San Giovanni Rotondo (FG), 9 marzo 2020 – In attesa di disposizioni specifiche da parte delle Istituzioni preposte che includano anche le strutture sanitarie private e istituzionalmente accreditate, la Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio ha messo in campo, da parecchi giorni, tutte le procedure necessarie e opportune al fine di salvaguardare la particolare e delicata utenza che si rivolge ai propri servizi, famigliari, caregiver e tutti gli operatori che quotidianamente prestano servizio presso l’Ente.
Sono state distribuite mascherine, guanti e camici monouso.
Sono state attivate tutte le procedure disposte dal Governo e dalla Regione e rinforzate quelle già in uso ordinario all’Ente.
A tal proposito si ricorda che la Struttura è accreditata a livello internazionale dalla Joint Commission International (JCI) e, quindi, all’interno del Presidio Residenziale, ma di riflesso anche in quelli territoriali, sono già presenti da parecchi mesi, dispenser di disinfettanti specifici, procedure scrupolose per il lavaggio delle mani, tra l’altro verificate nell’efficacia con strumentazione specifica, ed è operativo un Comitato Infezioni Ospedaliero (CIO) che vede la presenza del Direttore Sanitario della Struttura, il Responsabile della Gestione del Rischio Clinico, il Responsabile della Sicurezza sul Lavoro, altri medici e Coordinatori e Operatori che operano con la consulenza specialistica di un’infettivologa e un igienista in convenzione con gli Ospedali Riuniti di Foggia.
In questi giorni, inoltre, la Fondazione ha ulteriormente alzato il livello di guardia e sta procedendo anche alla sanificazione di tutti i locali di ogni Presidio dell’Ente, da San Giovanni Rotondo fino a Isernia, passando per tutti gli ambulatori e uffici di ogni territorio.
L’allerta è massima. Si sta cercando di fare tutto il possibile non senza pagare comunque un prezzo altissimo in termini di costi di gestione e di forte riduzione dei ricavi a causa dei timori di molti assistiti che, nonostante tutte le accortezze e precauzioni adottate e succitate, spesso si astengono dal sottoporsi alle prestazioni riabilitative.
La Fondazione, come probabilmente ogni altro Ente sanitario privato aperto al pubblico, si augura quanto prima di avere disposizioni specifiche che la riguardano e soprattutto che le stesse considerino quello che ogni azione precauzionale significa in termini di costi, tetti di spesa e mancato ricavo per questa tipologia di strutture sanitarie che, comunque, deve continuare a pagare i propri dipendenti, i fornitori e tutto quanto concerne la gestione.
Nello studio pubblicato sulla rivista scientifica ‘International Journal of Medical Sciences’ vengono mostrati i ‘risultati sorprendenti’ raggiunti con nuovo approccio terapeutico su 22 pazienti
San Giovanni Rotondo, 13 novembre 2019 – Un passo importante per la ricerca sulla riabilitazione dei bambini affetti da paralisi cerebrale è stato segnato dalla Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo. Con un recente studio pubblicato sull’accreditata rivista di settore ‘International Journal of Medical Sciences’ – primo del genere in letteratura – sono stati mostrati i progressi nel trattamento del drooling (la scialorrea) con l’utilizzo di vibrazioni muscolari focali.
L’importante attività di ricerca del centro di eccellenza è stata condotta su 22 piccoli pazienti degli “Angeli di Padre Pio”, per i quali sono stati registrati evidenti miglioramenti, misurati con scale di riferimento scientifiche. Nel 40% dei casi, infatti, i bambini affetti da paralisi cerebrale infantile presentano ‘drooling’ dovuto a disfunzioni del controllo motorio orale, oppure a disfagia, disordini sensitivi intra-orali, difficoltà nel coordinare testa, tronco e muscolatura oro-facciale.
Il drooling, che comporta la perdita di saliva dalla bocca, è una condizione che ha ripercussioni molto spiacevoli sia per i bambini che per genitori, ma anche per gli operatori sanitari. Le conseguenze del fenomeno sono socialmente gravose: rifiuto e isolamento sociale, indumenti perennemente umidi e sporchi, odore sgradevole, pelle screpolata e irritata, infezioni della bocca. Nei casi più gravi, si arriva alla disidratazione, difficoltà nel parlare, fino ad arrivare addirittura al danneggiamento di oggetti come libri, tablet o altri ausili per la comunicazione.
“Si tratta di un aspetto spesso sottovalutato dall’equipe riabilitativa – spiega la Dott.ssaSerena Filoni, direttore sanitario degli Angeli di Padre Pio e firmataria dello studio. La scialorrea può essere curata con l’utilizzo di farmaci, con interventi invasivi, con trattamenti logopedici, ma spesso si va incontro a effetti collaterali o a benefici meramente transitori.
