Bufale e censura: come tutelare la corretta informazione?

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Pescara, 15 giugno 2017 – La piattaforma di dibattito pubblico ProVersi.it ha pubblicato oggi un testo di approfondimento su un tema del quale si discute molto nell’era dei mezzi di comunicazione di massa, con cui tutti ci confrontiamo come lettori, utenti del web o professionisti dell’informazione: la diffusione delle cosiddette bufale, ovvero le notizie false, e la necessità o meno di porre un limite alla loro diffusione, soprattutto in rete.

Se è facile essere d’accordo sull’auspicabilità di uno strumento – tecnico o normativo – affidabile in grado di identificare notizie false e tutelare in tal modo tanto la corretta informazione quanto la satira, è altrettanto facile credere che ciò possa portare una sorta di censura.

Su quest’ultimo argomento, se da un lato in molti sostengono che la censura sia l’unico modo per distinguere le notizie false da quelle vere, dall’altra in molti affermano che ogni tentativo di censura rischia di diventare piuttosto un bavaglio alla libera informazione e alla libera espressione.

Altro tema approfondito nel testo Pro\Versi è quello delle post-verità, termine che indica come l’opinione pubblica si lasci influenzare più dalle notizie che fanno appello a emozione e convinzione personale piuttosto che dai fatti oggettivi.

In questo ambito, le notizie false, secondo alcuni, giocano un ruolo fondamentale e sono potenzialmente dannose, mentre, secondo il parere di altri, sono assolutamente ininfluenti.

Per leggere la discussione completa basta recarsi alla pagina  www.proversi.it/discussioni/pro-contro/150-censura-delle-bufale 
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Legittima difesa: Giusto l’uso delle armi?

Pescara, 9 maggio 2017 – La piattaforma di dibattito Proversi.it ha pubblica oggi un testo di approfondimento su un argomento di grande attualità, la legittima difesa attraverso l’uso delle armi.

Il dibattito è acceso in Italia, soprattutto dopo l’approvazione, del 4 maggio, alla Camera dei deputati del nuovo ddl.

Il disegno di legge con 225 voti favorevoli, 166 contrari e 11 astenuti, è passato al Senato, lasciandosi dietro parecchi dubbi e perplessità.

Sinistra Italiana, Mdp e M5s si sono detti contrari alle modifiche che mirano ad aumentare l’uso delle armi, mentre Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno fatto opposizione perché il ddl non garantirebbe la giusta possibilità di difesa per i cittadini.

Anche Matteo Renzi, all’indomani del voto alla Camera, ha espresso la propria contrarietà alla proposta, ritenuta poco chiara.

Più in generale, la questione riguardante l’uso di armi per legittima difesa è una tema molto dibattuto nell’ambito della sicurezza nazionale.

In particolare, si discute se la difesa personale vada sempre e comunque considerata legittima nei casi in cui viene invasa la proprietà privata o viene minata la sicurezza dei propri cari o se piuttosto i casi vadano distinti e valutati singolarmente dai giudici.

Un altro argomento riguarda gli effetti sulla popolazione: legittimare sempre e comunque l’uso delle armi da fuoco per la difesa personale potrebbe incrementare l’accadimento di episodi violenti oppure aumenterebbe il livello di sicurezza?

Per saperne di più e partecipare alla discussione basta recarsi alla pagina www.proversi.it/discussioni/pro-contro/144-legittima-difesa-uso-delle-armi | www.proversi.it , alla pagina Facebook www.facebook.com/iproversiProfilo, o sul profilo Twitter www.twitter.com/iproversi.

 

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Legittima difesa, consentito uso delle armi?

Nuovo stadio della Roma, il dibattito è online

Roma, 3 maggio 2017 – È online sulla piattaforma di Proversi.it il dibattito su un argomento di grande attualità oggi nel mondo dello sport, ovvero la realizzazione del nuovo stadio della AS Roma. Lo Stadio della Roma è un progetto promosso dall’imprenditore italo-americano James Pallotta, presidente della società giallorossa.

Il progetto prevedeva uno stadio da 52.500 posti, oltre a un distretto di negozi e ristoranti al suo esterno, un parco pubblico e tre grattacieli. Erano previste ulteriori opere pubbliche: tra queste la realizzazione del ponte pedonale e il prolungamento della metropolitana B.

Durante tale iter, in particolare con l’insediamento della Giunta Raggi, sono emersi dei contrasti col promotore in merito al contenuto del progetto, contestato da più fronti, in relazione alla zona scelta, alla compatibilità urbanistica delle opere, alla sussistenza di un interesse pubblico con riferimento ad alcune ulteriori proposte.

A favore dell’opera si sono espressi, oltre agli ideatori e ai dirigenti della AS Roma, Virginia Raggi e il suo staff, inizialmente contrari ma che sono riusciti a mediare per raggiungere un compromesso, oltre ai politici del PD della precedente amministrazione.

