Stipendi, sono a Milano e nel Nord quelli più alti d’Italia

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Milano, 14 dicembre 2018 – Sono in provincia di Milano gli stipendi più alti d’Italia. Mentre gli ultimi dati Istat ci dicono che tra luglio e settembre il nostro Paese ha perso 52 mila occupati rispetto al trimestre precedente, sono stati resi pubblici anche i dati dell’Osservatorio JobPricing sugli stipendi medi italiani.

Se è vero che i salari italiani del settore privato sono ormai stagnanti da molti anni, infatti, va sottolineato che la differenza tra una regione e l’altra – e tra le stesse province – è spesso molto accentuata, con un divario significativo tra i territori più ‘fortunati’ e quelli invece in cui gli stipendi si attestano come i più bassi del Paese.

«Di certo oltre allo stipendio ci sono tanti altri fattori da tenere in considerazione nel valutare un posto di lavoro» spiega Carola Adami, head hunter di Milano e CEO dell’agenzia di selezione del personale Adami & Associati (www.adamiassociati.com).

«La sicurezza del posto di lavoro, le possibilità di carriera, i benefit, l’atmosfera di lavoro e le effettive attività quotidiane sono tutti elementi tenuti in alta considerazione dai candidati» precisa Adami, aggiungendo però che «il salario, come è giusto che sia, resta un aspetto centrale per le aziende alla ricerca di nuovi talenti e per i dipendenti desiderosi di trovare un nuovo posto di lavoro.

E non sono pochi i professionisti che, alla ricerca di uno stipendio più alto, decidono di guardare verso province in cui i salari sono notoriamente più alti, seppur motivati in buona da un maggiore costo della vita».

Ma quali sono, dunque, le province e le città dove gli stipendi sono più alti?

A primeggiare è proprio Milano, la quale si conferma ancora una volta come la provincia italiana in cui si guadagna di più. Qui, infatti, la retribuzione annua lorda media è di poco superiore ai 34.000 euro.

Alle spalle di Milano, staccata da più di 2.000 euro di differenza, si piazza una seconda provincia lombarda, ovvero Monza Brianza.

A chiudere il podio ci pensa un’altra provincia del Nord, Bolzano, che in questa edizione ha guadagnato ben 4 posizioni.

A livello regionale a farla da padrone è la Lombardia, con 31.700 di retribuzione lorda media, seguita dal Trentino Alto Adige e dall’Emilia Romagna, entrambi con una RAL di circa 30.500 euro.

Ancora una volta quella che risulta è un Italia a due marce, con 8 regioni del Nord caratterizzate da stipendi proiettati verso l’alto (eccezion fatta per il Friuli Venezia Giulia) e 12 regioni del Sud che invece si collocano nella parte bassa della classifica.

Pur tenendo conto dell’ovvia differenza del costo della vita, che giustifica in buona parte la differenza degli stipendi, non deve stupire il desiderio di molti lavoratori di spostarsi in aree più generose.

Va peraltro detto che le differenze tra salari non risultano marcate solamente a livello territoriale, ma anche tra settori occupazionali differenti.

Come ci ricorda l’head hunter di Milano Adami «chi lavora nei settori del banking, della moda e del farmaceutico guadagna tendenzialmente di più di un dipendente a pari livello di un altro settore.

Si pensi ai soli dirigenti laddove negli istituti di credito, nelle assicurazioni e nella moda un dirigente può aspirare a una retribuzione annua media di circa 140.000 euro, nei settori alberghiero e siderurgico i dirigenti percepiscono poco più di 100.000 euro annui» conclude Adami.

 

 

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Nasce InstaGo, la startup del social marketing

Benevento, 21 giugno 2018 – E’ tutto pronto per il lancio ufficiale di “InstaGo” (www.insta-go.it), la nuova startup digitale nata tra Puglia e Campania da un team di giovani innovatori e ora pronta per la presentazione al grande pubblico del Web Marketing Festival, in programma al Palacongressi di Rimini dal 21 al 23 giugno 2018.

InstaGo offrirà consulenza specialistica per il marketing e la comunicazione digitale e social. I servizi si concentreranno, in particolare, su attività di social media marketing, local seo, email marketing, Instagram marketing e Instagram shopping, pay per click management.

