Alla Fondazione Banco di Napoli inaugurata la mostra del fotografo siciliano che sarà visitabile gratuitamente, dal vivo e on line, fino al 23 ottobre. Dopo Napoli la kermesse si sposterà a Ragusa.
Napoli, 5 ottobre 2022- Alla Fondazione Banco di Napoli è stata inaugurata la mostra fotografica di Giuseppe Leone: “Viaggio in Campania”, organizzata da Mario Esposito nell’ambito delle Residenze artistiche del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”. L’allestimento originale, tra i registri del prestigioso archivio bancario napoletano, consentirà al visitatore di vivere una esperienza unica alla “scoperta” della Campania.
Con Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo e Gesualdo Bufalino, il maestro del bianco e nero ha raccontato bellezze e contraddizioni della Sicilia senza mai cadere nello stereotipo.
Ora il fotografo di rilievo internazionale presenta l’esclusivo lavoro che ha dedicato alla Campania, confluito nell’ elegante catalogo con i testi di Mario Casillo, Concetto Prestifilippo e Peppe Leone (direttore artistico del progetto). A tagliare il nastro, insieme con l’organizzatore, è stato il Segretario generale della Fondazione, Ciro Castaldo, dopo gli interventi critici di Giuseppina Scognamiglio ed Enza Alfano.
Le foto in mostra tra gli archivi della Fondazione Banco di Napoli
I contributi fotografici sono stati anche utilizzati per una esperienza digitale immersiva sul portale internazionale Cercarte.it .
Guardando le fotografie della mostra, patrocinata anche dalla Regione Campania e dalla Città Metropolitana di Napoli,) il visitatore potrà lasciarsi rapire dalla bellezza di luoghi come Sorrento, Pompei, Napoli, Paestum, Benevento, Buonalbergo, Teggiano e Procida, l’isola capitale italiana della cultura.
Dopo la tappa napoletana, la mostra delle fotografie dedicate alle bellezze della Campania – che l’Artista siciliano ha definito “ appunti di viaggio” – farà tappa a fine novembre a Ragusa per suggellare il gemellaggio culturale in nome del sud e della cultura mediterranea promosso sotto il brand del Premio Penisola Sorrentina.
Qui di seguito i giorni ed orari della mostra visitabile,fino al 23 ottobre, alla Fondazione Banco di Napoli in via dei Tribunali 213:
Lun. Mar. Giov. Ven: dalle ore 10.00 alle ore 17.30
Alla Fondazione Banco di Napoli dal 4 al 23 ottobre la mostra fotografica dell’illustre maestro siciliano che dopo la tappa napoletana sarà ospitata a Ragusa
NAPOLI/RAGUSA, 29 settembre 2022 – La Fondazione Banco di Napoli sostiene ed ospita, dal 4 al 23 ottobre, la mostra fotografica di Giuseppe Leone, “Viaggio in Campania”, organizzata da Mario Esposito nell’ambito delle Residenze Artistiche del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.
Con Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo e Gesualdo Bufalino, il maestro del bianco e nero ha raccontato bellezze e contraddizioni della Sicilia senza mai cadere nello stereotipo.
Ora il fotografo di rilievo internazionale presenta l’esclusivo lavoro che ha dedicato alla Campania, confluito nell’ elegante volume: “Viaggio in Campania” (Plumelia edizioni, 2022) con i testi di Mario Casillo, Concetto Prestifilippo e Peppe Leone (direttore artistico del progetto).
La mostra eponima costituisce una vera e propria traversata fotografica tra paesaggi, luoghi nascosti, celebri monumenti culturali della regione Campania, sulle orme dell’antico Grand Tour che vide a Napoli tra i maggiori protagonisti lo scrittore tedesco Goethe, proveniente proprio dalla Sicilia.
Ugualmente dalla Trinacria è giunto, per due volte (nel 2019 e 2021), questo fotografo ottantacinquenne che ha attraversato tutto il Novecento e i cui lavori si sono sviluppati a 360°, con pubblicazioni sul paesaggio, architettura, feste popolari, antropologia, moda.