Con l’approccio oggetto dello studio, invece, abbiamo dimostrato come il controllo motorio e il rafforzamento muscolare possono essere influenzati da una potente stimolazione propriocettiva, attraverso la vibrazione appunto, che raggiunge la corteccia somato-sensoriale e motoria attivando le fibre afferenti. La vibrazione, dunque, potrebbe favorire la riorganizzazione della corteccia motoria e somatosensoriale. I bambini che presentavano una sciaolorrea da moderata a grave, sono stati poi sottoposti al trattamento di vibrazione locale con Crosystem sui muscoli sottoomandibolari. Abbiamo incluso 22 pazienti nello studio. Dopo il trattamento, tutti i bambini sono stati rivalutati e i risultati sono stati sorprendenti. C’è stato un miglioramento statisticamente significativo in tutti i test effettuati sia subito dopo il trattamento che a distanza di 3 mesi”.
Questo approccio apre ora scenari di trattamento interessanti per una serie di motivi. Innanzitutto, perché può essere sottoposto anche a pazienti che non collaborano agli altri approcci, aumentando così le possibilità di successo. Inoltre è un trattamento breve, di sole 3 sedute, che agisce sulle cause del problema e non ha effetti collaterali.
Infine, la vibrazione può aver influenzato il sistema oro-facciale migliorando la coordinazione, il tono muscolare, la forza muscolare, la capacità sensoriale, migliorando così la “gestione” della saliva nella bocca. La deglutizione della saliva, una volta acquisita, viene costantemente allenata durante la giornata, in modo da potenziare gli effetti del trattamento, anche al follow-up. Si tratta quindi di un metodo “potenzialmente” duraturo e di grande impatto sulla qualità della vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.
SCHEDA/COS’È IL DROOILING
La scialorrea (drooling), è una condizione clinica caratterizzata da un anomalo ed eccessivo accumulo di saliva nella cavità orale con caduta dal margine delle labbra. È un fenomeno fisiologico nei bambini fino a 2 anni, che può anche persistere fino al completamento della dentizione (4-6 anni) e che si arresta spontaneamente con il raggiungimento della maturazione motoria oro-facciale; la persistenza oltre i 6 anni è da considerarsi patologica.
Alcune forme di scialorrea o drooling sono dovute ad una ad una eccessiva produzione di saliva come succede in caso di infiammazioni, infezioni, oppure in alcune malattie neuromuscolari come la SLA o il Parkinson. Altre forme di scialorrea sono invece dovute all’incapacità di mantenere la saliva all’interno della bocca, per deficit di coordinazione, per scarso controllo del capo, del collo, delle labbra, oppure per alterata motilità della lingua o per disfunzioni sensoriali.
San Giovanni Rotondo, 14 agosto 2019 – La Fondazione Centri Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo, unica in Italia ad aver ricevuto la certificazione internazionale JCI, è tra i 43 progetti inseriti nel Cis, Contratto istituzionale di Sviluppo della Capitanata.
15mila metri quadrati di superficie interna e 50mila esterni: sono questi i numeri del maestoso progetto di riconversione e ristrutturazione degli spazi di proprietà della fondazione.
Il programma strategico e innovativo, inserito nel Cis Capitanata, è stato formalmente sottoscritto ieri in Prefettura a Foggia, con la firma del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accompagnato nell’appuntamento istituzionale dal Ministro per il Sud Barbara Lezzi.
Per la Fondazione, il Presidente Francesco Colacelli e la Direzione Generale, detta Esecutiva, oggi rappresentata da Giacomo Francesco Forte e Serena Filoni e la segreteria, con Marco Crisetti.
Con un investimento di 20 milioni di euro, verrà realizzato un Centro Polifunzionale per il benessere e la salute delle persone unico nel suo genere, interconnesso con le avanzate attività di riabilitazione robotica che già da 10 anni distinguono il presidio di eccellenza internazionale “Gli Angeli di Padre Pio”.
Una felice realtà che quest’anno ha ricevuto la prestigiosa “patente” JCI, unico centro di riabilitazione in Italia, che la colloca tra le 24 strutture sanitarie d’eccellenza pubbliche e private del Paese e le circa 600 al mondo.
Il polo sanitario verrà implementato con un programma di sviluppo industriale manifatturiero (produzione e commercializzazione di prodotti ortopedici compreso ausili e ortesi) e dei servizi (addestramento all’uso quotidiano o inseriti in un percorso riabilitativo tecnologico, assistito da robot) con un progetto di ricerca, sviluppo e innovazione funzionalmente connesso (nuovi e più appropriati ausili innovativi, comparazione tra tecnologie robotiche, ecc…).
