Jesus Christ Superstar: l’opera rock in inedita versione concerto a Treviso e Rovigo

A Treviso e Rovigo, in collaborazione con UNICEF, il tributo ai 50 anni del film Jesus Christ Superstar: ben 150 i musicisti sui palcoscenici per una inedita versione in concerto rock

Treviso, 25 settembre 2023 – L’Associazione musicale Musikdrama APS festeggia i suoi 25 anni di attività con un evento speciale, affidando alla sua Orchestra Giovanile La Réjouissance e all’Orchestra Giovanile Filarmonia Veneta un’esclusiva esecuzione di Jesus Christ Superstar, opera rock di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice.

Ben 150 i giovani musicisti tra solisti, cori, orchestre e rock band che andranno in scena il 21 ottobre al Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso e il 28 ottobre al Teatro Sociale di Rovigo.

IL CAST

La celebre opera rock sarà in scena (su licenza The Really Useful Group – London) in un’inedita produzione Musikdrama con Gabriele Pezzi (Jesus), Ivano Donazzan (Judas), Anna Farronato (Mary Magdalene), Luca Cortese (Pilate), Luca Brighi (Simon Zealotes) Riccardo Baldizzi (Herod) e Giacomo Battaglia (Caiaphas) nei ruoli principali.
In scena ci saranno anche i cori Corollario dell’Università di Padova (dir. Nunzio Borra), Growin’Up Singers (dir. Paola Pascolo) e Jupiter Voices (dir. Paolo Zanin).
Daniele de Plano e Imaginarium Creative Studio firmeranno l’esclusiva creazione artistica; la concertazione e la direzione d’orchestra saranno di Elisabetta Maschio.

I VENTENNI DI OGGI, I VENTENNI DI ALLORA

Un progetto complesso e ambizioso, che sarà anche un tributo ai 50 anni dal film Jesus Christ Superstar, l’opera rock che ha conquistato il pubblico con la sua colonna sonora registrata nel 1970 da Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. I due artisti diventati celeberrimi erano allora due sconosciuti poco più che ventenni, proprio come i protagonisti di questa originale produzione che non è solo un concerto ma un’esperienza a tutto tondo per i ragazzi coinvolti. In un podcast creato ad hoc, i giovani musicisti stanno anche raccontando la nascita dello spettacolo, i suoi contenuti artistici e i suoi messaggi extramusicali.

PROTAGONISTA LA MUSICA

«Abbiamo scelto la formula del concerto e non della rappresentazione scenica impreziosendolo con una sorta di mise en éspace ad alto contenuto tecnologico per dare valore alla musica senza movimenti scenici che potrebbero distrarre dall’opera originaria», spiega il M° Elisabetta Maschio.

«Proiezioni, video mapping e suono immersivo, nonché le grandi capacità sceniche dei cantanti protagonisti – giovani con un già ricco curriculum – e soprattutto la creatività di Daniele de Plano, regista teatrale e televisivo di lunga esperienza, enfatizzeranno le peculiarità di una partitura entrata di diritto nella storia della musica, non solo rock».

MUSIKDRAMA: 25 ANNI DI FORMAZIONE ORCHESTRALE

Da 25 anni Musikdrama lavora instancabilmente per fornire formazione musicale gratuita ai componenti della sua Orchestra Giovanile La Réjouissance (tra gli 8 e i 25 anni). Lo fa offrendo loro non solo stimoli musicali ma anche coinvolgendo i ragazzi e le loro famiglie (ed anche numerosi “ex” dell’orchestra, ora affermati professionisti della musica) in progetti musicali articolati. Come è stato, ad esempio, per il Rockquiem di Stefan Wurz, replicato in tutta Italia per oltre 10 anni con numerosi solisti e cori, che spesso ha riunito sul palcoscenico fino a circa 200 musicisti.

JESUS CHRIST SUPERSTAR: UN PROGETTO AMBIZIOSO

In questo contesto nasce l’ambizioso progetto Jesus Christ Superstar che il m° Maschio riassume così: «Nel 2019 abbiamo sottoscritto la collaborazione con The Musical Company, detentrice dei diritti dell’opera, per realizzare due spettacoli con un grande organico che, a causa della pandemia, non abbiamo potuto riunire per molto tempo. Nel frattempo abbiamo fortunatamente ripreso anche l’attività concertistica dell’Orchestra La Réjouissance e proposto il Festival Gioie Musicali, che Musikdrama realizza ad Asolo dal 2005, fonti imprescindibili sia di formazione sia di sostentamento per le attività dell’associazione. Ma Jesus Christ Superstar rimaneva un nostro obiettivo oramai irrinunciabile. Così abbiamo sfruttato la lunga attesa per  “adeguare” la sua produzione alle nuove esigenze e ai nuovi input che i giovani hanno avvertito nel lungo periodo di distanziamento, e abbiamo anche investito nella tecnologia e nelle best practice che ci hanno permesso di rimanere in contatto continuativamente e di stimolare nuove forme di espressione.
Infine,  forti di tutte le nuove idee maturate, abbiamo partecipato al bando “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” (TOCC) del Ministero della Cultura, che ha premiato il progetto con l’accesso ai contributi a fondo perduto del PNRR che finanzieranno gran parte dell’articolata produzione».

