Indeciso sul Referendum? Ecco gli ultimi consigli per decidere

Roma, 2 dicembre 2016 – Sei indeciso su cosa votare al referendum? Per aiutare la consistente quota di indecisi riguardo il voto per il Referendum sulla Costituzione di domenica potrebbe giovare una sintesi del confronto tra i Pro ed i Contro sui principali temi coinvolti dalla nuova riforma, così come pubblicato sulla piattaforma di Pro\Versi.

Il superamento del bicameralismo perfetto

Pro: La riforma costituzionale supera il sistema istituzionale attuale basato su un bicameralismo perfetto. Si va verso un bicameralismo imperfetto, con il Senato che rappresenterà le autonomie regionali e parteciperà solo marginalmente all’iter per l’approvazione delle leggi.

Contro: Il bicameralismo non è superato ma reso più confuso, ingenerando conflitti di competenza fra Stato e Regioni e tra Camera e Senato. Quest’ultimo ha un ruolo non ben definito: il procedimento legislativo non viene semplificato ma reso più complesso e l’assetto regionale risulta fortemente indebolito.

Snellimento del procedimento legislativo

Pro: Il nuovo Senato avrà un potere legislativo pieno su alcune materie, mentre in generale potrà sottoporre qualsiasi testo di legge a un esame. L’ultima parola spetta però alla Camera, che potrà accettare o rifiutare le eventuali proposte del Senato.

Contro: La riforma, concepita per snellire il procedimento legislativo, realizza l’effetto opposto. Si configurano, infatti, sino a dieci iter possibili diversi, con competenze non ben definite per il nuovo Senato. Si rischia di sovraccaricare la Corte Costituzionale con nuovi ricorsi e di privare i senatori della possibilità democratica di incidere sui testi di legge.

Diminuzione del numero dei parlamentari e abolizione del CNEL

Pro: Le unità in Parlamento vengono ridotte di 220, viene abolito il CNEL e si realizza dunque una razionalizzazione dei costi auspicata ormai da molti anni. Vengono inoltre soppresse definitivamente le Province.

Contro: La riforma incide solo parzialmente sui costi, che vengono ridotti molto meno di quando il fronte del Sì voglia far credere. A parte l’abolizione del CNEL, esistono modi più efficaci per tagliare la spesa pubblica.

Introduzione del referendum propositivo

Pro: La riforma mira a rafforzare la democrazia diretta. Viene introdotto il referendum propositivo e sono aumentate in generale le garanzie in tal senso.

Contro: La sovranità popolare non viene ancora una volta realizzata. Quorum più alti, complessità e incremento del numeri di cittadini necessari per dare impulso all’attività legislativa sono punti controversi su cui fa leva il fronte del No.

Il nuovo Senato diventa una camera di compensazione tra Stato e Regioni

Pro: La riforma incide sul Titolo V della Costituzione armonizza le competenze statali e quelle regionali. Vengono ridotti i casi di contenzioso. Sono soppresse le materie a legislazione concorrente.

Contro: Il disegno di legge Boschi rafforza l’autonomia statale a scapito di quella regionale; si rinuncia alla leale cooperazione tra Stato e Regioni e si privilegia un modello competitivo. Gli errori della mancata riforma del 2001 non vengono corretti ma accentuati.

La riforma non è legittima perché sostenuta da una maggioranza ristretta

Pro: La riforma costituzionale è frutto di un accordo tra una maggioranza variabile e flessibile e non è un compromesso tra tutte le parti politiche. Essa, inoltre, è illegittima poiché prodotta da un Parlamento eletto con una legge elettorale incostituzionale.

Contro: Il testo della riforma è frutto di convergenze tra maggioranza e opposizione. La non completa uniformità di vedute deriva da un atteggiamento ostruzionista dei partiti dell’opposizione. Inoltre, la polemica sul Porcellum non è fondata perché la Corte Costituzionale ha affermato la non incidenza della decisione sui poteri del Parlamento attuale.

Il testo di legge è poco chiaro e controverso

Pro: Il disegno di legge Boschi è contraddistinto da confusione e pressappochismo. Un unico quesito, troppe scelte diverse tra loro. Auspicabile sarebbe la moltiplicazione dei quesiti e la chiarificazione di alcuni aspetti controversi del testo di legge.

Contro: La riforma è coerente ed unitaria e il referendum cui sono chiamati gli elettori a dicembre offre un quesito chiaro e di cambiamento rispetto ad una Carta Costituzionale percepita come statica.

La riforma porta ad un accentramento di potere in capo al governo

Pro: Il governo è protagonista indiscusso della riforma costituzionale. Il suo potere si rafforza con disegni di legge più facili da presentare e una maggioranza più compatta da poter manipolare. La proposta nasce dal governo e Matteo Renzi ne ha fatto una questione personale da cui dipende la sua permanenza.

Contro: Il fatto che sia stato il governo a proporre la riforma costituzionale non rappresenta né una novità né uno scandalo. La decretazione d’urgenza subisce delle opportune limitazioni per evitarne l’abuso. L’ultima parola spetterà sempre al Parlamento, unico detentore del potere legislativo.

Per approfondire maggiormente la questione si può leggere la Discussione completa alla pagina www.proversi.it/discussioni/pro-contro/115-riforma-costituzionale, sulla Pagina Facebook www.facebook.com/iproversi o sul Profilo Twitter https://twitter.com/iproversi.

 

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