Sono previsti risvolti positivi anche su altri settori come quello del turismo sanitario e quello religioso, ma che punta ad offrire il meglio esistente oggi per la particolare e delicata utenza che si rivolge ai servizi della Fondazione. Il centro permetterà di migliorare il dato della mobilità attiva extraregionale ed estera: leve decisive per lo sviluppo economico e valorizzazione del territorio attraverso la connessione funzionale con altri progetti di sviluppo della Fondazione già in itinere.
L’ente, a dimostrazione dell’estrema attenzione al territorio e alla qualità del lavoro, non ha mai ricevuto aiuti con finanziamenti e agevolazioni, oltre a non aver mai usufruito di ammortizzatori sociali; inoltre, ha sempre applicato il CCNL con contratti a tempo indeterminato e integrazioni premiali, non ricorrendo mai a licenziamenti per motivi economici.
Ora, con il nuovo progetto di sviluppo, a regime sono previste 100 assunzioni tra ricercatori, medici specialisti ortopedici, fisiatri, professionisti sanitari della riabilitazione e infermieri, operatori socio sanitari, ingegneri biomedici, tecnici ortopedici, commerciali e informatori tecnico scientifici.
Queste assunzioni si aggiungeranno al mantenimento dei livelli occupazionali della struttura ricettiva già acquisita pari a 14 operatori tra chef, camerieri di sala e addetti alla reception. Un incremento del 25% della forza lavoro per un costo complessivo stimato di circa 4 milioni di euro l’anno.
“E’ arduo trovare le parole adeguate per ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere questo risultato” ha spiegato il presidente della Fondazione, fr Francesco Colacelli OFM Cap.
“Grazie da parte mia, dell’intero CdA della Fondazione, dalla sua Direzione Generale e da tutti i miei confratelli che vedono concretizzarsi la possibilità di ampliare la nostra mission orientata verso la carità cristiana e l’aiuto ai più deboli.
Ma è doveroso da parte nostra, sottolineare la determinazione e la tenacia del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e di quanti, a partire da Invitalia, nelle persone del Dott. Arcuri, Prof. Somma, Dott. Tommasini, Dott.ssa Fabrizi e del consigliere delegato della Presidenza del Consiglio per il CIS, Dr. Gerardo Capozza, che lo hanno supportato in questo viaggio che ha portato a premiare anche la nostra realtà a cui non hanno mai fatto mancare il prezioso apporto professionale” continua ancora il presidente della fondazione .
“Una realtà, che voglio ricordare a molti, non ha mai usufruito di alcuna agevolazione e aiuto economico se non la remunerazione delle proprie attività e servizi; non ha mai utilizzato ammortizzatori sociali e non ha mai licenziato nessuno se non per gravi motivi disciplinari e nell’ordine di tre o quattro persone in 50 anni, ma che, al contrario, nel corso di tutti questi anni ha dato occupazione a migliaia di persone.
Un Ente che ha sempre reinvestito gran parte dei ricavi in tecnologie innovative, in alta formazione e nel miglioramento continuo del confort alberghiero degli ospiti e della qualità del servizio erogato. È stata premiata finalmente l’unica struttura riabilitativa extraospedaliera d’Italia che è riuscita a conseguire l’Accreditamento Internazionale della Joint Commission International (JCI) e si trova a San Giovanni Rotondo, in Puglia. Dobbiamo esserne tutti fieri. La Fondazione, da parte sua sente tutta la responsabilità che il CIS le ha assegnato e introdurrà ogni risorsa economica e umana per fare di questo progetto ciò che è stato fatto per 50 anni per i Centri di Riabilitazione Padre Pio” conclude fr Colacelli.
Riguardo la Fondazione Centri Padre Pio Onlus
La Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus è un Ente che opera da circa 50 anni e da 10 è tra le poche strutture riabilitative in Italia e al mondo ad erogare prestazioni assistite da robot mediante un percorso riabilitativo che è la sintesi di tecnologie e professionalità di notevole valenza scientifica. Nel 2019 ha ottenuto l’accreditamento internazionale dalla Joint Commission International (JCI). Unico in Italia per la riabilitazione extraospedaliera e tra le 24 strutture sanitarie, ospedaliere e non, sia pubbliche che private.