Leone ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1973). Tra le pubblicazioni più note: La Pietra vissuta con testi di Mario Giorgianni e Rosario Assunto (Sellerio, 1978); La Contea di Modica con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1983); L’Isola nuda con testo di Gesualdo Bufalino ( Bompiani, 1988); Il Barocco in Sicilia con testo di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991); Sicilia Teatro del mondo con testo di Vincenzo Consolo e Cesare De Seta (Nuova Eri, 1990); Un viaggio lungo mezzo secolo con testo di Antonino Buttitta (Kalós, 2008); Storia di un’amicizia (Edizione Postcart 2015), Sicilia un paese in posa (Plumelia Edizioni 2018), Pausa pranzo (Plumelia Edizioni, 2022).
I contributi fotografici – che nelle stesse date della mostra fisica andranno a realizzare anche una esperienza digitale immersiva sul portale internazionale Cercarte.it – raccontano non soltanto le esperienze dirette, una sorta di Carnet de Voyage, ma anche quelle relative all’analisi della complessità culturale attraverso gli strumenti offerti dalla fotografia in bianco e nero, intesa come linguaggio e non semplicemente come tecnica.
Guardando le fotografie della mostra, patrocinata anche dalla Regione Campania e dalla Città Metropolitana di Napoli,) il visitatore potrà lasciarsi rapire dalla bellezza di luoghi come Sorrento, Pompei, Napoli, Paestum, Benevento, Buonalbergo, Teggiano e Procida, l’isola capitale italiana della cultura.
Non c’è mai l’arroganza ma il moto del cuore in ogni sua fotografia. Non troverete la collera o l’altisonanza, ma una partitura fotografica in cui ogni tono determina la misura dell’immagine; ogni contorno l’origine di un sentimento dell’immagine.
“La lettura del negativo in camera oscura nell’atto di stampa l’ho sempre immaginata come la partitura di uno spartito musicale di alto livello, essendo anche figlio di organista la musica ha sempre ricoperto spazi vitali della mia esistenza”, commenta il fotografo di Ragusa, che sarà presente al vernissage in programma alla Fondazione napoletana di Via dei Tribunali il 4 ottobre alle ore 18.00.
All’evento inaugurale interverranno Giuseppina Scognamiglio (docente di letteratura teatrale alla Università Federico II), Enza Alfano (giornalista e scrittrice) e il Presidente della Fondazione Banco di Napoli, Francesco Caia, il quale così dichiara: “La Fondazione Banco di Napoli ha tra le varie mission il territorio, le sue ricchezze, la diffusione della cultura. Per tale motivo l’aver finanziato uno dei progetti del “Premio Penisola Sorrentina-Arturo Esposito”, erogando una borsa di creatività culturale e formazione audiovisiva, ha sposato pienamente con quelle che sono le caratteristiche dell’Istituto e gli obiettivi che si prefigge. La presenza della Fondazione a tali progetti vuole essere anche un messaggio di speranza da trasmettere all’esterno; un messaggio in cui rientrano i giovani e l’arte, ai quali come Istituto daremo sempre spazio perché pienamente convinti che solo attraverso il ‘sapere’ possa avvenire una rinascita del territorio”.
La mostra “Viaggio in Campania”, dopo la tappa napoletana alla Fondazione Banco di Napoli, verrà ospitata anche in Sicilia, a Ragusa, per siglare un gemellaggio culturale in nome del sud e della cultura mediterranea.
Foto di Emanuela Alfano: IL MAESTRO GIUSEPPE LEONE
Il reportage del celebre fotografo siciliano diventa un poster murale nella stazione Garibaldi di Napoli
Napoli, 28 giugno 2022 – “La cultura è il motore della rinascita”, scrive il Sindaco di Sorrento Massimo Coppola, nel claim scelto per la campagna di marketing innovativo “Viaggio in Campania” all’interno della stazione Eav di Napoli Piazza Garibaldi.
Dodici metri di immagini raccontano, come una sorta di pellicola, i luoghi che hanno ispirato una residenza artistica del fotografo di Ragusa Giuseppe Leone, raccontata nell’eponimo volume, edito da Plumelia Edizioni con introduzione critica di Concetto Prestifilippo e promosso dal Premio Penisola Sorrentina in collaborazione con la Direzione generale politiche culturali e turismo della Regione Campania.