GLI APPUNTAMENTI

  • Al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso lo spettacolo andrà in scena il 21 ottobre 2023 (ore 21) con la collaborazione di UNICEF, di cui l’Orchestra Giovanile La Réjouissance è testimonial.
  • Prevendite aperte dal 4 ottobre 2023.
    Info biglietteria: 0422 1520989 – biglietteria.teatrodelmonaco@teatrostabileveneto.it
  • Al Teatro Sociale di Rovigo l’opera rock sarà rappresentata il 28 ottobre 2023 (ore 21) nell’ambito della Stagione Teatrale 2023-24 (fuori abbonamento).
    Prevendite aperte dal 29 settembre 2023
    Info biglietteria:  0425 25614 – teatrosociale.botteghino@comune.rovigo.it

LINK PER APPROFONDIMENTI:

www.musikdrama.it
www.instagram.com/OrchestraLaRe
www.instagram.com/GioieMusicaliFestival
www.facebook.com/OrchestraGiovanileLaRejouissance
www.facebook.com/gioiemusicali

Per interviste e informazioni: marina@marinagrasso.com

 

Elisabetta Maschio, Maestro Concertatore e Direttore d’Orchestra di Jesus Christ Superstar

Al Festival del Cinema di Venezia l’arredatrice più famosa d’Italia

Venezia, 21 settembre 2023 – Al Festival del Cinema di Venezia 2023 tra le celebrity ospiti  Arianna Trombini, l’arredatrice più famosa d’Italia. Arianna infatti anche quest’anno ha curato il design dell’area Hollywood Celebrities Lounge presso il Tennis Club del Lido di Venezia, la lounge più esclusiva del lido.

La location è diventata ormai un punto di riferimento fisso per tutti coloro che lavorano durante i giorni della Mostra, e dopo il successo dell’ultima edizione la Hollywood Communication ha riportato la sua lounge alla prestigiosa rassegna Cinematografica al Lido di Venezia.

A pochi metri dal Red Carpet del Festival Internazionale del Cinema di Venezia che si è appena concluso, la lounge è diventata la location più strategica ed ambita della manifestazione.

Oltre al design dell’area, Arianna è stata invitata a sfilare sul Red Carpet come celebrity del settore arredamento e poi, subito dopo il Red carpet, nell’esclusiva Lounge, ha intrattenuto i suoi ospiti ad una cena di gala.

Arianna Trombini, l’arredatrice più famosa d’Italia

Arredatrice di interni con una carriera ultraventennale, in molti l’hanno definita come ‘la musa ispiratrice dell’arredamento in Italia’. Imprenditrice ed amministratrice di 2 società di capitali nel settore arredamento, ha scritto 3 libri e tenuto tantissimi corsi di formazione, tra cui la rete vendita del Gruppo di Arredamento Colombini e dei FebalCasa d’Italia.

Con una delle sue società è la consulente delle migliori aziende di arredamento d’Italia, e tanti rivenditori di arredamento che puoi incontrare in tutta Italia, con molte probabilità hanno seguito i suoi corsi di formazione o si sono avvalsi delle sue consulenze.

E così, formando da anni i rivenditori d’arredo di tutta la nazione, Arianna è diventata, in poco tempo, l’arredatrice più famosa d’Italia.

“Da quando avevo 16 anni, durante le vacanze estive andavo a lavorare nella ditta di Arredamento di mio zio: un imprenditore che ha creato un’azienda produttrice di arredamento e l’ha portata ad alti livelli. Lui mi ha insegnato cos’è l’arredo e mi ha trasmesso la sua passione per questo settore meraviglioso.

Non ti nascondo che la mia vita era molto diversa rispetto a quella delle mie coetanee: io, sia al liceo che all’università, studiavo e lavoravo e, nel frattempo, imparavo da mio zio cosa volesse dire fare impresa e come portare un’azienda a livelli incredibili.

La mia prima scuola di Business è stata quella.

Negli anni successivi, dopo l’università, è iniziata la mia carriera di arredatrice di interni.“, ha commentato Arianna, che ha lavorato tanti anni come arredatrice presso diversi showroom di interni, progettando più di 12.000 abitazioni e seguendo più di 30.000 clienti.

Nel 2009 ha aperto il suo primo blog di arredamento dando consigli d’arredo a persone di tutta Italia.

Nel 2018 la rivista di Business più letta in Italia, Millionaire, le ha dedicato un bellissimo articolo inserendola tra gli imprenditori dell’anno.

Nel 2020 nasce la sua seconda società ‘Arianna Collection’, dedicata esclusivamente all’arredamento di lusso.

