La Generosità Circola: la catena solidale delle aziende italiane contro il COVID-19

Parte La Generosità Circola – La cordata della solidarietà delle aziende italiane a favore di chi combatte contro COVID-19

Milano, 27 marzo 2020 . In questi giorni di quarantena e di attività lavorative chiuse non manca la solidarietà in aiuto degli ospedali e delle organizzazioni attive nell’emergenza da Coronavirus. L’ultima iniziativa è “La Generosità Circola“, ispirata da un ristoratore trentino e abbracciata dal magazine online Betapress.it, prevede una raccolta fondi molto particolare. Ciascuno dei protagonisti ha messo a disposizione un proprio bene o servizio, il cui ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza.

Un modo per questi generosi uomini e donne di avviare una macchina della solidarietà e far crescere le somme donate. Ogni imprenditore ha scelto un ente a cui devolvere quanto raccolto, a seconda dell’esigenza del territorio di appartenenza.

Ecco l’elenco dei primi imprenditori e imprenditrici che nelle prime 10 ore di passaparola hanno deciso di aderire all’iniziativa:

Osteria del pettirosso, di Rovereto (TN) il nostro simbolico capofila che, con l’iniziativa “Il Canederlo del sorriso”, devolverà in beneficenza l’intero importo di un Canederlo del costo di €12,00.

K2 Progetto Corpo, di Caronno Pertusella (VA) che con l’iniziativa “Il virus ci fa un baffo!” devolverà in beneficenza l’intero importo di un trattamento di epilazione baffetti al costo di €10,00.

La Dolce Vita “the beauty lounge experience”, di Novara che con l’iniziativa “Bellezza per la solidarietà” devolverà in beneficenza l’intero importo di un trattamento di un buono bellezza al costo di €10,00.

Angolo di Paradiso, di Allumiere (Roma) che con l’iniziativa “Il baffetto della solidarietà” devolverà in beneficenza l’intero importo di un servizio di epilazione baffetti al costo di €10,00.

Sublimando 2.0 di Oliviero Denni, di Carpi (MO) che con l’iniziativa “La ricarica del sorriso” devolverà in beneficenza l’intero importo di un Caricatore Wireless al costo di €10,00.

SpecialGas, di Carpi (MO) che con l’iniziativa “La ricarica del sorriso” devolverà in beneficenza l’intero importo di un Caricatore Wireless al costo di €10,00.

Revolutionbody, di Biella che con l’iniziativa “Il virus ci fa un baffo” devolverà in beneficenza l’intero importo di un trattamento di epilazione baffetti al costo di €10,00.

Amalaki di Messina Rosalba, di Bergamo che con l’iniziativa “Il virus ci fa un baffo” devolverà in beneficenza l’intero importo di un trattamento di epilazione baffetti e sopracciglia al costo di €13,00.

Magnolia di Stefania Guariso, di Moncalieri (TO) che con l’iniziativa “Il virus ci fa un baffo”, devolverà in beneficenza l’intero importo di un trattamento di epilazione baffetti al costo di €10,00.

Purtroppo questa azione non è adatta a tutti i piccoli imprenditori, ci sono quelli che non hanno beni o servizi adatti a questa raccolta fondi, però ci hanno tenuto tanto a farci sapere che loro volevano esserci pur donando in forma autonoma ai loro Enti locali.

È il caso di ACF GROUP s.r.l. – Assicurazioni Credito Finanza e ACF Finance di Antonio Consiglio di Parma.

Il magazine Betapress.it ha scelto di sostenere queste aziende con il totale supporto comunicativo del caso. È possibile partecipare a questa iniziativa e ricevere il supporto comunicativo di Betapress scrivendo a chiara.sparacio@betapress.it.

L’iniziativa ha puro scopo benefico e non verranno raccolti dati per proposte commerciali.

 

 

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Reali: 10 anni e un milione di views nel 2018 per AltezzaReale, il blog italiano dedicato ai royals

I reali continuano ad attirare attenzione e consensi in tutto il mondo, compresa l’Italia, dove il blog AltezzaReale.com tocca il picco di 1 milione di pagine viste solo nel 2018

Roma, 9 gennaio 2019 – AltezzaReale.com, il primo blog italiano dedicato ai Royals di ieri e di oggi, compie dieci anni e festeggia con un milione di page views nel solo 2018. Lanciato il 12 gennaio 2009 da Marina Minelli, giornalista con alle spalle studi storici, AltezzaReale è il primo blog in italiano interamente dedicato alle vicende delle teste coronate di ieri e di oggi e, molto presto, diventa un punto di riferimento per gli appassionati di questo tema.

“All’epoca – spiega Marina Minelli – scrivevo di cronaca locale e politica, ma i royals sono sempre stati il mio ‘giardino segreto’, ho una biblioteca sterminata e una collezione di riviste vintage sull’argomento, colleziono memorabilia e disegno alberi genealogici. Però, nonostante una laurea in Storia, tutto questo era stato relegato alla categoria delle passioni inespresse. La svolta è arrivata quando ho deciso di creare sul web uno spazio tutto mio”.