La Fondazione è costituita da un Presidio residenziale di riabilitazione, 12 presidi ambulatoriali distribuiti capillarmente in 12 comuni della Capitanata e servizi domiciliari che coprono tutto il territorio della provincia di Foggia. Ad Isernia, invece, è titolare di una Residenza Sanitaria Assistenziale e una Residenza Protetta per anziani.
In Fondazione operano circa 500 Operatori tra medici, professioni sanitarie, ingegneri, operatori sociosanitari e altro personale, tutto assunto a tempo indeterminato, tranne le sostituzioni, con contratto collettivo della sanità privata e un contratto integrativo aziendale per il riconoscimento della premialità. Poi c’è l’indotto che offre lavoro ad altre centinaia di persone. La Fondazione ha un fatturato annuo che si aggira intorno ai 20.000.000,00 €, di cui oltre 1.200.000,00 € per prestazioni erogate a utenti solventi provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo e oltre 900.000,00 € di utenti di altre regioni d’Italia (mobilità attiva extraregionale).
Grazie alla Fondazione, unica struttura sanitaria in Puglia ad erogare dal 2011 prestazioni riabilitative assistite da robot, le casse pubbliche hanno potuto risparmiare importi cospicui fino a quel momento spesi per assicurare le stesse prestazioni ai cittadini pugliesi che si recavano all’estero. Negli ultimi anni, la riduzione dei cosiddetti viaggi della speranza ha aiutato centinaia di famiglie nel ridurgli lo stress psico fisico e l’impegno economico che questi comportano, tutto nello spirito francescano che caratterizza l’Ente dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio.
Gli Angeli di Padre Pio eccellenza mondiale: è la prima struttura riabilitativa extraospedaliera in Italia certificata JCI
San Giovanni Rotondo (FG), 1 luglio 2019 – Il centro di eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo è la prima struttura riabilitativa extraospedaliera certificata JCI (Joint Commission International) in Italia.
Il presidio della Fondazione dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, grazie al risultato centrato con l’ente leader a livello globale, conferma di essere tra i migliori centri al mondo per il recupero e la riabilitazione funzionale.
In Italia sono solo 24 le strutture ospedaliere ed extraospedaliere, pubbliche e private – di qualsiasi tipologia erogativa – ad essere accreditate dalla JCI.
Sono 600 in tutto il mondo, ad esclusione degli Stati Uniti d’America dove l’accreditamento JCI è prassi comune.
Il percorso di adattamento agli standard più elevati esistenti nel settore è durato diversi anni, con importanti investimenti nelle risorse umane, nella dotazione tecnologica e nella qualità alberghiera e organizzativa.
Gli sforzi si sono moltiplicati negli ultimi 12 mesi e in particolare nell’ultimo quadrimestre, periodo durante il quale sono state effettuate diverse verifiche e simulazioni da parte di Progea, partner italiano esclusivo di JCI dal 2001.
Il risultato storico e di particolare rilievo per la sanità del Mezzogiorno, è stato comunicato prontamente a tutti i vertici istituzionali nazionali, regionali e locali: dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Ministro della Salute Giulia Grillo, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a tutti i manager dei dipartimenti e delle aziende sanitarie pugliesi.
Di particolare rilievo l’impegno del direttore generale degli Ospedali Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli, il quale, nell’ottica della sinergia pubblico-privato finalizzata al miglioramento della qualità assistenziale, ha messo a disposizione de “Gli Angeli di Padre Pio”, uno dei fiori all’occhiello della struttura pubblica: due dirigenti medici di notevole spessore professionale del proprio Comitato Infettivo Ospedaliero che affiancasse quello della Fondazione.
Il Presidente dell’Ente, fr Francesco Colacelli, ha già previsto un incontro pubblico, da tenersi nei prossimi giorni, per condividere con il territorio il riconoscimento così importante.
Il Dr. Giacomo Francesco Forte, Direttore dell’Area Strategica, Comunicazione & Marketing della Fondazione, ha dichiarato:
“L’accreditamento JCI rappresenta lo strumento più efficace ed esauriente per migliorare la qualità in sanità. È il processo mediante il quale un’organizzazione sanitaria, su richiesta volontaria, viene valutata al fine di stabilirne l’aderenza a standard di eccellenza studiati per migliorare la sicurezza del paziente e la qualità dell’assistenza sanitaria. E’ inoltre la manifestazione dell’impegno concreto a migliorare la sicurezza e la qualità dell’assistenza erogata, a garantire un ambiente sanitario sicuro e ad adoperarsi in modo costante per ridurre i rischi a carico degli assistiti e del personale. Ringrazio tutti per questo risultato eccezionale: il Presidente e il Cda, la Direzione Generale, detta Esecutiva di cui sono onorato di far parte, ma soprattutto tutto i nostri professionisti e assistiti, ovvero i protagonisti di questa avventura”.
