Ma Novi Ligure si trova in Liguria? La risposta nell’ironico jingle di Colline di tristezza

Novi Ligure

Caricato sul canale Youtube del “non-cantante” senza volto un jingle-karaoke per non fare più confusione sulla regione di appartenenza del comune di Novi Ligure, che ha un nome che trae in inganno

Torino, 15 marzo 2021 – L’artista Colline di tristezza ha registrato e caricato online un simpatico jingle-karaoke (https://www.youtube.com/watch?v=hPbNnR8_dfI ) per ribadire l’appartenenza di Novi Ligure al Piemonte, prendendo simpaticamente in giro chi si lascia ingannare dal nome e pensa, erroneamente che Novi Ligure si trovi in Liguria.

“Diverse persone si lasciano ingannare dal nome, ci è cascato anche qualche politico” – dichiara Colline di tristezza. Uno tra i più famosi a cascarci negli ultimi anni, è stato l’allora candidato governatore della Liguria Giovanni Toti.

Il jingle-karaoke su Novi Ligure

Il jingle si presenta seguendo il format del jingle-karaoke. “Per questo jingle che presenta una ritmica hip hop, ho cercato di facilitare ulteriormente la cantabilità da parte dell’ascoltatore finale, che troverà i sottotitoli con le parole divise nota per nota da sbarrette verticali.” Ciò che l’ascoltatore dovrà fare è attivare i sottotitoli e cantarli seguendo la melodia del violino che sostituisce il canto.

Si tratta di un ritorno al format a lui tanto caro, dopo 3 mesi da “Megan Fox”, il brano sulla solitudine dei single al tempo del coronavirus, cantato da un Vocaloid (una voce virtuale artificiale).

Cenni sull’artista

Colline di tristezza è un artista senza volto torinese che si è fatto notare per varie proposte, alcune molto singolari. Esse vanno dall’idea di una maglietta con l’igienizzante (T-Soap), alla proposta di una via di Torino da intitolare ad Alex Del Piero fino ad iniziative in ambito vegano, a sostegno della mobilità sostenibile e della tutela del trasporto ferroviario piemontese.

Nell’ultimo periodo è stata riportata su varie testate l’idea lanciata per l’istituzione di rage room e camere del pianto in ospedali, Rsa e scuole, con lo scopo di contrastare lo stress dei lavoratori nell’ottica della prevenzione del burnout. Alcune proposte vengono accompagnate da un jingle-karaoke (o a volte da un jingle strumentale non cantabile), altre vengono lanciate a mezzo comunicato stampa.

La scelta dell’anonimato

Per l’artista, la privacy riveste un ruolo prioritario che non è stato scalfito nemmeno dal fatto che i rapporti con le testate giornalistiche risultino “talvolta difficili, per via del fatto che le email firmate con un nome d’arte vengano spesso cestinate a parte qualche eccezione.”

Operando in questa maniera, il numero di iniziative e proposte artistiche (e non) presentate risulta minore, a quello che sarebbe “se non ci fossero problemi di tutela dell’anonimato”, in quanto i suoi comunicati “devono essere firmati da altri per non essere scartati per la semplice mancanza della firma”.

 

Per info e contatti

collineditristezza@gmail.com

Model Arina Instagram @mandarinarin

 

 

 

 

 

Solitudine da lockdown: farsi compagnia con le real doll il tema del brano “Megan Fox”

Nel brano cantato da una cantante virtuale (un Vocaloid) l’artista torinese (senza volto) parla di un uomo che compra una sex doll identica alla modella (e attrice) americana per combattere lo stress e la solitudine da lockdown.

Torino, 10 dicembre 2020 – Da quando è iniziata la pandemia da Coronavirus e dal primo lockdown le vendite di real doll (o sex doll) sono aumentate in maniera vertiginosa. A comprarle soprattutto i single. Ed è proprio di queste bambole iperrealistiche e della solitudine dei single costretti a casa che si parla nel brano di Colline di tristezza.

