Napoli, 18 aprile 2023 – Si è conclusa la fiera Napoli Città Libro 2023, un importante evento culturale che si è svolto dal 13 al 16 aprile, e che ha avuto un grande successo di pubblico.
Nonostante il maltempo che ha imperversato per i quattro giorni della fiera, d’altronde il tema era “Tempeste”, la tempesta è stata soprattutto culturale, con una partecipazione eccezionale di espositori provenienti da tutta Italia. Il pubblico ha sfidato il maltempo, per godersi i tanti autori che hanno partecipato e sono stati tanti anche i media che hanno filmato l’evento, tra cui Rai, Sky e web tv nazionali.
Sorrisi, progetti, proposte hanno accompagnato la fiera, e poi tanti amici editori, da Homo scrivens, a Terra Somnia, da Valtred a Polidoro, a Del Vecchio e tanti cari amici, tra cui la LFA Publisher che ha accolto gli autori, provenienti da tutta Italia per i firmacopie, con garbo e massima disponibilità, ottenendo un successo che non si interrompe da 5 anni a questa parte.
Un doveroso ringraziamento va all’editore Lello Lucignano, che cerca sempre di offrire massima visibilità ai propri autori, e a tutto lo staff, con Annamaria Martines, Federica Lucignano, Pietro Santoro e Vincenzo Tagliaferri.
Tante le interviste effettuate, anche ad autori che non avevano la casa editrice presente in fiera, come il tenore del Teatro San Carlo, Luca Lupoli con cui ho dialogato sul saggio musicale “Mario Persico”, da lui scritto con la soprano Olga De Maio, e la sua produzione operistica. Un viaggio alla riscoperta di musicisti napoletani del ‘900 “dimenticati” dal grande pubblico, ma con una intensa produzione che ha meritato l’attenzione dei due artisti del Massimo di Napoli, per far riscoprire i tanti musicisti.
Ed ancora Daniela Campoli con il suo esordio narrativo “Scampoli di vita di una giornalista a scuola”, con cui abbiamo raccontato il percorso lavorativo e privato della collega di Roma.
Non ci resta che attendere il prossimo anno con una nuova edizione di “Napoli Città Libro”, specchio reale di una città di grande fermento culturale, nonostante le evidenti difficoltà di un territorio sempre sospeso tra illusioni e disillusioni.
Daniela Merola
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