Questo libro, con prefazione di Mario Casillo, è diventato ora una gigantografia promozionale ed artistica, un poster murale dinamico, all’interno di un luogo-simbolo da sempre legato all’idea del “viaggio” come appunto una stazione ferroviaria, da cui partono tutti i convogli diretti a Sorrento.
Una formula innovativa di marketing e di outdoor advertising, che dimostra la centralità di Sorrento come tappa turistica e culturale ma anche come ombelico strategico per programmare una serie di itinerari alla scoperta delle bellezze e dei beni culturali della nostra regione: da Pompei a Napoli, a Paestum, Benevento fino a Procida la Capitale Italiana della Cultura 2022.
“Sorrento non è solo una meta. È un viaggio” recita l’adagio sul poster realizzato per la campagna di promozione abbinata all’elegante volume dell’importante fotografo siciliano di fama internazionale.
L’arco celebrativo al centro di un iter legislativo che ne riconosca il valore nazionale ospitato nella pubblicazione: “Viaggio in Campania” del fotografo di Ragusa Giuseppe Leone.
Benevento, 29 aprile 2022 – Sta facendo parlare di sé in quest’ultimo periodo il capoluogo della provincia sannita. Mentre sui social e sulla rete infiamma infatti da alcune ore la polemica per la affermazione fatta da una turista sul fatto che la cittadina sembrasse quasi una località del nord, una ulteriore testimonianza della bellezza e dell’interesse culturale di Benevento arriva ora dalla Sicilia.
Nel volume : “Viaggio in Campania” (Plumelia Edizioni, Bagheria), curato dal fotografo di Ragusa Giuseppe Leone e promosso sotto l’egida del Premio Penisola Sorrentina, tra le bellezze del patrimonio culturale e del paesaggio compare infatti l’Arco di Traiano, che appena un mese fa ha avuto il via libera all’unanimità dal Senato per il riconoscimento di monumento culturale nazionale.
L’ arco celebrativo è dedicato all’imperatore Traiano in occasione dell’apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi.
La visita a Benevento da parte del celebre fotografo siciliano è avvenuta a conclusione di un progetto di residenza artistica promosso con la direzione dell’artista di Buonalbergo Peppe Leone.
Giuseppe Leone di Ragusa è uno degli esponenti internazionali della fotografia mediterranea, appartenenti a quel filone siciliano di scrittori per immagini sparsi nel mondo, tra i cui nomi più importanti si ricordano, accanto a quello di Giuseppe Leone, quelli di Enzo Sellerio, Ferdinando Scianna, Letizia Battaglia, Franco Zecchin, Giuseppe Tornatore, Aldo Palazzolo, solo per citarne alcuni.
Anche Procida entra a far parte dell’archivio fotografico ragusano di Giuseppe Leone che raccoglie oltre 800.000 scatti, a partire dalla stagione del Neorealismo e della grande letteratura meridionale.
Ragusa, 11 aprile 2022 – Sabato 9 aprile, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella,si è inaugurato l’anno di Procida Capitale Italiana della Cultura. Un pezzo di Procida ora è possibile trovarlo anche in Sicilia.
L’isola, eternata dalle opere letterarie di Alphonse de Lamartine ed Elsa Morante e dal cinema di Massimo Trosi (che vi girò il celebre film: “Il Postino”), è entrata a far parte del celebre archivio fotografico ragusano di Giuseppe Leone, che raccoglie oltre 800.000 immagini di studi, scoperte, stagioni letterarie, in particolar modo siciliane.
Si va dalle feste, al rito dei matrimoni, al filone delle architetture barocche, fino ai viaggi compiuti dal celebre fotografo in città italiane importanti come Roma e Firenze, ma anche in Europa, come quello a Madrid insieme con Leonardo Sciascia e Lina Wertmuller.
Nella sezione “viaggi” sarà possibile ora ritrovare, all’interno di questo prezioso archivio fotografico, anche le immagini di Procida, l’isola che quest’anno è stata desiganta come Capitale Italiana della Cultura.
