Lavoro estivo negli Stati Uniti: selezioni a Milano il 18 gennaio 2020

Lavoro estivo stati uniti

Milano, 8 gennaio 2020 – Studenti universitari di tutta Italia si incontreranno a Milano il 18 gennaio 2020 per le selezioni ufficiali del Programma Summer Work and Travel USA, che permetterà loro di lavorare negli Stati Uniti. I prescelti torneranno a casa, infatti, con un’offerta di lavoro in mano, per un’estate a stelle e strisce retribuita, completa e unica nel suo genere.

L’evento merita grande attenzione, soprattutto se pensiamo al mercato del lavoro odierno, sempre più agguerrito e competitivo: agli studenti che vi si affacciano oggi per la prima volta, viene richiesto di parlare perfettamente più lingue straniere, dando ormai per scontata la padronanza ottimale della lingua inglese – che, però, così scontata non è – e di poter sfoggiare esperienze lavorative internazionali su curricula d’impatto e di sostanza.

Lo sponsor americano ASSE International/Aspire Worldwide e i datori di lavoro provenienti da California, Maryland e Wyoming incontreranno gli studenti iscritti al programma Summer Work and Travel presso l’Università Cattolica Del Sacro Cuore. L’evento è organizzato da Mondo Insieme, organizzazione italiana riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e specializzata da oltre 30 anni in scambi culturali e programmi di studio e lavoro negli Stati Uniti.

“I candidati incontreranno in un’unica sede vari datori di lavoro americani alla ricerca di giovani intraprendenti e motivati – spiega Elena Bergonzoni, responsabile del Programma Summer Work and Travel USA dell’associazione Mondo Insieme – che potranno assicurarsi la possibilità di lavorare durante i 3 mesi estivi negli Stati Uniti, e contemporaneamente vivere un’esperienza culturale e di crescita personale”.

“Gli studenti universitari di oggi sono consapevoli che lo studio e il raggiungimento del tanto ambito diploma di laurea devono necessariamente affiancarsi ad esperienze formative extracurriculari che possano formare personalità cosmopolite e professionalmente mature” aggiunge Elena Bergonzoni.

Il Programma Summer Work and Travel USA è nato proprio per offrire l’opportunità, a tutti gli studenti universitari, di dare una svolta internazionale al proprio curriculum e al proprio futuro, sfruttando al meglio il periodo della pausa estiva per migliorare l’inglese ed immergersi nella cultura e nell’etica professionale americana.

I primi fortunati candidati potranno assicurarsi la loro offerta di lavoro a conclusione del colloquio sostenuto sabato 18 gennaio e, per chi non riuscisse a partecipare, le selezioni continueranno su Skype a febbraio.

Sarà quindi possibile iscriversi e partecipare al programma fino ad esaurimento delle posizioni lavorative disponibili.

Le posizioni verranno infine assegnate in base all’ordine di iscrizione.

Maggiori dettagli, requisiti di partecipazione e modalità di iscrizione sono reperibili su www.mondoinsieme.it, contattando Mondo Insieme allo 051 236890 o scrivendo alla mail info@mondoinsieme.it.

 

 

 

Lavoro estivo negli Stati Uniti: selezioni a Milano il 18 gennaio 2020

Milano, 6 dicembre 2019 – Studenti universitari di tutta Italia si incontreranno a Milano il 18 gennaio 2020 per le selezioni ufficiali del Programma Summer Work and Travel USA, che permetterà loro di lavorare negli Stati Uniti. I prescelti torneranno a casa, infatti, con un’offerta di lavoro in mano, per un’estate a stelle e strisce retribuita, completa e unica nel suo genere.

L’evento merita grande attenzione, soprattutto se pensiamo al mercato del lavoro odierno, sempre più agguerrito e competitivo: agli studenti che vi si affacciano oggi per la prima volta, viene richiesto di parlare perfettamente più lingue straniere, dando ormai per scontata la padronanza ottimale della lingua inglese – che, però, così scontata non è – e di poter sfoggiare esperienze lavorative internazionali su curricula d’impatto e di sostanza.

Lo sponsor americano ASSE International/Aspire Worldwide e i datori di lavoro provenienti da California, Maryland e Wyoming incontreranno gli studenti iscritti al programma Summer Work and Travel presso l’Università Cattolica Del Sacro Cuore. L’evento è organizzato da Mondo Insieme, organizzazione italiana riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e specializzata da oltre 30 anni in scambi culturali e programmi di studio e lavoro negli Stati Uniti.

“I candidati incontreranno in un’unica sede vari datori di lavoro americani alla ricerca di giovani intraprendenti e motivati – spiega Elena Bergonzoni, responsabile del Programma Summer Work and Travel USA dell’associazione Mondo Insieme – che potranno assicurarsi la possibilità di lavorare durante i 3 mesi estivi negli Stati Uniti, e contemporaneamente vivere un’esperienza culturale e di crescita personale”.

“Gli studenti universitari di oggi sono consapevoli che lo studio e il raggiungimento del tanto ambito diploma di laurea devono necessariamente affiancarsi ad esperienze formative extracurriculari che possano formare personalità cosmopolite e professionalmente mature” aggiunge Elena Bergonzoni.