Il direttore sanitario, Dr.ssa Serena Filoni, ha sottolineato lo sforzo organizzativo per centrare il risultato che cambia ogni prospettiva.
“La certificazione è un risultato concreto, che solo gli americani potevano strutturare in modo così netto e matematico. Una certificazione che però, nonostante lo schema fisso, migliora le risorse umane, le relazioni attraverso processi chiari e leggibili a chiunque. Una grande opportunità di affacciarsi al mondo. Una sicurezza per i nostri utenti”.
Il Team-JCI della Fondazione, ha lavorato duramente per mesi, incrementando ulteriormente il proprio know-how organizzativo: “Siamo onorati di appartenere all’unica struttura riabilitativa extraospedaliera italiana accreditata internazionalmente JCI, la prima che ha ben coniugato la riabilitazione tradizionale con quella tecnologica, l’unica che ha definito cosa si intende per robot in riabilitazione, tra le poche al mondo ad aver disegnato un percorso riabilitativo altamente innovativo senza perdere mai di vista l’obiettivo del paziente al centro, la sua sicurezza, la misurazione numerica degli esiti attraverso uno dei pochi laboratori di analisi del movimento realmente funzionanti in Italia. Onorati di collaborare con medici, professionisti sanitari e operatori eccellenti. La Joint Commission International ha premiato anche tutto questo”.
SCHEDA
La Joint Commission (www.jcrinc.com) (3-5) è un ente non governativo non profit fondato nel 1951 che ad oggi ha accreditato oltre 20.000 organizzazioni sanitarie negli Stati Uniti.
La mission è migliorare l’assistenza sanitaria per i cittadini, in collaborazione con altri soggetti interessati, valutando le organizzazioni sanitarie e ispirandole a eccellere nel fornire cure sicure ed efficaci di altissima qualità e valore.
Oggi la Joint Commission, composta approssimativamente da 500 dipendenti e 700 supervisori, è guidata da una Commissione di 28 membri, espressione delle associazioni degli infermieri, consumatori, medici, direttori clinici, amministratori, produttori, organizzazioni sindacali, esperti di qualità, assicuratori, formatori, ecc. La composizione multidisciplinare porta alla Joint Commission le più svariate esperienze nel campo dell’assistenza e della politica sanitaria.
Le strutture che vengono valutate e accreditate comprendono ospedali generali, psichiatrici, pediatrici, riabilitativi; reti assistenziali; organizzazioni di servizi domiciliari e servizi di supporto, di terapia infusionale domiciliare e altri servizi di trattamento farmacologico; hospice; programmi per le patologie subacute, la demenza e l’assistenza a lungo termine; servizi di salute mentale e disintossicazione, servizi per disabili, servizi ambulatoriali; laboratori clinici, ecc.
La Joint Commission nel 1994, a fronte di numerose richieste da parte di ospedali di altri Paesi nel mondo, ha fondato la Joint Commission International (JCI). La JCI ad oggi ha accreditato ospedali e altri enti sanitari, in più di 90 Paesi in tutto il mondo. La JCI conta attualmente tre agenzie affiliate in Europa, Asia e Sud America.
Per ottenere e mantenere The Joint Commission’s Gold Seal of ApprovalTM occorre sostenere e superare una site visit su tutti gli standard e l’accreditamento ha una validità triennale.
La JCI, inoltre, collabora con le organizzazioni che si occupano di assistenza sanitaria, con i governi e con i patrocinatori a livello internazionale per promuovere standard di cura rigorosi e fornire soluzioni volte al raggiungimento di risultati ottimali.
Gli esperti JCI assistono le organizzazioni in tre modi: accreditamento, formazione e servizi di consulenza.
Lo sviluppo di migliori standard per la cura del paziente e l’evoluzione di processi orientati ai risultati nei confronti del paziente le hanno fatto guadagnare il riconoscimento internazionale dei leader nell’assistenza sanitaria. Questo è il motivo per cui la World Health Organization (WHO) si è unita alla JCI per fondare il primo Centro di Collaborazione WHO per le soluzioni sulla sicurezza del paziente.
Nel giugno del 2011 la JCI ha ricevuto un accreditamento della durata di quattro anni dall’International Society for Quality in Health Care (ISQua) che fornisce la garanzia che gli standard, l’addestramento e i processi utilizzati da JCI per esaminare il rendimento delle organizzazioni sanitarie soddisfino i più alti parametri di riferimento per le entità di accreditamento.
