Da vittima di bullismo a parrucchiere delle dive: le “Confessioni sotto il casco” di Pierluigi Mattiozzi

Pierluigi Mattiozzi

Parte da Fermo il cammino dell’hair stylist Pierre, diventato oggi “Il parruchiere delle dive”

Roma, 6 settembre 2021 – Trasgressioni, dolori, segreti e successi. E poi ancora la vita di provincia, i pregiudizi per le sue preferenze, le difficoltà, le trasgressioni, i momenti difficili come vittima di bullismo e poi quelli esaltanti.

Ne ha viste tante nella sua vita Pierluigi Mattiozzi, per tutti Pierre, diventato oggi un grande artista dei capelli, famoso per essere “il parrucchiere delle dive”.

Pierre, dalle sue clienti, tra un’acconciatura e un colpo di forbici, ne ha sentite di tutti i colori. Stavolta però ha deciso di mettersi lui stesso a nudo per la prima volta, decidendo di condividere il suo incredibile percorso umano e professionale nell’autobiografia “Confessioni sotto il casco”.

Nel libro l’hair stylist racconta le tappe più significative della sua vita e carriera, da quando era un bambino fino ai nostri giorni.

Nato a Fermo e cresciuto a Monte Urano, l’autore descrive le sue difficoltà da bambino, vittima di bullismo, quando i coetanei lo consideravano una “femminuccia” solo perché alla Gazzetta dello Sport preferiva la rivista Marie Claire in cui poteva trovare le anticipazioni dell’ultima moda.

A undici anni Pierluigi Mattiozzi lascia la scuola per andare a lavorare in un salone per acconciature. La passione per la professione di parrucchiere lo divora e Pierre fa passi da gigante: a ventuno anni apre il suo primo salone e agli inizi degli anni 2000 i suoi servizi sono ricercati da molti vip.

Dagli eccessi alla famiglia

Sono gli anni di divertimenti sfrenati, eccessi e trasgressioni. Poi irrompe Romina nella sua vita: una donna che sembra piombare da un altro pianeta, da un’altra dimensione. Pierre resta folgorato e s’innamora pazzamente. La vita scorre con lei in perfetta sintonia e il lavoro procede a gonfie vele.

Arrivano i figli Gaia e Filippo ma la vita presenta anche periodi molto difficili e dolorosi. La malattia della figlia e scelte professionali sbagliate rischiano di portare Pierre verso un punto di non ritorno ma alla fine l’amore e la famiglia lo salvano e gli permettono di recuperare quell’equilibrio necessario per condurre una vita piena di affetti, dignità e gratificazioni professionali.

“Ho voluto scrivere il libro che racconta della mia Vita – spiega Mattiozzi – perché desidero invitare tutti, soprattutto i più giovani, a credere in un sogno, in un obiettivo da raggiungere per poter dare senso alla propria vita”.

Un libro consigliato, perché scritto in modo sincero e appassionante in cui l’autore alterna capitoli dedicati alla sua vita privata con altri direttamente legati alla sua professione.

Il link su Amazon del libro è https://amzn.to/3ez1e2x mentre la pagina Facebook di Pierre è www.facebook.com/pierre.hairdressing.

 

 

 

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Ufficio Stampa

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Comunicazione: esce la guida per creare e gestire un ufficio stampa

Catania, 8 aprile 2021 – Aiutare a creare e gestire un ufficio stampa. È lo scopo del nuovo libro “Come creare e gestire un ufficio stampa”, del giornalista Salvo Longo, pensato per gli interessati ad iniziare questo percorso con competenza e professionalità.

La guida è il nuovo lavoro del giornalista Salvo Longo che dopo aver scritto anni fa l’ebook “La Forza della Comunicazione – Strategie Vincenti” adesso sceglie di trattare in maniera approfondita il tema degli uffici stampa.

A firmare la prefazione l’autorevole giornalista de “La Stampa”, Fabio Albanese, che per quindici anni si è occupato della comunicazione e dell’ufficio stampa del Teatro Massimo Bellini di Catania.

Il libro conta 150 pagine ed è composto da nove capitoli. Nella prima parte, l’autore spiega, con chiarezza e semplicità, cos’è l’ufficio stampa, quali sono i suoi compiti e le sue funzioni.

Longo, dopo le doverose premesse, passo dopo passo, entra nel vivo del libro mostrando ai lettori come si costruisce un ufficio stampa, attraverso le varie azioni da compiere dallo sviluppo della rete dei contatti al piano di comunicazione fino a rendere l’ufficio stampa perfettamente operativo.

