Il pesce che cucinavano le nostre nonne: a Roma apre “Armare”

Il pesce che si mangiava una volta in Italia grazie alle nostre nonne, il segreto di Armare, che apre dal 12 gennaio a Via Cipro 61 a Roma

Roma, 30 novembre 2022 – Forti dell’indiscusso successo di “Romanè” Perla Ambrosetti e Stefano Callegari si armano nuovamente di pentole, piatti, forchetti e coltelli e, soprattutto, di grande coraggio ed entusiasmo, e danno vita ad “Armare”. Ma non sul litorale della Capitale, bensì a poche decine di metri di distanza da Romanè, proprio a via Cipro 61. Una nuova avventura per i due giovani amici, che poco più di un anno fa hanno dato vita ad un posto unico e inimitabile.

Cura maniacale per la qualità degli alimenti, vecchi metodi di cottura, piatti della tradizione gli elementi distintivi di Romanè. Gli stessi che ritroviamo ad “Armare”, con la differenza che qui tutta la cucina è a base di pesce. Ma un pesce “diverso”: il pesce che anni fa si mangiava in Italia, nazione circondata dal mare, ma dominata dai monti e dunque con forti tradizioni culinarie terrestri; il pesce che cucinavano le nostre nonne, andando a cercare le ricette regionali che compongono l’immenso patrimonio gastronomico del nostro Paese.

Senza nulla togliere, dunque, agli ottimi crudi di pesce e alle grigliate, Stefano Callegari sposa un approccio rustico: alici, baccalà, gallinella, arzilla, seppie, polpi. E soprattutto sceglie di cucinare il pesce, convinto della voglia delle persone di riscoprire i sapori, che solo la cottura puo’ dare.

Senza paura quindi di sughi, intingoli, scarpette, di piatti abbondanti. Insomma, mangiare per scoprire e divertirsi. Ecco così il calamaro ripieno, le seppie con i piselli, il polpo in salsa verde, la coda di rospo alla vaccinara, il saltimbocca iodato, la fettina panata di mare, la parmigiana culturista, le fettuccine broccoli e arzilla, i classici spaghetti al tonno, la trippa di mare.

Ricca e ricercata la carta dei vini, con una predilezione per i vini naturali e i piccoli produttori. Arredamento, mise en place e servizio in linea con quelli di Romanè e, certamente con  lo stesso obiettivo: perché, “Armare” significa anche determinazione, forza di volontà, capacità di superare le difficoltà a cui la vita ti mette di fronte e  guardare avanti.

L’appuntamento è per il 12 gennaio 2023 in Via Cipro 61 a Roma.

Per informazioni 334 3779419.

 

Roma: è un successo annunciato per Romanè, il primo ristorante di Stefano Callegari

Roma, 30 settemnre 2021 – È un successo annunciato quello di Romanè, il primo, e atteso, ristorante di Stefano Callegari, che ha aperto i battenti il 23 settembre scorso a Roma (in via Cipro 106).

Callegari è tra i più famosi pizzaioli italiani, famoso per aver inventato il “Trapizzino”, conosciuto ormai in tutto il mondo, che ha deciso di tuffarsi in questa nuova avventura.

Tante le novità e le sorprese per gli amanti della buona cucina della Capitale e non.

Il locale è stato completamente ristrutturato e arredato con grande originalità: i tavoli in legno sono stati realizzati da un piccolo artigiano; le sedie, Thonet originali, sono state acquistate in diversi mercatini in Germania e le pareti sono state decorate con duecento Piatti del Buon Ricordo collezionati negli anni dai soci del ristorante e da una serie di piatti dipinti dall’artista Giampaolo Atzeni che mettono in risalto le ricette tipiche di Romanè. Quaranta i posti a sedere all’interno e 20 all’esterno.

Ma la vera novità è la cucina. Sapori casalinghi utilizzando sistemi di cottura quasi dimenticati: niente forni a convezione e niente cotture a vapore. Solo tegami, padelle, fuoco e friggitrici.  Ma soprattutto grande attenzione alle materie prime, non per forza griffate, ma di grande qualità e scelte sulla base della loro fedeltà a sapori e tradizioni; molte provenienti da produttori laziali, senza disdegnare però produzioni tipiche di altre regioni. Ecco alcuni piatti da assaggiare assolutamente.

Fettuccine al sugo di carne, pasta all’uovo con sugo di involtino, polpetta e salsiccia; Spaghettoni all”elorina, conditi con pachino saltati in aglio, olio, peperoncino, basilico, prezzemolo, menta, salvia, rosmarino, ricotta di pecora e scaglie di mandorle di Avola tostate; Fettuccine al tortellino, pasta all’uovo cotta nel brodo di carne e mantecata con noce moscata, parmigiano, mortadella e prosciutto cotto;  Umido, involtino, salciccia e polpetta ed il loro sugo; Pollo alla cacciatora, pollo San Bartolomeo, aceto, rosmarino, aglio, vino e magia; ETRUSCA, collo di maiale nero stufato con finocchio selvatico; Arrosto abbacchiato, coscio di abbacchio gentilmente cotto in tegame con aglio, rosmarino e alloro.

