Vaccinazioni, a Trieste il 30 ottobre la nuova udienza

Il 30 ottobre la nuova udienza sul caso di Luca Scantamburlo, cittadino e genitore che si è visto escludere il figlio da scuola a causa delle mancate vaccinazioni

Trieste, 28 ottobre 2019 – Si terrà il 30 ottobre prossimo a Trieste la nuova udienza sul caso di Luca Scantamburlo, cittadino e genitore che si è visto escludere il figlio da scuola a causa delle mancate vaccinazioni, e che si sta battendo per via giudiziaria affinché il figlio venga riammesso a scuola.

L’ITER GIUDIZIARIO

Il Tribunale Civile di Trieste ha ricevuto a fine marzo 2019 il deposito di un ricorso cautelare ed urgente ex art. 700 cpc.
Il Giudice designato – il dottor Francesco Saverio Moscato – ha fissato l’udienza per il 09 maggio 2019, alle ore 12.00. L’udienza finalizzata al contraddittorio non è stata aperta al pubblico ma alle sole parti in causa. Al termine della udienza le parti resistenti e ricorrenti – rispettivamente l’Avv. Distrettuale dello Stato dottor Lorenzo Capaldo che difende il MIUR ed un dirigente scolastico, ed il sottoscritto ed il proprio legale rappresentante, l’Avv. Michele Rodaro che hanno ricorso – sono stati intervistate dalla televisione pubblica RAI3 FVG, con un servizio televisivo a cura di Eva Ciuk.

Le parti resistenti al sottoscritto sono la Dirigenza scolastica della scuola di mio figlio di quasi 4 anni di età (una scuola di un piccolo paese friulano, a pochi chilometri da Cividale del Friuli), ed il Ministero dell’Istruzione della Università e della Ricerca, MIUR, citato anch’esso.

Oggetto del ricorso è un provvedimento d’urgenza contro la sospensione dalla frequentazione scolastica di mio figlio minore decisa dal dirigente scolastico stesso in data 12 marzo 2019, sulla base degli adempimenti della Legge 119/2017.

Il ricorso presentato dal mio legale – successivo ad una articolata istanza in autotutela a firma dei genitori e ad una lettera di diffida del mio legale – è stato promosso da me contro la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo (OMISSIS) che ha sospeso il mio bambino dalla frequentazione della scuola perché non in regola con gli adempimenti della legge 119/2017.

Ricevuto ed esaminato il ricorso, il Giudice nominato del Tribunale di Trieste non ha ritenuto di decidere “inaudita altera parte” – come richiesto in via principale nel ricorso stesso – e pertanto ha voluto prima approfondire il tema di causa in contraddittorio con le parti convenute, per poi decidere il da farsi (come richiesto in via subordinata dal mio avvocato).

Con il mio legale di fiducia del Foro di Udine a cui ho dato mandato – l’avvocato Michele Rodaro, il quale ha curato il ricorso ed il suo deposito – ho deciso di citare anche il MIUR a causa del pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale subito e subendo, soprattutto in caso di instaurazione della eventuale fase di merito successiva a quella cautelare.

La risposta dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Trieste non ha tardato a giungere: si è costituito in giudizio per il MIUR e per quanto possa anche per la Dirigenza scolastica e l’Istituto Comprensivo, e l’atto depositato (e datato 03 maggio 2019) a firma dell’Avvocato dello Stato, ha contestato il ricorso presentato, “in fatto ed in diritto”.

In data 28 agosto 2019 – dopo aver approfondito la questione studiando delle note illustrative autorizzate che il Giudice ha richiesto dalle parti, e consegnate entro il 17 giugno 2019 – il Tribunale di Trieste Sezione Civile ha emanato l’ordinanza: il nostro ricorso è stato rigettato ed io sono stato condannato a pagare le spese alle liti e processuali in misura definita dal Giudice.

Pur dando spazio all’opinione del mio legale (solo pochi secondi, in cui si è accennato a un possibile reclamo), l’ultimo servizio televisivo di RAI 3 FVG (4 settembre 2019, “Dopo la sentenza del tribunale di Trieste sul ricorso di un genitore, l’Avvocatura di Stato spiega: il preside non può non seguire la legge ”, servizio di Anna Vitaliani) ha omesso il mio nome e cognome – quando invece lo aveva correttamente indicato il 09 maggio 2019 – ed ha valorizzato la posizione di difesa del MIUR, facendo intendere che i giochi erano oramai chiusi sulla questione degli ingressi scolastici nella scuola della infanzia, e degli adempimenti dei funzionari pubblici, che potevano dormire sonni tranquilli in relazione a possibili rimostranze o ricorsi giudiziari futuri (interviste con Lorenzo Capaldo, legale dell’Avvocatura di Stato, Carmela Testa dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo San Giovanni, Trieste, e Roberto Benes dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di via Commerciale, Trieste).

Dopo alcuni giorni di riflessione valutando pro e contro, il mio legale ed io abbiamo deciso di depositare un reclamo ex. art. 669-terdecies c.p.c., avverso la ordinanza di rigetto, chiedendo un riesame della ordinanza al Collegio del Tribunale, composto da tre giudici.

Il nostro reclamo è stato depositato in tempo utile (13 settembre 2019) e si è concentrato sugli aspetti di legittimità costituzionale della Legge 119/2019, sulla quale già l’accento era stato posto nel ricorso introduttivo e nelle note illustrative autorizzate.

