[Tecniche PR] Ecco le tecniche segrete usate dagli artisti per promuoversi sui media, far parlare di loro giornali e tv ed aumentare le vendite delle loro opere

(DISCLAIMER: questo articolo ha un puro scopo didattico riguardo le tecniche Pr usate dagli artisti per promuoversi e non vuole essere un giudizio sui comportamenti e sulla vita degli artisti menzionati)

In questo articolo scoprirai la tecniche di pubbliche relazioni segrete che i cosiddetti “Vip” usano per promuoversi sui media, far parlare tutti di loro per rimanere sulla cresta dell’onda, e far decollare le vendite delle loro opere

Lo scorso dicembre, quasi sotto Natale, verso sera, stavo rientrando a casa in auto e stavo ascoltando il giornale radio quando all’improvviso una notizia cattura la mia attenzione: Tiziano Ferro dichiara di vivere negli Usa perché dice di volere un figlio con l’utero preso in affitto da una donna.

Ora, se segui un po’ le cronache saprai che Tiziano Ferro ha dichiarato la propria omosessualità già da qualche anno ormai e, da uomo o donna di mondo quale sei, sicuramente questa cosa non ti fa più né caldo e né freddo.

Saprai però che l’argomento “utero in affitto” è un tema molto caldo, che fa molto discutere sia nel nostro paese che nel resto del mondo, perché sono molti infatti a chiedersi ed a dibattere sul fatto se sia etico e giusto “creare” un figlio in provetta per poi farlo crescere in un utero affittato da una terza donna per la gestazione, rivendicandone infine la paternità alla nascita.

Ascoltata la notizia comincio a riflettere sul fatto che, qualche giorno prima, mi pareva di aver ascoltato proprio un nuovo brano di Tiziano Ferro in radio e dato che sono del mestiere ecco che mi si accende una lampadina: “Vuoi vedere che…”.

 

Tecniche Pr: la dichiarazione “forte” di Tiziano Ferro sul fatto di volere un figlio…

 

LE TECNICHE PR USATE DAGLI ARTISTI: TUTTA LA VERITÀ

 

Arrivato a casa parcheggio, prendo il cellulare, vado su Spotify (per chi non lo sapesse è un’app per ascoltare musica) per verificare il profilo di Tiziano Ferro e…bingo!

Scopro che il suo ultimo album è uscito il 2 dicembre 2016, cioè solo una ventina di giorni prima della diffusione della notizia sull’utero in affitto.

Sai cosa vuol dire questo?

Vuol dire che ci sono buone probabilità che la notizia controversa sul bambino da creare con l’utero in affitto è stata diffusa ad arte proprio per innescare delle polemiche e far parlare i media dell’artista.

Ora, già mi pare di vedere i tuoi dubbi e le tue perplessità al riguardo ma seguimi per qualche altro minuto e ti spiegherò tutto con calma.

Rientrato a casa sono andato subito a verificare su Google i dettagli sulla notizia.

Dato che l’argomento è dibattuto scopro che la dichiarazione di Tiziano Ferro, come previsto, ha creato un mare di polemiche e migliaia di articoli, oltre ad aver fatto imbestialire i “difensori della famiglia tradizionale”, con proteste, opinioni ed interviste contrastanti sui vari giornali, tv, radio e siti web.

Scopro inoltre che la notizia ha avuto origine da una intervista su Vanity Fair uscita il 20 dicembre 2016, cioè solo 18 giorni dopo l’uscita dell’album.

Cerco le notizie pubblicate con le parole chiave “figlio Tiziano Ferro” e mi escono fuori, dal 20 dicembre 2016 ad oggi 25 gennaio 2017, giorno in cui scrivo, ben 9.140 risultati, tra post, contenuti e notizie che online parlano dell’argomento, di cui ben 2.050 notizie pubblicate su testate giornalistiche presenti su Google News.

 

Tecniche PR: Tiziano Ferro fa parlare i media con l’annuncio di volere un figlio con l’utero in affitto…

 

Ti è tutto più chiaro ora?

Se non lo è ti basta unire i puntini:

Tiziano Ferro ha un album in uscita da promuovere, a distanza di soli 18 giorni fa uscire una intervista su Vanity Fair in cui fa delle dichiarazioni abbastanza controverse sul fatto di volere un figlio con l’utero in affitto, rispetto alle quali le reazioni erano facilmente prevedibili e….boom!

Migliaia e migliaia di articoli, servizi radio e tv e post su internet che parlano di Tiziano Ferro.

Facendo ricerche su Ferro scopro un’altra chicca che lo riguarda: il 6 gennaio 2017 il cantante diffonde la notizia, tramite Sky, che “si vuole sposare“, ed eccoti servito un altro bello argomento “hot” in grado di far discutere i media e far parlare mezzo paese di lui e delle sue scelte.

 

Tecniche PR: Tiziano Ferro fa parlare il Corriere con l’annuncio di un matrimonio che per ora non c’è…

 

Sono ben 4.640 gli articoli creati dal 6 al 25 gennaio, di cui ben 816 notizie presenti su Google News: un numero minore di articoli rispetto alla precedente notizia, perché ormai l’argomento “matrimonio gay” non fa più notizia come in precedenza visto che è diventata quasi una cosa comune, ma comunque un numero sempre importante, che ha continuato a tenere alta l’attenzione sull’artista.

 

 

Tecniche di pubbliche relazioni: Tiziano Ferro fa parlare i giornali di lui con la notizia del matrimonio…

 

 

Se sei scettico sul fatto che siano tutte apparizioni mediatiche studiate ad arte per far parlare dell’artista, un particolare che dovrebbe farti riflettere è questo: Tiziano Ferro è single, per sua stessa dichiarazione.

A che pro quindi la dichiarazione sullo sposarsi se non ha nemmeno un compagno?

Una dichiarazione anomala se ci rifletti bene, giustificata a rigor di logica da un solo obiettivo:

parlare e far parlare di lui, ben sapendo che la cosa avrebbe tenuto accesi i riflettori sulla sua persona, guarda caso in un periodo in cui è appena uscito il disco.

Se poi cerchi ancora notizie su Ferro vedrai altre notizie di gossip di una sua eventuale partecipazione a Sanremo come co-conduttore: in realtà è stato confermato che parteciperà come super ospite, altro evento che gli darà visibilità e che sta facendo e farà parlare di lui ancora per un po’.