Originale anche la carta dei vini, scrupolosamente selezionata da Stefano: 200 etichette che privilegiano i vini naturali non troppo estremi, di piccoli produttori italiani e francesi. Ricca la proposta di Champagne, ma c’è anche il vino sfuso, bianco e rosso, anche questo scelto accuratamente, proveniente dalla Fattoria di Caspri, nell’Aretino.

Stesso menù sia a pranzo, sia a cena, ma nei giorni feriali, a pranzo, si potrà optare per il “pasto rionale”.  Una formula fortemente voluta da Stefano e che, dopo le lunghe restrizioni della pandemia, assume un significato che va al di là delle semplici parole.

“In un momento storico caratterizzato da distanze fisiche e sociali – spiega – e anche da un aumento dei prezzi in ogni settore, Romanè torna a sognare e getta le basi per tornare ad accorciare le distanze, cominciando dal quartiere.

E così augurandoci di poter disporre a breve un vero “tavolo rionale” dove gli abitanti possano sedersi insieme e condividere momenti della loro vita, cominciamo con il “pasto rionale”: una pastasciutta del menu alla carta, un contorno, un calice di vino della casa, acqua e caffè a 15 euro.

Un modo per aprire le porte del nostro ristorante e far provare a tutti la nostra cucina, per ricominciare, per vivere il quartiere, per non dimenticare chi siamo, da dove siamo partiti e dove possiamo arrivare”, ha commentato Callegari.

Per informazioni e prenotazioni il numero di telefono è 340 7845281.

 

Esterno di Romanè

A Roma nasce Romanè, il primo ristorante di Stefano Callegari

Roma, 21 luglio 2021 – Si chiama “Romanè” il primo ristorante di Stefano Callegari, tra i più famosi pizzaioli italiani, conosciuto per aver inventato il “Trapizzino”, conosciuto ormai in tutto il mondo. La passione di Stefano per la pizza non è finita, ma nuovi stimoli agitano la sua fervida mente, animato più che mai dal desiderio di mettersi alla prova nel variegato mondo dell’arte culinaria. Per questo Stefano, convinto di avere ancora qualcosa da dire e da dare ha deciso di dare vita a “Romanè”, la più grande novità nella ristorazione della Capitale dei prossimi mesi, che aprirà in via Cipro 106, nel quartiere Trionfale.

“Romanè” perché siamo a Roma e il nome evoca il detto romanesco “dare una romanella”, ma che è anche un vino dolce, leggero e frizzante tipico dei Castelli Romani.“Romanè” ricorda inoltre la Romanée, la più piccola denominazione d’origine dei vini francesi, nella prestigiosa Borgogna. Un progetto a cui Callegari pensava da tempo, e che si è concretizzato grazie alla spinta di tre grandi amici, Perla, Enrico e Axel, anch’essi conosciuti da tempo nel panorama gastronomico italiano.

Il locale è stato completamente ristrutturato e arredato con la collezione originale di tutti i piatti del Buon Ricordo, che negli anni i quattro appassionati hanno accumulato in giro per l’Italia. Quaranta i posti a sedere all’interno e venti all’esterno, con apertura a pranzo e cena.

Praticamente nato con il lievito nel sangue, la storia di Stefano Callegari è nota a tutti. Una storia di successi, che lo hanno accompagnato in questi anni in tutte le esperienze intraprese, frutto di professionalità, volontà e tanta creatività, come dimostra la sua grande invenzione del “Trapizzino”, che ha spopolato nel mondo. E adesso invece un ristorante.

Tanti i piatti che si potranno assaggiare da “Romanè” ci saranno piatti classici della tradizione romana e italiana, per lo più dimenticati, che Stefano ha imparato dalla mamma e di cui tutti noi abbiamo un ricordo familiare, che verranno proposti nella loro genuinità e con cura nella preparazione. Grande attenzione alle materie prime, non necessariamente “griffate”, ma scelte sulla base della loro fedeltà a sapori e tradizioni.

E soprattutto una rivoluzione nei metodi di cottura: niente forno a convezione e niente cotture al vapore ma metodi strettamente limitati all’uso del tegame, della friggitrice, della padella e del forno statico, che ci riportano a metodi casalinghi, ormai dimenticati: “Per recuperare i veri sapori degli alimenti”, come dice Stefano.

Il menù, che cambia in base alla stagionalità, e soprattutto, alla fantasia, prevede cinque antipasti, cinque primi piatti, cinque secondi e cinque contorni. Tra i piatti che non mancheranno: le fettuccine al sugo di carne, lo spaghettone all’elorina, il pollo alla cacciatora, il piccione ripieno, l’abbacchio, l’umido, l’uovo in trippa e anche la fettina panata, e infine i dolci, tra cui il cannolo romano, la bomba fritta, la crostata di ricotta e visciole e il dolce più tradizionale del mondo, il tiramisù.

