Le bellezze del Sannio in foto

Dopo il successo alla Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, è in partenza per la Campania il fotografo di Ragusa Giuseppe Leone: sarà ospite di Guardia Sanframondi, piccolo borgo del Sannio

Napoli/Benevento, 28 giugno 2021 –  Dal 4 all’11 luglio prossimi il fotografo siciliano Giuseppe Leone tornerà in Campania per concludere una residenza artistica avviata nel 2019 come attività speciale del Premio “Penisola Sorrentina”.

Tra i protagonisti artistici della “Milanesiana”, il festival curato a Bergamo da Elisabetta Sgarbi , Leone arriverà per la prima volta nel Sannio, ospite del borgo di Guardia Sanframondi.

Ad accompagnare il maestro internazionale della fotografia, autore di diverse opere insieme a scrittori del calibro di Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino ed Andrea Camilleri, ci sarà un team di artisti del luogo. L’iniziativa punta ad esaltare e valorizzare infatti, attraverso la fotografia, il “genius loci”.

Osare attraverso l’arte significa addentrarsi nella vita; conoscerla, comprenderla nel profondo e assaporarla con consapevolezza”, afferma l’artista sannita Peppe Leone, direttore artistico della Residenza, che sarà inaugurata a Palazzo Paolo V di Benevento nell’ambito delle celebrazione per il decennale Unesco “I Longobardi in Italia”.

Da lì partirà un viaggio alla ricerca delle bellezze nascoste, con incursioni anche sul Golfo di Napoli, nel segno di una Campania felix e di un mediterraneo letterario, di terra e di mare.

La chiusura di questo progetto lungo (partito già due anni fa ) renderà protagonista il Sannio, restituendo all’entroterra un primato antropico e territoriale, declinato soprattutto attraverso la valorizzazione dello “spirito di comunità”.

Oltre a realizzare fotografie artistiche di Guardia Sanframondi e dei borghi  del Fortore legati ad un filone “normanno”, l’iniziativa promossa dall’ente culturale “Il Simposio delle Muse” di Piano di Sorrento e dal Centro culturale “Exordium” di Buonalbergo,  punta, complessivamente, a fare del Sannio il modello di un nuovo “turismo culturale”, che valorizzi anche le specificità agroalimentari del territorio.

Il concetto è quello di una periferia che diventa nuovo centro, da cui si irradia un viaggio suggestivo per i borghi della Campania e alla volta degli attrattori del turismo internazionale, tra cui ad esempio l’isola di Procida, che nel 2022 sarà la Capitale italiana della cultura.

Si precisa che alcune delle foto più significative dei territori sanniti visitati e scoperti dal maestro Leone in occasione di questa Residenza estiva confluiranno all’interno di un prestigioso volume e in un ecosistema digitale del paesaggio e della fotografia, che racconterà l’intero percorso campano nell’ambito di un altro progetto speciale dedicato a cultura e innovazione e curato dal Premio Penisola Sorrentina, che per la rilevanza delle azioni programmate  ha ottenuto dal Ministro Dario Franceschini il Patrocinio del Ministero della Cultura.

 

 

I due Giuseppe Leone: a sinistra il fotografo di Ragusa e a dx il direttore artistico campano del progetto

Migrazioni: test in Sicilia, per confermare antiche migrazioni dal nord al sud dell’Italia

Il DNA non mente e abbatte i luoghi comuni: un test da effettuare in Sicilia per confermare dei legami tra nord e sud di un’immigrazione al ‘contrario’, avvenuta mille anni fa

Palermo, 24 giugno 2020 – Ad inizio di febbraio, prima della crisi legata alla pandemia e al lockdown, il progetto Le Vie Aleramiche, Normanno-Sveveè stato attenzionato dalla prestigiosa e antichissima Università di Bologna, a seguito dell’incontro tra l’eminente studioso, Prof. Davide Pettener, la collaboratrice Prof.ssa Stefania Sarnocon Fabrizio Di Salvo promotore del progetto “Aleramici in Sicilia”.

