Prestiti personali: come combattere le segnalazioni illegittime delle finanziarie

Giustizia ed Antitrust si pronunceranno in proposito di un caso nazionale, contro un big dei prestiti personali

Roma, 27 settembre 2022 – In genere quando si è segnalati in Banca Dati da una finanziaria del prestito personale o da una banca, ci si convince che non ci sia più nulla da fare. E ci si rassegna alla limitazione della propria libertà personale. Però accade che le finanziarie commettono errori volutamente grossolani che alla maggioranza della gente appaiono impercettibili se non addirittura normali. Ma sono proprio quegli errori, definibili in molti casi come veri e propri abusi, legalmente perseguibili, a fare la differenza, mettendo il cliente segnalato in posizione di vantaggio. Un vantaggio che può portare a risultati straordinari.

È quanto è accaduto a Francesco Attorre, medico, psicoterapeuta e Mental Coach, che sta affrontando una sfida difficile, per non dire quasi impossibile: ribaltare una segnalazione in Banca Dati della Centrale dei Rischi sia in CRIF che in Banca d’Italia, a seguito della quale sarebbe stato destinato a vita nel non poter accedere ad alcun credito.

Francesco Attorre senza ricorrere ad alcun aiuto ha studiato la propria situazione in Centrale dei Rischi e ha riconosciuto l’illegittimità della segnalazione, ottenendo giustizia.

In tempo di Covid, studiando da autodidatta giurisprudenza e mondo finanziario Attorre, che di professione fa il mental coach, ha ottenuto infatti  che Banca d’Italia facesse le opportune verifiche per scoprire l’illegittimità delle segnalazioni perpetrate per anni ai suoi danni da una nota finanziaria del prestito personale e dai suoi associati.

Attorre ha poi concluso la sua battaglia personale ottenendo di essere ripulito in tempi brevissimi dallo storico in Banca Dati e ha deciso di dare aiuto a tanti che, anche grazie a lui, stanno cominciando a credere che è possibile vincere anche contro i giganti della finanza.

È cominciata così la sua personale crociata contro i soprusi dei guru della finanza, con tutta l’intenzione di farne il suo obiettivo professionale più importante, insieme ai suoi percorsi innovativi di crescita personale, di rinascita vera e propria, e di mentoring per manager, imprenditori, professionisti, artisti, campioni sportivi.

Francesco Attorre fa così quello che in pochi sono soliti fare: punta un obiettivo e lo persegue fino a quando non lo abbia raggiunto. Anche se quell’obiettivo richiede skill che al momento non sono a disposizione e che hanno bisogno di essere reinventate. Come ad esempio studiare da un punto di vista legale le dinamiche che regolano il mondo finanziario, in ciascuna delle sue componenti.

Ciò che fa emergere questo caso, è con grande sorpresa un contratto di usura, con una doppia segnalazione successiva al rifiuto di saldare interessi illegittimi ed un passaggio di credito inesistente dopo un saldo e stralcio, con segnalazioni mensili incessanti.

Affrontando con il mindset giusto, tipico del coach, l’analisi dettagliata del caso, Attorre ha portato alla luce l’illegittimità in ogni ambito, dal contratto sottoscritto, alle modalità della segnalazione effettuata senza seguire le disposizioni di legge in materia, al passaggio di credito inesistente, per arrivare infine alle successive segnalazioni reiterate negli anni.

Il traguardo della cancellazione repentina dalle Banche Dati con le dovute scuse ha aperto la porta ad una attenta valutazione adesso da parte della giurisprudenza e dell’Antitrust, per quello che rischia, con ogni probabilità, di diventare un caso nazionale con effetto domino su banche e finanziarie.

L’ultimo step è quello, in qualità di coach dall’altissimo impatto emotivo, che Attorre genera sulle persone nei propri eventi, di caricare e motivare imprenditori e professionisti, affinché diano vita alle loro battaglie personali, consapevoli di vincerle e per questo pronti a combatterle fino in fondo.

 

Allenare il fisico non basta: l’esperienza di Paolo Amendola

Arriva un momento nella vita degli sportivi in cui bisogna prendere delle decisioni: continuare a giocare o mettersi al servizio di giovani promesse per tirar fuori il meglio che c’è in loro?

Paolo Amendola non ha avuto dubbi: fare l’allenatore; una scelta dettata dalla voglia di rimanere in un ambiente sano e corretto come quello della pallavolo, di continuare a coltivare la propria passione rendendola un lavoro a tutti gli effetti e dal desiderio di poter essere utili ad altre persone.

 

PAOLO AMENDOLA E IL MENTAL COACHING

Paolo Amendola vuole fare della propria esperienza uno strumento che aiuti i suoi atleti a trovare l’autostima necessaria per raggiungere traguardi importanti, rendendoli consapevoli delle proprie risorse, sia fisiche che mentali, e soprattutto delle loro potenzialità nascoste. Ottenere performance efficaci e concrete diventa il suo principale obiettivo, per questo decide di frequentare un corso di Mental Coaching, ottenendo la qualifica di Certified Mental Coach.

Grazie a questo corso Paolo Amendola sviluppa doti di pianificazione, formazione e gestione di team sportivi, affina le sue doti d’ascolto e di dialogo, indispensabili per ispirare fiducia nei suoi giocatori e soprattutto per trasmettere quel coraggio e quella tenacia necessari per affrontare qualsiasi gara, e accresce le sue abilità di motivatore.

Questo percorso, a detta dello stesso Paolo Amendola, è consigliato per tutti quegli allenatori che vogliono migliorare l’approccio con i propri giocatori, imparare a caricarli nella giusta maniera e insegnar loro come gestire le situazioni caratterizzate da forte stress.

