Contratto Sanità: il blocco dei contratti è costato finora 600€ mensili ai dipendenti pubblici

Il Segretario Generale FSI incontra i Vertici del Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione

Roma, 02/08/2016 – Il Segretario Generale, Dario Luigi Cagnazzo della FSI è stato ricevuto al Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione nell’ambito delle consultazioni per la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione ed il rinnovo del contratto del comparto Sanità.

L’incontro è stato definito interessante dal Segretario Generale, che durante la consultazione ha stigmatizzato le scarse risorse economiche che sono state destinate al rinnovo contrattuale.

Il blocco dei contratti che risale al 2010 in termini di potere d’acquisto è costato già oltre 600 euro mensili al pubblico dipendente, come sottolinea l’Istat in materia. Va inoltre evidenziato come la rilevazione dell’Istat si ferma alla fine del 2013, il conto, quindi, rischia di essere ancora più salato.

D’altra parte, l’alleggerimento della busta paga si spiega sia con il congelamento dei rinnovi contrattuali, lo stop alle maturazioni stipendiali nonché il blocco del turnover. È ormai di un anno fa la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti, anche se non per il passato.

Le politiche del personale, soprattutto per quanto riguarda gli istituti del trattenimento in servizio, della mobilità, dell’esonero dal servizio e del part-­time non potranno realizzare l’annunciato obiettivo di un “significativo” ricambio generazionale, in assenza di un immediato sblocco del turn­over.

Alla fine dell’incontro il segretario generale, Cagnazzo ha dichiarato: “Le proposte avanzate oggi sono un primo passo, ma è del tutto evidente che lavoreremo sul legislatore affinché le risorse siano incrementate per il rinnovo contrattuale”.

Il Segretario Generale FSI ha informato il Ministro che entro il mese di settembre verrà presentata la proposta contrattuale della sua Organizzazione.

“La FSI ritiene – ha affermato il Segretario del Sindacato – che tale proposta sarà un contributo per rilanciare il mondo del comparto sanitario, con un salario adeguato ma soprattutto ridefinendo i ruoli e le competenze dei vari professionisti che operano ogni giorno con abnegazione e professionalità nel SSN”.

 

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