I due antropologi Pettener e Sarno sono noti alla comunità scientifica internazionale in quanto autori del più importante studio mai condotto sul DNA umano, attraverso reperti provenienti dal Kazakistan e dal Caucaso, i cui i risultati sono apparsi nel 2019  sulla prestigiosa rivista Science Magazine, con il titolo The formation of human populations in South and Central Asia”.

Una ricerca che, seppur indirettamente, si collega alle finalità del progetto “Le Vie Aleramiche, Normanno-Sveve” al fine di dimostrare che esiste un’unica razza incline a emigrare e a spostarsi: una razza, appunto quella umana, che tende a muoversi e a seguire i flussi migratori.

Un test dunque da effettuare in Sicilia a conferma dei legami tra nord e sud per un’immigrazione al ‘contrario’ avvenuta mille anni fa abbattendo i luoghi comuni più diffusi.

Pettener era già stato presente al convegno nazionale sugli Aleramici, organizzato a Palermo presso ‘Officina Studi Medievali’ nell’autunno del 2018, con un intervento illuminante: Il contributo dell’antropologia molecolare e della genomica nello studio delle minoranze linguistiche italiane.

Di Salvo, promotore del progetto, socio onorario del Club UNESCO di Piazza Armerina e rappresentante del Circolo dei Marchesi del Monferrato, si è rivolto agli esperti di Bologna, affinché il loro coinvolgimento potesse offrire, attraverso una inconfutabile dimostrazione scientifica sul DNA, un’ulteriore conferma del fenomeno migratorio Aleramico/Normanno in Sicilia, iniziato nei primi anni novanta dell’XI secolo.

Si tratterà di monitorare le comunità dove un tempo si è verificato il ripopolamento dei “lombardi”.

Nello specifico di eseguire dei campionamenti sul DNA di venti abitanti, stanziati lì da almeno tre generazioni, di Piazza Armerina in provincia di Enna, città di fondazione Aleramica, e San Fratello in provincia di Messina, per provare anche scientificamente la fusione tra le genti del nord e del sud.

L’obiettivo è quello di portare ancora più luce su questa prima immigrazione economica, un trasferimento di grandi dimensioni avvenuto in Italia oltre novecento anni fa, che vide coinvolti gli abitanti delle zone del nord Italia,  le genti ‘lombarde’, provenienti dal Monferrato, dall’Oltrepo Pavese, dalla Liguria e da una zona dell’Emilia Romagna.

Un avvenimento molto importante, rilevante per seguire gli spostamenti europei del medioevo e, per questo, molto affascinante per le evidenti tracce rimaste: dalla lingua Gallo Italica, parlata ancora oggi in molte località  della Sicilia, alla toponomastica di Corleone, con importanti documenti conservati nelle pergamene dell’archivio di stato di Palermo, ai cognomi di alcune famiglie aleramiche come i del Vasto, Lancia, gli Incisa o i del Carretto, che si legarono ai Normanni per governare la Sicilia per molti secoli (i Lancia sono ancora presenti come Lanza).

Una conferma di un’Italia vista come cocktail di biodiversità”, usando una frase di Pettener, formatosi nei secoli, a dimostrazione che non esistono razze separate, in questo caso del nord Italia o del sud, ma una razza sola che va ben oltre il campanilismo, le aree geografiche, i colori, i sapori: quella umana.

Test che, oltre a verificare scientificamente questa immigrazione interna medievale, ha anche l’ambizione di distruggere luoghi comuni e pregiudizi, e che avrà la forza di unire alla Sicilia un’altra parte dell’Italia, Piemonte, Liguria, Lombardia e Emilia Romagna con Bologna, il suo capoluogo.

