A Cannes l’impegno umanitario con il docufilm “A Journey to One”

festival di Cannes Cinzia Catalfamo Akbaraly

Roma, 29 maggio 2023 – La Fondazione Akbaraly ha presentato a Cannes il docufilm “A Journey to One“, dedicato all’importanza di azioni concrete e coordinate per promuovere la tutela dell’ambiente e il diritto alla salute, all’istruzione, e a una migliore qualità di vita per le donne e i bambini del Madagascar, durante la conferenza “Mastermind” organizzata da Better World Fund il 22 maggio, in occasione della 76ª edizione del Festival del Cinema.

«Siamo onorati di poter presentare in questa prestigiosa cornice il lavoro della Fondazione, che ogni giorno contribuisce concretamente allo sviluppo e alla crescita delle comunità più vulnerabili, al fine di avere un impatto positivo sul nostro Paese, il Madagascar, e sul nostro pianeta», commenta Cinzia Catalfamo Akbaraly, fondatrice e Presidente della Fondazione Akbaraly.

«Condividere i nostri progetti con il mondo intero e con gli illustri ospiti che sono intervenuti all’evento – organizzato da Manuel Collas de la Roche, Presidente e fondatore di Better World Fund – è per noi fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche che ci stanno a cuore e che costituiscono il fulcro della nostra missione. Educazione, salute e protezione dell’ambiente rappresentano infatti la chiave per garantire un futuro migliore, un risultato che potremo raggiungere solo se uniremo le nostre forze per un obiettivo comune», commenta Cinzia Catalfamo Akbaraly.

Accanto al “Mastermind”, Better World Fund ha organizzato un’esclusiva serata di Gala alla presenza di ospiti di rilievo internazionale, VIP, filantropi e personalità del mondo dell’arte e del cinema che sono stati chiamati a contribuire, attraverso la partecipazione ad un’asta, alla raccolta fondi destinati allo sviluppo dei progetti della Fondazione Akbaraly e in particolare all’apertura di un nuovo centro di accoglienza dedicato ai bambini di strada nel Sud del Madagascar.

La Fondazione Akbaraly

La Fondazione Akbaraly sviluppa progetti pilota sostenibili ed integrati per promuovere il diritto alla salute, all’educazione e a una migliore qualità di vita per le donne e i bambini in Madagascar, Rwanda, India e Italia.

Fondata nel 2009 da Cinzia Akbaraly con l’obiettivo di sostenere le popolazioni più vulnerabili del Madagascar, la Fondazione ha sviluppato e implementato numerosi progetti innovativi, diventando un vero e proprio modello da seguire per quanto riguarda le azioni umanitarie in Africa sub-sahariana e contribuendo attivamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile inclusi nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

Akbaraly Foundation

 

Akbaraly Foundation

 

A Journey to one

Università all’estero: dopo la Brexit studiare in Inghilterra costa il triplo

Università all’estero: dopo la Brexit studiare in Inghilterra costa il triplo, per questo gli studenti italiani preferiscono gli Stati Uniti, grazie anche a programmi e borse di studio molto vantaggiose

Bologna, 7 febbraio 2022 – Sono sempre di più gli studenti italiani che decidono di proseguire il proprio percorso di studi all’estero e le celebri università inglesi sono le più gettonate, ma con la Brexit stanno cambiando le carte in tavola. In seguito all’aumento dei costi delle università inglesi, gli Stati Uniti, con le loro prestigiose università, sono diventati la meta più richiesta dagli studenti italiani.

Le università americane si distinguono per i loro molteplici corsi di laurea e le attività offerte. Studiare in un campus americano offre la possibilità di incontrare studenti internazionali provenienti da tutto il mondo e di accedere ad un futuro lavorativo di successo.

Iscriversi ad un’università britannica è sempre più complicato e le pratiche burocratiche stanno diventando più costose e impegnative; agli studenti viene richiesto infatti un visto per potersi iscrivere ai corsi di laurea.

Per comprendere meglio questo fenomeno basta pensare che, come riporta un articolo de La Repubblica di settembre 2021, il numero totale degli iscritti alle università inglesi provenienti dai Paesi della UE è sceso da 27.750 lo scorso anno a 11.700 per l’anno accademico 2021-2022.

I giovani italiani, però, non hanno perso la voglia di viaggiare e intraprendere un percorso di studi al di fuori dell’Italia.

Per aiutare gli studenti a realizzare questo sogno, Mondo Insieme, che da più di 30 anni si occupa anche dei programmi post diploma, mette a disposizione il Programma Campus USA in collaborazione con Go Campus, nota organizzazione americana affiliata con ASSE International Student Exchange Programs, che nasce per soddisfare la richiesta degli studenti di tutto il mondo di poter frequentare le Università americane.

Il programma offre borse di studio garantite in grado di coprire fino al 70% dei costi di vitto, alloggio e tasse scolastiche e offre la possibilità di scegliere tra diverse formule e tra più di 100 corsi di laurea; finalmente le Università Americane sono alla portata di tutti.

