Fumo, nasce l’associazione dei Rudy, i non fumatori italiani: al via la campagna nazionale permanente “Rudy=NonSmokers”

Parte la campagna dei Rudy italiani: “il fumo è praticato da vittime inconsapevoli di un sistema creato per togliere loro la salute ed i soldi”…

Roma, 6 marzo 2019 – Dopo una lunga preparazione, giovedì 14 marzo prossimo alle ore 11:00, presso lo “Spazio Europadel Parlamento europeo e della Commissione europea a Roma, alla Stampa Estera e Italiana verrà presentato il progetto generale, con il piano delle future attività e la campagna contro il fumo dell’associazione “Benessere SenzaFumo ONLUS”, rappresentata dal “Red Papillon”, un papillon rosso divenuto brand dell’associazione dei non fumatori.

In un mondo dove esiste solo chi consuma (“Consumo ergo sum”), l’associazione “Benessere SenzaFumo ONLUS” viene ad essere la prima associazione al mondo di “NonConsumatori, in realtà molto consumati sia dal fumo passivo che dalle pesanti tasse pagate indirettamente al Servizio Sanitario Nazionale per le tante lunghe cure ai fumatori.

La prima strategia che si seguirà sarà quella di indicare finalmente “in positivo” l’80% degli italiani che fanno la cosa giusta, ovvero i non fumatori, e per distinguerli è stato scelto il termine “Rudy” come neologismo indeclinabile, mentre i fumatori (il 20%, Non Colpevoli e Non Viziosi ma vere vittime truffate) diventano negativi e sfortunati, ovvero “NonRudy”.

È la prima volta che al marketing miliardario pro-tabacco non viene data una risposta seguendo i tradizionali criteri accademici del mondo scientifico ma utilizzando le idee e le competenze del marketing e della comunicazione.

Ma perché il fumo è così tollerato oggi, e chi ci guadagna da tutto questo?

Certamente non i cittadini e lo Stato visto che – lutti e sofferenze a parte – i costi ambientali (cicche e aria inquinata), i costi sociali (per famiglie e aziende) e i costi sanitari (per le cure) producono danni finanziari almeno tripli rispetto agli incassi fiscali sulle vendite.

Il fumo è un problema immenso, con oltre 6 milioni di morti nel mondo e oltre 80.000 solo in Italia, ogni anno, largamente sottostimato a livello di pubblica percezione e volutamente confinato nell’area del “vizio” e del “piacere”.

Invece il NonRudy, ovvero un non fumatore nel gergo dell’associazione, non è affatto un colpevole gaudente che si ammala e muore per colpa delle sue “libere scelte” ma è un malato cronico schiavizzato quasi sempre da ragazzino, una vera vittima consumata da una fortissima tossicodipendenza, seconda solo all’eroina e analoga a quella della cocaina.

Tutte le sostanze psicotrope (che modificano lo stato psico-fisico) sono droghe ma vengono ben distinte in tre gruppi: il fumo, l’alcol e gli stupefacenti.

Ogni anno in Italia il fumo (legale, si resta lucidi apparentemente) fa appunto oltre 80.000 morti; l’alcol (legale, e non si resta lucidi) più di 20.000; tutti gli stupefacenti (illegali, e non si resta lucidi) meno di 400.
E se l’illegalità è collegata alla pericolosità e ai danni derivanti da un fatto o da una certa situazione, perché 400 morti l’anno sono gravissimi, con leggi e forze dell’ordine costantemente impegnate e con un’altissima riprovazione sociale, mentre per un totale di 100.000 morti ogni anno la sensibilità collettiva è minima?

E chi ci guadagna dall’allarmante illegalità degli uni e dalla serena legalità degli altri?

“Rudy o Non Rudy (non fumatori o fumatori), siamo tutti vittime del fumo” è l’amara constatazione di Rudy PuntoRudy, presidente dell’associazione.

Occupandosi comunque di una droga legale, l’associazione ha come Mission il voler “cambiare la non cultura del fumo” e come Vision una massima:
“Non vogliamo scoprire presto i tumori, vogliamo non farli arrivare affatto”.

Quindi l’obiettivo è quello della vera prevenzione, per restare sani e senza dipendenze, non per fare “prevenzione secondaria”, arrivando cioè quando il tumore ormai è partito, oppure per “limitare i danni”, continuando a ben rifornire il malcapitato cliente.

In base ad un progetto del tutto innovativo (che sarà un vero format itinerante), verrà dunque avviata per la prima volta in Italia una campagna culturale permanente denominata “Rudy=NonSmokers”, che prevede progressive edizioni annuali operando per dodici mesi in tutte le venti regioni italiane.

In 100 gemellate “Città del Benessere” verranno portati sia eventi speciali riservati soltanto ai Rudy Italiani (i “RudyParty”) e sia apposite conferenze (gli “InfoRudy”) dedicate alle scuole secondarie dagli 11 anni in su.

Avviando ora il lavoro in Italia, l’associazione già pensa alle edizioni europee delle iniziative.

Perché la salute è un bene prezioso, che non dobbiamo mettere in alcun modo in pericolo, e che gli Stati dovrebbero tutelare considerando anche i gravi danni economici che le malattie provocano.

Accrediti per la Presentazione (entro l’11/3/19) :

Omega Congressi

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Download: INVITO STAMPA E OSPITI ALLA PRESENTAZIONE 14.3.19

 

Al via l’associazione dei Rudy, ovvero i non fumatori italiani

 

 

Il “Red Papillon”, il papillon rosso simbolo dei Rudy, i non fumatori italiani

 

 

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Contatti stampa:

Associazione “Benessere SenzaFumo ONLUS”

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