Dall’Europa al monastero tibetano: il viaggio spirituale che si ispira a Terzani

Pisa, 10 febbraio 2022 – La pandemia ed i vari lockdown hanno creato profonde ferite e disagi nelle popolazioni di tutto il mondo. A pensare di alleviare un po’ la tensione ci ha pensato Salvatore Liggeri, giovane di origini siciliane cresciuto in Toscana, dove attualmente risiede, nella città di San Miniato, provincia di Pisa, che ha intrapreso nell’autunno del 2021 un vero e proprio viaggio spirituale che lo ha portato a convivere a stretto contatto con i monaci tibetani, presso uno dei centri buddisti più importanti d’Europa.

Dal primo lockdown a oggi Salvatore, che ha 28 anni, ha vissuto in molti Paesi europei per dieci anni, e ha pubblicato già due libri, ha  avviato una campagna di sensibilizzazione attraverso i social sui drammi psicologici che la pandemia ha causato alla popolazione, supportando la sua community “Condividere Felicità“, che conta migliaia di membri attivi da tutta Italia, attraverso delle dirette Facebook.

Non contento, ha voluto compiere un ennesimo viaggio, questa volta però proprio vicino casa sua, nella città di Pomaia in Provincia di Pisa, presso l’Istituto Lama Tzong Khapa, uno dei monasteri del buddismo tibetano tra i più grandi d’Europa.

Salvatore ha vissuto lì da settembre a ottobre per ben 30 giorni a stretto contatto con i monaci tibetani, svolgendo attività di volontariato e prendendosi cura dell’istituto insieme ad altri giovani. 

“Mi sono ispirato nella ricerca spirituale a Tiziano Terzani, il famoso giornalista e scrittore toscano“, racconta Liggeri, che ha appena annunciato di aver terminato di scrivere un libro ispirato all’esperienza vissuta a Pomaia intitolato “A due passi dal Tibet“, con la prefazione di Simone Ruscetta, speaker storico di Radio Bruno

“Libro scritto anche per supportare psicologicamente tante persone che stanno soffrendo a causa della pandemia“, conclude Liggeri.

Il libro, con i dettagli della sua avventura spirituale, sarà disponibile negli store online a partire dal 19 marzo prossimo  e si può già preordinare l’ebook da oggi tramite il link www.amazon.it/due-passi-dal-Tibet-tibetani-ebook/dp/B09RGKYLXQ.

Per maggiori informazioni sull’autore ed i suoi scritti si può visitare il blog di Salvatore Liggeri all’indirizzo www.poetiestinti.com.

 

 

La copertina del libro in uscita “A due passi dal Tibet”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salvatore Liggeri, ventotto anni, scrittore e viaggiatore.

Fare impresa: gamification e welfare rendono più produttive le risorse umane

Gamification e welfare aziendale valorizzano e rendono più produttive le risorse umane

Roma, 26 gennaio 2022 – Un nuovo format sta stravolgendo l’organizzazione aziendale, aiutando gli esperti in Project Management ad ingaggiare i propri collaboratori, a migliorarne il benessere e conseguentemente a incrementarne la produttività. Tutto si basa sulla volontà di dare il giusto valore al “capitale umano”, inserendo la gamification aziendale in un progetto più ampio di welfare aziendale.

Parte da questi presupposti l’innovativo “Sistema Manuagere” lanciato da Fattoria dei Talenti, una cooperativa che offre consulenza alle imprese, garantendone la competitività nello scenario attuale che è molto diverso da quello che predominava fino a pochi anni fa.

L’impatto della pandemia sull’organizzazione aziendale

La pandemia ha accentuato e velocizzato lta trasformazione dell’organizzazione aziendale.

“Pochi giorni dopo il primo lockdown – dichiara Ugo D’Alberto, business trainer e Presidente di Fattoria dei Talenti – abbiamo capito che le cose sarebbero cambiate per sempre: avevamo bisogno di digitalizzare parte del nostro lavoro. Ci serviva una piattaforma digitale, per facilitare l’engagement delle HR e che semplificasse il project management di imprenditori e manager. Abbiamo trovato la soluzione nella gamification aziendale, che utilizza la teoria dei giochi per coinvolgere le persone e monitorare il loro progresso in termini di acquisizione di competenze e di produttività. Il nostro sistema Manuagere (dal latino: condurre con mano) permette di accumulare punti per ogni azione che viene compiuta e di premiare i risultati ottenuti dalle persone, il tutto facilmente dal proprio smartphone”.

