Mamme Ambiziose, storie di nove donne che ambiscono anche ad altro nella vita

Essere mamma è felicità, ma spesso non vuol dire realizzazione: nove donne e mamme, indipendenti e tenaci si raccontano attraverso le loro avventure, sventure, passioni, sogni e timori, per capire se si può essere mamme e ambiziose…

Roma, 27 luglio 2022Essere mamma è felicità, ma spesso non vuol dire realizzazione professionale. Da qui il nome Mamme Ambiziose della raccolta di nove interviste, scaricabile gratuitamente su Amazon fino al 15 agosto, a nove donne e madri ambiziose, fiere, indipendenti e tenaci, diverse e simili allo stesso tempo. Un vero e proprio viaggio ricco di riflessioni, fotografie e immagini, avventure, sventure, passioni, sogni e timori.

Per molti persino una contraddizione, tanto da indurci a credere che se sei mamma non puoi  essere ambiziosa e che se sei ambiziosa non puoi essere mamma.

Ma chi è una mamma ambiziosa?

Per il dizionario Mamma (Madre) è una “donna che ha generato un figlio, che si occupa amorevolmente di qualcuno, che si prodiga con sollecitudine per qualcuno”.

Mentre ambizione sempre per il dizionario è “il desiderio di eccellere, volontà di ottenere qualcosa, cosa a cui si aspira”.

Avere insomma fuoco che brucia dentro alimentato dalla passione e dal coraggio e che a sua volta genera azione.

Da qui il quesito:

Essere delle mamme ambiziose è pura follia o può essere una realtà?

Le storie delle 9 donne racchiuse in Mamme Ambiziose ci possono aiutare a capirlo.

Come ad esempio Daniela che da sempre insegue i suoi sogni, determinata nel raggiungere i suoi obiettivi e talvolta anche ostinata, quasi al limite.

«Oggi sono responsabile risorse umane donna con tre figli, vivo tra equilibrio e disequilibrio, so che a volte trascuro i miei bambini perché torno tardi a casa. Mio marito spesso compensa la mia non presenza. Questo è il segreto» 

Come Laura, che ha trent’ anni e viene da una famiglia semplice ma molto unita. È nata e cresciuta in provincia di Roma e oggi fa l’avvocato.

«Essere una donna avvocato penalista  è  difficilissimo.  Ci sono molte situazioni nelle quali non mi sento a mio  agio, non mi rispecchio in questo stile. Penso di avere una leadership più empatica, più femminile, più gentile…»

Come Letizia, che è nata a Padova e oggi vive a Roma, è mamma di Simone di otto anni ed è molto appassionata del suo lavoro.

“Ho ‘sposato’  la  pubblica  amministrazione, sono  convinta  della  possibilità  di  poter portare dei cambiamenti ‘dall’interno’ grazie alle  mie competenze, esperienze, la mia bontà e sensibilità  per fare del bene anche a mio figlio Simone, nato con una malattia genetica. Sento di poter fare la differenza!» 

Poi c’è Simona, che vive a Londra da cinque anni, di professione è Freelancer in ambito Digital Media ed è mamma di due.

«Sono una mamma e lo faccio quasi da sola, ho un partner presente ma che dedica tantissimo tempo al lavoro. Abitando a Londra i nonni sono lontani e affrontare il covid è stata una sfida. Mi piace il mio lavoro, sono orgogliosa della mia attività da Freelancer che ho costruito negli anni.»

E poi c’è Heidi che è tedesca, ha un bimbo di nome Liam e vive in Svezia da otto anni. È appassionata del mondo ‘food’ e lavora in uno stabilimento produttivo come responsabile Qualità e Tecnologia.

«Dovremmo essere più donne nel team di vertice di stabilimento, le conversazioni sarebbero diverse e senza dubbio più interessanti. Penso che in generale gli uomini abbiano spesso un approccio più ‘easy’ alle cose e ai problemi, è come se fossero più visionari. È qualcosa che credo di poter imparare da loro».

È possibile leggere le storie di tutte e nove le “mamme ambiziose” nell’ebook che si può scaricare gratuitamente su Amazon o su ilmiolibro.it fino al 15 di agosto.