Lo stesso autore nell’introduzione tiene a precisare che si tratta di una guida più pratica che teorica, e ogni capitolo del libro si conclude poi con il paragrafo “Attività pratica ed esercitazioni”.

A cosa serve quindi la guida?

“Questo libro sugli uffici stampa – che nelle intenzioni non vuole essere un trattato teorico ma un manuale semplice e ricco di informazioni, strategie, tecniche e consigli pratici – è dedicato a chi ambisce a iniziare questo percorso professionale, ma anche a quanti come giornalisti, operatori della comunicazione, addetti stampa, già operano in questo campo e desiderano sempre aggiornarsi, perfezionarsi, correggersi, ottenere nuovi spunti per svolgere al meglio questo lavoro”, spiega Salvo Longo.

L’obiettivo della guida è quindi far comprendere che cos’è effettivamente un ufficio stampa, come crearlo, come gestirlo, quali sono i ferri del mestiere e quali opportunità offre la rete”, continua Longo.

Un intero capitolo è dedicato alle testimonianze dirette di alcuni professionisti della comunicazione, che eccellono, ognuno nel proprio campo, e sono considerati punti di riferimento nel firmamento degli uffici stampa.

La parte finale del libro comprende infine leggi, direttive e la carta dei doveri del giornalista degli uffici stampa, risultando così una guida completa a tutti gli effetti, che funge da bussola per orientarsi in un mestiere che cambia e si evolve rapidamente lanciando sempre nuove sfide difficili, ma sempre entusiasmanti.

Nella seconda parte di “Come creare e gestire un ufficio stampa”, Salvo Longo affronta poi il tema appunto della gestione dell’ufficio stampa parlando degli strumenti principali che permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati, dal comunicato stampa alla rassegna stampa passando per l’organizzazione di eventi.

Segue un capitolo dedicato alle opportunità che offre la rete e ai vantaggi di un ufficio stampa online con la descrizione di tool sia gratuiti che a pagamento, strumenti di grande supporto per un addetto stampa.

Le testimonianze dei professionisti

L’ottavo capitolo raccoglie le testimonianze di grandi professionisti della comunicazione, dalla pubblica amministrazione all’università, dalla musica allo sport, dall’impresa al contrasto delle fake news.

Si tratta di Matteo Bruni, direttore della Sala stampa vaticana; Mariano Campo, responsabile comunicazione e ufficio stampa dell’Università di Catania; Paola Giunti, direttrice comunicazione e stampa del Teatro Regio Torino; Assia La Rosa, giornalista imprenditrice e fondatrice di I Press; Marco Del Checcolo, media manager di Federica Pellegrini; Daniele Lo Porto, pilastro del giornalismo siciliano, per 15 anni responsabile dell’ufficio stampa della Provincia Regionale di Catania; Francesco Pira, professore di Comunicazione e Giornalismo all’Università di Messina, saggista e delegato della comunicazione dell’ateneo peloritano; Michele Rampino, professionista della comunicazione e fondatore della piattaforma nazionale ComunicatiStampa.net; Riccardo Vitanza, re della comunicazione musicale in Italia e fondatore dell’agenzia Parole & Dintorni.

Contributi di spessore da parte di addetti ai lavori che hanno maturato lunga esperienza sul campo e che con consigli e suggerimenti impreziosiscono ulteriormente il libro.

“Come creare e gestire un ufficio stampa”, che si trova in commercio sia in versione ebook che cartacea, si presenta dunque come uno strumento prezioso per tutti coloro che già operano negli uffici stampa ma anche per chi vuole intraprendere questo percorso con professionalità e successo.

L’autore

Salvo Longo nasce a Catania nel 1969. Laureato in Scienze politiche, dal 2005 si occupa di formazione ed è direttore di una scuola di formazione professionale a Catania. Giornalista pubblicista dal 2004, è consulente della comunicazione ed esperto in organizzazione di piani di comunicazione e uffici stampa.

Collabora con varie testate online e alcune importanti agenzie di comunicazione. Nel gennaio 2009 ha fondato il mensile d’informazione e cultura «Katane» che ha diretto fino al 2011.

È stato responsabile della pagina di Catania del giornale nazionale online «2duerighe» e ha collaborato con il «Giornale di Sicilia», il «Quotidiano di Sicilia», «Box periodico», «In Scena» e le emittenti televisive Telecolor e Videotre.

È autore dell’ebook “La Forza della Comunicazione – Strategie Vincenti”.

