Roma, 12 novembre 2020 – L’accordo per l’esecuzione del test antigenico rapido, anche conosciuto come tampone rapido, da parte di medici e pediatri di famiglia è un grande passo avanti nella lotta contro il Coronavirus.
Si tratta di un passaggio fondamentale per la prevenzione al Covid-19, e saranno disponibili complessivamente circa 50.000 test rapidi antigenici al giorno, che i medici di base potranno effettuare presso i loro studi.
L’accordo prevede l’obbligatorietà per tutti i medici di medicina generale di eseguire i test rapidi, il costo sarà di 18 euro, se eseguito presso lo studio, oppure, di 12 euro se somministrato in altra struttura, e sarà completamente a carico dello Stato e non del paziente.
Per poter accedere ai test rapidi Covid-19, i cittadini dovranno prima sottoporsi a un triage telefonico e, dopo la valutazione del medico, effettuare la prenotazione per eseguire il test.
Il medico che dovrà somministrare il test rapido sarà dotato dei dispositivi di sicurezza da indossare ogni volta che si entrerà in contatto con un sospetto caso di positività. Alcune Regioni possono accordarsi con i medici per prevedere la somministrazione del test rapido anche a domicilio.
Infine, sarà il medico di base a comunicare alle ASL l’eventuale risultato positivo di un test antigenico rapido, raccomandando al paziente di stare in isolamento nell’attesa che venga eseguito il tampone molecolare. Se, invece, il test rapido risulta negativo, viene rilasciata un’attestazione stesso dal medico di famiglia.
Cos’è il Test Antigenico Rapido SARS – CoV-2?
Il Test Antigenico Rapido Covid-19 è un test di screening che individua gli antigeni del virus SARS – CoV-2, un esempio è lo Screen Test COVID-19 AG di ScreenItalia, azienda leader italiana nel settore della distribuzione dei test rapidi.
Si tratta di un test antigenico rapido che viene somministrato come il tampone nasofaringeo classico o molecolare, con la differenza che non viene cercato il genoma (RNA virale), ma la presenza di proteine del virus, chiamate anche antigeni.
Con il tampone classico è possibile avere una risposta in 24-48 ore, per via dell’elaborazione tramite metodi molecolari di real-time RT-PRC, mentre i risultati dei test rapidi antigenici sono più veloci: bastano circa 15 minuti per avere l’esito.
Per questo motivo si è pensato di introdurli all’interno degli edifici pubblici, della scuola e negli aeroporti, in modo da riuscire a intercettare velocemente le persone venute a contatto con il virus.
È importante precisare che i test rapidi antigenici SARS – CoV-2 possono anche dare dei falsi negativi, infatti, se la carica virale è bassa, il test può erroneamente dare esito negativo e non rilevare l’infezione presente.
Questa cosa non avviene con il test molecolare, in quanto riesce a rilevare una singola molecola RNA in un microlitro di soluzione, mentre i test antigenici necessitano di un campione che contenga migliaia di particelle di virus per microlitro.
Quanto è affidabile?
Se si risulta positivi alla presenza dell’antigene SARS-CoV-2, il paziente deve comunque effettuare il tampone molecolare, che resta il test più affidabile per la diagnosi.
È importante sapere che la sensibilità del test è di circa il 98% e , anche se ci sono possibilità di falso-positivi, motivo per il quale bisogna confermare il risultato con il test molecolare, oppure, di falso-negativi (2% di rischio di errore), bisogna anche tener conto dell’arco temporale che comprende il momento in cui la persona si è esposta al rischio e la comparsa della positività.
Con i test rapidi antigenici Covid-19, fino ad oggi, si è riusciti ad intercettare un numero elevato di contagiati con cariche virali alte, che non sarebbero stati individuati se non in caso di comparsa dei sintomi evidenti della malattia.
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