Libro che è disponibile anche in versione cartacea su Amazon.it, ilmiolibro.it, Mondadoristore.it, LaFeltrinelli.it, e Ibs.it

 

 

 

L’amore tra genitori e figli in “Diamond”, il nuovo singolo del compositore Dino Scordino

È un tributo all’amore tra genitori e figli il nuovo singolo del compositore italiano Dino Scordino

Roma, 15 dicembre 2020 – Quanto può essere profondo l’amore di un genitore per il proprio figlio? Il compositore italiano Dino Scordino se lo è chiesto ed ha espresso in musica le intense emozioni che legano indissolubilmente il rapporto tra un genitore e il proprio diamante, ovvero il figlio.

Dopo Dream (2018) ed Infinity (2019) ora arriva Diamond, composizione strumentale che esalta l’importanza di godersi appieno ogni giorno del proprio figlio.

Le melodie di Diamond vengono eseguite dal maestro Franco Poggiali Berlinghieri (Artestudio53 – Sesto Fiorentino) che partecipa in prima persona all’arrangiamento e alla stesura finale della composizione.

Il mix e il master è impeccabilmente chiuso dal fonico Massimo Faggioni – FM Studio (Fonologie Monzesi) mentre per il videoclip Dino Scordino si è affidato alla magica penna dell’artista Roberto Amadè, che ne ha curato anche la stessa produzione.

Il tutto in collaborazione cone le edizioni musicali PA74 Music Publishing.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Genitori separati, come crescere i propri figli al meglio

Bologna, 24 novembre 2017 – Si terrà a Bologna, domenica 10 Dicembre 2017, il primo seminario in Italia dedicato ai genitori separati!.

“C’eravamo tanto amati”parafrasando il famoso film degli anni ’70 dove amori vanno e vengono, spesso dimenticandosi l’amore che ha unito il percorso fatto insieme.

E maggiore è la “dimenticanza” se avviene quando ci sono i figli che diventano e stanno in “quel mezzo” dove qualcosa si è perso e dimenticato.

Ma l’essere genitori è uno stato che si avrà per tutta la propria vita.

Oggi avere i genitori separati è una realtà in aumento ed è molto importante permettere ai figli di vivere questo cambiamento nel modo più sereno possibile. 

Nella separazione con figli diventa fondamentale “mettersi in gioco”.

Questo perché ci si trova a fare i conti con una nuova realtà e, anche, con un’inedita dimensione di se stessi.
I figli, in questa fase così delicata, soprattutto in fase adolescenziale, vivono enormi cambiamenti e anche sofferenze molto conflittuali ed è necessario guidarli insieme come genitori, nel rispetto reciproco nei ruoli genitoriali.

Lavorando da anni con diverse famiglie separate e, sulla base di alcune domande e difficoltà sempre più frequenti, è stata creata la prima giornata di formazione per genitori separati, per quei genitori che abbiano la voglia di affrontare le sfide che vivono nel pre, durante o dopo la separazione, in modo diverso e soprattutto accompagnando i loro figli, in questo cambiamento particolare, con il giusto equilibrio.

“I ragazzi ci confidano spesso che non si sentono compresi, vivono rabbie, salti d’umore e non sviluppano una buona consapevolezza di sé” afferma Nan Coosemans “e quando una coppia si separa è importante che trasmetta sicurezza al proprio figlio/a mantenendo alcuni punti di riferimento e cercando di mettere le esigenze dei ragazzi prima di ogni rancore personale.

Se questo non accade spesso si aprono ferite a lungo termine. Le statistiche ci dicono che il 25-30% dei ragazzi in età adulta continuerà ad avere difficoltà legate a quel trauma”

In questi anni di formazione, il team di Younite, azienda di formazione per adolescenti e le loro famiglie, ha vissuto e seguito migliaia di ragazzi e, la relazione tra genitori separati e i propri figli, necessita di una grande riflessione.

Cosa faccio adesso (Cosa sento)?
Come reinventarmi una vita “nuova”?
Come farlo insieme ai miei figli?
Cosa sentono loro, come posso non fargli male?
Come posso gestire tutto questo senza ulteriori conflitti con il mio/a ex?