“Il mio arrivo a Procida- commenta Leone – è stato molto emozionante ed ha fatto parte di un lungo viaggio alla scoperta della Campania. C’è davvero tanto da scoprire e da vedere, soprattutto per chi come me, rispetto a questo territorio, ha un occhio ancora vergine. Della Sicilia infatti conosco ogni città, ogni pietra, ma di questa regione bellissima, con cui abbiamo un legame fortissimo attraverso la storia del regno delle due Sicilie, ho potuto apprezzare l’ineguagliabile patrimonio culturale. Procida, ma anche Paestum dove sarei rimasto per giorni e giorni e poi Pompei con la sua archeologia, solo per citare alcune località da cui sono rimasto affascinato”.
L’iniziativa “Viaggio in Campania” è stata promossa dal Simposio delle Muse, ente del terzo settore per la promozione culturale, nell’ambito delle attività speciali del Premio “Penisola Sorrentina”, con il supporto della Presidenza della Regione Campania e della Direzione generale regionale per le politiche culturali e il turismo .
Il progetto multimediale – con la direzione artistica del sannita Peppe Leone – è nato nel 2019 e, dopo la forzata pausa del 2020 a causa del Covid , è ripreso nel 2021 con la realizzazione del portale digitale ilgrandtour.it e la pubblicazione di un elegante volume, per i tipi di Plumelia Edizioni.
L’Isola di Procida, dal mare azzurro e tranquillo che scorre “come una rugiada sui ciottoli e le conchiglie delle spiaggette – nel romanzo della Morante – tanto che Arturo vorrebbe essere uno scorfano , il pesce più brutto del mare, pur di poter continuare a scherzare con quell’acqua” , è stata catturata dal bianco e nero del maestro siciliano della fotografia.
Il bianco e nero: un modo davvero inedito di ritrarre l’isola variopinta, con tutte le sue casette colorate di pescatori che siamo abituati ad ammirare nelle tante foto dei reportage dedicati all’isola. Un modo forse per riportare Procida ad una dimensione onirica, primordiale; per rinnovare la poesia e la percezione dell’isola, che ora di giorno in giorno verrà costruita e colorata, anche grazie alla sapiente programmazione messa in campo per l’anno della cultura, orientata a disegnare ponti culturali e legami comunitari dietro il claim scelto: “la cultura non isola”.
Il coinvolgimento del maestro ragusano Giuseppe Leone rinnova, in effetti, quel sottolissimo legame tra la Sicilia e Procida che già nella elaborazione e nella narrazione di un luogo ideale. L’isola del film di Troisi mischia infatti Pantelleria, Salina e Procida, per ottenere un luogo di vaga ed arcana bellezza. Una bellezza gravata da un silenzio dolente, enigmatico, in attesa, speranzoso.
“L’isola è un luogo di Poesia, intesa come modalità di guardare la realtà scoprendone quel valore metaforico, che la fotografia di un maestro dell’immagine come Leone ha provato a racchiudere nell’obiettivo della sua macchina e sul quale proveremo a riflettere e lavorare attraverso nuove iniziative”, afferma il produttore del progetto e presidente del Premio “Penisola Sorrentina”, Mario Esposito.
Presentato in Liguria, durante il Festival di Sanremo, un progetto dedicato al paesaggio che proseguirà in Sicilia e in Campania sulle orme di Goethe. Protagonisti gli scatti del ragusano Giuseppe Leone, il fotografo amato da Sciascia e Sellerio. Nell’itinerario inserita anche Procida, l’isola scelta come capitale Italiana della Cultura per il 2022…
Sanremo, 14 febbraio 2022 – È partito da Sanremo il progetto speciale “Grand Tour, sulle orme di Goethe”, prodotto da Mario Esposito per il Premio Penisola Sorrentina.
Al Palafiori di Sanremo, intervistato dal giornalista e conduttore Savino Zaba, il promotore culturale ha illustrato i temi e i contenuti di questa produzione culturale multimediale, su cui si sono accesi i riflettori di “Casa Sanremo”, la vetrina più glamour del Festival di Sanremo, grazie alla promozione curata da Viridiana Salerno.
È un ritorno in Liguria per il Premio “Penisola Sorrentina”, che nel tempo – ricordiamolo – ha avviato collaborazioni importanti con sigle prestigiose come Genova2004Capitale Europea della Cultura, Palazzo Meridiana di Genova, Zeffirino, Accademia Ligustica solo per citarne alcune.
Questo progetto, dedicato al Grand Tour, dopo l’anteprima ligure proseguirà ora in Campania e in Sicilia e vedrà protagonista il fotografo di Ragusa Giuseppe Leone.
