre 30 paesi con aziende come Carrefour, Visa, IKEA, Luxottica e Bayer.

Nel 2018 lancia, insieme a Matteo Rinaldi ed in parallelo al lavoro in consulenza, una startup innovativa connessa alla fidelizzazione dei clienti nel settore horeca grazie all’uso delle maggiori piattaforme social. Dopo due anni di collaborazione ancor più a stretto contatto e conseguente ulteriore affiatamento, i due decidono nel 2020 di separarsi da Garrison Group per avere completa libertà di innovazione e fondano a Londra Human Centric Group Ltd con l’obiettivo di rivoluzionare il marketing moderno.

Oltre che imprenditore, Luca è anche Docente alla Krakow School of Business ed alla University of Business di Breslavia (entrambe in Polonia, International MBA) e mentore (pro-bono) di diverse startups innovative.

Per ulteriori informazioni sullo stage visitare il sito internet www.humancg.com/nextgenprogram o contattare direttamente la Human Centric Group ai seguenti contatti:

Francesco De Nittis
E-mail Francesco.denittis@humancg.com

M. +39 331 842 5163
Human Centric Group Ltd
Sede Legale: 160 City Road, London, United Kingdom, EC1V 2NX Sedi Operative: Milano, Napoli, Bari, Cracovia

Sito web: https://humancg.com/

LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/human-centric-group/

 

 

 

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Materiali di supporto al giornalista

Offerta completa percorso di formazione: www.humancg.com/nextgenprogram

Corporate video: https://45g81r3iwe4r3k0ladptdehe-wpengine.netdna-ssl.com/wp- content/uploads/2021/07/HUMAN-CENTRIC-16.07.21-compressed.mp4

 

 

Matteo Rinaldi, Luca Tocci, founders di Human Centric Group

Versilia: arriva Errante, la mostra fotografica più grande

Arriva Errante, La mostra fotografica più estesa della Versilia

Viareggio, 1 giugno 2022 – In queste settimane in Versilia si sta lavorando alla realizzazione di “Errante”, la mostra fotografica più estesa nel territorio della Versilia.

Questo evento unico, a cura del Gruppo GoVersilia, si terrà nei comuni di Pietrasanta, Stazzema, Seravezza, Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa e Viareggio.

Le opere fotografiche verranno esposte nei locali creando il substrato per il concorso fotografico Errante, nome che ben rappresenta l’errare dei partecipanti al concorso.

Infatti, chiunque pubblichi un scatto che rappresenti la bellezza dell’opera esposta insieme alla bellezza del locale nella quale è stata posizionata verrà inserito nella lista dei finalisti al concorso.

Un modo nuovo per visitare e conoscere meglio il territorio della Versilia ed i suoi angoli nascosti, le realtà locali con le loro proposte per il visitatore e l’arte dei fotografi che vivono questa terra e ci trasmettono emozioni cogliendo attimi preziosi ed unici di questo magnifico tratto di costa meta turistica per eccellenza.

“È proprio il caso di dire l’unione fa la forza”, dice Katia Corfini, presidente di GoVersilia.

Presto verrà pubblicato il regolamento con all’elenco dei partecipanti.

Nel frattempo per ulteriori informazioni visitare il Gruppo Facebook GoVersilia Gruppo GoVersilia

Email: goversilia@gmail.com

 

 

Fotografo del territorio in azione

 

“Errante”
Centro storico di Pietrasanta, scatto membro di Goversilia

 

 

 

 

Private equity: ecco le competenze manageriali indispensabili

C’è una via che spesso che piccole e medie aziende non prendono in considerazione per la loro crescita. Si parla dell’opportunità rappresentata dal private equity, e quindi dagli investimenti dall’esterno che possono imprimere una potente accelerazione allo sviluppo di qualsiasi tipologia di realtà. Ma sono tante le condizioni e i requisiti da rispettare per poter trasformare questo sogno in realtà: al di là dei fondi e della qualità del progetto sul quale investire, è necessaria infatti anche la presenza di grandi e specifiche competenze manageriali. Di quali skills si parla nel dettaglio quando ci si avvicina al mondo del private equity?

