Il lavoro: questo termine ormai sembra sempre più un lontano ricordo, complice anche una crisi economica che non da sosta ad un Paese ormai ripiegato su se stesso, che soffre di questa grave malattia appunto chiamata crisi economica, e che non accenna ad una ripresa definitiva.
Anche il 2014 purtroppo, malgrado grandi proclami e parole rassicuranti, pare non si discosti troppo da un trend che continua ad essere presente nel Paese da diversi anni: una situazione dunque triste che continua, giorno dopo giorno, a peggiorare.
Ormai si è arrivati a metà anno, o per meglio dire, questa fase dell’anni è stata sorpassata, ed è arrivato il momento di tirare un bilancio per quanto riguarda la situazione lavorativa del 2014: i primi sei mesi sono stati ottimi, ovvero vi è stata una lieve ma costante ripresa, oppure è peggiorata o rimasta praticamente invariata?
Ebbene, pare che la risposta sia negativa: la situazione nel Paese italiano non è variata affatto, ma anzi, in alcuni settori pare che questa sia peggiorata parecchio, e pertanto la tanto temuta crisi economica non è stato ancora mandata via del tutto dal Paese, ma resta sempre presente come una pesante ombra che non lascia passare i raggi solari della prosperità lavorativa.
Una situazione ancor più tenebrosa sopratuttto per i più giovani: la disoccupazione, intesa come quella giovanile infatti, continua ad essere un male che affligge tutta l’Italia.
I giovani infatti, una volta che riescono a diplomarsi, non riescono ad entrare a far parte del mondo del lavoro: al contrario, molti rimangono disoccupati per diversi anni, altri invece trovano brevissime occupazioni dove sono sottopagati e, nel peggiore dei casi, non vengono assicurati, e questo non permette loro di avere un futuro sicuro.
Non è più rosea la situazione degli adulti: anche per loro infatti, questo 2014 si sta rivelando esser più grigio del previsto.
Le aziende infatti continuano ad andare in fallimento, oppure assumono coi contratti a progetto o part time, mentre per i pensionati, il momento del riposo dal mondo del lavoro sembra sempre più lontano, visto che la loro età per andare in pensione è anch’essa sempre più lontana.
Bisogna sottolineare dunque che questo 2014, dipinto da tutti, anche dai mass media come l’anno definitivo della ripresa, è completamente diverso dalla realtà.
Anche il 2014 infatti si sta rivelando esser nero come il carbone, cosa che non dovrebbe essere, ed inoltre non permette ai giovani, né tanto meno agli adulti, di poter inserire una tacca importante nel loro futuro, ovvero avere un posto fisso e dunque poter vivere tranquillamente la propria vita.
Per ora dunque, il 2014 sta deludendo le aspettative di chi credeva fosse migliore degli altri anni: mancano ancora diversi mesi prima che quest’anno volga al termine e possa definirsi concluso, e probabilmente, o per lo meno questo è quello che si augura la maggior parte della popolazione italiana, la ripresa potrebbe finalmente avere inizio in questi ultimi sei mesi di un anno che si è dimostrato anch’esso parecchio difficile da vivere dal punto di vista lavorativo.