Sono sempre di più le opportunità per i giovani italiani che hanno il coraggio di investire nel loro futuro, studiando presso università prestigiose, che offrono loro un’eccellente istruzione, aprendo tante possibilità nel mondo lavorativo.

Per maggiori informazioni su come ottenere le borse di studio negli Stati Uniti è possibile partecipare agli incontri informativi online inscrivendosi a questo link, visitando il sito www.mondoinsieme.it, oppure contattando Mondo Insieme allo 051 6569257 o scrivendo alla mail info@mondoinsieme.it.

 

 

Imparare l’inglese: nasce in Italia il Metodo AUGE

Sta prendendo piede in tutto il mondo il nuovo metodo tutto italiano per imparare l’inglese: si fonda su un nuovo sistema di apprendimento, che mette a sistema le teorie sul coinvolgimento attivo, l’esperienzialità come chiave dell’apprendimento e fa luce sul Globish, l’inglese internazionale che oggi il mondo parla

Milano, 4 novembre 2021 – È italiano il nuovo metodo di insegnamento dell’inglese destinato a rivoluzionare la didattica del settore e a cambiare il modo in cui approcciarsi allo studio della lingua più parlata al mondo. Si chiama Metodo Auge, come il nome dell’impresa fondata dalla sua ideatrice, ed è stato ufficialmente presentato al pubblico il 25 ottobre scorso.

A darvi forma e sostanza, dopo un periodo di studi e ricerca durato tre anni, è stata l’english coach brianzola (originaria di Seveso) Monica Perna, già nota al pubblico per essere il direttore di The English Academy. La Perna è creatrice della masterclass online Impara l’Inglese con Monica che l’ha portata al successo in Italia nel 2018 e a livello globale nel 2019 con l’arrivo a Dubai, negli Emirati Arabi. In questo ambiente in continuo fermento, culla della concezione futuristica dell’istruzione universitaria a livello mondiale, Monica Perna fonda la sua impresa di istruzione ed alta formazione, la AUGE International Consulting che darà modo ai suoi progetti di prendere vita e il nome al suo metodo.

L’acronimo AUGE sta, infatti, per “Achieve Unbelievable Goals through Experiential learning”.

È in questo contesto, e nella sua condizione di “expat”, che Monica Perna, da sempre alla ricerca della leva giusta sulla quale basare un insegnamento efficace e duraturo dell’inglese, trova l’ispirazione illuminante. Non è un’intuizione quella che la convince della validità del suo progetto, ma la certezza, elaborata attraverso la sperimentazione e la ricerca, che azionando specifici meccanismi connessi all’esperienza e alle emozioni, la mente umana possa immagazzinare un numero di informazioni superiori, trattenerle più efficacemente ed usarle più agevolmente.

Ma come nasce il Metodo Auge?

Tutto è nato nel tentativo di elaborare un metodo che consentisse agli studenti di conservare quanto più possibile di quanto appreso, in modo definitivo, per evitare quello spirale di continui tentativi fallimentari e rinunce con cui la stragrande maggioranza delle persone che vogliono imparare l’inglese in età adulta deve fare i conti.
Una ricerca condotta per 3 anni, combinata all’esperienza come Expat in un paese English speaking, portano Monica Perna ad identificare una chiave di volta: l’esperienza.

“L’incontro tra esperienza e conoscenza – sostiene la Perna – dà vita al concetto di Learning by doing che, spiegato alla luce della teoria del Cono di Dale sulla capacità della mente umana di apprendere in condizioni di coinvolgimento attivo e passivo, mette in evidenza come solo attraverso un apprendimento attivo, ossia esperienziale, riusciamo a trattenere fino al 90% delle informazioni ricevute e conservarle nel tempo.”

Tuttavia, spiega ancora la Coach, la mera esperienza non può considerarsi l’unica arma vincente di un apprendimento efficace. Il successo dipende dalla tipologia dell’esperienza che si vive e dalla sua combinazione con altri elementi chiave: l’Immersione e l’Interazione.
Ecco perché il Metodo AUGE è imperniato su una didattica che mette a sistema Metodo, Immersione, Interazione ed Esperienza.

La nuova frontiera dell’apprendimento linguistico consiste nel sostituire gli ormai obsoleti corsi o video corsi di lingue con vere e proprie esperienze di viaggio – studio virtuali. La fusione tra insegnamento e tecnologia dà vita a quello che la Perna, ispirata dall’Esposizione Universale che ospita in questi mesi la sua città, definisce Mission Possible. Lo studente adulto, che per ovvie ragioni di stile di vita, carriera e famiglia, non potrebbe mai lasciare tutto per partire alla volta di un’esperienza all’estero, ha invece l’occasione di immergersi in un viaggio – studio virtuale alla volta degli Stati Uniti d’America, dove, settimana dopo settimana, tappa dopo tappa, raggiunge le qualifiche chiave previste dalla RoadMap dell’apprendimento linguistico, fino al conseguimento della qualifica di Fluent.

