Lipari (Messina), 26 settembre 2016 – Si è concluso presso il Palazzo dei Congressi del Comune di Lipari il Workshop “Future Lights on a Volcanic Landscape”, un evento che costituisce nei fatti l’inizio di un nuovo percorso voluto dall’amministrazione Giorgianni per rimarcare l’importanza della riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava di Lipari.
L’evento organizzato dal consulente volontario Dott. Angelo Sidoti ha visto l’adesione di prestigiosi Atenei italiani ed esteri (SITI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, Westminster University di Londra e Architectural Association London MET, Chaimers University di Goteborg, il Dipartimento di Management Università degli Studi di Torino).
Ai lavori hanno partecipato 40 studenti e 7 docenti provenienti dalle Facoltà di Architettura di Università del Territorio (Sicilia e Calabria), coordinati dall’arch. Claudio Lucchesi rappresentante di Urban Future Organization, oltre otto componenti di Giuria qualificati tra i quali l’Arch. Luigi Prestinenza Puglisi noto critico di Architettura a Roma.
L’obiettivo raggiunto dall’amministrazione comunale con il Workshop è quello di aver raccolto le prime idee progettuali sul recupero delle cave di Porticello, frutto del lavoro dei giovani architetti.
Nella giornata conclusiva del 24 settembre, in un incontro pubblico sono stati infatti presentati dai gruppi di lavoro, alcune idee progettuali che verranno pubblicate nel sito Parcogeominerariopomice.it e relative ad interventi di riqualificazione dell’area vulcanologica e pomicifera tramite opere di messa in sicurezza e di rigenerazione a scopo paesaggistico e funzionale.
L’Assessore Regionale al Territorio Dott. Maurizio Croce, presente all’evento, ha manifestato il suo apprezzamento per il percorso avviato dal Sindaco Giorgianni rimarcando la necessità di reimpiegare il personale delle ex cave di pomice nelle iniziative imprenditoriali pubbliche e/o private che si realizzeranno in quelle aree nel rispetto delle raccomandazioni già espresse dalla stessa Unesco.
In considerazione dello stato di abbandono dell’area di cava il Dott. Croce ha suggerito al Sindaco di presentare agli uffici competenti, suo tramite, un progetto di massima per la messa in sicurezza definitiva del fronte di cava al fine di scongiurare eventuali danneggiamenti alla strada provinciale sottostante, individuando le fonti di copertura finanziaria necessarie con l’aiuto dello stesso Assessorato.
Il costo degli interventi per la messa in sicurezza definitiva sono stati stimati in circa 5 milioni di euro da realizzare in un periodo di 24 mesi.
Il Sindaco Giorgianni è stato molto soddisfatto del risultato raggiunto con l’avvio di questo nuovo percorso, affidato, dopo alcune iniziative di sensibilizzazione avviate negli anni precedenti sul territorio, al consulente Angelo Sidoti nel dicembre 2015.
“Lo sviluppo economico che si potrebbe ricavare dalla riqualificazione di questa immensa area industriale dismessa potrebbe costituire un fattore di successo per l’intera economia eoliana” ha spiegato il Sindaco.
Il presidente di giuria Arch. Luigi Prestinenza Puglisi da parte sua ha dichiarato: “Il workshop di Lipari ha dimostrato che per valorizzare uno dei luoghi più belli del mondo occorre creatività e l’energia dei giovani architetti. Sarà adesso importante sviluppare, con altre iniziative di pari spessore, le proposte emerse dal workshop perché solo una intelligente progettazione del territorio è in grado di conciliare istanze di promozione ambientale e di crescita economica, come questa meravigliosa isola merita”.
Nei mesi scorsi la Giunta del maggiore comune eoliano, approvava le bozze di convenzione con importanti Atenei e Istituti di Ricerca Italiani, SITI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, il Dipartimento di Management Università degli Studi di Torino, che verranno formalizzate nel corso del mese di Ottobre presso le sedi dei rispettivi Istituti Universitari.
Il consulente Sidoti ci ha spiegato al riguardo: “in questi mesi il pensiero comune che hanno espresso tutti i docenti ci ha condotto alla redazione di un Masterplan nel quale considerare l’intero territorio e non la sola area dell’isola oggetto di riqualificazione, al fine di non creare sacche isolate di economia ma piuttosto favorire la distribuzione di ricchezza sul territorio in forma diffusa. Non si esclude l’avvio della stesura di un piano di sviluppo turistico dell’intero arcipelago“.
A partire da ottobre per un anno intero, due laboratori di progettazione dell’architettura degli interni e conservazione del costruito (uno tenuto in italiano e l’altro in inglese: Interior Design and Preservation Studio) della Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano, lavoreranno progettualmente sullo straordinario tema della riconversione delle Cave di Pomice di Lipari.
Gli studenti, coordinati dai loro docenti, Michele Ugolini, Stefania Varvaro, Rossana Gabaglio, approfondiranno i temi connessi alla costituzione di un grande parco geominerario e al recupero degli edifici esistenti provando a immaginare un nuovo futuro per uno straordinario patrimonio quale quello del “bianco” scenario delle cave di pomice, oggi in completo abbandono.
Una risorsa importante da valorizzare nell’ambito del riconoscimento delle isole quale Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Durante l’anno di lavoro saranno organizzati due workshop sull’isola di Lipari per portare diverse decine di studenti ad una conoscenza diretta e approfondita del luogo, della sua storia e della sua bellezza, imprescindibile approccio per una consapevole progettazione.
Il Comune ha infine ringraziato la iGuzzini Illuminazione SpA per la sponsorizzazione tecnica costituita dall’illuminazione dei prospetti del Palazzo Municipale, della Chiesa di S. Giuseppe e di S. Bartolomeo a Lipari e della chiesa di S. Cristoforo a Canneto, grazie alla quale, la comunità potrà beneficiare di una nuova percezione notturna del proprio patrimonio culturale e architettonico.
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