Questa casa non è un albergo: le soluzioni avanzate per il controllo degli accessi

Roma, 23 novembre 2022 – Un sistema di controllo accessi secondo la norma europea di riferimento EN 50133-1 è un “Sistema che comprende tutte le misure costruttive e organizzative nonché quelle relative all’apparecchiatura richieste per il controllo dell’accesso”. Un SCA ad esempio viene usato principalmente per regolare il movimento delle persone in un’area ben definita.

Questo si ottiene con 3 requisiti fondamentali: CHI, DOVE e QUANDO.

CHI: L’utente deve essere identificato tramite procedure sicure che accertino il suo effettivo accesso. Si possono usare password, badge o dati biometrici.

DOVE: L’utente che tenta di accedere deve essere autorizzato all’accesso di quella zona.

QUANDO: Se è presente una finestra temporale, l’utente deve essere autorizzato ad accedere solo in quella frazione (o più frazioni).

Ad un SCA è possibile integrare diverse funzioni, tra le quali spicca il controllo delle presenze. Un controllo accessi è usualmente caratterizzato da un varco accessi controllato, al quale sono legate alcune apparecchiature.  In questo modo sarà possibile controllare il flusso e il deflusso nelle zone interessate.

Il primo modello di controllo accessi risale ad una delle più grandi civiltà della storia: gli antichi Egizi (1600 a.c.). Già 3600 anni fa era evidente l’importanza di controllare un ingresso con un rudimentale chiavistello. Geniale per l’epoca!

Il controllo degli accessi è, quindi, in parole semplici un sottosistema di sicurezza che si occupa di controllare i varchi e le porte, mediante l’uso di apparati elettronici chiamati lettori di badges o lettori biometrici. Nella loro realizzazione sono utilizzate varie tecniche che ne determinano la tipologia. Il controllo accessi non è solamente un apriporta elettronico o elettromeccanico, come generalmente si è portati a pensare, ma è un mezzo per rendere più sicuro un ambiente. Infatti, provvede a far sì che persone non autorizzate non possano accedere in luoghi riservati.

L’utilità del controllo degli accessi non si estrinseca soltanto nella sicurezza, ma anche nel regolare l’accesso delle persone esclusivamente in aree a loro assegnate verificandone l’ora d’ingresso e di uscita. Può essere, inoltre, utile per attivare/disattivare impianti di sicurezza, regolare il flusso delle persone all’interno di un edificio, memorizzare il transito e vietare l’ingresso in determinate fasce orarie o giornate festive.

Il concetto che sta alla base dei controllo accessi è quello dell’identificazione. Ogni persona, animale, veicolo o oggetto può essere identificato. Il processo che determina il funzionamento di questo sottosistema si basa sull’associazione di un codice alle persone, animali o cose che si vogliono identificare. In questo modo speciali lettori portatili o fissi permetteranno di controllare i dati anche a distanza di anni.

Riguardo Eter Biometric

Eter Biometric Technologies è un’azienda modenese che da quasi vent’anni è un punto di riferimento per le tecnologie legate al controllo accessi. Ha creduto nella biometria quando ancora appariva un obiettivo lontano. Lettori, software, tornelli, verifica delle presenze per il cartellino: la domanda non è “cosa il controllo accessi può fare per le aziende” ma “come utilizzare le giuste tecnologie per soddisfare le esigenze dei clienti”. E Eter ha la risposta, anzi le risposte!

Tante sono infatti le soluzioni proposte da Eter per mettere in sicurezza e proteggere da intrusioni illecite un’azienda attraverso il monitoraggio, il controllo e la gestione dei flussi di persone in entrata e in uscita. In particolare, ETE AIR Controllo accessi in mobilità è un controller di rete compatto con funzionalità complete per accesso singolo. Nonostante le sue piccole dimensioni, il dispositivo supporta 5000 chiavi e puo? memorizzare 8000 eventi. Fornisce l’esecuzione di 3 modalita? Antipass-back per una porta. Posizionato sulla porta di accesso di un determinato varco di un’azienda, consente l’ingresso e l’uscita da essa comunicando con una centrale di supervisione che legge badge e preclude, allo stesso tempo, l’ingresso a personale non autorizzato o estraneo all’azienda.

Grazie a questa soluzione è possibile decidere chi entra, quando entra, dove entra e in quali circostanze: il tutto GDPR compliant e nel rispetto delle normative vigenti CEI riguardanti gli impianti di controllo accessi.

Per maggiori informazioni contattare commerciale@eter.it o visitare il sito internet www.eter.it..

Soluzioni per il controllo accessi, per la casa e per l’azienda

Arte e antiquariato, arriva “Il mobile che non c’era”

Milano, 9 marzo 2022 – Saranno tavoli, tavolini, scrittoi, sedie e poltroncine i protagonisti indiscussi di “Il mobile che non c’era“, l’evento primaverile che dal 18 al 20 marzo nella sede di Viale Espinasse, Di Mano in Mano – Cooperativa di lavoro con una lunga esperienza nel recupero, valutazione, noleggio e vendita di pezzi di antiquariato, modernariato e second-hand – dedicherà all’antiquariato dell’800.