La carta dei vini, frutto di una meticolosa selezione, è prevalentemente orientata a quelli naturali, non troppo estremi e accessibili al gusto di tutti; ma c’è anche il vino sfuso, bianco e rosso, anche questo scelto accuratamente, proveniente
dalla Fattoria di Caspri, nell’Aretino.

Completano l’offerta una selezione di Champagne e una di vini francesi di piccoli produttori.

In cucina, insieme a Stefano, Andrea Cibak, romano, classe 1994 e Riccardo Toresi, romano, classe 1997. La sala è sotto la supervisione di Alessio Marcolini, romano, 30 anni, socio di Romanè e grande professionista.

Un gruppo di lavoro giovanissimo, che accompagnerà Stefano in questa nuova avventura che prenderà il via il 23 settembre prossimo.

Per informazioni sull’apertura si può contattare Alessio Marcolini al tel. 340 1815841.

 

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Contatti stampa:
Stefano Callegari
333 1372945

 

Nasce VisitItaliaOnline.it, per scoprire dove mangiare, bere e cosa fare in Italia

Roma, 7 novembre 2019 – È nato VisitItaliaonline.it, un portale di servizi ed annunci per aiutarci a trovare eventi, o scoprire dove mangiare e bere nella zona in cui ci troviamo. Un servizio utile anche per chi intende promuovere anche i propri servizi, visto che è possibile inserire un annuncio completo di foto, video ed eventi, con l’opportunità di condividerli sui social network.

In rete esistono altri siti web simili, ma da un’attenta valutazione ci si rende conto che Visit Italia online offre molto di più rispetto a tutti gli altri.

Nella sezione eventi per esempio possono essere inseriti promozioni, eventi, campagne pubblicitarie, ecc. a costo zero., con la possibilità di poter inserire video promozionali e la geolocalizzazione in tempo reale.

Le categorie elencate comprendono poi la maggior parte delle attività attualmente sul mercato: Hotel, Residence, CampingAppartamenti, Bed & Breakfast, Servizi, Ristoranti, Professionisti, Agenzie, Sport, Divertimenti e tanto altro ancora, racchiuse in un portale che vuole diventare il punto di riferimento per la ricerca di qualsiasi prodotto e/o servizio disponibile in Italia.

Il portale di Visit Italia online, ottimizzato anche per tutti gli smartphone e tablet sul mercato, grazie ad uno staff di grafici, programmatori, analisti, informatici è in grado di offrire contenuti e notizie aggiornate, elemento  fondamentale per sopravvivere nel web oggi.

Visit italia online oltre ad essere presente nei maggiori motori di ricerca ha in programma una campagna di comunicazione da realizzare sui media e sui mezzi più diversi, come stampa, banner e t-shirt.

Sono già presenti affiliazioni con aziende importanti esistenti sul mercato come Sky, Costa Crociere, Tucano, Amazon, ed a breve è anche prevista la creazione di Visit Italia App sia per i sistemi Ios che Android.

 

 

Crisi della ristorazione, l’esperto: “In Italia i ristoratori non sono veri imprenditori e non fanno marketing”