 

PAOLO AMENDOLA E LA PALLAVOLO

Paolo Amendola è un allenatore di fama internazionale, raggiunta grazie al suo background di altissimo livello; il mondo della pallavolo ha sempre fatto parte della sua vita, quasi come se fosse una seconda pelle: prima come giocatore e poi come mister.

 

GLI ESORDI DI PAOLO AMENDOLA

Quando era ancora al liceo, di pomeriggio aiutava ad allenare una piccola squadra di minivolley e la sera svolgeva i suoi allenamenti. Resosi conto di quello che avrebbe voluto fare nella vita, appese le scarpe al chiodo per dedicarsi al training.

Ha intrapreso questa carriera a partire dal 2000, quando ha cominciato a lavorare nei settori giovanili delle squadre della sua provincia.

Paolo Amendola, forte della sua preparazione anche in ambito accademico, con una laurea in Scienze motorie , un Master di II° livello in Management e Gestione dello sport e un Master FIPAV in “Alta specializzazione per la formazione di  Allenatori del Settore Giovanile, nella stagione 2007/08 approda così su una della panchine più blasonate d’Italia: la Pro Patria Milano.

Quest’esperienza gli vale, l’anno successivo, la carica di vice allenatore alla Life Volley Milano nel campionato di A2 femminile, squadra con la quale raggiungerà la semifinale play off e la Final Four di Coppa Italia.

L’anno successivo, non pago, si trasferisce alla corte del Chieri Volley, diventando uno dei più giovani allenatori ad allenare in serie A.

Il risultato che più gli ha dato soddisfazioni è la disputa del campionato 2010/2011, quello in cui la sua Cuatto Volley Giaveno agguantò l’obiettivo salvezza; a detta di tutti  il contributo di Paolo Amendola, alla prima esperienza in qualità di head coach,  permise alla squadra torinese la permanenza nella serie A2.

 

PAOLO AMENDOLA E LA PARENTESI DI MADRID

Paolo Amendola è un uomo senza confini, soprattutto territoriali;  l’Italia non è sufficiente, ha bisogno di allargare i propri orizzonti, i quali sono rivolti verso la Spagna.

Nel 2011 Paolo Amendola vola a Madrid per allenare la Feel Voleibol Alcobendas, una squadra militante nel campionato di Superliga 2. Qui non solo ricopre il ruolo di ct ma anche quello di Direttore Tecnico, una figura, dunque, di notevole rilevanza e importanza.

A metà campionato però, nonostante l’ottimo rendimento della squadra,  seconda in classifica, la vittoria della prestigiosa Copa Comunidad de Madrid e la qualificazione storica alla Final Four della Copa de la Princesa, a dimostrazione della sua bravura e capacità, rassegna le dimissioni dal club.

Il  team riuscirà comunque a vincere la Copa de la Princesa e terminerà il campionato al terzo posto.

 

L’ OGGI DI PAOLO AMENDOLA

Oggi Paolo Amendola esercita le sue competenze di allenatore di volley e di sport mental coach, guidando la Bocconi Volley Team. Ma la sfida più grande l’affronta quotidianamente tra le mura domestiche: è infatti sposato da alcuni anni con Georgina PInedo, giocatrice della nazionale argentina di volley.

Un nome, una garanzia: Antonio Cassini

Equilibrio tra Corpo e Mente: Karate Shotokai
Da un lato la passione per il fitness e l’amore per il karate shotokai fanno di Antonio Cassini non solo uno sportivo a 360° ma anche un individuo dalla personalità trasversale dotato di un perfetto equilibrio fisico e interiore.
Lo shotokai karate è infatti una disciplina che unisce alla perfezione dei movimenti una concentrazione mentale ottenuta non solo da una ripetizione dei gesti, ma anche da un perfetto equilibrio interiore.
Come wellness e sport coach Antonio Cassini è in grado di aiutare gli altri non solo a raggiungere prestazioni sportive superiori grazie ad un miglioramento personale, ma anche di portare benefici in tutti gli ambiti quotidiani di un utente e quindi di aiutarlo ad ottenere un benessere generale.

Antonio Cassini,  allenatore e fitness advisor attualmente attivo tra la provincia e la città di Milano, è un professionista dalla personalità poliedrica con grande esperienza e successo in diversi settori: dal software engineer, alla consulenza per attività di team building, alla produzione e consulenza musicale fino all’attività di mental coach e fitness trainer.
Dalle aziende al fitness mental coaching
Antonio Cassini ha lavorato nella progettazione, nello sviluppo e nell’integrazione di pacchetti software finalizzati al controllo della rete in tempo reale e ad attività di softswitch, rivestendo con grande competenza e successo anche il ruolo di coordinatore e team leader.
Allo stesso tempo Antonio Cassini ha sviluppato un’esperienza ventennale come trainer e formatore nel settore fitness e nella disciplina del karate shotokai, lavorando presso importanti club sportivi sia con singoli che con gruppi.
Come mental coach e professionista il successo e la competenza di Antonio Cassini dipendono da un mantra ben preciso: contribuire costantemente al miglioramento e al potenziamento delle capacità individuali. Aiutare gli altri a valorizzare le proprie capacità e a migliorare le competenze sono elementi essenziali per realizzare il cambiamento necessario per ottenere i risultati desiderati nell’ambito personale.
L’atteggiamento trasversale unito alla varietà d’interessi fanno si che Antonio Cassini sia in grado non solo di aiutare i singoli utenti ad ottenere un miglioramento personale, ma anche a lavorare con gruppi, mettendo in atto le sue competenze di coaching principali:

