La Carta di Sorrento: venti principi per l’innovazione culturale ed economica

Reso pubblica ” La Carta di Sorrento”, il manifesto ideato per i 25 anni del Premio “Penisola Sorrentina”, al fine di favorire una visione olistica di Ambiente Turismo e Cultura. Proposti anche incentivazioni e premi fiscali a favore del mondo dell’audiovisivo

Sorrento, 2 novembre 2020 – La “Carta di Sorrento” è il manifesto realizzato per i venticinque anni del Premio “Penisola Sorrentina”, da un’idea del patron Mario Esposito e del giurista Luigi Cerciello Renna che ne è stato il redattore.

Il documento è stato presentato recentemente al Comune di Sorrento nel corso dei lavori della 25a edizione del Premio dedicato all’audiovisivo.

Alla cerimonia di presentazione hanno partecipato, in presenza e da remoto, anche rappresentanti istituzionali governativi e regionali, tra cui il Sottosegretario ai beni e attività culturali Anna Laura Orrico, il Consigliere per gli Affari Istituzionali del Ministro Franceschini, Giampaolo D’Andrea, il Direttore generale per le Politiche Culturali ed il Turismo della Regione Campania Rosanna Romano, il Sindaco di Sorrento Massimo Coppola.

La Carta di Sorrento intende porsi come strumento di supporto a strategie e scelte di Legislatore e Decisore pubblico al fine di favorire, in una visione olistica di Ambiente Turismo e Cultura, la transizione verso un nuovo corso che leghi l’attesissima svolta ‘green’ del sistema Paese al patrimonio materiale e immateriale che fa dell’Italia la nazione ambasciatrice nel mondo della Bellezza, che il documento auspica trovi riconoscimento quale valore identitario nazionale nell’ordinamento statale e locale.

La Carta sollecita un Patto per il Suolo che sancisca l’impegno della società civile per il contenimento dell’uso sregolato del suolo come l’architrave delle politiche di adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici. E chiede un ruolo rilevante dell’Italia nell’azione della comunità internazionale contro il “Green Grabbing” quale moderna forma di aggressione al diritto al cibo e alla terra che spetta a ogni popolo. La Carta evidenzia poi la rilevanza dell’Acqua nell’economia circolare. Il Documento chiede altresì un cambio di rotta alle istituzioni scientifiche affinché, nel comunicare rischi sanitari e ambientali, si ritengano responsabili anche e soprattutto di quel che i cittadini comprendono.

La Carta poi promuove un sistema di tutela pubblica allargata, per il quale la bonificazione dei siti contaminati e la riqualificazione territoriale siano demandate anche alle Società a controllo e partecipazione pubblica del settore ambientale ed energetico. Prioritario e cruciale – per il manifesto- si rivela l’impegno pubblico e privato per il futuro sostenibile del Turismo delle zone costiere come pure strategie politiche e socio-economiche su ogni scala che privilegino pratiche, iniziative e progetti di Turismo Etico e Consapevole al fine di favorire una visione umanistica che leghi l’esperienza turistica alla tutela ambientale dei territori ospitanti e alla promozione di valori e tradizioni delle comunità locali.

La storia chiede al comparto turistico italiano di ripensarsi, nel solco di una narrativa che non sia circoscritta alla meta di destinazione ma ancorata anche a capacità di adattamento e reattività del settore rispetto alle esigenze e istanze del tempo, nonché di una offerta modellata in funzione dell’utenza nazionale. L’industria e gli operatori devono tornare a parlare del Bel Paese agli italiani.

Altresì, per la Carta, in particolare, il Cinema, l’Audiovisivo e il Teatro, nel testimoniare e preservare il patrimonio identitario materiale e immateriale del Paese, identificano settori fondamentali per la crescita del Sistema Paese. Il manifesto infine evidenzia come il cittadino abbia diritto ad una rendicontazione dettagliata, trasparente e di pronta reperibilità della destinazione del gettito da imposta di soggiorno operata dai Comuni.

L’immagine artistica del manifesto è stata sintetizzata in un concept di poesia visiva dal sannita Giuseppe Leone con il giornalista Roberto Napoletano.