Queste sono le domande più frequenti che si fanno i genitori separati.
La propria vita e quella dei propri figli arriva ad un bivio e necessita di un riequilibrio emozionale.

Younite lavora preferibilmente con gruppi non troppo numerosi visti gli argomenti trattati e per questo i posti per partecipare all’evento sono limitati.

È necessario affrettarsi e prenotare subito per apprendere strumenti, spunti e per condividere un’esperienza che altre persone vivono nello stesso momento. Senza dimenticare che non sarà un corso dove il genitore separato verrà giudicato o verranno innescati sensi di colpa.

E’ in corso una promo che scade il 30 novembre!

“Sappiamo essere una risorsa anche per i genitori,
perché conosciamo entrambe le difficoltà:
quello dell’essere adolescenti e quello dell’essere genitori.”

Per iscriversi basta andare alla pagina www.genitoriinazione.it/genitoriseparati mentre per ulteriori informazioni è possibile telefonare al 338 482 5290 o scrivere alla mail info@youniteonline.com.

Note per gli Editori e Informazioni

Nan Coosemans, Fondatrice di Younite
Younite Family® ha sede in Olanda e opera a livello internazionale e, anche in Italia, dal 2010 nella consulenza e nello sviluppo di progetti dedicati alla crescita personale, a livello nazionale e internazionale. In particolare, Younite® si rivolge ai giovani dai 10 ai 18 anni e le loro famiglie che necessitano di strumenti chiari ed efficaci per crescere e aprirsi al futuro.

Lavoriamo con gli adolescenti da più di 10 anni e, conoscere molto bene il loro punto di vista , le loro insicurezze, la loro consapevolezza e le loro emozioni è la forze di Younite perché siamo in grado di aiutare i genitori a comprenderli meglio e ad essere una risorsa migliore per aiutarli a crescere in maniera consapevole.

www.genitoriinazione e www.youniteonline.com/it
contengono informazioni più approfondite

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CONTATTI STAMPA

Per ulteriori informazioni telefonare al 370 3100137
o scrivere alla mail letizia@youniteonline.com

Lavoro: Mamma lascia il ‘posto fisso’ per lavorare con un blog da casa, e stare con i suoi bambini

Silvia Ceriegi, una giovane mamma di Vecchiano in provincia di Pisa, ha lasciato il tanto ricercato “posto fisso” per lavorare con un blog da casa, e stare di più con i suoi bambini e la sua famiglia

Pisa, 19 settembre 2017 – Ha lasciato un posto di lavoro statale, in tempi in cui la gente farebbe di tutto pur di avere un posto fisso, per lavorare da casa con il suo blog e stare di più con i suoi bambini.

È la storia della sfida vinta da Silvia Ceriegi, famosa per aver creato 6 anni fa, per gioco, il blog Trippando.it, in cui racconta e dispensa consigli sulle sue esperienze di viaggio.

Grazie ai guadagni del suo blog Silvia è riuscita a licenziarsi qualche settimana fa da un lavoro sicuro e a tempo indeterminato, come impiegata al Comune di Vecchiano in provincia di Pisa.

Ha trasformato così la sua vita in modo da poter essere più presente e poter crescere i suoi figli senza i sacrifici tipici di una mamma che lavora e trascorre fuori casa le sue giornate, lontana dai suoi figli.

Oggi Silvia è una blogger a tempo pieno e, a 2 mesi di distanza dal licenziamento, è più che soddisfatta della scelta fatta.

“Ho trascorso l’estate con i miei figli, lavorando quando loro dormivano, acquisendo ancor più fiducia in me stessa” ci spiega Silvia.

“Ho ricevuto apprezzamenti da parte di chi vorrebbe fare una scelta come la mia ma non ha il coraggio e per questo mi chiede consigli. Quello che dico loro è che non ho una formula magica, ed il mio consiglio è quello di lavorare per i propri sogni, oltre che crederci e credere nelle proprie capacità” ci dice ancora Silvia.