Qual è il meccanismo alla base del Metodo AUGE?

Il Metodo AUGE ribalta completamente la prospettiva dell’apprendimento tradizionale. Non è più lo studente che cerca di far entrare l’inglese nella sua testa, ma è l’inglese a diventare parte della quotidianità dello studente che si immerge così nella lingua. Seppur dalla comodità di casa propria, lo studente vive la fusione perfetta tra teoria e pratica interagendo in un ambiente designato all’esercizio linguistico ed al confronto con i compagni e con esperti. Lo studio è esperienza: il percorso di apprendimento stesso è strutturato sotto forma di esperienza ed al suo interno, tutte le tecniche didattiche impiegate sono profondamente immersive, inclusive ed esperienziali: la lezione attraverso una lavagna interattiva, la fase di esercizio altamente tecnologica e coinvolgente e la fase di verifica altamente trascinante.

Monica Perna, che ha una carriera accademica come interprete e traduttore, riconosce un ruolo di fondamentale importanza alla “traduzione” quale abilità chiave da sviluppare parallelamente a scrittura, lettura, ascolto e produzione orale. Ne rivaluta profondamente l’efficacia in quanto unica “arte” in grado di attivare entrambi gli emisferi del cervello umano nel cosiddetto “switch” ossia il passaggio dalla lingua di partenza a quella di arrivo. La consacra nel suo programma “quintessenza dell’apprendimento linguistico”, facendone un ulteriore punto di forza del suo metodo.

“Sono orgogliosa del Metodo AUGE – dichiara Monica Perna – e di come riesca finalmente a portare i miei studenti ad una consapevolezza completamente nuova della lingua e di ciò che serve davvero per impararla per sempre. Il mio obiettivo è sempre stato quello di trovare la chiave di volta per consentire a tutti di lasciarsi alle spalle difficoltà e insuccessi, ed arrivare finalmente ad essere padroni di questa lingua. Ero da anni alla ricerca della formula perfetta e il Metodo AUGE è l’obiettivo raggiunto che appaga i miei sforzi e gli studi di una vita, una soddisfazione professionale e personale del cui valore sono certa, come sono certa che cambierà il modo di concepire la didattica nell’insegnamento della lingua inglese, inaugurando ufficialmente una nuova era”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Arriva “Educajudo Lab Sicily”, la formazione nazionale per docenti dell’infanzia

Promosso dal CONI e dalla Regione Sicilia l’evento è aperto agli operatori del settore marziale, sportivo, scolastico e sociosanitario

Alcamo, 17 ottobre 2019 -. Sabato 19 e domenica 20 ottobre 2019, Alcamo ospiterà il terzo seminario nazionale organizzato da EducaJudo, dal titolo “3-5 anni e bisogni educativi speciali – approccio psicomotorio e metodologia didattica”, destinato al corpo docenti che opera in ambito marziale, sportivo, scolastico e socio sanitario.

Un evento di alta formazione, realizzato in collaborazione con l’Omnia Sporting Center di Cristina Cianti e con il patrocinio del Coni, della Regione Siciliana e dell’ente certificatore UCIIM, finalizzato a creare sinergia virtuosa tra il mondo dello sport, della scuola e della sanità, con il coinvolgimento delle famiglie e la partecipazione attiva dei bambini.

Il focus del seminario sarà incentrato sugli aspetti psicofisiologici dei bimbi in età prescolare, sulle tecniche di gestione dei gruppi, di individuazione degli indicatori precoci dei bisogni educativi speciali e sulla formulazione delle strategie didattiche da adottarsi nei diversi casi.

Il workshop, a numero chiuso e con metodo laboratoriale, s’innesta in un lungo ed apprezzato percorso di formazione professionale e di sensibilizzazione culturale sulle tematiche didattiche, sociali e comunicative inerenti all’alfabetizzazione motoria in età per la seconda infanzia e ai disturbi infantili dell’apprendimento, del neurosviluppo e del comportamento.

Vedrà la partecipazione degli esperti dello staff di educajudo provenienti da tutta Italia ed ospiterà come di consueto il Maestro Bruno Carmeni, massimo esperto nazionale di judo e cultura giapponese, che fornirà una panoramica pedagogica comparativa tra il Paese del Sol Levante e l’Italia, fornendo importanti punti di riflessione ed ispirazione sui metodi di insegnamento.

Domenica 20 ottobre, presso la cittadella dei giovani ad Alcamo, è inoltre prevista una lezione pratica ai bambini della fascia 3-5 anni, il confronto con i genitori, un’attività di debriefing per la valutazione della lezione e la consegna degli attestati validi ai fini della certificazione delle competenze del personale docente scolastico. Gli iscritti avranno quindi la possibilità di accedere a contenuti didattici caricati sulla piattaforma digitale di educajudo con accesso riservato.

