Arte e cibo: anche Slow Food Italia per promuovere i territori con cibo, arte e cultura

La performance di Giuseppe Leone all'EXPO di Milano

Benevento, 10 gennaio 2017 – Domenica 14 gennaio 2018 a Buonalbergo (Benevento) piccolo centro del Fortore andrà in scena “Slow is good” manifestazione che si propone di coniugare alle eccellenze territoriali l’idea di un tempo lento di produzione e saperi per promuovere le aree interne del Sud Italia.

Il Palazzo Angelini di Buonalbergo, che diventerà in primavera prossima il Palazzetto delle Arti del Fortore e del Sannio, ospiterà domenica 14 gennaio l’evento nazionale tra show coking e performance artistiche.

Una tavola rotonda politico-istituzionale a cui siederanno esponenti della Campania e del Vulture tra i cui premiati lo chef- contadino Pietro Parisi, il direttore del Premio “Penisola Sorrentina” Mario Esposito e il Presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale.

L’iniziativa prosegue quanto avviato all’EXPO di Milano nel 2015 ed è organizzata da 6 comuni del Sannio uniti in consorzio come Baselice, Buonalbergo, Ginestra, San Giorgio La Molara, San Marco Dei Cavoti e Castel Franco in Miscano, cui hanno aderito anche altri territori come la Penisola Sorrentina ed il Comune di San Fele, in provincia di Potenza.

Momenti interattivi, animazione territoriale, cultura e cibo saranno gli ingredienti di una giornata-evento dedicata la concetto di “lentezza”. Il buon cibo, la buona arte, quella vera che sa dire e raccontare qualcosa, non sono del resto una moda di tempi cannibali, ma un punto di partenza per nuovi palcoscenici culturali.

Ideatore e direttore artistico della kermesse, inserita tra gli eventi di rilievo della Regione Campania nell’ambita del POC Campania 2014-2020, è Giuseppe Leone, autore del conceptL’arte del gusto, il gusto dell’arte” che il maestro sannita ha inaugurato nel 2015 per lo spazio istituzionale “La piazzetta” del Padiglione Italia dell’Esposizione Universale di Milano, nell’ambito delle celebrazioni del ventennale del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®.

In quell’occasione si volle dimostrare come l’arte perda di forza e autenticità se banalizzata e ricacciata nel cantuccio della commercialità. Essa deve invece insistere sul contenuto e sulla sua capacità di modularsi trasversalmente, inglobando in sé linguaggi differenti e inediti.

Accanto a Leone ad Expo ci fu lo chef contadino di fama nazionale Pietro Parisi.  Il cuoco-contadino, originario di Palma Campania ed ospite di importanti trasmissioni televisive sulle reti Rai e Mediaset, parteciperà anche alla manifestazione del 14 gennaio, ritirando per il proprio impegno nella gastronomia di tradizione un riconoscimento insieme con Mario Esposito, giornalista e patron del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®.

Molto attesa è la premiazione di Gaetano Pascale, Presidente di Slow Food Italia che, recita la motivazione del premio,  “punta a ridare il giusto valore al cibo in armonia con ambiente, ecosistema e cultura”. La kermesse sarà arricchita da una tavola rotonda, presieduta dal Sindaco di Buonalbergo Michelantonio Panarese, cui parteciperanno esponenti della Regione Campania e, in rappresentanza del Vulture, il Sindaco di San Fele (Potenza) Donato Sperduto, comune con cui è stata avviata una fase di collaborazione per la promozione delle aree interne sui temi della sostenibilità ambientale, dell’agricoltura, e del marketing turistico-culturale.

Commenta il direttore artistico Giuseppe Leone a proposito delle performance artistiche e delle installazioni che valorizzeranno i prodotti tipici del territorio:

“Si tratta di  tracciare un nuovo campo, un’esperienza soggettiva, un modo di osservare, una sorta di empatia che si instauri tra il visitatore, il prodotto gastronomico e l’opera esperita che, in questo intimo momento di esperienza estetica, viene resa viva in una liturgia laica ed emozionale”.

Lo “slow mood”, attraverso questa iniziativa, diventa scrigno di tipicità che si propongono sul mercato, non più unicamente locale, non solo come prodotto gastronomico da assaporare lentamente, ma come essenza culturale che promuova il giusto tempo e il saper fare come strumenti innovativi e funzionali alla crescita delle aree interne.

 

La performance di Giuseppe Leone all’EXPO di Milano
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