Rimini, 3 dicembre 2018 – Lunedì 3 dicembre alle ore 21.00 presso il Club Nautico di Rimini la professionista Alessandra Maltoni del Centro Servizi Culturali di Ravenna parlerà con l’imprenditore ravennate Giuseppe Pizzola, fondatore e amministratore di una importante società informatica, autore di “Sotto la faccia”.
Il libro racconta la storia di Samuele Guarnieri, un ragazzo brillante e capace che invece di impegnarsi per affermarsi e costruirsi un futuro, sceglie di dedicarsi ad una vita scellerata e senza obiettivi.
Un romanzo generazionale e fortemente introspettivo ambientato nel mondo edonistico degli anni ’80 che cerca di indagare e di interrogarsi su cosa si celi dietro le scelte di ognuno di noi.
La serata sarà allietata dalle letture dell’attrice Francesca Viola Mazzone.
Torino, 22 novembre 2018 –“Mi sono infiltrata in un callcenter perché volevo provare di persona le assurde condizioni di lavoro che sapevo essere al limite dell’assurdo. E una volta assunta mi è stato dato subito il target dei secondi per ogni attività che potevo svolgere, compreso l’andare in bagno per fare la pipì”.
A parlare è la scrittrice Barbara Appiano, Infiltratasi in un callcenter per avere una esperienza diretta,e poterne poi scrivere, per denunciare le condizioni di vita e di sfruttamento dei lavoratori del settore.
“Svolgevo il mio compito di video terminalista in uno stanzone enorme con altri 50 operatori alle prese con cuffie, telefoni e un display che scandiva il tempo di ognuno di noi. Un display tipo quelli degli aeroporti, che riporta però tutto quello che fai, e che non appena ti siedi ti tramuta improvvisamente in un numero” continua la scrittrice.
“Se per qualsiasi ragione perdi la telefonata in arrivo questa viene dirottata ad altri operatori, ma tu perdi minuti preziosi e vieni perfino multato. E se ti alzi perché ti viene da grattarti il naso e ti togli la cuffia, che è collegata al display del “grande spione”, ecco che riparte il conteggio dei minuti non lavorati.
Gli stessi minuti che insieme ai minuti della pipì, del pranzo e del caffè, vanno ad incrementare i tuoi minuti di pausa, diventando tutti insieme un dato che misura la tua inefficienza”.
L’alienazione del callcenter trova poi la sua massima espressione nella velocità che il video terminalista velocista deve avere dal momento che prende la telefonata, e deve risolvere il problema di chi chiama in 2 minuti.
Sforato questo tempo il “grande cervellone spione”, come un kapò da lager, fa una resoconto dei minuti sforati, e questi ti vengono poi detratti dalla busta paga.
“È un vero e proprio sfruttamento scientifico, di ogni singolo minuto della vita delle persone, comprese le 8 ore di formazione iniziali, che ho scoperto essere pagati da associazioni sindacali, con soldi presi dallo stato” dice ancora Barbara Appiano.
Una esperienza nuda e cruda, che viene raccontata senza filtri nel libro “Il pianista velocista a cottimo”, che riporta nel dettaglio l’alienazione delle “fabbriche telefoniche” dei callcenter.
Un racconto che vuole rimarcare proprio i valori della “fabbrica sentimentale” di Adriano Olivetti e la visione profetica di Pier Paolo Pasolini che predisse la massificazione della nostra società in tempi non sospetti, ben oltre 40 anni fa.
Un reportage che racconta la perdita dei valori universali di fratellanza e solidarietà, sostituiti dall’antagonismo e dalla competizione fra i lavoratori, dal loro sfruttamento alienante, nel nome della efficienza e della produzione” ci spiega ancora Barbara Appiano (www.appianobarbara.it).
Una infiltrazione coraggiosa quella della scrittrice vercellese, che l’ha portata ad osare fino ad essere scoperta nella sua missione di “testimone dell’alienazione”, e che l’ha trasformata in oggetto di minacce per la pubblicazione del libro.
Minacce che la scrittrice non ha però preso in considerazione, pubblicando per intero la sua esperienza.
