L’arco celebrativo al centro di un iter legislativo che ne riconosca il valore nazionale ospitato nella pubblicazione: “Viaggio in Campania” del fotografo di Ragusa Giuseppe Leone.
Benevento, 29 aprile 2022 – Sta facendo parlare di sé in quest’ultimo periodo il capoluogo della provincia sannita. Mentre sui social e sulla rete infiamma infatti da alcune ore la polemica per la affermazione fatta da una turista sul fatto che la cittadina sembrasse quasi una località del nord, una ulteriore testimonianza della bellezza e dell’interesse culturale di Benevento arriva ora dalla Sicilia.
Nel volume : “Viaggio in Campania” (Plumelia Edizioni, Bagheria), curato dal fotografo di Ragusa Giuseppe Leone e promosso sotto l’egida del Premio Penisola Sorrentina, tra le bellezze del patrimonio culturale e del paesaggio compare infatti l’Arco di Traiano, che appena un mese fa ha avuto il via libera all’unanimità dal Senato per il riconoscimento di monumento culturale nazionale.
L’ arco celebrativo è dedicato all’imperatore Traiano in occasione dell’apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi.
La visita a Benevento da parte del celebre fotografo siciliano è avvenuta a conclusione di un progetto di residenza artistica promosso con la direzione dell’artista di Buonalbergo Peppe Leone.
Giuseppe Leone di Ragusa è uno degli esponenti internazionali della fotografia mediterranea, appartenenti a quel filone siciliano di scrittori per immagini sparsi nel mondo, tra i cui nomi più importanti si ricordano, accanto a quello di Giuseppe Leone, quelli di Enzo Sellerio, Ferdinando Scianna, Letizia Battaglia, Franco Zecchin, Giuseppe Tornatore, Aldo Palazzolo, solo per citarne alcuni.
La Giuria del concorso, presieduta da Giuseppe Leone, ha decretato i vincitori per pittura e fotografia: sono di Prato, Massa Carrara, Minturno e Sao Paulo do Brasil. Online, fino al 25 settembre, sarà possibile scegliere ora la “copertina d’autore”
Benevento, 20 settembre 2021 – Toscana, Lazio e Brasile trionfano al concorso di arti visive “Dante 700 Sospira” promosso nell’ambito delle attività speciali del Premio Penisola Sorrentina, in sinergia con il centro culturale Exordium di Buonalbergo e la collaborazione dello IACE di New York per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.
La giuria, presieduta dall’artista sannita Peppe Leone e composta da Pasquale Palmieri (architetto e fotografo), Luigi Ballerini (poeta), Aniello Scotto (artista e docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli), Charles Traub (fotografo americano), Berardo Paradiso (presidente dello IACE di New York), Mario Esposito (direttore del Premio Penisola Sorrentina, ha selezionato i due vincitori per le sezioni “pittura” e “fotografia”.
Per la pittura il vincitore è Paolo Gazzara di Prato con l’opera “ Durante di Alighiero degli Alighieri” .
Per la fotografia il premio va invece a Maurizio Tromboni di Massa Carrara per la foto “Memento”.
Due inoltre i premi speciali: per la pittura la menzione va a Michele Freitas di Sao Paulo do Brasil con l’opera “Inferno de Dante”; per la fotografia invece ad Antonietta De Biase di Minturno con la foto “Il pensatore”. Su quest’ultima opera si è soffermato in particolare l’americano Charles Traub – in rappresentanza dello IACE – che da New York così dichiara: “penso che rappresenta la cornice delle anime che hanno compiuto la loro espiazione. La foto è molto bella raffigura bene l’agonia o l’estasi”.
Ora parte la fase “popolare” della competizione digitale, svoltasi sulla piattaforma Cercarte.it, fondata dal lucano Alberto Nigro.
Una delle due opere vincitrici (la pittura di Gazzara o la foto di Tromboni) diventerà infatti la “copertina d’autore” del Premio Penisola Sorrentina, riconoscimento nazionale organizzato con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Campania.
Cliccando su cercarte.it/dante700 sarà possibile scegliere – con un meccanismo di e-voting aperto fino al 25 settembre- tra il “Durante di Alighiero degli Alighieri” di Gazzara e il “Memento” di Tromboni” quale delle due opere diventerà la “copertina d’autore”.
Sulla importanza in termini sociali dell’iniziativa, che declina cultura ed innovazione, pone l’accento il presidente del concorso, il sannita Giuseppe Leone: “Il concorso di arti visive Dante700 ha utilizzato il web e le nuove tecnologie digitali con l’obiettivo primario di consentire a chiunque di avvicinarsi al pensiero di Dante Alighieri e di tradurre questa esperienza in un’opera visiva. Più che artistico, altissimo è dunque il valore esperienziale che l’iniziativa restituisce”, commenta l’artista.