COLACELLI E FORTE CON LA PhD OZLEM YILDRIM LA INTERNATIONAL SURVEYOR DI JCI
LA PhD OZLEM YILDRIM, INTERNATIONAL SURVEYOR DELLA JCI CON IL TEAM-JCI DELLA FONDAZIONE
Il Vicepremier Luigi Di Maio a “Gli angeli di Padre Pio”, la struttura d’eccellenza dei Frati Minori Cappuccini
San GIovanni Rotondo, 13 maggio 2019 – Come previsto dal programma ufficiale, il Vicepremier Di Maio ieri mattina si è recato a San Giovanni Rotondo, presso il Presidio Territoriale di Recupero e Riabilitazione Funzionale “Gli Angeli di Padre Pio”.
La struttura riabilitativa d’eccellenza dei Frati Minori Cappuccini che tanto sta facendo parlare di sé per la qualità delle prestazioni erogate, per l’impegno scientifico e per l’imponente dotazione tecnologica che non ha eguali in Puglia e gran parte del territorio italiano e internazionale.
Una realtà che, come disse BeatriceLorenzin da Ministro della Salute, “è un modello da export”, oppure, come recentemente ha affermato il Premier Giuseppe Conte, “è una struttura che tutto il mondo ci invidia”.
Di Maio è stato ricevuto dalla Direzione Generale, detta Esecutiva, della Fondazione nelle persone del Dr. Giacomo Francesco Forte e Dr.ssa Serena Filoni, quest’ultima anche Direttore Sanitario del Presidio “Gli Angeli di Padre Pio”, ma soprattutto da molti utenti e loro famigliari e caregiver ansiosi di poter conoscere dal vivo uno dei protagonisti dell’attuale politica italiana.
Applausi e strette di mano, il Vicepremier è stato paziente e disponibilissimo anche quando le richieste di selfie si sono fatte insistenti. I bambini ricoverati, dolcissimi, hanno regalato al Ministro, a ricordo della particolare giornata, un piccolo pensierino ideato e realizzato per lui durante le attività di terapia occupazionale: un’immagine raffigurante i bambini, anche disabili, che sostengono il logo della Fondazione con ammirazione, ma soprattutto speranza.
Di Maio ha dedicato circa 45 minuti del suo tempo alla visita della struttura, ha parlato con il personale e soprattutto con gli assistiti, adulti e bambini ricoverati presso il Presidio. Ha voluto conoscere ogni aspetto della struttura e si è soffermato sul benessere organizzativo dei dipendenti della stessa.
La Direzione della Fondazione ha consegnato al Ministro una breve presentazione dell’Ente e sottolineato il suo ruolo su tutto il territorio servito. Ruolo assistenziale riabilitativo, scientifico ma anche economico produttivo. Una realtà che offre occupazione stabile, quindi a tempo indeterminato, al 98% dei propri dipendenti, circa 500 tra cui tanti giovani ricercatori.
Una realtà che riconosce al personale emolumenti aggiuntivi attraverso un contratto integrativo aziendale e che, da questo punto di vista, è stata precursore di flessibilità sull’orario di lavoro finalizzata a consentire una migliore gestione del tempo vita. Un Ente che per il 73% è costituito da dipendenti donne.
Per il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico e Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha dichiarato:
“Siete una struttura di eccellenza, la fama vi precede. Sono poche le strutture che presentano un simile background. Vogliamo continuare a seguirvi anche per i prossimi traguardi a cominciare dal prossimo obiettivo di giugno: l’accreditamento internazionale”.
La direzione della Fondazione, invece, ha ringraziato il Vicepremier, e si è limitata a dichiarare che:
“Ogni volta che riceviamo una visita istituzionale, per noi è un onore, ma anche una nuova possibilità in più per far conoscere la nostra realtà, quello che facciamo, i sacrifici quotidiani dei nostri operatori instancabili nella fatica fisica e mentale, nella formazione e nel sorriso, anche quando a casa ti aspettano problemi seri. Un’opportunità creata dai Frati Minori Cappuccini, una disponibilità e una carità tangibile, una speranza per quanti soffrono lo svantaggio”.
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Contatti stampa:
Ufficio Stampa Fondazione C. R. Padre Pio
Cell: 348/0082834
San Giovanni Rotondo (FG), 16 marzo 2018 – In occasione della visita di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo una delegazione argentina, nel suo programma di incontri con istituzioni ed enti del territorio, organizzato dal Comune di San Giovanni Rotondo, ha visitato oggi anche il Presidio riabilitativo d’eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio” della Fondazione centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio dei Frati Minori Cappuccini.