Un evento imperdibile per chi ha voglia di collezionare pezzi unici e al tempo stesso conoscerne la storia e il tempo che hanno attraversato.

Si parlerà di borghesia industriale e dei primi mobili funzionali, della nascita del “salotto” e di un nuovo modo di vivere lo spazio abitativo. Il desiderio è quello di raccontare come gli eventi sociali abbiano da sempre condizionato lo stile degli arredi stessi.

Di questa evoluzione e del passaggio storico ci parleranno esperti antiquari e storici dell’arredo antico.

Curiosità, letture e incontri a tema, prenderanno vita nei salotti allestiti presso il negozio Di Mano in Mano, di viale Espinasse a Milano, in un contesto urbano pronto a diffondere bellezza e cultura.

Per saperne di più

Fino alla fine del 700 le case dei nobili ospitavano perlopiù arredi di rappresentanza, non rifiniti negli schienali poiché destinati ad occupare i perimetri delle stanze. La rivoluzione industriale dell’800 e l’affermazione della borghesia, portano ad un nuovo concetto più funzionale del vivere lo spazio abitativo e nelle dimore prende spazio il salotto. Sedie, poltrone, tavolini e vari oggetti d’arredo quotidiano conquistano il centro delle stanze mostrando anche i loro schienali, che da quel momento dovranno essere quindi perfettamente rifiniti.

Di Mano in Mano, in un’epoca di distanziamenti e isolamento, celebra il luogo che per eccellenza è stato un teatro di incontri, scambi, conversazioni: il salotto. Luogo innanzitutto del ritrovarsi della famiglia, poi luogo deputato alle relazioni sociali, fino a diventare luogo di elaborazione culturale attraverso il ritrovarsi informale di letterati, filosofi, musicisti, artisti nel cerchio degli eleganti divani offerti da affascinanti salonnièries per dibattere o conversare su argomenti legati all’attualità culturale o politica. Spesso nei salotti nacquero linee di pensiero che cambiarono il mondo, arti che lo trasformarono e reti di relazioni che influirono sull’opinione pubblica e culturale. In quella che è stata definita la “civiltà della conversazione”, spesso governata da donne geniali protagoniste in questo ruolo, trovavano il loro habitat ideale gli amanti della cultura e della socialità.

IL PROGRAMMA DELL’EVENTO

Sabato 19 Marzo

11.00 – Il restauratore Giacomo Zucchiatti illustrerà varie tecniche per prendersi cura del mobile

16.00 – Incontro con il perito antiquario Enrico Sala sul mobile dell’Ottocento

17.00 – La libraia Raffaella Acquaviva approfondirà la tematica dei salotti letterari

Domenica 20 Marzo

11.00 – Isa Marini founder di “Look per la tavola” accompagnerà la creazione live di sue mise en place dedicate al pranzo ed alla cena con soluzioni decor, regole di bon ton e curiosità.

16.00 – Isa Marini interpreterà tradizione e regole dell’ora del tè realizzando un suo allestimento creativo.

17.30 – La libraia Raffaella Acquaviva approfondirà la tematica dei salotti letterari

Gli eventi saranno accessibili solo a persone munite di green pass. Nel rispetto delle procedure e della normativa anti Covid vigente gli organizzatori si riserveranno il diritto di contingentare gli ingressi.

Per informazioni aggiuntive rimandiamo al sito internet www.dimanoinmano.it o alla mail info@dimanoinmano.it.

QUANDO DOVE COSA

Dal 18 al 20 Marzo 2022, presso Di Mano in Mano – Viale Espinasse 99 – Milano

Venerdì dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 19.00 orario continuato.

 

Riguardo Di mano in mano

Di mano in manowww.dimanoinmano.it è una Società Cooperativa di lavoro nata nel 1999 in corpo all’esperienza delle Comunità di vita di Villapizzone e Castellazzo, entrambe parti dell’Associazione Mondo di Comunità e Famiglia.

Prendersi cura dell’ambiente in una visione olistica, del suo territorio e della comunità che lo abita: sono i valori imprescindibili che hanno contribuito a costruire negli anni un modello d’impresa unico nel suo genere, prima locale e poi sempre più internazionale.

Oggi Di Mano in Mano è una delle realtà più conosciute ed apprezzate nel recupero e vendita di second-hand. A questo si aggiunge una forte competenza nella valutazione, noleggio e vendita di pezzi di antiquariato e modernariato. Nel 2021 crea la divisione FineArt by Di Mano in Mano che tratta esclusivamente la vendita e l’acquisto di oggetti e arredi antichi, arte e design di grande pregio e valore.