Lo studio dei dati

Le imprese da quando è scoppiata la pandemia hanno iniziato a sperimentare le opportunità del welfare aziendale ma senza riuscire ad identificare in modo oggettivo alcuni indicatori di produttività (KPI). Gli esperti di Fattoria dei Talenti, studiando le azioni intraprese da queste imprese, hanno scoperto che quasi nessuna di queste ha abbinato le enormi opportunità della gamification aziendale, che permette di aumentare il coinvolgimento e la produttività delle persone utilizzando dinamiche derivate dal mondo dei giochi, ad un progetto di welfare aziendale.

È per questo motivo che, ispirati da questi questi dati, hanno condotto ulteriori studi e ricerche riuscendo a dimostrare che, in un contesto di bassa motivazione, sono proprio le risorse migliori ad uscire dall’azienda per cercare ambienti più stimolanti.

Un individuo, infatti, esprime il suo potenziale non solo grazie all’insieme di capacità, competenze, conoscenze, abilità professionali e relazionali acquisite mediante l’istruzione scolastica ma anche – e soprattutto- attraverso l’apprendimento e l’esperienza maturata sul posto di lavoro che ricopre.

È da questo principio che il capitale umano assume un’importanza cruciale per qualsiasi azienda: le conoscenze e le competenze dei membri di un team di lavoro non sono facilmente sostituibili in quanto intrinsecamente elaborate dai soggetti che le hanno acquisite.

Le attività di Manuagere

Mappatura dei talenti presenti nel team di lavoro

Ogni componente del gruppo viene mappato in termini di talento grazie ad efficaci analisi psicometriche. Il risultato che ne emerge viene messo in relazione al ruolo e si analizzano le dotazioni dei talenti e le aree di miglioramento. In questo modo diventa evidente quale sia il gap da colmare per rendere più coinvolta e produttiva la persona.

Implementazione dell’E-learning gamification

Ottenuta la mappatura del talento e compreso il gap da colmare, vengono creati il piano di studio e il percorso di carriera. Ogni membro del gruppo avrà i suoi contenuti da studiare su cui vengono erogati questionari di comprensione. La gamification permette di spingere le persone a studiare sfruttando le dinamiche di gioco: più studi, più vinci.

Applicazione di un modello di governance aziendale efficace

Manuagere permette al manager di avere tutti gli elementi per svolgere al meglio il suo ruolo con un solo strumento. La piattaforma, è la miglior palestra di management esistente perché integra in modo ottimale aspetti teorici con la pratica del project management.

Definizione oggettiva dei KPI

La digitalizzazione e il lavoro a distanza hanno amplificato la necessità di passare da un “controllo del fare” a una “gestione per KPI”. Con Manuagere ogni membro del team ha la possibilità di vedere i propri risultati in tempo reale da qualsiasi device e confrontarli con i KPI dei suoi colleghi. L’effetto immediato è la riduzione dei Costi di Non Qualità (CNQ) e l’incremento della marginalità.

Aumento della produttività

Passare dalla logica “del fare” alla logica “dell’avere” un risultato consente un collegamento immediato a gratificazioni sotto forma anche di semplici riconoscimenti o premi che possono rientrare in un paniere del welfare aziendale. Attraverso Manuagere si possono creare veri e propri percorsi legati al raggiungimento di risultati e ogni componente può avere i suoi parametri di riferimento in base al suo percorso professionale e ai budget da raggiungere.

Per consigli e suggerimenti su come migliorare la produttività del personale rimandiamo al blog www.fattoriadeitalenti.it/blog, o alla pagina dei contatti del blog.

 

 

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Ufficio Stampa

info@ufficiostampaecomunicazione.com

Ugo D’Alberto, presidente Fattoria dei Talenti

 

 

Arte e pandemia: Rome Art Week apre il bando per video artisti

Al via il bando di video-art sulle esperienze e pensieri sulla vita durante la pandemia

Roma, 11 agosto 2021 – Anche quest’anno riparte la collaborazione tra Rome Art Week (RAW) e il Miami New Media Festival (MNMF), giunto ormai alla sua 16ª edizione. Si apre così la call dedicata ai video degli artisti che parteciperanno alla RAW 2021. I video selezionati saranno esposti durante la settimana dell’arte contemporanea di Roma, in occasione dell’evento del Miami New Media Festival (MNMF) che si terrà presso una prestigiosa sede espositiva romana. Le opere verranno poi esposte a Miami e nelle altre tappe mondiali del festival.

