L’investimento in crowdfunding in jet privati della Fly Free Airways punta ad un ROI del 140%, e permette di diventare comproprietari della compagnia aerea
Prato, 2 marzo 2023 – Fly Free Airways Tour Operator, la nascente compagnia aerea privata specializzata in business travel management e turismo esperienziale, ha annunciato un aumento di capitale e la ricerca di nuovi soci investitori. Per questo, la società ha avviato una campagna di crowdfunding su https://crowdinvestitalia.it/equity-crowdfunding/FLY_FREE_AIRWAYS.
Gli investitori avranno la possibilità di beneficiare di numerosi vantaggi, tra cui un ROI immediato del 140% se si investe entro la fine del mese di marzo.
Infatti, la società ha un round importante in chiusura al 31 Marzo 2023, con bonus quote del 10%, il che significa che il ROI diventa del 130% + 10% quote free. Gli investitori diventeranno anche comproprietari della futura compagnia aerea e tour operator specializzato in business travel management e potranno beneficiare di un’utile immediato.
Inoltre, gli investitori potranno beneficiare del 50% di credito d’imposta immediatamente utilizzabile, del 50% di voucher per viaggi vacanze in voli charter e del 30% di ore di volo privato incluse.
“Questa è un’opportunità unica per investire in una compagnia aerea e tour operator specializzato in business travel management e turismo esperienziale”, ha dichiarato il portavoce della società.
“Grazie al credito d’imposta e al bonus del 10%, l’opportunità è ancora più allettante. Invitiamo tutti gli interessati a contattarci direttamente per saperne di più.
Altro vantaggio è quello di entrare a far parte di un Club Privato di Imprenditori del Lusso GOLD WING – Il Club dei 300 – un club chiuso, in cui sarà possibile ottenere grandissima visibilità e networking tra i soci e godere di vantaggi esclusivi”, ha dichiarato il fondatore e CEO, il Cav. Dott. Francesco D’Alessandro.
A Marostica nascerà un nuovo grande centro di 3000mq che lavorerà con i più prestigiosi brand italiani e internazionali: previsti investimenti per 1,6 milioni di euro
Vicenza, 26 ottobre 2022 – Marostica sarà sempre più un centro di alta moda, grazie alla nascita di un nuovo grande laboratorio di oltre 3000 mq dedicati al ricamo artigianale ed industrializzato. Tutto merito della LabTre Italia, che da ricamificio artigianale è diventata nel tempo una grande azienda che collabora con i più importanti brand nazionali ed internazionali.
L’azienda è specializzata nel campo dei ricami a tutti i livelli e tra i soci fondatori e le maestranze vanta un’esperienza professionale di oltre 35 anni, che le permette di garantire qualsiasi tipologia di ricamo in tempi brevi e con costi competitivi.
Innovazione e creatività
I ricami eseguiti in modo magistrale hanno attirato nel tempo i più importanti attori del fashion business italiano ed internazionale.
Grazie all’utilizzo di tecniche e materiali innovativi e alla creatività ed esperienza delle maestranze, si realizzano modelli unici che gli stilisti vogliono personalizzare per le celebrità che seguono.
Infatti l’azienda di via Bellodo a Marostica lavora in sinergia con i più importanti brand nello sviluppo dei capi sfilata e nell’industrializzazione del “ready to wear”.
Investimenti e nuova sede operativa
“Stiamo investendo molto in nuove tecnologie – afferma Filippo Menaldo, direttore operativo – nel triennio 2022-2025 sono previsti investimenti per oltre 1,6 milioni di euro in macchinari di ultimissima generazione”.
Forte dei risultati ottenuti e dei riconoscimenti internazionali la LabTre Italia si appresta nel 2023 ad aprire la nuova sede operativa sempre a Marostica come conferma Gabriella Multari, ceo: “oltre 3000 mq dedicati al ricamo artigianale ed industrializzato dove eseguiremo tutte le lavorazioni e organizzeremo il nostro archivio storico di ricami”.
L’azienda ha una forte connotazione etica e da sempre crede nei valori dello sviluppo sostenibile. L’uso di filati e materiali riciclati, l’utilizzo di automezzi elettrici, l’installazione nella nuova sede di pannelli fotovoltaici e di sistemi che utilizzano solo energia elettrica green, continueranno a consolidare l’immagine aziendale sempre attenta all’ambiente.