Roma, 4 settembre 2019 – Nel 2018 in Italia sono 7.412 i ristoranti che hanno avviato l’attività e 13.742 i ristoranti che l’hanno cessata, con una perdita secca di 6.330 imprese di ristorazione. Un dato peggiore del 2017, quando il saldo negativo tra imprese aperte e chiuse nella ristorazione è stato di 6.051 unità. A registrare questi dati la FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
Un trend negativo negli anni dunque, che vede sempre meno ristoranti nel nostro paese, con un tasso di turnover pari a -3,4% che indica che il settore sta perdendo 3,4 imprese ogni 100 attive.
Ma come mai tutte queste chiusure visto che il settore, in realtà, è uno dei pochi in cui la crisi non ha influito molto?
I dati ci dicono anche infatti che il cliente italiano continua a mangiar fuori, con una spesa fuori casa annua molto simile a quella del periodo pre – crisi.
“Le chiusure in Italia sono dovute essenzialmente ad una scarsa capacità imprenditoriale da parte dei ristoratori italiani, con particolare riferimento a carenze su capacità e conoscenze di Management e Marketing” ci dice Alex Bartolocci, esperto di Marketing della Ristorazione, creatore di Professione Ristoratore, Scuola di Management e Marketing per i Ristoratori e autore del testo “La Bibbia del Ristoratore di Successo”.
McDonald’s, Autogrill, e le più grandi catene di ristorazione adottano con sapienza strategie in grado di portare clienti nei loro locali. Sistemi di marketing che anche i più piccoli ristoratori oggi devono imparare ad implementare nelle loro attività se vogliono rimanere in piedi e prosperare. In dettaglio per i ristoranti oggi è necessario mettere in piedi un processo di marketing scientifico, un funnel marketing, in grado di garantire numeri certi al ristorante” spiega Alex Bartolocci.
Ma cos’è esattamente un funnel marketing?
La parola funnel significa letteralmente “imbuto”, oggetto utilizzato spesso in cucina e che ha due caratteristiche principali:
– Ciò che ci finisce dentro fatica ad uscirne.
– Ciò che ci finisce dentro viene spinto verso una direzione ben precisa.
Nel marketing riuscire a realizzare un funnel significa creare una strategia che ha come obiettivi principali quello di acquisire nuovi clienti, veicolandoli verso scelte ben precise.
Basti pensare a tutte le volte che ognuno di noi è caduto in un funnel di marketing senza neanche rendersene conto.
McDonald’s, Autogrill, Ryanair, Ikea, Amazon o più semplicemente le più grandi aziende adottano continuamente tale strategia.
Omaggi (tecnicamente si parla di lead magnet e front end), percorsi prestabiliti, domande specifiche, colori e immagini hanno come fine quello di farvi spendere di più lasciandovi l’impressione di aver effettuato una scelta assolutamente libera.
“Di certo nella vostra vita avrete fatto una sosta all’Autogrill in cui una gentile cassiera vi avrà chiesto se il vostro cappuccino lo preferivate piccolo, medio o grande per passare poi al suggerimento di aggiungere una spremuta di arancia in modo da avere un menù completo che vi permette di usufruire di un piccolo sconto.
Prima di lasciarvi non dimenticherà certo di dirvi che dei cioccolatini sono in offerta e di chiedervi se volete acquistare anche un gratta e vinci.
Nel raggiungere l’uscita sarete stati costretti a seguire un lungo labirinto pieno zeppo di oggetti da acquistare. Questo è un funnel, cioè un imbuto, un percorso prestabilito che il cliente si trova a percorrere per arrivare all’uscita, e che scientificamente crea profitto all’Autogrill, perché in questo percorso c’è una certa percentuale di persone che compra” spiega ancora Alex Bartolocci.
“I colori rosso e giallo del McDonald’s non sono casuali ma utilizzati per agitare il cervello umano che di conseguenza vi obbligherà a mangiare velocemente e liberare quanto prima il tavolo.
Tecniche e strategie che nella loro semplicità aumentano e non di poco lo scontrino medio della clientela e di conseguenza gli utili dell’azienda, tecniche e strategie che hanno alla base una filosofia di marketing che prende appunto il nome di funnel” ci dice ancora l’esperto.
E cosa c’entra in tutto questo la ristorazione?
C’entra eccome perché il ristorante è uno dei luoghi che più si presta a poter mettere in atto tale strategia di marketing.
Affinché il sistema funzioni il ristoratore, che ricordiamo essere a tutti gli effetti un imprenditore, deve acquisire competenze riguardanti Controllo di Gestione, Leadership e Marketing.
Da qui si capisce che un ristorante può ottenere grandi risultati solo se curato sotto ogni suo aspetto.
Non parliamo solo di cibo, di servizio e di ambiente quindi, elementi certamente fondamentali per il successo di un locale ma soprattutto di capacità imprenditoriali del ristoratore che oggi più che mai deve trasformarsi nel professionista capace di guidare con consapevolezza la propria attività.
IL MARKETING NECESSARIO PER I RISTORATORI
Lo stesso Alex Bartolocci per aiutare i ristoratori italiani a  risolvere queste lacune ha ideato il primo sistema di funnel marketing in Italia creato per il mondo della ristorazione, ovvero il “Restaurant Funnel System™”.
Si tratta di un sistema che si prefigge di far raggiungere ai ristoratori 3 obiettivi principali:
– acquisire nuovi clienti
– fidelizzarli
– massimizzare l’utile
Attraverso il Restaurant Funnel System ogni ristoratore ha in mano una mappa chiara ed efficace fatta di azioni concrete da poter mettere in atto immediatamente.
“Un ristorante, come qualsiasi altra azienda, per sopravvivere ha bisogno continuamente di nuovi clienti in target, della capacità di farli acquistare il più spesso possibile e di massimizzare gli utili.
I ristoratori italiani, bravissimi nel creare un’offerta qualitativamente eccellente, mancano spesso della capacità di vendere tale offerta, nonostante il settore, come già detto, veda in aumento gli acquisti fuori casa da parte dei clienti del nostro paese”  racconta Bartolocci.
“Le soluzioni offerte ai ristoratori per ottenere risultati migliori sono spesso incomplete, prediligendo questo o quello strumento.
Ciò che attraverso questo sistema si è cercato di fare è creare un metodo che possa essere valido per qualsiasi tipo di realtà ristorativa e che possa utilizzare vari canali e strumenti di comunicazione al cliente in base alle caratteristiche del locale. Un metodo con il quale intercettare i potenziali clienti e trasformarli passo dopo passo in fan sfegatati” conclude l’esperto di marketing per ristoranti.
Il Restaurant Funnel System ha un approccio scientifico quindi, che permette di analizzare ogni fase di avvicinamento del potenziale cliente al brand e le successive fasi di acquisto, individuando le azioni più efficaci da mettere in atto e la migliore progettazione di ogni singolo touchpoint che il cliente incontra nella sua via.
Ogni cliente deve essere visto nella complessità della sua customer lifetime, dandogli un valore che va molto oltre a quello corrispondente al singolo acquisto e per questo risulta necessario prevedere ogni comportamento lungo il suo customer journey, in modo da progettare e ingegnerizzare la sua esperienza con l’obiettivo di renderla certamente migliore ma anche più profittevole per il ristoratore.
Per aiutare i ristoratori ad apprendere e applicare tale metodo e acquisire le competenze necessarie al ristoratore moderno “Professione Ristoratore” organizza in tutta Italia delle vere e proprie giornate di formazione.
Il prossimo appuntamento si terrà il 21, presso Stelle Hotel, in Corso Meridionale 60/62 per il “Restaurant Funnel System Live”, l’unico evento in Italia in cui poter acquisire e implementare fin da subito il primo sistema di Funnel Marketing applicato al mondo della ristorazione.
Per conoscere tutti i dettagli sull’evento è possibile visitare il sito www.professioneristoratore.it, scrivere una mail a professioneristoratore@gmail.com o chiamare il 3475323864.