“Anche il fatto di affidare ora la scelta della copertina d’autore ad una giuria popolare è la testimonianza di come il progetto complessivo intenda prima di tutto democratizzare e diffondere la cultura tra coloro che amano il sapere, oltre gli accademismi, i circuiti affermati e gli addetti ai lavori. Il principale merito di questa iniziativa digitale – al di là degli esiti espressivi delle opere in gara – è consistito proprio nel fatto che si è scelto di valorizzare l’impegno entusiasta e corale dell’intelletto intorno alle verità eterne di cui la poesia di Dante è intessuta”, conclude Leone.
Dopo il successo alla Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, è in partenza per la Campania il fotografo di Ragusa Giuseppe Leone: sarà ospite di Guardia Sanframondi, piccolo borgo del Sannio
Napoli/Benevento, 28 giugno 2021 – Dal 4 all’11 luglio prossimi il fotografo siciliano Giuseppe Leone tornerà in Campania per concludere una residenza artistica avviata nel 2019 come attività speciale del Premio “Penisola Sorrentina”.
Tra i protagonisti artistici della “Milanesiana”, il festival curato a Bergamo da Elisabetta Sgarbi , Leone arriverà per la prima volta nel Sannio, ospite del borgo di Guardia Sanframondi.
Ad accompagnare il maestro internazionale della fotografia, autore di diverse opere insieme a scrittori del calibro di Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino ed Andrea Camilleri, ci sarà un team di artisti del luogo. L’iniziativa punta ad esaltare e valorizzare infatti, attraverso la fotografia, il “genius loci”.
“Osare attraverso l’arte significa addentrarsi nella vita; conoscerla, comprenderla nel profondo e assaporarla con consapevolezza”, afferma l’artista sannita Peppe Leone, direttore artistico della Residenza, che sarà inaugurata a Palazzo Paolo V di Benevento nell’ambito delle celebrazione per il decennale Unesco “I Longobardi in Italia”.
Da lì partirà un viaggio alla ricerca delle bellezze nascoste, con incursioni anche sul Golfo di Napoli, nel segno di una Campania felix e di un mediterraneo letterario, di terra e di mare.
La chiusura di questo progetto lungo (partito già due anni fa ) renderà protagonista il Sannio, restituendo all’entroterra un primato antropico e territoriale, declinato soprattutto attraverso la valorizzazione dello “spirito di comunità”.
Oltre a realizzare fotografie artistiche di Guardia Sanframondi e dei borghi del Fortore legati ad un filone “normanno”, l’iniziativa promossa dall’ente culturale “Il Simposio delle Muse” di Piano di Sorrento e dal Centro culturale “Exordium” di Buonalbergo, punta, complessivamente, a fare del Sannio il modello di un nuovo “turismo culturale”, che valorizzi anche le specificità agroalimentari del territorio.
Il concetto è quello di una periferia che diventa nuovo centro, da cui si irradia un viaggio suggestivo per i borghi della Campania e alla volta degli attrattori del turismo internazionale, tra cui ad esempio l’isola di Procida, che nel 2022 sarà la Capitale italiana della cultura.
Si precisa che alcune delle foto più significative dei territori sanniti visitati e scoperti dal maestro Leone in occasione di questa Residenza estiva confluiranno all’interno di un prestigioso volume e in un ecosistema digitale del paesaggio e della fotografia, che racconterà l’intero percorso campano nell’ambito di un altro progetto speciale dedicato a cultura e innovazione e curato dal Premio Penisola Sorrentina, che per la rilevanza delle azioni programmate ha ottenuto dal Ministro Dario Franceschini il Patrocinio del Ministero della Cultura.
I due Giuseppe Leone: a sinistra il fotografo di Ragusa e a dx il direttore artistico campano del progetto
Un progetto artistico da guiness concepito per la trentesima edizione delle Universiadi 2019, che si volgeranno a Napoli. Il produttore di eventi Mario Esposito dichiara: “sono fiero ed orgoglioso di detenere la rappresentanza esclusiva dell’artista Giuseppe Leone. Già il 2 aprile prossimo grazie a Leone la street art sarà protagonista nel Sannio con la presenza dell’ artista di fama internazionale Jorith Agoch”.
Napoli, 30 marzo 2018 – Promuovere il territorio in un’ottica di miglioramento collettivo ed individuale. Con questo obiettivo l’artista Giuseppe Leone ha ideato un progetto speciale per le Universiadi 2019.
L’Universiade, o Olimpiade Universitaria, è una manifestazione sportiva multidisciplinare corrispondente ai Giochi olimpici (sia invernali sia estivi); il suo svolgimento è biennale; vi partecipano studenti iscritti a tutte le università del mondo.
Leone attraverso l’arte intende valorizzare il Sannio e le aree interne nell’ambito del sistema- Campania, proiettato verso una dimensione internazionale.
