Si intitola “Un Piatto per… un Fondo” l’iniziativa promossa dall’Associazione nazionale mutilati ed invalidi sul lavoro (ANMIL) e la Fondazione “Sosteniamoli subito” onlus presentata oggi e il 28 febbraio al Tempio di Adriano (Roma, Piazza di Pietra), per consentire di aggiudicarsi un piatto disegnato e autografato da personaggi come Loretta Goggi, Margherita Buy, Silvio Muccino, La Premiata Ditta, Fiorello, Anna Falchi, Renato Balestra, Giovanni Soldini, Le Vibrazioni, Isolde Kostner, Dario Argento, Mike Buongiorno, Tosca D’Aquino, Carlo Conti, Fiordaliso, Rocco Barocco.In pratica da oggi sarà possibile in modo singolare ed elusivo aiutare le vedove e gli orfani dei lavoratori morti sui luoghi di lavoro che per diversi mesi, all’indomani dell’infortunio, versano in condizioni di particolare difficoltà economica, fino alla costituzione della rendita da parte dell’INAIL. Spiega Pietro Mercandelli, Presidente dell’ANMIL: “I dati sul fenomeno degli infortuni sul lavoro sono assestati oramai da anni sui 4 morti al giorno. Parlando in cifre, si tratta di un problema che coinvolge oltre un migliaio di famiglie alle quali viene riconosciuto un ‘risarcimento’ che è per le vedove il 50% della retribuzione del lavoratore deceduto e per ogni eventuale figlio minorenne un ulteriore 20%. Peraltro, va detto che per non sono previsti ‘risarcimenti’ per altri familiari, in caso di assenza di moglie e figli, se non risultano a carico del lavoratore, ad esempio genitori anziani o fratelli minorenni”.
“In pratica – precisa Mercandelli – si tratta di somme davvero modeste (al massimo 1.000 euro per ciascun mese di istruttoria pratica) e l’INAIL dovrebbe prevedere delle forme di primo aiuto per ovviare loro gli ulteriori disagi dovuti ad una burocrazia scevra da ogni spirito umanitario. D’altra parte sappiamo tutti che gli infortuni sul lavoro occorrono in quelle professioni a più bassa retribuzione e dunque, di famiglie che generalmente non versano in condizioni economiche ‘agiate’. Spesso poi sono nuclei familiari monoreddito in cui, oltre alla tragedia affettiva, il venir meno della retribuzione del lavoratore e la mancanza di un indennizzo per lunghi mesi crea drammi sociali nascosti ai più”. “La nostra Associazione che da oltre 60 anni si occupa della tutela delle vittime degli incidenti sul lavoro – spiega Mercandelli -, con oltre 470.000 iscritti, ben conoscendo la problematica, ha voluto costituire un Fondo attraverso il quale aiutare economicamente le vedove e gli orfani immediatamente dopo l’infortunio e con questa prima iniziativa intende sensibilizzare l’opinione pubblica grazie alla disponibilità di personaggi stimati e famosi”. Per informazioni e offerte è possibile collegarsi al sito http://www.anmil.it/ oppure telefonando al numero 06.54196-208/201/236. |