Con una sede a Milano in Viale Espinasse e un distaccamento logistico e operativo di oltre 4000 metri quadrati a Cambiago, la Di Mano in Mano conta oggi circa 90 dipendenti, di cui 60 soci, decine di inserimenti lavorativi all’anno, diverse persone svantaggiate inserite in organico e un totale di quasi 700 borse lavoro erogate in circa 20 anni di attività. Collabora attivamente e costantemente con i Servizi Sociali di Milano, il Ministero di Grazia e Giustizia, le ASL, la Caritas Ambrosiana, e con varie associazioni e comuni del territorio milanese e provincia.

Attraverso il sito principale e una serie di siti satellite, svolge un’intensa attività di e-commerce con consegna in tutto il mondo.

LINK PER FOTO:

https://drive.google.com/drive/folders/1Dau9NgDYOM39810wqftbVDJn4gxam-ex?usp=sharing

 

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Ufficio stampa Di Mano in Mano

Maria Rosa Cirimbelli | ufficiostampa@geodecom.it |

Di Mano in Mano Soc. Coop. Viale Espinasse 99, 20156 Milano |

”Bricks and the City”, dal 23 aprile la casa al centro di un programma televisivo

Roma, 29 marzo 2021 – E’ giunta alla sua terza stagione “Bricks and the City”, la prima trasmissione televisiva in Italia interamente dedicata al mondo della “casa”.

La trasmissione andrà in onda ogni venerdì, dalle ore 22,20 alle 23,20 sul canale 12 del Digitale Terrestre (Lazio), LAZIO TV, e sarà visibile in streaming sul canale della stessa emittente oppure in diretta Facebook e YouTube sui canali social di Bricks and the City.

Tante sono le novità proposte in questa edizione, ecco quello che accadrà nelle quattro rubriche in cui è divisa la trasmissione:

  1. TARGET, condotta da Paolo Leccese, sarà una rubrica di aggiornamento ed approfondimento delle notizie più importanti della settimana che riguardano il mondo della “casa”, commentate con ospiti autorevoli del settore immobiliare e della finanza
  2. HOW AND WHY, condotta da Sanja Radovanovic ed Andrea Spera, sarà una rubrica dedicata al mondo del Design, Architettura e l’Home Staging. Ricca di contenuti educativi elevati, consigli pratici, di cultura e ultime tendenze dell’abitare
  3. BRICKS AND FOOD, condotta da Paolo Leccese ed Enrico Camelio, sarà un esperimento di integrazione tra argomenti che riguardano il settore immobiliare ed il mondo del food and beverage spostando lo spettatore in otto location diverse in Italia insieme a chef stellati, critici gastronomici, esperti di sviluppo turistico ed immobiliare sui vari territori protagonisti delle puntate.
  4. I 7 PECCATI CAPITALI, condotta da Giuseppe Strazzera ed Emanuela Verrone.
    Tutte le strade portano a Roma, ma oggi tra buche, alberi caduti, montagne di rifiuti e autobus incendiati vivere nella Capitale è diventata un’impresa. Un approfondimento dedicato all’analisi e alla riflessione sugli aspetti che più
    condizionano l’abitare nella città eterna.

“Durante le otto puntate affronteremo argomenti utili e di tendenza che riguardano il vivere quotidiano: dall’incidenza delle nuove tecnologie nell’abitare alle migliori opportunità di investimento, dalle opportunità di crescita dettate dai grandi eventi al confronto tra le grandi città e la provincia – afferma Paolo Leccese (autore e conduttore)e lo faremo insieme ad ospiti autorevoli del mondo dell’immobiliare e della finanza durante lo svolgimento delle 4 rubriche in cui è divisa ogni puntata.”

Quest’anno Bricks and the City è supportata da numerosi partners, commerciali ed istituzionali, tra cui Confedilizia, FIAIP, FIABCI, IAHSP Europe, SoloAffitti, Nomisma, IAD.

Per conoscere gli ospiti di ogni puntata e rimanere aggiornati sui contenuti si può consultare il sito www.bricksandthecity.com o collegarsi ai canali social (Instagram, Facebook, Twitter, YouTube).

 

 

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Per ulteriori informazioni:
Bricks Advisoring and Consulting

info@bricksadv.com

www.bricksadv.com

 

 

 

 

 

 

 

 

Affitti e seconda ondata Covid: crollano i prezzi del breve termine, tiene il transitorio

Il Coronavirus provoca il crollo del prezzo medio degli affitti brevi del 7%: prevista una ulteriore contrazione del 25%

Milano, 9 novembre 2020 – Il clima di incertezza e l’emergenza pandemica hanno avuto un effetto molto deleterio sul comparto degli affitti brevi: al momento il prezzo medio degli affitti brevi si è ridotto del 7% mentre l’ occupancy del 54,3%, il tutto al netto del periodo di lockdown. A registrare questi cambiamenti i dati di Hostmate.it, società specializzata in servizi dedicati ai proprietari di appartamenti..

Secondo fonti interne a Hostmate è prevista una ulteriore riduzione del 25% del numero di appartamenti a disposizione per gli affitti brevi sui principali portali dedicati.