“Io ad esempio, negli ultimi sei anni ho dedicato al blog ogni momento libero delle mie giornate: uscivo dal lavoro, mangiavo in velocità e via a scrivere. Facendo così sono riuscita a trasformare la mia passione nella mia professione ed adesso lavoro divertendomi” continua entusiasta la creatrice di Trippando.it.

Al momento di licenziarsi, Silvia ha comunicato al mondo la sua decisione con una lettera aperta indirizzata ai figli pubblicata sulla pagina http://www.trippando.it/lettera-ai-miei-figli-dopo-essermi-licenziata-non-l-ho-fatto-per-voi, in cui spiega  i motivi del suo gesto.

La lettera è stata ripresa e pubblicata dai due giornali della sua zona, il Tirreno e la Nazione, oltre l’uscita sulla cronaca di Pisa ed altri media ancora.

Ma qual’è il segreto di questa mamma che riesce a lavorare in autonomia da casa, coniugando i piaceri di stare di più con la sua famiglia ed il suo lavoro?

“Sono convinta che il successo di Trippando.it dipenda dal fatto che dietro ci sia sempre la parte umana che apporto al blog. Anche se devo scrivere un redazionale o un articolo sponsorizzato, parto sempre dalla mia esperienza personale o da qualche aneddoto familiare” ci dice Silvia.

“Quello che piace a chi mi legge è proprio la passione che metto nel mio blog e nei consigli che do a chi mi legge. Spesso i lettori mi scrivono, via email o attraverso la messaggistica della Pagina Facebook, per chiedermi indicazioni sui posti dove dormire, sulle migliori spiagge, su attività da fare con i bambini in un determinato posto.

E dato che questo, prima che essere il mio lavoro, è la mia passione, io rispondo sempre appena possibile con il consiglio migliore che sento di dare” racconta ancora Silvia.

A volte poi mi capita di dare così tante indicazioni che dalla risposta scritta al singolo all’articolo sul blog il passaggio è stato breve. Altre volte ancora, quando le domande non erano così urgenti, ho risposto direttamente che avrei scritto un articolo ad hoc, in modo da poter essere di aiuto anche ad altri”.

E poi ancora: “Anche sui social network mi presento così come sono: racconto la mia vita fatta di lavoro (prima da impiegata, adesso da blogger a tempo pieno), di weekend passati con la famiglia, di vacanze e di viaggi come quelli di una persona normale. Per questo le persone seguono Trippando ed i miei consigli, perché sono una come loro!”.

Affermazione entusiasta di Silvia che svela il “segreto” che le permette scrivere articoli in grado di coinvolgere i suoi lettori.

“Il mio modo di scrivere è molto colloquiale. Mi è capitato diverse volte di incontrare di persona alcuni lettori e la prima cosa mi hanno detto dopo avermi sentito parlare un minuto è stata ‘sembra di leggerti’.

Silvia adesso trasmette la sua esperienza anche agli altri, blogger e non, tramite ebook, libri e corsi present su Trippando.it

Insomma, oggi l’aspirazione al posto fisso può anche venir meno visto che grazie al web si può lavorare dal comodo della propria casa con un blog, invece che elemosinare lavori in giro.

Una strada che può portare, con studio e lavoro mirati, grandi soddisfazioni personali ed all’indipendenza economica.

 

 

 

 

 

 

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Contatti stampa:

Silvia Ceriegi
Email: silvia@trippando.it
Phone: +39 328 0161268

Genitori, in arrivo il primo seminario in Italia dedicato a padri e figli

Modena, 8 settembre 2017 – Si terrà a Modena, nel weekend tra sabato 21 e domenica 22 ottobre 2017, ‘Genitori in Azione‘ il primo seminario in Italia dedicato alla crescita, formazione e divertimento facendo interagire i papà con i propri figli e/o figlie.

La figura del padre è sempre più in evoluzione e ha un’importanza sempre più ampia nella crescita e formazione soprattutto nel periodo adolescenziale.

Il papà è fondamentale all’apertura del mondo, è importante che sia maggiormente presente e attivo in questa fase delicata e impegnativa perchè “Un padre deve far vedere al proprio figlio come funziona il mondo”.

