Il 4 novembre presso il “Cafè de la Paix” il gruppo Emergency Trento e l’Associazione 46° parallelo organizzano il reading de “Il cerchio della guerra” e la presentazione dell’ “Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo” del giornalista Raffaele Crocco
Trento, 2 novembre 2016 – Venerdì 4 novembre alle ore 18.00 presso il Café de la Paix si terrà il reading “Il cerchio della guerra” e la presentazione dell’ “Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo” con il direttore, il giornalista Raffaele Crocco a cura del gruppo Emergency di Trento e dell’Associazione 46° parallelo.
Le 2 associazioni coglieranno l’occasione del 4 novembre per riflettere insieme, per parlare di guerra ma anche dei tentativi di pace che mai si spengono.
E per farlo hanno proposto al Café de la Paix un doppio evento: Il cerchio della guerra, reading a tre voci scritto da Mario Spallino e Patrizia Pasquì che, ripercorrendo la storia dell’associazione di Gino Strada, ci ricorda cosa sono stati questi anni di conflitti, lotta al terrorismo e stragi a partire dall’11 settembre 2001; la presentazione della settima edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo a cura del direttore, il giornalista e inviato di guerra Raffaele Crocco, che proporrà un approfondimento sull’attuale situazione internazionale.
Sarà un momento di condivisione per ricordare distruzione, orfani, profughi di paesi lontani, ma anche per ravvivare speranze e impegno convinto a onorare quell’articolo 11 della nostra (forse quasi ex) Costituzione secondo cui “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Il 4 novembre 1919, un anno dopo la fine della Grande Guerra, veniva istituita la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
“La data che celebra la fine vittoriosa della guerra – si legge dal sito dell’esercito italiano – commemora la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti (Padova) con l’Impero austro-ungarico ed è divenuta la giornata dedicata alle Forze Armate”. Soppressa come festività a partire dal 1977, è diventata col tempo ricorrenza per onorare i soldati italiani caduti in guerre che ci appaiono per lo più lontane: perché il nostro è un tempo di pace e libertà.
Eppure dei 193 paesi membri dell’Onu uno su cinque è in conflitto; il 90% delle vittime sono civili, in maggioranza donne e bambini; i danni causati ai beni artistici e ambientali sono incalcolabili. Siria, Yemen, Etiopia, Afganistan, Haiti, Colombia… 36 i conflitti registrati nel 2015 e molti sono sconosciuti, almeno fintantoché non assumono i volti dei migranti che giungono alle nostre porte in cerca di pace. “Se tiriamo le somme – scrive Raffaele Crocco nell’editoriale di apertura all’ultima edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo – ci ritroviamo con 36 guerre tra le mani e decine di situazioni di crisi, sempre a combattere per il controllo di risorse fondamentali: cibo, acqua, materie prime. E tutto mentre restano pesanti gli squilibri: 128milioni di individui controllano il 60% del Pil mondiale. Il risultato sono, anche, 60milioni di profughi in cerca di una vita in qualche angolo di mondo”.
L’ppuntamento è per venerdì 4 novembre ore 18.00 presso la sala Dragonfly del Café de la Paix (passaggio Osele – Trento).
L’iniziativa è ad ingresso libero.
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Siamo piccoli e fragili,
eppure ci agitiamo e ci combattiamo
sul terzo pianeta del sistema solare…
Siamo piccoli e fragili
sul terzo pianeta del sistema solare,
le catastrofi naturali ce lo ricordano.
da Il cerchio della guerra
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Contatti
Arianna Bazzanella (Gruppo Emergency di Trento)
Tel: 331 4058137
E-mail: [email protected]
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