Il Collegio del Tribunale di Trieste – sez. Civile – che ha in riesame l’ordinanza di rigetto firmata dal Giudice F. S. Moscato (28.08.2019) ed il conseguente reclamo dei ricorrenti (13.09.2019) i quali sono Luca Scantamburlo/Avv Michele Rodaro del Foro di Udine (difensore su procura) – ha fissato pertanto la data dell’udienza, per ascoltare le parti in contradditorio: il 30 ottobre 2019.

Successivamente, il Collegio deciderà in Camera di consiglio; il collegio è composto dai seguenti giudici, così designati dal Presidente del Tribunale:
Giudice Sirza, dr. Edoardo (relatore)
Giudice Fanelli, dr.ssa Anna Lucia
Giudice Pacilio, dr.ssa Monica

Udienza fissata in data 30 ottobre 2019, alle ore 12.15 , Tribunale di Trieste, Sezione civile.
Il nostro reclamo ha richiesto il riesame della ordinanza del Giudice Moscato ed ha soprattutto ribadito la questione di legittimità costituzionale, chiedendo la remissione del giudizio alla Consulta per quanto concerne la discriminazione di accesso scolastico della scuola della infanzia, subordinata attualmente all’espletamento di un trattamento sanitario profilattico invasivo previsto su soggetti sani, od alla presentazione di una certificazione medica che attesti la omissione, esonero o differimento di tale trattamento.

Queste ultime condizioni, non contemplano il principio del consenso o dissenso libero ed informato, tutelato dalla deontologia professionale medica, ed anche da carte sovranazionali (come la Carta di Nizza, Carta dei Diritti Fondamentali della Unione Europea, che dall’anno 2009 ha valore vincolante per gli stati membri della UE).

La questione giuridica – banalizzata dalla ordinanza di rigetto del Giudice che considera il diritto soggettivo invocato come “non esistente”, e che considera pertinente un mero “interesse legittimo” in capo al minore ed alla famiglia – è cruciale: il diritto all’istruzione – si ricorda che la scuola della infanzia è scuola a tutti gli effetti dal 2003, come disposto dalla Legge nr. 53 del 28 marzo 2003, art. 2, in continuità educativa verticale con la scuola dell’obbligo ed inserita nel Piano di Offerta Formativa del Ministero MIUR – è un diritto perfetto ed assoluto, oppure è un interesse legittimo sul quale la pubblica amministrazione (P.A.) può intermediare e – a sua discrezione – esercitare una compressione o sospensione della fruizione di questa prestazione amministrativa?

Cosa intendevano i padri costituenti con l’art. 2 che dispone la tutela e garanzia dei “diritti inviolabili dell’uomo”, ed il primo comma dell’art. 34 della Costituzione, “la scuola è aperta a tutti”?

Autorevole dottrina da noi citata nel reclamo attesta che la questione è dibattuta da diversi anni ed aperta, e l’opinione di insigni giuristi del passato abbracciavano la tesi del diritto alla istruzione come “diritto soggettivo” e non “interesse legittimo”, in quanto la conquista del vero e del bello e l’espressione dei propri talenti e della propria personalità, appartengono al “destino irrinunciabile dell’uomo” (cfr. Carlo Esposito, 1958) al di là dei concetti stessi di Stato e Democrazia (dottrina giusnaturalistica).

Nelle scorse settimane il quotidiano “Il Gazzettino” cartaceo e la sua edizione on-line, (in data 21 settembre 2019, “Vaccini, battaglia legale per un bimbo”) ed i portali di informazione www.politicamentecorretto.com diretto da Salvatore Viglia, e La Voce delle voci (www.lavocedellevoci.it), hanno dato spazio alla notizia del reclamo da noi presentato.

Da ben prima dell’entrata in vigore del Decreto Legge 73 del 2017 – poi convertito in legge dal Parlamento, a fine luglio 2017 – l’indipendenza di giudizio del medico in relazione alla vaccinoprofilassi è stata compromessa (sin dal 2016).

I procedimenti disciplinari avviati negli ultimi tre anni da alcuni Ordini provinciali dei medici – e finalizzati alla radiazione nei confronti di alcuni medici critici e prudenti rispetto alle vaccinazioni, verso cui raccomandavano soltanto il rispetto della obiezione di coscienza e la personalizzazione della profilassi – sono divenuti la spada di Damocle che centinaia o forse migliaia di professionisti sanitari italiani, avvertono pendere sulla loro testa.

Silenziati, ridotti ad essere meri esecutori di procedure e protocolli in ambito immunologico e di sorveglianza e prevenzione delle malattie infettive, hanno finito così quasi tutti – ad eccezione di poche voci isolate – con il piegarsi, tacere, ed abdicare così al ruolo del dottore che è non solo un esperto della salute, ma un professionista capace di ascoltare il paziente ed i suoi timori, capace di pensiero critico ed autonomo, e che non si lascia soggiogare dai paradigmi dominanti delle teorie medico-scientifiche, ma ragiona sempre con la sua testa, ricerca ed esercita il dubbio – da sempre sale e motore del progresso medico-scientifico – nell’interesse del paziente e per servire la conoscenza in coscienza.

Quale valore può oggi avere quella alleanza medico-paziente, deontologicamente fondata, se il medico oggi – con la riforma degli ordini professionali attuata dalla Legge nr. 3 dell’11 gennaio 20181 – rischia di essere imbavagliato su certe questioni?