Positano: a Nocelle apre il Rifugio Dei Mele, con i piatti gourmet dello chef Peppe Squillante

Positano (Costiera amalfitana), 23 maggio 2019 – È stata spettacolare l’inaugurazione del “Rifugio Dei Mele”, un ristorante che farà parlare di se, nel cuore del “Sentiero degli Dei”. Stellare la cucina e mozzafiato il panorama che domina il mare della Costa d’ Amalfi fino a Punta Campanella, verso Sorrento e Capri.

Siamo nella terra delle sirene, e qui sembra di affacciarsi in paradiso.

Nella splendida cornice di Nocelle una comunità si è riunita in una grande festa di gioia ed accoglienza.

Sul “Sentiero Degli Dei”, in mezzo ad un panorama mozzafiato trovi il Rifugio Dei Mele, l’ultimo gioiello del vulcanico e creativo Raffaele Mandara, che già con Casa Mele e il Grottino ha creato due realtà vincenti nel campo della ristorazione.

Eleganza e ambiente sobrio e confidenziale sono alla base di una struttura creata per accogliere amici e ospiti stranieri in vacanza.

L’inaugurazione si è tenuta alla presenza del sindaco Michele De Lucia e i suoi fedelissimi assessori, il vice sindaco Francesco Fusco e il commercialista Peppe Guida delegato all’ambiente.

Gradevole e delicata la proposta per eventi importanti, unita alla novità di poter fare colazione.

L’ accoglienza è ineccepibile e di stile, con una eleganza che si si abbinava ottimamente con la semplicità e il comfort.

Per non parlare della cucina ricca di sapori e piatti unici mediterranei offerti dalla magia culinaria internazionale, frutto dell’esperienza dello chef Peppe Squillante di Sorrento, affiancato per l’occasione dal giovanissimo Silvio, conoscitore dei segreti del gusto e della tradizione napoletana e della migliore offerta gourmet.

Sentiremo molto parlare di lui e di questa sua nuova creatura.

Lo staff di sala è ineccepibile e di grande professionalità, che cura ogni particolare.

In un luogo unico per bellezza del panorama e aria pura, si respira il fascino della Costiera Amalfitana.

Abbiamo incontrato personalità positanesi e imprenditoria locale che danno il loro sopporto all’economia di un comune internazionale.  Fra stradine e scale, panorami mozzafiato, un’ospitalità in crescita,  oggi una nuova struttura di qualità per il gusto e i sapori nuovi che fanno riscoprire il gusto di una civiltà antica.

Nocelle così punta all’eccellenza nel solco della tradizione. Complimenti da Positanonews!

In cucina con lo Chef Giuseppe Squillante ci sono Ciro Chivazzo e Michele Arcangelo Falciano, mentre in sala ad accogliere gli ospiti Angelo Fusco, Luciano di Vuolo, Maria Barba, Gennaro Gagliano e sua maestà Antonio Rispoli.

Per prenotazioni in questo pradiso del gusto basta chiamare lo 089 811429.

 

Rifugio Dei Mele

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Contatti:

Rifugio Dei Mele

Via Cercole 1, Nocelle
84017 Positano (SA)

Tel +39 089811429

Formazione: i ristoratori tornano a scuola per imparare il management della ristorazione

Milano, 5 aprile 2019 – Farà tappa ad aprile anche a Perugia e Napoli il road tour di ‘Professione Ristoratore’ partito da Milano lo scorso 11 marzo. Sarà un pomeriggio di formazione gratuita riservato ai ristoratori per conoscere gli elementi manageriali indispensabili per portare al successo le loro attività.