Il direttore di EducaJudo, Dr. Fabio Della Moglie, al termine del lungo lancio promozionale dell’evento, si è così espresso:

“La Sicilia è una terra magica che amo moltissimo. Dopo il successo delle edizioni realizzate al nord, ho fortemente voluto portare il mio progetto al sud, certo che anche qui avrei trovato l’interesse dei professionisti che operano a contatto con i bimbi in età prescolare e che credono nella necessità dell’aggiornamento permanente come strumento di distinzione professionale. Ed ho avuto ragione”.

“Sono estremamente soddisfatto della risposta trasversale che il Lab siciliano di Educajudo ha ottenuto, registrando iscrizioni da parte di insegnanti di diverse discipline marziali, di altri settori sportivi, di docenti e dirigenti scolastici e di operatori dell’area medica e sociale. Tengo fin da ora a ringraziare gli iscritti provenienti dalla Svizzera, dal Veneto e dal Piemonte per aver riposto e riconfermato in me la loro fiducia”.

“E’ il segno che il percorso specializzante di EducaJudo nel settore della didattica psicomotoria infantile continua ad arrivare al cuore di tanti professionisti. Stiamo creando il più grande circuito nazionale che forma e dà risalto agli operatori qualificati nell’insegnamento relativo alla fascia 3 e i 5 anni. Per questo andremo avanti fiduciosi su questa stessa strada” conclude il direttore di EducaJudo, Fabio Della Moglie.

 

 

Promosso dal CONI e dalla Regione Sicilia l’evento è aperto agli operatori del settore marziale sportivo scolastico, sociosanitario

 

“Educajudo Lab Sicily”: arriva in Sicilia il circuito di formazione nazionale per docenti specializzati nella didattica infantile

 

 

Arriva lo Smart Future Academy di Milano: nomi eccellenti per aiutare i ragazzi a capire “cosa fare da grandi”

Smart Future Academy di Milano: speaker d’eccezione per accompagnare i ragazzi verso le scelte del loro futuro

Milano, 15 aprile 2019 – Si terrà il 16 aprile l’appuntamento di Milano della Smart Future Academy 2019, a cui parteciperanno, come speaker e partner, nomi d’eccellenza. Lo Smart Future Academy (www.smartfutureacademy.it) è un progetto formativo, nato nel 2016, rivolto agli studenti delle scuole superiori con l’obiettivo di aiutarli a meglio comprendere “cosa vorrebbero fare da grandi“.

La formula prevede l’intervento, gestito in maniera accattivante e poco “accademica”, di affermati esponenti del mondo dell’imprenditoria, della cultura, della scienza e dell’arte che in uno speech intenso ed emotivo raccontano la loro esperienza personale rivelando le chiavi del loro successo.

Tra i nomi noti che parteciperanno all’evento presso il Cinema Manzoni figurano Cesare Baldrighi, Presidente del Consorzio per la Tutela del Grana Padano, Domenico Battagliola, AD di La Linea Verde, Marco Bonometti, Presidente Confindustria Lombardia, Antonio Calabrà Senior Advisor Cultura Pirelli e Direttore Fondazione Pirelli, Colonnello Luca De Marchis, Comandante Provinciale Carabinieri di Milano, Maria Elena Manzotti Senior Growth ScuolaZoo, Melania Rizzoli, Assessore all’istruzione Formazione e Lavoro Regione Lombardia, Daniele Tranchini AD La Fabbrica e Giovanni Valotti, Presidente A2A.

Smart Future Academy vuole trasmettere un messaggio positivo ai giovani – afferma Lilli Franceschetti, presidente di Smart Future Academy – dimostrando che tutti possono realizzare i propri sogni, sogni che richiedono però formazione e aggiornamento, disciplina e costanza. Questa iniziativa ha un valore fondamentale, ovvero motivare le nuove generazioni. I ragazzi hanno bisogno di figure che diano loro benzina per inseguire le proprie passioni e raggiunge gli obiettivi”.

L’evento è aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori senza alcun costo, né per le scuole, né per le famiglie e le ore rientrano nei programmi di alternanza scuola lavoro.

Crediamo molto in questa modalità di relazionarsi fra la scuola e il mondo del lavoro ed in particolare delle imprese. Smart Future Academy è una progetto innovativo per far cultura del lavoro tra le giovani generazioni – dichiara Marco Bianchi vicepresidente di Smart Future Academy – che si sta rivelando un successo in tutta Italia dove in brevissimo tempo Smart Future Academy si sta affermando con 15.000 studenti partecipanti ai workshop tra Milano, Torino, Firenze, Bologna, Brescia, Padova e Bergamo”.

Smart Future Academy ha il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano, Confindustria Lombardia, Assolombarda, Confcommercio Lombardia, Federalimentare e Utilitalia.

Smart Future Academy collabora inoltre con Unioncamere e Camere di Commercio, Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, Talent Garden, Einaudi Institute for Economics and Finance (Banca d’Italia), Fondazione per l’Educazione Economica e Finanziaria e Risparmio (ABI).