I followers sono però arrivati in pochissimo tempo e si è subito formata una community di lettori entusiasti, felici di intervenire nelle discussioni e condividere i loro interessi.

“Su AltezzaReale.com adesso ci sono quasi 700 post e oltre 42.000 commenti, il che è una specie di record perché questo è un tema di nicchia, anche un po’ particolare e fino a qualche anno fa pochi osavano ammettere la propria passione per le teste coronate” prosegue Marina Minelli.

Negli ultimi anni la situazione è un po’ cambiata anche grazie a figure iconiche come la regina Elisabetta II e al grande successo di alcuni eventi molto popolari tanto che dalle pagine del Corriere della Sera, persino Aldo Grassi analizza il successo mediatico dei royals ormai assimilati ai personaggi dello star system.

In questa evoluzione il blog si è inserito in un modo tutto particolare.

“Ho fatto una scelta di stile – chiarisce Marina Minelli – quindi parlo di storia seria ma usando un linguaggio divulgativo perché fare la giornalista ha influenzato il mio modo di scrivere. Nello stesso tempo anche argomenti più leggeri, e vicini al gossip, li tratto con la serietà dello storico, cercando documenti, facendo verifiche e offrendo ai miei lettori post sempre molto documentati e precisi”.

Google ha apprezzato l’unicità e la coerenza del sito che, per molte chiavi di ricerca tematiche, fra cui in Elisabetta II, famiglia reale inglese, gioielli reali, spose reali, AltezzaReale è da anni saldamente ai primi posti del motore di ricerca.

L’autorevolezza e la notorietà, conquistate grazie alle competenze e a una costante presenza in rete e sui social, hanno aperto a Marina Minelli la strada della radio e della televisione.

La giornalista è stata ospite di varie trasmissioni su Rai Uno come La vita In Diretta e Uno Mattina, su Rai Due per Tg2 Costume&Società, su La7 per Menù di Benedetta, su Radio 2, sulla Rsi, su Canale 5 per Mattino 5 e TG5 Storia e Sky Tg24 rete per cui ha commentato la diretta delle nozze del principe Harry con Meghan Markle.

Numerose anche le collaborazioni con riviste e siti stranieri, fra cui il celebre “Noblesses et Royautées”, le interviste esclusive con personaggi del mondo royal, i viaggi e la partecipazione a eventi come il Trooping the Colour, la parata ufficiale per il compleanno della regina.

“I dieci anni rappresentano un bel traguardo – chiarisce Marina Minelli – ma anche un punto di partenza per nuove avventure: sono stata spesso in Inghilterra dove ho effettuato ricerche per il mio sesto libro che uscirà in primavera e ho in programma una serie di conferenze in giro per l’Italia. Sto anche pensando a una nuova mostra su Elisabetta II dopo il successo di quelle organizzate al museo Glauco Lombardi di Parma e nel sito Unesco Völklinger Hütte a Saarbrücken in Germania visto che posseggo la più grande collezione italiana di royal commemorative potteries dedicate alla leggendaria regina”.

Per chi volesse seguire il blog l’indirizzo è www.altezzareale.com mentre la pagina Facebook da seguire è facebook.com/AltezzaRealeblog.

 

 

 

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Info

marina.minelli@libero.it

333 6564663

 

 

 

I 10 anni del blog AltezzaReale.com, dedicato ai reali d’inghilterra

 

 

Marina Minelli, la creatrice di AltezzaReale.com che compie 10 anni e festeggia 1 milione di pagine viste solo nel 2018

 

Marine Minelli ospite di Benedetta Parodi su LA7

 

Marina Minelli, ospite su Sky TG24 per commentare le nozze del principe Harry con Megan Markle

 

 

 

È un cane il co-protagonista di Clic, il primo selfiefilm della storia del cinema

Milano, 24 dicembre 2018 -Si chiama Dastan, è un meticcio di rara bellezza, incrocio tra un pastore australiano e un pastore bergamasco e accompagna il protagonista di ‘CLIC – 10 giorni guidato dal vento‘ per tutta la durata del film che è stato definito il primo selfiefilm della storia del cinema.

Un viaggio avventuroso lungo l’intero perimetro della Danimarca sferzata dal vento, un film realizzato interamente da una sola persona con tecniche di selfie estremo e 2 soli protagonisti: Paolo Goglio autore dell’impresa cinematografica e Dastan, affettuosissimo compagno di viaggio a 4 zampe.

Nell’intreccio narrativo Dastan appare sempre presente, quasi a testimoniare che anche nei momenti più drammatici la presenza di un cane significa avere accanto una importante figura affettiva che non ci lascia mai cadere nel baratro della solitudine e della disperazione.