“Il mio contributo alle Universiadi 2019 – spiega l’artista originario di Buonalbergo già docente di tecniche pittoriche all’Accademia di Belle Arti di Napoli- sarà quello di realizzare una grande tela di altezza m. 1 e di lunghezza m. 556, numero pari ai comuni della regione Campania. L’opera verrà realizzata da una moltitudine di persone della nostra regione sul tema dello sport nelle varie espressioni pittoriche,creando così un’arte veramente democratica dove ogni uno lasci una propria traccia: street artist, ma anche giovani e scuole. Ad opera compiuta, la tela sarà divisa in 556 tele di 1mx1m, intelate ed autenticate con il timbro ed attestato del guinness dei primati e timbro delle Universiadi. Ogni segmento del telero, lungo più di mezzo chilometro, diventerà così frammento- testimonianza del grande evento e verrà donato ai comuni Campani”.
Un vero e proprio guiness dunque. L’iniziativa ha già incassato i patrocini di Provincia di Benevento e Comune di Buonalbergo: si attende ora, nei prossimi giorni, la convocazione di un tavolo tecnico per passare alla fase operativa. L’idea progettuale sarebbe già arrivata anche negli ambienti vicini al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
“Iniziative come questa del maestro Leone sono fondamentali per creare momenti di promozione e conoscenza dei territori”, ha dichiarato Luigi Barone, che è il consigliere del Governatore campano con delega alle Universiadi 2019.
L’utilizzo dell’arte per promuovere il territorio è uno strumento che Giuseppe Leone ha da sempre voluto utilizzare, anche nell’ambito di altri incarichi istituzionali ricevuti. Un appuntamento vicinissimo è quello che, a partire dal giorno 2 aprile prossimo, a Buonalbergo vedrà impegnato lo street artist di fama internazionale Jorit Agoch per la realizzazione di un wall painting raffigurante, su un muro del centro storico, due personaggi della storia buonalberghese: Alberada e Boemondo.
“Mens sana in corpore sano”, recita l’antico e famoso adagio latino. E se allo sport unissimo l’arte di Leone? Noteremmo che anche quest’ultima è una liberazione spirituale, un’esaltazione dell’identità individuale nello spirito di gruppo.
Cultura e sport, allora, attraverso questo progetto firmato dall’artista sannita – che verrà rappresentato in esclusiva dall’ente nazionale di cultura e promozione sociale “Il Simposio delle Muse” presieduto da Mario Esposito- si fonderanno in un binomio imprescindibile e, con quest’opera unica, costruiranno un bene culturale immateriale, in grado di parlare un linguaggio universale, prima di tutto tra i giovani.
Benevento, 10 gennaio 2017 – Domenica 14 gennaio 2018 a Buonalbergo (Benevento) piccolo centro del Fortore andrà in scena “Slow is good” manifestazione che si propone di coniugare alle eccellenze territoriali l’idea di un tempo lento di produzione e saperi per promuovere le aree interne del Sud Italia.
Il Palazzo Angelini di Buonalbergo, che diventerà in primavera prossima il Palazzetto delle Arti del Fortore e del Sannio, ospiterà domenica 14 gennaio l’evento nazionale tra show coking e performance artistiche.
Una tavola rotonda politico-istituzionale a cui siederanno esponenti della Campania e del Vulture tra i cui premiati lo chef- contadino Pietro Parisi, il direttore del Premio “Penisola Sorrentina” Mario Esposito e il Presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale.
L’iniziativa prosegue quanto avviato all’EXPO di Milano nel 2015 ed è organizzata da 6 comuni del Sannio uniti in consorzio come Baselice, Buonalbergo, Ginestra, San Giorgio La Molara, San Marco Dei Cavoti e Castel Franco in Miscano, cui hanno aderito anche altri territori come la Penisola Sorrentina ed il Comune di San Fele, in provincia di Potenza.
Momenti interattivi, animazione territoriale, cultura e cibo saranno gli ingredienti di una giornata-evento dedicata la concetto di “lentezza”. Il buon cibo, la buona arte, quella vera che sa dire e raccontare qualcosa, non sono del resto una moda di tempi cannibali, ma un punto di partenza per nuovi palcoscenici culturali.
Ideatore e direttore artistico della kermesse, inserita tra gli eventi di rilievo della Regione Campania nell’ambita del POC Campania 2014-2020, è Giuseppe Leone, autore del concept “L’arte del gusto, il gusto dell’arte” che il maestro sannita ha inaugurato nel 2015 per lo spazio istituzionale “La piazzetta” del Padiglione Italia dell’Esposizione Universale di Milano, nell’ambito delle celebrazioni del ventennale del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®.