Il “non-cantante” (come ama definirsi), noto per i suoi jingle non cantati e per le sue iniziative in diversi campi a partire dalla proposta di un’innovativa maglietta con igienizzante (la T-Soap) fino al calcio, al veganismo e alla mobilità sostenibile, propone questa volta un brano cantato da una voce creata al computer, tramite un software in grado di sintetizzare la voce umana (Vocaloid).

Prima” è il nome di una delle voicebank (ovvero delle voci che si possono acquistare insieme al software) disponibili con questo software, ed è la cantante del brano.

Di che cosa parla “Megan Fox”?

“Megan Fox” racconta la sofferenza emotiva di un single estroverso (e quindi non di un uomo introverso privo di skill sociorelazionali, come ci si potrebbe aspettare) con all’attivo una vita sociale molto intensa che ha grandi difficoltà a stare chiuso in casa senza passare “serate con gli amici” e poter uscire “con le tipe” e questo ha chiaramente degli effetti sulla sua salute mentale.

Per questo decide di acquistare una real doll (o sex doll), per alleviare la sofferenza, lo stress, l’isolamento.

L’artista dichiara di non amare affatto il termine sex doll, ma di preferire il termine real doll o love doll, per dare una connotazione anche più affettiva e di compagnia e non solo sessuale.

Colline precisa di aver utilizzato nel brano il verbo “assemblare” invece di un altro verbo per non creare fraintendimenti e fugare doppi sensi che “avrebbero compromesso lo spirito con cui è stato scritto il brano”. Per sottolineare il fatto che la bambola non può tradire viene utilizzata una similitudine con Bernard Madoff, condannato per una delle più grandi truffe finanziarie di tutti i tempi: “Lei non ti tradisce come Madoff”.

Le dichiarazioni dell’artista sul tema trattato

“Sono consapevole di sottopormi inevitabilmente al giudizio dell’opinione pubblica per quanto riguarda l’argomento trattato da questo brano e che ci potranno essere delle critiche magari da parte di alcune femministe o da parte di alcuni giornalisti di Torino a cui non sto simpatico. In tal caso ne prenderò atto, non si può piacere a tutti e fa parte del gioco. La scelta di utilizzare un nome d’arte mi permette una maggiore libertà nel processo creativo, ma ovviamente non mi posso sottrarre al giudizio delle mie conoscenze più strette. Sicuramente in quel caso le critiche mi toccano di più” – questo ha dichiarato l’artista in merito a come l’opinione pubblica potrebbe giudicare il tema trattato dal brano.

È stata scelta Megan Fox, perché rappresenta “un’icona femminile del nostro tempo” nell’immaginario maschile da un bel po’ di anni. La storia sarebbe traslabile anche a generi invertiti con una donna single che fa un acquisto di questo tipo per trascorrere il lockdown in “compagnia” e questo dovrebbe “rassicurare le femministe”.

Le fonti di ispirazione per questo brano sono molteplici, fin dal film “Lars e una ragazza tutta sua” alle notizie di cronaca di questi ultimi anni come “matrimoni” o “fidanzamenti” tra uomini (l’ultimo è un bodybuilder kazako) e real doll oltre ad un uomo in Inghilterra che ne ha comprata una somigliante alla cantante americana Janet Jackson durante il lockdown.

Il brano è ascoltabile a questo link ( https://www.youtube.com/watch?v=ULk3alL2RHw ).

Ricordiamo che il Vocaloid prima canta con l’accento di una persona anglofona (perché Vocaloid non ha voci che cantano in lingua italiana ed è stato necessario agire sulla fonetica del programma per farla cantare in italiano) ed è per questo che in descrizione è stato caricato il testo del brano in modo che sia più facilmente comprensibile dagli ascoltatori.