Insomma, a ben guardare pare proprio una scaletta ben studiata di dichiarazioni ed eventi lanciati ad arte per tenere sempre ben in vista l’artista nel periodo di promozione del disco.

E attenzione: non sto mettendo in dubbio la veridicità delle cose dette da Tiziano Ferro.

Sarà senza dubbio tutto vero quanto da lui affermato e senz’altro ci crederà al fatto di volere un figlio e di volersi sposare.

Quello che sto dicendo è che ha detto e fatto cose, sulla cui veridicità ripeto non pongo dubbi, ben sapendo che avrebbero fatto parlare i media e fatto discutere di lui le persone di mezzo mondo (perché Ferro è molto famoso anche all’estero) con una scaletta di dichiarazioni e presenze ben studiata e precisa, in un periodo in cui ha bisogno di visibilità per la promozione dell’album.

 

LE TECNICHE DI PUBBLICHE RELAZIONI SEGRETE USATE DAGLI ARTISTI CHE NESSUNO TI HA MAI DETTO

 

Gli addetti stampa, i Pr, gli artisti più famosi e tutti gli addetti del settore conoscono molto bene queste tecniche di comunicazione. o pubbliche relazioni se preferisci, e concordano strategicamente con gli stessi artisti cosa dire e quando dirlo, con lo scopo di metterli sotto i riflettori e portarli all’attenzione del grande pubblico.

Chi lavora in un ufficio stampa o nelle Pr in genere ha il preciso compito di stimolare i giornali, le tv ed il web a parlare del proprio cliente, perché nell’ambiente tutti sanno bene che più si parla sui media dell’artista e più aumentano le vendite.

Questo perché la visibilità ottenuta sui media equivale ad una enorme pubblicità gratuita su centinaia di siti web, giornali, tv e radio e solitamente più è grande la polemica e più spazio le viene dedicata.

E più visibilità e apparizioni sui media ottengono gli artisti e più diventano famosi, e più diventano famosi più vendite delle loro opere ottengono.

Il principio della visibilità è lo stesso che fa impennare le vendite di libri e dischi alla notizia della morte di un’artista (e anche delle opere d’arte, ma qui entra in gioco anche la speculazione di quanti sperano in un valore futuro maggiore delle opere): le vendite aumentano semplicemente perché tutti i media stanno parlando di quell’artista e grazie all’ enorme visibilità molti vengono stuzzicati nella curiosità e sono portati a comprare qualcosa dell’artista di cui tutti parlano, un cd o un libro o anche solo il download di una canzone, per saperne qualcosa in più di più di lui e per conoscerlo meglio.

Ricapitolando:

Più visibilità sui media = più notorietà = più vendite

Chiaro il concetto?

La prossima volta che ti capita di vedere polemiche che coinvolgono artisti o professionisti facci caso, quasi sempre c’è di mezzo un’opera, un libro, un film o un album appena usciti da promuovere.

Questo accade perché nell’animo umano alberga una profonda curiosità, che ci porta ad esempio a fermarci per strada per vedere due che si azzuffano.

La stessa curiosità che ti fa fermare il dito durante lo zapping Tv per vedere 2 tizi che litigano o discutono animatamente.

Ecco perché quasi sempre sui media trovi polemiche su tutto: le liti e le polemiche alzano gli ascolti perché attirano attenzione e sono capaci di distoglierti dalle tue cose, mettendo sotto i riflettori i protagonisti della zuffa.

Calcola poi che dalle polemiche hanno tutti da guadagnarci: le tv ed i giornali producono “intrattenimento” guadagnando in cambio attenzione, visualizzazioni e click per le loro pubblicità, i lettori e gli spettatori si divertono dando sfogo alla loro curiosità ed i protagonisti della polemica ottengono pubblicità gratuita per sè e le loro opere.

Guarda caso digitando la parola “cantante” in Google News oggi vuoi sapere cosa mi compare?

Tutti stanno parlando di un cantante turco che dichiara di essere il padre di Adele. Guardacaso…

Che sia vero o meno i giornali di mezzo mondo stanno parlando di questo sconosciuto cantante turco, e puoi scommetterci la testa che da domani le sue quotazioni, vendite e cachet subiranno un’impennata.

 

Le tecniche Pr usate da cantanti, autori ed artisti in genere per far parlare i giornali di loro…

 

Capito ora come funziona il circo mediatico?

Spero ora ti sia tutto più chiaro su come fanno i cosiddetti “Vip” a promuoversi gratuitamente sui giornali ed in tv.

Se anche tu vuoi promuoverti sui media e vuoi che i giornali parlino di te devi lanciare una notizia che “strategicamente” sia impattante e che ti faccia uscire dall’anonimato, innalzandoti dal solito chiacchiericcio e torpore quotidiano.

Devi fare, scrivere o dire qualcosa di importante che faccia saltare i giornalisti sulla sedia e farli venir voglia di contattarti per scrivere un pezzo su di te. Come già ti suggerivo in questo precedente articolo sulle alcune strategie di Pr che potrebbero esserti utili.

Se credi però di essere un artista “puro” e non ti va di promuoverti con queste tecniche ti dico solo una cosa:

purtroppo oggi funziona così.

 

NON BASTA SOLO LA BRAVURA

 

Oltre al talento se vuoi sfondare devi saperti promuovere nel modo giusto perché hai bisogno di visibilità.

E devi essere bravo a farti vedere e notare dai media, dal pubblico e dalle persone che contano.

Il mondo è pieno di artisti famosi, bravissimi a pubblicizzarsi ed a mettersi in luce, ma magari molto meno talentuosi rispetto ad altri meno famosi.

Oggi ti ho preso ad esempio Ferro ma se vai a ben vedere quasi tutti sono famosi perché sanno padroneggiare queste tecniche e sono bravi a far parlare i media di loro.

Il mondo è pieno di artisti anonimi molto più bravi dei cosiddetti “Vip” ma che purtroppo nessuno conosce perché non hanno saputo e non sanno pubblicizzarsi nel giusto modo.

Il mondo è pieno di talenti anonimi, che continuano a sperare nel buio delle loro camere, ma che non sanno come fare a sfondare ed avere il tanto sognato successo.

Per questo ho creato il servizio di invio comunicati stampa di ComunicatiStampa.net: per aiutare i “piccoli” artisti, i professionisti e le piccole e medie aziende, che non possono permettersi i tradizionali e costosi uffici stampa, a promuoversi nel modo giusto sui media.