Paolo Goglio, selfieproduttore, illustra così la storia di questo progetto apparentemente impossibile: “Sono 9 anni che realizzo il format televisivo ‘Amore con il Mondo’ e Dastan è presente fin dalla prima puntata, abbiamo scalato insieme centinaia di montagne e viaggiato in tutta Europa con la nostra capanna mobile. Ora ho voluto tentare un’impresa unica nella storia della cinematografia e realizzare un intero film da solo, mettendo a frutto l’esperienza maturata in questi anni e le tecniche per cui mi sono allenato a lungo. Io e Dastan abbiamo osservato centinaia di tramonti incantevoli e ci addormentiamo sempre vicini, la sua vicinanza mi tranquillizza e mi trasmette molta serenità, vorrei tanto che la sua presenza in questo film sia per tutti un incentivo a condividere più tempo e più spazio con queste inseparabili creature che vivono e si nutrono del nostro affetto e della nostra presenza.”

Affettuoso e giocoso come un cucciolo instancabile, Dastan, il cui nome deriva dal protagonista del film Disneyano “Il principe di Persia”, appare in quasi tutte le scene del film e la sua presenza festosa è un piacevole elemento di contrasto con la trama riflessiva e a tratti drammatica. Lo vedremo correre su spiagge deserte, sdraiarsi nell’erba e rotolarsi, scavare buche nella sabbia e viaggiare per migliaia di chilometri in paesaggi spettacolari dove il rapporto tra uomo e ambiente si rivela nel suo equilibrio di origine.

“La purezza con cui ascoltiamo e osserviamo il mondo intorno a noi determina la percezione che abbiamo della vita e quindi i nostri pensieri, lo stato d’animo e via via i desideri e i sogni, i progetti e le abitudini. La presenza di un animale al nostro fianco è molto preziosa per riflettersi in un rapporto che non prevede alterazioni o misure intermedie. Il cane è sempre festoso di fronte alla nostra presenza, sempre voglioso e bisognoso di affetto, ama giocare e non si stancherebbe mai di farlo, di fronte ad un panorama spazioso lo osserva trionfale e questo significa che anche gli animali hanno la capacità di percepire lo spazio, le dimensioni, la bellezza, l’armonia e la grandezza. Di notte, quando dormiamo nei boschi o su una spiaggia, la sua presenza mi rende tranquillo, anche se non è un cane da difesa so che lui protegge il territorio e segnala la presenza di animali o persone anche a grande distanza, ha un fiuto eccezionale e una grande prontezza di spirito, riflessi incredibili e, nonostante l’età, è ancora agile come un camoscio e si diverte tantissimo ad arrampicare sulle rocce” ha spiegato Paolo Goglio, autore e protagonista del film.

‘CLIC – 10 giorni guidato dal vento’ (www.filmclic.it) è la storia di un cammino breve ma intenso in cui due amici sono chiamati a vivere con pienezza momenti indimenticabili, un cammino profondo e toccante che culmina in una delle scene finali in cui Paolo e Dastan, davanti al fuoco, si osservano con grande dolcezza ed empatia.

“Il progetto è stato ripreso dai portali news di Mediaset e Microsoft, che hanno riconosciuto l’innovazione del mio progetto, prodotto dalla ‘Associazione Amore con il Mondo ODV’, e sto prendendo in considerazione la possibilità di farlo distribuire da grandi major, perché questo primo Selfiefilm nella storia del cinema sta dimostrando di essere qualcosa nuovo, che può fare tendenza proprio perché è….controtendenza!” ha concluso Paolo Goglio, attore, regista e produttore di Clic,

E così che la festosa corsa di un cane pastore accanto al suo amato padrone nei colori di un tramonto potrà diventare l’inizio di una nuova avventura sui grandi schermi, in un settore quale quello del cinema bisognoso di nuove idee, e di qualcosa di autentico e innovativo.

 

 

 

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Contatti stampa:

Paolo Goglio 3356342166

paologoglio@gmail.com

 

Trailer del film: https://youtu.be/6uOdfRzqBjk

Sito ufficiale:   http://filmclic.it

 

Dastan, il cane co-protagonista del primo selfilm della storia

 

Babbo Natale fa tappa a Casalnuovo di Napoli, e porta tanta solidarietà

Casalnuovo di Napoli, 10 dicembre 2018 – Casalnuovo di Napoli si prepara per accogliere Babbo Natale. L’arrivo è previsto per il prossimo 21 dicembre alle ore 18.30 presso l’Oratorio San Michele a Via Zi’ Carlo. 

In concomitanza con l’arrivo del vero Babbo Natale si “accenderanno le luci” sul Villaggio di Natale di Casalnuovo. 

Nel Villaggio, aperto dal 21 al 27 dicembre, c’è spazio per i tradizionali mercatini, per il divertimento, per la musica, per l’animazione con i bambini, per il teatro, per una piccola mostra dei presepi, per tanta voglia di “socialità”, ma c’è spazio anche per tanta solidarietà.