Il rischio dell’imbavagliamento della classe medica – iniziato già due anni prima (con il “Documento sui vaccini”3 redatto dal Consiglio Nazionale della FNOMCeO4, datato 8 luglio 2016) – è l’aspetto più tragico, perché può estendersi ad altri ambiti ed aspetti, diversi dalla profilassi vaccinale.

Una vergogna – questo stato di cose. All’Università – più di una dozzina di anni fa, oramai – io studiai Storia della Scienza, Epistemologia e Bioetica: non posso che provare imbarazzo e profonda costernazione per il livello culturale, morale ed informativo che i mass media italiani – e non solo loro – stanno dimostrando negli ultimi tre anni nell’ambito del dibattito sulla salute, sulla scienza, ed a proposito della medicina, del mondo giuridico e della politica sanitaria.

Per fortuna, alcuni quotidiani come il Gazzettino – ed i portali di informazione libera ed indipendente prima citati – onorano ancora il codice deontologico (Testo unico dei doveri del giornalista, Approvato dal Consiglio Nazionale il 27 gennaio 2016).
Non possiamo distogliere lo sguardo da questa profonda lacerazione della società civile. Siamo pericolosamente vicini ad un punto di non ritorno e si rischia in futuro uno strappo del contratto sociale se i diritti naturali dell’essere umano, inviolabili ed inalienabili, non troveranno quel riconoscimento pubblico di cui parla la nostra Costituzione, diritti che sono tutelati anche dal diritto internazionale.

Il diritto soggettivo si invoca e ne si chiede tutela dinanzi al Giudice Ordinario (G.O.), mentre l’interesse legittimo è di competenza giurisdizionale del G.A. (Giudice amministrativo, come TAR o Consiglio di Stato).

Nonostante al punto 10 della sua ordinanza di fine agosto 2019, il Giudice Moscato abbia affermato che “la (sicura) natura di atto amministrativo del provvedimento di sospensione della frequenza della scuola materna non è circostanza decisiva al fine di ritenere che la controversia […] appartenga sempre e comunque alla giurisdizione del giudice amministrativo”, l’Avvocatura Distrettuale dello Stato nella sua comparsa di risposta dell’11 ottobre 2019 a firma dell’Avv. Lorenzo Capaldo, a seguito del nostro reclamo – oltre a richiedere il rigetto del reclamo in quanto inammissibile, infondato in fatto ed in diritto – pone anche in luce che il il nostro reclamo e precedente ricorso, sarebbe in difetto di giurisdizione, in favore della giurisdizione amministrativa (TAR). Il mio legale – l’Avv. Michele Rodaro – sostiene invece nel nostro reclamo che:

“ […] nel caso specifico in esame, i diritti soggettivi di cui si è invocata la violazione non rilevano, come avviene per gli interessi legittimi, in funzione di una mera e solo eventuale pretesa personale, poiché esistono indipendentemente dall’attività procedimentale amministrativa, essendo diritti costituzionalmente riconosciuti (la cui violazione presuppone una tutela più ampia da parte dell’ordinamento, normalmente affidata alla giurisdizione ordinaria).

Per questi ed altri motivi il mio legale chiede nel reclamo “[…] il sollevamento della questione di legittimità costituzionale della Legge 119/2017 presso la Corte Costituzionale per quanto dedotto in atti in punto di non manifesta infondatezza”.

Alcuni mesi fa il Consiglio Etico della Repubblica Federale tedesca (German Ethics Council), ha criticato e bocciato l’ipotesi di una vaccinoprofilassi obbligatoria e generalizzata – da attuarsi con misure legislative coercitive – per bambini ed adulti (comunicato stampa del 27 giugno 2019, https://www.ethikrat.org/en/press-releases/), limitandosi a suggerire una vaccinazione obbligatoria solo per alcuni gruppi professionali di lavoratori.

In Germania non a caso, la “dignità” dell’individuo è al primo posto nella carta costituzionale (la Legge Fondamentale della Repubblica Federale di Germania, rif. Art. 1 Protezione della dignità umana, ove si dice che “ La dignità dell’uomo è intangibile. È dovere di ogni potere statale rispettarla e proteggerla”), come valore da tutelare e che lo Stato ha il dovere di proteggere. Il Consiglio Etico di Berlino si occupa di etica, società, scienza ed informazione, relazionando per le azioni legislative concernenti l’attività del Governo Federale e del Bundestag tedesco (la Dieta Federale, cioè il Parlamento della Germania).
In occasione della udienza, tre realtà associative (Ass. UHRTA di Trieste con il suo Presidente Diego Cervai, l’Associazione Alister di Trieste e Sostegno Genitori di Pordenone) hanno organizzato una manifestazione in solidarietà al contenzioso civile, un sit-in – con il benestare della Questura di Trieste – che si terrà di fronte al Tribunale di Trieste, Foro Ulpiano, dalle ore 11.00 alle ore 15.30. Sono attesi genitori e cittadini da diverse Regioni di Italia.

Preghiamo per noi e per i nostri figli e che una luce di discernimento illumini la mente ed i cuori degli uomini e delle donne al servizio delle Istituzioni, soprattutto della Magistratura italiana che con la decisione che assumerà in questo delicato contenzioso civile il cui esito potrebbe riguardare centinaia di migliaia di famiglie italiane, dovrà dare prova di essere veramente quella istituzione indipendente, garante e guardiana dei valori della Costituzione della Repubblica italiana che – all’art. 2 – difende i “diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”, ed il “rispetto della persona umana” (ultimo comma art. 32, Costituz.)