Da una ricerca recente dove sono state intervistate più di 1300 famiglie è emerso che:
• Il 73% dei genitori dichiara che oggi il mestiere del genitore è molto più difficile di quanto fosse nel passato
• Il 39,5% dei genitori affermano che la famiglia è sempre meno in grado di trasmettere valori positivi ai propri figli

In questi anni di formazione, il team di Younite (youniteonline.com), azienda di formazione per adolescenti e le loro famiglie, ha vissuto e seguito oltre migliaia di ragazzi e, il rapporto tra padre e figlio/a, si evidenzia in maniera sempre più frequente e determinante nella crescita di un figlio/a.

“Il padre ha un ruolo molto importante per la responsabilità nei confronti della famiglia, la carriera e il ruolo come padre e marito. In tutto questo abbiamo notato che l’equilibrio nella relazione con suo figlio/a non è sempre cosi come si vorrebbe e questo vale anche da parte dei figli” raccontano gli organizzatori del corso.

Momenti introspettivi e momenti di divertimento, di sfide che si effettueranno in modo esclusivo al bellissimo ‘Autodromo di Modena’, nel cuore della Motor Valley dove si terrà anche una parata in pista e la sfida del Car Soccer con emozioni uniche.

Trainer dell’evento sarà Kerwin Bradshaw , dall’Olanda, padre, formatore e terapeuta che lavorerà soprattutto con i papà e Nan Coosemans (facebook.com/teencoachyounite) madre, CEO Younite, Family Coach & Teen Trainer, Family Therapist, certificata per adolescenti e specializzata nella gestione delle emozioni.

Ci sarà la partecipazione straordinaria del Mental Coach n. 1 in Italia, Roberto Re, formatore, padre, imprenditore, con 25 anni di attività, oltre 300.000 partecipanti ai corsi e più di 600.000 libri venduti.

Mentre i papà si addentrano alla scoperta di alcune sfacettature della loro identità maschile apprendendo nuovi strumenti, i loro figli (età dagli 11 ai 18 anni max), lavoreranno con il team di Younite dove a loro volta impareranno a comunicare in modo diverso, scopriranno di più su loro stessi, approfondiranno il loro talento anche attraverso lo sport & divertimento.

Gli interessati devono sapere che è in corso una promo che scadrà il 15 settembre ed i posti per partecipare all’evento sono limitati, pertanto è necessario affrettarsi e prenotare subito se si vuole trascorrere un weekend con tempo di qualità insieme al proprio figlio /figlia.

“Sappiamo essere una risorsa anche per i genitori, perché conosciamo entrambe le difficoltà ovvero quello dell’essere adolescenti e quello dell’essere genitori” concludono gli organizzatori del corso.

Per ulteriori informazioni telefonare al 338 482 5290 o scrivere alla mail info@youniteonline.com

Per iscriversi si può farlo direttamente al link  http://www.genitoriinazione.it/papa-e-figli-in-azione.

 

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Note per gli Editori e Informazioni

Nan Coosemans, Ceo Younite

Younite Family® ha sede in Olanda e opera anche in Italia dal 2010 nella consulenza e nello sviluppo di progetti dedicati alla crescita personale, a livello nazionale e internazionale. In particolare, Younite® si rivolge ai giovani dai 10 ai 18 anni e loro famiglie che necessitano di strumenti chiari ed efficaci per crescere e aprirsi al futuro. Lavoriamo con gli adolescenti da più di 10 anni e abbiamo imparato anche a vedere dal loro punto di vista.

Si possono organizzare interviste tramite l’Ufficio Stampa di Younite ai seguenti contatti::
+39 338 4825290 oppure scrivete a info@youniteonline.com

www.genitoriinazione.it e www.youniteonline.com
contengono informazioni più approfondite

 

 

 

Blue Whale, da oggi arriva l’App per combattere i suicidi tra i minori

Figli al sicuro con antibluewhale, l’app per Android pensata per prevenire il fenomeno dei suicidi tra gli adolescenti

Roma, 23 agosto 2017 – Blue Whale è il pericoloso fenomeno, conosciuto in Italia come Balena Blu, che ha interessato centinaia di minori in diversi paesi nel mondo che vengono plagiati da un pericoloso gioco online che prevede sfide auto lesive da affrontare fino ad arrivare al suicidio finale.