Il team di InstaGo opererà inoltre anche nel campo dell’alta formazione destinata a tecnici e professionisti del marketing e dell’ICT.

“Abbiamo deciso di scommettere su di noi – spiegano i tre founder – sulla qualità del nostro lavoro, sulla serietà testata in anni di sfide affrontate e vinte. Non abbiamo mai mollato il sud Italia perché consapevoli che la creatività è sempre esplosa nei ‘sud del mondo’: dalla Silicon Valley alla Dragon Valley”.

“Le nostre vite sono qui: orgogliose della storia, della cultura, delle tradizioni millenarie. Sono le nostre colonne, mentre le nostre menti e i nostri progetti seguono quotidianamente le autostrade globali dell’innovazione. Il nostro network cresce ogni giorno e raggruppa innovatori, comunicatori, esperti di marketing, giornalisti, imprenditori, uomini di cultura ed esponenti delle più importanti Istituzioni” aggiungono i 3 giovani startupper.

“La mission è chiara, crescere insieme ai nostri partner per far crescere la comunità e il territorio. I nostri “attrezzi del mestiere” sono il web e i social. Instagram prima di tutto” concludono i fondatori della nuova startup.

InstaGo sarà presentata ufficialmente il 23 giugno al Palacongressi di Rimini, nello spazio del Web Marketing Festival dedicato a Brand Journalism e Storytelling.

Il focus iniziale della startup sarà proprio rivolto a Instagram e ai brand editoriali.

Per maggiori informazioni sulla startup visitare il sito internet www.insta-go.it.

 

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Le difficoltà della Sicilia in “Valigie di cartone”, il nuovo singolo dei Fuoricentro

Milano, 2 gennaio 2018 – Si chiama “Valigie di cartone” il nuovo singolo dei Fuoricentro, una bella ballata pop dal testo autobiografico che racconta le difficoltà della Sicilia tramite la storia del cantante Maurizio Camuti, che anni fa ha lasciato la Sicilia per cercare nuove opportunità a Milano, città che l’ha accolto e in cui ha avuto modo di realizzarsi.

Una canzone in cui in molti si possono ritrovare e che vuole rappresentare anche una buona occasione per toccare il tema della disoccupazione che, soprattutto al Sud, è un problema molto sentito.

La Sicilia è poi una terra, come dice il testo, “gialla e un po’ amara”: alla sua bellezza, infatti, si contrappone la delusione per le troppe cose che continuano a non andare. Argomenti, quelli che riguardano il lavoro, che stanno molto a cuore a Maurizio Camuti che, oltre ad essere un artista, è anche sindacalista.

“È una canzone che in fondo vuole denunciare un destino comune a molti, ovvero a tutti coloro che hanno deciso di non adeguarsi al sistema e che, di fatto, hanno come unica alternativa il biglietto del treno o di un aereo” – spiega il cantante –

“Ogni volta che torno in Sicilia resto folgorato dalla bellezza della mia terra e dal suo potenziale, ma ho come l’impressione che nessuno voglia sfruttarle, onde evitare di rompere equilibri oramai insostenibili e utili solo a pochissimi. Per farlo servirebbe maggior coraggio, una presenza maggiore delle istituzioni e una politica più incisiva e libera evitando di continuare a sostenere degli “insostenibili”, qualsiasi corrente essi appartengano”.

E poi aggiunge: “Vorrei che qualcuno riuscisse a rompere questo vascello di vetro per far entrare aria nuova e pulita. Per evitare che la gente debba continuare a partire con le sue valigie di cartone, come accadeva più di cento anni fa”.

“Valigie di cartone” è anche un videoclip girato in Sicilia da professionisti siciliani e che può vantare un cast di attori interamente siciliano che sono Gabriella Cacia, Lelio Naccari e Raffaella Schepisi e ha come protagonista Gian Luca Camuti, fratello di Maurizio, con un passato e presente da attivista politico che si è prestato volentieri per il video visto il contenuto e significato della canzone.

 

 

 

 

SPEI Formazione: arrivano i nuovi corsi per estetista, acconciatore, operatore di tatuaggio e OSS

L’Ente di formazione professionale accreditato dalla Regione Campania si rinnova ed amplia la propria offerta formativa.