Le nuove artigiane digitali italiane si ritrovano nella community di A little Market, la piattaforma per la vendita online dei migliori oggetti artigianali italiani…
Milano, 5 maggio 2017 –A little Market (www.alittlemarket.it), la piattaforma online leader per la vendita dei migliori oggetti artigianali italiani, ha effettuato un sondaggio interno tra i creatori ed il verdetto è che quasi il 95% di loro è donna.
A little Market, il mercato per le nuove artigiane digitali italiane
AlittleMarket.it è stato creato nel 2008 per permettere a centinaia di migliaia di artigiani e designer di vendere le proprie creazioni 100% fatte a mano. Fin dalla nascita l’intento di A little Market è stato quello di creare un’economia più umana, consentendo ai piccoli artigiani locali, non solo di far crescere la propria impresa, ma anche di rivitalizzare l’economia locale, vera eccellenza nel nostro Paese.
A little Market vede crescere la propria comunità, diventando sempre più un “incubatore” di giovani talenti che amano l’handmade e vogliono dare luce ai prodotti locali.
A little Market è un vero e proprio trampolino di lancio per vivere una passione, che fornisce un supplemento al reddito per alcune, la riqualificazione per altre e dà, soprattutto, spazio alle donne.
Perché l’artigianato digitale è rosa
Tra le motivazioni che hanno spinto queste donne ad intraprendere l’avventura handmade su A little Market:
l’85% dichiara di aver iniziato grazie alla semplicità d’uso del sito e alla totale assenza di rischio
il 44% ha deciso di iniziare per avere un reddito extra
il 34% ha scelto questa avventura per avere un’occupazione che corrisponda ai propri valori
il 27% per avere un orario di lavoro flessibile
Con Workshop formativi come “Craftiamo”, iniziative rivolte a migliorare il proprio negozio online e attività offline volte alla visibilità e ad incontrare nuovi potenziali clienti, A little Market vuole cambiare il concetto di imprenditoria, accompagnando le nuove artigiane digitali passo dopo passo nel proprio progetto.
“La nostra missione è quella di unire sotto un unico sito web tutte le artigiane e micro imprenditrici sparse in tutta Italia, supportandole con la reale possibilità di farsi conoscere e vivere delle proprie preziose creazioni. Ogni giorno su A little Market vediamo un numero crescente di donne che vogliono aprire la propria attività e avviare un’impresa” ha dichiarato Eleonora Gandini, C&C Lead di A little Market in Italia. “Le donne sono il cuore della comunità A little Market, e vogliamo aiutarle a combattere la disoccupazione “rosa”.”
Chi è a little Market
A little Market è una piattaforma di vendita online, che mette in contatto gli acquirenti con i migliori oggetti fatti mano in Italia da una vivace comunità di creatori talentuosi.a little Market vuole valorizzare i prodotti fatti a mano dai creatori locali, mettendoli in contatto con gli acquirenti italiani, permettendo così l’incontro tra tutti coloro che vogliono promuovere e sostenere l’imprenditoria e l’artigianato locali.
Milano, 28 aprile 2016 – Saranno ben 8.000, tra filiali, sportelli, store, super e corner, le nuove aperture chegenereranno lavoro per oltre 40.000 nuovi posti di lavoro: è questo il programma di sviluppo industriale, strutturato in 10 anni, della Company SMS – acronimo di Sportelli Multi Servizi – che approda sul Mercato Italia con vari format, dal Franchising al Licensing, e che sceglie la Capitale come Headquarters.
Ad aprire le danze, sarà la regioneLazio, protagonista del primo lotto selettivo, con le province di Roma, Frosinone, Latina, Viterbo, Rieti, ed ovviamente tutti i municipi della Capitale.
SMS, Sportelli Mutli Servizi si occupa di fornire servizi nei seguenti settori: Servizi Postali, Farmaceutico, Spesa, Alimentare, Cibo Caldo, Centri di Assistenza Fiscale, Servizi Assicurativi, Servizi Bancari, e così via.
Obiettivo: coccolare e servire il cliente dai piccoli comuni disagiati alle frazioni abbandonate a se stesse e scevre di qualsiasi servizio, alle metropolidove il tempo sembra essere un bene di lusso.
