Bologna: mezzi affollati e passeggeri senza mascherine, “Urgono controlli delle forze dell’ordine per la sicurezza di cittadini e lavoratori“

FAISA-CISAL EMILIA ROMAGNA: “Per l’ Emergenza Covid-19 servono i controlli per l’obbligo del rispetto delle norme e comportamento dell’utenza nell’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico“

Bologna, 30 luglio 2020 – Il 25 giugno scorso il Presidente della Regione Emilia Romagna ha emanato una ordinanza con in allegato le “Linee guida per la ripresa del trasporto a pieno carico limitatamente ai posti a sedere per il trasporto pubblico regionale/locale”.

Nell’ordinanza si prevede la capienza di carico al 100% dei posti a sedere per i mezzi del Tpl extraurbani e sui convogli ferroviari, oltre che alle norme di comportamento per l’utenza con l’obbligo, per la stessa, dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ovvero le mascherine, nell’utilizzo del trasporto pubblico.

Dal giugno scorso si è visto un incremento della domanda con conseguente aumento dei passeggeri sui servizi extraurbani, ferroviari ma anche sui servizi urbani.

Tale aumento, pur ritenendolo positivo vede, purtroppo, il generarsi di molteplici episodi che dimostrano il mancato rispetto di tali obblighi oltre ad evidenziare il problema di sovraffollamento su autobus e treni.

Considerato, che per le aziende di trasporto pubblico e per gli operatori addetti del settore le norme contenute nei vari DPCM emanati da inizio emergenza non prevedono nessuna responsabilità diretta, oltre quanto esposto e in previsione della ripresa del 100% dei servizi da settembre 2020, in vista della riapertura delle attività didattiche degl’istituti scolastici, diventa indispensabile il ruolo e l’impegno dellle Prefetture per garantire adeguati e dovuti controlli.

Necessario l’ausilio delle forze dell’ordine, anche attraverso il coordinamento con la Regione, enti e le aziende del Tpl su gomma e ferroviarie, onde evitare, come a volte già accade, che tali spiacevoli situazioni possano sfociare in un problema di ordine pubblico mettendo a rischio la sicurezza degli operatori, dell’utenza e la garanzia del servizio offerto.

Queste le dichiarazioni del Segretario Regionale della Faisa-Cisal Emilia Romagna, Maurizio Buzzoni.