Se tu sei un artista di talento (cantante, pittore, autore, fotografo, ecc.) o lavori in una piccola azienda o startup, e vuoi “diventare famoso”, per fare in modo che tutti ti conoscano, devi cercare di capire bene come funziona il circo mediatico e devi cercare di fare tesoro di questi miei consigli.

Comincia a creare notizie interessanti su di te, capaci di far parlare i media e la gente, e poi comincia ad inviare comunicati stampa con una certa costanza, usando le strategie che ti ho suggerito e che credi migliori per te, e prima o poi sono sicuro ce la farai anche tu ad avere il successo che meriti.

Molti nostri clienti ci sono riusciti, e puoi riuscirci anche tu: basta trovare la notizia giusta.

Se invece vuoi restare nel tuo anonimato liberissimo di farlo: basta che poi non ti lamenti perché non hai la notorietà ed il successo che meriti.

Alla tua carriera!

 

Michele Rampino

Fondatore di ComunicatiStampa.net

 

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Strategia Pr: I 3 Modi Veloci per Far Parlare i Media di Te

Strategia Pr: Ecco per te 3 strategie di pubbliche relazioni in grado di attirare l’attenzione dei media e far parlare di te giornali, tv e blog…

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Una delle domande che più spesso mi pongono è: come faccio ad attirare l’attenzione dei media ed assicurarmi una presenza costante sui giornali, magazine e blog che contano? Ottenere l’attenzione dei media non è facile. Alcuni ci riescono ma molti altri invece fanno fatica a convincere i giornalisti a scrivere e parlare di loro. Quei pochi però capaci di ideare e realizzare una giusta strategia di comunicazione ci riescono e centrano l’obiettivo di apparire sui giornali ed in tv.

Se vuoi far parlare i media di te quello che devi fare è innanzitutto capire come impostare la strategia della tua campagna di pubbliche relazioni, individuare l’angolo giusto di “attacco” della tua comunicazione ed aggiustare il tiro man mano che la tua campagna di pubbliche relazioni procede, tenendo conto dei risultati ottenuti per vedere quello che funziona di più per te.

Per le aziende e le startup, desiderose di crescere e diventare famose è fondamentale riuscire ad ottenere una presenza costante sui media per guadagnare la fiducia di nuovi nuovi clienti ed investitori.

I media sono un mezzo potentissimo perché sono capaci di risollevare (o affossare) le sorti di chiunque.

Sono tante le società e le startup, tecnologiche e non, che grazie al tam tam mediatico sono riuscite a farsi conoscere ed a raggiungere la fama ed il successo, conquistando milioni di clienti e di fans, riuscendo a quotarsi con valori di borsa di centinaia di milioni di euro senza sborsare nemmeno 1 centesimo in pubblicità solo grazie alla presenza sui media.

Come hanno fatto?

Per rispondere a questa domanda ti riporto i tre elementi più importanti di una campagna di Pr che secondo me possono attirare l’attenzione dei media e del pubblico intorno a te ed alla tua organizzazione.

 

1a STRATEGIA PR:  SII CONTROVERSO

 

Nell’attirare l’attenzione dei media non esistono formule magiche, però le polemiche hanno sempre avuto un ruolo importante per chi vuol attirare l’attenzione su di sé. Tutto dipende da che tipo di polemica si è capaci di creare ed il trucco in questo caso è quello di pensare in modo “creativo” per cercare il modo migliore per alzare il polverone.

Apri un giornale o un sito di news, poni attenzione al flusso delle notizie del giorno e noterai diverse zuffe e/o polemiche tra persone note e/o aziende.
Sapevi che molte di queste sono polemiche create ad hoc ad uso e consumo dei media?
Chi è famoso non è famoso per caso ma lo è diventato perché è stato capace di mettersi in luce rispetto a tutti gli altri facendo parlare di sé (nel bene o nel male).

Per questo sono molti i personaggi che usano i social ad esempio per creare polemiche create ad hoc in modo da diventare “il caso del giorno”, guarda caso in prossimità dell’uscita di un loro libro o di un loro spettacolo.
Polemica casuale o precisa strategia comunicativa?
Nel 99% dei casi si tratta di una precisa strategia di comunicazione, perché chi ha successo ed è diventato famoso  lo è diventato anche grazie anche alla propria intelligenza comunicativa.

Come fare per creare una polemica?
Prendi di mira qualcuno di noto nel tuo settore e senza attaccarlo sul personale attacca il suo punto di vista o il suo modo di agire che non ritieni corretto e rispettoso nei confronti del pubblico e/o dei clienti.
Stai ben attento alle parole che usi e poni sempre il massimo rispetto verso le persone (o le aziende) di cui parli pubblicamente. Puoi criticare le azioni e le idee altrui ma senza diffamarne o danneggiarne la reputazione perché ti beccheresti per direttissima una bella denuncia per diffamazione.

Le critiche alle idee ed alle azioni sono più che legittime, sono il sale della democrazia e della libertà di parola e di pensiero e puoi sempre usarle strategicamente a tuo vantaggio. Una cosa ben diversa dal parlar male delle persone e/o delle aziende concorrenti, azioni che oltre ad essere poco etiche possono provocare ingenti richieste di risarcimento danni.

Altro modo di essere controverso è ad esempio creare un piccolo “scandalo”.
Ti faccio subito un esempio: è di qualche tempo fa la pubblicazione di una foto di Sgarbi nudo sdraiato sul divano mentre leggeva (non ti pubblico il link perché ti risparmio le spettacolo).
Tutti ne hanno parlato sui social e su varie testate e blog, salvo poi scoprire che era tutto uno scherzo e si trattava di un fotomontaggio del suo assistente creato per l’occasione.
Strano però che visitando il profilo di Sgarbi in quel giorno in testa alla sua timeline ci fosse questo suo messaggio sulla promozione del suo ultimo libro.
Scandalo casuale?
Io credo di no e quando c’è in ballo la promozione di qualcosa gli “scandali”, piccoli e grandi che siano, per i Vip ed i professionisti della comunicazione non sono mai casuali.
Uno dei “maestri” della polemica sui media di cui si sente spesso parlare spesso in Tv, in questo periodo di campagne elettorali negli Usa, è Donald Trump.
Il New York Times ci dice di lui che “grazie” alle sue polemiche è riuscito ad ottenere una esposizione mediatica elevatissima, pari a 2 miliardi di dollari di valore se avesse dovuto comprare una esposizione simile in annunci pubblicitari.
Trump ha speso pochissimo rispetto ai suoi avversari ma ha vinto la nomination Repubblicana… (Grafico: SMG Delta/ NyTimes)