  • Comunicare efficacemente con gli altri
  • Pianificare obiettivi ben formati e creare un piano d’azione
  • Costruire una squadra
  • Sviluppare fiducia in se stessi
    Motivare gli altri e automotivarsi

Un Mental Coach per l’equilibrio personale
La crescita e l’evoluzione personale, unite sempre al rispetto e alla comprensione, fanno parte dei suoi valori e del suo credo personale. Forte sostenitore del vivere bene e in forma, Antonio Cassini è in grado di aiutare gli altri a motivarsi, a pianificare i propri obiettivi creando un piano d’azione efficace per raggiungere prestazioni superiori nello sport e un migliore equilibrio generale nella vita.
La sua esperienza come trainer certificato in fitness e karate shotokai e come leader nel settore aziendale insieme alla sua recente certificazione in mental coaching fanno di Antonio Cassini il professionista ideale a cui affidarsi per intraprendere un percorso di miglioramento e crescita personale.

Equilibrio tra Corpo e Mente: Karate Shotokai
Da un lato la passione per il fitness e l’amore per il karate shotokai fanno di Antonio Cassini non solo uno sportivo a 360° ma anche un individuo dalla personalità trasversale dotato di un perfetto equilibrio fisico e interiore.
Lo shotokai karate è infatti una disciplina che unisce alla perfezione dei movimenti una concentrazione mentale ottenuta non solo da una ripetizione dei gesti, ma anche da un perfetto equilibrio interiore.
Come wellness e sport coach Antonio Cassini è in grado di aiutare gli altri non solo a raggiungere prestazioni sportive superiori grazie ad un miglioramento personale, ma anche di portare benefici in tutti gli ambiti quotidiani di un utente e quindi di aiutarlo ad ottenere un benessere generale.

Se volete raggiungere prestazioni sportive superiori insieme ad un miglioramento personale, garantito da uno stile di vita sano ed equilibrato, Antonio Cassini è sicuramente il mental coach adatto alle vostre esigenze.

CHE COSA E’ POSSIBILE FARE CON UNA FORMAZIONE DA MENTAL COACH

 

Negli ultimi anni è giunta anche in Italia la figura del coach, un’attività sempre più richiesta e scelta soprattutto dalle generazioni più giovani; parallelamente a questa espansione si sono dovute quindi sviluppare delle strutture formative adeguate.

La formazione per un coach è di vitale importanza perché consente di ottenere una certificazione,  indispensabile per  chiunque voglia svolgere questo tipo di professione, nonché indice di serietà e affidabilità.

Formarsi è dunque il primo passo per ottenere un attestato che dimostri di aver svolto un corso mirato ad ottenere delle specifiche competenze in materia di Mental Coaching.

Nello specifico la formazione per un coach si basa sul fornire degli strumenti al soggetto che vuole diventare Mental Coach, affinché questi possa essere in grado di aiutare gli altri a migliorare se stessi e a raggiungere quegli obiettivi necessari per tagliare il traguardo del successo e della realizzazione personale.

La formazione per un coach ruota attorno ad un semplicissima parola: la mente. Il concetto di base è che la mente possa intervenire attivamente nelle attività quotidiane che si è soliti svolgere, influenzandone positivamente o negativamente l’esito finale. La sua missione è scovare le potenzialità latenti dell’individuo preso in esame, capire quali siano gli obiettivi che intende raggiungere e fornirgli gli strumenti necessari per tale scopo. Il fine è renderlo conscio delle proprie capacità e permetterli di esprimere tutto il suo talento.

Un percorso di formazione per coach permette di diventare coach professionisti, secondo le norme vigenti in Italia e di specializzarsi in seguito su un settore specifico: coaching sportivo, business coaching life coaching.
 
BUSINESS COACHING 

Il business coach in azienda è una figura molto ricercata perché sono molti i manager che si rivolgono a lui per migliorare le proprie performance ad acquisire sicurezza e fiducia in se stessi, doti che uomo d’affari deve obbligatoriamente possedere: non è sufficiente  essere capaci, bisogna porsi nella giusta maniera, essere brillanti, sicuri, pensare che prima ancora di vendere il prodotto è necessario promuovere se stessi.

Essendo il cliente un uomo d’affari, il business coach lavorerà principalmente su due aspetti:
1) La costruzione di una personalità sicura e positiva, per smussare e migliorare alcuni lati caratteriali che a lungo andare potrebbero danneggiare l’immagine di una persona. Questo step include aiutare il cliente ad accrescere l’autostima nei confronti di stesso ed essere più auto consapevole dei propri mezzi e delle proprie capacità.
2) L’attuazione di un percorso con obiettivi precisi, che porti al successo e alla realizzazione personale.
 
COACHING SPORTIVO

Nel mondo dello sport si sta sempre di più diffondendo la figura del mental coach. C’è uno sport mental coach per gli sportivi, per gli allenatori e persino uno sport mental coach per società sportive  indirizzato a procuratori, manager e dirigenti.

La consulenza offerta da questo professionista è molto variegata e varia a seconda delle esigenze del soggetto: per uno sportivo sarà importante imparare a gestire situazioni caratterizzate da una forte tensione emotiva, dovuta alla poca concentrazione o alla difficoltà di replicare in gara le ottime performance ottenute in allenamento; per un allenatore, invece, il piano di lavoro dovrà concentrarsi su come comunicare al meglio nel proprio team, sviluppare una modalità vincente e incrementare il proprio ruolo di guida e di leader. Lo sport mental coach per società sportive avrà invece il compito di insegnare alle società le tecniche e i processi di vendita, come gestire le trattative e soprattutto come comunicare in modo efficace con i media.
 