Lo abbiamo chiesto a Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting specializzata nella selezione di personale qualificato e nello sviluppo di carriera. «Di certo quello del private equity è un mondo che presenta affascinanti sviluppi di carriera per i manager più competenti e più audaci, e che desiderano alzare l’asticella del gioco» spiega l’head hunter. «Prima di tutto, nel caso della disposizione di fondi, è necessario individuare un manager al quale affidare il controllo e la gestione del piano di crescita, che assuma il ruolo di CEO. Si parla dunque di una figura capace di leggere alla perfezione il mercato, contraddistinta da una naturale leadership nonché da una peculiare capacità di pensiero laterale. L’opportunità, per il manager, è quello di fare un salto di qualità capitalizzando tutto quello che si è appreso e sviluppato negli anni precedenti di lavoro».

Non si parla però unicamente del CEO: se da una parte serve un professionista in grado di creare il valore cercato dagli investitori, dall’altra serve un talento in grado di avere il pieno controllo sul lato finanziario. «Ecco che allora gli investitori hanno la necessità di poter contare un capace CFO, che sappia assicurare la piena credibilità di ogni dato presentato, che abbia le skill indispensabili per monitorare in modo attento ed esperto l’andamento gestionale, e che sappia correggere il tiro qualora i risultati siano differenti rispetto agli obiettivi fissati». Quello che cerca un head hunter, in questi casi, non è quindi un semplice manager con skill amministrative. «Esatto, quella che si cerca è invece una figura che sia già di per sé portata a pensare quando necessario fuori dagli schemi, con un forte senso di ownership, nonché con una grande e sempre aggiornata conoscenza delle possibili implicazioni fiscali: si parla infatti di attività di finanza straordinaria»

A completare il quadro delle competenze manageriali da mettere in campo quando si parla di private equity ci deve essere anche una figura commerciale in grado di concretizzare il tutto. «Quello che serve è un direttore commerciale di spessore, che sappia applicare le risorse finanziarie, strumentali e umane a disposizione per raggiungere nei tempi stabiliti gli obiettivi strategici prefissati».

Resta da capire come ci si muove normalmente per individuare i profili giusti. «Senz’altro il primo step è quello di controllare la presenza di manager promettenti, capaci e con le giuste skills all’interno dell’azienda sulla quale hanno deciso di puntare gli investitori» spiega l’head hunter, aggiungendo però che «non di rado è necessario rivolgersi all’esterno. Ecco che allora ci si mette alla ricerca sul mercato del lavoro, sapendo che in ricerche di questo tipo un valore importantissimo viene riconosciuto alle referenze provenienti dal network di ogni potenziale candidato». Solo tenendo in alta considerazione tale aspetto, infatti, si può avere la certezza di selezionare il manager ideale per delle realtà di questo tipo.

Le persone sono diventate più sole con la pandemia?

Durante i due anni dallo scoppio della pandemia, molte persone hanno dovuto vivere situazioni all’insegna della profonda solitudine. Alcuni studi su un tema così delicato sottolineano quanto uno stato d’animo del genere si sia accentuato nel corso di un periodo così complicato. Un’analisi effettuata nel mese di gennaio del 2021 non aveva riscontrato particolari cambiamenti significativi sui rapporti sociali tra le persone, ma la situazione è variata con il passare del tempo.

Le ricerche inerenti a questo argomento si sono ulteriormente intensificate e si focalizzano su una vita quotidiana sempre più disagiata. L’ultimo studio, portato avanti da un gruppo di studiosi, si basa su dati provenienti da ogni angolo del mondo. I dati dell’ultima ricerca stanno capovolgendo la situazione, dimostrando invece che la pandemia ha provocato un aumento della sensazione di vuoto e solitudine da parte di un’ampia cerchia di persone.