Il libro è edito da Kimerik editore, con la prefazione della Prof.ssa Francisetti Brolin Sonia, docente di lettere al liceo Giordano Bruno di Torino e dottore di ricerca all’Università ‘La Sapienza di Roma”.
La prolifica Appiano ha in attesa di pubblicazione ben altri 5 romanzi, che la stessa ha illustrato in una vetrina sul proprio sito www.appianobarbara.it: a novembre uscirà la raccolta di aforismi “Adelante Palabra”, a gennaio 2019 “L’italia a fumetti, l’italia a denti stretti”, un romanzo a fumetti in cui i narratori saranno Topo Gigio e Calmero, e che narreranno la storia dell’Italia dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri.
In stesura anche un romanzo dal titolo provvisorio “La leggenda del pasticcere aviatore”, una storia semiseria e in parte vera che tratta della fame e della distribuzione del latte in Cile durante la presidenza di Allende che ha permesso ai bambini di ricevere mezzo litro di latte al giorno.
Il romanzo denuncia sulle condizioni di lavoro nei callcenter
Ravenna, 12 novembre 2018 – Lunedì 12 novembre alle ore 18.30 presso il VinVita Cafè di Ravenna (Via Monfacone,10), sarà presentato il libro epistolario favolistico “La verità del lupo e altre rimostranze” di Gabriele Andreani. Un libro in cui i personaggi di fiabe e favole classiche prendono foglio e penna e scrivono infuocate lettere di protesta ai loro autori e missive minacciose, personali, confidenziali ad altri personaggi delle stesse fiabe e favole.
Un articolo giornalistico sulla vera storia del Pifferaio Magico, la richiesta di riabilitazione avanzata da Caino e un racconto, Buco Nero ZX999, come recita il sottotitolo, per una fiaba ancora da scrivere, completano questo epistolario magico.
Lo stile è umoristico, alcuni argomenti trattati focalizzano problematiche di grande attualità quali il diverso, l’abbandono e l’abuso di minori, il bullismo, la vita coniugale, lo straniero, la malattia, ecc.
L’autore Gabriele Andreani, pesarese, perdiversi anni ha ricoperto incarichi dirigenziali e direttivi nella Polizia di Stato in Italia, presso la questura di Ravennaed è stato docente di criminologia presso l’Università Carlo Bo.
L’evento è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, con il saluto dell’amministrazione Comunale, insieme al Direttore della Biblioteca Classense Dott. Maurizio Tarantino.
Interloquiranno con Andreani, Alessandra Maltoni Centro Servizi Culturali, Francesca Giommi, collaboratrice delle pagine culturali e letterarie de L’Indice, Il Tolomeo e il Manifesto.
Alessandria, 27 agosto 2018 – In occasione degli 850 anni dalla fondazione della città di Alessandria è stato appena pubblicato su Amazon l’ebook ‘Bolle di sapone (Gagliaudo e gli Umiliati)’, a cura dell’editore Luigi Passerino, che contiene due romanzi brevi che narrano la fondazione della città di Alessandria.
Uno riguarda Gagliaudo, personaggio complesso coinvolto in situazioni ironiche e frizzanti, quasi comiche, anche se deve vivere momenti drammatici. Istruito dall’Ordine degli Umiliati a leggere, a scrivere e a far di conto, colpisce per la sua forza decisionale e la sua scaltrezza. Gagliaudo alterna momenti e azioni di grandissima generosità a comportamenti d’inspiegabile tirchieria e ombrosità nei confronti del prossimo. Ma l’assedio ne cambia il carattere e una intuizione improvvisa….
Il secondo romanzo tratta degli Umiliati, le cui case si erano diramate in gran parte dell’Italia settentrionale. Ad Alessandria, nel sec.XIII. c’era una importante comunità degli Umiliati, in cui le donne ebbero la parità economica con gli uomini. Una parità all’avanguardia visto che oggi, dopo tanti secoli, ancora non esiste una vera parità di retribuzione tra i due sessi.