Partecipano infine come partner dell’evento A2A spa, Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano, La Linea Verde Group, OMR Spa.

Il Comitato Scientifico Smart Future Academy è composto da: Giuseppe Ambrosi (presidente CCIAA Brescia, Assolatte, Gruppo Ambrosi); Sergio Pecorelli (già Rettore Università di Brescia); Carlo Alberto Pratesi (docente di marketing ed innovazione, Univ. Roma Tre); Luigi Scordamaglia (amministratore delegano gruppo Cremonini-Inalca; Daniele Tranchini (amministratore delegato LaFabbrica); Giovanni Valotti (Docente Università Bocconi e presidente A2A); Enrico Zampedri (amministratore delegato gruppo Metra – già direttore generale Policlinico Gemelli.) 

Smart Future Academy nasce come associazione no profit nel 2016 per iniziativa della presidente Lilli Adriana Franceschetti, bocconiana attivamente coinvolta nel mondo della scuola, insieme a Marco Bianchi, vice presidente, dottore commercialista e consulente aziendale e da Carlo Alberto Pratesi, membro del comitato scientifico, docente dell’Università Roma Tre.

L’appuntamento di Milano è per il 16 aprile prossimo presso il Cinema Manzoni, Via Manzoni 42, Milano, dalle ore 8:00 alle ore 13.

Per ulteriori informazioni visitare il sito internet www.smartfutureacademy.it.

 

GLI APPUNTAMENTI DEL 2019 DELLO SMART FUTURE ACADEMY:

Brescia, 26 marzo 2019 – PalaLeonessa: Guarda il video

Milano, 16 aprile 2019  – Cinema Manzoni

Torino, 8 aprile 2019 – Nuvola Lavazza;

Milano, 16 aprile 2019 – Cinema Teatro Manzoni;

Firenze, 7 maggio 2019 – Cinema Odeon;

Bologna, 15 maggio 2019 – Fondazione Golinelli;

Padova, ottobre 2019;

Bergamo, ottobre 2019.

 

 

 

 

 

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Contatti stampa:

info@smartfutureacademy.it 

ufficiostampa@smartfutureacademy.it

 

 

Disabilità: quando un professore ed i suoi ragazzi diversamente abili insegnano ad amare

Napoli, 13 dicembre 2018 – È stata una serata magica quella di lunedì 10 dicembre, con pubblico delle grandi occasioni per a quarta edizione de “L’amore si muove“, tenutosi nel Teatro Roma di Portici che ha registrato il tutto esaurito. Un evento tenutosi nel mese della disabilità, con protagonista un professore ed i suoi ragazzi diversamente, che hanno insegnato che l’amore muove e smuove tutto davvero, se incanalato nel modo giusto.

Emozioni, lacrime e risate sono state le protagoniste della serata grazie ad una perfetta armonia creata dal prof. Alberico Lombardi e i suoi ragazzi che lo amano e lo seguono con impressionante disinvoltura. In una serata dove non sono mancate performance di rilevo come il monologo di Stefano Benni di Gioia Miale, l’esibizione della talentuosa Elisabetta D’acunzo accompagnata dal maestro Palomba, la danza sensuale di Lorena Zinno, la parentesi poetica di una disinvolta Dirigente Antonietta Castigliano, e alcune interpretazioni dello stesso Alberico,su tutte, una struggente versione di Sognando di Don Backy, i riflettori sono tutti puntati sui ragazzi.

Le presentatrici sono state due ragazze down, Emmanuela Nuzzolese sfrontata e grintosa, l’altra, Giusepina Parente più introversa e timida, ma non meno efficace sulla scena, che hanno affiancato la simpatica madrina dell’evento Teresa Esposito, una valletta con difficoltà di linguaggio ed elegante, Eva Mazzei, che improvvisamente diventa voce accorata, interpretando con il suo prof ‘Abbracciame’, in un crescendo emozionale che scuote la platea, in uno dei più bei momenti della serata.

Premiate dal sindaco di Portici Giulia Sauro, la ragazza down laureata in scienze politiche, con il massimo dei voti, e Federica Paganelli, diventata nonostante la malattia che l’ha colpita,l’atrofia muscolare spinale, simbolo di vitalità e forza.

Premiato lo stesso professore Alberico Lombardi per le sue innumerevoli attività benefiche, di cui in questa edizione hanno beneficiato l’associazione Pestalozzi e l’associazione Andare oltre onlus.

L’amore ha vinto, vince e vincerà“, canta il bel prof con tanti suoi ragazzi, ad inizio serata, e noi tutti siamo sicuri che l’amore ha vinto in questa serata grazie ad una rivelazione di una diversità mostrata nella più assoluta normalità, per cui anche il ragazzo più problematico risplende di luce propria, valorizzato, accudito e mostrato in modo autentico, e non clownesco come accade in casi analoghi.

Merito dell’amore incontestabile e reciproco, di un professore e dei suoi ragazzi.