 

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Per info e contatti:

collineditristezza@gmail.com

 

Megan Fox (Fonte foto Wikimedia: https://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Megan_Fox_Jennifers_Body_TIFF09_2.jpg)

 

 

 

 

Al via la “Jingle-Petizione” per un Kinder Bueno vegetale

Nuove iniziative dell’artista torinese “Colline di tristezza, “padre” della maglietta con l’igienizzante, a favore dei vegani: lanciate due proposte alla nota multinazionale specializzata in prodotti dolciari, per una merendina 100% vegetale

Torino, 11 giugno 2020 – Il “non-cantante” torinese Colline di tristezza, celebre in Italia per la proposta di una maglietta con l’igienizzante (T-Soap) rivolta alle imprese italiane e alla Presidenza della Repubblica, ha caricato sul suo canale Youtube un finto “spot” dell’ ”Inde Uen100% Vegetale (il nome della merendina è stato modificato a causa della normativa sui marchi).

Lo scopo è richiedere alla Ferrero la produzione di una variante senza derivati animali del Kinder Bueno.

Il video a favore della proposta vegana

Il video è stato offuscato in alcuni punti per evitare problemi di marchio o di diritti di immagine, ma questa “menomazione artistica”, a detta sua, è “il prezzo da pagare per rendere l’iniziativa pubblicabile dalle testate”.

L’artista, recentemente sceso in campo contro il divieto di trasporto biciclette sui treni Trenord, sostiene che i vegani sono una quota costantemente in crescita della nostra società e la pandemia avrà un impatto ulteriore sulla scelta di ciò che portiamo sulle nostre tavole.

Secondo lui le aziende del comparto alimentare dolciario (e non) dovranno sempre di più tenerne conto e “non potranno fare finta di niente”.

Colline di tristezza dichiara: “Questa iniziativa è in cantiere da diversi mesi, ma poi è scattato il lockdown e ho ritenuto poco opportuno presentarla. Finalmente siamo tornati ad uscire di casa, il paese pur con tutti i suoi problemi si sta avviando ad una ritrovata normalità, per cui mi sono deciso a presentarla ora”.

La variante

L’autore del jingle-karaoke “Smetti di fumare” suggerisce poi un’ulteriore alternativa al gigante dolciario con sede ad Alba. Colline di tristezza propone un’idea di snack simile al Kinder Bueno, ma con un riempimento di tiramisù senza derivati animali e che lui ha deciso, per non violare la normativa sui marchi, di battezzare con il nome di Dinker Lift, per “dare l’idea del risollevarsi specialmente dopo un periodo come questo”.

La scelta di non inserire la parola “vegan” o “100% vegetale” per questa alternativa è per provare a lanciare un messaggio non divisivo in modo che anche le persone onnivore non guardino ad esso “con sospetto solo perché c’è scritto vegan”.

La petizione sui Social

La pagina Facebook della petizione per il Kinder Bueno 100% Vegetale si trova al link www.facebook.com/petizionekinderbuenovegetale mentre il video del finto “spot” è disponibile all’indirizzo  www.youtube.com/watch?v=jrT6951MF8E.

 

 

 

 

Lo stabilimento della Ferrero ad Alba

 

 

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L’artista “inventore” della maglietta con l’igienizzante: “I giornali torinesi mi censurano”

Torino, 26 maggio 2020 – L’artista torinese “Colline di tristezza”, noto in Italia per aver proposto l’idea della T-Soap, la speciale T-Shirt con l’igienizzante per disinfettare le mani e conosciuto per il jingle-karaoke “Smetti di fumare“, nonché per le sue jingle-petizioni, lancia un durissimo attacco dal suo canale Youtube al mondo del giornalismo torinese.

L’accusa che l’artista fa ai giornali della sua città, è di “discriminare i vegani e quindi censurare” tutte le sue iniziative, “anche quelle non vegane” e da cui potrebbe beneficiare tutta la comunità, in particolare la bizzarra e semplice idea della maglietta con igienizzante, chiamata  T-Soap (proposta lanciata alle imprese italiane e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella).