LA CARTA DI SORRENTO: ECCO IL MANIFESTO PER IL FUTURO SOSTENIBILE DELL’ITALIA E DEI BORGHI DELLA BELLEZZA.

Premessa
L’Ambiente e il Turismo sono le pietre angolari del Sistema Paese presente e futuro.
Si impone la fondamentale transizione dalla tradizione di pensiero e prassi consolidatasi sino ad oggi,
ispirata a parametri tecno-economici e incentrata sul vaglio della cagione antropologica dell’annosa crisi
ecologica, ad un nuovo corso culturale che favorisca e valorizzi la radice umana dell’attesa svolta
ambientale, evidenziandone il legame indissolubile con il patrimonio materiale e immateriale che fa
dell’Italia la nazione ambasciatrice della Bellezza nel mondo.

Punti programmatici

1. L’Italia rappresenta una straordinaria apologia della Bellezza, intendendo per questa l’insieme dei
caratteri agroambientali, paesaggistici, architettonici, artistici e demoetnoantropologici che determinano
l’unicità del Paese nel mondo e fondano la sua reputazione internazionale. In tal solco, si auspicano e
sollecitano interventi normativi che introducano nell’Ordinamento statale e locale il riconoscimento
della Bellezza quale valore identitario nazionale.

2. Il fondamentale obiettivo della neutralità climatica, che si sostanzia nel raggiungimento della condizione  di equilibrio tra emissioni di gas a effetto serra e assorbimento del carbonio, impone una seria e diffusa presa di coscienza delle nefaste ricadute della perdita di suolo naturale, agricolo e seminaturale. Urgono  interventi normativi e azioni di governance pubblica che consentano la drastica riduzione dei fenomeni di  disordinata artificializzazione dei territori cagionati dalle sfrenate dinamiche insediative e infrastrutturali degli ultimi decenni. In tal solco, si pone come ineludibile un Patto per il Suolo, che sancisca l’impegno di ogni componente della società civile ad assumere il contenimento dell’uso sregolato del suolo come l’architrave di politiche e strategie di adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici.

3.  È di assoluta rilevanza il ruolo dell’Acqua nell’economia circolare. Non può esistere alcun modello di
crescita autenticamente sostenibile e competitivo che non preveda e assicuri la concreta incentivazione
delle pratiche circolari di riutilizzo e recupero delle risorse idriche.

4. Il pianeta è attraversato dal controverso fenomeno del “Green Grabbing”, vale a dire la massiccia corsa all’accaparramento del patrimonio agroambientale delle regioni del Sud del globo da parte di grandi Paesi sviluppati e aziende multinazionali, che, attraverso cospicui investimenti fondiari esteri, riescono ad appropriarsi delle risorse alimentari ed energetiche delle nazioni povere o in via di sviluppo. La comunità mondiale – dalle istituzioni internazionali agli Stati singoli – è chiamata ad una presa di posizione contro le moderne forme di aggressione al diritto al cibo e alla terra che spetta a ogni popolo, promuovendo interventi, strumenti e meccanismi di regolamentazione sovranazionale che, nel garantire la trasparenza di schemi e pratiche contrattuali, tutelino le comunità locali e gli equilibri ambientali dei Paesi cedenti. Si auspica e si sollecita un importante ruolo in tal senso da parte dell’Italia.

5.Occorre promuovere l’istituzionalizzazione e il rafforzamento di strumenti e pratiche di democrazia
ambientale di prossimità che consentano ai cittadini, in ordine alla loro partecipazione ai pubblici
processi decisionali, la transizione dal diritto a sapere (‘right to know’) al ‘diritto ad avere voce in
capitolo’ (‘right to have a say’)

6. Nella vita del Paese assurge a tema centrale e delicato quello della comunicazione dei rischi ambientali e sanitari da parte delle istituzioni scientifiche: occorre un cambio di rotta così che queste ultime si ritengano responsabili non soltanto della conformità delle informazioni elaborate e diramate, ma anche e soprattutto di quel che i cittadini comprendono.