in pubblicità

Essendo stato in grado di creare, durante le primarie, una campagna mediatica del valore stratosferico di 2 miliardi di dollariavendone spesi solo 10 di milioni di dollari, è stato un gioco da ragazzi per Trump entrare nelle menti degli americani che simpatizzano per il partito Repubblicano ed averla vinta su tutti gli altri avversari (che hanno speso fino ad 8 volte in più senza cavarne un ragno dal buco).
Tuttavia con la tecnica della polemica non bisogna esagerare perché si rischia di passare il limite e di essere visti come dei cani arrabbiati che abbaiano spesso alla luna senza avere motivi ed argomenti validi e fondati
Ora infatti Trump ha un problema molto grande: ha esagerato troppo e troppo a lungo con le sue dichiarazioni fuori dalle righe, inimicandosi grandi fette di popolazione come la gente di colore, gli ispanici, le donne, i musulmani, tutti coloro che odiano le armi e perfino gran parte delle famiglie dei reduci di guerra (che negli Usa è un peccato mortale).
Per Trump ora la strada è tutta in salita e sarà molto difficile per lui conquistare la Casa Bianca tranne repentini e .
Sebbene nella prima fase delle primarie le sue “sparategli hanno fruttato bene, permettendogli di ottenere la nomination repubblicana, ora la seconda fase avrebbe dovuta essere più moderata, per posizionarlo come un presidente affidabile ma nonostante il cambio di manager della campagna Trump continua a fare di testa sua e continua a danneggiarsi da solo.
Alla Clinton, che è molto scaltra e decisa, non resta che raccogliere come manna dal cielo le continue e preziose gaffe del suo avversario ed approfittarne per mettere, di volta in volta, il dito nella piaga, danneggiando Trump con le sue stesse pazze dichiarazioni e programmi.
Questa però è tutta un’altra storia.
Ti ho parlato di Trump per farti capire come una strategia mediatica tendente al polemico può darti una enorme esposizione e successo sui media. A patto però che ti studi bene la strategia della tua campagna ed i pro ed i contro di ogni dichiarazione, stando ben attento a non inimicarti il tuo pubblico.
Illustrandoti questa strategia non ti sto dicendo che devi creare polemiche o scandali a casaccio ma ti sto consigliando di studiarti bene questa opzione e di inserire, al momento giusto, un po’ di pepe nella tua comunicazione, in modo da attirare più attenzione su di te e la tua organizzazione nel modo più appropriato.

2a STRATEGIA PR: SII UNICO E SPECIALE

Desideri attirare i media a te? Smettila subito di infastidire giornalisti e redazioni pregandoli di pubblicare qualcosa su di te o la tua azienda. Smettila di essere invadente e cerca di studiare una strategia in cui siano loro ad essere interessati a te ed alle notizie su di te. Cerca di essere creativo ed unico cercando di capire quale notizia potrebbe effettivamente catturare il loro interesse.

Se vuoi che i media si accorgano di te devi cercare di essere unico e speciale, tenendo un approccio non convenzionale che ti contraddistingua rispetto a tutti gli altri tuoi competitor.
La strategia in questo caso è quella di farti notare per un modo speciale di fare o dire le cose. Il tuo scopo dovrà essere quello di far venire fuori la tua anima, rendere te, la tua organizzazione, la tua storia e le tue notizie attraenti per i media ed i potenziali clienti e partner.
Parla di te e dei tuoi valori, in cosa credi, come sei riuscito a farcela, degli ostacoli che hai dovuto fronteggiare e superare, di come hai sconfitto la burocrazia, la malattia o un qualsiasi “male” che hai dovuto affrontare, sconfiggendolo.
Racconta la tua storia eroica, mettiti in mostra con le tue idee, affermazioni ed azioni, mostrati speciale ed unico: i media amano e cercano sempre un Vip, un eroe, qualcuno di speciale di cui parlare, intervistare e coccolare.
Vuoi un esempio pratico?
Studiati le mosse di Gianluca Vacchi, il milionario che alla soglia dei 50 anni ha deciso di tornare a nuova vita e di spaccare sui social grazie ad una precisa strategia comunicativa fondata sull’apparire che lo “eleva” rispetto a tutti gli altri profili social pubblicando foto e video che mostrano uno stile di vita fatto di bei vestiti, belle donne, vacanze e lusso sfrenato, con il preciso intento di colpire l’immaginario e di “far parlare” di lui.
Una strategia che funziona molto bene sui social visto che la loro stessa esistenza è fondata proprio sulla voglia di voler apparire e sulla voglia di guardare i fatti degli altri e di commentarli.
Risultato?
NOTA BENE: Ti ho parlato di Vacchi per illustrarti come è possibile far scatenare i media e farli parlare di un determinato argomento grazie ad una sapiente strategia a monte.
Con questo non ti sto dicendo che per far colpo sui media e parlare di te ti devi mettere in mutande come Vacchi e mostrare il tuo grazioso corpo tatuato ai 4 venti (sigh!): con Vacchi ha funzionato perché lui voleva comunicare con i giovani ed ha usato gli status symbol sensibili a questo target per fare centro.
Magari se lo fai tu che vuoi colpire un target diverso di persone ottieni l’effetto contrario…
Entiende?!?
Quello che devi fare tu è imparare a conoscere bene il tuo target e capire cosa del tuo settore potrebbe far colpo sul tuo pubblico.

3a STRATEGIA PR: SII IMPLACABILE 

 

“Move fast and break things”, che tradotto letteralmente vuol dire “Muoviti veloce e rompi”: è questo il motto di Mark Zuckerberg, diventato milionario poco più che ventenne grazie all’invenzione di Facebook. Porto alla tua attenzione questo motto perché mi ha colpito per la sua potenza e anche per farti capire come pensa un “grande”: non devi star fermo ma devi agire e comunicare senza fermarti, fino a raggiungere i tuoi obiettivi.

Quando cercherai di costruire una tua presenza sui media ti posso garantire che andrai incontro ad una (normale) resistenza iniziale da parte dei giornalisti a pubblicare notizie su di te e la tua organizzazione perché semplicemente non ti conoscono e perché “sei uno dei tanti” che cerca di attirare la loro l’attenzione.