È di queste ore la conferma della presenza al Villaggio di Babbo Natale di una nota azienda di moda del territorio, una eccellenza dell’artigianato Casalnuovese, la My Bride, marchio storico e vanto per la città e per il Made in Italy, che da ben 3 generazioni veste piccole principesse, dall’abito del battesimo a quello da sposa. 

La My Bride parteciperà con una sfilata nella giornata di Natale, alle ore 20.00, e con un “gesto di solidarietà” che Giovanni Nappi, promotore del Villaggio di Babbo Natale a Casalnuovo, ci spiega: “La My Bride, grazie alla sensibilità del suo amministratore Roberto Idropico, donerà uno straordinario abito da comunione per una famiglia che necessita di aiuto e sostegno. La famiglia sarà scelta assieme alle parrocchie coinvolte nell’iniziativa. Ringrazio per questo Roberto perché grazie alla My Bride la nostra città, già città della moda, è sempre più città solidale”.

Nel Villaggio saranno effettuate due giornate di ‘Pesca Gratuita’, il 23 dicembre per i pensionati e il 25 dicembre per i bambini. Anche in questo caso, divertimento, socialità e solidarietà.

“Per i bambini ci saranno tanti giocattoli e per i pensionati, invece, tanti pacchi dono con generi alimentari natalizi, oltre che buoni ticket spesa”, conclude Nappi.

Alla Pesca dei Pensionati ci sarà anche una sorpresa preparata da un’altra eccellenza del territorio: un primo piatto, tipico della tradizione napoletana, offerto dagli amici del Pastificio Il Mulino, che contribuiranno anche all’offerta dei ticket spesa.

La chiusura del Villaggio infine sarà affidata al comico di ‘Made in Sud’ Ciro Giustiniani.

Insomma, non ci resta che visitare il Villaggio di Babbo Natale a Casalnuovo di Napoli, dal 21 al 27 dicembre prossimo, per un Natale tutto speciale, da ricordare.

 

 

 

 

Il lavoro part-time? Sì, ma non per scelta

Milano, 28 novembre 2018 – Un tempo il part-time era salutato come una vera manna dal cielo. Era così per la commessa, per la segretaria o per l’operaia che, non volendo trascurare i figli, non desideravano però nemmeno dire addio al mondo del lavoro e a un’entrata fissa. Di certo, però, il part-time non presenta dei vantaggi solo per le madri di famiglia: anche studenti e studentesse possono godere di questo particolare contratto, per pagarsi gli studi universitari e arrivare alla tanto sudata laurea, senza pesare sulle spalle dei genitori.

Insomma, a prima vista il part-time sembrerebbe la soluzione giusta per molti, moltissimi lavoratori, i quali avrebbero tante buone ragioni per ambire a questo contratto. Purtroppo, però, non è così.

«Nella maggior parte dei casi non è la disponibilità di maggior tempo libero a spingere gli italiani ad abbracciare il part time» spiega Carola Adami, CEO della società di ricerca e selezione del personale Adami&Associati «quanto invece la difficoltà nel trovare un lavoro a tempo pieno».

Il contratto a tempo parziale, dunque, sembra aver perso la sua patina originale, per diventare invece un vero e proprio ripiego, del quale è più facile vedere gli svantaggi che i benefici.

I numeri Eurostat del resto parlano chiaro: guardando ai dati del 2017, il 63,5% dei lavoratori part-time tra i 15 e i 64 anni ha dichiarato di aver accettato questo contratto per l’impossibilità di trovare un contratto full-time.

Certo, questa fetta è diminuita di quasi 2 punti percentuali rispetto al 2016, ma resta pur sempre di molto maggiore rispetto allo stesso dato del 2008: prima della crisi, infatti, il part-time era una scelta ‘obbligata’ e non voluta dal 41,3% degli intervistati. In Europa, attualmente, solo Grecia e Cipro hanno percentuali maggiori, laddove la media dei Paesi UE si ferma al 26,4%.

Lontanissima la Germania, dove solo l’11,3% degli intervistati ha accettato un part-time come ripiego. Quel che è certo è che il part-time, in Italia, non viene utilizzato per continuare gli studi: solo il 2,1% degli intervistati spiega il proprio lavorare a tempo parziale come espediente per proseguire il proprio percorso educativo, mentre nel Regno Unito si parla invece di 6 volte tanto, con una percentuale del 12,9%.

«Va peraltro sottolineato il fatto per cui l’Italia, tra tutti i membri UE, è anche il Paese in cui i lavoratori part-time sono cresciuti di più negli ultimi anni: si parla infatti di quasi 10 punti in più percentuali tra il 2002 e il 2015» ha spiegato Adami.

In un contesto in cui il part-time, sia orizzontale che verticale, viene utilizzato come ripiego, in un frangente in cui la correlazione tra tempo parziale e precariato si fa sempre più accentuata, questo fenomeno non deve passare inosservato. Tutto questo accade del resto mentre determinate aziende continuano a concedere malvolentieri il part-time.