7. Il territorio nazionale è diffusamente contrassegnato da aree gravemente inquinate. In aderenza al moderno “principio dell’azione ambientale”, il primario e inderogabile obiettivo della salvaguardia del diritto umano alla salute e all’ambiente salubre rende necessario un sistema di tutela pubblica allargata, per il quale le diverse attività per la bonificazione dei siti contaminati e la riqualificazione territoriale siano demandate anche alle Società a controllo e partecipazione pubblica del settore ambientale ed energetico, che valorizzerebbero e utilizzerebbero a tale scopo le significative strutture, risorse e competenze sviluppate.

8. Il diritto all’energia va assunto come diritto primario dell’individuo alla stregua di altri quali assistenza
sanitaria o istruzione. In Italia e nel resto del mondo decine di milioni di persone sono colpite da povertà energetica, intesa come l’incapacità di far fronte al proprio fabbisogno di beni e servizi energetici. Urgono politiche strutturali di sostegno alle famiglie energeticamente incapienti, superando l’odierno sistema pubblico di misure meramente transitorie.

9. L’assuefazione amministrativa all’agire d’urgenza si rivela un perverso dato strutturale di enti e
soggetti pubblici territoriali chiamati a gestire questioni ed emergenze ambientali. Ad essi si impone il
superamento della carenza di programmazione e analisi che persiste storicamente su scala locale.

10. L’attuale sistema di trasporto pubblico locale mortifica la dignità umana. La lunga e complessa
transizione verso forme di mobilità urbana a basso impatto ambientale e altamente tecnologiche non deve distogliere il decisore pubblico dalla stringente urgenza di interventi mirati ad assicurare e ripristinare nel settore la centralità dell’uomo, del benessere e della sicurezza di ciascun individuo.

11. La Bellezza dei piccoli Comuni e Borghi d’Italia, legata a natura incontaminata, patrimonio agroambientale e qualità paesaggistica di questi, non deve marginalizzare l’atavica lacunosità di investimenti e interventi infrastrutturali che scontano le fasce interne e le aree di montagna e vallive e più in generale le zone colpite da spopolamento, in cui ricade giustappunto gran parte delle località ad elevata valenza estetica.

12. La tutela, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale rappresentano un ambito
inscindibile di intervento pubblico e richiedono un’azione di governance unitaria. Si rende dunque
necessario un approccio olistico che spinga a superare l’odierno impianto normativo, che ha originato una inefficace separazione delle competenze istituzionali e il farraginoso pluralismo degli enti pubblici a vario titolo coinvolti.

13. La Biodiversità riveste un ruolo fondamentale nell’Economia del Turismo: nel sentire comune e
nell’agire pubblico devono essere adeguatamente integrati i benefici e i vantaggi di competitività associati alla conservazione di habitat e specie e all’uso sostenibile della natura, da assumere come obiettivi per massimizzare l’attrattività e la fruibilità delle mete turistiche del Paese.

14.Prioritario e cruciale si rivela l’impegno pubblico e privato per il futuro sostenibile del Turismo delle
zone costiere: capace come pochi di generare reddito e crescita economica, è un comparto che richiede
azioni di forte sostegno e valorizzazione in costanza di contenimento della pressione esercitata
sull’ambiente.

15. Occorrono strategie politiche e socio-economiche su ogni scala che privilegino pratiche, iniziative e
progetti di Turismo Etico e Consapevole al fine di favorire una generale conversione ad una visione
umanistica che leghi l’esperienza turistica alla tutela ambientale dei territori ospitanti e alla promozione di valori e tradizioni delle comunità locali.

16. La storia chiede al comparto turistico italiano di ripensarsi, nel solco di una narrativa che non sia
circoscritta alla meta di destinazione ma ancorata anche a capacità di adattamento e reattività del settore
rispetto alle esigenze e istanze del tempo, nonché di una offerta modellata in funzione dell’utenza
nazionale. L’industria e gli operatori devono tornare a parlare del Bel Paese agli italiani.