“Mi mancava tantissimo il rapporto con le persone che devono arredare casa ma, questa volta, ho voluto creare una proposta tutta mia, la mia collezione personale di arredi scelti da produttori di tutto il mondo. Per questo motivo è nato il mio brand ‘Arianna Collection’ ,  raggiungibile all’indirizzo www.ariannacollection.com”, ha commentato ancora Arianna.

Sempre in giro per il mondo alla ricerca di raffinati articoli da inserire nelle sue collezioni, Arianna riesce a dedicare tempo anche alle prestigiose consulenze d’arredo per attività commerciali, ville private ed eventi importanti come questo di Venezia 80.

Tra le altre cose Arianna Trombini:

  • É stata la prima ed unica arredatrice a sfilare sul Red Carpet al Festival Del Cinema di Venezia
  • È speaker ogni anno ad eventi specifici per l’Arredamento
  • É presente nella rivista Millionaire, il mensile di Business più letto in Italia
  • È 1° Partner ufficiale YouTube in Italia per il settore Arredamento
  • É consulente e formatrice dei migliori showroom di arredo d’Italia

 

 

Arianna Trombini e Gianmarco Tognazzi

 

 

Al Festival di Venezia vanno a ruba gli hairstylist italiani

Venezia, 15 settembre 2023 – Il Festival del Cinema di Venezia, con la sua lunga storia e il suo prestigio, rappresenta uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. L’edizione di quest’anno ha visto una straordinaria partecipazione di talenti provenienti da tutto il mondo, presentando film che saranno discussi per mesi a venire. Dal dramma all’azione, dalla commedia all’horror, il Festival ha offerto uno spettacolo di varietà e profondità artistica, cementando la sua posizione come uno degli eventi cinematografici più prestigiosi al mondo.

Il successo degli hairstylist italiani a Venezia

Tra luci, glamour e i volti più celebri dello spettacolo, il mondo dell’hairstyling italiano ha brillato con luce propria al Festival del Cinema di Venezia. I nostri stylist sono tra i più ricercati e lo hanno confermato anche a questa nuova edizione del Festival.

A guidare gli hairstylist italiani Antonio Giampà, l’acclamato hairstylist che ha varcato il Red Carpet al fianco di celebrità di fama internazionale.

Antonio Giampà è già noto nelle cerchie più esclusive dello showbiz, avendo in passato curato il look di diverse star in eventi di portata mondiale.

Quest’anno, a Venezia, la sua inconfondibile firma stilistica è stata nuovamente riconosciuta e applaudita, consolidando la sua reputazione come uno dei migliori hairstylist del panorama internazionale.

La sua città natale, Lamezia Terme, non può che essere gonfia d’orgoglio per le conquiste di questo suo figlio d’arte. Ma ciò che ha reso ancora più speciale la sua apparizione sul tappeto rosso è stato l’outfit indossato per l’occasione. Gli abiti, dai dettagli sofisticati e dalla classe inconfondibile, sono stati ideati e realizzati dalla talentuosa Cinzia De Martino.

Chi è Antonio Giampà?

Nato e cresciuto a Lamezia Terme, Antonio ha da sempre avuto una passione per l’arte dell’hairstyling. Dopo anni di duro lavoro e dedizione, ha inaugurato il suo salone di parrucchieri, diventando rapidamente un punto di riferimento nel settore. Il suo tocco magico, combinato con una costante ricerca di perfezione, gli ha permesso di guadagnarsi la fiducia delle star più esigenti.

Per tutti coloro che desiderano saperne di più su Antonio Giampà, sul suo stile e dove opera possono visitare i suoi profili social:

www.instagram.com/antoniogiampa

www.facebook.com/AntonioGiampaParrucchieri

 

Per ulteriori informazioni:

Glamour di Antonio Giampà

Via Filippo Corridoni 4

Lamezia Terme,

tel. 096824454

 

 

Employer branding: i 4 step che facilitano le attività di assunzione

Milano, 12 settembre 2023 – Reperire personale sta diventando sempre più difficile. Lo dicono gli imprenditori, lo dicono i responsabili HR di imprese piccole, medie e grandi. E lo dicono anche i dati: basti guardare per esempio a un’indagine di Confcommercio sulle imprese del terziario a Milano, Monza Brianza e Lodi, che è andata a confrontare i dati relativi a fine maggio 2022 con quelli di fine maggio 2023.

Se l’anno scorso il 58% delle imprese del terziario a Milano, Monza Brianza, Lodi prevedeva nuove assunzioni, 8 su 10 lamentavano di non trovare personale. Nel 2023 la percentuale di imprese in cerca di talenti è arrivata al 78%, ma è cresciuto anche il numero di imprese che incontrano difficoltà nel reperire personale, per arrivare a 9 su 10.

Come rendere più facile l’attività di recruiting quindi in questi tempi difficili? Lo abbiamo chiesto a Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting  e di sviluppo di carriera.