A questo bando possono partecipare artisti di età superiore ai 16 anni e di qualsiasi nazionalità, con video della durata massima di 10 minuti, su “New Media Art and the Pandemic”.

Il bando è aperto fino al 15 settembre e le opere possono essere inviate gratuitamente attraverso il seguente link. Il Miami New Media Festival è promosso dalla fondazione americana Arts Connection, partner di RAW dall’anno 2017.

“La pandemia ci ha messo a dura prova e attraverso i nuovi media possiamo riflettere su ciò che abbiamo vissuto quest’anno. Tutti abbiamo perso qualcuno, ancora oggi ci sono persone che lottano per riprendersi da problemi finanziari o fisici, tutti cerchiamo di riadattarci. Inevitabilmente, siamo di fronte a una nuova realtà e vorremmo aprire uno spazio che ci aiuti a capire meglio questo periodo così difficile”, ha spiegato la portavoce del Miami New Media Festival in Italia, la giornalista Marinellys Tremamunno.

Di conseguenza, il MNMF 2021 “invita gli artisti a produrre video-art sulle loro esperienze e pensieri sulla vita durante la pandemia. Possono partecipare anche opere d’arte prodotte durante la quarantena. L’idea è quella di sensibilizzare su un tema che riguarda sia gli artisti che il pubblico”, ha aggiunto Andreina Fuentes Angarita, fondatrice del festival nato in Venezuela sedici anni fa e oggi con sede a Miami.

Ha ricordato che, nonostante la pandemia, durante il 2020 il Miami New Media Festival ha ricevuto più di 100 opere, da cui sono stati selezionati i 25 artisti più importanti provenienti da 15 Paesi; hanno partecipato 8 artisti italiani, con proiezioni non solo in Italia ma anche negli Stati Uniti, Olanda, Aruba, Colombia e Venezuela. Per l’edizione 2021, “speriamo di avere una partecipazione così entusiasta e un numero simile di artisti selezionati”.

Il Miami New Media Festival è una piattaforma di arte pubblica che mira a promuovere la creazione artistica attraverso la tecnologia e i nuovi media.

Un grande festival di arte contemporanea con 16 anni di esperienza a cui si può partecipare tramite la pagina www.romeartweek.com/it/notizie/call-for-video-artists-2021.

 

Ministero della Solitudine: online il jingle per richiederne l’istituzione

L’artista senza volto torinese torna sul tema della salute mentale, dopo le iniziative contro il Burnout ed il Revenge Porn

Torino, 28 giugno 2021 – Colline di tristezza dopo il Revenge Porn, questa volta scende in campo per richiedere l’istituzione del Ministero della Solitudine, come avvenuto in Giappone e nel Regno Unito. E lo fa con un jingle-karaoke (https://www.youtube.com/watch?v=p1QDmkU0HIk ), ovvero un jingle non cantato, ma cantabile dagli spettatori seguendo i sottotitoli e la linea melodica del violino, deputato a sostituire il canto.

Il lockdown ha avuto un impatto profondo sulla salute mentale dei cittadini, sia degli anziani che dei giovani, privati per molto tempo di una vita sociale normale e sostituita spesso da surrogati virtuali.

“E’ necessario che si parli di più della salute mentale delle persone, dell’isolamento sociale e delle sue conseguenze. Auspico una maggiore sensibilizzazione rispetto a disturbi dell’ansia e dell’umore tra i quali agorafobia, depressione e fobia sociale e rispetto anche al fenomeno degli hikikomori” dichiara l’artista.

Contro l’isolamento sociale

Un Ministero della Solitudine avrebbe la funzione di contrastare l’isolamento delle persone e favorire i legami tra gli individui, messi a dura prova da un periodo in cui la socialità tradizionale ha avuto dei grandi freni per via della pandemia e dei lockdown.

Teniamo a mente che l’isolamento sociale ha conseguenze nefaste anche sulla salute. In particolar modo l’artista Colline di Tristezza ricorda uno studio della ricercatrice dell’American Cancer Society, Kassandra Alcaraz, secondo il quale l’isolamento sociale aumenta il rischio di morire prematuramente (al di là della causa).