17. Le attività culturali e creative vanno riconosciute, salvaguardate e promosse come filiere di sviluppo
economico e occupazionale, di inclusione e coesione sociale: in particolare, il Cinema, l’Audiovisivo e il
Teatro, nel testimoniare e preservare il patrimonio identitario materiale e immateriale del Paese,
identificano settori fondamentali per la crescita del Sistema Paese.

18. Allo scopo di incentivare la frequentazione di teatri, cinema, musei, spettacoli, eventi dedicati
all’audiovisivo nonché l’acquisto di materiale narrativo e divulgativo, è necessaria l’adozione di politiche di defiscalizzazione delle spese delle famiglie italiane in ambito culturale e creativo. Nel contempo,
occorre introdurre sistemi di premialità fiscale riferiti a investimenti e interventi delle imprese
turistico-alberghiere finalizzati alla riqualificazione e rigenerazione dei territori ove esse insistono.

19. Il cittadino ha diritto ad una rendicontazione dettagliata, trasparente e di pronta reperibilità della
destinazione del gettito da imposta di soggiorno operata dai Comuni, le cui comunicazioni e
informazioni pubbliche sono ad oggi tese unicamente a riportare norme e regolamenti di riferimento e a
illustrare gli oneri in capo alle strutture turistiche ricettive e i vademecum per i turisti.

20. I programmi pubblici di educazione e formazione tesi a diffondere una moderna coscienza agroambientale devono contenere il forte richiamo e tendere ad una importante sensibilizzazione sul moderno tema della acclarata capacità dell’Ambiente di trasformare l’espressione del DNA umano con ricadute sulla progenie, attesa la trasmissibilità transgenerazionale delle modifiche causate nell’individuo dall’interazione di quest’ultimo con l’ambiente in cui vive.

Per saperne di più sul Premio Penisola Sorrentina è a disposizione il sito internet www.premiopenisolasorrentina.com.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Residenze dell’arte”, dalla Campania al Parco del Pollino la promozione dei territori parte dalla cultura

Sicilia, Campania e Basilicata protagoniste dello speciale format culturale ideato da Mario Esposito e Giuseppe Leone per la promozione dei sistemi territoriali…

Napoli, 26 agosto 2019 – Il format di promozione territoriale “Le Residenze dell’arte”, ideato nell’ambito delle attività nazionali del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, con il coordinamento di Mario Esposito e dell’artista beneventano Giuseppe Leone arriva in Basilicata.

A Rotonda, piccolo comune della Basilicata ai confini con la Calabria (sede del Parco del Pollino), su invito dell’Amministrazione comunale verrà, infatti, presentato il modello vincente di “Residenze artistiche” avviato quest’anno in Campania per impulso dell’ente di cultura e promozione sociale “Il Simposio delle Muse”.

Saranno altresì illustrati i risultati positivi conseguiti nelle diverse fasi ed azioni esecutive del progetto, diretto artisticamente da Giuseppe Leone, docente emerito di tecniche e tecnologie della pittura nonché membro esecutivo del prestigioso ente di cultura, che ha sede a Piano di Sorrento e che ha ottenuto il riconoscimento dal Parlamento Europeo e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il piano di marketing culturale messo in piedi da Mario Esposito per la regione Campania mostra di superare i confini locali e territoriali, attirando su di sé l’attenzione di altre regioni e di altre comunità sociali, economiche e produttive, in particolare del Sud Italia.

In estate scorsa è stata suggellata una collaborazione con la regione siciliana, concretizzatasi in un soggiorno a Sorrento con scambio culturale e premiazione del fotografo ragusano internazionale Giuseppe Leone.