«Il mio primo consiglio non può che essere questo» risponde Adami «nel momento in cui la propria impresa ha bisogno di un profilo qualificato o di un manager, è molto vantaggioso rivolgersi a un head hunter, e quindi a un professionista del recruiting che potrà gestire dall’inizio alla fine questo processo. In questo modo si ridurranno i tempi di ricerca e di assunzione, e si aumenterà la qualità della selezione: questo significa che molto probabilmente il processo di recruiting si concluderà con un successo, e quindi con la selezione di un candidato in linea con i requisiti ricercati».

Quindi basta rivolgersi a un head hunter, e il gioco è fatto? «Non proprio» continua Carola Adami «in quanto il cacciatore di teste si occupa esclusivamente della selezione del personale, supportando eventualmente l’azienda per l’inserimento della risorsa». Spetta invece all’azienda, nella quotidianità, rendersi “desiderabile”: «l’attività di recruiting diventa tanto più semplice ed efficace quanto l’azienda lavora regolarmente sull’employer branding, e quindi sulla propria reputazione come luogo di lavoro».

E in effetti, negli ultimi anni, di employer branding si parla sempre di più: ma come si migliora nel concreto questo aspetto della gestione aziendale?

Ecco i 4 step individuati da Carola Adami:

  • Identificare la propria EVP, Employee Value Proposition: così come nel marketing si parte sempre dall’individuazione della propria UVP, Unique Value Proposition, ogni strategia di Employer Branding dovrebbe partire dalla definizione della propria Employee Value Proposition, ovvero della propria proposta di valore nei confronti dei potenziali futuri dipendenti. Autenticità, trasparenza, formazione continua, meritocrazia, welfare aziendale, panorama internazionale: cosa può offrire l’azienda, in che modo si distingue rispetto agli altri posti di lavoro?
  • Creare una presenza forte online: sito web e social media, a partire da LinkedIn, sono strumenti importantissimi per costruire una presenza online forte e bene definita, nonché per entrare in contatto con potenziali candidati.
  • Incoraggiare l’employee advocacy: i primi testimonial della qualità dell’azienda come posto di lavoro dovrebbero essere i suoi dipendenti, portati istintivamente ad avviare un passaparola virtuoso. Ma si può fare di più: tratteggiando un programma di employee advocacy è possibile stimolare i dipendenti a condividere le loro esperienze positive, attraverso contenuti capaci di migliorare ulteriormente l’Employer Branding.
  • Garantire un’esperienza di qualità ai candidati: sono tantissime le persone che entrano in contatto con un’azienda in occasione dei processi di selezione. Si pensi a tutti i candidati che vengono contattati per un colloquio di lavoro, e ancora prima a tutti quelli che inviano i propri CV. È fondamentale offrire una candidate experience di qualità, dando informazioni chiare, garantendo dei feedback, e riducendo al minimo l’attesa. In questo passaggio, ovviamente, rivolgersi a un cacciatore di teste può fare doppiamente la differenza.

 

Emergenza economia: i dati confermano il bagno di sangue in arrivo

Roma, 7 settembre 2023 – Le imprese italiane stanno vivendo in questi mesi un periodo molto delicato, e ancora di più lo sarà l’autunno. L’analisi “Congiuntura Flashdel centro studi di Confindustria ad esempio ha messo in evidenza una frenata del PIL che nel secondo trimestre del 2023 è rimasto sostanzialmente fermo.
L‘aumento dei tassi sta frenando la crescita, visto che la BCE ha portato a 4,25% il tasso di sconto.
La conseguenza è che il credito, sia per le imprese che i consumatori, costa di più ed aumenta anche la difficoltà ad ottenerlo: il costo del denaro è aumentato di 4,81 punti, e il credito bancario tende a ridursi (-2,9% annuo a maggio).
Istat e Banca d’Italia, infatti, stanno rilevando una domanda del credito fortemente rallentata dal costo eccessivo, con il 6% delle imprese che non ottiene credito, e il 56,3% delle stesse che rinuncia per le proibitive condizioni.
Per non parlare del costo dei carburanti che continua a salire, nonostante la discesa del greggio.
I carburanti poi continuano a correre: per la benzina siamo ai massimi da metà aprile, per il gasolio dai primi di marzo. Sembrerebbe che a causare tutto ciò sia il calo delle scorte Usa di prodotti raffinati, insieme allo stop di alcune raffinerie in Europa, Stati Uniti e Asia. E con le vacanze tutto è diventato più salato: per esodo e controesodo estivo si ipotizzano in 800milioni i maggiori costi sostenuti dai cittadini, cosa che potrebbe impattare sui consumi dell’autunno.
Secondo le stime delle associazioni di categoria infatti, dopo la stagione turistica si avrà un rallentamento forte dei consumi nell’ultima parte dell’anno.
Con questo scenario nel 2023 rischiano di chiudere ben 120mila imprese, a causa di costi fuori controllo e indicatori di produttività crollati, secondo i dati di Confcommercio.
Le imprese che non studiano attentamente i loro numeri rischiano di saltare” afferma Pasquale Abiuso, presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa, ed esperto di strategie di gestione aziendale.
I costi improduttivi, che non portano un ritorno certo vanno immediatamente tagliati, così come vanno liquidati immediatamente i prodotti in magazzino che non girano o i servizi che non si vendono per recuperare cassa. E’ arrivato il momento per gli imprenditori di diventare maniacali circa i numeri aziendali, imparare a fare marketing, studiare la concorrenza e non navigare a sensazione come spesso accade nelle PMI italiane” continua Abiuso.
Le aziende italiane devono strutturarsi velocemente per fronteggiare i momenti avversi del futuro e gli imprenditori devono mettere in atto dei processi efficaci di delega lasciando da parte il tanto blasonato ‘chi fa da sé fa per tre’. e in tutto ciò la ricerca di talenti da inserire in azienda sarà un tema cruciale per il prossimo futuro” conclude il Presidente Abiuso.