In testa alle cronache nei mesi scorsi per le numerosi morti provocate dal fenomeno oggi questo pericoloso gioco può essere contrastato con un nuovo e potente strumento.

Si tratta dell’app Anti Blue Whale (www.antibluewhale.it) dotata di funzioni all’avanguardia per gestire la sicurezza dei propri figli.

Invisibile ai possessori del telefono l’App è innanzitutto di facile installazione, ed infatti non richiede il root del telefono per potere vedere da remoto le chat WhatsApp/Facebook Messenger dei nostri figli ed ascoltare i loro messaggi vocali WhatsApp.

L’App consente poi di vedere in tempo reale e da remoto (da computer o smartphone collegati al proprio account) ciò che viene visualizzato sul display dello smartphone sorvegliato.

In questo modo, se anche i minori utilizzassero nuove e diverse app o social media, è sempre possibile osservare in diretta cosa stanno facendo i propri figli con lo smartphone.

Fra le funzioni “classiche”, la registrazione delle chiamate GSM e la visualizzazione dei siti visitati, il blocco selettivo dei siti web e dei contatti in rubrica e la localizzazione GPS.

Altro dettaglio non da poco l’innovativo ascolto in diretta dell’audio ambientale (dello spazio vicino allo smartphone) in modalità streaming IP, per ascoltare ciò che succede quando necessario.

Altre funzioni innovative sono poi l’audio/video streaming IP, con possibilità di invertire la telecamera utilizzata, e l’accesso alla memoria dello smartphone, per vedere e scaricare tutti i documenti, foto, video, testo, ecc. ritenuti interessanti.

L’app Anti Blue Whale per Android è immediatamente scaricabile e utilizzabile gratuitamente per un periodo di prova di due giorni dal sito internet www.antibluewhale.it.

 

Esce “Il mio primo giorno”, la storia vera e commovente di una gravidanza difficile

Roma, 26 maggio 2017 – Una nuova nascita desiderata, cercata, difesa nonostante le circostanze avverse: nel suo romanzo d’esordio Giacobbe Scurto apre il suo cuore e racconta la storia, autobiografica, di una giovane coppia alle prese con la nascita del primo figlio, dalla gioia dell’attesa al dramma di un finale inatteso. Una toccante testimonianza di amore, di fede di speranza.

Giacobbe e Miriam scoprono di aspettare un figlio. Lo desideravano da tempo, e la notizia li porta a progettare nuove prospettive per il futuro della loro famiglia. Ben presto però la gioia lascia il posto all’inquietudine: la diagnosi sul figlio Nathan, secondo i medici, è una condanna. Giacobbe e Miriam non si rassegnano e decidono di portare a termine la gravidanza. Insieme, senza perdere la speranza.

Sono mesi di odissee tra corsie di ospedale, gioie, disillusioni, speranze e grida che provengono dal cuore. E anche quando la vicenda volge verso il dramma, la fiducia continuera? a consolarli, sostenerli, aiutarli nel loro percorso.

Scurto ripercorre in prima persona, con uno stile sintetico, sobrio, autoironico un lieto evento che vira verso il dramma, mantenendo un ritmo incalzante che coinvolge il lettore fin dalle prime pagine. Un racconto che passa attraverso valori importanti che gli permettono di affrontare e superare la sofferenza di un percorso accidentato.

Scandiscono il racconto venticinque brevi capitoli suddivisi in tre sezioni dal titolo emblematico: fiducia, speranza, amore.

Un romanzo che è un regalo speciale, uscito, con la casa editrice Eternity Books, il 14 maggio scorso in occasione della Festa della Mamma e reperibile in tutte le librerie .

L’AUTORE

Giacobbe Scurto, nato a Vigevano nel 1985, vive a Varese insieme alla moglie Miriam. Il mio primo giorno, proposto da Eternity Books, è il suo romanzo d’esordio.