«Per questioni puramente organizzative le realtà del manifatturiero e le piccole aziende non sono portate a concedere i part-time ai propri dipendenti, laddove invece il tempo parziale è molto comune nel pubblico» ha evidenziato infine la Adami .

 

 

Morto il Prefetto Mario Esposito, storico direttore della Scuola della Polizia di Stato e della Polaria

Roma, 27 novembre 2018 – Lutto nel mondo della Polizia di Stato: è morto il Prefetto Mario Esposito. Fu un bersaglio dei terroristi e  per tanti anni diresse la Polizia di Frontiera all’Aeroporto di Fiumicino e la Scuola Superiore della Polizia di Stato. Oggi la camera ardente alla Scuola di Polizia.

“E’ stato il massimo artefice ed interprete di un epocale rinnovamento delle strategie di formazione dei funzionari della Polizia di Stato”. Così il Capo della Polizia Italiana Antonio Manganelli definì il Prefetto Mario Esposito quando nel 2009 si congedò dalla Scuola della Polizia di Stato di Via Pier della Francesca, che aveva diretto per tanti anni, contribuendo alla riforma della gloriosa “Accademia” di Polizia.

Mario Esposito era nato a Solofra (Av)  il 13 luglio del 1944.  Dopo la laurea in giurisprudenza nel 1969 entra a far parte dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza. Come vicecommissario inizia il “mestiere” di poliziotto a Genova.

Negli anni di piombo entra nel nucleo  di Polizia contro le azioni del terrorismo, coordinato dal Questore Santillo, compiendo numerose operazioni. Tra le tante, le indagini contro Salvatore Francia e Stefano Delle Chiaie e poi l’intensa e prolungata collaborazione, a Torino, con Luciano Violante.

Svolse anche delicate operazioni sull’omicidio del Sostituto Procuratore Vittorio Occorsio. Per l’intensa attività divenne un probabile bersaglio per le vendette dei gruppi terroristi e così la Polizia decise di trasferirlo alla Polizia Ferroviaria di Napoli.

Negli anni 80 arriva la svolta della sua carriera. Viene trasferito all’Ispettorato generale del Viminale con l’incarico di provvedere alla sicurezza del Presidente del Consiglio dei Ministri Bettino Craxi.  E poi l’arrivo a Fiumicino, per dirigere il più importante scalo internazionale italiano alla Polizia di Frontiera. Ebbe il compito anche di presiedere il gruppo di lavoro interforze incaricato della elaborazione e stesura  del “Piano di sicurezza Leonardo Da Vinci”: perfino il New York Times rivolse un plauso a questo lavoro.  Dopo essere stato come questore il responsabile della sicurezza di Palazzo Chigi (incarico ricoperto durante il governo Amato e il secondo governo Berlusconi) arriva il titolo di Prefetto e l’incarico di direttore dell’Istituto Superiore della Polizia di Stato, mansione svolta fino al 2009.

Il Prefetto Mario Esposito è cittadino onorario di Piano di Sorrento, la ridente cittadina della costiera sorrentina dove ogni anno, a fine ottobre, si recava per presiedere il Premio internazionale “Penisola Sorrentina”, fondato dal fratello Arturo (poeta e scrittore) e portato avanti dal nipote giornalista Mario Esposito.

Il Prefetto Esposito lascia la moglie Luisa e i figli Annalisa ed Antonio.

La camera ardente è stata allestita oggi alla Scuola Superiore di Polizia mentre  I funerali si svolgeranno martedì 27 novembre alle 12:30 nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli in Roma.

 

 

 

 

 

Video Marketing, ecco come creare video efficaci per promuoversi

Roma, 23 novembre 2018 – Il marketing oggi, grazie a internet e alle nuove tecnologie, vede nascere nuovi strumenti e nuove discipline, che se sfruttati bene possono dare risultati soddisfacenti in termini di fatturati e utili.

Tra i tanti il video marketing è tra gli strumenti più promettenti, uno strumento molto potente che sta entrando nella nostra quotidianità, con una certa irruenza.

Se prima fare video era solo ad appannaggio di pochi, oggi è alla portata di tutti grazie all’avvento degli smartphone, macchine fotografiche digitali e altri dispositivi digitali.

Basta prendere in mano un telefono per poterci cimentare nella ripresa di un video, senza spendere cifre proibitive. Ma questo non è abbastanza in quanto servono conoscenze specifiche, che non tutti possiedono.
Manca infatti una formazione adeguata per coloro che lavorano in questo campo.

Mentre ci viene insegnato fin da piccoli come scrivere in modo corretto, senza commettere errori grammaticali nessuno ci ha spiegato come fare un video.

Al giorno d’oggi non possiamo permetterci di non saper realizzare video in quanto si tratta di una forma di comunicazione molto potente.