Per quanto concerne l’affitto transitorio, quello superiori a 30gg, il prezzo al momento tiene, riducendosi solo del 5%, il tutto favorito dal cambio dell’abitudine dei consumatori (inquilini/turisti) e dalla possibilità di prenotare per periodi superiori a 30 giorni attraverso portali come Booking e Airbnb. Al momento il 70% del portafoglio in gestione da Hostmate risulta affittato attraverso questa formula.

L’aumento della volatilità di mercato, generato dalla pandemia da Covid-19, ha aumentato la necessità da parte dei proprietari immobiliari di perfezionare i propri modelli previsionali di guadagno per poter prendere decisioni strategiche sulla base di dati di mercato aggiornati alla situazione attuale.

Per rispondere a questo bisogno e permettere ai proprietari immobiliari di avere un quadro chiaro circa la migliore strategia di messa a reddito da adottare, Hostmate (www.hostmate.it) ha investito nel potenziamento dei propri tool di data & analytics lanciando l’Acceleratore Immobiliare.

Attraverso i propri strumenti di analisi, affiancati dall’esperienza diretta sul campo, l’azienda identifica la migliore strategia di messa a reddito degli immobili sulla base dell’andamento corrente di mercato. Il tutto unito con le competenze nella gestione operativa di portafogli di immobili che permette l’implementazione delle soluzioni in tempi brevi ed in continuità.

“I tool proprietari Hostmate – afferma Maurizio Sicuro, COO Hostmate – calcolano i guadagni attesi nell’arco dei prossimi 12 mesi in base a diverse soluzioni di messa a reddito: affitto breve, affitto transitorio e affitto lungo. In seguito, in base alla scelta del proprietario, Hostmate implementa la soluzione”.

A proposito di Hostmate

Hostmate nasce per offrire ai proprietari di appartamenti un servizio professionale che permetta loro di conciliare il carico della gestione operativa con le opportunità offerte dagli affitti di breve, medio e lungo periodo, il tutto con semplicità e trasparenza.

Il team Hostmate individua i migliori metodi per massimizzare le performance economiche degli immobili e garantisce la massima qualità nella gestione degli stessi.

Si occupa poi di tutte le attività riguardanti la gestione di affitti di breve, medio e lungo periodo: ricerca e individua gli inquilini, organizza il loro arrivo, comunica con loro durante tutto il loro soggiorno e garantisce assistenza in qualsiasi momento della giornata. Il tutto in continuità, in modo da non far perdere neanche un giorno di affitto ai proprietari immobiliari clienti.

Per saperne di più visitare il sito internet www.hostmate.it.

 

 

 

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Contatti per la stampa:

Gian Maria Brega

Email: brega@hullo.it

Mobile: + 39 338.9020851

Skype: gmbrega

 

 

 

 

 

Decreto Ristori: ora si può salvare la casa grazie alla sospensione dei pignoramenti

Il Decreto Ristori proroga la sospensione dei pignoramenti immobiliari: un’occasione unica per ottenere il saldo e stralcio e cancellare i debiti alle migliori condizioni

Roma, 30 ottobre 2020 – Il Decreto Legge n. 137 del 28 ottobre 2020, il cosiddetto Decreto Ristori prevede all’art.4 la sospensione dei pignoramenti immobiliari sulla prima casa fino al 31 dicembre 2020.

Chi ha visto la propria casa pignorata e messa all’asta giudiziaria può approfittare di questa occasione per rivolgersi a un consulente specializzato in Saldo e Stralcio per proporre o riproporre ai propri creditori la risoluzione mediante procedura appunto di “Saldo e Stralcio”, per azzerare per sempre i propri debiti ed evitare così di perdere la casa all’asta.

L’art. 4 (Sospensione delle procedure esecutive immobiliari nella prima casa) del Decreto Ristori infatti dice:

All’articolo 54-ter, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n.27, le parole “per la durata di sei mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto” sono sostituite dalle seguenti “fino al 31 dicembre 2020”.  E’ inefficace ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare, di cui all’articolo 555 del codice di procedura civile, che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore, effettuata dal 25 ottobre 2020 alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.

Ciò significa che fino al 31 dicembre 2020 è sospesa ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare che abbia a oggetto l’abitazione principale del debitore.

Banche, finanziarie e creditori privati, quindi, vedono allontanarsi la possibilità di vedere i propri crediti soddisfatti in tempi brevi. Il fatto che la possibilità di rientrare delle somme loro spettanti si allontani nel tempo rappresenta un problema di non poco conto ed è proprio per questo motivo che il debitore può sfruttare la leva del “ti pago in tempi brevi ma ti pago meno” attraverso il “Saldo e Stralcio” e ottenere così le migliori condizioni di favore.