Luca Scantamburlo
cittadino e genitore, 28 ottobre 2019
Informazioni ulteriori:
www.dirittinelcuore.net
www.vaccinoconsapevole.blogspot.it
www.11marzo2018veronacittadinisovrani.wordpress.com

 

 

Bambini non vaccinati e scuola: si attende la decisione del Tribunale di Trieste

Lettera del padre di un bambino escluso da scuola, in attesa della decisione del Tribunale di Trieste: il figlio è stato escluso da scuola 4 mesi fa, dando vita a un contenzioso giudiziario per cui si attende ora l’esito del ricorso

Udine, 20 settembre 2019 – Il sottoscritto Luca Scantamburlo e l’ Avv. Michele Rodaro del Foro di Udine, che mi assiste nel contenzioso civile avverso il MIUR, contro la sospensione dalla frequentazione scolastica di mio figlio di anni quattro di età (avvenuta nel marzo 2019), dopo confronto approfondito – valutando pro e contro -abbiamo deciso di presentare reclamo all’Autorità giudiziaria del Tribunale Civile di Trieste, avverso l’ordinanza del Giudice dr. Francesco Saverio Moscato, la cui ordinanza a noi sfavorevole è stata emanata il 28 agosto 2019 (R.G. nr.1321/2019).

L’ordinanza del Giudice ha rigettato il ricorso cautelare richiesto d’urgenza da noi a fine marzo 2019.

Nello specifico il Giudice di Trieste – dopo aver ascoltato le parti in contradditorio a maggio 2019, ed aver acquisito delle note illustrative autorizzate entro il 17 giugno 2019, per approfondire la questione – ha ritenuto non sussistente alcuna posizione di “diritto soggettivo” da parte dei ricorrenti, i quali sarebbero titolari invece di un semplice “interesse legittimo”.

Il deposito del reclamo ex art. 669-terdecies c.p.c. con la quale abbiamo chiesto al Collegio di Trieste un riesame della ordinanza, contro l’Istituto Comprensivo e contro il MIUR (resistenti) – difesi dall’Avv. Distrettuale dello Stato – è stato effettuato in data 13 settembre 2019.

Il pronunciamento dei Tribunale è atteso entro venti giorni dal deposito del reclamo.

Reclamo che verrà esaminato da un Collegio di tre giudici del Tribunale di Trieste (in composizione collegiale), i quali hanno facoltà – qualora lo ritenessero utile – di ascoltare le parti in un nuovo contradditorio, fissando eventualmente una ulteriore udienza.

Il Collegio, di cui non può far parte il giudice che ha emanato il provvedimento oggetto del reclamo, ha la facoltà di confermare, revocare o modificare il provvedimento del Giudice, e potrebbe emanare anche una ordinanza che a sostituzione della precedente decisione.

Con l’aiuto fornitomi da genitori e comitati di tutta Italia, sono riuscito a pagare l’onorario dell’Avvocato Michele Rodaro, mio difensore nominato. Già in occasione della intervista di RAI3 FVG a firma di Eva Ciuk  – il 09 maggio 2019 – in occasione della prima udienza fra le parti convocate dal Giudice Moscato (parte ricorrente l’Avv. Rodaro ed il sottoscritto, parte resistente l’Avv. Lorenzo Capaldo che difende il MIUR e per quanto possibile il Dirigente dell’Istituto comprensivo scolastico), il mio legale aveva affermato che la legge 119/2017 sia di fatto incostituzionale, chiedendo la reintegra immediata dell’alunno sospeso sine die. Nel reclamo si ribadisce la questione di legittimità costituzionale, argomentando che la applicazione di tale normativa sulla vaccinoprofilassi presenta “profili di incostituzionalità rilevanti”, soprattutto in riferimento alla discriminazione di accesso scolastico relativa alla fascia di età 3-6 anni (scuola della infanzia).

Oltre al contenzioso civile, il sottoscritto si trova iscritto anche nel registro generale delle notizie di reato come “parte offesa”. Anche in questa vicenda giudiziaria, il mio legale – diverso da quello nominato nel civile – ha depositato atto di reclamo avverso il decreto di archiviazione delle indagini disposto dal GIP di Roma,  nell’aprile 2019.

RECLAMO AVVERSO L’ARCHIVIAZIONE DELLE INDAGINI SUI MEDICINALI VACCINI: UDIENZA IL 24 OTTOBRE 2019 PRESSO IL TRIBUNALE PENALE

A fine luglio 2019 la Cancelleria del Tribunale di Roma – Sezione I Penale – su ordine del Giudice Claudia Nicchi ha trasmesso all’Avv. Alessandra Devetag dello Studio Volli del Foro di Trieste – attuale mio difensore nel penale – il decreto di fissazione udienza del reclamo depositato a fine maggio 2019 presso l’Autorità giudiziaria, ex art. 410 bis c.p.p. avverso il decreto di archiviazione delle indagini penali preliminari sulla sicurezza dei vaccini e la farmacovigilanza, durate circa due anni, ed archiviate nell’aprile 2019 dal Giudice GIP Claudio Carini di Roma, su richiesta del PM affidatario principale (la dr.ssa Maria Letizia Golfieri, R.G. nr. 50866/2017 c. ignoti).