Ne avrai sicuramente da ridire e da lamentarti di questa resistenza a parlare di te e della tua azienda ma cerca di essere obiettivo e di vedere le cose come stanno: non parlare di te e del 99% dei pretendenti ad una presenza sui giornali è una reazione normale, soprattutto se sei nuovo nel settore e sconosciuto ai più.

I giornalisti hanno bisogno di tempo per conoscerti, vedere come ti muovi, cosa dichiari, capire i tuoi scopi e capire cosa fai prima di decidersi a pubblicare qualcosa su di te.
Quello che devi fare è non mollare mai la presa e trovare la strategia giusta.

Quello che devi fare è studiarti una strategia e comunicare, comunicare, comunicare.

Devi comunicare come se non ci fosse un domani.

Invia comunicati stampa ai media con notizie interessanti, contenuti e dati utili ricercati dagli organi di informazione, scrivi post sul tuo blog con contenuti utili, comunica sui social.

Studiati alcuni dei nostri casi di successo in quanto a presenza sui media, sii paziente, non demoralizzarti, sii positivo e propositivo e cerca sempre di creare notizie in modo da far capire alle redazioni ed ai giornalisti che tu non mollerai, che tu sei li, che loro hanno bisogno di te, della tua storia e delle tue notizie per confezionare dei servizi speciali.

Non demordere perché non tutti i media sono uguali dato che  in ogni testata ci sono redattori diversi con sensibilità diverse e se qualcuno non ti degna di attenzione sicuramente, con il tempo, troverai sulla tua strada qualcuno di più accondiscendente, disponibile ed aperto nei tuoi confronti.

Se seguirai ed implementerai queste 3 strategie nelle tue campagne di pubbliche relazioni diventerà più facile riuscire ad attirare l’attenzione su di te e/o la tua organizzazione.

Sii costante nell’ inviare comunicati stampa a giornalisti e redazioni e presto imparerai anche tu a scrivere notizie in grado di fare “il botto” e raggiungere le pagine dei giornali più importanti.

 

Al tuo successo!

 

Michele Rampino

 

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Tag: strategia pr, strategie pubbliche relazioni

Come Creare la Fila di Clienti Davanti alle tue Porte Grazie alla Potenza dei Media

Qualche sera fa guardavo una vecchia puntata di House of Cards, la famosa serie tv che narra le vicende di Frank Underwood, interpretato magistralmente da Kevin Spacey. Frank è un politico americano in carriera, con pochi scrupoli e molto pelo sullo stomaco, che mira alla conquista della presidenza della Casa Bianca e coronare il suo obiettivo di diventare l’uomo più potente del mondo.

Frank come tutti gli esseri umani ha dei punti deboli: nel suo caso oltre la smania di potere c’è anche la gola.

Frank infatti ama molto le costolette di maiale alla griglia e continua a frequentare segretamente, anche da vice presidente degli Stati Uniti, il Freddy’s BBQ, un piccolo locale molto spartano gestito da un simpatico anziano di colore che serve delle deliziose costolette cotte al barbeque, di cui Frank va pazzo.

Per caso un giornalista scopre questa abitudine segreta del vice presidente degli Stati Uniti e va ad intervistare Freddy, il proprietario del locale, per farsi raccontare questa sua passione.

L’intervista ha un successone e dopo la messa in onda tutti gli altri media cavalcano la notizia e cominciano a parlare del Freddy’s BBQ.

Risultato?

 

 

 

Presto davanti al locale di Freddy’s comincia a formarsi una lunga fila di persone, che gira tutto intorno al quartiere, vogliose di provare le costolette amate dal vice presidente degli Stati Uniti.

Vista la veloce ed enorme notorietà presto arrivano anche le prime proposte commerciali per usare il marchio di Freddy’s BBQ per farci una catena di franchising a livello nazionale.

Un vero e proprio sogno realizzato per l’anziano Freddy.

Ora, non importa che il sogno di Freddy’s in seguito svanirà a causa di alcune stronzate ma non è questo il punto.

Il punto è: sai perché ti sto raccontando questa storia?

Perché descrive molto bene quello che accade ogni giorno nel mondo: la potenza dei media, che possono trasformare in oro una piccola bettola, come era quella di Freddy’s Barbeque (scusa Freddy!), rendendola un impero economico dalla sera alla mattina.

I media possono portare alla ribalta (o seppellire) chiunque e la conferma è che sono molte le persone che diventano ogni giorno protagoniste dei media, per un qualche motivo.

Basta dire o fare qualcosa in grado di far scattare la scintilla ed il gioco è fatto. Nel caso di Freddy’s è stato svelare il segreto di un uomo potente, raccontando di essere il locale preferito dal vice presidente degli Usa.

Nel tuo caso quale potrebbe essere la scintilla in grado di far accendere i media?

Cosa potresti raccontare loro per creare la coda davanti alle tue porte? Spremi le meningi e cerca l’elemento “caldo” a cui i media potrebbero essere interessati .

C’è un personaggio celebre tra i tuoi clienti?

C’è qualcosa di unico, speciale o sensazionale che fai o che potresti fare?

C’è qualcosa di scandaloso nel tuo settore che potresti denunciare?

Identifica l’elemento chiave che potrebbe far scoccare la scintilla, scrivi un comunicato stampa e diffondilo ai media.

In qualsiasi organizzazione tu lavori è tuo preciso compito ed interesse gestire le pubbliche relazioni e far parlare di te perché grazie alla potenza dei media potresti costruire degli imperi.

In tanti si sono arricchiti e sono diventati personaggi celebri grazie alle tv ed ai giornali. Persino i nullafacenti.

Basta solo pensare che la Tv è capace di fare la fortuna persino di sfaccendati, la cui unica preoccupazione è quella di diventare dei “fighi palestrati”, ben sapendo che una volta passati per la Tv in un qualche reality del cavolo ed aver acquisito un nutrito seguito di fans possono sfruttare la loro “celebrità” (sigh!) per farsi ospitare nei locali a botte di 10.000€ a serata.

E con questo non ti sto dicendo di diventare uno sfaccendato palestrato, ma anzi, ti sto esortando a mettere a frutto i tuoi talenti, e/o quelli della tua organizzazione, e farli conoscere ai media, perché i media creano la notorietà di tante persone ed aziende, a torto o a ragione.