 

 

 

Foto: Fabrizio Di Salvo e Davide Pettener a Bologna durante le riprese del Documentario “Aleramici in Sicilia”.

 

 

Da Sorrento a Teggiano un set fotografico a cielo aperto

TURISMO:Un progetto di “Residenza artistica” tra le province di Napoli e Salerno per unire le due costiere e fare marketing con l’arte.

Teggiano (SA) – Da Sorrento a Pompei. Da Napoli a Salerno. Da Paestum a Teggiano. È questo l’itinerario del progetto speciale “Grand Tour”, promosso dall’ente di cultur

a “Il Simposio delle Muse”, nell’ambito delle attività nazionali del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.

La chiusura della “Residenza artistica” è avvenuta in provincia di Salerno a Teggiano, piccolo borgo medievale, nel cuore del Vallo di Diano (quasi a confine con la Lucania),  sito Unesco, sede del Castello Macchiaroli e del Complesso rinascimentale della Pietà.

“A Teggiano ho trovato una bellezza travolgente e sobria. Un misticismo antico, silenzioso e fascinoso. Vi tornerò volentieri per sostare più a lungo. C’i sono dettagli che ho cercato di rapire ma che meritano una lenta osservazione”: dichiara il protagonista del tour, il fotografo internazionale Giuseppe Leone.

Il principale narratore per immagini della Sicilia, dei suoi paesaggi e delle sue feste (i suoi libri fotografici sono stati curati insieme con Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo e Gesualdo Bufalino) è arrivato da Ragusa per essere accompagnato in una full-immersion campana dal curatore scientifico del progetto Peppe Leone di Buonalbergo e dal patron e produttore dell’iniziativa Mario Esposito.

Una Residenza artistica che ha consentito al  fotografo di liberare tutte le sue energie, su un set a cielo aperto.

Ad accogliere il maestro della luce e la sua assistente-reporter Emanuela Alfano, per la chiusura del progetto, è stato  l’Assessore al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania Corrado Matera.

Prossimamente una pubblicazione istituzionale raccoglierà le foto più belle di questi scorci unici catturati en plen air dall’occhio enciclopedico di Leone : scorci che vanno dalla Penisola Sorrentina fino al Cilento, passando per il Parco Archeologico di Pompei e Paestum fino alle Catacombe di Napoli.

 

Il maestro Giuseppe Leone all’interno del complesso monumentale della Pietà a Teggiano

Nasce il progetto “Grand Tour”, per promuovere le bellezze della Campania

Un progetto speciale di “Residenze artistiche” per promuovere le bellezze della Campania, tra le costiere e i siti Unesco  

Napoli, 14 maggio 2019 – Nasce in Campania “Grand Tour, le Residenze dell’arte” un nuovo progetto con lo scopo di valorizzare la Campania e le sue bellezze, tramite l’arte visiva, con la direzione artistica del sannita Peppe Leone.

L’iniziativa si svolgerà dal 3 al 9 giugno prossimi e sarà dedicato al “Viaggio in Campania”, sulle orme del Grand Tour, per costruire, insieme al grande artista di fama internazionale, un mini-itinerario attraverso la Penisola Sorrentina e la Campania.

Luogo di partenza, di soggiorno e di arrivo della “residenza artistica” sarà Sorrento, passando comunque per altri siti di interesse storico-artistico tra cui alcune tappe Unesco.

Tra gli appuntamenti del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, il progetto speciale “Grand Tour, le Residenze dell’Arte” si propone come momento di riflessione sul rapporto tra l’arte ed il turismo, la cultura e il territorio, la scoperta e il viaggio.

Attraverso questa iniziativa speciale, Sorrento e la Penisola Sorrentina con i suoi centri più suggestivi (tra cui Piano di Sorrento con il borgo di Marina di Cassano e il celebre Ninfeo), guardano con orgoglio alla propria tradizione di “terra” d’approdo, tanto amata da scrittori, poeti, pittori e vedutisti dal settecento in poi.