Il reclamo è stato avanzato a causa della mancata notifica all’esponente (il sottoscritto) della richiesta di archiviazione del PM, notifica prevista ex art. 408 c.p.p., correttamente indicata nell’esposto che ha avviato le indagini dopo esame da parte del PM udinese della Procura di Udine, il quale a marzo 2017 aveva ravvisato ipotesi di reato penali contro ignoti, trasmettendo subito gli atti alla Procura della Repubblica di Roma, per competenza territoriale. Il fascicolo giudiziario ivi trasferito, in seguito si ingrossò ed accorpò altre denunce ed esposti presentati alle Autorità.
L’udienza per la camera di consiglio presso il Tribunale penale di Roma è fissata per il giorno 24 ottobre 2019, aula 3 ore 11.00. Le parti sono state avvisate ed hanno facoltà di presentare delle memorie.

In occasione della udienza, genitori e comitati da tutta Italia organizzeranno una manifestazione sit-in a mio sostegno, nei pressi di Piazzale Clodio, Tribunale penale di Roma. Le necessarie autorizzazioni sono già state richieste alla Questura di Roma.
Qualora il reclamo venga accolto, sarebbe nell’interesse anche delle altre parti offese, come il Codacons Roma. In caso di annullamento della archiviazione firmata dal GIP, sarebbe possibile formulare opposizione alla archiviazione voluta dal PM, e discutere davanti al Giudice la necessità di indagini supplettive.
Nell’esposto il sottoscritto pose l’accento sulla composizione dei vaccini ed eventuali polveri inquinanti estranee in essi presenti (sotto forma di particolato solido, micro e nanodimensionato) e riscontrate in diverse analisi condotte a campione da un laboratorio di analisi di eccellenza italiano, il quale ha indirettamente confermato ed approfondito la natura della contaminazione inorganica già emersa negli USA a metà anni ’80 del secolo scorso, e divulgata da biologi e chimici americani (che pubblicarono i risultati su un periodico scientifico). All’epoca gli statunitensi non indagarono la natura dello stato della materia di tali inquinanti, ma si limitarono ad una analisi chimica qualitativa e quantitativa.

ROMA, 23 OTTOBRE 2019, CONVEGNO SU DIRITTO COSTITUZIONALE E BIOETICA GIURIDICA

La questione del diritto alla istruzione e della sua tutela, verrà affrontata in un convegno da me organizzato a Roma – ad ingresso libero, ma previa prenotazione – e che si svolgerà il 23 ottobre 2019 presso un grande albergo della capitale, di prima categoria.

Grazie al supporto di genitori a me vicini e da tempo molto attivi nell’ambito delle azioni civili – con addetti ai lavori accademici, esperti di diritto costituzionale, e di bioetica giuridica e filosofia del diritto: fra questi, il Prof. Avv. Daniela Granara, docente e ricercatore di diritto costituzionale presso la Università degli Studi di Genova, ed il prof. Alessandro Attilio Negroni, ricercatore di bioetica giuridica e filosofia del diritto, presso l’Istituto Tarello per la filosofia del diritto – Università degli Studi di Genova. Il prof. Granara terrà un intervento sui diritti inviolabili, e sul diritto alla salute ed il diritto alla istruzione nella Costituzione. Il prof. Negroni interverrà sul consenso informato ed il rispetto della persona umana.

Sarà presente come relatore anche l’Avv. Alessandra Devetag , avvocato cassazionista del Foro di Trieste, la quale parlerà di deontologia medica in rapporto ai diritti costituzionali, e dei rapporti fra scienza e politica.
Il convegno ed incontro culturale si terrà presso il centro congressi dell’Hotel Villa Maria Regina, “Sala Biblioteca”,  Via della Camilluccia, 687, 00135 Roma (capienza sala, 300 posti a sedere).

Maggiori dettagli sull’evento sono reperibili all’indirizzo www.dirittinelcuore.net

Firmato

Luca Scantamburlo,

cittadino e genitore

19 settembre 2019


www.vaccinoconsapevole.blogspot.it 

 

Vaccini: C’è Urgenza in Italia di una Corretta Informazione Scientifica sulle Vaccinazioni

Roma, 23 febbraio 2016 – È urgente in Italia una visione più chiara in materia di vaccini ma soprattutto verso un tipo di informazione seria e fondata su dati scientifici certi, al fine di compiere scelte riguardanti la salute sia personale che pubblica in maniera più consapevole.

È questa la denuncia di eminenti professori e studiosi raccontata e spiegata nel libro “Vaccini complotti e pseudoscienza” che è stato subito tra i libri più richiesti in Italia, sia nell’edizione cartacea sia in quella digitale, scalando le classifiche dei Best Seller su Amazon e divenendo un punto di riferimento nel panorama editoriale di divulgazione scientifica.

Compito, quello della informazione scientifica, a cui ha contribuito lo stesso volume che riporta pareri e studi di eminenti studiosi, e che ha ottenuto un rilevante riconoscimento accademico, trasformandosi in un rilevante passo in avanti verso una corretta informazione scientifica in Italia

Un’opera curata da Armando De Vincentiis, direttore della Collana Scientia et Causa del Gruppo C1V Edizioni, e corredata da una prefazione del Prof. Silvio Garattini, fondatore e direttore dell’Istituto “Mario Negri”,

Un libro importante, che assume un ruolo di rilievo  all’interno del processo della divulgazione del sapere, così come è emerso durante la conferenza proposta dall’editore Cinzia Tocci e che ha preso il nome dal titolo stesso del libro, tenutasi il 16 dicembre 2015 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. 

Perché se è vero che l’università produce scienza, questa va poi trasmessa. Il sapere va trasferito, la riflessione critica va condivisa e l’incontro in ambito accademico, aperto a tutti, ha proprio questo obiettivo.