Chi è Pasquale Abiuso

Pasquale Abiuso è Presidente dal 1996 della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa, Vice Presidente della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo Abruzzo-Molise, Senior Guerrilla Marketing Coach, consulente di strategie di gestione aziendale. Nel 2013 ha gestito l’incorporazione nella BCC di Gambatesa della BCC Molisana di Credito Cooperativo.

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Per interviste e contatti:

Pasquale Abiuso

Presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa, ed esperto di strategie di gestione aziendale

Pasquale Abiuso, Presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa, ed esperto di strategie di gestione aziendale

 

 

Lavoro: l’emorragia dei talenti è un grave problema

Milano, 6 settembre 2023 – L’economista Anthony Klotz, colui che nel 2021 aveva coniato il termine “Great resignation”, lo ha dichiarato poche settimane fa: la stagione delle Grandi dimissioni è giunta al capolinea. A spingerlo in questa direzione sono i numeri degli Stati Uniti, che nel 2022 – con 50 milioni di lavoratori che hanno dato le dimissioni, stando al Bureau of Labor Statistics – stanno tornando ai livelli del 2019. Le cose non stanno però così in Italia, dove il numero di dimissioni continua a essere insolitamente alto.

L’Osservatorio sul precariato Inps per il 2022 parla infatti di 1.255.706 persone che si sono dimesse da un contratto stabile, il 24% in più rispetto al 2019.

Un’indagine della Camera di Commercio afferma per esempio che, tra 2018 e 2022, le dimissioni in provincia di Forlì-Cesena sono aumentate del 39,5%.

«Al di là di quanto dimostrano le statistiche degli ultimi mesi e anni, il concetto di fondo è chiaro: la loyalty aziendale ha perso appeal, e sempre più dipendenti sono propensi a valutare seriamente nuove opportunità di carriera» spiega Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting specializzata nella selezione di personale qualificato e nello sviluppo di carriera.

I fattori che spingono in questa direzione sono tanti. «A determinare una situazione di questo tipo» spiega Adami «è tra le altre cose la consapevolezza dei talenti di vivere in un periodo storico peculiare, in cui le aziende faticano parecchio a trovare determinate figure. C’è poi la ricerca di un maggiore equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, e c’è anche un diffuso desiderio di flessibilità, tutti fattori che fanno passare in secondo piano la fedeltà verso il datore di lavoro».

In questo contesto, cosa possono fare le aziende per trattenere i clienti in azienda, così da non lasciarsi scappare competenze ed esperienza? Ecco i 5 consigli di Carola Adami.

Come trattenere i talenti in azienda

La talent retention inizia al momento del recruiting: le possibilità di avere un alto livello di fidelizzazione sono decisamente più alte quando si selezionano i candidati ideali e quando si riesce ad aumentare fin da subito il loro livello di engagement.

Più equilibrio tra vita private e vita lavorativa: come anticipato, l’esigenza più grande dei lavoratori è attualmente quella legata al work-life balance, aspetto che nella maggior parte dei casi viene considerato ancora più importante rispetto all’entità dello stipendio. Si parla quindi di orari flessibili, di smart working, di utilizzo funzionale delle nuove tecnologie, di nidi aziendali e via dicendo.

Gli stipendi devono essere equi: se è vero che lo stipendio spesso non è più considerato come l’elemento più importante in un rapporto lavorativo, resta comunque uno dei temi più significativi per i lavoratori.

Ecco che allora l’offerta economica deve essere tale da raccogliere l’attenzione di potenziali candidati e, successivamente, deve essere equa,  commisurata all’esperienza e quindi aggiornata. Sapendo peraltro che una fetta molto alta dei lavoratori non richiede nessun aumento di stipendio prima di dimettersi: da questo punto di vista dovrebbe quindi essere l’azienda a fare la prima mossa.

La centralità dell’ascolto: una buona comunicazione è al centro di un buon rapporto tra lavoratori e azienda. I responsabili devono quindi essere a disposizione per ascoltare e comprendere le preoccupazioni e le opinioni dei membri del team. Sapendo di avere un capo attento i dipendenti capiscono di essere in un’azienda che vede il loro valore, fattore che permette di aumentare il livello di fidelizzazione.