Negli ultimi anni la ristorazione ha subito profondi cambiamenti con ripercussioni sulle imprese italiane del settore.

I dati forniti dai Rapporti Annuali  2017 – 2018 dai vari osservatori, primo fra tutti quello del FIPE, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, mostra un quadro apparentemente contraddittorio.

Se infatti il settore è stato uno dei pochi a non essere intaccato dalla crisi con una spesa fuori casa da parte degli italiani in aumento, le attività ristorative costrette a chiudere battenti sono maggiori rispetto alle nuove aperture.

La lettura di questi dati ci rivela però una difficoltà dei ristoratori Italiani legata alle capacità manageriali più che a una congiuntura di mercato, come ci conferma il corpo docente di ‘Professione Ristoratore’, scuola specializzata nella formazione manageriale per ristoratori.

“La nostra esperienza in questi anni a contatto con tantissimi ristoratori ci conferma che chi gestisce un ristorante ha spesso delle ottime capacità di realizzazione di prodotti eccellenti ma scarsissime capacità legate a Management, Marketing e Leadership” spiegano i responsabili di ‘Professione Ristoratore‘ (www.professioneristoratore.it).

Purtroppo, o per fortuna, il mercato moderno non perdona più certe lacune e sempre di più si dividerà fra imprenditori di eccellenza capaci di creare attività profittevoli e ristoratori incapaci di sopravvivere” continuano gli esperti della scuola.

Anche il mercato del food quindi richiede agli Imprenditori del settore la capacità di fronteggiare l’attuale cambiamento con nuove competenze di tipo manageriale.

“Per questo abbiamo pensato ad un evento gratuito su 4 città italiane per avvicinare i ristoratori della nostra penisola a queste tematiche” spiegano i responsabili della scuola ‘Professione Ristoratore’.

Si svolgeranno il 15 aprile presso Perugia Park Hotel in Via A. Volta, 1 e il 16 aprile a Napoli presso STELLE HOTEL in Corso Meridionale 60/62 a partire dalle ore 15,00 le ultime due tappe dell’evento formativo gratuito di ‘Professione Ristoratore’, Scuola Manageriale specifica per il Business della Ristorazione, che nell’ambito del Progetto Professione Ristoratore Road Tour 2019, ha scelto Milano, Firenze, Perugia e Napoli come location dove incontrare i Ristoratori che vogliono apprendere strategie e tecniche per trasformarsi in veri Imprenditori capaci di portare al successo il proprio locale.

Un intero pomeriggio di formazione gratuita di tipo pratico in cui i ristoratori che vogliono giocare d’anticipo rispetto alla concorrenza e mettersi in gioco per far ripartire e decollare la propria attività potranno accendere un focus sugli elementi manageriali indispensabili per diventare Ristoratori di successo: Management, Leadership, Marketing e dove potranno apprendere il Restaurant Funnel SystemTM, il primo e unico Sistema di Funnel Marketing applicato al mondo della Ristorazione creato da Professione Ristoratore.

Professione Ristoratore Road Tour è un evento a numero chiuso.

Per prenotare il proprio posto al Road Tour di Perugia del 15 aprile o di Napoli del 16 aprile si deve chiamare il 3475323864 o scriverci a professioneristoratore@gmail.com o in alternativa puoi andare su www.professioneristoratore.it dove cliccare il pulsante “partecipa gratuitamente al nostro Road Tour”.

 

 

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Contatti stampa:

Professione Ristoratore

https://mewebmarketing.clickfunnels.com/road-tour-2019

www.professioneristoratore.it

professioneristoratore@gmail.com

Silvia – cell. 3475323864

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Allergie: nasce AllerGenIO, per tutelare ristoratori e consumatori allergici o intolleranti

Roma, 28 marzo 2019 – È un mercato potenziale di 15 milioni di clienti in Italia quello di allergici e intolleranti alimentari. Un dato così rilevante da spingere nel 2011 l’Unione Europea a emanare il Regolamento 1169, secondo cui tutti i ristoratori europei sono tenuti per legge a creare, stampare ed aggiornare il registro allergeni relativo agli ingredienti contenuti nei piatti somministrati.

Come far incontrare le due realtà a cui il Regolamento UE si rivolge, ovvero i ristoratori da un lato e i consumatori allergici e intolleranti dall’altro?

La risposta arriva oggi da AllerGenIO (www.allergenio.com), la prima piattaforma digitale che identifica gli allergeni in oltre 18.000 ingredienti validati scientificamente dal laboratorio di Scienze della Salute Umana dell’Università degli Studi di Firenze.

Con AllerGenIO è possibile tutelare le persone allergiche ed intolleranti, garantendo loro la possibilità di gustare un piatto fuori casa in totale sicurezza, scegliendo il ristorante certificato AllergenSafe più adatto alla loro esigenze.