Ormai sono trascorsi oltre due anni dall’inizio del contagio da Covid-19. Oggi siamo in un periodo storico nel quale si inizia a tirare le somme delle varie conseguenze di un insieme di eventi tragici, che hanno coinvolto i cittadini a livello globale, nessuno escluso. Ecco, quindi, un punto orientativo della situazione. Dopo tutte le leggi entrate in vigore per contenere la pandemia entro numeri accettabili per non mettere a serio repentaglio la tenuta delle strutture sanitarie, è essenziale sapere se le persone siano riuscite a essere soddisfatte dei loro standard di vita in quei momenti così complicati. Al tempo stesso, è stato analizzato il loro tasso di felicità.

Gli ultimi dati relativi alle condizioni psicologiche delle persone durante gli ultimi due anni all’insegna della pandemia hanno rilevato che le persone sono state alle prese con un sostanziale incremento della solitudine, seppur con cifre contenute. I dati, che presto saranno di dominio pubblico e pubblicati su American Psychologist, sono stati presi intervistando oltre 200 mila persone dalle età differenti, provenienti da ogni angolo del globo. Alcuni soggetti modificavano in misura sensibile i parametri, dato che la loro sensazione di solitudine era molto evidente. In tali casi, il vuoto era cresciuto in maniera esponenziale, con un calo sostanziale della felicità. Altre persone prese a campione, invece, non hanno segnalato alcun cambiamento nella loro quotidianità.

Nonostante le risposte alquanto variegate proveniente da diversi gruppi di persone, i ricercatori sono stati in grado di riscontrare la presenza di un aumento della solitudine, seppur non molto significativo. Ad ogni modo, i dati raccolti dagli esperti sono ancora piuttosto insufficienti per accertare fino in fondo la correlazione tra l’aumento della solitudine e le restrizioni dovute alla pandemia.

Alcune ricerche effettuate già prima della pandemia hanno riscontrato che la capacità umana nelle relazioni sociali sia stata ampiamente compromessa da fattori che non hanno nulla a che fare con ciò che è accaduto nel corso degli ultimi due anni. Una consapevolezza simile, acquisita grazie al lavoro dei ricercatori, rivela comunque un insieme di dati alquanto allarmanti.

Cosa si può fare per evitare che la situazione possa peggiorare in misura notevole? Per farlo, è sufficiente seguire alcune piccole raccomandazioni fatte dagli esperti del portale Psicologi Online su come sia possibile migliorare la connessione tra le varie persone, con la prospettiva di sentirsi molto meno soli.

“Ognuno di noi ha la possibilità di costruire comunità più sensibili ed empatiche in maniera reciproca. Per riuscirci, bisogna assumere una cultura all’insegna dell’interconnessione, in grado di creare momenti significativi e tutti da ricordare. Ritornare ad avere la capacità di acquisire rapporti nella vita quotidiana che siano attenti a ogni esigenza personale. Tale discorso è valido anche per quanto riguarda il posto di lavoro, all’interno del quale è possibile intraprendere misure efficaci per rafforzare i legami di quel determinato ambiente sociale.

Anche nelle scuole chi vuole può ottenere notevoli risultati, cercando di far stringere rapporti più sereni e consapevoli tra i singoli studenti. Ogni insegnante dovrebbe rendere i rapporti tra i ragazzi come una vera priorità. A tal proposito, è essenziale strutturare al meglio l’intero lavoro scolastico, affinché si riesca a sviluppare fino in fondo una connessione emotiva tra i vari alunni. Un discorso analogo è valido per quanto concerne i singoli cittadini. In questo caso, si può pensare ad appositi spazi condivisi, nei quali le persone possono ritrovarsi e coinvolgere la comunità in lavori portati avanti in massima collaborazione.”