I più importanti e facoltosi mercanti di tessuti di Milano e Como furono fatti prigionieri da Re Enrico II di Germania e dopo tre anni di prigionia disperavano di ritornare nelle loro splendide dimore. Formularono allora un voto di umiltà e il re esclamò soddisfatto, “Finalmente vi siete umiliati!”, e perme loro di ritornare nelle loro case, in cui vengono accolte molte persone perseguitate e in povere condizioni. San Bernardo da Chiaravalle formò da questo movimento spontaneo un ordine religioso.
Riguardo Liliana Angela Angeleri
Liliana Angela Angeleri è nata ad Alessandria, in Piemonte.
Sposata con il noto pittore Gigi Coppo è madre di Gianluigi e nonna di Alice di sei anni. Dipinge anche lei tele a olio.
Pensionata delle Poste e Telecomunicazioni, la sua vicenda è molto singolare: non ha cercato la letteratura, ma è stata una fortissima intuizione a “ordinarle” di scrivere una sceneggiatura per un film tratto da un romanzo ottocentesco.
Lei non conosceva come si componeva una sceneggiatura, si è informata, ha scritto e trovato subito finanziamenti e una produzione di una fiction per la Rai, tutto era pronto per andare in onda…ma…gli eredi degli autori del romanzo originario, dopo un anno di estenuanti trattative hanno rifiutato di cedere i diritti d’autore.
Non si è persa d’animo e ha scritto altri sei script, anche se il vento era ormai cambiato, i finanziamenti erano stati molto ridotti, e Liliana non riuscì più a trovare case di produzione e finanziamenti. In attesa che le sue sceneggiature diventassero film le hanno consigliato di scrivere romanzi ispirati dagli script.
Tra i libri scritti finora ‘Il romanzo di Aleramo’, composto da due parti: la vera vita leggendaria di Aleramo, romanzo romantico/cavalleresco/fantasy, e ‘Profumo di leggenda’, racconto ambientato nei nostri giorni. Un viaggio surreale sulle orme della cavalcata aleramica, lungo i confini del Monferrato.
Infine ‘Il brigante Giuseppe Mayno’, romanzo ambientato in epoca napoleonica, riguarda un brigante celebre e sociale, che rubava ai ricchi per donare alle povere genti delle campagne: un brigante “cavaliere” insomma, simpatico e con una deliziosa storia d’amore.
Perfino il NewYork Times ha parlato di questa startup italiana. A Torre Boldone (Bg) già operativi i primi studi di registrazione dedicati alla sonorizzazione degli eBook: musiche, suoni, rumori, trasformano i libri digitali in un’esperienza ‘aumentata’, arricchendo sensorialmente la percezione del testo.
Torre Boldone (Bg), 26/04/2018 – Tecnologia e creatività associate ai libri digitali spiccano il volo. È quanto sta avvenendo con eMooks, startup bergamasca nata da un’idea ambiziosa, cullata a lungo dallo scrittore internazionale, Luca Tom Bilotta e di cui ha parlato perfino il New York Times (qui l’articolo http://www.emooks.net/pdf/NYTimes.pdf).
Il progetto, che si concretizza nella realizzazione di un’app ad hoc, risponde all’esigenza di rendere la lettura degli ebook un’esperienza più emozionante e completa.
“L’idea è arrivata in maniera abbastanza casuale nel 2014 – dice Luca Tom Bilotta, ideatore e Ceo di eMooks (www.emooks.net) – stavo visitando una nave militare ormeggiata nel porto di San Diego, negli Usa: all’interno dell’imbarcazione era stato creato un percorso digitale-interattivo per rendere più emozionante l’esperienza dei visitatori. E’ in quegli istanti – continua – che, da scrittore quale sono, mi sono domandato se, allo stesso modo, si fosse potuto realizzare qualcosa di significativo per rendere anche la lettura digitale un’esperienza più coinvolgente e appassionante.”
Da qui l’idea di realizzare un algoritmo nativo, brevettato a livello internazionale, che permette, attraverso un’applicazione apposita, di associare agli ebook suoni, rumori d’ambiente, musiche, colonne sonore (file .mks) in modo automatizzato e sincronizzato ai contenuti in scorrimento su tablet e smartphone.
