Clara Fantini espone le sue opere in occasione di Spoleto Arte organizzato dal rinomato manager Salvo Nugnes

Dal 27 Giugno al 24 Luglio 2014 le storiche mura di Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato a Spoleto, accolgono le illustri mostre di “Spoleto Arte” con la curatela di Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. Nell’occasione saranno esposte le creazioni di stile cosmopolita di Clara Fantini.

La Fantini, genovese di nascita si è formata artisticamente a Roma, dove fin dal primo anno di scuola liceale dimostra particolare inclinazione e predisposizione per la pittura e il disegno. Dal 1985 vive e lavora in Grecia, a Kavala e dal 1992 ha esposto i suoi lavori in Italia e all’estero, ricevendo grandi consensi di pubblico e critica di settore.

Di lei racconta “L’amore e la passione per la pittura, riproposta con il prezioso supporto della mia famiglia, mi consente di superare tutte le difficoltà. Dipingo quando riesco a trovare un po’ di tempo libero, ma soprattutto di notte. Utilizzo in prevalenza oli, pastelli, carboncini, colori acrilici, in connubio con materiali naturali come il legno, il ferro e la canapa. Il mio impegno è costante sia a livello famigliare sia a livello artistico. Ho un’inesauribile propensione nella ricerca persistente di nuove idee e innovativi elementi d’ispirazione”. E aggiunge “L’incontro con i pittori di Kavala è stata la chiave di svolta per entrare nello scenario greco ed approfondirne i contenuti e le modalità espressive più caratteristiche”.

E’ stata insignita di un premio speciale per l’opera dal titolo “Insieme” attualmente conservata presso la casa del governo a Kabala. E’ un progetto ad ampia portata internazionale, che esprime uno specifico significato semantico e rappresenta i valori universali primari da tutelare e salvaguardare. La Fantini dichiara “-Insieme- assume una profonda valenza di significato etico-morale. Illustra il percorso umano verso il futuro. Un viaggio difficile e irto di ostacoli, come il periodo storico-sociale, che stiamo attraversando. Io raffiguro metaforicamente gli ombrelli come simboli di protezione e difesa dei valori umani di solidarietà, giustizia, amore, onestà”.