In linea con le attuali dinamiche di mercato, il format messo a punto da SMS è progettato in funzione dei continui cambiamenti sociali e delle moderne abitudini d’acquisto, tenendo conto dell’importanza della multicanalità e dell’ammodernamento delle reti vendite da un lato. Dall’altro, è strutturato per far fronte ai continui malfunzionamenti e chiusure dei classici uffici postali, di banche ed uffici pubblici e ai disservizi diffusi su larga scala.
SMS ricerca candidati in possesso dei seguenti requisiti: forte orientamento ai bisogni dell’utente e capacità problem-solving, predisposizione al lavoro indipendente e imprenditoriale, seppur guidati e accompagnati da SMS, capacità di investimento, buona conoscenza del municipio in cui ci si appresta ad operare, voglia di migliorarsi attraverso corsi di formazione, motivazione e voglia di ricoprire ruoli di responsabilità e orientati alla leadership per l’assunzione dei ruoli di Direttrice e Direttore dello sportello o della filiale.
Le modalità di accesso alla selezione dei candidati-imprenditori, altamente selettive, avviene attraverso la partecipazione ai bandi privati selettivi per singola regione, attraverso l’invio del proprio CV, unitamente alla lettera motivazionale, spiegando le motivazioni per cui si intende perseguire tale progetto. I candidati saranno selezionati in più step seguendo lo schema telefonico di call conference, ad personam.
I candidati dovranno inviare CV e lettera motivazionale via mail a: sms.selezioniregionali@gmail.comindicando nell’Oggetto della mail le seguenti info: il municipio per cui ci si candida, cognome e nome.
Milano 21 dicembre 2015 – Web e social media hanno modificato le leve tradizionali del marketing e l’informazione si è fatta sempre più digitale. Gli effetti? Alle imprese sono richieste competenze nuove e diversificate. Il che comporta la necessità di un supporto specialistico con cui coordinare i processi d’innovazione per individuare le opportunità offerte dal digitale, mettendo a punto nuovi modelli di business e nuovi modelli organizzativi.
Le aziende del settore, a causa di questi continui cambiamenti si vedono costretti a riconfigura le loro offerte ed i loro servizi in modo da offrire una risposta efficace a queste necessità, magari anche con servizi di advisory a supporto della trasformazione digitale per aziende e professionisti.
“In base alla mia esperienza posso affermare che c’è un grande bisogno di mettere a disposizione delle aziende, che vogliono essere al passo con i tempi, competenze sui modelli strategici della comunicazione con due modalità differenti ma complementari, la consulenza ed il coaching, in modo da rispondere ai bisogni ed ai trend in continuo cambiamento” dichiara Delia Caraci, responsabile di Digitalsfera, società di consulenza e formazione digitale.
“Noi ad esempio abbiamo ridisegnato i nostri servizi strutturandoli in 5 macro-aree chiave: Branding per l’organizzazione strategica degli strumenti comunicativi (online e offline), Social Media Marketing per essere presenti online con adeguati profili aziendali, PR Online per coordinare lo sviluppo del proprio brand, Blogger e Content Curation per sviluppare articoli professionali ed infine Consulenza specialistica in SEO, Web Advertising, Analytics” dichiara ancora Delia Caraci.
“I tempi richiedono che ogni approccio deve essere reso unico, con metodologie flessibili e disegnate sul cliente, offrendo – anche a realtà di piccole dimensioni – servizi accessibili e pensati per arricchire il potenziale di competenze e capacità all’interno dell’organizzazione, accompagnando il management nel processo di innovazione imprenditoriale: sono necessarie competenze innovative, modelli di pensiero, passione ed energia per creare un nuovo approccio alla comunicazione digitale di ogni azienda” conclude la rappresentante di Digital Sfera.
Cos’e’ veramente l’innovazione? Quali le competenze autentiche per la competitività delle imprese? Dopo l’intervento del Presidente di Confindustria Squinzi, che ha chiamato il paese all’innovazione, si infiamma il dibattito. Per Delia Caraci di Digital Sfera: “È vero, ha ragione il Dott. Squinzi, c’è bisogno di innovazione nel nostro paese a partire dalle imprese. Diventare un’impresa digitale è il primo passo necessario per l’innovazione, ed è necessario che le imprese si rinnovino dal loro interno, per aprirsi ai nuovi linguaggi ed ai nuovi strumenti digitali”…
Milano, 2 dicembre 2015 – “Innovazione” è oggi un termine di gran moda, un must presente in ogni scritto o evento aziendale. Sulla carta tutti sono o vorrebbero essere innovativi ma nella pratica è davvero così?