In quell’occasione si volle dimostrare come l’arte perda di forza e autenticità se banalizzata e ricacciata nel cantuccio della commercialità. Essa deve invece insistere sul contenuto e sulla sua capacità di modularsi trasversalmente, inglobando in sé linguaggi differenti e inediti.
Accanto a Leone ad Expo ci fu lo chef contadino di fama nazionale Pietro Parisi. Il cuoco-contadino, originario di Palma Campania ed ospite di importanti trasmissioni televisive sulle reti Rai e Mediaset, parteciperà anche alla manifestazione del 14 gennaio, ritirando per il proprio impegno nella gastronomia di tradizione un riconoscimento insieme con Mario Esposito, giornalista e patron del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®.
Molto attesa è la premiazione di Gaetano Pascale, Presidente di Slow Food Italia che, recita la motivazione del premio, “punta a ridare il giusto valore al cibo in armonia con ambiente, ecosistema e cultura”. La kermesse sarà arricchita da una tavola rotonda, presieduta dal Sindaco di Buonalbergo Michelantonio Panarese, cui parteciperanno esponenti della Regione Campania e, in rappresentanza del Vulture, il Sindaco di San Fele (Potenza) Donato Sperduto, comune con cui è stata avviata una fase di collaborazione per la promozione delle aree interne sui temi della sostenibilità ambientale, dell’agricoltura, e del marketing turistico-culturale.
Commenta il direttore artistico Giuseppe Leone a proposito delle performance artistiche e delle installazioni che valorizzeranno i prodotti tipici del territorio:
“Si tratta di tracciare un nuovo campo, un’esperienza soggettiva, un modo di osservare, una sorta di empatia che si instauri tra il visitatore, il prodotto gastronomico e l’opera esperita che, in questo intimo momento di esperienza estetica, viene resa viva in una liturgia laica ed emozionale”.
Lo “slow mood”, attraverso questa iniziativa, diventa scrigno di tipicità che si propongono sul mercato, non più unicamente locale, non solo come prodotto gastronomico da assaporare lentamente, ma come essenza culturale che promuova il giusto tempo e il saper fare come strumenti innovativi e funzionali alla crescita delle aree interne.
La performance di Giuseppe Leone all’EXPO di Milano
Week end di prevenzione in occasione del raduno Internazionale Mongolfiere a Fragneto Monforte
Roma 7 ottobre 2014 – 9 le mongolfiere alzate in volo domenica scorsa in occasione del raduno Internazionale Mongolfiere tenutosi a Fragneto Monforte ( BN ). Alcune delle quali in volo col vessillo della Drug Free World ( Fondazione Internazionale per un Mondo libero dalla droga ) per ispirare i migliaia di giovani presenti alla manifestazione a vivere una vita libera dalle droghe. Al centro del paese uno stand informativo distribuiva gratuitamente opuscoli contenenti informazioni sulle principali droghe in circolazione, oltre 1000 gli opuscoli distribuiti nell’intera manifestazione. La manifestazione è stata un occasione per allertare i giovani sui pericoli derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti.
L’opuscolo “La verità sulle droghe” dà ai ragazzi un buon motivo per non iniziare a fare uso di stupefacenti o, in alcuni casi, li esorta a smettere. Attraverso un linguaggio semplice e diretto l’opuscolo offre un ampia panoramica sulle principali sostanze stupefacenti, sbugiardando le false informazioni che circolano su di esse e sostituendole con nozioni che “svegliano” le coscienze, scoraggiando l’uso di droghe ed invitano ad una sano e consapevole vita libera dalle droghe. Il programma della Fondazione, oltre all’opuscolo “generico”, consiste anche di una serie di opuscoli che in dettaglio offrono una guida informativa sulle principali droghe attualmente in circolazione. Fra le attività dei volontari vi sono anche le docenze di prevenzione, svolte ogni anno regolarmente in vari istituti scolastici di Roma e della provincia, docenze che intendono colmare il vuoto di conoscenza che ce sulle sostanze stupefacenti portando maggiore consapevolezza ai giovani in quei luoghi di aggregazione, come ad esempio purtroppo a volte succede nelle scuole dove a volte nascono dei focolai che troppo spesso nelle cronache locali sfociano in eventi infausti a rischio e pericolo della propria vita e quella degli altri
Ogni opuscolo corrisponde ad una sostanza dandone una completa panoramica sui pericoli e gli effetti dannosi a breve e lungo termine. Effetti che, come per tutte le droghe, portano ad una vita di repressione e di schiavitù imposta dalla droga. Come osserva l’umanitario L. Ron Hubbard: “Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono, comunque, l’unico motivo del vivere”. I volontari della Drug Free World, consapevoli delle profonde implicazioni di questa semplice ma vera constatazione, intendono far alzare la guardia a chi non fa uso di droga e dare speranza a chi, facendone uso, può smettere.