Un tema, quello del Grand Tour, che è entrato negli snodi più importanti dell’avvento della modernità della civiltà europea. Non a caso, allora, l’importante progetto del Premio ha ottenuto anche l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, oltre a quello dell’Assessorato al turismo della Regione Campania, dell’UPI Campania e dell’Associazione “Patrimoni del Sud”, che raccoglie in rete i siti Unesco del Mezzogiorno.

La “Residenza” avrà come base il Museo Correale di Sorrento, importante casa nobiliare appartenuta ai patrizi sorrentini Alfredo e Pompeo, divenuta celebre anche per quel filone di pittura di viaggio e paesaggio noto come “Scuola di Posillipo”, i cui esponenti più importanti (Van Pitloo, Duclère, Gigante) trovano ampia espressione nelle antiche sale di via Correale. È dallo scorso anno che il Museo sorrentino, presieduto da Gaetano Mauro e diretto da Filippo Merola, ha avviato una sinergia con il patron del Premio “Penisola Sorrentina”, Mario Esposito, per ideare e realizzare una serie di eventi e di progetti culturali di qualità.

Il Grand Tour oggi, come ieri, alimenta una nuova circolazione delle idee, interessa  la formazione della coscienza civica e culturale, crea un  nuovo immaginario; entra nella evoluzione dei saperi e li contamina; veicola la conoscenza  del Mezzogiorno e del Mediterraneo, in particolare proprio dell’area geografica regionale che sarà coinvolta da questa iniziativa di Residenza artistica: Napoli, Pompei, Salerno, la Costiera Sorrentino-Amalfitana, Paestum e altri centri diventano, dunque, tappe inevitabili di nuovi circuiti culturali.

Archeologia, storia dell’arte, luoghi, immagini costruiranno il fondale magico su cui la mente e lo sguardo dell’illustre visitatore/ artista di fama nazionale, che sarà scelto ed invitato dal Simposio delle Muse, ente promotore dell’iniziativa, appunteranno la loro attenzione ammirata, offrendo e lasciando “testimonianza” di questo passaggio; “restituendo” al territorio le impressioni di una conoscenza; scrivendo una pagina importante di letteratura artistica”: così commenta Peppe Leone, responsabile del progetto di cui si aspetta di conoscere, a breve, il nome dell’artista protagonista.

 

Incontro nei giardini del Museo Correale di Sorrento, insieme a Giancarlo magalli

 

 

Lino Banfi all’Unesco: per il Premio Dino Verde “Contribuirà ad aumentare il prodotto interno della felicità”

Annunciata una new entry nel comitato promotore del riconoscimento che venne inaugurato a Piano di Sorrento dall’attore Lino Banfi, componente della Commissione Unesco. L’organizzatore del Premio: “Lino Banfi contribuirà ad aumentare il prodotto interno della Felicità”.

ROMA – Il Premio Dino Verde, sezione speciale per la tv del Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito, si prepara all’edizione 2019.

Superata la boa del primo quinquennio gli organizzatori Mario Esposito, Gustavo Verde (figlio di Dino) e l’attore Gino Rivieccio si preparano all’edizione 2019.

“Ci sarà una sorpresa: una new entry importante nel comitato promotore”, annuncia il patron della rassegna Mario Esposito.

Un riconoscimento prestigioso e portafortuna. Ad inaugurarlo fu proprio Lino Banfi, recentemente scelto dal Ministro Luigi Di Maio come componente della Commissione nazionale Unesco.

“Siamo particolarmente felici della nomina di Lino Banfi in un consesso internazionale dove necessariamente debbono confrontarsi il PIL e il PIF, ovvero il prodotto interno lordo e il prodotto interno della felicità che pure è un indicatore culturale e di benessere di una nazione. Ricordo come sulla felicità, sul sorriso, sulla capacità di divertirsi posero l’accento personalità illustri come Richard Layard o Robert Kennedy”, dichiara il patron del Premio Mario Esposito.