LIFE COACHING

Il Life coach si occupa delle esigenze delle persone comuni, dal desiderio di sviluppare se stessi, al superamento di momenti impegnativi, dall’acquisizione di maggior sicurezza nelle proprie capacità al raggiungimento di obiettivi ambiziosi. Tali obiettivi, come già detto, riguardano la sfera quotidiana di un individuo: una madre contesa tra lavoro e figli, un ragazzo che vuole aumentare il livello dei risultati scolastici, un individuo che ha difficoltà ad esporsi e parlare in pubblico, genitori che si sentono inadeguati a ricoprire il ruolo di educatori della propria prole.

Le strade del Mental Coaching

La figura del mental coach aiuta a predisporre la mente nel modo giusto per affrontare le sfide di ogni giorno: una professione impiegata in un numero di settori eterogeneo che vanno dal campo lavorativo a quello famigliare e privato.
Dallo sport, passando agli affari e arrivando nel mondo dell’arte, a secondo della sfera di riferimento, il coach adotta tecniche precise per portare il cliente al successo. Ad esempio uno dei ruoli del coach nello sport è motivare e di mantenere in uno stato mentale equilibrato l’atleta, poiché un assetto mentale negativo influirebbe sensibilmente sulla performance in campo. Negli affari invece il coach segue il manager e lo aiuta a gestirsi tra i tanti rapporti di lavoro che deve allacciare, mantenendo sotto controllo lo stress e a districarsi tra i tanti impegni incluso il contatto con un mondo internazionale. In campo artistico il coach può invece aiutare l’artista lavorando su se stesso e sul tempo dedicato a migliorare le proprie abilità, costruendo sia dei progressi in campo artistico che un percorso di miglioramento personale per interfacciarsi al meglio in un ambiente competitivo ed elitario come quello della moda o della musica, a seconda del tipo di professione artistica che il cliente è volto a fare. In ambito famigliare stanno nascendo le figure dei genitori coach ed altre professioni che mirano a costruire un percorso a tappe per una crescita certa del proprio percorso e per rendere gli obiettivi chiari e reali, verso un miglioramento quantificabile.

Come funziona il Mental Coaching

Se ti stai chiedendo a cosa serve il mental coaching possiamo dire che lavora sui problemi invisibili del nostro carattere, capaci però di influenzare nettamente la nostra carriera e la nostra vita. Talvolta problematiche che possono sembrare lievi sono in realtà grossi ostacoli che non sappiamo percepire. Un po’ perché è difficile fare un’analisi oggettiva di noi stessi, un po’ perché, per educazione o perché è un argomento delicato, difficilmente la gente è disposta a dirci apertamente quali sono i nostri punti caratteriali percepiti come deboli o inadatti. Il mental coach viene in soccorso aiutando l’individuo a formare un carattere forte e carismatico, capace di cambiare le situazioni a suo favore. Per fare questo è ovviamente indispensabile cambiare alcune cose che non vanno nella vita quotidiana, trasformando situazioni infruttuose in piccoli successi. I piccoli successi giorno per giorno aiutano a mantenere l’ondata di ottimismo e di sicurezza di sé che ci trasformerà a piccoli passi in persone di successo, secondo il percorso che abbiamo scelto di intraprendere o che abbiamo capito essere quello da ottimale per noi.

Il Mental Coaching applicato allo sport

Il mental coach nello sport è una figura che aiuta a delineare un percorso solido nella carriera sportiva dell’atleta, che non è tra i percorsi professionali più semplici. Il ruolo dello sportivo è fatto di sacrifici, forza di volontà e di preparazione. Uno degli obiettivi del mental coach sportivo è quello di trovare un metodo personalizzato per l’atleta che lo aiuti a mantenere il focus sugli obiettivi.
Realizzarsi in campo sportivo è difficile, ma con il coaching e i dovuti sacrifici è possibile fare della propria passione una carriera gratificante e di successo.

La figura del coach sportivo è una realtà solida sia nelle competizione a squadre che nella carriera sportiva: calciatori, tennisti, nuotatori e pallavolisti hanno tutti le stesse necessità in un mondo competitivo e duro come quello sportivo. Non a caso esistono figure estremamente settorializzate e specializzate in discipline sportive specifiche, per garantire all’atleta una preparazione strutturata ad hoc. Ad esempio il mental coach per sport individuali opera sul singolo individuo, aiutandolo anche ad assumere un atteggiamento mentale forte e deciso non solo nelle competizioni, ma anche nel rapporto con i media, così da reagire in modo carismatico e vincente anche di fronte a critiche, domande irriverenti o a battute ciniche rivolte alla sua persona.  Altresì un coach per sport di squadra motiverà e darà supporto dando la precedenza ad altri temi, come quello del lavoro in team o del confronto con le associazioni sportive.

Allenarsi e allo stesso tempo stare sotto ai riflettori non è facile, per questo molti giovani sportivi promettenti abbandonano la propria carriera, ritagliandosi del tempo per le competizioni minori. Il mental coach sportivo aiuta l’atleta a puntare in alto e a conseguire una strada di successi.

 

Il Mental Coaching nel mondo business

Un business coach può fare la differenza tra l’essere vincenti e il fare i conti con le proprie debolezze.