Piero Angela, tra i relatori della conferenza, ha riconosciuto le qualità di un libro che “affronta problemi mai affrontati, colpendo nei punti sensibili a largo spettro”.

Si tratta di un compito difficile e significativo perché “dalla sintesi delle competenze esterne e del lavoro nell’Università si potrebbe portare un sostegno alla corretta informazione” ha dichiarato il Prof. Rino Caputo durante il suo intervento e ha illustrato proprio come nei primi anni del’800, quando si poneva il problema del vaiolo-vaccino, i nostri scienziati di allora sostenevano quanto utile fosse che i poeti parlassero dell’argomento, in modo da favorire la diffusione di una “Cultura del Vaccino”. Questo è l’obiettivo del volume “Vaccini complotti e pseudoscienza”.

In un’era incentrata su internet e sulla facilità di reperire ogni tipo di informazione il rischio di sovraccarico e confusione è dietro l’angolo, in questo senso il libro fornisce in un unico volume risposte esaustive sull’argomento, fondate scientificamente ma sempre in un’ottica divulgativa e quindi chiara e diretta.

Il gruppo di esperti del settore e comunicatori della scienza, che hanno contribuito alla nascita del libro, affrontano la tematica sui vaccini da ogni prospettiva al fine di comprendere le ragioni dei movimenti antivaccinali e di contro offrire un’informazione seria e un aiuto ai genitori a non cadere nei tranelli psicologici della comunicazione.

Avvalersi di tutti gli strumenti utili per comprendere un tema “come quello dei vaccini che non è solo una scelta personale, ma un tema di salute pubblica tutt’altro che secondario” è e sempre sarà una responsabilità sociale che coinvolge tutti, come fa riflettere Cristina Da Rold nel suo contributo “L’informazione (seria) è il cuore della cura” all’interno del volume “Vaccini complotti e pseudoscienza”.

Il testo è divenuto un punto di riferimento all’interno del dibattito sulla validità e sull’efficacia della vaccinazione, quanto mai vivo in questi giorni a fronte degli ultimi casi di meningite in Toscana.

Il volume è disponibile sia nell’edizione cartacea sul negozio online Shoppy del Gruppo C1V Edizioni (www.c1vedizioni.com) che in formato e-book sul sito di Amazon.

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Contatti media:

Francesca Zelletta

Gruppo C1V Edizioni

Direzione Comunicazione / Media relation

email: c1vpress@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Calo Vaccinazioni: “Rischi reali sulla salute a causa della disinformazione in rete”

Roma, 22 gennaio 2016 – Ogni giorno assistiamo ad assurde e furiose “battaglie” in rete riguardo l’argomento vaccini. La più diffusa è quella portata avanti in nome di una teoria ideologica, cioè non basata su prove scientifiche, secondo la quale i vaccini provocano l’autismo. È possibile immaginare che possa esistere un bisogno emotivo che voglia necessariamente inquadrare nei vaccini un capro espiatorio?

Se internet ha facilitato la comunicazione di massa, la sua incontrollabile “globalizzazione” ha favorito un’enorme diffusione di informazioni, i cui effetti inevitabilmente hanno ripercussioni, nel bene o nel male, nel vissuto reale.

Come districarsi quindi tra social, blog, siti, forum, motori di ricerca per riconoscere le fonti attendibili e le informazioni serie e non cadere nei tranelli psicologici della comunicazione?

Chi si affida oggi alla rete per cercare informazioni in tema di vaccini, trova due schieramenti polari: da una parte la scienza che cerca di far comprendere l’inconsistenza delle correnti antivacciniste, dimostrando, attraverso studi scientifici, come il rifiuto ostinato alle vaccinazioni si basi esclusivamente su paure, ideologie e, paradossalmente, bisogni; dall’altra informazioni errate e fuorvianti, che generano confusione, allarmismo, disaffezione e sfiducia nei confronti della scienza. Queste ultime riescono a colpire l’attenzione stimolando l’emotività del lettore e, unite a una personale errata percezione del rischio e tendenza al sospetto, accendono la miccia della disinformazione che crea danni non solo al singolo ma a tutta la comunità.

“Se la Salute è un diritto e un dovere di tutti, la libertà di scelta è imprescindibile dalla consapevolezza” ci spiega Armando De Vincentiis, curatore del libroVaccini complotti e pseudoscienza” (www.c1vedizioni.com), raccontandoci di come questo libro sia nato proprio dall’esigenza di coprire i vuoti della comunicazione ed i pericoli dell’informazione fai-da-te:

“L’idea è quella di far capire su cosa si fondano le argomentazioni ideologiche e presentare, in modo semplice, le contro-argomentazioni sostenute dagli studi scientifici pubblicati su riviste autorevoli. Il libro “Vaccini complotti e pseudoscienza” evidenzia e spiega proprio il paradosso di voler credere per forza a una teoria e perché sia davvero così difficile modificare l’opinione di chi ha “deciso” che i vaccini siano pericolosi e/o la causa di determinate malattie”.

“Spesso, nell’approccio di molti interventi orientati a dimostrare l’infondatezza di tali credenze, si utilizzano argomentazioni di carattere medico e giornalistico, dimenticando l’aspetto emotivo della comunicazione. Questo è un elemento chiave in grado di filtrare e stravolgere le informazioni: nonostante una corretta informazione, tale approccio appare, spesso, insufficiente. Viceversa, una comunicazione fondata sull’emotività appare più efficace” continua ancora De Vincentiis.