 

 

 

Simon Sword, l’autore che incanta bambini, risponde ai lettori

Roma, 6 agosto 2018 – Negli ultimi mesi si sono interessati a lui quotidiani, riviste e testate web di settore, e questo mese è apparso addirittura sul mensile Millionaire, grazie ai suoi straordinari risultati in fatto di vendite. Stiamo parlando di Simon Sword, nome d’arte di Simone Spada, affermato autore in cima alla classifiche di vendite di libri illustrati e fiabe per bambini.

In questi giorni attraverso i social, in occasione delle imminenti vacanze estive, Simon Sword ha risposto alle domande più significative dei suoi lettori, che qui vi riproponiamo.

D) Ciao Simon, sei un autore indipendente e senza case editrici alle spalle, ci spieghi il segreto del tuo successo?

R) Non esiste una formula magica. L’anno scorso ho cercato attraverso i social di attirare quante più persone possibili, illustrando passo dopo passo i miei progetti e le mie fiabe in uscita. Ma per essere letto da decine di migliaia di individui, devi saper scrivere e nel mio caso ti devi appoggiare a illustratori validi e molto preparati.

D) In passato hai usato parole dure nei confronti di alcuni editori, in questi mesi la tua opinione su di loro è cambiata?

R) No anzi, a dire il vero la considerazione che nutro per alcuni di loro è addirittura peggiorata. In queste ultime settimane nel caso specifico, un importante editore di libri per ragazzi, mi ha attaccato per il non corretto posizionamento di un paio di virgole all’interno di un mio testo. Polemica assurda e infantile, che fortunatamente non ho colto. Più avanti mi è stato riferito che uno dei suoi libri più noti dopo 6 ristampe e 8 anni, ha venduto meno copie della mia fiaba “La città degli aquiloni” (uscita a maggio dello scorso anno solo in formato digitale, in esclusiva su Amazon.it) Evidentemente questa cosa può provocare bruciori di stomaco e…lascio a voi le dovute conclusioni.

D) Hai mai pensato di pubblicare con case editrici tradizionali?

R) Si certo e non escludo che possa capitare a breve. Il problema sostanziale è che per quanto riguarda i libri illustrati per bambini, esiste un mercato particolare con linee editoriali ben circoscritte. Il mio disappunto nei confronti di alcuni editori nasce proprio da questo motivo. Se in libreria su 100 albi illustrati, 90 sono frutto di traduzioni di titoli stranieri, significa che c’é qualcosa che non funziona. E credetemi, ci sono illustratori e autori italiani che non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi d’oltreoceano.

D) Quanto guadagna uno scrittore? Ci fai una panoramica della situazione attuale?

R) E’ un po’ difficile non generalizzare. Molte case editrici riconoscono agli autori percentuali molto basse, spesso sotto il 10% del prezzo di copertina. Per quanto mi riguarda invece, Amazon corrisponde agli autori percentuali che variano dal 30% al 70%, in base al prezzo che è stato attribuito al volume. Non sono molte le persone che possono vivere di scrittura nel nostro paese, soprattutto tra gli autori indipendenti.

D) Tu però hai venduto moltissime copie dei tuoi ebook. Diversi scrittori sono sempre poco propensi a parlare di numeri, puoi dirci quante copie vendi al mese e in che modo retribuisci i tuoi collaboratori/illustratori?

R) Sia gli illustratori, che i traduttori con i quali collaboro, vengono retribuiti in un’unica soluzione in base al loro preventivo. A seconda della complessità del testo da tradurre o delle illustrazioni da realizzare, il costo può variare sensibilmente, ma è sempre stabilito da loro. Riconoscere a loro una percentuale è rischioso, dato che in quanto autore indipendente potrei vendere una copia del libro in questione oppure un milione, una fastidiosa incognita. A distanza di un anno dalla loro prima uscita, le mie fiabe vendono in media 1.500-2.000 copie mensili, dicono che siano cifre davvero incredibili.

D) Hai mai pensato di scrivere romanzi per ragazzi e non più libri per bambini?

R) Si certo. Ho cinque testi da revisionare in questi mesi, quasi pronti per essere pubblicati. Si tratta di romanzi per ragazzi che toccano varie tematiche, inoltre da qualche tempo sto lavorando alla traduzione di un libro di Jack London, che ha avuto poca fortuna nel nostro paese. La mia speranza è quello di poterlo rilanciare e farlo conoscere al pubblico come si deve.

D) Un’ultima domanda ora Simon. C’è un consiglio che vorresti dare ai tuoi colleghi che scrivono libri per bambini?

D) Mi piacerebbe che si pensasse meno alla politica e più alle esigenze dei nostri piccoli lettori. Non serve schierarsi apertamente o addirittura paventare scenari apocalittici, come sta avvenendo in queste settimane, non serve proprio a nulla. Ai bambini vanno trasmessi valori universali che con la politica non hanno nulla a che vedere, non rendiamo pesante l’infanzia di un fanciullo. Ha tutta la vita davanti per potersi arrabbiare e intristirsi, ma nel frattempo è importante comunicare con il cuore e con tanta fantasia, attraverso i nostri libri.