L’importanza di proporre dei piani di carriera: per aumentare la talent retention in azienda è necessario supportare attivamente lo sviluppo di carriera dei dipendenti, prevedendo quindi corsi di formazione, aggiornamenti e promozioni.

 

Ritorna il Coesistenza Festival: in Trentino l’analisi del rapporto tra uomo e natura

Trento, 28 agosto 2023 – Il rapporto tra uomo e natura è al centro della 2a edizione del Coesistenza Festival, che ritorna in Val di Ledro i n Trentino dall’1 al 3 settembre prossimi. Escursioni, caffè scientifici, dibattiti, cinema, teatro e tanto altro ancora: saranno 3 giorni pieni di attività ed eventi per esplorare insieme l’importante tema del rapporto fra uomo e fauna, e per capire le sfide, le criticità, le opportunità e le strategie per renderlo possibile.

Se ne parlerà in Val di Ledro, in una splendida cornice, fra laghi, montagne selvagge, storia e una favolosa accoglienza.

Cosa significa esattamente, oggi in un mondo fortemente antropizzato, la condivisione di spazi e risorse con la fauna? Quali strategie, quali limiti, quali necessità e quali criticità comporta la coesistsenza?

In compagnia di oltre 30 ospiti delle istituzioni locali, dei Parchi Nazionali d’Abruzzo, Lazio e Molise e del Parco dello Stelvio, del Parco Adamello Brenta, del mondo venatorio e del mondo degli allevatori, esponenti dell’Università ma anche giornalisti, artisti, autori, fotografi e molti altri, l’1,2,3 settembre cercheremo di trovare risposte a queste domande, e alla più fondamentale ‘possiamo pensare di affrontare la coesistenza oggi? Con quali strumenti e con quali adattamenti?

Risposte da cui dipende la sopravvivenza di alcune fra le più iconiche specie del nostro pianeta e il nostro rapporto stesso con la natura.

In un momento in cui il tema è di così profonda attualità’ spiega Renato Girardi Sindaco del Comune di Ledro – che patrocinerà l’evento – ‘pensiamo che un’iniziativa del genere che promuove il dialogo, lo scambio e l’ascolto di molti diversi punti di vista sia un passo nella direzione giusta per riportare il dialogo all’interno della comunità e riuscire con essa a trovare nel dibattito, una strada verso una soluzione condivisa con chi vive il territorio.’

Nel meraviglioso scenario naturale di Malga Cita – messa disposizione dal Gruppo Alpini di Molina di Ledro, nel cuore artistico di LedroLandArt, del Museo delle Palafitte di Ledro e del Ristorante Rifugio al Faggio, Coesistenza Festival prevede tre giorni per esplorare camminando, ascoltando, dibattendo, guardando e facendo, i diversi lati della coesistenza, gli effetti, le conseguenze e le strategie messe in atto o possibili per poterla pensare in maniera realistica.

Da oggi, con aggiornamenti costanti, sarà possibile consultare il programma della seconda edizione del Coesistenza Festival. Le iscrizioni alle diverse attività verranno aperte nella seconda metà di agosto.

Coesistenza Festival edizione II è un evento patrocinato dal Comune di Ledro e dalla SAT sezione ledrense e supportato dai moltissimi partner che hanno creduto nella visione di questa iniziativa.

Per qualsiasi informazione relativa al Festival, al programma e alla logistica www.coesistenzafestival.it o scrivere alla mail info@coesistenzafestival.it.

 

Arriva Quovado, la rivoluzione per l’uso a tempo degli hotel

Grazie alla piattaforma di Quovado è possibile usare anche in Italia gli hotel a tempo, con uso orario

Roma, 16 agosto 2023 – È un vero è proprio boom di consensi per Quovado.net, la piattaforma che sta rivoluzionando il modo di prenotare presso gli hotel. Il servizio permette infatti la prenotazione delle camere per il day use, cioè per poche ore durante il giorno, oltre che per i pernottamenti classici.

Per il day use la piattaforma, raggiungibile all’indirizzo  www.quovado.net, a differenza degli altri servizi è incentrata su un nuovo sistema di prenotazione, che da un lato consente di indicare l’ora di check in e check out, dall’altro di distinguere tra relax o business.

La rivoluzione dell’uso a tempo delle camere, per relax o affari

Il sistema è studiato rispondere alle richieste di clienti con esigenze diverse:

  • nella categoria business si ha la possibilità di prenotare una sala meeting, spazi per il coworking, la camera per riposarsi fra un appuntamento e l’altro, prima di una riunione, o per affrontare il jet lag.
  • Nella categoria relax troviamo invece le camere per fughe romantiche, l’uso a tempo della Spa e centri benessere, fino ad arrivare alla possibilità di prenotare d’estate il posto in spiaggia con relativo posto auto.