Non è la prima volta che l’anonimo artista tocca il tema della salute mentale. L’aveva già fatto proponendo l’istituzione di rage room e camere del pianto in ospedali, Rsa e scuole nell’ottica della prevenzione del Burnout.

 

 

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Per informazioni e contatti: collineditristezza@gmail.com

Breve Rassegna Stampa https://drive.google.com/file/d/1iiBtef2KgEnuBXmXilwkvy8_BXpFJEeJ/view?usp=sharing

 

A causa della pandemia gli adolescenti sempre più a rischio dipendenza internet

Roma, 18 maggio 2021 – La dipendenza da internet, nota anche come Internet Addiction Disorder (IAD), viene definita nel 1995 grazie allo psichiatra Ivan Golberg e fa parte di una nuova forma di dipendenze che consistono nell’uso smodato della tecnologia, nello specifico di Internet, che compromettono fortemente la vita delle persone.

Già le statistiche ci dicono che il 59% della popolazione mondiale (4,57 miliardi) è un utente attivo di internet.
La dipendenza, sia da sostanze che comportamentale, consiste nel trascorrere la maggior parte del tempo, con conseguente dispendio energetico, nella ricerca o nell’utilizzo dell’oggetto tossico, andando ad influire negativamente sulla propria area personale, sociale e lavorativa. Anche nella dipendenza da internet si possono sviluppare dinamiche simili alle dipendenze da sostanze, con comparsa di fenomeni come tolleranza, craving ed assuefazione.

Esistono diverse forme di IAD ed ognuna di queste ha un focus differente:

• Dipendenza cibersessuale: utilizzo esagerato di materiale pornografico online o di chat per soli adulti;
• Dipendenza ciber-relazionale: caratterizzata da eccessivo coinvolgimento in relazioni online;
Uso compulsivo di internet: gioco d’azzardo online patologico, shopping compulsivo online, scommesse online, ecc.;
Sovraccarico cognitivo: ricercare compulsivamente informazioni sul web;
• Dipendenza da videogiochi: giocare online incontrando persone nella realtà virtuale con una falsa identità e relativa astinenza quando non si é online.

Durante la pandemia, causata dal COVID-19, l’utilizzo del pc o dello smartphone è aumentato notevolmente ed il motivo principale è stato lo spostamento del lavoro/studio all’interno della “casa dolce casa”, la quale, da una parte è una protezione rispetto al virus e dall’altra una prigione dove c’è il rischio di diventare schiavi di tutto ciò che è a portata di un “click”.

Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, sostiene che “il fenomeno riguardi in maniera particolare gli adolescenti. Se da un lato la rete potrebbe essere considerata un’ancora di salvezza in un momento di isolamento sociale forzato, dall’altro lato il rischio potrebbe consistere nel “disconnettersi” sempre di più dalla vita reale”.

“Gli adolescenti subiscono direttamente o indirettamente le conseguenze della reclusione forzata, ed oltre al distacco fisico, dal proprio gruppo di pari subiscono soprattutto quello psicologico ed emotivo. L’adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti dove il tono dell’umore tende a fluttuare tra alti e bassi e la ricorrenza ad una gratificazione immediata è di certo più rapida di un percorso di conoscenza interiore”, continua il Dr. Lanari.

“È più semplice di quanto si possa credere ritrovarsi giorno dopo giorno a mettere in atto lo stesso comportamento, che da una tantum si trasforma in un più volte al giorno con una facilità estrema”, spiega Giorgia Comandini, psicologa clinica e psicoterapeuta in formazione.

“Sfortunatamente non è sempre possibile prevenire, ma si può intervenire, con l’aiuto di un professionista, per cambiare le cose. Attraverso il sostegno psicologico, il paziente diventa maggiormente consapevole dei propri pensieri, delle emozioni e dei comportamenti e con la giusta dose di motivazione può essere in grado di modificare le abitudini disadattive che lo portano a cercare consolazione nell’utilizzo sbagliato del Web“, continua la D.ssa Comandini.

Per far fronte a queste problematiche il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ha istituito un servizio di aiuto psicologico in 22 lingue, per aiutare adolescenti ed adulti ad uscire dalla dipendenza di internet.