“Questo momento storico e la contestuale uscita del DL Ristori rappresenta per chi non riesca più a pagare le rate del mutuo o del finanziamento, per chi abbia difficoltà economiche e veda la propria casa pignorata o messa all’asta la possibilità di azzerare per sempre e alle migliori condizioni possibili il proprio debito evitando di perdere la propria casa all’asta. 

Ciò anche laddove i creditori abbiano rifiutato l’accordo in un primo momento: data la sospensione di ogni procedura esecutiva immobiliare molti creditori, pur di riscuotere il loro credito, stanno valutando di accettare la proposta di “Saldo e Stralcio” che in un primo momento avevano rifiutato”, dicono da PuntoZero, una società di consulenza specializzata in “Saldo e Stralcio”, che ha già aiutato moltissime famiglie in tutta Italia ad azzerare per sempre il proprio debito alle migliori condizioni possibili.

“Solo negli ultimi 18 mesi abbiamo cancellato debiti per più di 3,5 milioni di euro, e liberato dal debito 74 persone che avrebbero visto i propri debiti aumentare fino al tracollo economico e finanziario, salvando dalla svendita all’asta ben 28 case di altrettante famiglie” dicono ancora da PuntoZero. 

Questi risultati sono il frutto dell’applicazione costante del brevettato Metodo PuntoZero, che prevede una negoziazione professionale e l’elaborazione di proposte di “Saldo e Stralcio” ben articolate e documentate.

“Questo metodo ha permesso di concludere con pieno successo moltissime pratiche e ottenere un tasso di chiusura positiva per oltre il 90% delle pratiche lavorate, cancellando per sempre il debito dei nostri clienti” continuano soddisfatti gli esperti di PuntoZero.

“Chi vuole salvare la casa e risolvere il problema dei debiti, grazie all’opportunità aperta dal Decreto Ristori ci deve innanzitutto contattare. Subito depositeremo l’istanza di sospensione della procedura esecutiva e subito dopo valuteremo insieme, attraverso uno studio approfondito della situazione, l’attivazione della pratica di “Saldo e Stralcio”, che permetterà di azzerare una volta per tutte i debiti alle condizioni più favorevoli, salvando allo stesso tempo la casa dalla svendita all’asta giudiziaria” concludono i consulenti di PuntoZero.

E le molte testimonianze di sddisfazione pubblicate sono in effetti la prova concreta che il sistema funziona.

Per saperne di più sulla procedura che permette di azzerare i debiti per sempre e salvare allo stesso tempo la casa dall’asta è a disposizione il sito internet www.punto0.it.

 

 

 

 

Affitti brevi: la rinascita post-Covid passa dal riposizionamento degli immobili

Nel post-covid è essenziale gestire al meglio le locazioni, puntando anche a quelle di medio e lungo termine, per massimizzare la messa a reddito degli immobili

Milano, 24 settembre 2020 – L’impatto del Covid-19 sul turismo è stato devastante. Secondo l’Osservatorio Nazionale del Turismosolo in Italia, nel 2020, il totale dei visitatori subirà una contrazione media del 44% rispetto all’anno precedente, con una perdita di 51 milioni di presenze: il calo più notevole è rappresentato dai turisti stranieri con una perdita di 35 milioni di presenze (-55%,) contro una perdita di 16 milioni di turisti italiani (-31%). (fonte: ).

Questo scenario desolante si scontra drammaticamente contro le previsioni pre-Covid che preannunciavano 1 miliardo e 500 milioni di arrivi a fine 2020 e oltre 76 milioni di turisti internazionali solo sul territorio italiano.

L’ENIT prevede che solo entro il 2023 verranno recuperati i volumi del 2019, grazie anche allo sviluppo del turismo interno, mentre Federalberghi stima che il 10% delle strutture ricettive italiane chiuderà per sempre.

In uno scenario del genere l’unica opzione possibile per sopravvivere sembra essere la capacità di adattamento e di riposizionamento, in tempi brevi, degli operatori del mondo turistico.

Nel campo degli affitti brevi, ad esempio, Hostmate (www.hostmate.it), rappresenta un caso davvero emblematico. Hostmate è nata 3 anni fa come realtà in grado di offrire ai proprietari di appartamenti un servizio professionale che permetta loro di conciliare il carico della gestione operativa con le opportunità offerte dagli affitti short term.

La crisi generata dall’emergenza pandemica ha colpito duramente l’azienda, che – a giugno – lamentava una perdita di circa il 90% del fatturato. Hostmate ha velocemente ripensato il proprio modello di business, proponendosi quindi come punto di riferimento non solo per gli affitti brevi, ma anche per quelli a medio e lungo termine.

Attraverso il cosiddetto “Acceleratore Immobiliare”, il team ha individuato  i migliori metodi per massimizzare le performance economiche di qualsiasi immobile curandone l’implementazione e la gestione. Un approccio a 360 gradi basato sull’analisi e lo studio dell’immobile a cui segue la messa in opera della soluzione di affitto scelta e l’avvio della fase di messa a reddito in tempi rapidi. Senza dimenticare il monitoraggio continuo delle performance.