 

 

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Contatti stampa:

spada.clessidra@gmail.com

 

 

Simone Spada, in arte Simon Sword, autore bestseller di racconti e fiabe per bambini

 

 

È boom per la musica dance educativa grazie ai Sun Idea

A partecipare all’innovativo progetto anche le riviste Focus, Panorama, Starbene e la rivista scientifica Wise Society…

Roma, 3 aprile 2018 – È un vero e proprio boom che sta vivendo la musica dance educativa grazie ai Sun Idea. Il progetto nasce dall’incontro tra la nutrizionista di fama nazionale dott.ssa Carla Lertola, fondatrice dell’associazione no profit ‘Robin Food’, e Dario Bonelli e Silvia Recagno cantautori e musicisti savonesi.

Creare un alternativa alla musica dance di oggi è l’obiettivo dei Sun Idea e per questo hanno scritto il primo singolo “La piramide alimentare” che è stato anche sponsorizzato dalle riviste Starbene e Focus per alcuni loro eventi, al cui riguardo è possibile trovare il videoclip sul loro canale YouTube.

Il secondo singolo “Cellulite” strizza l’occhio a sonorità latine e anche per questo brano è stato realizzato un videoclip molto divertente.

Mantenendo allegria e spensieratezza i Sun Idea lanciano messaggi intelligenti in maniera tale da arrivare a tutti. Tra gli obiettivi c’è anche quello di creare brani riguardanti l’ambiente, gli animali e sviscerare in maniera originale ogni altro tipo di argomento.

Il direttore della rivista Focus, Jacopo Loredan fa diventare “la piramide alimentare” sigla del tour che Focus sta effettuando in collaborazione con il magazine Panorama in tutta Italia nell’ambito delle conferenze “Salute nel piatto”.

I Sun Idea vengono inoltre citati in alcuni articoli proprio su Focus e sulla rivista online scientifica Wise Society.

Successivamente, in collaborazione con l’associazione “Risorse Progetti e Valorizzazione” partecipano alle due edizioni di Anello Verde (Festival dell’ambiente) come ospiti e autori della sigla di chiusura, nonchè come autori dei jingle delle manifestazioni Voci nell’ombra (festival del doppiaggio) e Voci di Cartoonia.

Per l’estate 2018 è in cantiere il primo tour che porterà le loro canzoni in giro per le spiagge e le piazze di tutta Italia, in collaborazione con la scuola di ballo Oasi Latina di Savona.

Una storia incredibile quella dei Sun Idea, che dimostrano che educazione e musica dance possono andare a braccetto.

Per chi volesse saperne di più è possibile trovarli sulle diverse piattaforme social:

Facebook: https://www.facebook.com/sunideamusic/

Instagram: https://www.instagram.com/sunideamusic/

Canale Youtube con tutti i loro video:

https://www.youtube.com/channel/UCXf8O0NvibHa7Y2k12ruc5w

 

Università americane: dal 9 al 12 aprile in Italia 3 prestigiose università statunitensi

A Milano, Torino, Bologna e Udine la presentazione di 3 prestigiose università statunitensi:  la Southern Utah University (Utah), il Menlo College (California) e la Truman State University (Missouri)…

Roma, 30 marzo 2018 – La scelta degli studi universitari è il momento più delicato per i liceali italiani. L’85% dei maturandi dichiara di non avere una chiara idea del proprio futuro prima del diploma, mentre il 70% degli studenti valuta l’offerta formativa al di fuori dei nostri confini prima di prendere una decisione.

Le università americane, da sempre in vetta alle classifiche a livello internazionale, rappresentano la massima aspirazione per gli studenti italiani, che spesso non conoscono l’organizzazione del sistema educativo americano, né sono a conoscenza della possibilità di ottenere delle borse di studio per finanziare una parte consistente dei propri studi.

Sono pertanto imperdibili i quattro eventi organizzati ad aprile da Mondo Insieme, organizzazione italiana riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e specializzata in scambi culturali all’estero e in programmi di studio e lavoro negli Stati Uniti, nell’ambito del programma Campus USA.

Dal 9 al 12 aprile prossimi, per la prima volta in Italia, 3 prestigiose università americane, la Southern Utah University (Utah), il Menlo College (California) e la Truman State University (Missouri) presenteranno a Milano, Torino, Bologna e Udine, il sistema universitario americano e le loro vantaggiose borse di studio, riservate agli studenti iscritti tramite Mondo Insieme, che arrivano ad abbattere fino al 70% i costi annuali di vitto, alloggio e studi, per un anno o fino al conseguimento della laurea.