Il Programma Summer Work and Travel USA è nato proprio per offrire l’opportunità, a tutti gli studenti universitari, di dare una svolta internazionale al proprio curriculum e al proprio futuro, sfruttando al meglio il periodo della pausa estiva per migliorare l’inglese ed immergersi nella cultura e nell’etica professionale americana.

I primi fortunati candidati potranno assicurarsi la loro offerta di lavoro a conclusione del colloquio sostenuto sabato 18 gennaio e, per chi non riuscisse a partecipare, le selezioni continueranno su Skype a febbraio. Sarà quindi possibile iscriversi e partecipare al programma fino ad esaurimento delle posizioni lavorative disponibili. Le posizioni vengono assegnate in ordine di iscrizione.

Maggiori dettagli, requisiti di partecipazione e modalità di iscrizione sono reperibili su www.mondoinsieme.it, contattando Mondo Insieme allo 051 236890 o scrivendo a info@mondoinsieme.it.

 

 

 

 

 

Occupazione femminile: è record, ma resta il gap con gli uomini

Record dell’occupazione femminile nel secondo trimestre 2017, ma il gap con quella resta ancora importante…

Milano, 20 settembre 2017 – Gli ultimi dati elaborati dall’Istat relativi al mercato del lavoro del secondo trimestre del 2017 fotografano la crescita da record del tasso di occupazione femminile: la cosiddetta ‘quota rosa ‘ tra i 15 e i 64 anni tocca infatti il 49,1%.

Per la prima volta, a partire dal 1977, il tasso di occupazione delle lavoratrici cresce più di quello dei lavoratori.

Ma siamo davvero di fronte ad una rivoluzione culturale del mercato del lavoro? O siamo forse davanti ad un effetto fisiologico che poco o nulla ha a che fare con un cambiamento della nostra forma mentis?

«In realtà l’immagine della donna intesa come angelo del focolare anziché come lavoratrice, nel nostro Paese, non è ancora scomparsa» spiega Carola Adami, CEO di Adami & Associati, agenzia di ricerca e selezione del personale .

«Di certo le ultime rilevazioni Istat mostrano un discreto miglioramento, ma al di là di ogni possibile lettura ideologica, non si può di certo fare a meno di osservare che il gap esistente tra occupazione femminile e occupazione maschile resta comunque importante».

I numeri, infatti, non mentono: nonostante tutto, infatti, il gap tra generi è ancora di 18 punti, appesantito da una crescita più lenta nel Meridione, dove il tasso di occupazione femminile è di soli 6,7 punti, sicuramente pochi rispetto al + 20 messo a segno dalle regioni settentrionali.

«Se davvero vogliamo trovare il fattore che ha incentivato la crescita dell’occupazione femminile » ha dichiarato l’head hunter Carola Adami «dobbiamo guardare alla ripresa del settore dei servizi, settore che come è noto vanta un’alta presenza di lavoratrici».

Per capire la situazione italiana, insomma, non basta fermarsi ai titoli dei quotidiani degli ultimi giorni, ma bisogna approfondire il discorso, magari confrontando i dati nazionali con quelli esteri.

«Di certo quello della discriminazione di genere non è un problema solo italiano, basti pensare alla class action avviata da tutte le dipendenti californiane di Google contro il colosso dell’informatica» ha sottolineato Adami.

Nonostante le ultime note positive, infatti, quanto ad occupazione femminile l’Italia resta pur sempre penultimo nell’Unione Europea, con un -13,2% rispetto alla media degli altri Paesi. Dietro di noi, dunque, solo la Grecia.

Non tutte le donne, poi, hanno le stesse opportunità di entrare nel mercato del lavoro: una candidata laureata e single, stando alle elaborazioni Istat, ha l’81% di possibilità di trovare e mantenere un lavoro, laddove questa percentuale si abbassa fino al 56,4% nel caso di una madre sprovvista di titolo di laurea.

Il fattore studio è già di per sé estremamente pesante, in quanto in Italia le donne con la sole licenza media sono impiegate 2,5 volte in meno rispetto alle donne con un titolo di laurea.

E la situazione peggiora ulteriormente per le donne sul mercato del lavoro in caso di maternità.

Ancora oggi molte donne si ritrovano a dover scegliere tra famiglia e carriera, in quanto si tende a vedere nella maternità una sorta di aumento della fragilità in ambito lavorativo, laddove invece molti studi dimostrano come l’esperienza della maternità sia portatrice di nuove competenze, soprattutto trasversali.

Nel campo delle soft skills, infatti, la letteratura è concorde nell’attribuire alla lavoratrice-madre una maggiore capacità di guardare le situazioni dalla giusta prospettiva, distinguendo i problemi veri da quelli inutili che tanto spesso si creano in ufficio a causa delle criticità emotive dei dipendenti.

Una madre è poi naturalmente portata ad avere spiccate capacità organizzative e gestionali, tutte caratteristiche peculiari che, in fase di ricerca e selezione del personale, non dovrebbero essere sottovalutate.

«Non bisogna poi dimenticare» ha aggiunto Adami «che anche la tipologia del titolo di laurea condiziona altamente le opportunità lavorative, e di certo il fatto che un’alta percentuale di donne risulti laureata in discipline a basso tasso di occupazione non gioca a loro favore».

Exit mobile version