Il risultato è dunque quello di trasformare la lettura in un’esperienza affascinante, ‘bidimensionale’, che accende e colora la fantasia del lettore, dando vita ad un fenomeno destinato a rivoluzionare la lettura digitale.
Il file .mks che origina dall’applicazione, è un file a tutti gli effetti come lo sono i .pdf, i .doc, gli .ePub e tanti altri sul mercato internazionale.
Nel frattempo il prodotto ha già registrato i primi consensi e sono già numerose le case editrici che hanno già manifestato il proprio interesse al suo utilizzo.
Al momento eMooks si sta muovendo con successo sui mercati italiano, sudcoreano e giapponese, con l’obiettivo di espandersi worldwide.
La sede produttiva si compone di avanzatissimi studi di registrazione, una sala per la produzione ‘foley’ di suoni e rumori d’ambiente e per la performance dal vivo di strumenti musicali, due regie audio comunicanti, oltre alla parte dedicata agli uffici.
“Siamo una squadra di lavoro giovane, motivata e piena di entusiasmo – precisa Bilotta-, crediamo in quello che stiamo facendo e siamo felici di poterlo fare nel nostro Paese. Mi considero un sostenitore del ‘Made in Italy’, certamente – conclude – la nostra attività darà un piccolo, ma importante contributo per tenere alto il nome dell’Italia anche all’estero”.
L’inaugurazione dell’azienda, in programma venerdì 11 maggio alle ore 18 in via Borghetto 13 a Torre Boldone (Bg), sarà anche l’occasione per presentare l’azienda e per illustrare il funzionamento delle diverse varianti dell’applicazione: dai fumetti, alla narrativa, alle letture per l’infanzia, ai testi scolastici, all’uso in ambito socio-sanitario per giovani con disturbi di apprendimento (dsa), ma anche quelle business-aziendale.
Per saperne di può sugli studi di registrazione di audio libri di eMooks rimandiamo al sito internet www.emooks.net.
###
Contatti stampa per ulteriori informazioni:
3512473806
Riccardo Catani
Media Relations Coordinator
Tel. 347/4788864 e-mail. riccardo@emooks.net
Audio libri, a Bergamo aprono i primi studi di registrazione per libri digitali
Foto da usare solo a corredo del presente comunicato
L’autore italiano di fiabe Simon Sword, che ha venduto più di Dan Brown e Ken Follett, racconta il suo anno di successi dopo ‘Il mio amico Alfred’, una fiaba sulla disabilità infantile e ‘La città degli aquiloni”. E si toglie qualche sassolino dalla scarpa riguardo i grandi editori che non investono sugli autori italiani…
Milano, 26 gennaio 2018 – “Non servono grandi romanzi per arrivare al cuore dei lettori, a volte basta una semplice fiaba”. A dirlo l’autore Simon Sword, pseudonimo d’arte di Simone Spada, 38 anni originario di Milano, fresco degli oltre 30.000 ebook venduti nell’ultimo anno.
“La città degli aquiloni” fiaba pubblicata e distribuita in formato digitale nel maggio dello scorso anno, è stata la fiaba più acquistata su Amazon nel 2017.
Migliaia di copie vendute in brevissimo tempo e l’unico Kindle per bambini presente tra i grandi bestseller internazionali.
Un risultato incredibile, se si considera lo stato in cui versa il mercato editoriale nel nostro paese e se si pensa al fatto che l’autore, non ha alcuna casa editrice alle spalle.
Un successo quello del libro “La città degli aquiloni” che giunge qualche mese dopo l’ottimo esordio dell’autore, nel mondo dell’editoria per bambini. Simon Sword infatti si è fatto conoscere al grande pubblico grazie al volume “Il mio amico Alfred” una fiaba per grandi e piccini, che per la prima volta ha trattato e raccontato in un modo del tutto nuovo un argomento molto delicato come quello della disabilità infantile.