Le parole chiave che costituiscono la vita aziendale e gli affari le sappiamo: cambiamento, rischio, evoluzione, dinamismo. Sono tutte parole che implicano una trasformazione e una presa di posizione diretta su gli avvenimenti. Nel coaching in ambito business viene formato un carattere autoritario e una solida leadership. Nel mercato non esiste il “dopo” o il “ci penserò”. Chi si ferma, chi esita, chi non osa è destinato a fallire. Per questo ad oggi vengono affiancati coach professionisti nel settore manageriale per gestire e migliorare le imprese.

 

Il coaching in ambito business serve a migliorare noi stessi e a migliorare la coesione di gruppo in previsione di obiettivi più grandi. Andando nello specifico ecco le aree di interesse che può andare a migliorare un business coach:

– Migliore capacità di gestione del tempo
– Migliorare il proprio senso di leadership
– Migliore gestione delle risorse
– Capacità di negoziazione
– Capacità di organizzazione
– Maggiore reattività agli imprevisti
– Capacità di trasformare

Una buona strategia marketing non basta, bisogna essere le persone giuste per riuscirci.
Dove un coaching in ambito business è fondamentale? In molti più campi di quelli che potreste immaginare. Il cambiamento nel mondo del lavoro richiede la necessità di figure di riferimento capaci di muoversi e di rendere concrete le nuove realtà, per questo nelle aziende neo-nascenti sta iniziando ad affiancarsi come supporto alle nuove attività il business coach per start up.

 

Le tecniche di Mental Coaching

Le techiche di mental coaching sono molte e si dividono o possono variare a seconda del campo di applicazione di questa disciplina. Si può però dire che nel mental coaching particolare riguardo viene posto sul nostro modo di porci e la nostra predisposizione mentale.
Cosa vuol dire? Semplicemente che non sempre è il mondo ad essere difficile o ostile, ma siamo noi che dobbiamo modificare qualcosa in noi per renderci più recettivi e più spontanei di fronte alle occasioni che possiamo trovare sul nostro percorso.

Nel coaching le tecniche di concentrazione rappresentano uno dei punti fondamentali sul quale lavora il coach, poiché dal nostro livello di concentrazione viene determinata sia la qualità del risultato che vogliamo ottenere e sia il tempo speso a conseguirlo. Le tecniche di concentrazione si basano sul principio che, se investiti da una carica positiva, la concentrazione aumenta e la perseveranza viene vissuta in modo piacevole e non come fonte di stress.

Il Mental coaching è una disciplina che viene in aiuto di molte sfere lavorative e altro non fa che lavorare su noi stessi, al fine di creare risultati concreti e validi per mantenere un atteggiamento positivo di fronte alle scelte e alla difficoltà della vita. Il coaching può essere utile a tutti, perché lavora in modo pratico sulla costruzione di una figura più carismatica, che può fare la differenza per un percorso professionale e per essere risolutivi di fronte ai problemi quotidiani.

UN AIUTO PER CHI VUOLE SAPERE CHI SIA UN LIFE COACH, CHE COSA FACCIA E CHI AIUTI

 

Chi è il coach?

Il mental coach è un professionista a sostegno di una persona in difficoltà: la mente può intervenire attivamente nelle attività quotidiane, influenzandone positivamente o negativamente l’esito finale. La sua missione è scovare le potenzialità latenti di questo individuo, capire quali siano gli obiettivi che intende raggiungere e fornirgli gli strumenti necessari per tale scopo. Il fine è renderlo conscio delle proprie capacità e permetterli di esprimere tutto il suo talento.

Un mental coach non è uno psicologo; il suo obiettivo non è analizzare il lato più oscuro di una persona, scavare nel subconscio alla ricerca di qualche trauma pregresso o del perché di un dato comportamento; l’attività che svolge, infatti, è ben più semplice. “Hai un problema? Un problema reale, dannatamente concreto? Benissimo. Io ti aiuterò a capire come fare a risolverlo, ti darò quegli strumenti necessari per comprendere che in realtà quella data cosa puoi farla benissimo, è solo un blocco della tua mente e il mio compito sarà proprio quello di sbloccarla”.

 

Attraverso una pratica continua e graduale, il mental coach deve operare sulla persona un cambiamento, una trasformazione, che possa concretizzare le sue potenzialità e di conseguenza migliorare le sue prestazioni. Il fine ultimo è responsabilizzare il soggetto, renderlo padrone delle sue azioni, infondergli quella fiducia necessaria per agire senza dubitare di se stesso. Per questo motivo il punto su cui un mental coach deve focalizzarsi è lo sviluppo di una mentalità vincente, che aiuti l’individuo ad acquisire quella sicurezza e quella consapevolezza indispensabili per raggiungere gli obiettivi a cui aspira: successo e realizzazione personale. Chi si avvicina a questa figura quindi, non vuole solo risolvere un problema ma ambisce all’eccellenza, vuole rendere più performanti possibili le sue performance, vuole essere il numero uno.

 

Ovviamente gli obiettivi da raggiungere possono essere di vario tipo: personale, manageriale o sportivo; per tanto ci saranno altrettante categorie di coach specializzate per ogni singolo settore: Business Coach, Sport Mental Coach e Life Coach. Nello specifico il life coach si occupa delle esigenze delle persone comuni, dal desiderio di sviluppare se stessi, al superamento di momenti impegnativi, dall’acquisizione di maggior sicurezza nelle proprie capacità al raggiungimento di obiettivi ambiziosi.

Il life coaching migliora la vita di chiunque voglia incrementare le proprie capacità, di chi sente di auto sabotarsi e limitarsi da solo e ha bisogno di qualcuno che gli faccia vedere le cose da un’altra prospettiva, che gli dia una visione differente di una determinata situazione.