“Il Dott. Squinzi ha ragione, c’è bisogno di innovazione nel nostro paese e questo deve cominciare, oltre che dalle istituzioni, anche a partire dalle imprese. Diventare un’impresa digitale è il primo passo necessario per l’innovazione del “sistema paese”, ed è necessario che le imprese si rinnovino dal loro interno, per aprirsi ai nuovi linguaggi ed ai nuovi strumenti digitali” spiega Delia Caraci, fondatrice di Digital Sfera, società di consulenza e formazione sulla comunicazione digitale.
“Saper innovare significa ascoltare e comprendere il significato più profondo del cambiamento portato da idee e punti di vista diversi, concretizzandoli consapevolmente all’interno della propria organizzazione. E’ un processo molto complesso, e lo è perché ogni impresa è composta di persone e le persone sono a loro volta complesse. Anzi, forse sono l’elemento più complesso in assoluto: così, un insieme di persone cooperanti e coordinate al raggiungimento di un obiettivo, riflettono in modo amplificato le loro singole dinamiche comportamentali, ovvero il loro universo interno fatto di aspetti positivi e negativi” afferma Delia Caraci.
L’impresa, come i singoli individui che ne fanno parte, con l’andare degli anni entra in una sua comfort-zone, nella quale riproduce e reitera modelli comportamentali non sempre produttivi e non innovativi. Per non parlare del fatto che negli anni spesso le imprese rischiano di dimenticare per strada i veri valori e la cultura originale che hanno dato vita all’avventura imprenditoriale.
Lo spirito autentico dell’impresa e la sua reale capacità innovativaincidono in ogni momento sulla qualità del prodotto/servizio offerto, e questo è un dato che oggi diventa di dominio pubblico nelle conversazioni sociali sul web e sui social media, che si basano sulla condivisione reale di esperienze, modificando così profondamente le fondamenta dell’informazione tradizionale.
Per uscire concretamente da una comfort-zone che rischia alla lunga di portare l’azienda a perdere competitività, ed a rischiare la sua stessa esistenza, è necessario mettersi in gioco veramente ed effettuare, anche con l’aiuto di consulenti preparati, un processo di analisi e riposizionamento per riallineare i propri asset intangibili.
Cosa fare quindi?
Secondo Delia Caraci, “Ogni azienda dovrebbe fermarsi e ri-organizzarsi seguendo questi step: 1) Ricordare la cultura imprenditoriale originale, 2) Pensare al valore concreto della propria attività, 3) Collaborare con un consulente che analizzi in modo oggettivo le performance, 4) Puntare a risvegliare la passione nelle persone che operano al suo interno 5) Vincere l’avversione al cambiamento per avviare un processo innovativo autentico”.
I nuovi paradigmi sociali richiedono insomma un nuovo approccio, che deve nascere all’interno dell’azienda.
Affinché l’azienda possa innovarsi c’è bisogno di innovare la comunicazione, aggiornando i propri modelli di pensiero ed armonizzando ogni nuova tecnologia comunicativa che è anche, prima di tutto, una tecnologia cognitiva.
“Noi ad esempio aiutiamo le aziende nel loro processo innovativo, operando con due modalità complementari: in consulenza e in coaching. L’efficacia del nostro approccio sta nel poter scegliere una delle due modalità oppure entrambe, integrandole per ottenere un miglioramento rapido e allo stesso tempo patrimonializzando un nuovo focus interno all’azienda” continua ancora Caraci.
“È necessario per l’impresa individuare ed enfatizzare i propri fattori distintivi aziendali che le possa permettere di emergere sulle altre offrendo i propri servizi ad un più alto valore aggiunto. Noi per questo aiutiamo le imprese a riorganizzare strategicamente i propri strumenti comunicativi online e offline, a coordinare la propria immagine, a stilare un piano strategico di web marketing, studiare strategie pubblicitarie innovative, compreso l’affiancamento del personale interno per far loro acquisire le nuove competenze necessarie” conclude Delia Caraci.
Per avere più informazioni sulle proposte e le strategie di innovazione della Digital Sfera è possibile visitare il sito web www.digital-sfera.com.
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L’innovazione è possibile grazie alla digitalizzazione delle imprese