Salerno, 4 agosto 207 – E’ del tutto nuova l’immagine dell’ente di formazione Spei, punto di riferimento per la formazione professionale in tutto il sud Italia, che si presenta oggi con un nuovo logo ma soprattutto con una rinnovata presenza on line.

Sul sito www.speiformazione.it è possibile scoprire tutti i corsi tenuti dalla scuola, con il dettaglio delle ore, delle attività svolte, la durata complessiva e i documenti necessari all’iscrizione.

Non solo, dalla nuova piattaforma è oggi possibile fare una preiscrizione ai corsi e ricevere uno sconto sui seguenti corsi:

  • Estetista Dipendente
  • Acconciatore Dipendente
  • Estetista Specializzazione
  • Acconciatore Specializzazione
  • Operatore di Tatuaggio
  • Corso OSS

Nella speciale sezione per l’erogazione dei corsi in modalità e-learning www.scuolaspei.spaziofad.com la scuola intende estendere il tradizionale modello didattico di lezione frontale, con i servizi di e-Learning, andando ad offrire una formazione più completa, giovane, dinamica.

Da circa 50 anni l’Ente di formazione professionale SPEI forma professionisti dell’estetica: estetisti, acconciatori, visagisti e truccatori, introducendo nel mercato del lavoro migliaia di giovani esperti della bellezza che hanno avuto l’opportunità di seguire non solo il classico percorso accademico, ma anche di apprendere attraverso scambi culturali (Italia, Francia, Giappone, Stati Uniti, ecc.) e stage con professionisti all’avanguardia.

Successivamente l’Istituto ha differenziato la propria offerta formativa fornendo corsi anche per Operatore di Tatuaggio e Piercing, Operatore Socio-Sanitario e corsi in modalità e-learning per avvalersi delle nuove opportunità offerte dalla formazione on line.

Tanti gli allievi che hanno raggiunto il successo professionale dopo la scuola SPEI, tra questi un volto noto della musica e della televisione italiana Rosalba Pippa, in arte Arisa, allieva della SPEI prima di avviare la sua professione di cantante, ancora oggi è sostenuta dalla Scuola attraverso il “club SPEI  – Arisa”, nato per seguire l’artista nelle sue originali performance.

Non è questo l’unico volto noto legato all’attività della SPEI: la necessità di rappresentare l’esperienza e l’innovazione nel settore della bellezza ha portato alla nascita dello “SPEI Gold Team” che presenzia in Italia e all’estero ad importanti eventi televisivi, con la partecipazione di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come  Carol Alt, Maurizio Casagrande, Giancarlo Magalli e Luca Ward.

La SPEI si conferma, quindi, un riferimento sicuro nel sud Italia per coloro che desiderano formarsi e diventare professionisti di successo ma soprattutto dimostra di essere sempre all’avanguardia, in continuo aggiornamento e crescita.

 

La scuola ha la sua sede storica a Salerno in via Generale Ferrante Maria Gonzaga, 9/15.

Per informazioni e per conoscere una vera eccellenza del territorio salernitano è possibile contattare lo staff allo 089 224372 oppure scrivendo a info@speiformaizone.it.

Vulture: a San Fele presentazione del piano di promozione turistica

Domenica 18 giugno a San Fele, paese natale di San Giustino De Jacobis, durante una  tavola rotonda su turismo, cultura ed emigrazione si presenta un progetto nazionale di comunicazione per l’entroterra che guarda a Matera2019 Capitale Europea della Cultura.

Potenza, 16 giugno 2017 –  Un piano di comunicazione per la promozione turistica del Vulture, dei suoi saperi e sapori di qualità sarà presentato domenica 18 giugno a San Fele, piccolo borgo della Basilicata.

Il piano ha come epicentro San Fele, ma offre anche spazio a collegamenti progettuali, culturali e infrastrutturali da intraprendere con le vicine Campania e Puglia (antenna PON).