“Ci aspettiamo un recupero graduale dei volumi di affari – dichiara Maurizio Sicuro, COO Hostmate – con il raggiungimento dei numeri 2019 nel primo trimestre del 2021. La diversificazione dei metodi di messa a reddito offerti, con l’integrazione dei servizi di gestione di affitti medi e lunghi, rafforza la resilienza aziendale e permette di offrire soluzioni su misura, e più sicure, ai proprietari immobiliari”.

A proposito di Hostmate

Hostmate nasce per offrire ai proprietari di appartamenti un servizio professionale che permetta loro di conciliare il carico della gestione operativa con le opportunità offerte dagli affitti di breve, medio e lungo periodo, il tutto con semplicità e trasparenza.

Il team Hostmate individua i migliori metodi per massimizzare le performance economiche degli immobili, e attraverso la selezione di partner e fornitori di alto livello garantisce la migliore gestione possibile degli stessi.

Si occupa di tutte le attività riguardanti la gestione di affitti di breve, medio e lungo periodo: organizza l’arrivo degli ospiti, li riceve nel modo più accogliente, mantiene l’immobile in uno stato impeccabile, e garantisce assistenza in qualsiasi momento della giornata.

Per ulteriori informazioni visitare il sito internet www.hostmate.it.

 

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Contatti per la stampa:

Gian Maria Brega

Email: brega@hullo.it

Mobile: + 39 338.9020851

Skype: gmbrega

 

 

 

Torino: Marcellini Fragrances devolve il 10% degli incassi alla “Forma Onlus”

Torino, 29 giugno 2020 – Marcellini Fragrances, produttore dei pregiati omonimi profumi d’ambiente, ha devoluto il 10% degli incassi a “Forma Onlus”, la Fondazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.

Una felice operazione di solidarietà, nata a giugno 2019 quando, in un’esclusiva serata tenutasi presso AC Hotel di Torino, quando Federico Marcellini ha presentato ad un selezionato pubblico l’iniziativa in presenza della direttrice della fondazione.

Ora ad un anno di distanza la promessa è stata mantenuta con il versamento della donazione: “Aiutare il prossimo è un dovere. Il nostro aiuto è il loro diritto”.

L’Ospedale Infantile Regina Margherita è un polo pediatrico di rilievo nazionale ad alta specializzazione, centro di riferimento per tanti bambini colpiti da differenti gravi patologie provenienti anche da altre regioni e paesi stranieri.

La fondazione è nata nel 2005 dalla volontà di un gruppo di famiglie di aiutare l’ospedale, coinvolgendo gli amici e poi gli amici degli amici, per renderlo più a misura di bambino. È una fondazione di partecipazione costituita con fondi privati e tutti i risultati raggiunti, vecchi e nuovi, sono frutto di tanti piccoli gesti di solidarietà.

Marcellini Frangrances è il naturale racconto di due grandi passioni del fondatore: la profumeria artistica ed i viaggi. Ogni viaggio è una emozione e ogni emozione è una creazione.

Ecco che le proposte del marchio diventano anche la metafora di un futuro da creare, che passa attraverso un sostegno concreto a chi quel futuro ha il diritto di viverlo.

Un’iniziativa benefica che è testimonianza di come l’acquisto consapevole da parte dei clienti di un’essenza d’ambiente pregiata diventa un modo per aiutare gli altri.

Per saperne di più visitare il sito internet www.marcellinifragrances.com.

 

 

Marcellini Fragrances
Federico Marcellini

Federico Marcellini

 

Covid-19, l’andamento del mercato immobiliare

Milano, 13 maggio 2020 – Cosa riserverà il futuro per il mercato immobiliare al tempo del Coronavirus? Simone Spada, immobiliarista e autore ci dice la sua in merito all’andamento del mercato immobiliare in Italia nei prossimi mesi, azzardando una previsione su ciò che potrebbe accadere.

“Il nostro è uno dei paesi che sta pagando il prezzo più alto in termini di vite umane e danni economici a causa della pandemia da Covid19. Lavoro nel settore immobiliare da circa 10 anni e una crisi del genere non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella del 2007, che era nata come crisi del comparto bancario”, spiega Spada.

“Oggi ci troviamo di fronte ad una crisi sanitaria che ha inevitabilmente colpito l’economia, intaccando e danneggiando molteplici settori senza distinzione. Il governo, inutile negarlo, ha commesso diversi errori e di sicuro, almeno nella fase iniziale della pandemia ha sottovalutato il problema.

Gli operatori del settore immobiliare in queste settimane si sono rimboccati le maniche e hanno messo in campo diverse strategie per cercare almeno in parte di aggirare il lockdown, ma i risultati non sono stati eccellenti”, continua Simone Spada.