Lino Banfi, a Piano di Sorrento (perla della costiera sorrentina), tenne a battesimo il premio Dino Verde, una speciale sezione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®, dedicata al grande autore televisivo che ha firmato il varietà “Scanzonatissimo” (con Pandolfi, Noschese e Steni) e successi come le canzoni “Piove”, “Resta cu mme” ed altri.

Banfi ha rivelato il forte legame affettivo con Verde, l’importanza che per lui hanno da sempre rivestito i valori della famiglia, dei sentimenti, di pari passo con il successo e la notorietà:

“Questo Premio ha un valore bello, è un Premio molto importante, perché Dino Verde è stato un mio grande maestro. Abbiamo scritto insieme parecchie cose per lo spettacolo, per la radio e la televisione. Io poi ho cominciato alla radio con “Biblioteca Studio 1” dove scriveva solo lui delle straordinarie parodie. Quindi non potevo mancare ad un premio intitolato a lui, anzitutto perché Gustavo (il figlio) è mio grande amico e con cui scriviamo ancora molte cose. E poi l’altro motivo è che Esposito (ndr. Il cognome del direttore del Premio, Mario) , che non è un cognome di “Bolzeno” ma di Napoli è stato molto carino. Un martellino pneumatico, cordiale ma gentiluomo”: sono le parole del Nonno d’Italia

L’attore pugliese, fresco di nomina Unesco, ha annunciato di promuovere orecchiette e ravioli. Non dimentichiamo però il suo impegno per l’Unicef, per il valore della famiglia e il suo legame con la Campania:

“La famiglia la metto sempre al primo posto”,  dice Banfi. “E deve andare di pari passo col lavoro che fai, soprattutto quando (come nel mio caso) è un lavoro che ti piace. Una cosa mi diceva sempre Dino Verde: pensa la fortuna nostra, facciamo una cosa che ci piace e ci pagano pure! Continuiamo a farlo!  La Campania è importante per me, perché io ho cominciato la mia carriera proprio a Napoli: prima al Teatro2000, quindi al Teatro Margherita. Poi pian piano sono passato all’Ambra Jovinelli e al Volturno di Roma: è stata una grande gavetta, una esperienza che tempra”.

 

Lino Banfi a Piano di Sorrento per inaugurare il riconoscimento

Al Teatro Eliseo di Roma la presentazione del Premio Nazionale “Penisola Sorrentina”

Nell’anno del centenario l’Eliseo ospita la presentazione della 23esima edizione del Premio nazionale diretto da Mario Esposito. Alla musa di Fellini Sandra Milo verrà consegnato il premio alla carriera.

Roma, 8 ottobre 2018 – Mercoledì 10 ottobre 2018, alle ore 11, in Via Nazionale, nel foyer del Teatro Eliseo, che celebra quest’anno la stagione del centenario, si svolgerà la presentazione e la proclamazione dei vincitori della XXIII edizione del Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla RAI Radio Televisione Italiana, facente parte dell’Agenda dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale.

Il Premio, inserito nel cartello dei grandi eventi della Regione Campania, è concepito come una esposizione italiana  delle culture e si premiano attori, protagonisti ma anche filiere e prodotti dello spettacolo.

Lo spettacolo di premiazione si svolgerà al teatro delle Rose di Piano di Sorrento il 27 ottobre.

All’evento hanno aderito organismi culturali attivi nella promozione culturale sul piano internazionale, come l’Ambasciata del Giappone e la Fondazione Matera 2109 Capitale Europea della Cultura.

Alla cerimonia di proclamazione interverranno come relatori Mario Esposito, Direttore generale del Premio, Luca Barbareschi, Presidente Sezione Teatro del Premio e Direttore artistico Teatro Eliseo, Anna Prisco, Scrittrice e Vincenzo Iaccarino, Sindaco di Piano di Sorrento.

