Di Maio a San Giovanni Rotondo, in visita a ‘Gli Angeli di Padre Pio’

Il Vicepremier Luigi Di Maio a “Gli angeli di Padre Pio”, la struttura d’eccellenza dei Frati Minori Cappuccini

San GIovanni Rotondo, 13 maggio 2019 – Come previsto dal programma ufficiale, il Vicepremier Di Maio ieri mattina si è recato a San Giovanni Rotondo, presso il Presidio Territoriale di Recupero e Riabilitazione Funzionale “Gli Angeli di Padre Pio”.

La struttura riabilitativa d’eccellenza dei Frati Minori Cappuccini che tanto sta facendo parlare di sé per la qualità delle prestazioni erogate, per l’impegno scientifico e per l’imponente dotazione tecnologica che non ha eguali in Puglia e gran parte del territorio italiano e internazionale.

Una realtà che, come disse Beatrice Lorenzin da Ministro della Salute, “è un modello da export”, oppure, come recentemente ha affermato il Premier Giuseppe Conte, “è una struttura che tutto il mondo ci invidia”.

Di Maio è stato ricevuto dalla Direzione Generale, detta Esecutiva, della Fondazione nelle persone del Dr. Giacomo Francesco Forte e Dr.ssa Serena Filoni, quest’ultima anche Direttore Sanitario del Presidio “Gli Angeli di Padre Pio”, ma soprattutto da molti utenti e loro famigliari e caregiver ansiosi di poter conoscere dal vivo uno dei protagonisti dell’attuale politica italiana.

Applausi e strette di mano, il Vicepremier è stato paziente e disponibilissimo anche quando le richieste di selfie si sono fatte insistenti. I bambini ricoverati, dolcissimi, hanno regalato al Ministro, a ricordo della particolare giornata, un piccolo pensierino ideato e realizzato per lui durante le attività di terapia occupazionale: un’immagine raffigurante i bambini, anche disabili, che sostengono il logo della Fondazione con ammirazione, ma soprattutto speranza.

Di Maio ha dedicato circa 45 minuti del suo tempo alla visita della struttura, ha parlato con il personale e soprattutto con gli assistiti, adulti e bambini ricoverati presso il Presidio. Ha voluto conoscere ogni aspetto della struttura e si è soffermato sul benessere organizzativo dei dipendenti della stessa.

La Direzione della Fondazione ha consegnato al Ministro una breve presentazione dell’Ente e sottolineato il suo ruolo su tutto il territorio servito. Ruolo assistenziale riabilitativo, scientifico ma anche economico produttivo. Una realtà che offre occupazione stabile, quindi a tempo indeterminato, al 98% dei propri dipendenti, circa 500 tra cui tanti giovani ricercatori.

Una realtà che riconosce al personale emolumenti aggiuntivi attraverso un contratto integrativo aziendale e che, da questo punto di vista, è stata precursore di flessibilità sull’orario di lavoro finalizzata a consentire una migliore gestione del tempo vita. Un Ente che per il 73% è costituito da dipendenti donne.

Per il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico e Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha dichiarato:

Siete una struttura di eccellenza, la fama vi precede. Sono poche le strutture che presentano un simile background. Vogliamo continuare a seguirvi anche per i prossimi traguardi a cominciare dal prossimo obiettivo di giugno: l’accreditamento internazionale”.

La direzione della Fondazione, invece, ha ringraziato il Vicepremier, e si è limitata a dichiarare che:

“Ogni volta che riceviamo una visita istituzionale, per noi è un onore, ma anche una nuova possibilità in più per far conoscere la nostra realtà, quello che facciamo, i sacrifici quotidiani dei nostri operatori instancabili nella fatica fisica e mentale, nella formazione e nel sorriso, anche quando a casa ti aspettano problemi seri. Un’opportunità creata dai Frati Minori Cappuccini, una disponibilità e una carità tangibile, una speranza per quanti soffrono lo svantaggio”.

 

 

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Contatti stampa:

Ufficio Stampa Fondazione C. R. Padre Pio
Cell: 348/0082834

 

 

 

 

Di Maio, a Casalnuovo il PD studia i nomi per contrastarlo

Napoli, 19 gennaio 2018 – Acerra, Casalnuovo di Napoli, Pomigliano d’Arco, Caivano, Marigliano, Brusciano, Castello di Cisterna, Mariglianella, Volla, San Vitaliano e Scisciano: sono questi gli 11 Comuni che compongono il collegio uninominale per la Camera dei Deputati con cui Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle dovrà misurarsi in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo.

Dopo che  Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle, ha annunciato la propria candidatura nel Collegio che comprende la sua città di residenza, i partiti del territorio si organizzano per contrastarlo, e cominciano già a spuntare i primi nomi.

Nel PD riguardo i candidati decide la Direzione nazionale del partito, che si esprimerà nei prossimi giorni sulla proposta che presenterà il segretario Matteo Renzi.” dice Giovanni  Nappi, esponente del Partito Democratico di Casalnuovo di Napoli, il secondo Comune del Collegio più popoloso dopo Acerra.

“Il Partito si è prefissato di ascoltare anche le istanze provenienti dai territori ed io ho dato la mia disponibilità che il segretario cittadino del Pd Casalnuovese ufficializzerà nelle prossime ore. È da 20 anni che ci metto la faccia, conosco il territorio, ho molto rispetto per le istituzioni, ma non credo sia sufficiente, almeno nel maggioritario, essere Vice Presidente della Camera per vincere nel nostro Collegio” continua l’esponente del PD.

Giovanni Nappi ha ricoperto, fino a pochi mesi fa, la carica di Presidente del Consiglio Comunale della Città di Casalnuovo di Napoli.

Consulente del Lavoro è  dal 2013 segretario generale del Sindacato SLI, piccola e dinamica organizzazione sindacale nazionale, rappresentativa di lavoratori e pensionati.

Il 2016 ha fondato il Premio Letterario “Una Città Che Scrive”, un concorso che ha fatto registrare nell’ultima edizione 1700 partecipanti e che, con una modalità di promozione diretta ed itinerante, promuove eventi in giro per l’Italia.

Nappi ha presentato il concorso all’ultima Festa de L’Unità di Imola ed è di ritorno da Milano, dove ha presentato, in collaborazione con la Samsung, Donna Moderna e il Comune di Milano, la nuova sezione del Premio riservata al tema della Dislessia.

”Se mi chiedessero di candidarmi lo farei con grande passione. Affronterei la sfida con umiltà, ma anche con consapevolezza che la storia di ognuno di noi può fare la differenza. Non è il ruolo che fa l’uomo, è l’uomo che fa il ruolo. Ovviamente sono pronto a dare una mano al partito anche qualora la scelta dovesse cadere su un nome diverso”, conclude Nappi.

 

 

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