I motivi si possono riassumere in questo modo:

  • Non si compra una casa senza averla vista

La visita virtuale di un immobile rappresenta oggi un’importante opportunità per i clienti che vogliono acquistare casa. Questo strumento non è nuovo ma esiste da molti anni grazie a video 360° e a fotografie panoramiche, il problema sostanziale è che nessuno di mia conoscenza acquisterebbe un immobile senza averlo visto e toccato di persona. Del resto, le stesse trasmissioni televisive statunitensi che mostrano queste pratiche sono spesso fake e interpretate da attori professionisti. Ciò non toglie che questo strumento aiuti e guidi i vari ipotetici clienti, ma non può essere certo indicato come una soluzione del caso.

  • ISTAT: una famiglia su tre non ha un PC, e nemmeno un tablet

Capite bene che in un’ottica sempre di più mirata ai social e all’utilizzo di piattaforme online la fotografia che ha stilato l’istat in questi giorni non aiuta di certo. Del resto lo stesso identico problema si riversa sulla scuola a distanza e sul lavoro da casa. Se quindi anche il mercato immobiliare nei prossimi anni verrà sempre di più valorizzato grazie alla rete, sarà meglio che qualcuno si occupi di incentivare l’acquisto di questi mezzi anche attraverso bonus.

  • Immobiliaristi o formatori dell’ultima ora?

In questi ultimi due mesi (sarà un caso?) c’è stato un incremento di sponsorizzazioni su tutti i canali social (Facebook, Instagram ecc.), di corsi online inerenti il settore immobiliare di imprenditori e formatori che promettono come al solito facili guadagni con investimenti irrisori. Ecco, questo è il modo più sbagliato per occupare il tempo libero dovuto al lockdown. Non mi riferisco a chi decide di seguire questi corsi e lezioni online, (ognuno è libero di fare ciò che vuole con i propri soldi), ma a chi li propone. Sponsorizzare centinaia di corsi in un lasso di tempo brevissimo non è intelligente e quanto meno dovrebbe far riflettere sulla reale efficacia del suddetto corso. Non metto in dubbio che ci siano bravi formatori che facciano bene il loro mestiere (ne conosco diversi), ma in mezzo al mare si può trovare ogni cosa e questo vale per qualsiasi tipo di settore lavorativo.

“Detto questo io resto ottimista per natura, le case si compravano dopo “la spagnola”, dopo la fine della seconda guerra mondiale e dopo l’11 settembre, non vedo perché il post Covid-19 dovrebbe quindi coincidere con la morte del mercato.

Certo, ci troveremo di fronte a diverse problematiche e a una crisi che coinvolgerà moltissimi individui sia sul piano personale che sul piano professionale, ma credo che proprio in queste situazioni si dovrà agire con intelligenza, con la speranza che lo stato ci supporti.

Sicuramente ci saranno oscillazioni di prezzi, che coinvolgeranno per forza di cose gli immobili commerciali e a mio avviso anche gli immobili siti in località turistiche. La stessa cosa potrà riguardare i contratti di affitto e prevedo una quasi sicura flessione delle compravendite immobiliari, ma non nell’immediato.

Le agenzie dovranno implementare velocemente i servizi offerti, in modo da poter servire una clientela più ampia e sarà solo con la coesione e con la collaborazione che riusciremo finalmente a rialzarci”, conclude Spada.

 

Simone Spada, immobiliarista e autore

 

 

 

Casa: ecco cosa cercano le donne nella “casa dei sogni”

Roma, 6 marzo 2020 – È il nostro rifugio, oltre che il posto per ridere, piangere, ballare, lavorare sodo, riposare, incontrare gli amici, progettare il futuro, o ritrovare solo se stessi. È lei, la nostra amata casa.

Un posto che per tanti anni in passato è stato definito “il regno delle donne” ma che oggi in tempi di parità di diritti con l’uomo non può essere certo definito ancora così.

In una coppia la scelta della casa è infatti un passo importante per il futuro della famiglia e per questo la decisione è certamente condivisa.

L’ultima parola è ancora delle donne

Uno studio però ci rivela che ancora oggi le donne sono decisive quando una giovane coppia o una famiglia deve scegliere una nuova casa per la propria famiglia.

A certificarlo i numeri di un recente studio, effettuato da Homstate.it in occasione della “Festa delle donne” non mentono: nella stragrande maggioranza dei casi, è la donna ad avere l’ultima parola, e precisamente nel 73% dei casi rivelati dalle intervistate.

Ciò avviene nonostante gli stili di vita di uomini e donne si stanno avvicinando, in termini di impegno lavorativo e gestione delle incombenze familiari, e il tempo trascorso tra le mura domestiche da entrambi si avvia ad essere pressoché lo stesso.

Cosa cercano le donne in una nuova casa

Nello specifico cosa cercano quindi le donne quando devono scegliere una nuova casa in cui andare ad abitare?

Lo studio ha indagato anche i gusti delle donne, per scoprire quali sono le caratteristiche che per le donne fanno la differenza tra “abitazione” e “casa”.

La posizione di una casa influenza ovviamente la scelta. Ma quali sono i fattori più rilevanti al momento della scelta del luogo in cui acquistare o affittare una casa?

