Appuntamento culturale di grande interesse all’interno della Fiera Arte Padova 2014, con la presentazione dell’ultimo avvincente romanzo giallo della giornalista scrittrice Silvana Giacobini, dal titolo “Il leone di terracotta” (Cairo). L’evento è previsto in data Domenica 16 Novembre alle ore 17.30, presso la sala conferenze (Padiglione 8). Ad affiancarla come relatore durante l’incontro sarà il manager Salvo Nugnes e verrà dato anche ampio spazio per un vivace dibattito con il pubblico presente in loco.
La coinvolgente narrazione ha come protagonista Margot Amati, scrittrice di successo, che inizia quella che crede essere una tranquilla vacanza ospite dall’amica Maria Beatrice Tornero D’Albrizzi, ex compagna di collegio, che le chiede di fare luce sulla misteriosa scomparsa del fratellastro James, avvenuta circa vent’anni prima, che Beatrice non ha mai smesso di attendere. I Tornero D’Albrizzi sembrano davvero una famiglia da romanzo quasi fiabesco. Nobili di antichissimo lignaggio vivono nella loro villa da sogno e sono immensamente ricchi. Ma non è tutto come appare. Infatti, in un crescendo di episodi ad intreccio e colpi di scena ad effetto, Margot si addentra per indagare e scavare, imparando a muoversi in un ambiente formalmente ineccepibile, ma che in realtà si rivela assai crudele e spietato. Nella sua ricerca della verità rischia la vita, ma poi trova l’amore appassionato, travolgente e inatteso, proprio come racconta nei suoi scritti.
Sul contesto scelto come cornice territoriale la Giacobini precisa “Ho individuato come ambientazione più congeniale la zona piemontese delle langhe, che considero una terra di rara bellezza e prezioso fascino, che è da sempre avvolta da misteri occulti. Mi ha incuriosito pensare, che dietro questa immagine così paradisiaca si possa nascondere il veleno del male, rappresentato metaforicamente dalle masche ossia le streghe, qualcosa che dunque non corrisponde ad un’immagine in apparenza così perfetta e mi ha stimolato la fantasia di scrivere un giallo, che avesse l’apparente andamento di un viaggio nella normalità. La villa è un collage di fantasia, ma molti dei luoghi sono reali. Il Divin Caffè esiste davvero a Barolo, come anche il Castello Falletti con il Museo del Vino”.