“Vaccini complotti e pseudoscienza sviluppa l’argomento da più prospettive, partendo da quella psicologica oltre che medica e giornalistica. Gli autori, psicologi, medici, giornalisti scientifici e neuroscienziati, affrontano il tema ad ampio spettro, non lasciando nessun vuoto e fornendo tutto ciò che è necessario per capire i vaccini, la loro non pericolosità, il perché del loro utilizzo e i rischi della mancata vaccinazione, come è nata l’origine dell’equivoco secondo il quale causano l’autismo, e, soprattutto, la paradossale attitudine e ostinazione a continuare a credere in tale equivoco e la dimensione sia emotiva che cognitiva che solidifica le errate convinzioni sui vaccini anche al cospetto delle evidenze scientifiche” conclude Armando De Vincentiis, curatore del libro “Vaccini complotti e pseudoscienza” .

 

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Calo Vaccinazioni: se ne parla alla Conferenza “Vaccini, complotti e pseudoscienza” all’Università Tor Vergata di Roma

Calo delle vaccinazioni? Mercoledì 16 dicembre 2015, alle ore 9:00 si terrà la Conferenza “Vaccini, complotti e pseudoscienza” presso l’Aula Fleming dell’Università di Tor Vergata, dove la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Tor Vergata ospiterà scienziati, medici e comunicatori scientifici all’insegna della “Cultura del Vaccino” come responsabilità personale e sociale

Roma, 3 dicembre 2015 – Si terrà a Roma, il prossimo 16 dicembre, la Conferenza  “Vaccini, complotti e pseudoscienza” che prende il nome dal libro omonimo (Gruppo C1V Edizioni), uscito lo scorso 30 novembre 2015, con prefazione a cura del Prof. Silvio Garattini e le firme di autori del mondo scientifico quali Sergio Della Sala, Sara Pluviano, Armando De Vincentiis, Paolo Attivissimo, Edoardo Altomare, Giovanni Ragazzini, Cristina Da Rold, Silvano Fuso, AIRIcerca.

L’appuntamento è presso l’Aula Fleming dell’Università di Tor Vergata (Via Montpellier, 1) Mercoledì 16 dicembre alle ore 9:00.

Durante la Conferenza sarà affrontato il problema del calo delle vaccinazioni e saranno ripercorse le tematiche affrontate nel libro, che fornisce le giuste informazioni per avere la visione di insieme e cognizione in materia dei vaccini. Ci sarà una trattazione storica, con accenni alla letteratura, si spiegherà il contributo che i vaccini hanno dato  alla scienza e allo sviluppo, le tipologie dei vaccini, il sistema immunitario del neonato, gli aspetti psicologici della comunicazione, l’importanza dell’informazione, le false credenze sui vaccini, i complotti e la pseudoscienza, compreso il caso clamoroso di Wakefield che ha visto lo scontro tra giustizia e scienza.

Se la Salute è un diritto e un dovere di tutti, la libertà di scelta è imprescindibile dalla consapevolezza dei rischi non solo personali ma anche dell’intera comunità. In questo ambito, sull’attualissimo tema delle vaccinazioni, un gruppo di scienziati e comunicatori specialisti fornisce con questo instant book risposte scientifiche, seppure in chiave divulgativa, a chi ha dubbi o paure e fa luce su informazioni allarmistiche e infondate. Il volume, unico nel vasto panorama dell’editoria sulla tematica dei vaccini, è una fonte utile per comprendere le meccaniche che hanno portato al calo delle vaccinazioni, risalendo all’origine del fenomeno a cui stiamo assistendo e che riguarda la salute non solo propria ma anche pubblica, come bene comune da salvaguardare. Non solo, grazie a questo libro si comprende anche il processo anticulturale che porta ad allontanarsi dalla scienza e dal metodo scientifico, a favore di teorie pseudoscientifiche pericolose per il modo in cui riescono a diffondersi e far breccia.

“Vaccini, complotto e pseudoscienza” il testo a cui è ispirata la conferenza, è un testo didattico e scientifico completo, il cui valore non si esaurisce nel suo essere un attualissimo instant book, ma lo colloca come punto di riferimento anche futuro, prezioso per tutti, dagli addetti ai lavori, ai pediatri, medici, docenti e studenti universitari, avvocati, istituzioni e non ultimo ai genitori confusi e a tutti coloro che sono a caccia di informazioni e che non sanno come muoversi, per garantire alla comunità il diritto-dovere alla propria Salute e alla Salute pubblica, come anche il diritto-dovere di essere informati e quindi essere consapevoli delle proprie scelte.

Il saluto introduttivo della Conferenza sarà tenuto dal Rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata”, Prof. Giuseppe Novelli, a moderare sarà il Prof. Orazio Schillaci, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Tra i Relatori interverranno il Dott. Piero Angela divulgatore scientifico, giornalista, scrittore e conduttore televisivo, il Prof. Silvio Garattini, Direttore IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, la Dott.ssa Cinzia Tocci, editore del Gruppo C1V Edizioni, il Dott. Armando De Vincentiis, psicologo, consulente CICAP e Direttore della Collana Scientia et Causa, il Prof. Alberto Siracusano, Ordinario di Psichiatria, Direttore U.O.C. Psichiatria al Policlinico Tor Vergata, Direttore Medicina dei Sistemi, il Prof. Carlo Federico Perno, Ordinario di Virologia all’Università di Roma Tor Vergata, la Dott.ssa Cristina Da Rold, giornalista scientifica, il Dott. Silvano Fuso, chimico e socio effettivo CICAP, il Prof. Marco Cappadonia Mastrolorenzi, docente, divulgatore scientifico.