Tra i maggiori oppositori, invece, troviamo l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, l’urbanista Vezio De Lucia e l’ex segretario generale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Paolo Berdini, che accusano la Giunta M5s di aver raggiunto accordi con il privato di puro interesse, dopo un’iniziale opposizione all’opera.

Per approfondire l’argomento leggere la discussione online all’indirizzo www.proversi.it/discussioni/pro-contro/141-insegnamento-della-religione-nella-scuola-pubblica e seguire la pagina Facebook www.facebook.com/iproversiProfilo ed il profilo Twitter: www.twitter.com/iproversi .

 

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Nuovo Stadio Roma: Foto del progetto tratta dalla pagina della As Roma www.asroma.com/it/club/stadio-della-roma .

 

Terrorismo: la privacy informatica è più importante della lotta al terrore?

Lotta al terrorismo e privacy informatica: quale delle due la più importante?

Roma, 27 marzo 2017 – La piattaforma di dibattito Proversi.it pubblica oggi un testo di approfondimento su un argomento di grande attualità, il rapporto tra lotta al terrorismo e privacy informatica. I recenti tragici avvenimenti riconducibili al fenomeno del terrorismo di matrice jihadista, verificatisi in Europa a partire dal 2014, hanno portato il governo italiano a reagire di conseguenza e a dotarsi degli strumenti e delle tecniche necessarie a prevenire qualunque tipo di minaccia sul proprio territorio.

Tra le strategie di prevenzione il primo posto è occupato dalla proposta di intensificare gli strumenti di intelligence, al momento troppo limitati e poco coordinati su tutto il territorio nazionale.

Attraverso un impiego massiccio delle intercettazioni, sia tradizionali che telematiche, il governo ha proposto di combattere le minacce di terrorismo e prevenire eventuali stragi rivendicabili dallo Stato Islamico.

L’utilizzo di strumenti sofisticati di intercettazione non è tuttavia assecondato da una parte dell’opinione pubblica e da diversi esperti di diritto dell’informatica, i quali ritengono che la lotta al terrorismo non debba assolutamente prevalere sulla privacy informatica.

Il dibattito si divide tra autori che sostengono un ampio utilizzo di metodi di intercettazione anche se a discapito della privacy e dei diritti alla riservatezza e autori che invece difendono tali diritti e non ritengono la minaccia di terrorismo un motivo evidente per intensificare i controlli su tutta la popolazione.

Alcuni aspetti come l’emendamento della legge antiterrorismo e la questione dello spyware di Stato hanno contribuito ad accrescere il dibattito attorno a questa tematica.

Per approfondimenti leggere la discussione alla pagina http://www.proversi.it/discussioni/pro-contro/138-la-lotta-al-terrorismo-deve-prevalere-sulla-privacy-informatica, seguire la Pagina Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/iproversiProfilo e il profilo Twitter al link https://twitter.com/iproversi.

 

 

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Tag: terrorismo e privacy

Ricerca spaziale: conviene ancora investirci?

Roma, 4 gennaio 2017 – Attorno al tema della ricerca spaziale sono emersi da diversi anni interessanti dibattiti, che vedono schierarsi da una parte gli scettici della ricerca spaziale e dall’altra i sostenitori dei progressi nello studio e della ricerca nel cosmo. Dibattiti che negli ultimi anni hanno riguardato da vicino anche l’Italia, grazie al rilievo scientifico e alla risonanza pubblica della missione dell’astronauta italiana, Samantha Cristoforetti, nella Stazione Spaziale Internazionale del 2015.

Per capirne di più ed approfondire il tema è stata creata una discussione sulla piattaforma di Pro\Versi, mettendo a confronto le due correnti: i sostenitori e i critici della ricerca spaziale.

Questi ultimi accusano i governi più industrializzati e le principali agenzie spaziali di impiegare denaro e fondi pubblici per sostenere delle imprese che nulla hanno di utile in riferimento al progresso dell’uomo e sostengono che prima dello studio dei misteri del Sistema Solare bisogna risolvere i gravi problemi di povertà e miseria sul nostro pianeta.
Per costoro, le missioni spaziali non portano alcun beneficio alla nostra società e la loro realizzazione non contribuisce in alcun modo a migliorare la condizione dell’uomo.

In risposta a queste posizioni, i sostenitori della ricerca spaziale sostengono invece che le missioni nello spazio hanno importanti ricadute sulla vita di tutti i giorni e che per questi motivi vanno ampiamente sostenute. Molte tecniche e strumenti utilizzati oggi nella vita di tutti i giorni sono infatti il risultato di processi sperimentati nello spazio.

Inoltre, attualmente i finanziamenti delle missioni per la ricerca spaziale sono contenuti e non presentano in alcun modo una minaccia per la salute economica degli stati.

Per approfondimenti si può seguire e partecipare al dibattito all’indirizzo www.proversi.it/discussioni/pro-contro/127-ricerca-spaziale.

 

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