Convegni: addio cuffie, arriva il Respeaking, l’ultima frontiera delle traduzioni in simultanea

Milano, 20 marzo 2019 – È rivoluzione nel mondo dei convegni internazionali e dell’interpretariato grazie ad una nuova nuova tecnologia che permette di riportare in formato testo in tempo reale su un grande schermo l’intervento di un relatore direttamente nella lingua di destinazione.

La rivoluzione è rappresentata da software di riconoscimento del parlato, via via perfezionato a partire dalla fine degli anni novanta ad oggi, che permette la trascrizione in simultanea del parlato in un testo che compare come sottotitolo su un monitor. Una tecnologia che agli albori è stata applicata sulle tv di casa, a beneficio delle persone con disabilità uditive.

Il software ha poi conosciuto più ampie applicazioni, passando dal sottotitolaggio, o respeakeraggio, delle trasmissioni in diretta tv a fini di utilità sociale alla sottotitolazione inter-linguistica e intra-linguistica. Come avviene, ad esempio, in occasione di convegni, conferenze o lezioni universitarie davanti a un’audience internazionale per la quale sia richiesta la traduzione simultanea da parte di un interprete.

Il pubblico può così leggere la trascrizione simultanea del testo orale su monitor dedicati installati in sala o, addirittura, sul proprio smartphone o iPad.

L’ultima frontiera dell’interpretariato di simultanea, diventato uno dei servizi di punta di Landoor, tra le prime ad aver portato in Italia il respeaking.

Con vantaggi davvero sorprendenti: il pubblico può assaporare il piacere di ascoltare la voce suadente dell’oratore seguendone perfettamente il discorso grazie ai sottotitoli che compaiono in simultanea e, al contempo, può essere esonerato, magari durante una cena di gala, dall’impaccio di dover indossare le cuffie, fino ad oggi l’unica possibilità per seguire la traduzione simultanea di un oratore di cui non si conosca la lingua.

L’arte del respeaking

Oltre questa apparente semplicità si cela una procedura molto complessa, che vede all’opera professionisti altamente specializzati e di elevatissime competenze linguistiche, culturali e tecniche, tradizionale appannaggio di Landoor.

Il respeaking, infatti, rispetto alle altre tipologie di sottotitolazione, prevede la presenza di un professionista, il respeaker, che riformula a voce, traducendolo, il testo orale che sente in diretta. La riformulazione del respeaker viene a sua volta riconosciuta, elaborata e trascritta dal software, che trasforma l’input vocale del respeaker in un testo scritto che va verificato e, se necessario, corretto prima della trasmissione al pubblico. Verifica e correzione possono essere curate dallo stesso respeaker o da un editor.

Il respeaking viene effettuato all’interno di una cabina insonorizzata installata nella location in cui si svolge l’evento, ma la tecnologia permette oggi al respeaker di lavorare anche a distanza.

Il tutto in una manciata di secondi, affinché i sottotitoli siano sempre sincronizzati al meglio con l’eloquio dell’oratore. E in caso di eventi di una certa durata e complessità per numero di oratori, i respeaker diventano due, in modo da fornire un servizio di traduzione in simultanea del parlato originale.

 

 

 

 

 

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