Le immagini, i suoni e le atmosfere che si possono creare nei video possono trasmettere il messaggio in modo molto forte e impattante, molto più di quanto siano in grado di fare i media tradizionali.

Ci ritroviamo così ad avere a che fare con professionisti incompleti.

Da una parte abbiamo videomaker in grado di realizzare ottimi video dal punto di vista della produzione ma privi di una strategia, dall’altra specialisti che conoscono perfettamente i canali social ma che sono privi di conoscenze tecniche.

Da qui nasce l’esigenza di combinare due aspetti così distanti, la produzione video e la strategia, per dar vita a un progetto video ben strutturato che possa portare dei risultati concreti.

“Che tu sia un un avvocato, un architetto, un ristoratore o un imprenditore o professionista, di un qualsiasi settore, avrai comunque bisogno di farti vedere e il modo migliore per farlo è per mezzo di un video. Da qui l’esigenza di imparare a creare video efficaci per promuoversi”, afferma Antonio Deraglia, autore del libroVideo Marketing strategico”, rivolto a tutti, non solo ai professionisti del settore ma anche a chi vuole migliorare la propria presenza online.

L’ intento è quello di farci capire come realizzare video di qualità, sotto ogni punto di vista, e come valutarli per comprendere se stiamo facendo tutto nel modo corretto oppure no.

Un libro che nasce dalla penna di Deraglia, digital video strategist con un’esperienza trentennale nella produzione video, cin esperienza anche in importanti network come Mediaset e Rai, per poi specializzarsi nella progettazione web e nelle strategie di digital marketing.

Oggi, oltre a fornire consulenze per le aziende, Deraglia è a capo di due importanti aziende, Stravideo e Altavista, ed è sicuramente una delle personalità più di spicco del suo settore.

È possibile incontrare l’autore alle presentazioni ufficiali del libro che avranno luogo Antonio Deragliama presto anche a Rimini, Firenze, Verona e Lecce.

Un appuntamento da non perdere per conoscere ed approfondire il mondo tanto vasto, quanto poco conosciuto, del video marketing strategico.

 

Presentato al MACRO il Miami New Media Festival

Il Museo di Arte Contemporanea di Roma ha aperto le porte alla 13a edizione del festival di video arte creato dalla Fondazione Arts Connection

Roma, 13 novembre 2018 – È stato presentato al MACRO, il Museo di Arte Contemporanea di Roma, la 13a edizione del MNMF 2018, il Miami New Media Festival, l’evento della Fondazione Arts Connection dedicato alla più grande coalizione creativa di video arte del mondo.

La presentazione ha visto due progetti curatoriali, per un totale di 32 video, che sono stati proiettati venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 novembre presso la sede dell’importante centro espositivo romano. Inoltre, venerdì 26 ottobre il MNMF2018 ha avuto una presentazione speciale alla festa finale della Rome Art Week (RAW), tenutasi nel suggestivo Borgo Ripa di Trastevere.

La tappa romana di questo importante festival internazionale ha incluso 18 video-art selezionati attraverso l’Open Call, sotto il titolo Water, Heritage and Climate Change, insieme alle selezioni curatoriali con le proposte audiovisive degli artisti invitati.

Così la RAW ha presentato il programma curatoriale Emergency Metaphors, che mette lo spettatore a confronto con la realtà politica venezuelana attraverso le opere di Muu Blanco, Miguel Braceli, Yolanda Duarte, Beto Gutierrez, Consuelo Mendez, Teresa Mulet, Erika Ordosgoitti, Rolando Peña, Conrado Pittari, Lucía Pizzani, Miguel Rodríguez, Sepúlveda e Marcos Temoche.

E il Macro ha proiettato il programma Women of Water, che ha visto la partecipazione di Nina Dotti, Consuelo Mendez, Sabrina Soto Montiel, Erika Lucia Ordosgoitti e Pizzani.

Il Miami New Media Festival

Ideato a Miami nel 2006 da Arts Connection Foundation, dall’artista e curatrice venezuelana Andreina Fuentes, il Miami New Media Festival  oggi ha il sostegno del Consiglio per gli Affari Culturali di Miami-Dade.

Il MNMF 2018, giunto alla sua 13a edizione, ha riunito più di 250 artisti provenienti da 15 nazioni del mondo, è iniziato lo scorso 2 ottobre a Miami, per raggiungere successivamente San Nicolas (Aruba), Bogotà (Colombia), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Caracas (Venezuela) e Valencia (Spagna).

L’Italia è stata la quarta tappa dei 7 paesi che compongono l’itinerario di questo festival senza precedenti, che offre una piattaforma unica per la diffusione di opere di video arte.

Il MNMF 2018 proseguirà il 22 e 23 novembre a Valencia, in Spagna, con il seminario “Fluxus nell’era digitale”, nel corso della seconda riunione internazionale del Dipartimento di Arte e Tecnologia della Università Cattolica di Valencia San Vincenzo Martire.