“Gli studenti scelgono il nostro Programma per vivere l’eccezionale esperienza in un campus americano a costi accessibili, orientarsi sul corso di laurea di loro interesse e migliorare il proprio inglese”, spiega Valeria Sessini, Responsabile del Programma Campus USA di Mondo Insieme, “Anche se molti si iscrivono per un solo anno, la maggior parte decide poi di continuare gli studi per tutti e quattro gli anni, sempre con borsa di studio garantita”.

Il sistema americano risulta vincente rispetto a quello italiano per svariati fattori, che verranno evidenziati durante gli incontri: personalizzazione del titolo, possibilità di orientarsi per i primi due anni all’interno della vasta offerta formativa, stretta connessione con il mondo del lavoro, pragmatismo, vita in campus, sviluppo dei talenti artistici e sportivi, programmi di scambi internazionali, ecc.

Gli incontri sono gratuiti e senza alcun vincolo e rappresentano il momento migliore per orientarsi su un futuro vincente.

Per partecipare è sufficiente registrarsi sul sito di Mondo Insieme, www.mondoinsieme.it.

 

                       

Italia in testa per gli ‘Exchange Students’: “studio all’estero prezioso per lingua e lavoro”

Bologna, 11 ottobre 2017 – Trascorrere un anno o un semestre scolastico all’estero è nella wish list di tutti gli studenti italiani. A confermarlo sono le classifiche a livello mondiale, dove l’Italia si colloca sul podio. Negli ultimi 10 anni, per esempio, il numero di Exchange Students italiani negli Stati Uniti è triplicato. A cosa si deve questo fenomeno?

Vivere con una famiglia ospitante e frequentare una tipica High School di un paese straniero, imparare una nuova lingua, confrontarsi con una cultura diversa, incontrare persone con cui stabilire legami che dureranno per sempre: questi sono i principali motivi che spingono gli studenti del terzo e del quarto anno delle superiori a diventare Exchange Students.

Parlando con un ‘Exchange Student’ si capiscono immediatamente le soft skills che i ragazzi sviluppano nel corso del programma, apprezzate e valorizzate sia dalla scuola che dal mondo del lavoro.

Gli Exchange Students maturano e si responsabilizzano, imparano ad abbattere le barriere culturali e a vedere il mondo con occhi diversi. A supporto dell’esperienza è arrivata recentemente una circolare ministeriale che conferma “lo sviluppo di competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline”.

Sul fronte scolastico, l’esperienza è molto interessante perché si lasciano a casa i dizionari di greco e di latino e ci si confronta con sistemi educativi differenti. Né migliori, né peggiori rispetto a quello italiano, semplicemente diversi. A stupire particolarmente è il rapporto più confidenziale con gli insegnanti, la scoperta di nuove materie e la varietà di opportunità extracurriculari, quasi sempre assenti nel nostro percorso scolastico. Dallo sport al teatro, dal volontariato alla musica: i nostri studenti riscoprono i propri talenti mentre portano avanti gli studi!

Secondo Mondo Insieme, organizzazione specializzata in scambi culturali all’estero con sede a Bologna, “gli studenti italiani hanno una mentalità sempre più aperta e le destinazioni richieste sono tra le più varie. Gli Stati Uniti sono sempre la meta più gettonata, seguiti dall’Australia, dal Canada e dai Paesi del Nord Europa” –  conferma Graziella Costa, responsabile del programma – “ma abbiamo studenti ovunque: in Cina, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Argentina, Sudafrica, e la lista continua”.

La soddisfazione più grande è l’integrazione linguistica e culturale, come racconta la studentessa Sophie Grassi della provincia di Verona, che da maggio si trova in Thailandia:

“Per imparare il thai ho deciso di tenere un piccolo libricino da portare con me dappertutto e in cui annoto parole in lingua e la rispettiva traduzione inglese ogni volta che ne imparo una nuova”. Non si tratta più quindi di imparare una sola lingua, ma due.

Scopriamo inoltre che è possibile ottenere dei contribuiti importanti per vivere questa esperienza, perché le opportunità sono veramente preziose per il futuro degli studenti, indipendentemente dal reddito dei genitori.

“Oltre alle borse di studio bandite dall’INPS per i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione” (a metà ottobre uscirà il bando ITACA per il 2018-19), spiega la Dott.ssa Costa, “Mondo Insieme premia gli studenti più meritevoli, che altrimenti non potrebbero partecipare ai programmi, con borse di studio fino a €2.500”.

Non è insolito, infine, che molti Exchange Students decidano di proseguire la loro esperienza di giovani cosmopoliti con altre opportunità all’estero, dagli studi universitari.

Mondo Insieme garantisce borse di studio fino al 70%, per frequentare un’università americana, fino alle più svariate esperienze lavorative a stelle e strisce: Au Pair, Work and Travel, Internship e Training, tutti programmi con un costo molto contenuto.

I giovani italiani hanno un mondo di opportunità davanti a sé, grazie alle esperienze di studio e lavoro all’estero.

Per saperne di più e capire come poter partecipare a questi programmi basta visitare il sito internet www.mondoinsieme.it.

 

 

 

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