Il maestro (autore di libri narrativi con Camilleri, Bufalino, Consolo e altri) ha visitato alcuni dei luoghi culturali più suggestivi del territorio campano (Sorrento, Pompei, Paestum, Napoli, Teggiano) creando  un progetto artistico-fotografico denominato “Grand Tour”, progetto che ha visto la sinergia di operatori istituzionali qualificati: l’Assessore al turismo della Regione Campania Corrado Matera, il direttore generale delle politiche turistiche e culturali della Regione Campania Rosanna Romano, la curatrice di grandi mostre Tiziana Rocco, il presidente dell’Associazione Patrimoni del Sud Unesco Ciro Castaldo, il Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo e il rappresentante dell’Ordine dei giornalisti della Campania Giovanni Russo, solo per citarne alcuni

A fine luglio, poi, il sannita Giuseppe Leone ha proseguito l’esplorazione di questo modello di “residenza artistica” del Premio nel borgo sannita di Guardia Sanframondi, in occasione della storica rassegna “Vinalia”, che ha registrato miglia di visitatori, orientando il progetto al mondo persiano e ai rapporti con l’Occidente dietro il filo concettuale denominato:“ Canto della durata”.

Attraverso questo processo di residenze artistichecommenta il direttore artistico originario di Buonalbergo Giuseppe Leone- l’arte diventa strumento in grado di raccogliere, immagazzinare, comprendere e valorizzare i diversi dati del territorio, fondando autentiche azioni di marketing  sulla conoscenza esatta del patrimonio culturale. In tal modo si costruiscono modelli  in grado di apportare vantaggi competitivi in termini di offerta turistica e di valorizzazione delle aree interne”.

L’arte quindi impiega proficuamente gli stimoli provenienti dall’ambiente socio-economico e veicola messaggi di lunga durata, in grado di incidere su una strategia relazionale che posizioni il luogo geografico, convertendolo in luogo culturale e trasformando i contatti occasionali in relazioni di lungo periodo.

Il format  campano “Le Residenze dell’Arte” del Premio Arturo Esposito sarà quindi  trapiantato, a breve, in questa zona a cavallo tra la Basilicata e la Calabria.

I modelli di gestione, gli strumenti operativi, le buone pratiche intraprese in Campania e le possibilità programmatiche future saranno oggetto di una articolata relazione all’interno di una tavola rotonda sui temi dell’agricoltura, del turismo e del benessere culturale che si svolgerà  nel piccolo comune lucano al pomeriggio del prossimo 30 agosto nella centralissima piazza Vittorio Emanuele.

Tra i protagonisti dell’evento – oltre Leone ed Esposito-  ci saranno significativi rappresentanti istituzionali tra cui i sindaci di Rotonda Rocco Bruno e di San Fele Donato Sperduto, il coordinatore della Rete Antenna Pon Regione Puglia e Basilicata Michele Lastilla, il vicepresidente Euro idees Roma-Bruxelles Emanuiele Daluiso e gli assessori regionali  della Basilicata alle attività produttive e all’agricoltura Francesco Cupparo e Francesco Fanelli.

 

 

 

Pubblica Amministrazione, per risparmiare arriva il VOIP

Roma, 6 febbraio 2018 – Per un maggior risparmio ed una migliore gestione dei costi nelle comunicazioni telefoniche la Pubblica Amministrazione italiana sceglie la telefonia VoIP.

Una soluzione innovativa e unica sul mercato, targata TelcaVoIP International, finora già adottata anche da diverse realtà italiane quali Veneto Soluzioni, Sos Travel.com, Aviation Services, Safa-Bag, Acca Software, e che consiste in un “brokeraggio” diretto del traffico telefonico in tempo reale.

Una delle ultime innovazioni offerte dalle più moderne aziende di telecomunicazioni VoIP.

Di fatto si tratta di un portale al quale sono connesse le cosìddette “Terminazioni A-Z” di vari paesi, ovvero i paesi dove si “pesca” il traffico telefonico da utilizzare poi nella propria organizzazione/ufficio.

Basta riflettere, ad esempio, sul perché quando si telefona a Vodafone, Tim, e 3 gli operatori rispondono da paesi come Romania, Albania, Bulgaria, Moldova.

Il motivo è che le connessioni telefoniche IP VoIP su questi paesi esteri costano 1/10 rispetto all’Italia.

Una innovazione che la TelcaVoIP porta da oggi anche alla PA italiana, oltre che nelle imprese e case degli italiani.

All’interno del portale si potranno creare a piacimento e gratuitamente le connessioni telefoniche per i propri uffici o dipendenti, utilizzando i costi della telefonia dei paesi dove questa costa meno.