Il piano è stato ideato dall’ heritage promoter  Mario Esposito ed è stato realizzato dal Gruppo Opera Italia di Milano per alcune testate di rilievo nazionale, destinate alla distribuzione in partnership con Italo Treno, Aeroporti di Linate, Malpensa e Torino, stazioni ferroviarie e aeroporti di Bologna, Palermo, Bergamo, alberghi di lusso a cinque stelle e in abbonamento con le principali associazioni di categoria come Federmanager e Confprofessioni e Associazione Nazionale dei Direttori amministrativi e finanziari.                                                  

Il progetto di promozione turistica del Vulture sarà presentato domenica 18 giugno alle ore 18.30 a San Fele, situato nella zona del Vulture, la terra dell’Aglianico, confinante con la Campania attraverso l’Irpinia e la Puglia (l’antica Apulia).

“Basilicata, Campania e Puglia, attraverso rappresentanti istituzionali ed operatori culturali provenienti anche dal Nord, si incontreranno per una tavola rotonda nazionale in questo  luogo dell’anima, una sorta di angulus oraziano, la cui forza sta in una miscela incontaminata di natura, fede e cultura”, afferma l’organizzatore Mario Esposito.

San Fele è nota per avere dato i natali a San Giustino De Jacobis, vescovo missionario che evangelizzò l’Etiopia e che fu canonizzato da Paolo VI nel 1975.

Ed è proprio  la figura di San Giustino De Jacobis, oltre al profilo territoriale e programmatico di contiguità,  a collegare San Fele con la Puglia e la Campania.

Nato a San Fele nel 1800, ordinato sacerdote a Brindisi nel 1824, divenne prete nella congregazione della missione di San Vincenzo de’ Paoli. Curò i colerosi a Napoli nel 1836-37 e due anni dopo dal capoluogo partenopeo partì per il Tigrè, operando ad Adua e Adi Kwala con spirito di autentica missione. Le sue ultime parole furono di raccomandazione  e amore verso i suoi discepoli: “Figli miei, tutti voi avrete parte del mio affetto, voglio benedirvi !”

La tavola rotonda è promossa nell’ambito delle attività del Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®  e avrà come tema: “Natura, Fede, Cultura”, un trinomio lungo cui sviluppare una strategia di accoglienza che valorizzi in particolar modo le zone dell’entroterra delle tre regioni Basilicata, Campania e Puglia, in vista dell’appuntamento con Matera2019 Capitale Europea della Cultura.

Traino di tale progettualità saranno lo studio e la diffusione delle tradizioni religiose, la realizzazione di mostre e cantieri dell’arte en plen air, il potenziamento infrastrutturale degli attrattori naturalistici e la valorizzazione dei prodotti tipici. Saperi e sapori come sinonimo di qualità della vita.

Da non trascurare poi l’opportunità derivante da una sapiente, ordinata e regolarizzata attività di inclusione ed integrazione etnica.

Da alcuni anni San Fele ha avviato un programma di accoglienza per i minori non accompagnati provenienti da quell’Africa che proprio quel loro concittadini diventato Santo andò ad evangelizzare. Puntando su cultura e identità si possono creare opportunità di lavoro ed integrazione che diano all’emigrazione un profilo di civile convivenza.

Tra gli interventi della giornata di studi, cui ha aderito anche il Presidente della Regione Basilicata, ci saranno quelli del Sindaco di San Fele Donato Sperduto; dell’Assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità Nicola Benedetto; del Presidente del Consiglio Regionale Franco Mollica; del Direttore dell’APT Basilicata Mariano Schiavone; dell’Amministratore del Consorzio “Terre di Aristeo” Saverio Lamiranda; del Direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose S. Maria di Monte Barico in Vicenza Mons. Gino Alberto Faccioli; di Anna Maria Gargiulo componente del Consiglio direttivo della Fondazione Studi Tonioliani, esperta diplomata in esorcismo e preghiera di liberazione all’Ateneo Pontificio di Roma; del Maestro Giuseppe Leone già docente all’ Accademia di Belle Arti di Napoli ed ora direttore artistico del Palazzetto delle Arti del Fortore e del Sannio; del Responsabile per la Puglia dell’Antenna Pon Michele Lastilla e della Responsabile sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata Patrizia Minardi.

 

 

Il Bradano forma giochi e cascate d’acqua, chiamate in dialetto “Uatteniere”, dal nome delle antiche gualchiere che alimentavano. Le Cascate di San Fele sono un suggestivo attrattore naturalistico che raggiunge in estate oltre 15mila visitatori

 

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