Sabato 2 febbraio tornerà al MACRO di Roma, per accogliere la performance di Miss Wynwood dell’artista venezuelana Nina Dotti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arriva la Cibor App, per vedere oltre 500 tv da tutto il mondo

Roma, 7 novembre 2018 – Dopo il successo del “Cibor decoder”, con più di 400.000 pezzi venduti in pochi mesi, il minuscolo decoder della grandezza di poco più di un dito, che permette di vedere oltre 500 tv da tutto il mondo, oggi è la volta della Cibor App, l’applicazione che trasmette i migliori canali nazionali, europei e mondiali.

Presentata lo scorso 13 ottobre 2018 all’ente fiere di Roma, durante la Maker Faire, la più importante manifestazione europea sull’innovazione tecnologica, promossa dal presidente della CCIAA di Roma, la Cibor App è la più completa applicazione che permette la visione di canali nazionali e internazionali, da qualsiasi parte del mondo.

Disponibile nell’app anche la Gil Tv, già  presente sulla Tv online di Viblix.com.

“Siamo molto contenti di far parte dell’App di Cibor App con il nostro canale principale Gil Tv, insieme ai canali Rai e Mediaset, e a breve entreremo anche con gli altri canali del gruppo, grazie al lavoro ineccepibile di Roberto Onofri e tutto il team di Italian Television” dice Marco Gilardi, CEO e fondatore di Gil Tv Group.

Un grande successo se si pensa che la Gil Tv è nata solo nel 2012.

“È stato un duro lavoro, e siamo molto contenti del risultato ottenuto. Questo è un progetto lanciato tempo fa, ma adesso stiamo lavorando a due nuove realtà che verranno lanciate nella prima metà del 2019, di cui non posso ancora dire nulla a riguardo. Posso solo anticipare che cambieranno completamente l’approccio delle persone e delle aziende a internet e al mondo” conclude Gilardi.

Attendiamo quindi il nuovo anno per conoscere la prossima dirompente iniziativa  del vulcanico fondatore della Gil Tv.

 

 

 

Cibor TV App di Gil Tv, Lorenzo Tagliavanti, con Roberto Onofri e Luana Provenzano, direttore generale di Italian Television Network.

 

 

Cibor App di Gil Tv

 

Cibor App Tv di Gil Tv

 

 

Tumori al polmone, appello al Presidente Mattarella: “Salviamo 5.000 vite all’anno con gli screening”

Roma, 6 novembre 2018 – Subito dopo il recente congresso mondiale sul cancro del polmone di Toronto, di cui si è a lungo discusso durante il 4° Meeting Nazionale Alcase, l’appuntamento annuale dei pazienti e “caregiver” del settore, si è assistito ad un’accelerazione dell’interesse medico-scientifico sulla possibilità di contrastare la pandemia di morti per cancro del polmone attraverso lo screening delle popolazioni a rischio mediante tac toracica a bassa dose di radiazioni.

Qualche giorno fa è stata resa poi nota la posizione ufficiale della IASLC, l’ International Association for the Study of Lung Cancer (www.iaslc.org) che sollecita gli organismi sanitari di tutti i paesi del mondo a introdurre programmi nazionali di screening.

“Il consenso degli esperti è unanime, è tempo per i leader internazionali di governo, e di coloro che gestiscono i sistemi sanitari, di implementare i programmi di screening del tumore al polmone, così come avviene per la prevenzione del cancro al seno con le mammografie, del cancro al colon con la colonscopia, che stanno salvando un numero considerevole di vite umane”,  hanno detto dalla IASLC .

Alcase, da parte sua, ha sempre sostenuto la necessità di implementare in Italia un programma nazionale di screening visto anche che altrove, come negli USA per esempio, questi programmi nazionali sono già attivi da qualche anno.

Per questo l’associazione Alcase ha lanciato la Campagna Nazionale sullo Screening (https://www.alcase.eu/education/screening/campagna-nazionale-per-lo-screening) e una petizione su Change.org, che ha già ampiamente superato le 10.000 firme (https://www.change.org/p/ministero-della-salute-screening-gratuito-per-il-cancro-al-polmone).

Secondo la Alcase è giunto il momento di dare un forte accelerazione alla campagna, per questo ha lanciato la lettera aperta al Presidente della Repubblica, che il 2 novembre scorso è stata ricevuta in Quirinale e che qui di seguito riportiamo.

Chi volesse può scaricare qui la lettera al Presidente Mattarella, e diffonderla fra parenti, amici, conoscenti, per aiutare la campagna ad avere il massimo impatto possibile.

 

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MATTARELLA PER SALVARE 5.000 ITALIANI ALL’ANNO CON GLI SCREENING AL POLMONE

 

Stimato Presidente

l’associazione nazionale The Alliance for Lung Cancer Advocacy Support and Education – Italian Chapter (ALCASE Italia), che ho l’onore di presiedere, è l’unica organizzazione non-profit italiana esclusivamente dedicata ai bisogni dei malati di cancro del polmone, dei loro familiari, e di tutte le persone a rischio di ammalarsi. Ed, appunto, per il bene di quest’ultima categoria di persone, quella a rischio, che le scrivo.