Un servizio che non prevede bollette e contratti, basta infatti una connessione internet, inserire nel proprio centralino VoIP le credenziali di accesso eseguire la “ricarica telefonica” all’interno del portale e poi  utilizzare il servizio.

I server ed i software di TelcaVoIP si occuperanno, in real time, di monitorare e garantire all’utilizzatore il miglior prezzo per la telefonata che il cliente sta effettuando in quel preciso istante.

TelcaVoIP ha inoltre prestato particolare attenzione nel prevedere un servizio di backup automatico delle connessioni verso i collettori internazionali di traffico telefonico, garantendo un fail over su ben 3 livelli.

I vantaggi di una soluzione così innovativa, sono davvero da non perdere e si possono riassumere in questi punti:

  1. Canali voce in uscita illimitati
  2. Nessun canone per i canali voce e costo delle telefonate non paragonabili con altri servizi
  3. Costo delle telefonate centralizzato per tutta la struttura/ente
  4. Suddivisione e controllo delle chiamate per ufficio/dipartimento/singolo dipendente
  5. Gestione automatica anche da smartphone o da pc

Una soluzione questa che garantisce un risparmio di costi anche dell’ 85% rispetto alle tradizionali soluzioni di telefonia proposte, e che in un ottica di modernizzazione e risparmio sopratutto nella pubblica amministrazione Italiana, dovrebbe assolutamente essere adottata.

Gastronomia, a TV2000 il Premio “Penisola Sorrentina” per la migliore trasmissione gastronomica

La televisione della Conferenza Episcopale Italiana si aggiudica il prestigioso premio per la migliore trasmissione gastronomica dedicata alle famiglie ed ai prodotti dei territori…. 

Roma, 3 ottobre 2017 – Il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” per la sezione dedicata alla gastronomia è stato assegnato alla trasmissione di Tv2000 ‘Quel che passa il convento’.

Il programma televisivo gastronomico prevede, ogni giorno, la preparazione di ricette poco costose e legate ai costumi regionali con l’utilizzo di ingredienti semplici.

Condotta da Virginia Conti e dal cistercense don Domenico De Stradis, la trasmissione va in onda dal lunedì al venerdì su TV2000, l’emittente cattolica della Conferenza Episcopale Italiana.

Il programma è stato selezionato come format di intrattenimento che coniuga i temi della territorialità, della famiglia e della cultura sociale e cattolica.

La premiazione avverrà sabato 28 ottobre.

Entusiasmo per il riconoscimento sono stati espressi dal direttore di Tv2000 Paolo Ruffini e l’autrice del programma premiato, Marina Pizzi.

 

Caos Catalogna: “Fatti mai visti nelle democrazie occidentali da decenni”

Roma, 21 settembre 2017 –  Dopo le frizioni degli ultimi giorni tra il governo di Madrid e quello di Barcellona a proposito del referendum del prossimo 1 di ottobre sull’indipendenza della regione, oggi il livello dello scontro si è impennato vertiginosamente, con un atto di forza da parte del governo spagnolo che sta portando il caos nella regione.

La mattina di mercoledì 20 settembre la polizia spagnola ha fatto irruzione in varie sedi istituzionali delle autorità catalane, sequestrando schede elettorali per il referendum dell’ 1 di ottobre e traendo in arresto in totale 14 persone, tutti esponenti di alto livello del Governo catalano, tra cui anche Oriol Junqueras, vicepresidente della Generalitat e consigliere economico.

“Stanno accadendo cose mai viste da decenni nelle democrazie occidentali” ha dichiarato Junqueras al giornale ‘La Vanguardia‘  .

Nel pomeriggio la Guardia Civil ha tentato un’irruzione anche nella sede del partito indipendentista radicale della CUP, che però ha denunciato sui social l’aggressione (a quanto pare, senza un preciso mandato) ottenendo una immediata risposta di cittadini che in centinaia si sono ammassati fuori dalla sua sede, riuscendo infine a far ritirare la polizia.