Diverse le azioni messe in campo ed in programma. Da un ecosistema digitale del paesaggio, a fascicoli fotografici, da una mostra immersiva ad un intero volume dedicato a luoghi suggestivi del Grand Tour: Sorrento, Pompei, Napoli, Benevento fino a Procida, l’isola che il Ministero della Cultura ha scelto quest’anno come Capitale Italiana della Cultura.
A Sanremo l’attenzione si è appuntata al massimo sul volume “Viaggio in Campania” ( Plumelia Edizioni) che reca una introduzione critica di Concetto Prestfilippo ed una prefazione istituzionale del consigliere regionale della Campania con delega alle ITC Mario Casillo.
È un libro fotografico, che suggella un progetto di residenza artistica, portato avanti dalla Associazione culturale Il Simposio delle Muse, con la direzione scientifica del pittore di Buonalbergo (piccolo borgo del Sannio) Peppe Leone.
Il volume costituisce una vera e propria traversata fotografica tra paesaggi, luoghi nascosti, celebri monumenti culturali della regione Campania, sulle orme dell’antico Grand Tour che vide a Napoli tra i maggiori protagonisti lo scrittore tedesco Goethe, proveniente proprio dalla Sicilia.
Ugualmente dalla Trinacria arriva ora questo fotografo, ormai ottantacinquenne, che ha attraversato tutto il Novecento e i cui lavori si sono sviluppati a trecentosessanta gradi, con pubblicazioni sul paesaggio, architettura, feste popolari, antropologia, moda.
Leone ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1973). Da allora le sue fotografie hanno arricchito numerosi libri, cataloghi e riviste di editori italiani e stranieri. Tra le pubblicazioni più note: La Pietra vissuta con testi di Mario Giorgianni e Rosario Assunto (Sellerio, 1978); La Contea di Modica con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1983); L’Isola nuda con testo di Gesualdo Bufalino ( Bompiani, 1988); Il Barocco in Sicilia con testo di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991); Sicilia Teatro del mondo con testo di Vincenzo Consolo e Cesare De Seta (Nuova Eri, 1990); L’isola dei Siciliani con testo di Diego Mormorio (Peliti associati, 1995); Immaginario barocco con testi di Salvatore Silvano Nigro e André Chastel (Kalós, 2006); Un viaggio lungo mezzo secolo con testo di Antonino Buttitta (Kalós, 2008) Sicilia, L’isola del pensiero (Edizione Postcart 2015) ); Storia di un’amicizia (Edizione Postcart, 2015), Sicilia un paese in posa (Plumelia Edizioni, 2018). Metafore (La Nave di Teseo, 2021 – a cura di Elisabetta Sgarbi).
Molto stimolante da un punto di vista letterario ed interessantissima da un punto di vista culturale e promozionale si rivela dunque questa iniziativa che, partendo da Sanremo, si avvia ad unire – attraverso eventi ed iniziative – due regioni del sud Italia, congiunte già da antiche motivazioni storiche e artistiche, declinando un progetto di coesione attraverso i linguaggi della comunicazione tradizionale ed innovativa, offrendo inoltre “l’opportunità – come sottolinea Rosanna Romano, direttrice generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania – attraverso viaggi virtuali e digitalizzazione dei beni materiali ed immateriali di conoscere la Campania con la sua grande offerta culturale”.
Il celebre fotografo siciliano ha fatto tappa nell’isola campana
di Procida, che nel 2022 sarà Capitale italiana della Cultura
Ragusa, 27 settembre 2021 – Il fotografo di Ragusa Giuseppe Leone ha fatto tappa a Procida, l’isola del golfo di Napoli che nel 2022 sarà la Capitale italiana della Cultura.
Motivo ed occasione della sua trasferta il progetto “La scoperta della Campania”, promosso e prodotto dal Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.
Sull’isola, in cui Lamartine ambientò “La Graziella” ed Elsa Morante la famosa “Isola di Arturo”, Leone ha potuto trovare profonde prospettive ispirative, guardandola con gli occhi di uno scrittore per immagini, piuttosto che con quelli di un giornalista o di un fotografo di reportage.