“Parlando del posto di lavoro, i datori e i dirigenti dovrebbero iniziare a pensare in maniera intensiva al benessere psicologico dei loro dipendenti. Per esempio, possono premiare quei dipendenti capaci di soccorrere i colleghi in difficoltà, o comunque importanti per il rafforzamento di un team aziendale. I manager possono favorire le giuste condizioni per dar vita a un posto di lavoro dalla maggiore connessione fisica, semplificando i rapporti tra dipendenti e collaboratori.”, concludono gli esperti del portale psicologionline.net.

Nonostante i dati siano abbastanza chiari sull’aumento della solitudine, dovuto anche ai postumi di una pandemia senza fine, sta a tutti noi cambiare la situazione nel nostro piccolo. Dovremmo compiere alcuni piccoli passi, giorno dopo giorno, nella direzione giusta. Porsi più dolcemente verso il prossimo può fare la differenza. In questo modo, riusciremo a invertire questo trend negativo. Tutti insieme possiamo essere molto più forti di qualsiasi avvenimento storico.

Investimenti: Nasce T Hub Capital

Milano, 30 marzo 2022 – Per iniziativa di Massimo Penzo, nel ruolo di CEO ed Alberto Fabiani, nel ruolo di Partner è stata costituita T Hub Capital.

T Hub Capital è una società indipendente che opera in qualità di sponsor in un progetto nato per promuovere, applicando il meccanismo del Club Deal, investimenti in PMI Italiane con caratteristiche di eccellenza, alto potenziale di crescita ed una forte vocazione internazionale.

La nuova società svolgerà attività di ricerca e selezione di opportunità di investimento, consentendo di coniugare le abilità imprenditoriali delle aziende individuate con il supporto di un partner finanziario dalle robuste esperienze manageriali, che ne possa consentire un più rapido e strutturato sviluppo, anche in un contesto di rinnovamento imprenditoriale e di prioritaria internazionalizzazione.

T Hub Capital convoglierà i capitali di una serie di investitori istituzionali, family office ed un ristretto nucleo di investitori privati, prevalentemente legati al mondo dell’imprenditoria, investendo in aziende attive nei settori delle 3F (Fashion, Food & Furniture), Beauty, Pharma e Design, oltre agli inerenti Industrial Services & Technology, caratterizzate da un EBITDA compreso tra i 2 ed i 10 milioni di Euro, e linee di prodotti e servizi ad alto valore aggiunto.

Nello sviluppo di questo progetto potranno essere valutati co-investimenti con altri operatori di Private Equity ed Investitori Istituzionali.

Il CEO Massimo Penzo dichiara: “in Italia esiste un ampio campione di aziende, oltre tremila, che operano all’interno dei sopracitati settori e caratterizzate da un alto contenuto innovativo di prodotto e di processo produttivo, con brand riconosciuti nei mercati globali.

Aziende riconducibili ad un azionariato familiare, in molti casi alle prese con le tematiche di passaggio generazionale. T Hub Capital ha come obiettivo la creazione di piattaforme aggregative, in grado di competere con un tangibile vantaggio competitivo nei mercati globali, supportando così la media impresa italiana nel suo percorso di crescita e sviluppo del valore, in un contesto di mercato mutevole ed integrato”.

Massimo Penzo, nato a Torino nel 1967, laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino, ha conseguito una seconda laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Torino. Ha una lunga esperienza in ambito Management Consulting e Turnaround. Fonda, quale azionista di maggioranza – e presiede – KNET PROJECT S.p.A., società di consulenza focalizzata nel Corporate Finance.

Inoltre, è Presidente di FLY University Project, organizzazione no-profit che opera nell’ambito dell’Educazione e Istruzione, nata nel 2019, per promuovere l’impiego etico dell’Intelligenza Artificiale e delle nuove tecnologie, per contribuire a rendere questi strumenti socialmente ed economicamente sostenibili.

Alberto Fabiani, nato a Milano nel 1961, ha una lunga esperienza in ambito bancario iniziata presso l’Ufficio Studi dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino e proseguita nell’ambito dell’asset allocation Equity. Ha partecipato alla crescita di Interbanca S.p.A. curando prevalentemente le aree di trading equity ed il processo di collocamento di nuove aziende all’interno dei mercati regolamentati. È stato Partner di realtà attive nel mondo dell’advisory con focus Corporate Finance.