Non sorprende innanzitutto che in cima alla lista delle caratteristiche desiderate ci sono sicurezza e quiete del quartiere. Dopotutto la casa dev’essere un posto dove sentirsi al sicuro e ritrovare il proprio equilibrio.

Segue nelle scelte della casa la distanza da scuole e lavoro: ciascuno di noi infatti desidera trascorrere in macchina o sui mezzi meno tempo possibile, e c’è chi per raggiungere questo obiettivo è disposta a rinunciare all’acquisto della “casa dei sogni”, o comunque anche a rimandarlo.

Altra caratteristica importante per una donna è la luminosità, con presenza di un balcone o giardino.

La vicinanza a servizi come supermercati e altri esercizi commerciali occupa il quarto posto del podio, seguita da quella a punti di interesse e di svago come cinema, parchi, palestre e altri tipi di svaghi. Caratteristica quest’ultima che risulta essere  apprezzabile, ma non essenziale per la scelta finale della casa.

La casa dei sogni, con ogni mezzo

Un altro aspetto che si tiene in grande considerazione quando si acquista casa è la raggiungibilità con i mezzi di trasporto.

Le donne che hanno partecipato al sondaggio di Homstate.it hanno confermato questa impostazione, ritenendo molto importante ad esempio la vicinanza a fermate dell’autobus e della metropolitana.

Più importante ancora però risulta essere la distanza da zone densamente trafficate: per le donne meglio fare quattro passi in più fino alla fermate dei mezzi pubblici piuttosto che averla sotto casa, perdendoci il sonno.

 

 

Homstate, cosa cercano le donne in una casa

 

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Due cuori e una capanna: ecco le città con gli affitti più cari per le giovani coppie

Roma, 14 febbraio 2020 – L’amore non ha età, ma di sicuro ha un costo. Quello di andare a vivere insieme per una giovane coppia è un passo importante: è la soglia che spesso separa “ci frequentiamo” da “stiamo insieme”.

Ma che peso ha questo passo sull’economia della coppia stessa?

A prima vista potrebbe sembrare vantaggioso dividere per due tutte le spese comuni, tra cui bollette e affitto. Ma considerando che spesso il tetto di provenienza è quello familiare – o tutt’al più quello di una casa di studenti fuori sede – si tratta di una scelta che solitamente incrementa il peso sulle tasche di entrambi in modo non trascurabile.

Per capire se il modello proposto sia ancora sostenibile o se “questo matrimonio non s’ha da fare”, Homstate.it, la prima agenzia immobiliare online in Italia, ha elaborato i dati in suo possesso per realizzare uno studio sul costo degli affitti degli immobili di piccola metratura, tappa pressoché obbligatoria di molte giovani coppie.

Tra le città coinvolte nello studio Milano, Bologna, Roma, Palermo e Torino.

La targa di città più cara per le coppie novelle, e non solo, va senza dubbio a Milano, in cui la media degli affitti per un appartamento di 50 mq supera i 1100€: non esattamente l’ideale per due giovani, magari precari.

Seguono Roma con 890€, Bologna con 779€, Torino con 614€ e infine Palermo, la cui media dei prezzi tra centro, prima cintura e periferia risulta essere 501€.

L’affitto di un appartamento di 50 mq a Palermo costa quindi quasi il 54% in meno dello stesso appartamento Milano.

Ma non occorre spostarsi così tanto per osservare una picchiata dei prezzi: secondo i dati di Homstate.it a Torino, ad esempio,  ad appena 140 km di distanza, il costo di un affitto scende anche del 44%, tanto che a molti risulta più conveniente il pendolarismo tra i due capoluoghi, rispetto alla residenza milanese.

Torino, in compenso, porta a casa uno strano primato: quello della maggior differenza di prezzo tra affitto di un appartamento in centro rispetto alla periferia. Gli affitti in centro infatti sono superiori a quelli della periferia addirittura del 105%, contro il 59% di Milano e il 62% della capitale: un appartamento di circa 50mq nella periferia di Torino cioè viene messo sul mercato in media a 430 euro, mentre in centro questa media sale fino a 890.

Palermo è invece la città con maggior omogeneità di prezzi tra centro, prima cintura e periferia. In generale, tra le città in esame, il divario medio dei prezzi rispetto al centro è -22% della prima cintura e -58% della periferia.

Certo, a tutto questo bisogna aggiungere il costo e la qualità della vita nella città prescelta, e il risparmio sull’affitto di chi vive lontano dal centro va calibrato con il costo dei trasporti – non solo in termini di prezzo, ma di efficienza e quindi di tempo impiegato negli spostamenti.

Insomma, non tutti possono permettersi da subito la casa dei propri sogni, ma forse poco importa. In fondo, dal centro alla periferia, da nord a sud, casa è dove batte il tuo cuore.

 

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I costi dell’affitto case a Milano, Bologna, Torino e Palermo

 

 

 

 

 

 

 

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