 

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Simon Sword, l’autore che incanta bambini, risponde ai lettori

Roma, 6 agosto 2018 – Negli ultimi mesi si sono interessati a lui quotidiani, riviste e testate web di settore, e questo mese è apparso addirittura sul mensile Millionaire, grazie ai suoi straordinari risultati in fatto di vendite. Stiamo parlando di Simon Sword, nome d’arte di Simone Spada, affermato autore in cima alla classifiche di vendite di libri illustrati e fiabe per bambini.

In questi giorni attraverso i social, in occasione delle imminenti vacanze estive, Simon Sword ha risposto alle domande più significative dei suoi lettori, che qui vi riproponiamo.

D) Ciao Simon, sei un autore indipendente e senza case editrici alle spalle, ci spieghi il segreto del tuo successo?

R) Non esiste una formula magica. L’anno scorso ho cercato attraverso i social di attirare quante più persone possibili, illustrando passo dopo passo i miei progetti e le mie fiabe in uscita. Ma per essere letto da decine di migliaia di individui, devi saper scrivere e nel mio caso ti devi appoggiare a illustratori validi e molto preparati.

D) In passato hai usato parole dure nei confronti di alcuni editori, in questi mesi la tua opinione su di loro è cambiata?

R) No anzi, a dire il vero la considerazione che nutro per alcuni di loro è addirittura peggiorata. In queste ultime settimane nel caso specifico, un importante editore di libri per ragazzi, mi ha attaccato per il non corretto posizionamento di un paio di virgole all’interno di un mio testo. Polemica assurda e infantile, che fortunatamente non ho colto. Più avanti mi è stato riferito che uno dei suoi libri più noti dopo 6 ristampe e 8 anni, ha venduto meno copie della mia fiaba “La città degli aquiloni” (uscita a maggio dello scorso anno solo in formato digitale, in esclusiva su Amazon.it) Evidentemente questa cosa può provocare bruciori di stomaco e…lascio a voi le dovute conclusioni.

D) Hai mai pensato di pubblicare con case editrici tradizionali?

R) Si certo e non escludo che possa capitare a breve. Il problema sostanziale è che per quanto riguarda i libri illustrati per bambini, esiste un mercato particolare con linee editoriali ben circoscritte. Il mio disappunto nei confronti di alcuni editori nasce proprio da questo motivo. Se in libreria su 100 albi illustrati, 90 sono frutto di traduzioni di titoli stranieri, significa che c’é qualcosa che non funziona. E credetemi, ci sono illustratori e autori italiani che non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi d’oltreoceano.

D) Quanto guadagna uno scrittore? Ci fai una panoramica della situazione attuale?

R) E’ un po’ difficile non generalizzare. Molte case editrici riconoscono agli autori percentuali molto basse, spesso sotto il 10% del prezzo di copertina. Per quanto mi riguarda invece, Amazon corrisponde agli autori percentuali che variano dal 30% al 70%, in base al prezzo che è stato attribuito al volume. Non sono molte le persone che possono vivere di scrittura nel nostro paese, soprattutto tra gli autori indipendenti.

D) Tu però hai venduto moltissime copie dei tuoi ebook. Diversi scrittori sono sempre poco propensi a parlare di numeri, puoi dirci quante copie vendi al mese e in che modo retribuisci i tuoi collaboratori/illustratori?

R) Sia gli illustratori, che i traduttori con i quali collaboro, vengono retribuiti in un’unica soluzione in base al loro preventivo. A seconda della complessità del testo da tradurre o delle illustrazioni da realizzare, il costo può variare sensibilmente, ma è sempre stabilito da loro. Riconoscere a loro una percentuale è rischioso, dato che in quanto autore indipendente potrei vendere una copia del libro in questione oppure un milione, una fastidiosa incognita. A distanza di un anno dalla loro prima uscita, le mie fiabe vendono in media 1.500-2.000 copie mensili, dicono che siano cifre davvero incredibili.

D) Hai mai pensato di scrivere romanzi per ragazzi e non più libri per bambini?

R) Si certo. Ho cinque testi da revisionare in questi mesi, quasi pronti per essere pubblicati. Si tratta di romanzi per ragazzi che toccano varie tematiche, inoltre da qualche tempo sto lavorando alla traduzione di un libro di Jack London, che ha avuto poca fortuna nel nostro paese. La mia speranza è quello di poterlo rilanciare e farlo conoscere al pubblico come si deve.

D) Un’ultima domanda ora Simon. C’è un consiglio che vorresti dare ai tuoi colleghi che scrivono libri per bambini?