Il life coaching migliora la vita perché ha come obiettivo il benessere emotivo. Se una persona sta bene con sé stessa sta bene anche con gli altri, se sta bene con gli altri conduce una vita felice e vivere un’esistenza serena è ciò a cui ognuno di noi, o almeno la maggior parte, aspira.

 

Il life coaching è un valido sostegno per individui che attraversano momenti di difficoltà e smarrimento.

I compiti di un life coach per persone in crisi saranno:

  • definire con dettaglio la mission, ovvero lo scopo primariodell’esistenza dell’individuo;
  • aiutare a superarebrillantemente momenti di cambiamento, ansie o fobie;
  • rendere più efficiente il modo di  comunicaree la capacità di persuadere;
  • aumentare l’autostima;
  • sviluppare una personalità positiva.

Il life coach per persone in crisi ingloba una vastissima gamma di individui comuni: una madre contesa tra lavoro e figli, un ragazzo che vuole aumentare il livello dei risultati scolastici, un individuo che ha difficoltà ad esporsi e parlare in pubblico, genitori che si sentono inadeguati a ricoprire il ruolo di educatori della propria prole, persone in sovrappeso che non riescono a cambiare le loro abitudini alimentari e il loro stile di vita.

 

È bene, dunque, tenere sempre in considerazione il life coaching come un’opportunità o un sostegno per qualsiasi eventualità, per sbloccare le nostre resistenze, uscire da un periodo critico e ridisegnare la nostra vita privata o professionale.

Antonio Anghelone: la differenziazione dei ruoli serve

Non solo insegnante e formatore, il coach Antonio Anghelone ha anche una forte influenza nel campo delle imprese e un interesse verso il mondo del business. Non a caso è un navigato luminare nel campo manageriale, per il quale si riserva di fare le dovute precisazioni su concetti troppo dati per scontato dai più nel campo.
Ci tiene infatti a puntualizzare la differenza che intercorre tra il leader e il manager, i cui ruoli nonostante possano farsi carico della stessa mission subiscono percorsi profondamente diversi per il raggiungimento dell’obiettivo. Il leader ha una visione ampia del panorama ed il suo compito è quello di fare da figura motivatrice, mentre il manager ha una visione mirata e chirurgica dei segmenti da portare avanti nella mission, non a caso questa professione deriva dall’inglese manage=gestire. Il leader segue delle suggestioni, anche se con un certo pragmatismo, mentre il manager coordina ciò che esiste, preoccupandosi dei valori concreti.

Il comune denominatore è la Mente
Il quid pluris, ovvero il “qualcosa in più” del coach Anotonio Anghelone, che si manifesta attraverso il suo percorso, ha un nome: è La Mente. Non a caso per Anghelone la mente, con i suoi percorsi affascinanti e la sua imprevedibilità, è lo strumento che fa la differenza sostanziale all’interno del raggiungimento degli obiettivi, poiché è l’unico strumento che può determinare il proseguimento di alti standard nel proprio percorso professionale.

Come coach Antonio Angelone possiede un background vasto e accreditato, che gli consente di essere un mentore ed un formatore d’alto livello. Parlando di se stesso è molto umile, preferisce infatti dichiarare di essere come prima cosa un ottimo motivatore e di saper fare leva sulla parte più soggettiva dell’individuo, quella incentrata sul superamenti dei propri ostacoli iniziando dall’acquistare fiducia in se stessi, piuttosto che affermare le sue già comprovate qualità di businessman, che lo vedono portato a costruire team funzionanti e ad ottimizzare la perseveranza verso i propri obiettivi. Ciò non è un caso, in quanto il coach Antonio Anghelone crede più all’importanza formativa della prestazione che non al risultato. Egli infatti afferma che il cammino che si segue per rincorrere il percorso ideale pone più attenzione alla crescita che non il mero obiettivo stesso. Questo perché che si cambi strada, si fallisca o si vinca la performance è il vero atto di crescita rispetto al risultato. Non ci sorprende dunque scoprire che il metodo di coaching del coach Antonio Angelone è basato sulla prestazione orientata al risultato.

 

Dentro ed oltre il mondo del coach Antonio Anghelone
Il mental coach Antonio Anghelone è formatore e figura di riferimento presso le istituzioni e la vita manageriale. Mental coach certificato, autorevole, ma anche pronto all’ascolto, formatore di menti di successo, si definisce “dentro ed oltre” ai progetti dei quali fa parte ed il suo carattere poliedrico e la sua dinamicità nel contesto lavorativo lo dimostrano.

Dentro ed oltre si riferisce alla Mente ed ai suoi affascinanti percorsi, che sono tanto più belli se compiuti in compagnia di chiunque voglia sperimentare la meravigliosa ed incredibile esperienza di SE’. Con questa frase il coach Antonio Anghelone descrive il suo modello di coaching, in cui  attraverso le tecniche, la leadership manageriale e il suo percorso da docente, guida  l’individuo verso un percorso solido e stabile secondo le esigenze e i successi che vuole raggiungere.

 

SANDRO CERATO CONSULENTE FISCALE E BUSINESS COACH

La filosofia del Business Coach Sandro Cerato

Sandro Cerato è un Certified Business Coach che lavora per aziende e studi professionali.

Il suo obiettivo è quello di aiutare le aziende e i professionisti a migliorarsi e a raggiungere dei risultati soddisfacenti nel proprio lavoro.

La sua Vision consiste nel rendere consapevoli le persone delle proprie potenzialità e dei propri limiti, fornendo loro gli strumenti per gestire con consapevolezza ed autonomia le proprie azioni e le singole scelte.