Entrambi i titoli e gli incredibili dati di vendite lo portano a fare da relatore, alla passata edizione della fiera di libri per ragazzi più importante d’Europa: il Bologna Children’s Book Fair. (vedi foto)
“Amazon doveva scegliere un solo autore in tutta Italia, che senza il supporto di case editrici avesse ottenuto grandi risultati, grazie alla loro piattaforma di self publishing e tra migliaia di persone avevano scelto proprio me. Nei mesi successivi molte scuole per l’infanzia sparse un po’ ovunque in Italia mi hanno contattato informandomi che ‘La città degli aquiloni’ era stato inserito nel loro programma scolastico, a scopo didattico, e nel frattempo, il formato kindle del libro si era posizionato in classifica davanti agli ultimi bestseller di Dan Brown e Ken Follett. Tutto ciò non mi ha minimamente distratto e nel frattempo sono andato avanti a scrivere altri libri per bambini, che spero vedranno presto la luce” racconta l’autore.
Diverse case editrici si sono fin da subito interessate ai lavori di Simon Sword e attualmente sono in corso trattative per la pubblicazione in formato cartaceo di entrambi i titoli.
L’autore però non risparmia qualche frecciatina ai grandi distributori:
“La lentezza è il denominatore comune che ruota attorno all’editoria italiana. Lenti nelle scelte, lenti nelle decisioni, lenti nelle comunicazioni, ma il vero problema a mio avviso è un altro.
Ogni anno il 70% dei titoli per bambini, presenti nei vari megastore e nelle librerie sono di autori esteri, già noti e che hanno alle spalle una gloriosa carriera.
Il facile lavoro di traduzione porta facili ricavi, ma allo stesso tempo penalizza indubbiamente una vasta schiera di autori italiani, anche esordienti, che hanno talento da vendere e nulla hanno da invidiare a scrittori di bestseller già noti e popolari. Bisogna investiresugli autori italiani, sulle idee e soprattutto sulla fantasia” conclude l’autore.
L’autore Simon Sword alla Bologna Children’s Book Fair, la fiera di libri per ragazzi più importante d’Europa
Nasce la collana di poesia “AttraVersi”, a cura di Caterina Bigazzi, per le Edizioni Del Poggio
Poggio Imperiale (FG), 30 ottobre 2017 – È nata ‘AttraVersi’, una nuova collana di poesia che sarà curata dalla fiorentina Caterina Bigazzi e pubblicata dalle Edizioni Del Poggio.
Prende avvio così, grazie a un editore capace di valorizzare e promuovere la poesia, la pubblicazione di una serie di piccoli sillogi di autori e autrici.
Voci certo diverse tra loro per età, provenienza, stile e tematiche, ma accomunate dalla grande passione per la scrittura e in particolare per la ricerca di una poetica piena e comunicativa, vissuta come gesto significativo e concreto, da lasciare emergere e fissare sulla pagina con l’augurio che davvero “attra-versi” il cuore e la mente dei lettori.
Perché una nuova collana di poesia?
Perché “Per leggere un romanzo ci vogliono due o tre ore. Per leggere una poesia ci vuole una vita intera” diceva Christian Bobin.
Così la curatrice presenta il progetto della collana:
“Ogni verso è come il piccolo segmento di un percorso. Forse scrivere è sempre, in qualche modo, attraversare (qualcosa, o qualcuno). È anche un po’ come un ponte. I ponti uniscono, permettono di viaggiare, di incontrarsi. Salire su un ponte è una sfida a proseguire, a non guardarsi indietro, o a non saltare giù.
Questa collana di poesia è fatta di libri piccoli come segmenti, ma tenaci come ponti, che un po’ attraversano, un po’ attraggono. E cercano di dare una forma, o un volto, a quel ‘qualcuno’, ‘qualcosa’. A un ‘dove’.
Ciascuna di queste raccolte compie un cammino, un viaggio. Ma l’importante alla fine non è tanto trovare quel che si cerca. È che i segmenti tracciati non si esauriscano nel vissuto personale, nell’esclusivo dato biografico.
Ognuno attraverso le parole di un altro può scorgere la propria riva.”