Durante l’anteprima romana sarà consegnato il Premio “Penisola Sorrentina” 2018 alla carriera a  Sandra Milo,  l’umana diva di Federico Fellini.

il premio stato fondato nel 1996 come appuntamento legato alla poesia: tra gli storici vincitori Maria Luisa Spaziani (la celebre “Volpe” del Nobel Eugenio Montale), Michele Sovente (Premio Viareggio), Giovanni Raboni ed Alberto Bevilacqua. Oggi il premio è un evento cross mediale e uno spettacolo culturale, riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri “di rilevanza nazionale ed internazionale”.

Nel palmares nomi prestigiosi come quelli di Giancarlo Giannini, Pippo Baudo, Lino Banfi, Leo Gullotta, Giancarlo Magalli e dei premi Oscar Fred Murray Abraham e Nicola Piovani.

 

 

Al Teatro Eliseo di Roma la presentazione della 23esima edizione del Premio Penisola Sorrentina: il teatro celebra quest’anno i suoi cento anni di storia

 

Mario Esposito con Giancarlo Magalli, vincitore nel 2017 della sezione Dino Verde.

 

 

Il trailer di un giovane regista per la storia del Premio Penisola Sorrentina

Napoli, 7 agosto 2018 – Da Pippo Baudo a Lino Guanciale, da Giancarlo Magalli a Barbara De Rossi: il Premio nazionale Penisola Sorrentina dà appuntamento all’edizione 2018 con un trailer in cui racconta la sua storia. Due minuti di immagini, premio dopo premio, spettacolo dopo spettacolo, da Pippo Baudo in conduzione fino alle modelle di Regina Schrecker e ai live di Bianca Atzei e Francesco Cicchella.

E, tra un’esibizione e l’altra, arrivano i superbi cammei torresi di Giuseppe Leone e Francesco Scognamiglio a suggellare le premiazioni per un riconoscimento giunto quest’anno alla ventitreesima edizione e annoverato, ormai, nell’ambito degli eventi di rilievo nazionale ed internazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Campania.

Il promo, realizzato da Exibarte communication diretta da Alberto Nigro, è stato prodotto nell’ambito dello speciale progetto cinematografico collegato alla rassegna culturale sorrentina, inserita nell’Agenda europea del patrimonio culturale curata dall’ufficio Unesco.

Nel trailer da un paesaggio surreale ed onirico, simbolo della fantasia e della creatività, si passa a una carrellata di frame  che raccontano momenti vissuti sul palco del Teatro delle Rose di Piano di Sorrento, intervallati dai disegni cinematografici di Ombretta Del Monte.

Una miscela quindi tra il cinema, l’arte, lo spettacolo e la cultura che fa di questo promo oltre che uno spot di lancio anche un racconto emozionale, con ritratti di personaggi noti come Lina Sastri, Sergio Assisi, Pippo Baudo, Lando Buzzanca, Lino Guanciale, Francesca Cavallin, Bianca Atzei,  Barbara De Rossi, Francesco Branchetti, Luca Barbareschi e Leo Gullotta.

“Il trailer mette bene in evidenza come il Premio sia dedicato alla performance e all’investigazione dell’identità culturale italiana. Non solo premiazioni quindi, ma un vero e proprio spettacolo dal vivo che racconta l’Italia della cultura”,  dichiara il patron della manifestazione Mario Esposito.

L’edizione 2018 avrà luogo a Piano di Sorrento il 27 ottobre prossimo.

 

L’Unesco inserisce nel calendario europeo dell’ “Anno del Patrimonio culturale” il Premio “Penisola Sorrentina”

Il premio nazionale diretto da Mario Esposito è stato inserito nel calendario europeo dell’ “Anno del Patrimonio culturale” dall’Ufficio Unesco del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’evento si svolgerà in diverse regioni italiane per valorizzare il patrimonio culturale italiano.