Per questo devi creare da subito anche tu il tuo piano di pubbliche relazioni e studiare le strategie migliori per far parlare di te giornali, tv e blog.

Crea una storia speciale ed unica intorno a te o al tuo business, diffondila a giornali, tv e blog e se sarai bravo vedrai presto anche tu la fila dei clienti e fans davanti alle tue porte.

Lo strumento migliore per le pubbliche relazioni che ti consiglio di usare per diffondere le tue notizie e far conoscere la tua storia ai media è naturalmente la piattaforma di invio comunicati stampa di ComunicatiStampa.net, che ho creato proprio per aiutare chi ha bisogno di inviare comunicati stampa in maniera facile e veloce.

Se non hai idee da dove cominciare ti consiglio di prendere spunto dalle tante campagne che abbiamo portato al successo o di leggere questo articolo in cui descrivo quali notizie amano i media.

Se invece sei un professionista o fai parte di un’azienda/organizzazione che ha bisogno di apparire sui media puoi chiedermi una consulenza PR per identificare le giuste strategie per apparire sui media. Scrivimi una email a info@comunicatistampa.net avente come oggetto STRATEGIE, coo tutte le informazioni utili sulla tua organizzazione e ti farò sapere al più presto se e come potrò aiutarti.

 

Alla prossima! 😉

 

Michele Rampino

Esperto di Strategie di Pubbliche Relazioni, Fondatore di ComunicatiStampa.net

 

Come Usare la Tecnica della Piramide Rovesciata (o Invertita) per Scrivere un Comunicato Stampa Più Efficace

TECNICA DELLA PIRAMIDE ROVESCIATA (O INVERTITA): QUALE PROBLEMA RISOLVE E PERCHÉ USARLA?

 

L’errore più tipico e più banale di chi scrive un comunicato stampa è quello di rischiare di essere noiosi già nell’attacco, cominciando dalla parte sbagliata della notizia con l’inserimento iniziale di tanti dettagli secondari e nascondendo invece il vero succo della notizia in fondo, tra le pieghe del comunicato.

Partire subito con il piede giusto ed impostare bene tutto il comunicato stampa è invece molto importante per tenere alta l’attenzione del giornalista e non fargli abbandonare la lettura della tua notizia. Per mantenere viva la sua attenzione sulla tua notizia, senza inutili perdite di tempo, risulta essenziale seguire quindi un giusto flusso di lavoro.

Leggendo questo articolo imparerai a conoscere ed applicare la “Tecnica della Piramide Rovesciata” (detta anche Tecnica della Piramide Invertita) nella scrittura dei tuoi comunicati stampa, in modo da creare un flusso di lavoro corretto, che ti faccia produrre dei comunicati stampa più efficaci, più veloci e più belli da leggere e pubblicare.

 

TECNICA DELLA PIRAMIDE ROVESCIATA (O INVERTITA): PERCHÉ USARLA PER SCRIVERE UN COMUNICATO STAMPA

 

Una delle regole fondamentali che insegno senza tregua in questo blog è che ti giochi le tue chance di essere pubblicato già nei primi secondi in cui il tuo comunicato viene letto perchè quando si scrive un comunicato stampa si lavora innanzitutto per catturare l’attenzione di un giornalista per portarlo a leggere la notizia che gli stiamo proponendo.

Questo perché i giornalisti hanno dei ritmi molto elevati di lavoro, ricevono molte e-mail e spesso hanno diversi articoli da scrivere, correggere ed ultimare. I loro ritmi, a differenza di tanti altri “lavoratori” italiani, sono spesso molto elevati e non potendo perdere tempo con cose di poco conto si vedono costretti a selezionare in breve tempo le notizie di cui parlare.

Per questo il tuo obiettivo primario deve essere innanzitutto quello di far leggere al giornalista il tuo comunicato per poi farlo appassionare alla tua notizia e poi convincerlo, con dei contenuti interessanti, a scrivere un pezzo che parli di te e della tua organizzazione (o dei tuoi clienti se sei un professionista della comunicazione).

Da qui l’importanza di inserire già all’inizio del comunicato tutte le informazioni più importanti per non annoiarlo e non fargli perdere tempo prezioso con il rischio che il tuo comunicato venga cestinato .

 

COME SCRIVERE UN COMUNICATO STAMPA CON LA TECNICA DELLA PIRAMIDE ROVESCIATA (O INVERTITA)

 

Devi sapere che la “Tecnica della Piramide Rovesciata” viene insegnata nelle scuole di giornalismo per imparare agli aspiranti giornalisti come scrivere articoli interessanti e “veloci” da leggere. Questa tecnica, inventata per non annoiare il lettore, prevede che tu inserisca le informazioni più importanti della notizia subito all’inizio della tua notizia, per poi inserire man mano, a scendere, i vari dettagli, le citazioni, i commenti e tutte le altre informazioni di approfondimento della notizia.

Per usare la tecnica della piramide rovesciata quando scrivi il tuo comunicato stampa fai così: suddividi mentalmente la tua notizia in varie sezioni, immaginando una piramide rovesciata con la base posizionata subito all’inizio del tuo comunicato, per poi arrivare fino alla punta della piramide che andrà a coincidere con la fine della tua notizia.

 

STRUTTURA DELLA PIRAMIDE ROVESCIATA (O INVERTITA)

 

Ora ti mostrerò le varie sezioni, previste dalla tecnica della piramide rovesciata, in cui devi andare a suddividere il tuo comunicato stampa.

È una struttura che ho personalizzato ed adattato in modo da poterla usare con i comunicati stampa. Adattamenti presi dalla mia esperienza diretta sul campo ed in base ai risultati ottenuti. Fanne buon uso perché ti sto svelando una tecnica preziosa usata da me personalmente… 😉

 

Come scrivere un comunicato stampa efficace grazie alla “Tecnica della Piramide Rovesciata” (o Invertita)

 

PRIMA PARTE DELLA PIRAMIDE ROVESCIATA: L’ATTACCO 

Chi? Cosa? Dove? Quando? Perché? Come?