Ogni volumetto avrà il formato di cm 13×19 dal costo contenuto di € 7,50 e sarà corredato di illustrazioni, fotografie o disegni strettamente collegati alle poesie, in un dialogo reciproco e fecondo tra parola e immagine.
Le prime due pubblicazioni della collana AttraVersi “Pensavo fosse amore invece era un Narciso” (https://www.facebook.com/pensavofosseamoreinveceeraunNarciso) di Eleonora Falchi e “Carichi dispersi” di Claudia Muscolino, saranno presentate al pubblico al “Pisa Book Festival” (10, 11, 12 novembre) presso lo stand dell’associazione Ewwa Toscana di cui le autrici fanno parte.
Roma, 23 ottobre 2017 – È in tutte le librerie ‘Il Vecchio Ulivo e l’Uccello del Paradiso’, di Lucia Miccichè, una favola pensata per bambini e adulti, illustrata dagli acquerelli di Nicolò Speciale.
Non tutto è visibile agli occhi del mondo. A volte, ‘il Segreto’ è osservare ad occhi chiusi. Ascoltare la melodia dei sogni e risvegliare la purezza taciuta nel cuore di ognuno di noi.
A questo esorta la favola ambientata in un antico villaggio medievale, Terra di Pietra, in Sicilia.
Il luogo è dimora di una creatura incantata, che dovrà compiere un’ardua missione: quella di raggiungere un tesoro antichissimo. Il dono in questione è una ricchezza preziosa, la più grande al mondo: gli uomini la chiamano ‘Amore’. Tuttavia, una volta raggiunto l’invisibile tesoro saprà rivelarsi soltanto ad un cuore puro.
Protagonisti della favola sono il ‘Vecchio Ulivo’ e l’ ‘Uccello del Paradiso’, 2 figure paradossalmente opposte, inserite al centro di un simbolismo che ha le sue radici dentro la terra e allo stesso tempo spinge a volare.
La figura dell’albero è il legame che congiunge cielo e terra, un essere che vive fra spazio e tempo.
Il Vecchio Ulivo, con le sue radici scavate dentro la terra è, invece, espressione di antichità e saggezza. Se Il Vecchio Ulivo è un’icona stabile, sedimentata nelle sue radici, l’Uccello del Paradiso, invece, può compiere la missione da esso affidatagli, quella di volare alla ricerca dell’Amore.
Il Vecchio Ulivo e l’Uccello del Paradiso è una favola che educa alla bellezza e che sprona ad ascoltare il richiamo della Natura.
Il libro di Lucia Miccichè nasce per donare attimi di felicità ai bambini e al fanciullo che è nascosto dentro ciascun individuo. L’autrice dedica, quindi, la sua missione non solo ai bambini ma anche agli adulti, affinché recuperino la parte più genuina di se stessi.
Chi è Lucia Miccichè
Lucia Miccichè è originaria della Sicilia e vive a Pietraperzia, una località sita nel cuore dell’entroterra siciliano. Musica e letteratura sono sue immense passioni e fonti d’ispirazione, per perseguire la carriera di scrittrice e per mutare l’armonia delle note in prosa.
Prima di arrivare alla composizione della favola Il Vecchio Ulivo e l’Uccello del Paradiso, Lucia Miccichè ottiene importanti riconoscimenti: è finalista nel Concorso Letterario Internazionale d’arte e cultura Giuseppe Gioachino Belli Roma e vince il Concorso Letterario Internazionale “Emozioni in bianco e nero”, bandito dalla Casa Editrice “Edizioni del Poggio” in Poggio Imperiale (FG).
Ferrara, 4 ottobre 2017 – Si chiama “Il tormento del talento” ed è il terzo libro scritto dal musicista e scrittoreCarlo Zannetti, che ci propone questa volta una suggestiva raccolta di racconti dedicati ad alcune delle più grandi star della musica internazionale.
Sono storie scritte nel silenzio della notte, cercando nella voce e nelle musiche dei protagonisti, quelle sfumature che possono svelare i più importanti segreti delle loro personalità, quelle sfaccettature caratteriali derivanti da una sensibilità molto pronunciata che possono portare a vivere una vita intensa ma anche parecchio difficile.