Roma, 11 luglio 2018 –  La ventitreesima edizione del Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” è stata ufficialmente inserita nel calendario italiano dell’Anno europeo dedicato al Patrimonio culturale, indetto su decisione del Parlamento europeo e del Consiglio.

A comunicarlo al direttore del Premio, Mario Esposito, è stato l’Ufficio Unesco del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

L’istituzione culturale sorrentina, di riconosciuto rilievo nazionale ed internazionale, avrà tappe a Roma, Milano, San Fele (in Basilicata) e si concluderà con un grande spettacolo-evento a Piano di Sorrento, perla della costiera e del golfo di Napoli.

Il premio entra, così, a far parte così dell’agenda italiana degli eventi più significativi e rappresentativi per celebrare il patrimonio culturale europeo: 771 su 10.150 complessivi, organizzati nei 28 Paesi UE aderenti all’ ‘Anno del Patrimonio culturale’.

Un anno per scoprire il nostro cultural heritage, in tutte le sue manifestazioni materiali, immateriali e digitali,quale espressione della diversità culturale europea ed elemento centrale del dialogo interculturale.

Dopo il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la concessione del logo di Stato, arriva ora questa ulteriore testimonianza di grandissima qualità e prestigio per le attività culturali promosse dall’ente di cultura e promozione sociale “Il Simposio delle Muse” con lo scopo di promuovere lo spettacolo, il cinema e il turismo in regione Campania oltre che scambi culturali con altre regioni italiane.

 

Parma, oggi al via il 27mo Campionato Mondiale della Pizza

Il 9-10-11 aprile ritorna a Parma “Il Campionato Mondiale della Pizza”

Parma, 9 aprile 2018 – È iniziata questa mattina a Parma, Capitale della Gastronomia dell’Unesco,  la 27ma edizione del Campionato Mondiale della Pizza, recentemente dichiarata “Patrimonio dell’Umanita’ Unesco”,  con quasi 800 concorrenti provenienti da tutto il mondo.

Il Campionato Mondiale della Pizza e’ la più importante manifestazione dedicata al piatto italiano più apprezzato nel mondo ritorna nel cuore della Food Valley italiana, cuore delle eccellenze agroalimentari del bel paese, che mai come in questi anni hanno riscosso importanti successi internazionali.

Un anno speciale questo, che vive dello straordinario entusiasmo di tutto il comparto per il recentissimo riconoscimento dell’Arte del Pizzaiuolo come Patrimonio Immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco.

Quale migliore palcoscenico per tutti i professionisti del mondo se non la 27° edizione del Campionato Mondiale della Pizza?

Per conoscere le nuovissime ricette proposte dai Pizzaioli in gara potete visitare la pagina Facebook del Campionato Mondiale della Pizza:

LE GARE DI OGGI

Dalle ore 10.30 iniziano le gare per tutte le categorie gastronomiche e le selezioni per il Trofeo Heinz Beck.

Pizza Classica
Pizza in Pala
Pizza in Teglia
Pizza Napoletana STG
Pizza senza Glutine
Pizza a Due

LE SELEZIONI DI OGGI:

Trofeo Heinz Beck in Primi Piatti in Pizzeria
Free Style


Il famoso Chef stellato Heinz Beck sara’ a Parma mercoledi’ con una nuova sfida in cui realizzerà in esclusiva internazionale una pizza stellata.

Nel pomeriggio di oggi i Pizzaioli Acrobatici verranno selezionati per le gare di Free Style di domani.

 

 

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Genova, alla mostra sui Fiamminghi scambi culturali tra Genova e Sorrento

Il direttore del Premio Penisola Sorrentina Mario Esposito, in visita ufficiale a Genova per la mostra “Van Dyck e i suoi amici: Fiamminghi a Genova 1600-1640” ospitata al Palazzo Meridiana, ha incontrato Davide e Caterina Viziano per rinnovare il patto di scambio culturale tra le due regioni.

