La macchina organizzativa del Premio Penisola Sorrentina punta alla internazionalizzazione e attraverso il cinema, l’audiovisivo e la cultura si ispira al “Modello Sorrento” ideato dal Sindaco Massimo Coppola
SORRENTO (NA), 16 agosto 2021 – Il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” arriva alla ventiseiesima edizione. E la macchina organizzativa guidata da Mario Esposito non si ferma neppure durante il ferragosto. In questo periodo stanno avvenendo infatti gli incontri con il board per definire i premiati del 2021 e rinforzare corollari e manifestazioni collaterali che diano all’evento un carattere di continuità e trasversalità, in grado di superare la tipica dimensione di un “evento spot” per evidenziare invece la qualità di un “premio progetto” per il rilancio del territorio.
Il racconto di venticinque anni di “Penisola Sorrentuina” è in effetti gravido di incontri, emozioni, convergenze culturali. Questo Premio fu fondato a Sorrento da Arturo Esposito nel 1996 in nome dell’amore per la poesia per poi allargarsi verso il mondo della cultura, dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo.
Prima a Sorrento, e poi a Piano di Sorrento, il “Penisola Sorrentina” ha condotto il gotha della cultura italiana ed internazionale. Poeti famosi come Maria Luisa Spaziani, la musa del nobel Eugenio Montale che egli chiamava “La volpe” e Giovanni Raboni. E poi i rappresentati del Gruppo 63 e delle Neoavanguardie letterarie come Edoardo Sanguineti ed Elio Pagliarani.
La kermesse rappresenta una sorta di zona franca in cui convivono il colto ed il popolare; premi Oscar e politici, giovani interpreti e nomi noti. Cultura nel senso più alto del termine. Al limite della contaminazione e della sperimentazione. Al Premio Penisola Sorrentina sono passati Capi di Stato come Francesco Cossiga e Oscar come Nicola Piovani e Fred Murray Abraham. E poi tanti volti del cinema e della televisione come Lino Banfi, Sandra Mondaini, Pippo Baudo, Giovanna Ralli, Giancarlo Giannini, Serena Rossi, Christian De Sica, Peppe Servillo, Paolo Ruffini, Leo Gullotta, Giancarlo Magalli, Alberto Bevilacqua, Walter Veltroni, solo per citarne alcuni. A loro è andata la statuetta-cammeo allestita dal maestro artigiano di Torre del Greco Francesco Scognamiglio su soggetto artistico del sannita Giuseppe Leone, che è anche il direttore artistico di un progetto collaterale del Premio dedicato ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e che coinvolge pure gli Stati Uniti, grazie alla sinergia con il Centro culturale internazionale Exordium e l’Italian American Committee on Education di New York, presieduto da Berardo Paradiso.
La linea guida dell’edizione 2021, che si svolgerà a fine ottobre, sarà costituita dalla internazionalizzazione. Europa, America, rapporti e produzioni internazionali saranno infatti al centro dell’ agenda della kermesse, che si ispira al “Modello Sorrento”, creato dal Sindaco della città Massimo Coppola.
Nella Giuria del Premio nomi di eccellenza del mondo della cultura e del cinema Su tutti si segnala quello di Luca Barbareschi che è il presidente; poi ci sono Danilo Rea, che presiede la sezione “cinema e musica”, l’autore televisivo e doppiatore Giancarlo Magalli, che (insieme con Gustavo Verde) coordina una sezione dedicata alla comicità intitolata a Dino Verde, splendido autore televisivo di format indimenticabili come “Scanzonatissimo”, e l’attrice Francesca Cavallin.
Tra gli ospiti attesi per l’edizione 2021 anche la modella, attrice e conduttrice Valeria Altobelli (ex Miss Mondo Italia e presidente dell’Associazione internazionale Mission NGO) con cui il Premio iniziato a costruire un ponte tra il cinema e il sociale, nel campo delle relazioni internazionali.
New entry dell’edizione 2021 anche una matinee dedicata al dibattito politico-culturale sul mezzogiorno a cura del giornalista e scrittore Roberto Napoletano (direttore del Quotidiano del Sud – L’altravoce dell’Italia), ed il premio speciale della critica cinematografica “LunedìFilm” curato da Pier Paolo Mocci.
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