Lei saprà certamente che il tumore del polmone è molto frequente ed é soprattutto gravato da un indice di mortalità che lo rende la causa più frequente di morte per cancro nel nostro paese (dati AIOM-AIRTUM).

C’è un modo, però, per ridurre significativamente il numero di morti: implementare un programma nazionale di screening, mediante tomografia computerizzata del torace a bassa dose di radiazioni (TC).

Pochi giorni fa, alla conferenza mondiale sul cancro del polmone (IASLC-WCLC 2018 ) sono stati presentati i risultati, molto attesi, di un grande studio europeo (oltre 15.000 persone arruolate): lo studio Nelson. Lo studio dimostra una riduzione di almeno il 26% della mortalità per cancro del polmone nella popolazione sottoposta a screening con TC, rispetto alla popolazione di controllo non sottoposta a screening. Questi dati confermano definitivamente quelli del gigantesco trial americano, il National Lung Screening Trial (NLST), condotto similmente su oltre 50.000 individui. Quest’ultimo studio aveva ottenuto, sempre con lo screening mediante TC, una riduzione del 20% delle morti per cancro del polmone.

Tornando ai dati italiani e applicando le percentuali di riduzione della mortalità ottenute nei due studi su citati, lo screening avrebbe potuto evitare qualcosa come il 20-26% dei 33.836 decessi per cancro al polmone avvenuti in Italia nel solo 2015. Considerando come reale il valore intermedio del 23% , 7.800 italiani avrebbero visto il loro tumore scoperto in uno stadio precoce di malattia, sarebbero state sottoposte ad intervento di resezione radicale definitiva, e sarebbero guariti. In teoria…

Nei fatti, il numero di 7.800 persone salvabili sovrastima un po’ il numero reale dei beneficiari dello screening, in quanto non tutti gli italiani, ma solo le persone a rischio di cancro al polmone andrebbero sottoposte a screening. Noi stimiamo, anche grazie al supporto esterno di esperti italiani di fama mondiale, che il 60% dei 33.836 decessi sia avvenuto nella sottopopolazione di forti fumatori, che costituiscono, appunto, la popolazione a rischio su accennata. Ciò si tradurrebbe in un numero di 4680 morti in meno.

Dunque, quasi 5.000 vite umane salvate in un solo anno!!

Alla luce di questi dati e di queste considerazioni, noi di ALCASE la preghiamo, Signor Presidente, di voler prender coscienza della enormità del danno, sociale ed individuale, provocato da un tumore che, non a caso, tutti conoscono come il Big Killer. E di prendere atto della possibilità concreta, oggi esistente, di limitarne gli effetti mortali, con una semplice riorganizzazione delle strutture sanitarie oggi esistenti, e con costi tutto sommato contenuti.

Quando, a seguito di una calamità naturale, è a rischio la vita di un gruppo di persone o anche di un solo essere umano, il nostro paese è capace di slanci di solidarietà incredibili e… non guarda certo alle spese! Perché di fronte a qualche migliaio di vite in pericolo -certamente salvabili- giriamo lo sguardo da un’altra parte?… Non è giusto, non è etico, non è da Italiani.

Dopo aver preso coscienza della tragedia silenziosa di migliaia di connazionali, la preghiamo poi di volersi attivare sollevando il problema in tutte le occasioni e in tutte le sedi in cui ve ne sia l’opportunità.

La preghiamo di intercedere per noi con chi ha la responsabilità del governo del paese, perché nessun italiano venga abbandonato a morte certa se lo si può salvare. La imploriamo di dedicare un passaggio di uno o più discorsi pubblici a questa tragedia, ignorata da tutti e dai mass media in particolare.

Bisogna creare un movimento di empatia nei confronti di chi soffre di una malattia così grave. Bisogna creare una consapevolezza diffusa del fatto che esistono provvedimenti in grado di limitare realmente, già da oggi ed in maniera significativa, il dolore che il cancro del polmone provoca in una larga fetta della popolazione italiana.

Bisogna investire nella vita. No solo quella sotto riflettori dei media, ma anche quella di chi muore in silenzio fra le braccia della propria famiglia.

Signor Presidente, la sua funzione di garante del benessere di tutti i cittadini italiani la obbliga ad essere presente e ad impegnarsi in molteplici settori. Milioni di Italiani, che rischiano di essere le prossime vittime del Big Killer, la pregano di voler dare una risposta anche alla questione qui sollevata.

Noi tutti, la invitiamo a voler diventare il supremo “Advocate” della implementazione di un programma nazionale di screening per il cancro del polmone!

 

Boves, 13 ottobre 2018


 

 

 

Dea Anna Gatta

Presidente Alcase Italia

 

 

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