Roma, 21 settembre 2017 – Dopo le frizioni degli ultimi giorni tra il governo di Madrid e quello di Barcellona a proposito del referendum del prossimo 1 di ottobre sull’indipendenza della regione, oggi il livello dello scontro si è impennato vertiginosamente, con un atto di forza da parte del governo spagnolo che sta portando il caos nella regione.
La mattina di mercoledì 20 settembre la polizia spagnola ha fatto irruzione in varie sedi istituzionali delle autorità catalane, sequestrando schede elettorali per il referendum dell’ 1 di ottobre e traendo in arresto in totale 14 persone, tutti esponenti di alto livello del Governo catalano, tra cui anche Oriol Junqueras, vicepresidente della Generalitat e consigliere economico.
“Stanno accadendo cose mai viste da decenni nelle democrazie occidentali” ha dichiarato Junqueras al giornale ‘La Vanguardia‘ .
Nel pomeriggio la Guardia Civil ha tentato un’irruzione anche nella sede del partito indipendentista radicale della CUP, che però ha denunciato sui social l’aggressione (a quanto pare, senza un preciso mandato) ottenendo una immediata risposta di cittadini che in centinaia si sono ammassati fuori dalla sua sede, riuscendo infine a far ritirare la polizia.
Attivisti giovani e meno giovani illustrano la storia e le motivazioni di una convinzione che sta infiammando gli animi di una regione che è rimasta a lungo sconosciuta ai loro vicini europei.
Il libro è introdotto da Marco Grispigni, studioso di storia contemporanea ed esperto di questioni iberiche.
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