Secondo Sandro Cerato, gli obiettivi devono essere definiti in modo graduale, attraversando diversi step prima di arrivare all’obiettivo finale. In tal modo vengono definiti di volta in volta degli obiettivi più realistici e raggiungibili.

Inoltre egli sostiene che è necessario un profondo cambiamento del modo di intendere il ruolo del professionista in quanto oggi non può più contare su guadagni certi ed in prospettiva inesauribili. Tale cambiamento deve essere effettuato in due fasi. La prima riguarda la consapevolezza: bisogna essere consci del fatto che è necessario un cambiamento e dunque è necessario un salto mentale non indifferente.

La seconda fase consiste invece nel definire una vera e propria road map per il raggiungimento di nuovi obiettivi e traguardi. Quest’ultimi devono essere proporzionati alla realtà ed alle capacità del singolo.

Sandro Cerato suggerisce che nella vita non bisogna aver paura di cambiare, perché ciò che ci aspetta può aprirci degli orizzonti che oggi non possiamo nemmeno immaginare!

Egli ha vissuto un cambiamento in prima persona quando ha deciso di dedicarsi, oltre all’attività di commercialista, anche alla formazione professionale e alla pubblicistica. Aveva capito che doveva evolversi, e i risultati gli hanno dato ragione!

Rispetto, Sacrificio e Convinzione sono i 3 principi su cui si basa la sua filosofia.

 

Sandro Cerato Business Coach

Attraverso il percorso di coaching che lo ha portato a diventare Business Coach, Sandro Cerato ha acquisito diverse competenze che gli permettono di aiutare altre persone a migliorarsi nell’ambito professionale.

La sua attività di coaching consiste principalmente nel migliorare la fiducia in se stessi, saper motivare e auto motivarsi e imparare a instaurare una comunicazione efficace con se stessi.

Nello specifico si occupa di: creare opportunità di carriera, consulenza fiscale, iniziative imprenditoriali e operazioni commerciali.

 

Conosciamo Sandro Cerato

Sandro Cerato è un intraprendente Business Coach specializzato in consulenza fiscale che ha da poco conseguito la prestigiosa certificazione di Mental Coach presso “Certified Mental Coach Italia”.

Da quasi 20 anni il Business Coach Sandro Cerato è titolare associato di uno studio commerciale a Vicenza e la sua attività professionale è rivolta principalmente alla consulenza fiscale per le aziende e professionisti.

Attualmente è relatore in convegni per aziende e commercialisti e collabora con Ipsoa, Euroconference, Eutekne e Il Sole 24 Ore.
In ambito pubblicistico, scrive libri, articoli e pubblicazioni per le principali società editoriali nazionali, quali Ipsoa e Sole 24 Ore ed è anche collaboratore di Italia Oggi.

In merito ai suoi studi, ha frequentato la prestigiosa Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari, prima Business School d’Italia e seconda d’Europa, per poi conseguire un Master Tributario come fiscalista d’impresa presso Ipsoa.

La ricca esperienza professionale e il percorso di studi di Sandro Cerato lo hanno condotto a scrivere interessanti pubblicazioni che riguardano il complesso mondo fiscale al fine di aggiornare le aziende sulle nuove tassazioni.

Di seguito le pubblicazioni di Sandro Cerato:

  • In collaborazione con Greta Popolizio ha redatto “Iva nei rapporti con l’estero 2014”: si tratta di un volume che guida il professionista e l’azienda nell’affrontare correttamente i molteplici adempimenti che caratterizzano le operazioni di import-export e in generale tutti i rapporti di lavoro con soggetti Ue ed extra-Ue.
  • Sempre collaborando con Greta Pololizio, Sandro Cerato ha scritto “Iva in Edilizia 2013”: il volume affronta le diverse problematiche e i differenti regimi d’imposta relativi al settore edilizio: aliquote Iva, “reverse charge”, agevolazioni per l’acquisto di immobili o per interventi di manutenzione e ristrutturazione.
  • Insieme a Michele Bana, ha pubblicato “Irap 2014”: in questo testo Sandro Cerato raccoglie le nuove aliquote 2014 e tutti i più recenti documenti di prassi dell’Amministrazione Finanziaria.
  • Sempre con Michele Bana ha scritto, “Ires”: commentario dell’imposta sul reddito delle società.

 

I SETTE CAPPELLI DI DANIELE VANZANELLI

Business coach, docente universitario, musicista, cantante e genitore. Se pensate che siano attività molto diverse tra loro, complicate da conciliare e perciò difficilmente unificabili sotto un’unica persona, sono ben lieta di dimostrarvi che in realtà è possibile: Daniele Vanzanelli ne è la prova vivente. Un personaggio dinamico e curioso, nella cui vita sembra non esserci spazio per annoiarsi.

Daniele Vanzanelli, laureato più di 20 anni fa alla Bocconi di Milano in Economia Aziendale, ad oggi è uno stimato professore di Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

 

Penserete che quindi non abbia tempo per divertirsi, svagarsi, uscire dal ruolo di severo professore che generalmente l’immaginario collettivo affibbia a tali personaggi, delle figure in qualche modo istituzionali, e invece ecco una grandissima sorpresa: Daniele Vanzanelli fa parte di un gruppo musical: i Key to the Highway, una blues band nata a Luglio dello scorso anno, proprio da un’idea dello stesso Daniele Vanzanelli che, assieme a Stefano Radicioni, un compagno della scuola di musica “Amadeus” di Busto Arsizio, decise di trasformare la sua passione in qualcosa di attivo, fatto di prove e serate in compagnia. Completano il complesso il bassista Spalec, fratello di Stefano, e il batterista, nonché cantante Gospel, Lorenzo Bettin. Di loro dicono “Non siamo interessati alle classifiche né amiamo vedere persone che si strappano i vestiti e ci tirano addosso reggiseni. Ci piace la qualità. Se proprio dovete tirare qualcosa almeno siano capi firmati”.