Così l’autore ci racconta le sue sensazioni nell’ascoltare le canzoni di Janis Joplin, di Chuck Berry, di John Lennon, di Sinéad O’ Connor, di David Bowie solo per citarne alcuni ed allo stesso tempo ci rivela parecchi retroscena scovati tra le pagine delle loro biografie.
Il libro sarà pubblicato dalla casa editrice “Edizioni Asino Rosso” di Ferrara e s’intitolerà “Il tormento del talento”. Il filo conduttore é proprio il talento con il suo singolare rovescio della medaglia. Tra le prime pagine una bella introduzione nella quale l’autore racconta di sé, di un amore passato e poi 35 racconti molto diversi tra di loro.
Un libro che Carlo Zannetti dedica a Sinéad O’ Connor, Francesca, Ròman e Stefania.
Un musicista, un cantautore ed uno scrittore che ne ha davvero tante da raccontare e che negli anni ci continua a stupire soprattutto quando ci parla degli incontri fortuiti che si sono succeduti nella sua vita, che di sicuro risulta davvero interessante.
Lo sguardo di David Bowie incrociato per un attimo a Londra, l’amicizia durata molti anni con Levon Helm, il recente incontro con Sinéad O’ Connor e l’incredibile coincidenza di trovarsi di notte in Piazza S.Marco a Venezia ad osservare la bellissima Donna Summer camminare da sola illuminata da una grande luna in un lontano agosto del 1977.
La raccolta uscirà entro la fine di ottobre e la promessa dell’autore é quella di stupire con il suo consueto modo di scrivere sospeso tra fantasia e realtà.
Per altre informazioni sul sito e l’artista visitare il sito internet www.carlozannetti.it.
Roma, 21 settembre 2017 – Dopo le frizioni degli ultimi giorni tra il governo di Madrid e quello di Barcellona a proposito del referendum del prossimo 1 di ottobre sull’indipendenza della regione, oggi il livello dello scontro si è impennato vertiginosamente, con un atto di forza da parte del governo spagnolo che sta portando il caos nella regione.
La mattina di mercoledì 20 settembre la polizia spagnola ha fatto irruzione in varie sedi istituzionali delle autorità catalane, sequestrando schede elettorali per il referendum dell’ 1 di ottobre e traendo in arresto in totale 14 persone, tutti esponenti di alto livello del Governo catalano, tra cui anche Oriol Junqueras, vicepresidente della Generalitat e consigliere economico.
“Stanno accadendo cose mai viste da decenni nelle democrazie occidentali” ha dichiarato Junqueras al giornale ‘La Vanguardia‘ .
Nel pomeriggio la Guardia Civilha tentato un’irruzione anche nella sede del partito indipendentista radicale della CUP, che però ha denunciato sui social l’aggressione (a quanto pare, senza un preciso mandato) ottenendo una immediata risposta di cittadini che in centinaia si sono ammassati fuori dalla sua sede, riuscendo infine a far ritirare la polizia.
Nel pomeriggio il raggruppamento indipendentista trasversale “Assemblea de Catalunya” ha convocato una manifestazione in reazione ai fatti della giornata.
Ma quali sono le ragioni che hanno portato all’accendersi dello scontro?
Cosa cova negli animi dei catalani di oggi, così accesi sul tema dell’indipendenza?
A spiegarcelo il libro ‘Catalogna indipendente. Le ragioni di una battaglia’ edito in Italia da manifestolibri (bit.ly/catalognaindipendente), che tenta di far arrivare al pubblico italiano storia, ragioni e rivendicazioni degli indipendentisti.
Il volume, presenta una raccolta di testi della sinistra indipendentista, riunita a vario titolo attorno al partito Candidatura d’Unidad Popular (CUP).
Attivisti giovani e meno giovani illustrano la storia e le motivazioni di una convinzione che sta infiammando gli animi di una regione che è rimasta a lungo sconosciuta ai loro vicini europei.
Il libro è introdotto da Marco Grispigni, studioso di storia contemporanea ed esperto di questioni iberiche.