1.12.2014: Giornata Mondiale lotta all’AIDS

La società civile chiede ai governi maggiore impegno: Sconfiggere l’AIDS è possibile”

Roma, 01.12.2014 – La lotta contro le pandemie sta attraversando una fase cruciale. L’incremento degli investimenti, le recenti scoperte scientifiche, la riduzione dei costi e un migliore know-how hanno prodotto buoni risultati negli anni. Le pandemie, tuttavia, continuano a imporre un tributo devastante in termini di vite umane, rappresentando anche un ostacolo allo sviluppo economico. Secondo le stime di UNAIDS – il programma delle Nazioni Unite sull’AIDS – lo scorso giugno 13.6 milioni di persone sieropositive avevano accesso al trattamento antiretrovirale salvavita, un avanzamento considerevole verso il traguardo di 15 milioni di persone in terapia entro il 2015. Ma rimane ancora molto da fare per raggiungere, entro il 2020, il cosiddetto target “90-90-90” fissato da UNAIDS; garantire cure e terapia al 90% delle persone con HIV, permettere al 90% delle persone sieropositive di essere consapevoli del proprio stato virale ed azzerare la carica virale per il 90% delle persone in terapia. UNAIDS pone inoltre l’accento sul rispetto dei diritti umani, indispensabile per incrementare i risultati nel campo della Salute globale.

Il caso del Ruanda. “Oggi sappiamo che il rischio di trasmissione durante rapporti sessuali non protetti è praticamente nullo in caso di carica virale non rilevabile – spiega Francesca Belli, advocacy manager per AIDES, la più grande ONG europea di lotta contro l’AIDS -, quindi possiamo prevenire nuove infezioni. In Ruanda, oltre l’80% delle persone che vivono con l’HIV hanno accesso alle cure e dopo 18 mesi hanno una carica virale non rilevabile. Questo Paese ha calcolato che, investendo 12,7 milioni dollari in trattamenti nell’arco dei prossimi cinque anni, risparmierà 27,3 milioni grazie al calo della mortalità e delle nuove infezioni: 6000 morti e 7000 nuove infezioni sarebbe evitate. Lottare contro l’HIV è un investimento: ogni dollaro impiegato nella prevenzione genera 12 dollari aiutando a prevenire nuove contaminazioni. Se riusciremo a fermare le nuove infezioni, potremo finalmente mettere la parola fine alla trentennale storia dell’AIDS”.

Negli ultimi dieci anni il Fondo Globale per la Lotta contro AIDS, Tubercolosi e Malaria(GFATM) ha dato un vigoroso impulso alla lotta globale alle pandemie, divenendo il principale finanziatore multilaterale nel campo della Salute globale. Per continuare in direzione del progresso e trasformare AIDS, TBC e malaria da epidemie a elevata trasmissione in malattie endemiche a bassa diffusione è necessario incrementare gli investimenti.

Il ruolo della Tassa sulle Transazioni Finanziarie(TTF) nella lotta all’AIDS. L’Italia è uno degli 11 Paesi europei che ha deciso di adottare la Tassa sulle Transazioni Finanziarie, che potrebbe generare oltre 30 miliardi di euro. La società civile europea rivolge un appello ai Governi che hanno aderito alla TTF, affinché destinino le risorse che si ricaveranno dalla tassa al contrasto dei cambiamenti climatici e alla lotta contro la povertà in Europa e nel Sud del mondo. Si chiede che la TTF sostenga programmi di sviluppo a favore dell’istruzione e della salute globale, anche attraverso fondi multilaterali già esistenti, come il Fondo Globale“ Grazie alla tassa sulle transazioni finanziarie – sottolinea AIDES, tra i leader della campagna TTF in Francia – i leader Europei hanno l’occasione di generare nuovi fondi da investire nella lotta contro AIDS, nelle nuove generazioni e nell’energia umana, l’unica che può cambiare il mondo”.

Contatti stampa:

Eleonora Pochi – Media Officer Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS
Italian Network against AIDS
Via Colossi, 53 – 00146 Roma – Italia
tel. +39 388 8414818 – e-mail:
[email protected] – website: www.osservatorioaids.it