Giuseppe Leone, infatti, attraverso la macchina fotografica, che è la macchina più perfetta della sua poesia, ha potuto qui riascoltare voci, musiche di paesaggi culturali ed umani, che sono alla base di questo progetto di ampio respiro per un nuovo Grand Tour.
Come ha avuto modo di sottolineare Pietrangelo Buttafuoco all’interno del catalogo dedicato alla mostra fotografica “Metafore”, ancora in scena a Bergamo per la curatela di Elisabetta Sgarbi, “l’occhio fotografico di Giuseppe Leone è immaginale. Il suo segno – il contrassegno plastico tutto suo del bianco e nero raccolto in un clic- è uno scavo nell’imago, dove ciò che si rappresenta si percepisce ben oltre l’immaginario”.
L’artista ragusano, autore di opere con Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, è un abile interprete del mondo isolano di Sicilia, come attestano del resto i titoli di alcuni suoi volumi: “L’isola nuda”, “L’isola del pensiero”, ecc.
Ora, in questo viaggio personalissimo di arte e di vita, anche l’isola campana entra a far parte di un mondo mitico di bellezza, letteratura e poesia, attraverso il racconto della fotografia.
Arte, innovazione, emozioni: il Premio “Penisola Sorrentina” presenterà alla Bit Milano digital edition l’ecosistema digitale del paesaggio e della fotografia con percorsi di turismo esperienziale
Milano, 6 maggio 2021 – “La Bellezza è il tesoro nascosto dell’economia”: con la frase di Roberto Napoletano si apre Grand Tour, l’ecosistema digitale del paesaggio e della fotografia. Un progetto che sarà tra i contenuti presentati alla BIT di Milano dal Premio “Penisola Sorrentina Aruro Esposito”, coespositore della Regione Campania.
La BIT quest’anno in digital edition (https://bit.fieramilano.it), dal 9 all’11 maggio per gli operatori, e dal 12 al 14 maggio per pubblico di viaggiatori.
“Nessuna città è sola se vi è un custode che vigila sulla sua bellezza”, dichiara l’Assessore regionale al turismo Felice Casucci. Ispirato dalla “Carta di Sorrento”, manifesto del Premio rivolto alla valorizzazione ambientale, turistica e culturale dell’Italia, il portale ilgrandtour.it promuove e valorizza il paesaggio e i beni culturali attraverso l’audiovisivo, la fotografia e i nuovi linguaggi digitali.
Un progetto prodotto dall’ETS Il Simposio delle Muse, realizzato da Francesca Esposito con la direzione artistica dell’artista beneventano Peppe Leone.
Si parte dalla Penisola Sorrentina attraverso gli scatti del fotografo ragusano Giuseppe Leone, che per la prima volta ha rivolto la sua attenzione alla Campania: esponente della Sicilia letteraria, egli ha collaborato con scrittori del calibro di Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino e Leonardo Sciascia, di cui ricorre il centenario dalla nascita.
Al rapporto tra Leone eCamilleri anche Rai 5 ha recentemente dedicato spazio nella trasmissione “L’atlante che non c’è”.
La mostra virtuale delle opere che il fotografo internazionale ha dedicato a Sorrento al termine di una Residenza d’artista, promossa in seno al Premio Penisola Sorrentina, è preceduta da un racconto introduttivo, con contenuti anche in inglese, articolato lungo tre percorsi: natura, antropologia, beni culturali.
Il Museo Correale di Terranova, il ninfeo di Villa Fondi, il Chiostro di San Francesco, i Bagni della Regina Giovanna e il borgo dei pescatori di Marina Grande (celebre location della pellicola “ Pane, Amore e ….” con Sophia Loren e Vittorio De Sica) sono i luoghi catturati dal bianco e nero del fotografo di Ragusa.
“ La regione Campania, anche grazie al progetto Ecosistema digitale della cultura raggiunge nuovi contesti, ambienti culturali, operatori turistici, ma anche studenti, ricercatori, cittadini, che hanno l’opportunità attraverso viaggi virtuali e digitalizzazione dei beni materiali ed immateriali di conoscere la Campania con la sua grande offerta culturale”, dichiara Rosanna Romano Direttore generale per le Politiche Culturali ed il Turismo della Regione Campania.