1) Nel primo paragrafo, cioè nell’attacco del comunicato stampa, inserisci subito tutte le informazioni essenziali e più importanti della tua notizia. In questo prima parte del comunicato devi rispondere subito alle classiche domande delle 5W+1 (dall’inglese Who, What, Where, When, Where, Why, e How) a cui di solito deve rispondere chi scrive una notizia:

Chi? – Ovvero i protagonisti della notizia

Cosa? – L’oggetto principale della tua notizia

Dove? – Il luogo dell’accadimento

Quando? – La data dello svolgimento dei fatti

Perché – Descrivi i motivi dell’evento di cui vuoi parlare

Come? – L’approfondimento su come si sono svolti o si svolgeranno gli accadimenti che vuoi raccontare

Fai la stessa cosa se usi un’occhiello per la tua notizia, di 1 o 2 righe massimo,  in modo da far capire in pochi secondi a chi legge di cosa si parla nella notizia.

2) Se non riesci a rispondere a tutte le domande delle 5W+1 nel primo paragrafo usa un secondo paragrafo per rispondere alle domande rimanenti Come? e Perchè?  e comincia a sfruttare questo paragrafo per cominciare ad andare nel profondo della notizia

SECONDA PARTE DELLA PIRAMIDE ROVESCIATA: IL CORPO

Dettagli, Dichiarazioni, Studi/Ricerche, Citazioni

3) Inserisci in questo paragrafo i dettagli della notizia inserendo citazioni, studi e ricerche e commenti di personalità del tuo settore per dare più credibilità alla notizia

4) Aggiungi un commento virgolettato di uno dei responsabili della tua organizzazione

 

TERZA PARTE DELLA PIRAMIDE ROVESCIATA: LA CODA 

Ultimi dettagli, Biografia, Contatti

5) Concludi il comunicato stampa con gli ultimi dettagli e magari, perché no, inserire una specie di chiamata all’azione inserendo ad esempio il sito internet o eventuali numeri di telefono per richieste di informazioni ed approfondimenti della notizia

6) Inserisci un paragrafo biografico ad es. CHI È XXXXX, seguito da 3/4 righe biografiche delle persone e/o l’organizzazione protagoniste del comunicato

7) Dopo aver terminato il comunicato ed inserito i 3 cancelletti (il simbolo #) ad indicazione che il comunicato è terminato inserisci il paragrafo Contatti con il nome dell’addetto stampa ed i suoi contatti email e telefonici per eventuali interviste ed approfondimenti da parte dei giornalisti o blogger interessati alla notizia

 

USARE LA TECNICA DELLA PIRAMIDE INVERTITA PER AVERE PIÙ SUCCESSO DI PUBBLICAZIONE DEL TUO COMUNICATO STAMPA

 

Quando scrivi i tuoi comunicati ti consiglio caldamente di applicare la tecnica della piramide rovesciata così come te l’ho riportata, in modo da essere certo di aver messo subito all’inizio le informazioni più importanti della notizia. Seguendo questo flusso di lavoro sarai capace anche tu di scrivere dei comunicati stampa più efficaci, in grado di migliorare da subito i risultati delle tue campagne stampa.

Usare la tecnica della piramide rovesciata permetterà ai redattori con poco tempo a disposizione di leggere solo i primi paragrafi per capire in sintesi cosa tratta il tuo comunicato, sfruttando al massimo il loro poco tempo ed arrivando subito al nocciolo della notizia senza perdite di tempo.

Altro grande vantaggio da non sottovalutare della tecnica della piramide invertita è che, in caso di tagli della notizia a causa degli spazi ridotti sui giornali cartacei, o per il poco tempo in tv ed in radio i redattori andrebbero eventualmente a tagliare solo le parti finali del comunicato, e quindi le parti meno importanti.

Se hai dubbi o domande sulla Tecnica della Piramide Rovesciata chiedi pure nello spazio dei commenti qui sotto e sarò felice di risponderti.

Se ti va di approfondire di più l’argomento “comunicati stampa” ed imparare come scrivere un comunicato stampa efficace ti consiglio di scaricare il Report ” I Segreti dei Comunicati Stampa” da questo link www.comunicatistampa.net/report.

Se invece hai bisogno di inviare un comunicato stampa in maniera facile e veloce a tutti i media italiani con un click, senza faticare e perdere tempo per trovare gli indirizzi email giusti, con la sicurezza di non sbagliare grazie alla revisione professionale del tuo comunicato, non posso che consigliarti il servizio di invio comunicato stampa di ComunicatiStampa.net.

Grazie per essere arrivato fino in fondo e…spero vivamente hai imparato qualcosa di nuovo anche oggi. 😉

Felice comunicazione a te!

Michele Rampino

I 10 Errori da Evitare Quando Scrivi i tuoi Comunicati Stampa

Gli studi ci dicono che circa 3 giornalisti su 4 ritengono utili e fanno riferimento ai contenuti riportati nei comunicati stampa per la scrittura dei loro articoli e notizie.

Se il tuo obiettivo è quello di far parlare i media di te e della tua organizzazione (azienda, associazione o ente che sia) allora quando scrivi ed invii un comunicato stampa devi giocarti bene tutte le tue carte.

Ti chiedi cosa devi fare per “giocarti bene le tue carte”?

Ti rispondo subito.

Quando mi capita di revisionare dei comunicati, per il servizio di invio comunicati stampa di ComunicatiStampa.net, ho notato che ci sono sempre degli errori ricorrenti fatti da chi ha poca esperienza con lo strumento.

Errori che se evitati potrebbero migliorare di molto l’efficacia del tuo comunicato, facendoti ottenere più ripubblicazioni e dare maggiore visibilità e risonanza  alla tua notizia.

Per aiutarti a non sbagliare ho stilato per te la lista dei 10 errori “fatali” che, secondo me, devi assolutamente evitare se vuoi far sopravvivere i tuoi comunicati stampa alla furia selettiva di quei discolacci delle redazioni.

 

I 10 ERRORI CHE NON DEVI FARE QUANDO SCRIVI I TUOI COMUNICATI STAMPA

 

1) SCRIVERE IN PRIMA PERSONA. In un comunicato stampa non si parla in prima persona e non ci si rivolge direttamente a chi legge. A differenza di un blog, o della pubblicità, dove si può parlare direttamente al lettore, in un comunicato stampa devi parlare in terza persona, cioè devi parlare come se fossi un “esterno” che sta scrivendo una notizia su di te e la tua organizzazione. Men che meno devi evitare affermazioni come “Clicca qui” e similari. L’unica parte di un comunicato dove è consentito parlare in prima persona è nel virgolettato, cioè dove rilasci, o riporti, una dichiarazione. Quello che devi fare quindi è metterti nei panni di un reporter, far finta di essere un giornalista e scrivere la tua notizia come se non fossi direttamente coinvolto. Un buon modo per capire come scrivere un comunicato stampa è quello di prendere un giornale o andare in un sito di notizie online ed analizzare come è scritta una notizia per capire da che parte cominciare.