In entrambi i casi il check in e check out orario è quindi l’elemento che differenzia Quovado dalle altre piattaforme di prenotazione online.

Per chi è il servizio di Day Use e perché si è fatta la distinzione tra area relax e area business?

Quovado promette di rispondere sempre con soluzioni su misura alle varie esigenze. Per il cliente business sono a disposizione sale meeting e spazi di coworking per gli imprenditori e i professionisti che durante i viaggi di lavoro hanno bisogno di spazi idonei, per tenere riunioni o per incontrare clienti.

Dall’altro canto per il cliente che cerca relax vi sono a disposizione camere standard o a tema per fughe d’amore, e centri benessere per chi ama rilassarsi e coccolarsi per qualche ora.

La rivoluzione introdotta da Quovado.net è quindi l’indicazione degli orari di check-in e check-out, e la possibilità di prenotare sia il day use che il pernottamento tramite la stessa piattaforma.

Quali i vantaggi per gli alberghi??

Anche gli hotel hanno grandi vantaggi da questo nuovo sistema, come il maggior impiego delle camere e dei servizi collegati grazie al day use, visto che potrebbero affittare la stessa camera a clienti diversi, per qualche ora durante il giorno e per il pernottamento la sera. Il tutto grazie ad un sistema software CRM evoluto, capace di gestire simultaneamente i pernottamenti ed il day use

Alto vantaggio per gli alberghi è la maggiore fidelizzazione della cliente?a visto che il cliente day use può diventare un potenziale cliente per il soggiorno e viceversa.

In un mondo in cui la vita ci porta ad essere sempre in movimento Quovado offre quindi soluzioni su misura per rendere ogni ora del giorno un’esperienza speciale, sia per la vita privata che quella professionale.

Per beneficiare dei servizi di Quovado e trovare la soluzione ideale alle proprie esigenze, per vivere ogni momento della vita al massimo, o per inserire la propria struttura nel sistema, basta andare su www.quovado.net.

 

Grazie a Quovado arrivano gli hotel a tempo, con uso orario

 

 

 

Trimestre anti inflazione? È fumo negli occhi dei cittadini e pericoloso per le PMI

Per gli esperti il trimestre anti inflazione non contiene misure efficaci, è solo fumo negli occhi dei cittadini e potrebbe danneggiare le PMI
Roma, 14 agosto 2023 – Dovrebbe partire il primo ottobre il trimestre anti inflazione per calmierare i prezzi di alcuni prodotti nel carrello della spesa. Il problema è che sembra più una misura propagandistica che altro, e ci sono tante cose che non dicono ai cittadini.
Andiamo con ordine.
Il 4 agosto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha comunicato di aver sottoscritto un protocollo di intesa con i rappresentanti della distribuzione moderna e del commercio tradizionale con lo scopo di diminuire l’inflazione.
L’intesa definitiva è fissata per il 10 settembre, quale tentativo di trovare una soluzione per calmierare il prezzo di alcuni beni di largo e generale consumo compresi i prodotti per l’infanzia dal 1 ottobre al 31 dicembre.
“Tuttavia alcune precisazioni vanno fatte” spiega Pasquale Abiuso, imprenditore e presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa (Campobasso).

Centromarca (Associazione Italiana dell’Industria di Marca) e IBC (Associazione Industria Beni di Consumo) non sottoscrivono il protocollo di intesa perché l’oscillazione continua dei prezzi delle materie prime non consentono di fare previsioni realistiche e contenere i prezzi in questo modo potrebbe danneggiare soprattutto le PMI italiane, colonna portante del tessuto produttivo del nostro Paese”.

“Da aggiungere anche che il protocollo di intesa non è strettamente vincolante da un punto di vista giuridico” continua Abiuso e “ogni impresa rimane autonoma nel rapporto con i suoi interlocutori e nel definire le politiche commerciali”.
Non trascurabile nemmeno il fatto che il protocollo prevede delle modalità per il trimestre anti inflazione come l’applicazione di prezzi fissi, attività di promozione sui prodotti da calmierare o iniziative sulla gamma di prodotti a marchi come carrelli a prezzo scontato o a prezzo unico.
Da ciò si deduce che il vantaggio competitivo della distribuzione organizzata rispetto ai piccoli dettaglianti è incolmabile e gli stessi consumatori devono prestare massima attenzione ai prezzi degli altri prodotti non rientranti tra le categorie selezionate dall’eventuale accordo anti inflazione, sui quali potrebbero attuarsi politiche di prezzo per recuperare margini di guadagno.
“Anche l’Unione Italiana Consumatori si è dichiarata contraria all’iniziativa definendola un’operazione di facciata priva di effetti reali per le tasche degli italiani” conclude Abiuso.
Chi è Pasquale Abiuso
Pasquale Abiuso è Presidente dal 1996 della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa, Vice Presidente della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo Abruzzo-Molise, imprenditore,
esperto di strategie di gestione aziendale ed opinionista.
Nel 2013 ha gestito l’incorporazione nella BCC di Gambatesa della BCC Molisana di Credito Cooperativo.
Per informazioni è contatti la sua mail è pasqualeabiuso@gmail.com.
Pasquale Abiuso, Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa (Campobasso)

 

 

 

Rischi idrogeologici: il nuovo corso dell’architettura riparte da Venezia

Una nuova dimensione abitativa per contrastare rischi idrogeologici ed inquinamento: il nuovo corso dell’architettura riparte da Venezia

Venezia, 14 luglio 2024 – Il recente disastro alluvionale in Emilia Romagna ha riportato agli onori delle cronache un tema sensibile per il territorio italiano, il dissesto idrogeologico.