Paolo Gambogi, nato a Milano nel 1992, si è aggiunto al team, in qualità di Senior Analyst. Ha una notevole esperienza in qualità di Portfolio Manager conseguita presso multi-family office a Londra, specializzandosi nell’asset allocation, analisi dei mercati e gestione dei capitali. Ha superato con successo i livelli 1 e 2 della certificazione CFA.

Lo studio legale Grimaldi, con un team guidato dal Partner Marco Franzini, ha assistito T Hub Capital nella strutturazione e definizione dell’assetto societario.

 

 

Contatti – T Hub Capital S.r.l.

www.thubcapital.com

info@thubcapital.com

 

Investor Relations

+39.02.36.740.334

investors@thubcapital.com

 

Ufficio Stampa

Veronica Russomando

+ 39.333.42.34.953

v.russomando@thubcapital.com

 

Massimo Penzo

+39.335.81.66.393

m.penzo@thubcapital.com

Alberto Fabiani

+39.334.93.91.000

a.fabiani@thubcapital.com

Paolo Gambogi

+39.345.70.50.149

p.gambogi@thubcapital.com

 

 

Giornata Mondiale del Diritto d’Autore: AIDA celebra sulla Blockchain, “Il futuro del diritto d’autore“

Roma, 28 marzo 2022 – Quest’anno il tema promosso da WIPO (World Intellectual Property) per celebrare la Giornata Mondiale del Diritto d’Autore, è dedicato completamente ai giovani e ad innovare per un futuro migliore. Anche per questo motivo l’Associazione Intermediari del Diritto d’Autore (AIDA) ha deciso di impegnarsi a sostegno della campagna al fianco di WIPO schierando i suoi giovani più brillanti che hanno pensato di lanciare con forza il ‘Messaggio 2022’ direttamente su Blockchain attraverso la creazione di Token Ethereum, racchiusi in una collezione, la prima al mondo nel suo genere, destinata a passare alla storia perché il messaggio è chiaro, il futuro dei diritti d’autore sono Blockchain, NFT e criptovalute.

Sono state realizzate 15 immagini appositamente studiate per celebrare la Giornata, due di queste sono immagini artistiche realizzate interamente sfruttando solo ed esclusivamente l’Intelligenza Artificiale.

Ciascuna immagine verrà pubblicata giornalmente dal 12 Aprile 2022 al 26 Aprile 2022 attraverso la pagina www.associazioneaida.org/worldipday2022.

Cos’è la Giornata mondiale del Diritto d’Autore

Ogni 26 aprile AIDA celebra la Giornata mondiale della proprietà intellettuale, per conoscere il ruolo che i diritti di proprietà intellettuale svolgono nell’incoraggiare l’innovazione e la creatività.

World Intellectual Property 2022 riconosce l’enorme potenziale dei giovani di trovare soluzioni nuove e migliori che supportino la transizione verso un futuro sostenibile.

“E’ fondamentale diffondere l’importanza del diritto d’autore ai giovani usando il loro “linguaggio” e all’interno dei loro “luoghi” più attuali.

“La lingua” sono le nuove tecnologie, “il luogo” è il Web 3.0. Sensibilizzare i giovani su questo tema utilizzando NFT e Blockchain è la strada giusta. Parlare di diritto d’autore all’interno di una tecnologia nascente sollecita tutti i giovani di prestarvi sempre attenzione, siamo dalla loro parte.

Tim Berners-Lee e Robert Cailliau ci hanno dato, idealmente, l’opportunità di internet che in breve tempo però è stato fagocitato da multinazionali, governi e centri di potere che hanno generato un caos iniquo e violento; grazie a tecnologie come Blockchain – se rimarranno aperte – riusciremo a sistemare tutto […]” il commento di Giulio Meduriinventor del progetto (Advisory Board Member and Scientific Commission – Copyright Intermediaries Association (AIDA).