Ilgrandtour.it inaugura così una specie di galleria virtuale, che nel tempo – con la direzione artistica del beneventano Leone – sarà implementata puntando a diventare un vero e proprio spazio interattivo con siti, collezioni museali , istituti culturali, e consentire, in tal modo, al visitatore di intraprendere un vero e proprio tour digitale dei luoghi della Campania e del Sud in generale.
Accanto a questo progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale, l’Organizzazione propone anche un ventaglio di servizi ed opportunità tra cui l’itinerario “Dalla Sibilla alle Sirene: la bellezza vista dal mare”, un percorso turistico-esperienziale che si sviluppa lungo le coste, dai Campi Flegrei, dove risiedeva la misteriosa la Sibilla, fino alla Penisola Sorrentina, la terra delle Sirene, senza trascurare le magie delle zone interne, i boschi, i granai, i vigneti.
La proposta culturale complessiva del Premio si basa sul valore educativo delpaesaggio, favorendo l’acquisizione di conoscenze storico ambientali del territorio, in grado anche di unire zone costiere a zone dell’entroterra, perché – dichiara il direttore della produzione Mario Esposito – “ogni luogo ha una storia da raccontare, e ogni storia e luogo meritano di essere raccontati e scoperti”.
Per visitare la vetrina digitale del Premio a BIT Milano:
Un gabbiano in volo che solca il mare affiancando il costone tufaceo e dirigendosi verso Sorrento, la Città del turismo culturale: è questa la cover realizzata in esclusiva per il Premio Penisola Sorrentina dal fotografo ragusano Giuseppe Leone. Il Sindaco di Ragusa rivolge il suo apprezzamento al Sindaco di Sorrento.
Sorrento, 26 agosto 2020 – “Lo ha detto una volta Andrea Camilleri: Giuseppe Leone, Peppino quasi per antonomasia, si nasconde tra le pieghe del paesaggio stesso che fotografa, comportandosi alla stregua della lepre che, acquattata silente e guardinga, col suo occhio carpisce e registra”.
Ecco quanto scrive Salvatore Ferlita su Repubblica a proposito del fotografo internazionale che, con le sue opere, è diventato egli stesso un’icona della Sicilia e della letteratura artistica meridionale e mediterranea.
Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, Enzo Sellerio sono alcuni dei compagni di viaggio del maestro dell’immagine, reduce dal recentissimo successo della presentazione della pubblicazione fotografica dedicata a Camarina e accompagnato dai versi di Gesualdo Bufalino.
Proprio Bufalino, a proposito del fotografo esploratore, così annotava: “nelle fotografie di Leone non cercate la collera né la pietà civile né l’avvampo della metafora; bensì, istigato dall’eccellente mestiere, un colpo d’occhio avvezzo a cogliere le mimiche significanti del grande teatro umano…” .
Ora l’opera fotografica di Leone arrivaaSorrento, con il progetto “Torna a Surriento” ideato e diretto da Mario Esposito, con il patrocinio e la collaborazione della Città di Sorrento e della Fondazione Sorrento, diretta da Gaetano Milano, per celebrare i venticinque anni del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.
Gli scatti di Leone raccontano, per la prima volta, un mondo come quello sorrentino, da sempre legato al Grand Tour e alle sue suggestioni. Il progetto fotografico è il culmine di una residenza artistica promossa lo scorso anno con la direzione artistica del sannita Peppe Leone (omonimo del fotografo siciliano).
Suggestiva la cover brand, che va al di là del didascalico, per raccontare il ritorno a Sorrento, sulle ali del viaggio di un gabbiano assurto a simbolo del turista viaggiatore; passa, sosta ed attraversa l’intera penisola sorrentina.
Emblema della speranza in una rinascita culturale generale che si lega anche, in queste settimane, ai primi ritorni degli amici inglesi, da sempre i turisti più affezionati alla città che diede i natali al celebre poeta Torquato Tasso.
A rivolgere il proprio plauso per questa brillante iniziativa editoriale dedicata al turismo culturale è il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, che, rivolgendosi al collega primo cittadino di Sorrento, Giuseppe Cuomo, così dichiara:
“Ancora una volta il Maestro Leone ha saputo incorniciare nella lente del suo obiettivo angoli di suggestiva bellezza aggiungendo la vividezza, la sensibilità e il carattere che gli sono propri. Sono felice che anche la città di Sorrento, che per vocazione culturale so vicina alla nostra Ragusa, abbia potuto beneficiare di un talento artistico così importante e di cui siamo orgogliosi”.