Genova, 14 febbraio 2018 –  Dopo i lavori ed i contatti avviati alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano 2018 e il Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” fanno tappa a Genova.  Il direttore artistico della kermesse culturale di rilevanza nazionale, Mario Esposito, ha incontrato Davide e Caterina Viziano in occasione della sua visita ufficiale alla mostra “Van Dyck e i suoi amici: Fiamminghi a Genova 1600-1640” ospitata al Palazzo della Meridiana, uno dei Palazzi dei Rolli, sito Unesco di interesse per l’umanità.

Si rinnova così anche per il 2018 un patto di scambio culturale, avviato già da qualche anno tra la Campania e la Liguria attraverso le città di Genova e Sorrento, che ha visto lo scorso anno anche il coinvolgimento del Governatore della Liguria Giovanni Toti.

“Sono rimasto straordinariamente colpito dall’ importantissima mostra di rilievo internazionale “Van Dyck e i suoi amici”, curata da Anna Orlando ed organizzata da Davide e Caterina Viziano, che ringrazio per l’invito. Dopo quella di Rubens, la figura del pittore di Anversa è senza dubbio una delle più significative per il rapporto con Genova e per i particolari accordi di accostamento del  colore. Palazzo della Meridiana, mettendo in mostra opere e documenti provenienti non solo da musei pubblici, archivi di Stato, Gallerie nazionali ma anche da collezioni private nobiliari, conferma di essere un vero grande attrattore turistico, capace di far conoscere alla comunità degli addetti ai lavori e ai visitatori che arrivano a Genova da tutto il mondo alcuni autentici capolavori nascosti del italiano e non solo”, racconta il direttore del Premio “Penisola Sorrentina.

La mostra, che sarà ospitata al Palazzo della Meridiana fino al mese di giugno e che sta riscuotendo da subito un enorme successo, vuole raccontare una straordinaria e unica stagione pittorica per l’Europa.

Genova è crogiuolo di culture, emporio commerciale ma anche artistico, effervescente propulsore di bellezza.

Cinquanta le opere esposte, provenienti dai più importanti musei  italiani e collezioni private. Dopo un video iniziale, il percorso espositivo è suddiviso in quattro sezioni: “La colonia dei pittori fiamminghi in città”, “Maestri e allievi. Gli atelier fiammingo-genovesi”, “Van Dyck e l’arte del ritratto” e “Van Dyck e il sacro”.

Dipinti e disegni esemplificano al meglio la nascita di una nuova pittura che non nasce solo su committenza, ma anche al nuovo libero mercato artistico. Sono presenti anche gli artisti giunti a Genova prima di Van Dyck – come Jan Wildens di passaggio alla metà degli anni Dieci- o quelli che vi arrivano nei suoi stessi anni, come Vincenzo Malò, anch’egli allievo di Rubens, che vi approda alla metà degli anni Venti.

Tra le opere a soggetto sacro di Van Dyck in mostra alla Meridiana  si segnalano “Il Crocefisso” del Museo di Palazzo Reale e lo straordinario prestito della “Sacra Famiglia con sant’Elisabetta e San Giovannino” dalla Galleria Sabauda di Torino.

“Con la visita a Genova alla mostra di Van Dyck e i suoi amici da parte di Mario Esposito si è rinsaldata l’amicizia fra Palazzo della Meridiana e la Penisola Sorrentinaha commentato il presidente del Palazzo Meridiana Davide Viziano.

 

Vittorio Sgarbi durante la visita alla mostra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’organizzatrice della mostra “Van Dyck e i suoi amici” Caterina Viziano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra le opere in mostra anche lo straordinario prestito della “Sacra Famiglia con sant’Elisabetta e San Giovannino” dalla Galleria Sabauda di Torino.

 

 

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