È possibile trovare l’invito alla Conferenza, organizzata dal Gruppo C1V Edizioni, sul sito web www.c1vedizioni.com nella pagina dedicata al volume.

 

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Calo Vaccinazioni: Programma della Conferenza “Vaccini, complotti e pseudoscienza” all’Università Tor Vergata di Roma

 

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Allarme Vaccini: Quali i Veri Rischi che Corriamo?

Tra l’allarme dai dati ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità e gli allarmi da informazioni antivacciniste, un gruppo di scienziati specialisti e comunicatori della scienza ha lavorato a un libro unico per dare risposte scientifiche a chi ha dubbi o paure. Le loro scoperte saranno raccontate in “Vaccini, complotti e pseudoscienza”, un testo in uscita a fine novembre, con prefazione a firma di Silvio Garattini, che si propone di fare chiarezza definitivamente sul dilemma vaccini

Roma, 17 novembre 2015 – La questione dei vaccini e il timore di effetti avversi, mai dimostrati, rappresenta oggi uno dei temi di maggior rilievo, anche e in seguito ai dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità che ne denunciano il calo. Perché si vaccina di meno? Le resistenze al vaccino sono riconducibili a convinzioni radicate in chi si trova a scegliere se vaccinare o meno se stessi e i propri figli, ma anche ai giudizi di molti medici che ne sconsigliano il trattamento, ritenendolo in qualche caso pericoloso e contribuendo ad alimentare confusione e fobie. Nonostante le rassicurazioni del mondo accademico e scientifico, viaggiano parallelamente informazioni terroristiche che risultano essere tra i principali fattori scatenanti della diffidenza nei confronti delle vaccinazioni.

La ricerca acritica di notizie prive di valore scientifico sta spingendo, dunque, numerosi genitori a compiere scelte pericolose per la salute collettiva. Ma cosa c’è veramente a monte di questo calo delle vaccinazioni? Un gruppo di esperti autorevoli di scienza e di comunicazione scientifica, che da anni combattono false notizie, frodi scientifiche e studiano fenomeni legati a miti infondati, ha lavorato su un testo unico intitolato “Vaccini, complotti e pseudoscienza” di prossima pubblicazione con il Gruppo C1V Edizioni (www.c1vedizioni.com), per fare chiarezza e risalire alle origini di tutto questo fenomeno. Sotto diversi aspetti che vanno dalla visione complottistica della questione vaccini all’analisi delle notizie terroristiche in circolazione su di loro, dalle origini storiche di queste notizie agli aspetti più tecnici, seppur in chiave divulgativa, il volume ha l’obiettivo di chiarire i danni causati dall’informazione fai da te, dal condizionamento e dai tranelli psicologici della riluttanza a vaccinarsi.

Il volume, dal titolo “Vaccini, complotti e pseudoscienza”, con sottotitolo “Tra fobia, disinformazione e consapevolezza” che ne inquadra l’ambito, è a cura del Dott. Armando De Vincentiis, Direttore della Collana Scientia et Causa del Gruppo C1V Edizioni. La Prefazione è del Prof. Silvio Garattini, farmacologo dell’Istituto Mario Negri di Milano e l’uscita è prevista per fine novembre 2015.

Il libro si rivolge a tutti: agli addetti ai lavori, pediatri, medici di base, docenti e studenti universitari, avvocati, istituzioni e non ultimo ai genitori confusi e a tutti coloro che sono a caccia di informazioni e che non sanno come muoversi. I temi affrontati emergono dal titolo dei capitoli stessi: Comunicazione, paradossi e paranoia Armando De Vincentiis; Si possono correggere le false credenze sui vaccini? Sara Pluviano e Sergio Della Sala; Cronaca di una bugia assassina: il caso Wakefield Paolo Attivissimo; Il sistema immunitario del neonato, troppo immaturo per i vaccini? Giovanni Ragazzini; Un mondo senza vaccini Edoardo Altomare; L’informazione (seria) è il cuore della cura Cristina Da Rold; L’importanza dei vaccini nella storia della medicina e il loro contributo alla scienza AIRIcerca; Scienza, pseudoscienza e nuovo oscurantismo Silvano Fuso.

Capiremo se ci troviamo davvero al cospetto di un complotto, quale fondamento hanno le correnti antivacciniste, se si può fare a meno delle coperture vaccinali e quali sono i rischi. Perché la salute è un diritto e un dovere di tutti e la libertà di scelta è imprescindibile dalla consapevolezza dei rischi non solo personali ma anche dell’intera comunità.

C1V Edizioni

C1V Edizioni è la casa editrice romana fondata nel 2008 da Cinzia Tocci, con l’obiettivo di creare valore nel settore editoriale e della cultura, promuovendo la lettura come fonte di crescita e arricchimento personale e sociale, e di avvicinare lettori e scrittori, uscendo dagli schemi tradizionali grazie anche ad un modello funzionale flessibile, efficace ed efficiente. Tutti i libri del Gruppo C1V Edizioni sono registrati nel Catalogo Ufficiale dei Libri in Commercio e possono essere richiesti anche dai lettori attraverso i canali diretti della casa editrice (www.c1vedizioni.com, e-mail c1vedizioni@gmail.com e altri contatti), accorciando così tempi di consegna e offrendo ulteriori vantaggi con sconti e promozioni dedicate ai lettori.

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Allarme Vaccini: Quali i Veri Rischi? Tutta la verità in un libro creato con il contributo di scienziati specialisti…

 

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