La videoconferenza promossa da AIDA in occasione del World IP DAY 2022 si svolgerà il 26 Aprile alle ore 14:00.

Per maggiori informazioni al riguardo è possibile visitare il sito internet  www.associazioneaida.org.

 

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Prosegue il successo di “Tango Argentina” negli States  

New York, 18 marzo 2022 – Prosegue con grandi successi il tour negli States di “Tango Argentina”. Dopo la breve pausa di fine febbraio il tour americano è ripartito, continuando a mietere successi data dopo data, concerto dopo concerto. La seconda parte della tournee ha esordito in Florida a Naples, al Myra J. Daniels Pavillion, per proseguire poi ad Orlando e Amelia Island.

Nelle prossime settimane il gruppo farà rotta verso Washington DC e New York per le ultime entusiasmanti date.

In occasione della data di Rockville (Maryland) al Robert E. Perilla Performing Arts Center, l’intero concerto è stato trasmesso live streaming sul canale Youtube ufficiale del teatro. Un grande successo di pubblico sia presente che online. Un evento straordinario che ha permesso la visione dello show anche a spettatori di altre nazioni, in tutto il mondo.

Tante le date ancora in calendario e c’è grande attesa adesso per il finale di tour che si svolgerà a New York City il prossimo 3 aprile, al Lehman Center.

“Tango Argentina” si è rivelato uno spettacolo incredibile che ha emozionato grandi e piccini, attirando l’attenzione di decine di testate giornalistiche e trasmissioni televisive che hanno voluto dedicare ampio spazio ad interviste e recensioni.

La perfetta sinergia tra i brani composti da Fabrizio Mocata e le coreografie create da GD tango in una idea di spettacolo di tango innovativa. Gli artisti sul palco riescono a coniugare un profondo rispetto del tango classico con una apertura a nuovi mondi artistici. Il pubblico sente questa energia condivisa tra musicisti e ballerini, che trascina magicamente lo spettacolo senza perdere mai di vista l’ascoltatore.

L’ultimo brano del primo tempo è Charlestonga, che mette insieme gli anni ruggenti negli Stati Uniti e la milonga argentina in un mix che trascina il pubblico e chiude lo spettacolo. La tradizione affiora nell immancabile Cumparsita e nei brani di Pugliese e D’Arienzo, e in diversi momenti dello spettacolo anche la presenza di Astor Piazzolla.

Uno spettacolo veramente magico, che riesce ad attirare sia i conoscitori del tango che chi non ha nessuna preparazione, il successo di pubblico e le calorose standing ovation non sono altro che il sigillo e la conferma di una altissima qualità artistica.

Sul palco 8 ballerini e 4 musicisti di fama internazionale. Il gruppo GD Tango, guidato da Guillermo De Fazio e Giovanna Dan, insieme alle altre tre coppie Marcos Pereira e Florencia Borgnia, Andres Bravo e Sarita Apel, Paloma Berríos e Maximiliano Alvarado.

La sezione musicale invece è curata dal Fabrizio Mocata Quartet, formato da alcuni dei musicisti più talentuosi al mondo. Fabrizio Mocata, pianista di fama internazionale, responsabile di tutti gli arrangiamenti; Moshe Shulman al bandoneon, Diana Seitz al violino e Dominic Martinez al contrabbasso.

Programmazione e organizzazione: Janet Marin (Cami Music), Derek Gleeson.

Management: Davide La Bollita ( Music Art New Imagine Management)

Grafica, Comunicazione e Ufficio Stampa: Lorenzo Moriconi (The Spaceman Music)

Per rimanere sempre aggiornati potete seguire Tango Argentina tramite i canali social ufficiali:

FACEBOOK: www.facebook.com/tangoargentinaofficial

INSTAGRAM: www.instagram.com/tangoargentinaofficial

WEB: www.camimusic.com/tango-argentina

 

 

 

 

 

 

 

 

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