LGBTQ+: come essere se stessi superando il disagio legato all’identità di genere e all’orientamento sessuale

Roma, 7 luglio 2021 – È finito il “Pride Month“, il mese dell’orgoglio, ma si continua a porre attenzione ai diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer.

Il primo Gay Pride della storia avvenne negli Stati Uniti, precisamente a Chicago, il 27 giugno del 1970 quando la Chicago Gay Liberation organizzò una parata per ricordare i moti di Stonewall. Esattamente un anno prima c’erano stati dei gravi atti di omofobia in un noto locale della città di New York, lo Stonewall Inn, dove ci furono scontri accesi tra la comunità gay e le forze dell’ordine.

Ad oggi la giornata del Gay Pride sta a simboleggiare la libertà di poter essere sé stessi e viene celebrata con colori accesi, musica e carri che sfilano per le strade delle città. Il suo essere così simbolicamente forte ed eccentrico sta a significare una forma di provocazione ai tanti anni di repressione.

Da alcuni dati statistici si è potuto constatare che solo circa il 20% dei genitori sia a conoscenza dell’orientamento sessuale dei propri figli e che le persone omosessuali e bisessuali abbiano almeno il 30% in più di possibilità di subire discriminazioni durante la propria vita, rispetto a persone eterosessuali. Questi dati evidenziano che far parte della comunità LGBTQ+ non sempre sia accettato e vissuto con serenità.

Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” a proposito afferma che “tutte le persone hanno il diritto alla salute, al benessere e alla serenità, indipendentemente dalla propria identità di genere e dal proprio orientamento sessuale”.

“Nonostante i passi in avanti che sta facendo la società” – afferma la dott.ssa Giorgia Comandini, psicologa clinica e psicoterapeuta in formazione- “ancora molte ragazze e ragazzi faticano a capire ed accettare il sesso dal quale sono attratti e nel quale si sentono di appartenere”. “A tal proposito” – continua la dott.ssa Comandini – “è giusto fare una distinzione importante: l’orientamento sessuale consiste nell’attrazione sessuale verso altre persone, mentre l’identità di genere viene definita come il modo in cui gli individui percepiscono sé stessi e si possono definire come maschi, femmine, entrambi o nessuno dei due. Bisogna tenere a mente che non sempre il sesso biologico, ossia le caratteristiche anatomiche e genetiche con cui un individuo nasce, coincide con l’identità di genere, derivante invece da variabili psicologiche, culturali e sociali. Ad esempio, una persona transgender può avere qualsiasi tipo di orientamento sessuale, essendo queste due variabili indipendenti”.

Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ha per questo istituito un servizio di aiuto psicologico per il disagio legato all’identità di genere e all’orientamento sessuale.

I 324 psicologi della rete del pronto soccorso sono presenti in tutte le regioni italiane e in 21 paesi del mondo, come Regno Unito, Hong Kong, Messico, Russia, Argentina, Grecia, Kenya, Ghana, Mozambico, Brasile, Portogallo, Serbia, Romania, Bulgaria, Egitto, Giordania, Pakistan, Azerbaijan, India, Spagna, Svizzera.

Il servizio, in 24 lingue, é offerto alle persone direttamente interessate e ai loro familiari.

Per contattare il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” basta telefonare ai n. +39 06 2279 6355 / +39 345 627 6162 oppure visitare il sito internet www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it .

 

Cure ormonali per Transgender: i consigli della Società Europea di Medicina Sessuale

Roma, 10 marzo 2020 – Vi è una generale mancanza di raccomandazioni e informazioni di base su misura per i sessuologi e altri professionisti sanitari per quando incontrano persone transgender nella loro pratica clinica.

Ad approfondire con noi il problema il Dottor Andrea Militello, stimato urologo andrologo famoso per aver vinto diversi riconoscimenti, socio della Società Europea di Medicina Sessuale.

“In effetti manca esperienza clinica nel confronto con questo tipo di pazienti, una recente comunicazione della Società Europea di Medina Sessuale ha cercato di tracciare le giuste raccomandazioni sull’assistenza sanitaria dei soggetti transgender con attenzione per la loro funzione e soddisfazione sessuale” dice il Dr. Militello.

“La task force era composta da 7 medici esperti nell’assistenza sanitaria di persone trans, selezionati dal comitato scientifico della Società europea di medicina sessuale (ESSM). Il consenso è stato guidato dall’esperienza clinica e da una revisione della letteratura disponibile e da discussioni interattive sulla salute dei transgender, con attenzione alla funzione sessuale e soddisfazione, ove disponibile” spiega l’ andrologo romano.

I focus dello studio erano la valutazione e gli aspetti ormonali dell’assistenza sanitaria.