D) Mi piacerebbe che si pensasse meno alla politica e più alle esigenze dei nostri piccoli lettori. Non serve schierarsi apertamente o addirittura paventare scenari apocalittici, come sta avvenendo in queste settimane, non serve proprio a nulla. Ai bambini vanno trasmessi valori universali che con la politica non hanno nulla a che vedere, non rendiamo pesante l’infanzia di un fanciullo. Ha tutta la vita davanti per potersi arrabbiare e intristirsi, ma nel frattempo è importante comunicare con il cuore e con tanta fantasia, attraverso i nostri libri.

 

 

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Contatti stampa:

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Simone Spada, in arte Simon Sword, autore bestseller di racconti e fiabe per bambini

 

 

Il caso Simon Sword, più di 30.000 e-book venduti in un anno: “Bisogna credere negli autori italiani”

L’autore italiano di fiabe Simon Sword, che ha venduto più di Dan Brown e Ken Follett, racconta il suo anno di successi dopo ‘Il mio amico Alfred’, una fiaba sulla disabilità infantile e ‘La città degli aquiloni”. E si toglie qualche sassolino dalla scarpa riguardo i grandi editori che non investono sugli autori italiani…

Milano, 26 gennaio 2018 – “Non servono grandi romanzi per arrivare al cuore dei lettori, a volte basta una semplice fiaba”. A dirlo l’autore Simon Sword, pseudonimo d’arte di Simone Spada, 38 anni originario di Milano, fresco degli oltre 30.000 ebook venduti nell’ultimo anno.

La città degli aquiloni” fiaba pubblicata e distribuita in formato digitale nel maggio dello scorso anno, è stata la fiaba più acquistata su Amazon nel 2017.

Migliaia di copie vendute in brevissimo tempo e l’unico Kindle per bambini presente tra i grandi bestseller internazionali.

Un risultato incredibile, se si considera lo stato in cui versa il mercato editoriale nel nostro paese e se si pensa al fatto che l’autore, non ha alcuna casa editrice alle spalle.

Un successo quello del libro “La città degli aquiloni” che giunge qualche mese dopo l’ottimo esordio dell’autore, nel mondo dell’editoria per bambini. Simon Sword infatti si è fatto conoscere al grande pubblico grazie al volume “Il mio amico Alfred” una fiaba per grandi e piccini, che per la prima volta ha trattato e raccontato in un modo del tutto nuovo un argomento molto delicato come quello della disabilità infantile.

Entrambi i titoli e gli incredibili dati di vendite lo portano a fare da relatore, alla passata edizione della fiera di libri per ragazzi più importante d’Europa: il Bologna Children’s Book Fair. (vedi foto)

Amazon doveva scegliere un solo autore in tutta Italia, che senza il supporto di case editrici avesse ottenuto grandi risultati, grazie alla loro piattaforma di self publishing e tra migliaia di persone avevano scelto proprio me. Nei mesi successivi molte scuole per l’infanzia sparse un po’ ovunque in Italia mi hanno contattato informandomi che ‘La città degli aquiloni’ era stato inserito nel loro programma scolastico, a scopo didattico, e nel frattempo, il formato kindle del libro si era posizionato in classifica davanti agli ultimi bestseller di Dan Brown e Ken Follett. Tutto ciò non mi ha minimamente distratto e nel frattempo sono andato avanti a scrivere altri libri per bambini, che spero vedranno presto la luce” racconta l’autore.

Diverse case editrici si sono fin da subito interessate ai lavori di Simon Sword e attualmente sono in corso trattative per la pubblicazione in formato cartaceo di entrambi i titoli.

L’autore però non risparmia qualche frecciatina ai grandi distributori:

“La lentezza è il denominatore comune che ruota attorno all’editoria italiana. Lenti nelle scelte, lenti nelle decisioni, lenti nelle comunicazioni, ma il vero problema a mio avviso è un altro.

Ogni anno il 70% dei titoli per bambini, presenti nei vari megastore e nelle librerie sono di autori esteri, già noti e che hanno alle spalle una gloriosa carriera.

Il facile lavoro di traduzione porta facili ricavi, ma allo stesso tempo penalizza indubbiamente una vasta schiera di autori italiani, anche esordienti, che hanno talento da vendere e nulla hanno da invidiare a scrittori di bestseller già noti e popolari. Bisogna investire sugli autori italiani, sulle idee e soprattutto sulla fantasia” conclude l’autore.

 

L’autore Simon Sword alla Bologna Children’s Book Fair, la fiera di libri per ragazzi più importante d’Europa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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