Allo stesso tempo, supportare i ristoratori ad essere conformi alla normativa europea, tutelando la loro clientela.

“E’ arrivato il momento – afferma Andrea Casadio, CEO e Founder di AllerGenIO – di pensare in modo differente alla ristorazione, fornendo agli operatori uno strumento che possa permettere loro di tutelare e potenziare la propria clientela, rivolgendosi finalmente a un target finora trascurato”.

AllerGenIO ha avviato oggi la sua prima campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma StarsUp (www.starsup.it): un primo round di investimento che coprirà il fabbisogno finanziario della società per i prossimi 18 mesi.

“Il primo obiettivo – chiarisce Ilaria Filiberti, CFO di AllerGenIO – è lanciare campagne marketing mirate ad accrescere la community di consumatori, ad ampliare la rete commerciale e ad intensificare la presenza sui canali digitali. Il secondo è quello di coinvolgere nuove figure in modo da consolidare il nostro team e rafforzare in particolar modo le aree Information Technology, Marketing e Public Relations. Inoltre, continueremo a investire nell’ambito della R&S al fine di perfezionare e sviluppare nuovi servizi in target”.

Entro il 2020 l’obiettivo della startup è di espandersi verso l’estero e in particolare verso tutti i paesi dell’Unione Europea in cui vige la stessa normativa.

Il modello di business è basato sulla vendita di licenze a prezzi accessibili, a fronte di un servizio unico, scalabile, distintivo e totalmente replicabile nei 28 stati membri, per un mercato complessivo di 2 milioni di attività e 17 milioni di consumatori allergici.

“Un servizio che permette ai ristoratori di distinguersi e caratterizzarsi – conclude Casadio – con un vero strumento di marketing a portata di click. Lo sviluppo della nostra App, denominata IO, permetterà ai consumatori di accedere in tempo reale ai menù dei ristoranti AllergenSafe presenti nella zona, prenotare un tavolo e mangiare con piacere dove è più sano e sicuro dagli allergeni”.

 

A proposito di AllerGenIO

AllerGenIO è la prima piattaforma al mondo che identifica gli allergeni presenti in oltre 18.000 ingredienti, grazie ad un algoritmo proprietario e un database validato dal laboratorio di Scienze della Salute Umana dell’Università degli Studi di Firenze.

Grazie ad AllerGenIO è possibile tutelare le persone allergiche ed intolleranti, garantendo loro la possibilità di gustare un piatto fuori casa in totale sicurezza, scegliendo il ristorante, certificato AllergenSafe, più adatto alla loro esigenze. Allo stesso tempo, supportare i ristoratori ad essere conformi alla normativa europea, tutelando la loro clientela.
Dal 2015 AllerGenIO è dedita alla ricerca e allo sviluppo nel settore Foodtech, finanziando di tasca propria i test di mercato per avere la certezza della fattibilita? del progetto e delle sue potenzialita? di business. Costituita nel 2016 come Startup Innovativa, dal 2017 è diventata Spin-off accademico Universitario, oggi partner della società.

Nel 2018 è riconosciuta tra le migliori 100 startup italiane.

Per approfondimenti visitare il sito internet www.allergenio.com.

 

 

 

 

 

 

 

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Contatti per la stampa:

Gian Maria Brega

Email: brega@hullo.it

Mobile: + 39 338.9020851

Skype: gmbrega

 

 

Trovare lavoro a dicembre: ecco i ruoli più ricercati

Milano, 20 novembre 2018 – Non sono poche le persone alla ricerca di lavoro che, con l’approssimarsi di dicembre, mollano la presa, nella piena convinzione che le settimane pre-natalizie non possano offrire buone opportunità lavorative. In realtà le cose son ben diverse e anche il mese di dicembre può offrire interessanti possibilità lavorative a chi intende osare.

«Molti candidati a dicembre smettono di inviare i proprio curricula alle aziende e persino di rispondere agli annunci di lavoro, pensando che ormai la ricerca di una nuova occupazione possa essere rimandata all’anno venturo, dalla metà di gennaio in poi» spiega Carola Adami, fondatrice e CEO della società di ricerca e selezione del personale Adami & Associati di Milano.

In effetti le statistiche mostrano chiaramente che il periodo migliore per trovare un nuovo lavoro, in media e per la maggior parte dei settori, sia quello che corre tra settembre e ottobre. In quei mesi in effetti il mercato si riaccende dopo il lungo stand by estivo. Settembre, in particolare, è il mese deputato all’approvazione dei piani di sviluppo, e questo comporta l’avvio di molti processi di ricerca personale. Altro periodo particolarmente favorevole alle nuove assunzioni è poi quello che va da gennaio a febbraio: tutto l’organico è in azienda, non ci sono dipendenti in vacanza, e con la presenza di tutto il personale sono più probabili gli ingressi di nuove figure professionali.