I 310 psicologi della rete del pronto soccorso sono presenti in tutte le regioni italiane e in 20 paesi esteri, come Regno Unito, Hong Kong, Messico, Russia, Argentina, Grecia, Kenya, Ghana, Brasile, Portogallo, Serbia, Romania, Bulgaria, Egitto, Giordania, Pakistan, Azerbaijan, India, Spagna, Svizzera.

Per contattare il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” basta telefonare ai numeri +39 06 227 96 355 / +39 345 627 6162 o andare sul sito internet www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.

 

 

 

 

 

Smart Working: presto toccherà anche agli operai

Lo smartworking di oggi è solo il primo passo verso la totale remotizzazione del lavoro

Roma, 26 aprile 2021 – Nell’epoca della pandemia, milioni di lavoratori sono stati costretti a lasciare l’ufficio aziendale per lavorare dal soggiorno di casa propria.

Sembrava impossibile per un paese ostico al cambiamento come l’Italia, trasformare i classici modelli organizzativi del mondo del lavoro, ma la forza dirompente del Covid-19 è riuscita in pochi giorni a far ricostituire da remoto l’attività lavorativa di tantissime imprese che fino a poco prima facevano addirittura fatica ad abbondare il fax per il più moderno servizio di posta elettronica.

Sono in molti a pensare che il nuovo modus operandi sia soltanto una fase temporanea necessaria alla convivenza con il virus e che non appena l’emergenza sarà conclusa potremo tornare a vivere secondo la “normalità” precedente.

Ma in realtà la pandemia ha semplicemente accelerato dei cambiamenti già in atto e difficilmente abbandoneremo le nuove abitudini.

Notizie recenti ci danno infatti un’ indicazione chiara in questa direzione, come ad esempio molte grandi aziende come Vodafone e Eni, che hanno già comunicato di voler continuare ad adottare il lavoro agile anche per il futuro, accordandosi con i sindacati per un remote working permanente, e le aziende tech come Microsoft, Facebook e Twitter che hanno sposato la stessa strategia.

Secondo la previsione di Smart But Strong, il primo sindacato d’Italia nato lo scorso anno per tutelare i lavoratori in smart working, il lavoro agile è solo il primo passo verso una più ampia remotizzazione ed automazione del lavoro.

In un futuro non troppo lontano sarà normale ad esempio vedere cantieri costruire palazzi, o fabbriche realizzare utensili tramite l’utilizzo di macchinari super tecnologici controllati a distanza, senza necessità della presenza fisica degli operai sul luogo di produzione.

Persino i chirurghi, che ormai eseguono complessi interventi tramite l’utilizzo di robot di precisione, non avranno nemmeno la necessità di spostarsi dal proprio ambulatorio. Per questo risulta troppo riduttivo pensare al lavoro agile come ad un semplice telelavoro per impiegati dato che siamo di fronte ad una trasformazione a 360 gradi che coinvolge tutte le categorie professionali.

I primi segnali di questo cambiamento ci sono già, basti pensare ad aziende come Amazon che prevede entro alcuni anni di effettuare le consegne utilizzando droni al posto dei corrieri, oppure Scania che ha avviato i primi test sui camion a guida autonoma.

Queste innovazioni rivoluzioneranno completamente il settore degli autotrasporti portando ad una inevitabile riduzione del personale conducente, contrapposto però ad un’aumento degli addetti al comando/controllo dei mezzi a distanza. Per non parlare del settore agricolo che si affiderà sempre di più alla tecnologia per svolgere quelle mansioni che normalmente richiedono l’impiego di numerosi braccianti.

Se da una parte quindi, il progresso tecnologico provocherà un’aumento della disoccupazione a livello mondiale incentivando ulteriormente i fenomeni migratori, la remotizzazione del lavoro potrà essere la soluzione riducendo le distanze tra quelle aree del mondo a forte crescita economica ed in costante ricerca di manodopera e quelle aree invece più povere ma ricche di donne e uomini non più costretti ad emigrare per migliorare le proprie condizioni. Finalmente verrà offerta loro una valida prospettiva di vita senza dover abbandonare il paese di origine.

Il nostro paese è un esempio lampante in questo senso, migliaia di giovani emigrati al nord o all’estero stanno tornando a casa nel sud Italia per continuare a lavorare a distanza e questo fenomeno è un trend in costante crescita.

