Vilnius, nuova capitale avant-garde della Lituania: il nuovo art center ospita prevalentemente le opere di Jonas Mekas e George Maciunas

NEW YORK, April 13 /PRNewswire/ —

Il 19 febbraio scorso, il City Council di Vilnius, in Lituania, ha creato il Jonas Mekas Visual Arts Center. Il nuovo centro esporrà le opere di Jonas Mekas, regista d’avanguardia di fama internazionale, e di George Maciunas (1931-1978), l’impresario/creatore di Fluxus, un importante movimento artistico della seconda parte del 20mo secolo.

“New York City è sempre stata sede dei movimenti d’avanguardia, e due degli esponenti più influenti sono stati lituani. La risonanza internazionale del mondo Fluxus da essi creato darà a Vilnius la possibilità di diventare il nuovo centro mondiale per i movimenti d’avanguardia”, ha detto il Sindaco Arturas Zuokas.

Il Sindaco Zuokas ha rilevato che Vilnius è stata dichiarata Capitale Europea della Cultura per il 2009, e la creazione del Jonas Mekas Visual Arts Center è il primo passo della preparazione del ruolo monumentale della Città. Jonas Mekas, regista famoso e inventore del Diarist Cinema, continua a conservare una memoria collettiva dove l’arte e la vita sono inseparabili. Mekas arrivò a New York nel 1949 e divenne ben presto una figura prominente nell’ambiente artistico nuovayorchese. Fondò l’Anthology Film Archives, la Film-Makers’ Cooperative, la rivista Film Culture, e scrisse critiche cinematografiche per il Village Voice dal 1958 a 1978. Le espansioni di Mekas sulle qualità dell’intimità, della spontaneità e della selettività suprema sono rappresentate attraverso i suoi personalissimi discorsi del tempo come vita ordinaria. I film si concentrano su amici e collaboratori, quali Hans Richter e Andy Warhol, rivelando ritratti profondamente intimi. Mekas ha prelevato magistralmente da migliaia di ore di riprese cinematografiche, creando interpretazioni di vita vissuta e di ricordi di vita.

L’artista George Maciunas fu il fondatore, negli anni 1960, del movimento internazionale Fluxus. Fluxus deviò fra i confini dell’arte e della non arte attraverso visioni di collaborazioni artistiche nella musica, negli spettacoli, nelle arti visive e nella letteratura. Le sue origini risalgono all’uso dell’arte al di là della pittura, di Marcel Duchamp, e alla musica sperimentale di John Cage. Gli artisti intendevano imbastire le loro opere nel tessuto della società, offuscando qualsiasi distinzione fra arte e non arte e fra arte e vita. L’ideologia ribelle di Fluxus e la sua componente multiculturale hanno fatto di Fluxus una delle filosofie più influenti dell’arte moderna. Louise Bourgeois, Vytautas Landsbergis, Shigeko Kubota, Ken Friedman, Jon Hendricks, Larry Miller e Peter Moore hanno tutti fatto parte del movimento Fluxus.

Il Jonas Mekas Visual Arts Center servirà anche da importante istituzione di ricerca e educativa, dove studiosi e studenti potranno avere un’esperienza diretta con il lavori più innovativi della storia dei film d’avant-garde e dell’arte Fluxus. Fra le sue aree d’interesse è la creazione di un vasto archivio cinematografico contenente tutto il materiale relativo al cinema d’avant-garde, ed una completa biblioteca cinematografica. È inoltre in corso un ambizioso programma di acquisizione, per creare una collezione che rappresenta il posto significativo occupato da Fluxus nella storia dell’arte. Il centro anticipa anche la costruzione di un Istituto di Ricerca Fluxus, con risorse e programmi diretti a favorire discussioni progressiste sull’arte Fluxus. Attraverso le sue iniziative, il centro guarda ad un futuro in cui la Lituania viene riconosciuta a livello internazionale per il supporto dato alle arti visive.

Il Jonas Mekas Visual Arts Center ha ottenuto il supporto di curatori e musei di tutto il mondo, fra cui Larry Kardish del Museum of Modern Art di New York, Jerome Sans del Baltic Centre for Contemporary Art di Londra, Harry Stendhal della Maya Stendhal Gallery di New York, e Dominique Paini del Centro Georges Pompidou di Parigi.