“Bellezza e Libertà”: Uno scatto di Giuseppe Leone, copertina di “Torna a Surriento”
“Torna a Surriento”: lo scatto del fotografo ragusanoGiuseppe Leone per simboleggiare la rinascita culturale e turistica nel nome della ‘Bellezza’. È la cover del portfolio che l’artista siciliano di fama internazionale ha dedicato alla mitica terra delle Sirene.
Sorrento (Na), 16 luglio 2020 – Raffigura le ali forti di un gabbiano che solca il cielo sopra il mare di Ulisse e le Sirene l’immagine scelta per simboleggiare la campagna “Torna a Surriento”, promossa dal Premio “Penisola Sorrentina”.
Lo scatto è del ragusano GiuseppeLeone, fotografo di rilievointernazionale: immagine selezionata come cover dello speciale portfolio concepito per celebrare i venticinque anni della kermesse culturale, tenacemente guidata da Mario Esposito.
La pubblicazione nasce a consuntivo di uno speciale progetto di “Residenze artistiche”, diretto dall’artista Giuseppe Leone di Buonalbergo (omonimo del fotografo siciliano) ed organizzato allo scopo di radicare sempre più il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” al territorio, superando quel concetto di evento-vetrina, che spesso costituisce un limite per questa tipologia di manifestazioni e festival culturali.
Il paesaggio, inteso come elemento di identità e luogo di sintesi tra i fattori naturali e l’interazione umana, entra dunque appieno nell’operazione di marketing che il Premio “Penisola Sorrentina” ha ideato e promosso in un momento di enorme difficoltà per il settore turistico e culturale.
“Giuseppe Leone con i suoi scatti ha saputo cogliere ed esaltare le bellezze espresse dal nostro paesaggio”, commenta da Sorrento Giuseppe Cuomo, Sindaco della cittadina adiagiata nel Golfo e seconda per importanza turistica in Campania, dopo Napoli.
È un progetto che guarda complessivamente alla ‘Bellezza’ come opportunità di convergenze e nuova piattaforma di politiche di immagine e di promozione, in cui l’arte diventa una sorta di strumento veicolare per riconsolidare una posizione di prima linea nell’immaginario nazionale.
Come nasce questo legame tra Sorrento e l’artista di Ragusa, compagno per immagini di celebri viaggi letterari al fianco di nomi altisonanti della letteratura mediterranea come Consolo, Bufalino, Camilleri, Sciascia e tanti altri?
“Ho sempre ritenuto che gli incontri nel corso del cammino non siano mai casuali. Anni fa ho avuto modo di incontrare due grandi persone, che per uno strano gioco del destino hanno il mio stesso nome. A distanza di anni uno dei due Peppe Leone, artista da Buonalbergo, mi ha contattato per realizzare una collaborazione, una residenza artistica, a Sorrento. Una grande gioia per me avere avuto la possibilità di lavorare a fianco di Peppe Leone, uomo e artista di grande spessore, e di Mario Esposito, giovane intellettuale sensibile e colto. È un tuffo nel passato, una rievocazione e un ritrovamento di un momento quasi dimenticato, il tutto grazie all’edizione straordinaria quale è del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, spiega il Maestro Leone.
Il Premio “Penisola Sorrentina” conferma di non esaurire le proprie risorse culturali nell’arco di un’unica edizione, ma di attestarsi ed operare su un arco di medio-lungo termine, in cui i premiati e i protagonisti coinvolti non siano delle semplici comparse, bensì autentici ambasciatoridi un territorio straordinario, capace di accogliere e di costruire nel tempo convergenzecon altri territori ed artisti provenienti da ogni luogo, come ad esempio la bellissima Sicilia.
Tutto può rinascere nel segno del mito, della natura, del paesaggio culturale. E, ancora una volta, della ‘Bellezza’.
“Bellezza e Libertà”: Uno scatto di Giuseppe Leone
La Penisola Sorrentina vista dal mare: foto del maestro siciliano Giuseppe Leone
Il curatore artistico Peppe Leone insieme con l’organizzatore, Mario Esposito