Poiché la letteratura disponibile per le raccomandazioni dirette è limitata, la maggior parte della letteratura è stata utilizzata come sfondo o prove indirette.

Le dichiarazioni di consenso clinico sono state sviluppate sulla base delle esperienze cliniche e della letteratura disponibile.

Con le molteplici barriere che molte persone trans sperimentano, i principi dell’assistenza di base devono ancora essere ben delineati.

La raccomandazione agli operatori sanitari che lavorano con persone transgender è che riconoscano la diversità dei sessi.

Inoltre, gli operatori sanitari che valutano i diversi bambini e adolescenti di genere dovrebbero adottare un approccio evolutivo che riconosca la differenza tra bambini diversi di genere.

Inoltre, le persone transgender che cercano interventi medici denunciando il loro genere dovrebbero essere valutate dagli operatori sanitari con esperienza nella sanità trans e nella pratica psicologica.

Se si desidera la mascolinizzazione, si raccomanda la terapia con testosterone con monitoraggio dei livelli sierici di steroidi sessuali e segni di virilizzazione.

Allo stesso modo, se si desidera la femminilizzazione, si raccomadano estrogeni e/o terapia antiandrogena con monitoraggio dei livelli sierici di steroidi sessuali e segni di femminilizzazione.

Gli operatori sanitari devono essere consapevoli dell’influenza della terapia ormonale sul funzionamento e sulla soddisfazione sessuali.

“Ci troviamo in un campo delicato, e queste dichiarazioni si basano sui dati attualmente disponibili. Tuttavia è fondamentale riconoscere che si tratta di un campo in rapida evoluzione e che la letteratura, in particolare nel campo del funzionamento e della soddisfazione sessuale, è limitata ” conclude l andrologo Andrea Militello.

Per approfondimenti: www.jsm.jsexmed.org/article/S1743-6095(20)30045-X/fulltext

 

 

 

 

 

 

Omofobia: un progetto per distruggerla una volta per tutte

La soluzione per abbattere odio e discriminazione? Elia, ragazzo transgender di Latina, ne è certo: l’Amore può distruggere l’omofobia…

Vasto, 3 maggio 2019 – Esiste una soluzione per abbattere odio e discriminazione relative all’omofobia? Elia, ragazzo transgender di Latina, ne è certo: con l’Amore l’omofobia si può distruggere.

Elia Bonci, giovane autore, classe ’96, adottando un linguaggio semplice e diretto, ha deciso così di dare il via alla sua battaglia mettendosi a nudo, raccontandosi in ‘Diphylleia. Solo l’amore può distruggere l’omofobia‘, il suo romanzo d’esordio pubblicato con la Caravaggio Editore, reperibile in libreria e sui maggiori store online nei formati cartaceo ed ebook.

Diphylleia rappresenta un tassello fondamentale del progetto che il ragazzo transgender sta portando avanti da qualche anno, con grande forza e determinazione, e tramite il quale cerca di combattere i pregiudizi che hanno profondamente segnato la sua esistenza e non solo.

Attivissimo sulla sua pagina Instagram @elia.lien, seguita da migliaia di followers, Elia spiega cosa significhi soffrire di disforia di genere e, al tempo stesso, vivere il dramma di non sentirsi padroni del proprio corpo.

Un attivismo per cui è diventato un punto di riferimento per tanti giovani che, come lui, appartengono alla comunità LGBTQI e intendono lottare per il proprio diritto di essere semplicemente se stessi, senza essere additati, derisi o emarginati.

La Caravaggio Editore, a sostegno dei sogni di Elia e di tutti quelli che portano avanti questa battaglia, intende lanciare molto presto anche un brand per la vendita di magliette e gadget accompagnato dallo slogan ‘I AM NOT AN ALIEN, I AM A HUMAN‘ il cui ricavato aiuterà Elia a completare il suo percorso di transizione.

Dopo la fortunata presentazione del 23 aprile scorso, tenutasi a La Feltrinelli di Latina, in cui più persone hanno affollato la libreria e scelto di restare in piedi pur di ascoltare le sue parole, Elia sarà presente il 9 maggio 2019, alle 17:00, al Salone Internazionale del Libro di Torino per un incontro informale presso lo stand della Rivista Leggere:tutti, Agra editore (Padiglione 3 – N113). In questa occasione verrà presentato ufficialmente anche il suo nuovo brand.

Link di approfondimento:

 

 

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Ufficio Stampa Caravaggio Editore

Giorgia Foglia

Email. giorgiafoglia@caravaggioeditore.it

Tel. +39 0873656393).

Copertina del romanzo di Elia Bonci: Diphylleia. Solo l’Amore può distruggere l’omofobia

 

Elia Bonci, ragazzo transgender e autore del romanzo
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