Sembrerebbe dunque che le persone che sul finire di novembre smettono di mandare le proprie lettere di presentazione alle aziende e ai cacciatori di teste abbiano delle ottime ragioni. Ma non è così perché quello natalizio può al contrario essere un periodo perfetto per trovare un nuovo soddisfacente lavoro.

«Non si parla solo e unicamente dei lavoratori che trovano occupazione nelle attività che tipicamente assumono in vista del Natale, come i ristoranti, gli alberghi, i negozi e le attività legate agli sport sulla neve.

Ci sono tante altre figure che proprio in vista delle ultime settimane dell’anno sono particolarmente ricercate dalle aziende, e per molte persone alla ricerca di un nuovo lavoro sarebbe dunque davvero sbagliato tirare i remi in barca in questo periodo», spiega ancora la Adami.

Ma di quali figure stiamo parlando?

«In particolare ci sono molte aziende che, in vista dell’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria a partire dal gennaio del 2019, sono alla ricerca di professionisti IT e di ruoli data entry, per poter così accompagnare questa importante evoluzione».

Ma non è tutto qui: un’altra particolarità del 2018 è stata l’introduzione del GDPR, e di conseguenza sono tantissime le aziende che si sono poste dicembre come termine ultimo per individuare esperti nel campo della privacy.

«Non solo i lavoratori stagionali impiegati nel mondo del turismo, dunque, devono guardare a dicembre come a un mese ricco di opportunità: le ultime settimane dell’anno possono trasformarsi nel periodo giusto per un’ampia gamma di professionisti alla ricerca di una nuova occupazione», conclude l’head hunter..

Come sottolineato da Adami, del resto, in queste settimane le figure maggiormente ricercate a livello nazionale dalle aziende, oltre alle figure legate al GDPR e all’IT, sono i diplomati tecnici, gli esperti di big data, gli sviluppatori e gli immancabili agenti di commercio e responsabili delle vendite.

In alcuni casi si ha a che fare con delle collaborazioni temporanee, ma non va trascurato il fatto che i processi di selezione pre-natalizi coinvolgono uno svariato numero di settori, richiamando candidati con i più differenti livelli di esperienza.

 

 

 

 

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A Courmayeur le eccellenze della cucina italiana: quinto appuntamento per “Una serata con…”

Aosta, 8 agosto 2018 – Domenica 26 agosto prossimo al ristorante Dandelion Cuisine de Montagne di Courmayeur gli Chef Silvio Salmoiraghi e Marco Soldati saranno i protagonisti del quinto appuntamento “Una serata con…”, una cena a quattro mani, in collaborazione con gli chef patron del ristorante Dandelion, Filippo Oggioni e Marcello Gado, e del maitre di sala Paolo Bariani.

L’ evento sarà l’occasione per gli chef Silvio Salmoiraghi e Marco Soldati, eccellenze della cucina italiana, di ritrovarsi e cucinare nuovamente insieme, dopo più di 20 anni dalla loro conoscenza tra le file dello Chef Gualtiero Marchesi.

Silvio Salmoiraghi, classe 1974, è lo chef patron del ristorante Acquerello di Fagnano Olona, 1 Stella Michelin, discepolo DOC di Gualtiero Marchesi e di Kiyomi Mikuni.
Grande cultura, esperienza e tecnica si fondono nella sua cucina, dove i sapori tipici della tradizione italiana vengono sapientemente rielaborati grazie alle tecniche culinarie francesi ed orientali apprese durante i suoi molteplici viaggi intorno al mondo.

Marco Soldati, chef di fama internazionale, ha lavorato anch’egli a fianco di Gualtiero Marchesi, nonché in rinomate cucine e cattedre, da Milano a Cortina, da Seul a Monaco di Baviera, da Hong Kong a Mosca passando dagli Stati Uniti, ed è stato professore di cucina presso la Scuola Internazionale di Cucina Italiana Alma. E’ lo chef patron dell’Osteria La Mandorla di Savona, nata dall’idea di ricreare una formula enogastronomica ispirata alla tavola del passato.

Il menù della serata sarà di 7 portate:

Aperitivo di Benvenuto
Manzo alla Stroganoff
Batsuà Piemontesi
Riso Mirtillo, Genziana e Lumache
Trota Aglio e Olio
Vitello Valdostano
Limone, Mandorla e Maggiorana

Il costo della cena è di euro 90,00 a persona, bevande escluse, alla quale sarà possibile abbinare un percorso degustazione vini elaborato dal maitre di sala Paolo Bariani.

Per maggiori informazioni sull’evento rivolgersi al Ristorante Dandelion (www.dandelionlapalud.com), tel. 0165/1851183

 

 

 

 

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Contatti stampa:

 

Ristorante Dandelion Cuisine de Montagne
Via S. Bernardo 3 – La Palud, Courmayeur (AO)
0165/1851183
info@dandelionlapalud.com
www.dandelionlapalud.com

 

 

Cucina italiana a Courmayeur Mont Blanc

 

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