Nel pomeriggio il raggruppamento indipendentista trasversale “Assemblea de Catalunya” ha convocato una manifestazione in reazione ai fatti della giornata.
Ma quali sono le ragioni che hanno portato all’accendersi dello scontro?
Cosa cova negli animi dei catalani di oggi, così accesi sul tema dell’indipendenza?
A spiegarcelo il libro ‘Catalogna indipendente. Le ragioni di una battaglia’ edito in Italia da manifestolibri (bit.ly/catalognaindipendente), che tenta di far arrivare al pubblico italiano storia, ragioni e rivendicazioni degli indipendentisti.
Il volume, presenta una raccolta di testi della sinistra indipendentista, riunita a vario titolo attorno al partito Candidatura d’Unidad Popular (CUP).

Attivisti giovani e meno giovani illustrano la storia e le motivazioni di una convinzione che sta infiammando gli animi di una regione che è rimasta a lungo sconosciuta ai loro vicini europei.

Il libro è introdotto da Marco Grispigni, studioso di storia contemporanea ed esperto di questioni iberiche.

Per la scheda del libro visitare il sito internet http://bit.ly/catalognaindipendente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Contatti stampa:

Per informazioni e anteprima del volume,

Riccardo Antoniucci
+39 340 7642693
ufficiostampa@manifestolibri.it

 

U.Di.Con.: “Tagli alle Province un enorme pericolo per i cittadini”

Roma, 21 giugno 2017 – L’Udicon, l’unione per la difesa dei consumatori, interviene a seguito delle dichiarazioni rilasciate in queste ore dal Presidente Nazionale dell’Upi, Achille Variati, che hanno destato molta preoccupazione.

Una vera e propria rottura tra Stato e Province che potrebbe generare dei seri problemi.

Prima di arrivare a tale epilogo è necessario fare qualcosa di concreto ed in maniera rapida.

È arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità – dichiara il Presidente Nazionale U.Di.Con., Denis Nesci – le Province sono chiaramente in difficoltà, visti i tagli statali addirittura in aumento. La Costituzione parla di aiutare i servizi locali, non di affossarli.” – continua Nesci.

È inaccettabile continuare a rimanere in questa situazione, le strade così come le scuole non possono essere minimamente un pericolo per la vita dei cittadini, ad oggi le Province non hanno abbastanza risorse, lo Stato deve prendere  in mano la situazione”.

 

Negli ultimi anni si sono verificati numerosi incidenti sulle strade e nelle scuole, mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini e in più di un’occasione è stata addossata la colpa alle Province, – continua il Presidente Nesci – ed è necessario arrivare ad un accordo affinchè ci sia un’inversione di tendenza.

È infatti indispensabile stanziare fondi per la manutenzione preventiva delle strade e degli istituti scolastici, condividiamo le perplessità espresse dal Presidente Variati ma allo stesso tempo siamo convinti che per raggiungere un risultato bisogna porsi con un atteggiamento di apertura al dialogo, solo così potranno essere trovate delle soluzioni a vantaggio dei cittadini” conclude il presidente dell’U.Di.Con.

 

Vincenzo De Luca fa il punto sul programma elettorale

Pescara, 14 marzo 2017 – Vincenzo De Luca fa il punto sul suo programma elettorale su PromiseChecking.it che passa al vaglio il programma elettorale del presidente della Regione Campania,  pubblicando un’analisi sistematica dello stato di attuazione delle promesse fatte in sede elettorale.

A commentare l’operato del governo regionale, il presidente stesso, in un’articolata intervista scritta, Massimo Grimaldi, presidente Gruppo “Caldoro Presidente” Campania, e il gruppo consiliare PD Campania.

Nel suo ricco contributo, Vincenzo De Luca riporta un’elenco dei molti  impegni presi in campagna elettorale che posso considerarsi mantenuti, come l’attuazione del piano di incentivi alle imprese che assumono nel territorio regionale; la programmazione di fondi per il piano di formazionelavoro per ex percettori di ammortizzatori sociali privi di reddito; l’approvazione del nuovo piano ospedaliero; l’istituzione dello Sportello Unico Regionale per le Attività Produttive; l’approvazione del programma “Scuola viva”, finalizzato a rafforzare la relazione tra scuola, territorio, imprese e cittadini.

