Ancona, 29 marzo 2017 – Al Teatro di Loreto andrà in scena, l’8 aprile prossimo, “Lasciami volare”, il titolo dell’opera teatrale liberamente ispirata alla storia di Emanuele Ghidini.
Dopo il successo riscontrato dall’omonimo libro e, sulla scia delle tante iniziative della Fondazione PesciolinoRosso come gli oltre 800 incontri con giovani e genitori tenuti da papà Gianpietro, è nato anche il progetto teatrale. L’obiettivo è utilizzare il teatro con la sua magia e la sua forza comunicativa per arrivare al cuore di tutti sensibilizzando su tematiche di grande attualità.
Da dove nasce
Da un tuffo, quello di Emanuele, non ha trionfato la morte, ma stanno nascendo vita e amore, dimostrando che è possibile trovare un senso anche al più grande dolore. Le problematiche giovanili e le trappole nelle quali spesso cadono i nostri giovani verranno trattate in modo autentico ed emozionale. Grazie alla forza del tatro e alla capacità di attori professionisti, che splendidamente si sono immedesimati nei personaggi che rappresentano, nella certezza di arrivare al cuore di tante persone di tutte le età.
Lasciami Volare narra di un ragazzo che incontra una strada sbagliata e purtroppo muore in seguito alla assunzione di droghe. Una storia intensa, resa attraverso quadri scenici e dialoghi di grande impatto emotivo.
Regista dell’opera è Mauro Mandolini, mentre nel cast artistico figurano Valerio Camelin, Giorgia Gambuzza, nel ruolo del “padre”, Raffaele Buranelli, e il ruolo del figlio è interpretato da Federico Inganni.
Lo spettacolo ha debuttato il 25 febbraio 2017 a Gavardo (Brescia) vicino alla casa di Ema, con replica il 26 a Montichiari e il 27 a Monte Colombo (RN). Poi si è spostato a Roma il 4 marzo al Teatro Italia.
In queste prime date il pubblico ha apprezzato moltissimo l’opera onorando gli attori con fragorosi applausi e standing ovation di diversi minuti.
Le prossime date dello spettacolo sono 8 aprile 2017 a Loreto (AN) al Cinema Teatro Comunale e 14 maggio 2017 a Ragusa al Teatro Tenda.
“È molto delicato realizzare scenicamente l’epilogo di una giovane vita. Condensare, in un’ora e dieci minuti, episodi carichi di sollecitazioni emotive. Rendere il coinvolgimento, la commozione, la speranza, l’insegnamento che il sacrificio di Ema, attraverso papà Giampiero, lascia quotidianamente ai suoi coetanei e agli adulti. Come autore ho chiesto la collaborazione alla stesura del testo a mio figlio, un ragazzo di 16 anni. Il suo contributo è stato fondamentale per dare, tentare di dare una spiegazione al drammatico “perché?” Come regista ho cercato, con pudore, di avvicinarmi con serietà e rispetto, senza inutili compiacimenti, all’amore incondizionato e immutabile dei genitori, per provare a raccontare una storia che possa toccare il cuore di tutti coloro che vogliano darsi un tempo in più per ascoltare”, Mauro Mandolini.
CAST ARTISTICO e TECNICO
Raffaele Buranelli Il padre
Federico Inganni Il figlio
Valerio Camelin L’ “amico”
Giorgia Gambuzza La figlia
Regia Mauro Mandolini
Scenografia Andrea Simonetti
Audio designer Ferdinando Nicci
Direttore di scena Claudio Petrucci
Luci Roberto Berruti
Assistente alla regia Isabella Di Raimondo
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