L’indimenticabile teatro italiano in formato eBook

L'uomo che incontrò se stesso di Antonelli
L'uomo che incontrò se stesso di Antonelli

Gli indimenticabili testi del nostro teatro, che hanno fatto la storia ed hanno fatto conoscere il teatro italiano nel mondo, vengono riscoperti e riportati in vita in formato ebook, per poter essere letti su pc, smartphone e tablet…

Milano, 17 novembre 2015 – Il nostro repertorio teatrale è sempre stato di grande livello sia per la qualità dei testi prodotti che per il livello delle attrici e degli attori che, nel corso degli anni, hanno calcato le scene dei teatri del nostro paese.

Una casa editrice, la Kkien Publishing International, ha pensato bene di dare omaggio a questa importante tradizione artistica italiana con una collana ebook rivolta sia ai testi che hanno fatto conoscere nel mondo il nostro teatro, sia riscoprendo autori meno conosciuti ma che hanno contribuito in modo significativo al consolidarsi di questa forma artistica.

A fianco quindi di un testo fondamentale come “I giganti della montagna” di Pirandello, sono stati pubblicati due testi, di cui vogliamo dar conto, che rappresentano due gioielli della nostra produzione artistica.

Il primo testo è di Luigi Antonelli e il suo testo: “L’uomo che incontrò se stesso”. Ripudiando tutto il vecchio repertorio borghese, l’aspirazione era rivolta al rinnovamento dei contenuti attraverso la spregiudicata ricerca di nuove forme teatrali, inclini alla satira e all’umorismo.

Affrancandosi dal convenzionalismo e dagli schemi dell’intrattenimento borghese in nome della libera invenzione fantastica, Antonelli si spinge a costruire un teatro che smette di preoccuparsi di espedienti come la coerenza e la logicità, e che al contrario mira a una vera e propria dissoluzione dei personaggi, dei tempi, delle vicende, lasciandosi guidare da un’ironia spesso polemica.

Il suo teatro, che si ricollega a quello del “grottesco”, riduce il contrasto pirandelliano tra essere e apparire ad un’amara, fantasiosa satira delle illusioni.

Il secondo testo è di Paolo Giacometti “La morte civile”. Questo dramma, rappresentato per la prima volta nel 1861, suscitò grande scalpore per lo scottante tema affrontato: il matrimonio deve essere considerato indissolubile anche in caso di “morte civile” di uno dei contraenti? Vi si presenta infatti la dolorosa situazione di una donna che ha il marito all’ergastolo, e quella dell’ergastolano stesso che, fuggito dal carcere, si sente come un “morto”, un intruso fra coloro che ama. Nel testo viene presentato il dramma della coppia che si trova di fronte ad una realtà che non riesce ad essere compresa; persone che non si riconoscono. E si pone il grande problema del cosa fare di fronte a tutto questo. A teatro fu un cavallo di battaglia di Ermete Zacconi.

Sul sito www.kkienpublishing.it potete trovare tutti i testi finora pubblicati, acquistabili su tutti gli store online di ebook.

 

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L'uomo che incontrò se stesso di Antonelli
L’uomo che incontrò se stesso di Luigi Antonelli

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