Secondo il Rapporto ISPRA “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischi”, il 93,9% dei comuni italiani è ritenuto a rischio per frane, alluvioni o erosione costiera. Il 18,4% del territorio nazionale è classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni.

Sono 841 i chilometri dei litorali che sono soggetti a erosione, pari al 17,9% delle coste basse italiane. In generale 1,3 milioni di abitanti risultano in pericolo a causa di frane e 6,8 milioni di abitanti per le alluvioni. Le regioni più a rischio sono Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Liguria.

In Italia il 3,5% della popolazione risiede in aree a rischio alluvioni, cioè 2.431.847 abitanti, che risiedono soprattutto in Veneto, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Sono a rischio anche il 4,3% degli edifici, il 4,7% delle imprese e il 7,8% dei beni culturali.

Oltre a questo, i rischi aumentano a causa del Climate Change: in Italia i segnali di cambiamento climatico sono evidenti, si legge nel Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, aggiornato a fine 2022 dal Governo. La temperatura media mostra un marcato trend in crescita e il 2022 sembra collocarsi al primo posto tra gli anni più caldi dal 1961. Nel Centro-Nord le piogge sono calate del 40% rispetto al periodo 1991-2020, lunghi periodi di siccità hanno infestato le regioni settentrionali. Gli estremi di caldo vincono sugli estremi di freddo. E sono stati numerosi gli eventi meteo-climatici estremi.

Tutto questo scenario più che distopico nasce da un rapporto distonico e distorto con i territori: l’architettura e l’urbanistica non possono più restare a guardare, serve un approccio nuovo.

La nuova architettura parte dal Veneto

Una proposta rivoluzionaria in tal senso viene da SkyLevel Studio (www.skylevelstudio.com), startup veneta nata con l’obiettivo di creare una nuova dimensione abitativa che riporti ad avere un equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. Il progetto prevede la realizzazione di quartieri sopraelevati rispetto al terreno al fine di restituire alla natura il suo spazio, assicurando altresì alle persone una vita in sicurezza perché antisismici e privi di rischi idrogeologici.

Abbiamo piantato il primo seme – spiega Ciro Galeone, CEO e cofounder – che consentirà agli uomini di colonizzare il cielo portando il Sole sotto le nostre città. Possiamo finalmente lasciare alla natura il suo corso naturale osservandola da punti di vista nuovi, trasparenti, privi di alcuna interferenza con essa”.

La Nuova Architettura proposta da SkyLevel Studio si propone la colonizzazione dello spazio posto sopra di noi: la Natura “sulla Terra”, la nostra civiltà “sopra e dentro di essa”.

La realizzazione del pionieristico progetto della “Nuova Dimensione Abitativa” potrebbe, nella visione degli architetti dello Studio, risolvere la maggior parte dei problemi che affliggono l’umanità.

La realizzazione di nuovi quartieri residenziali e aree artigianali e industriali con i metodi costruttivi indicati ridurrebbe ai minimi termini:

1) il consumo dei suoli, preventivamente bonificati, poiché portiamo la natura e il Sole sotto i nostri centri urbani;

2) il rischio antisismico, in quanto tutti gli edifici verrebbero collegati su matrici elastiche antisismiche;

3) il rischio idrogeologico, essendo la struttura urbana sopraelevata rispetto al terreno;

4) l’inquinamento ai vari livelli, poiché il quartiere tiene conto di tecnologie solari, è ecosostenibile ed autosufficiente;

5) un maggior controllo sanitario in caso di pandemie, considerato lo schema strutturale del quartiere.

Il metodo costruttivo può addirittura essere applicato a partire da un singolo edificio.

La Nuova Dimensione Abitativa – conclude Galeone – rappresenta il primo esempio al mondo di struttura urbana su “piastre” longitudinali denominate stringhe, completamente sopraelevata dal terreno, progettata interamente con le sezioni auree, strutturata con nuovi matrici urbanistiche che tengono conto di impianti aurei come gli stessi edifici, completamente autosufficienti sul piano idrico e alimentare, in grado di tutelare uomini e animali da eventi climatici e sismici di particolare gravità. Il mondo naturale è sotto di essa”.

 

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Contatti per la stampa:

Gian Maria Brega

Mobile: + 39 338.9020851

 

 

 

 

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