L’analisi dell’operato del governo regionale effettuato da PromiseChecking.it tramite l’acquisizione di interviste testuali o telefoniche riguarda la totalità degli ambiti d’intervento del governo, dalle politiche del lavoro alla Sanità, dalle tematiche ambientali ai temi dei trasporti e del turismo.

PromiseChecking.it analizza programmi e promesse elettorali dei presidenti regionali, riportando le posizioni di governo e opposizione: “Non vogliamo esagerare l’importanza del programma elettorale, poiché, nel momento della sua attuazione, la politica deve tener conto di variabili, contingenze, emergenze che possono alterare le priorità attuative. Tuttavia, la ‘promessa’ resta una credibile base di confronto e dialogo tra l’eletto e gli elettori e un elemento imprescindibile della responsabilità dell’amministratore pubblico”, afferma Silvio Maresca, ideatore del progetto PromiseChecking.it e presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Etipublica (già on-line con la testata di dibattito pubblico Pro\Versi).
Per maggiori informazioni visiti il sito: www.promisechecking.it o le pagine Facebook (https://www.facebook.com/iproversi) o Twitter (twitter.com/iproversi).

 

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Vincenzo De Luca, programma elettorale: a che punto siamo?

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Chiamparino ha mantenuto le promesse elettorali?

Torino, 7 marzo 2017 – Sergio Chiamparino ha mantenuto le promesse elettorali? Il programma elettorale del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, è stato passato al vaglio dalla piattaforma PromiseChecking.it, che ha pubblicato un’analisi sistematica dello stato di attuazione delle promesse fatte in sede elettorale.

A commentare l’operato del governo regionale di questi tre anni, il presidente stesso, in un’articolata intervista scritta, Marco Grimaldi, presidente del gruppo consiliare Sel-Si Piemonte e i gruppi consiliari d’opposizione, Movimento 5 Stelle Piemonte e Forza Italia Piemonte.

Nel suo ricco contributo, Sergio Chiamparino commenta molti degli impegni presi in campagna elettorale, che possono considerarsi mantenuti, come l’approvazione in Consiglio regionale del taglio degli stipendi dei consiglieri regionali; l’uscita dal piano di rientro dal debito sanitario; gli investimenti sull’apprendistato, per il quale la Regione Piemonte, prima in Italia, ha siglato un protocollo d’intesa con sindacati, parti sociali, università e Ufficio scolastico regionale; l’assegnazione di fondi per l’aiuto alla locazione e per i locatari degli alloggi sociali; la predisposizione del Piano Paesaggistico regionale; le diverse iniziative in ambito culturale, come l’organizzazione degli “Stati Generali della cultura”.

Il confronto tra le opinioni dei politici intervenuti sul sito PromiseChecking.it tramite interviste testuali o telefoniche riguarda la totalità degli ambiti d’intervento del governo, dalle politiche del lavoro alla Sanità, dalle tematiche ambientali agli interventi in ambito turistico.

Promise Checking analizza programmi e promesse elettorali dei presidenti regionali, riportando le posizioni di governo e opposizione:

Non vogliamo esagerare l’importanza del programma elettorale, poiché, nel momento della sua attuazione, la politica deve tener conto di variabili, contingenze, emergenze che possono alterare le priorità attuative. Tuttavia, la ‘promessa’ resta una credibile base di confronto e dialogo tra l’eletto e gli elettori e un elemento imprescindibile della responsabilità dell’amministratore pubblico”, afferma Silvio Maresca, ideatore del progetto Promise Checking e presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Etipublica, già on-line con la testata di dibattito pubblico Pro\Versi.it.

Per approfondire l’analisi sul lavoro di Chiamparino basta visitare il sito di Promise Checking all’indirizzo www.promisechecking.it ed i canali social  www.facebook.com/iproversi e twitter.com/iproversi .

 

 

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Sergio Chiamparino: Foto di libero utilizzo, tratta da Wikipedia

 

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