2) VOLANTINO PUBBLICITARIO. Il comunicato stampa non è un volantino pubblicitario dove parli delle caratteristiche e dei benefici del tuo prodotto/servizio/azienda. I giornalisti non sono interessati alle tue schede pubblicitarie. A loro non interessa pubblicare materiali pubblicitari ma comunicati con notizie e contenuti utili per i propri lettori. Quello che devi fare è creare una notizia che possa coinvolgere i giornalisti ed i lettori evitando di parlare di te in maniera esagerata. Lo scopo di un comunicato è quello di fare pubbliche relazioni, informare e far parlare di te, per farti conoscere da chi ancora non ti conosce, non quello di pubblicizzare e vendere. Se lo farai nessuno pubblicherà il tuo volantino pubblicitario, se invece sarai bravo in questo, ritagliandoti solo il giusto spazio per te e la tua organizzazione farai centro ed i media cominceranno a parlare di te.

3) BIOGRAFIA. Il comunicato stampa non è una biografia da mandare ai giornali. Hai mai visto una biografia pubblicata come notizia del giorno? E allora perché stai inviando una biografia ad un giornalista? I giornalisti sono interessati a ricevere una notizia non a ricevere la biografia della tua splendida vita o la scheda della tua meravigliosa azienda. Se lo farai indovina un po’ dove finiranno queste tue interessantissime informazioni?

4) NOTIZIA POCO INTERESSANTE. Nel comunicato non devi parlare solo di te e della tua organizzazione ma devi parlare anche di te e della tua organizzazione. Novità ed informazioni utili devono essere il contenuto principe del tuo comunicato stampa perché i giornalisti cercano informazioni di prima mano, novità e notizie utili. Dai loro questo ed entrerai nelle loro grazie con tutti i vantaggi del caso. Leggiti questo mio articolo “Sai cosa vogliono i media?” per approfondire l’argomento.

5) NON RISPETTARE LA STRUTTURA. Non cominciare a scrivere il tuo comunicato con informazioni generiche ma rispetta sempre la struttura e le caratteristiche di un comunicato stampa. Più tempo passa prima che tu vada subito al punto e risponda alle domande Chi? Cosa? Dove? Quando? Come? Perché? e più il tuo lettore/giornalista si annoierà ed abbandonerà la lettura del testo, gettando nel cestino dell’indifferenziata il tuo comunicato. Questa regola (detta anche delle 5W perchè deriva dalle domande in inglese Who? What? Where? When? Why?) è una regola fondamentale che deve rispettare chi fa giornalismo o chi deve scrivere una notizia per essere sicuri di aver coperto tutti gli aspetti salienti. Rispetta questa regola per qualsiasi comunicato o notizia tu debba scrivere e non sbaglierai.

6) ESAGERAZIONI. Evita di inserire intere parole in maiuscolo, superlativi, esclamazioni ed affermazioni esagerate. Stai inviando un testo ad un redazione giornalistica, non sei sulla pagina Facebook di Gianni Morandi. Se bazzichi qualche forum saprai che se provi a postare qualche frase in maiuscolo ti buttano fuori alla velocità della luce. La forma, oltre che la sostanza, ha la sua importanza. Ci sarà pure un motivo se non hai mai visto una notizia scritta con parole in maiuscolo e punti esclamativi a go go, vero?

7) SBAGLIARE LA LUNGHEZZA. Evita di scrivere comunicati stampa troppo corti o troppo lunghi. La lunghezza ideale dovrebbe essere tra le 300 e le 500 parole. Un testo molto corto non verrebbe preso in considerazione in quanto contenente troppe poche informazioni, un testo troppo lungo al contrario potrebbe annoiare o spaventare il giornalista, sempre a corto di tempo, portandolo a spostare la tua “opera biblica” direttamente nella sezione “cestino” del suo programma di posta.

8) ERRORI GRAMMATICALI. Leggi e rileggi il tuo comunicato stampa e fai in modo che il comunicato che andrai ad inviare sia scritto in maniera corretta e senza errori. Fai leggere il comunicato a qualcuno di tua fiducia perché eventuali “orrori” andrebbero a depotenziare la tua credibilità con i giornalisti.

9) NON INSERIRE DELLE DICHIARAZIONI. Un comunicato senza dichiarazioni manca di personalità senza contare il fatto che il “virgolettato” è l’unica parte del comunicato stampa che i giornalisti non possono cambiare. Approfitta di questo spazio per sottolineare quanto detto nel comunicato in modo strategico, cercando di essere positivo, andando subito al punto senza inutili perdite di tempo. Consideralo un “bonus” di cui devi essere bravo ad approfittare. Afferma o fai dire, se il protagonista è una terza persona, qualcosa di importante al presidente, al manager, al fondatore o ad un responsabile, in grado di aggiungere valore a quanto esposto nel resto del comunicato. Concorda una dichiarazione interessante, che vada a sottolineare ed a risaltare cosa detto in precedenza, aggiungi un punto di vista personale e magari, perché no, inserisci anche qualcosa in grado di aggiungere del pepe alla notizia, qualcosa di polemico, forte o di denuncia capace di accendere un dibattito (se è questo il tuo intento).

10) NON INSERIRE I CONTATTI. Alla fine del comunicato stampa devi sempre inserire il nome di chi ha scritto il comunicato o del responsabile dell’ufficio stampa/pubbliche relazioni, con tutti i contatti necessari per raggiungerlo. Non far mai mancare il telefono e la mail da contattare ed il sito web aziendale su cui eventualmente poter capire meglio ed approfondire quanto trattato nel comunicato.

 

Sono questi i 10 errori più letali dei comunicati stampa che a mio avviso devi assolutamente evitare se vuoi scrivere un comunicato efficace e costruire una campagna stampa seria, credibile e professionale, capace di portare alla tua campagna di pubbliche relazioni maggiori risultati.

Se vuoi andare sul sicuro ed evitare errori, grattacapi, senza il rischio di sbagliare qualcosa e compromettere mortalmente le tue campagne stampa, puoi usufruire dei servizi offerti da ComunicatiStampa.net, il servizio di invio e revisione professionale dei comunicati stampa più usato in Italia.

Alla tua vittoria!

 

Michele Rampino

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