Come da copione, anche questa volta il non-cantante torinese sceglie il format da lui preferito, ovvero quello del jingle-karaoke, ossia un jingle (in questo caso non un vero e proprio jingle) non cantato, ma sottotitolato, in modo che gli spettatori possano cantarlo per conto proprio e lancia dure accuse di censura e discriminazione nei confronti della sua scelta vegana alla stampa della città sabauda, colpevole, a suo dire, di “stralciare ogni suo comunicato stampa e anche notizie vere”, pubblicate da giornali autorevoli.

Colline di tristezza ammette di tenere in modo particolare alla sua privacy e questo “potrebbe aver contribuito ad incrinare i rapporti con il mondo dell’informazione torinese”.

Al link www.youtube.com/watch?v=O6insp1rfJs il “dissing” ai giornali torinesi, dal titolo ‘Amen‘, ascoltabile previa attivazione dei sottotitoli.

 

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Coronavirus: artista inventa la T-SOAP, la T-shirt per disinfettare le mani

L’idea della speciale T-shirt è di un artista torinese che rivolge la proposta alle imprese italiane e al Presidente della Repubblica Mattarella

Torino, 5 maggio 2020 – In questo periodo di emergenza, molte le cose che sono cambiate e che stanno ancora cambiando. Tra queste anche tante le innovazioni che fioccano, per affrontare l’emergenza sanitaria. Ultima la proposta della T-SOAP, dell’artista torinese “Colline di tristezza”.

L’artista ha deciso di proporre un’idea alle industrie italiane e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la produzione di una T-shirt dotata di due piccole sacche contenenti igienizzante o sapone. Ognuna di queste due sacche è collegata ad un bottone e ad un buco da cui fuoriesce l’igienizzante. Vi sono un bottone e un buco a destra e, molto banalmente, un bottone e un buco a sinistra.

La persona con le mani da disinfettare, pigia con il gomito uno dei due bottoni e l’igienizzante fuoriesce appunto da uno dei due buchini. In questo modo, si può spruzzare l’igienizzante su entrambe le mani, una per volta, usando i due gomiti e i due bottoni diversi (nella foto della T-SOAP si può vedere la bozza del progetto).

Colline di tristezza si dichiara “disposto ad andare a comprare subito nei negozi od online questo gadget, nel caso venisse prodotto” e spera che questa “semplice e strampalata idea” che risolve il problema reale dell’igiene delle mani al tempo del Coronavirus, “possa essere gradita ai comparti industriali di pertinenza”.

Colline di tristezza è un artista “non-cantante”, famoso su Youtube per i suoi jingle Karaoke, non cantati, per dare spazio alle voci degli spettatori.

Ed è online su Youtube anche il jingle-karaoke (www.youtube.com/watch?v=ZNTYb8s3Jhw) della T-SOAP,  ascoltabile previa attivazione dei sottotitoli.

Questo rispetta quella che è ormai una prassi consolidata dell’artista, per presentare alle aziende e all’opinione pubblica le sue istanze e petizioni.

Una prassi che si può riassumere con i termini, da lui coniati di “jingle-petizione“, “jingle-proposta” o “jingle-appello” e che si avvale della formula, a lui tanto cara, del jingle-karaoke.

La scelta di non cantare i jingle, rappresenta una scelta stilistica precisa, in cui il non-cantante piemontese si trova perfettamente a suo agio ed è vissuta anche come volontà di obbligare l’ascoltatore finale a fare uno sforzo e provare a cantare lui stesso il brano, anche con tentativi maldestri e imbarazzanti.

Ciò che trapela maggiormente, dalla sua azione e dal modo in cui sono presentate le sue proposte, è il suo grande desiderio di privacy e di non essere associato ad un volto o persona reale.

La scelta di usare il termine soap invece di sanitizer (igienizzante) è per motivi eufonici e di metrica, e la stessa cosa, tiene a precisare l’artista, vale per il termine sapone invece di igienizzante, usato nel testo del jingle.

 

 

 

 

 

 

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