L’EDITORE

Eternity Books nasce nel 2014 a Napoli. Al momento ha all’attivo un catalogo di 33 libri che spaziano dalla saggistica ai romanzi.

Il libro: Giacobbe Scurto Il mio primo giorno Eternity Books, 2017 172 pp., 12 euro.

 

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A Loreto va in scena “Lasciami Volare”, opera sulle problematiche giovanili

Ancona, 29 marzo 2017 – Al Teatro di Loreto andrà in scena, l’8 aprile prossimo, “Lasciami volare”, il titolo dell’opera teatrale liberamente ispirata alla storia di Emanuele Ghidini.

Dopo il successo riscontrato dall’omonimo libro e, sulla scia delle tante iniziative della Fondazione PesciolinoRosso come gli oltre 800 incontri con giovani e genitori tenuti da papà Gianpietro, è nato anche il progetto teatrale. L’obiettivo è utilizzare il  teatro con la sua magia e la sua forza comunicativa per arrivare al cuore di tutti sensibilizzando su tematiche di grande attualità.

Da dove nasce

Da un tuffo, quello di Emanuele, non ha trionfato la morte, ma stanno nascendo vita e amore, dimostrando che è possibile trovare un senso anche al più grande dolore. Le problematiche giovanili e le trappole nelle quali spesso cadono i nostri giovani verranno trattate in modo autentico ed emozionale. Grazie alla forza del tatro e alla capacità di attori professionisti, che splendidamente si sono immedesimati nei personaggi che rappresentano, nella certezza di arrivare al cuore di tante persone di tutte le età.

Lasciami Volare narra di un ragazzo che incontra una strada sbagliata e purtroppo muore in seguito alla assunzione di droghe. Una storia intensa, resa attraverso quadri scenici e dialoghi di grande impatto emotivo.

Regista dell’opera è Mauro Mandolini, mentre nel cast artistico figurano Valerio Camelin, Giorgia Gambuzza, nel ruolo del “padre”, Raffaele Buranelli, e il ruolo del figlio è interpretato da Federico Inganni.

Lo spettacolo ha debuttato il 25 febbraio 2017 a Gavardo (Brescia) vicino alla casa di Ema, con replica il 26 a Montichiari e il 27 a Monte Colombo (RN). Poi si è spostato a Roma il 4 marzo al Teatro Italia.

In queste prime date il pubblico ha apprezzato moltissimo l’opera onorando gli attori con fragorosi applausi e standing ovation di diversi minuti.

Le prossime date dello spettacolo sono 8 aprile 2017 a Loreto (AN) al Cinema Teatro Comunale e 14 maggio 2017 a Ragusa al Teatro Tenda.

I biglietti dello spettacolo sono disponibili online alla pagina pesciolinorosso.org/it-it/teatro-1.aspx.
Brevi note di Regia

“È molto delicato realizzare scenicamente l’epilogo di una giovane vita. Condensare, in un’ora e dieci minuti, episodi carichi di sollecitazioni emotive. Rendere il coinvolgimento, la commozione, la speranza, l’insegnamento che il sacrificio di Ema, attraverso papà Giampiero, lascia quotidianamente ai suoi coetanei e agli adulti. Come autore ho chiesto la collaborazione alla stesura del testo a mio figlio, un ragazzo di 16 anni. Il suo contributo è stato fondamentale per dare,  tentare di dare una spiegazione al drammatico “perché?” Come regista ho cercato, con pudore, di avvicinarmi con serietà e rispetto, senza inutili compiacimenti, all’amore incondizionato e immutabile dei genitori, per provare a raccontare una storia che possa toccare il cuore di tutti coloro che vogliano darsi un tempo in più per ascoltare”, Mauro Mandolini.

CAST ARTISTICO e TECNICO

Raffaele Buranelli                  Il padre
Federico Inganni                   Il figlio
Valerio Camelin                     L’ “amico”
Giorgia Gambuzza                La figlia

Regia                                Mauro Mandolini
Scenografia                      Andrea Simonetti
Audio designer                 Ferdinando Nicci
Direttore di scena             Claudio Petrucci
Luci                                  Roberto Berruti
Assistente alla regia           Isabella Di Raimondo

 

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