 

L’attività più curiosa che Daniele Vanzinelli svolge però, e credo sia anche quella che dia maggiori soddisfazioni, è quella di certified mental coach, per la precisione business/life mental coach, qualifica rilasciata dalla Certified Mental Coach Italia e riconosciuta dal guru americano Robert Neff.

In che cosa consiste direte voi? Si tratta essenzialmente di aiutare le persone a migliorare le proprie performance professionali e a trovare un equilibrio tra le varie attività da svolgere quotidianamente, in modo da non cadere in preda all’ansia e all’angoscia di non farcela, di non riuscire a gestire questo continuo flusso di obblighi e doveri.

Ovviamente, forte della sua esperienza manageriale, più di 17 anni, Daniele Vanzinelli ha attribuito una grandissima importanza alla stipulazione di obiettivi chiari, tipico ragionamento di un dirigente ben organizzato, preciso e sicuro di sé – le caratteristiche che un coachee dovrebbe avere alla fine di un percorso di mental coaching – , per avere un quadro il più possibile esatto, veritiero e realizzabile.

Egli considera la realizzazione personale un traguardo basilare, ottenibile dalla ricerca effettuata per trovare un equilibrio tra auto percezione e realtà oggettiva.

Il suo intento è aiutare manager alla ricerca di nuovi stimoli, consulenti che vogliano migliorare il loro approccio professionale ma non solo; avendo una propensione verso la musica, infatti, la sua attenzione è rivolta anche a tutti quegli artisti che vogliono trovare un punto di incontro tra la loro creatività e passione, le loro performance e la capacità di organizzare la propria vita. Il suo scopo è dunque sostenere le persone di talento, mostrandogli la propria mente come moltiplicatore di performance e non come ostacolo.

 

Daniele Vanzanelli rappresenta dunque un uomo dalle molte sfaccettature, capace di utilizzare le doti che possiede in ciascuno dei campi professionali all’interno dei quali opera e mescolare tali attività come se fossero una sola, legate da fili invisibili, a seconda del suo gradimento.

I segreti del coach Paola Lumbau

Paola Lumbau come Life e Sport Coach, sia di vita che sportivo, cerca di trasmettere una appassionata motivazione a vincere gli ostacoli interni per ottenere risultati vincenti esterni.

Ha un motto che contraddistingue la sua vitaniente resiste a passione+determinazione”.

Paola Lumbau e il Mental Coach

Paola Lumbau come coach, sia di vita che sportivo, cerca di trasmettere una appassionata motivazione a vincere gli ostacoli interni per ottenere risultati vincenti esterni.

Alla domanda che cos’è per te il mental coach Paola Lumbau risponde che il mental coach è un professionista che strategicamente riaccende nel cliente una passione che c’è già e lo motiva ad attivare, con la gioia di farlo, il suo potenziale innato per permettergli di raggiungere i suoi obiettivi.

Un Coach per Paola Lumbau deve sicuramente riuscire a istaurare un rapporto di fiducia con i suoi cochee e tra le sue tante competenze quelle che hanno maggior importanza sono:

  • Individuare i propri valori e la propria filosofia
  • Comunicare efficacemente con se stessi
  • Gestire il proprio stato emotivo e gestire lo stress
  • Ottimizzare il livello di concentrazione
  • Motivare gli altri e automotivarsi

 

Il target ideale per Paola Lumbau si identifica, per lo sport coaching, nei ragazzi (dalla fase preadolescenziale a quella adolescenziale) e per il life coaching, nei  ragazzi e negli adulti che hanno bisogno di entusiasmo e di fiducia in loro stessi per centrare gli obiettivi prefissati.

 

Paola Lumbau: la formazione professionale

 

Paola Lumbau è arrivata al  Mental Coaching dopo un gran numero di esperienze e seminari.

Ha partecipato al metodo le “Costellazioni familiari” con Bert Hellinger, una forma di psicoterapia che si basa sulla terapia familiare dove si incoraggia il soggetto ad accettare la realtà dei fatti del passato ottenendo risultati positivi attraverso fenomeni come la suggestione e l’empatia.

Paola Lumbau ha conosciuto l’armonizzazione del corpo con il metodo Resseguier che permette di riequilibrare il corpo e la mente attraverso un trattamento di rilassamento profondo. E ha studiato l’intregrazione del maschile e del femminile con Sagarprya che abbraccia 4 processi: la Procreazione, l’Accettazione, il Nutrimento e la Contemplazione.

Questi metodi hanno portato Paola Lumbau ad acquisire una profonda conoscenza psicofisica di se stessa e la consapevolezza, momento per momento dei suoi comportamenti.

Con il passare del tempo Paola Lumbau ha abbracciato una delle religioni più antiche e diffuse del mondo: il buddismo. Ha imparato a motivare se stessa per vincere con coraggio e fiducia gli ostacoli e le difficoltà della sua vita e dato i risultati positivi ottenuti ha deciso poi di farne il suo lavoro.

Oggi Paola Lumbau ha ottenuto la certificazione internazionale di Certified Mental Coach presso CMC Italia e ha un unico obiettivo: motivare le persone con una strategia empaticamente opportuna al superamento dei propri limiti.

Motivare i “clienti” con una strategia empaticamente opportuna al superamento dei propri limiti per Paola Lumbau può fare la differenza sia nella vita quotidiana sia nello sport.

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