La delegazione era composta da Gustavo Santos (Ministro del Turismo dell’Argentina); Juan Schiaretti (Governatore del Cordoba); Julio Banuelos (Ministro del Turismo della Provincia di Cordoba); Hugo Ricardo Araya (Vescovo di Cruz del Eje Cordoba); Luis Gustavo Pedernera (Sindaco di Villa Cura Brochero); Eduardo Ariel Moyano (Segretario del Turismo di Villa Cura Brochero); Lorena Elizabeth Oviedo (Responsabile Obra Pubblici Lomas di Zamora Buenos Aires); Rocco Guerra, Giuseppe Ventura, Rosetta Albanese e Diego Mastronardi (Responsabili Delegazione Italo-argentina),
Dalle 9:30 alle 11:00 la delegazione, ricevuta dalla Dottoressa Serena Filoni e dal Dott. Giacomo Francesco Forte della Direzione Esecutiva della Fondazione, ha voluto conoscere l’organizzazione e l’imponente dotazione tecnologica del Presidio e incontrato Assistiti e Operatori presenti in turno.
Ha voluto essere informata su ogni aspetto, compreso le modalità di convenzionamento per i cittadini italiani che si rivolgono alla struttura e per i cittadini stranieri bisognosi delle cure che “Gli Angeli di Padre Pio” sono in grado di erogare a pazienti affetti dalle più svariate patologie d’interesse riabilitativo.
Il Ministro del Turismo Argentino, Gustavo Santos, a nome di tutta la delegazione, a conclusione della visita, ha speso parole di elogio e ammirazione a tutti i presenti, per l’organizzazione, l’umanità, la scientificità e ql’opportunità che la Fondazione offre quotidianamente a chi soffre.
Il Ministro ha anche dichiarato che sarà sua premura informare il suo collega Ministro alla Sanità, appena in Patria, per invitarlo a visitare una struttura da cui prendere esempio e, perché no costruire un percorso di collaborazione per offrire anche ai cittadini argentini le stesse possibilità dei cittadini italiani e di altri stati che arricchiscono la professionalità degli operatori con tecnologie di altissimo livello in grado di offrire una speranza in più a chi ne ha bisogno.
San Giovanni Rotondo (Fg), 4 dicembre 2017 – Sabato 2 dicembre a San Giovanni Rotondo, presso il Presidio d’eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio” della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio dei Frati Minori Cappuccini, si sono incontrati dirigenti, operatori e utenti del Presidio e dell’Associazione “Angeli della Vita” che ha deciso di concludere la terza edizione del progetto “Onda – OfficiNaDiversAbile“, promosso dal Consiglio Regionale della Puglia, nella città del Santo più amato del mondo.
L’incontro ha visto anche la gradita presenza del Sindaco di San Giovanni Rotondo Costanzo Cascavilla.
È stata una bellissima festa, partecipata e molto emozionante come testimoniano le foto e gli occhi lucidi di gioia di tutti i partecipanti.
Non è stata solo una visita, è stato molto, molto di più; una condivisione di missione, dei molteplici problemi che affliggono quotidianamente le persone colpite dalle più svariate e complicate diversabilità, a volte silenti, ma è stato anche pianificazione, reciproche promesse di collaborazione per mantenere sempre accesa la luce più forte su queste tematiche e ampliarne le opportunità.
Insieme, nel segno di San Pio, rivolti a Papa Bergoglio con tutte le forze in campo.
L’esperienza si è conclusa con la Santa Messa di domenica, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2017, un giorno speciale in cui è stato “varato” il primo Gruppo Liturgico Papa _friends@Bergoglini a cui è dedicato il Progetto “Onda”.
Presso i Centri di Riabilitazione Padre PIo Onlus due importanti ricerche stanno cominciando a dare i loro frutti: una riguarda la valutazione degli effetti della musicoterapia sulle caratteristiche spazio-temporali del cammino in pazienti parkinsoniani, l’altra la determinazione tariffaria della prestazione di rieducazione motoria mediante apparecchi di assistenza robotizzata ad alta tecnologia.
San Giovanni Rotondo, 22 settembre 2017 – Due importantissime attività stanno cominciando a dare i loro importanti frutti alla Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo nell’ambito della ricerca scientifica.
La prima, che vede protagonista l’equipe della Dr.ssa Filoni, Direttore sanitario de “Gli Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo, riguarda l’indagine sulla relazione e gli eventuali benefici che legano il cammino del paziente affetto da Morbo di Parkinson al ritmo musicale.