In conclusione, secondo Smart But Strong, il futuro pare quindi orientarsi al distance working per migliorare il benessere di tutta la società nel suo complesso, questa è la realtà con cui dovremo confrontarci.

Sicuramente guadagneremo maggiore tempo libero da dedicare alla famiglia, magari trovando più spesso l’occasione per giocare a pallone con i nostri figli, cosi oltre ad essere felici e meno stressati, potremo finalmente perdere quei chili di troppo accumulati da tutte le ore passate a lavorare in remoto dalla nostra poltrona di casa.

Per maggiori informazioni sul primo sindacato dei lavoratori da remoto rimandiamo al sito internet www.smartbutstrong.org.

 

 

La pandemia potrebbe essere un’opportunità per reinventarsi, e crescere personalmente e professionalmente

Roma, 25 marzo 2021 – L’emergenza sanitaria ha creato una devastante crisi economica a livello mondiale. Ristoratori, albergatori e operatori del settore turistico sono sicuramente tra i più colpiti. Sembra che secondo dati Istat, il tasso di disoccupazione sia salito al 9,0% e tra i giovani al 29,7%.
Certo, sono dati scoraggianti, di colpo la vita di tanti lavoratori è cambiata e con loro la vita di tante famiglie.

Eppure  Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, sostiene che “da ogni crisi nascano paradossalmente delle opportunità. Dopo un primo momento di sconforto, sono tante le testimonianze di coloro che hanno usato tutto questo “tempo libero” per reinventarsi”.

C’è chi ha sfruttato un hobby per farne un lavoro, chi ha sfruttato il magico potere delle piattaforme online, chi ne ha approfittato per migliorare le proprie conoscenze e riqualificarsi, rendendosi appetibile sul mercato del lavoro.

Si parla proprio di LifeLong Learning, per indicare l’apprendimento che dura tutta la vita, mirato alla crescita personale e professionale. Non basta più il titolo di studio, è necessario dimostrare di avere skills aggiornate, adeguate a ciò che più viene richiesto dalle aziende. Ecco ad esempio, che compaiono numerosi siti che offrono corsi anche gratuiti per imparare le lingue e i principali strumenti informatici. Non si ha più scuse per le conoscenze obsolete dei lavoratori.

Si tratta di una nuova prospettiva che richiede alle persone un continuo migliorarsi.

In Italia, questa esigenza è particolarmente forte e i lavoratori italiani sono tra i più anziani d’Europa. La veloce evoluzione tecnologica, la globalizzazione, ci portano sempre più ad essere competitivi ed aggiornati, non solo su quanto accade nella nostra città e nel nostro paese, ma nel mondo.

Il LifeLong Learning è una sfida stimolante e sempre più aziende si stanno muovendo in questa direzione.

La dr.ssa Carmen Toscano, psicologa del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” sostiene che ci troviamo di fronte ad un’epoca di grandi cambiamenti ed è necessario riuscire a stare al passo.

La psicologia offre dei veri e propri percorsi di orientamento al lavoro, che diventano scoperta del sé e delle proprie risorse. Nello sconforto del momento le persone dimenticano la grande capacità di reinventarsi e di riadattarsi che è propria dell’essere umano. Ed ecco che si riesce a creare un secondo lavoro, un talento viene adattato ad un altro contesto, e si riparte.

In questi casi il sostegno psicologico e l’orientamento al lavoro possono essere di grande aiuto in un momento di grave crisi ed incertezza.

Al riguardo il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” offre un servizio di aiuto per tutti coloro che, vittime della pandemia, aspirano a crescere personalmente e professionalmente.

I 282 psicologi della rete del pronto soccorso sono presenti in tutte le regioni italiane e in 20 paesi esteri, come Regno Unito, Hong Kong, Messico, Russia, Argentina, Grecia, Kenya, Ghana, Brasile, Portogallo, Serbia, Romania, Bulgaria, Egitto, Giordania, Pakistan, Azerbaijan, India, Spagna, Svizzera.

Il servizio di aiuto é offerto in 22 lingue, a prezzi sociali, e per contattare gli psicologi del Pronto Soccorso Psicologico basta telefonare al n. 06 22796355, al n. 388 8256449, o collegarsi al sito internet www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.

 

 

 

 

 

Musica: dalla periferia di Roma alla conquista del mondo, il caso dell’etichetta discografica SONO

Roma, 3 marzo 2021 – In un solo anno ha firmato contratti con circa 15 artisti in tutto il mondo. È la storia della nascita di SONO Music Group, una casa discografica italiana che, a partire da un seminterrato della periferia di Roma sta conquistando il mondo della musica mondiale.

La storia della SONO Music Group (www.sonomusic.co) parte da un pub della periferia di Roma sud, il Drake Pub, che Stefano Poillucci, giovane lavoratore del mondo dello spettacolo, ha fondato insieme ai suoi due amici Pier e Martina. In tale frangente, Stefano inizia organizzando piccoli concerti e qualche festival musicale per pubblicizzare la neonata realtà locale, riuscendo a riempire con circa 2000 persone il parcheggio del Drake Pub di Casal Bernocchi (Roma Sud)

Già dopo qualche anno di eventi e piccoli concerti, una grande quantità di artisti si mettono in contatto con il pub al fine di instaurare collaborazioni, al punto che Stefano decide finalmente di fornire un’identità alla “sezione musicale” del locale, attribuendole il nome di “SONO Concerti”.

Purtroppo, l’anno seguente, a causa della pandemia da Covid-19, i concerti subiscono un paralizzante arresto e ciò, lungi dal far perire il progetto emergente, sarà la chiave di volta che permetterà a SONO Concerti di evolversi in SONO Music Group, un nome ambizioso, ma che parte dagli stretti confini di un seminterrato perso nel dedalo dell’urbe.

Così, durante gli svariati mesi di pandemia, Stefano ha perfezionato l’identità ed il funzionamento dell’etichetta, sfruttando tutte le possibili tecnologie e automazioni, fondamentali per poter lavorare da remoto.

Ciò gli ha permesso non solo di implementare le proprie idee nonostante la difficoltà pratica (materiale) nel reclutare collaboratori; ma anche di non limitarsi unicamente al territorio nazionale, orientando il progetto verso uno spirito di aggregazione globale; stringendo, tra l’altro, una delle partnership più importanti: quella con FUGA Music, servizio di distribuzione musicale indipendente che lavora con artisti del calibro di Arctic Monkeys, Jon Hopkins, Frah Quintale, Deadmau5, Kygo ed etichette come Downtown, Undamento e Domino Records.

Non è passato molto che le caselle email e i canali social di SONO Music Group hanno cominciato a divenire bersaglio di richieste da parte di artisti provenienti da tutto il mondo, ambasciatori dei più svariati generi musicali, culture e stili, dando così inizio ad un’esperienza a 360 gradi nel mondo dell’industria musicale: ad oggi l’etichetta, in continua espansione, conta circa 15 artisti dagli Stati Uniti al Canada, dall’Inghilterra alla Francia, e, ovviamente, dall’Italia.

Il gruppo, formato da una decina di persone, dai 20 ai 30 anni, è composto da professionisti del settore e appassionati di musica. Inizialmente volontari ed ognuno con le proprie “skills”, operano per promuovere, creare e sviluppare nuovi talenti, scovandoli negli studi di registrazione improvvisati nelle proprie cantine e camere da letto.

SONO Music Group ora è un’etichetta discografica ed un collettivo di professionisti che punta a valorizzare gli artisti lavorando su progetti in cui crede ed investe personalmente, collaborando in maniera familiare, aperta, innovativa e sinergica. Il carattere globale dell’etichetta è fondamentale nella filosofia di SONO che nonostante le sue origini fortemente localizzate, promuove un pensiero di collettività e comunità, condividendo l’entusiasmo per un mondo senza confini che comunica attraverso la musica.

Dichiara infatti il fondatore in uno dei suoi canali: “La nostra missione è connettere artisti, creativi e amanti della musica in tutto il mondo, lasciando il pianeta più colorato di come lo abbiamo trovato”.

Per scoprire di più su SONO Music Group si può visitare il sito internet SonoMusic.co o i canali social Facebook (facebook.com/sonomusicgroup)Instagram (instagram.com/sonomusicgroup)Twitter (twitter.com/sonomusicgroup)LinkedIn (linkedin.com/company/sonomusicgroup)

 

 

SONO Music Group, è connettere artisti, creativi e amanti della musica in tutto il mondo

 

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Per interviste e informazioni:

press@sonomusic.co

 

 

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