Il progetto multicentrico, vede la partecipazione di 4 strutture sanitarie riabilitative d’eccellenza: la Fondazione, l’IRCCS Bonino Pulejo di Messina, l’Ospedale “Moriggia Pelascini” di Gravedona e lo Rehab Center di Stoccolma, e si è posto come obiettivo quello di valutare gli effetti della musicoterapia sulle caratteristiche spazio-temporali del cammino in pazienti parkinsoniani su Treadmill Gat Training (tappeto ruotante) integrato con una stimolazione ritmica (RAS – Rhythmic Auditory Stimulation e PSE – Patterned Sensory Enhancement) in grado di migliorare alcune funzioni tra cui il cammino, di potenziare movimenti funzionali e le attività della vita quotidiana.
Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge, principalmente, alcune funzioni quali il cont rollo dei movimenti e dell’equilibrio.
La malattia fa parte di un gruppo di patologie definite “Disordini del Movimento” e tra queste è la più frequente. I sintomi del Parkinson sono noti da anni: tremore a riposo, rigidità, lentezza nei movimenti, disturbi dell’equilibrio, disturbi del cammino, della deglutizione, disturbi dell’umore, cognitivi ecc.
La malattia è presente in tutto il mondo ed in tutti i gruppi etnici. Si riscontra in entrambi i sessi, con una lieve prevalenza, forse, in quello maschile. L’età media di esordio è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5 % dei pazienti può presentare un esordio giovanile tra i 21 ed i 40 anni. Prima dei 20 anni è estremamente rara.
Sopra i 60 anni colpisce 1-2% della popolazione, mentre la percentuale sale al 3-5% quando l’età è superiore agli 85. Insomma, si tratta di una patologia che oggi fa molta paura, soprattutto perché, essendone sconosciute le cause, non esiste ancora una cura efficace atta a eliminarne i disturbi.
La musicoterapia, con una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche.
La musicoterapia, associata al treadmill, che facilita il mantenimento del tono muscolare, il miglioramento della capacità aerobica, il rinforzo muscolare e il miglioramento dell’equilibrio, può rappresentare una speranza per migliorare la plasticità neuronale di questi pazienti e di conseguenza la loro attività motoria.
La conferma o meno arriverà dal progetto di ricerca concordato è formalizzato il 15 e 16 settembre scorso in occasione del convegno internazionale “The Interplay between Cognitive and Motor Rehabilitation in PD” dell’Associazione per le malattie neurologiche “Mario Garofalo Onlus”tenutosi presso l’Ospedale “Moriggia Pelascini di Gravedona (CO) a cui hanno partecipato numerosi luminari ed esperti del settore provenienti da tutto il mondo.
Il secondo progetto, ideato e realizzato dall’equipe del Dott. Forte, Direttore dell’Area Strategica della Fondazione e che ha preso in considerazione i dati specifici dell’Unità di Riabilitazione Tecnologica de “Gli Angeli di Padre Pio” e quelli di altre strutture sanitarie riabilitative d’eccellenza presenti sul territorio italiano, riguarda la determinazione tariffaria della prestazione di rieducazione motoria mediante apparecchi di assistenza robotizzata ad alta tecnologia.
Lo studio, è stato ideato a seguito dell’approvazione, da parte del Governo, dei nuovi LEA (Livelli Essenziali d’Assistenza, DPCM 12 gennaio 2017) che, per la prima volta, hanno incluso questa tipologia di prestazione innovativa (Cod. 93.11.F). Tale attività non è stata tariffata perché la Commissione all’uopo indicata non l’ha ancora elaborata.
Lo scopo del lavoro, quindi, è stato quello di ricercare una metodologia di determinazione tariffaria specifica che rappresentasse il prodotto di sintesi della normativa di riferimento, delle decisioni assunte da alcuni commissari ad acta appositamente nominati dalla Giustizia amministrativa per supplire alle regioni inadempienti e degli orientamenti giurisprudenziali in materia.
La sua realizzazione, è frutto delle indagini espletate presso “Gli Angeli” che, quotidianamente, si relaziona, condividendone percorsi e obiettivi, con altre strutture presenti sul territorio nazionale, esattamente come previsto dal D.lgs. 502/92, ovvero in base ai costi standard di produzione e di quote standard di costi generali, calcolati su un campione rappresentativo di strutture accreditate, preventivamente selezionate secondo criteri di efficienza, appropriatezza e qualità della assistenza.
Gli esiti della ricerca saranno oggetto di pubblicazioni e di un report dettagliato che sarà inviato al Ministero della Salute Beatrice Lorenzin come impegno preso dai ricercatori in occasione della sua visita il 12 novembre scorso presso la Fondazione centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus.